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L’opera lirica in senso moderno nacque a Firenze alla fine del XVI
secolo quando la cosiddetta Camerata fiorentina, un gruppo di
poeti, musicisti e letterati che si riunivano in casa del conte
Giovanni Bardi, cercò di far rivivere sotto nuove forme l’antica
tragedia greca in cui poesia, musica, danza e azione scenica erano
uniti in uno spettacolo vario e al tempo stesso unitario. L’opera
lirica, infatti, è la forma di spettacolo che unisce più elementi diversi.
Tali spettacoli, denominati favole pastorali, non erano destinati alla
rappresentazione pubblica, ma venivano messi in scena nei palazzi
nobiliari per un gruppo ristretto di spettatori aristocratici. La prima
opera di cui si ha notizia fu Dafne (1598 circa) su versi di Ottavio
Rinuccini e musica di Jacopo Peri , della quale sono pervenute
solo alcune musiche. Nel frattempo a Venezia nel 1637 era
accaduto un fatto importante: l’inaugurazione del primo teatro
d’opera pubblico a pagamento. Questo comportò la partecipazione
di ogni classe sociale, modificando in poco tempo il gusto per gli
spettacoli operistici: dalle vicende pastorali e mitologiche di ninfe,
eroi e divinità classiche si passò a soggetti storici in cui sempre più
spesso gli elementi drammatici si mescolavano a momenti comici,
mentre il virtuosismo canoro dava vita a melodie orecchiabili e le
scene e i costumi diventavano più elaborati e fastosi. Il nuovo
genere di spettacolo si diffuse in tutta Italia (soprattutto a Napoli,
Venezia e Roma) per poi espandersi in Europa fino in Russia.
L'opera lirica nasce dal termine: melodramma. La parola
melodramma viene dal greco melos cioè canto e dramma, quindi
sta ad indicare una composizione teatrale in versi, integralmente
musicata e cantata.
L’azione teatrale, portata avanti attraverso la musica e il canto, si
basa su un libretto in versi o in prosa; un’orchestra accompagna i
cantanti che, sul palcoscenico, recitano come attori; accanto ai
protagonisti può agire anche un coro; le scenografie e i costumi
aiutano a collocare la storia in un tempo e in un luogo; sono
frequenti anche scene o intermezzi di ballo.