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Cultura e società
Dagli ideali della Rivoluzione Francese (1789-1795) – Liberté, Ègalité, Fraternità – si sviluppano alla fine del Settecento
le basi della democrazia: l’illuminismo e la ragione vengono contrapposti alle antiche leggi dell’assolutismo. Allo stesso
modo, all’ingiustizia sociale dell’epoca barocca si contrappone un ideale umanistico di eguaglianza e di giustizia:
disponibilità nei confronti del prossimo, partecipazione comune al controllo del potere, tolleranza. Nei paesi che restano
fuori dai fermenti rivoluzionari, come l’impero austro-ungarico, si affermano comunque principi illuministici e si gettano le
basi del moderno stato sociale, come avviene già sotto il regno dell’imperatrice Maria Teresa.
La musica classica
La morte di Johann Sebastian Bach, avvenute nel 1750, coincise con l’inizio di una nuova epoca nella storia della
musica, un'epoca nella quale le personalità di maggior spicco furono quelle di Franz Joseph Haydn e Wolfgang
Amadeus Mozart. Passato il tempo delle grandi forme polifoniche, delle fughe e del virtuosismo ornamentale del
barocco, nasceva qualcosa di completamente nuovo: niente di complicato, solo belle melodie orecchiabili con un
accompagnamento appropriato e in molti casi non molto elaborato. Una musica elegante, curata e non troppo
impegnativa, in sintonia con lo spirito dei tempi. Caratteristico del classicismo è il procedimento compositivo omofonico,
con una parte principale che esegue la melodia e una o più partì secondarie che la accompagnano. Il desiderio di una
musica priva di sfondo problematico disimpegnata e adatta ad accompagnare il divertimento e la conversazione, non
impedì comunque la nascita di opere più impegnative capaci di sfruttare le risorse del nuovo linguaggio vocale e
strumentale per scopi espressivi più complessi. Haydn e Mozart muovono alcuni passi decisivi in questa direzione, ma è
soprattutto con Beethoven che la nuova musica, sembra abbandonare il rispetto delle regole vigenti imbocca una strada
più ambiziosa e si avvia verso pi alti traguardi estetici.
Principali compositori
Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Joseph Haydn
(1732 – 1809)
Franz Joseph Haydn è unicamente considerato il “padre” della sinfonia classica e del quartetto d’archi. Anche il genere
dell’oratorio, in realtà., è stato rinnovato e consegnato ai compositori dell’età romantica attraverso la mediazione degli
ultimi grandi lavori di Haydn, in particolare di La Creazione e Le Stagioni.
Opere principali
Più di 100 sinfonie, 83 quartetti darchi, una quarantina di trii con pianoforte, 4 oratori, diverse opere liriche.
Breve biografia
Opere Principali
Nella storia della musica degli ultimi secoli non c’è stato nessun altro artista che abbia influenzato così profondamente lo
sviluppo successivo come Ludwig van Beethoven. La sua musica può essere definita rivoluzionaria in tutti i campi.
Specie nelle sue ultime opere egli ha superato le forme tradizionali del classicismo viennese. La sua composizione più
rivoluzionaria è probabilmente la Grande Fuga op.133, una composizione per quartetto d’archi che non incontrò i favori
dei contemporanei perché troppo complesso e visionario, e comunque non in linea con le aspettative del pubblico.
Opere principali
9 sinfonie, l’opera Fidelio, la Missa solemnis, un Concerto per violino, 5 per pianoforte, 32 sonate er pianoforte, 16
quartetti per archi e molta altra musica da camera.