Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
A.N.P.I.
III
Municipio
Roma
“Orlando
Orlandi
Posti”
presenta
DESAPARECIDOS
Una
storia
italiana
Con
ENRICO
CALAMAI
“Lo
Schindler
di
Buenos
Aires”
e
DAVIDE
CONTI
storico
Interventi
musicali
ROSSELLA
MONTANARI
Flauto
ANGELO
COLONE
Chitarra
L’anno
dopo
i
militari
con
un
golpe
rovesciano
il
governo
legittimo
di
Salvador
Allende
nel
vicino
Cile.
L’Italia
non
riconosce
il
governo
del
generale
Pinochet,
ritira
la
rappresentanza
diplomatica
e
richiama
l’ambasciatore.
Nelle
sedi
diplomatiche
molte
persone
sono
alla
ricerca
di
un
salvacondotto.
Nell’ambasciata
italiana
412
rifugiati,
tra
cui
50
bambini,
chiedono
asilo
politico.
Calamai
viene
richiamato
dall'Argentina.
Grazie
al
suo
impegno
si
arriva
a
una
soluzione
di
compromesso:
tutti
i
rifugiati
sarebbero
partiti
ma
subito
dopo
i
militari
cileni
avrebbero
circondato
l’edificio
in
modo
da
non
permetterne
più
l’accesso.
Calamai
ricorda
un
clima
di
immane
violenza
da
parte
dei
militari
e
una
grande
disperazione
dei
rifugiati,
e
annota
di
aver
maturato
le
prime
riflessioni
sulle
atrocità
che
accompagnano
le
dittature
proprio
in
quei
giorni.
Nel
1976
il
giovane
diplomatico
è
di
nuovo
a
Buenos
Aires
presso
il
consolato
italiano
e
assiste
alle
stesse
atrocità
dopo
il
colpo
di
stato
del
generale
Jorge
Videla.
Nei
sette
anni
di
repressione,
30mila
persone
vengono
uccise
o
fatte
sparire
nelle
caserme
trasformate
in
centri
di
tortura.
Calamai
riesce
a
salvare
almeno
300
persone,
senza
fare
differenza
tra
i
nostri
connazionali
emigrati
e
coloro
che
non
avevano
il
passaporto
italiano.
Tesse
una
rete
di
protezione
e
accoglie
in
Consolato
e
direttamente
a
casa
sua
molti
perseguitati,
fornisce
loro
falsi
documenti
per
consentire
l’espatrio
in
Italia
e,
se
necessario,
li
accompagna
personalmente
in
aeroporto.
Il
flusso
di
persone
che
chiede
di
partire
per
l’Italia
cresce
sempre
di
più.
Calamai
non
accetta
di
abbandonare
al
loro
destino
quegli
uomini
disperati
e
assume
su
di
sé
le
responsabilità
e
i
rischi.
Può
contare
solo
sull’aiuto
di
pochi,
come
l’inviato
del
Corriere
della
Sera,
Giangiacomo
Foà
e
il
sindacalista
Filippo
di
Benedetto,
che
lo
aiutano
a
cercare
di
far
uscire
dall’Argentina
le
notizie
sulla
repressione
in
atto.
“Non
era
un
lavoro
semplice
–
ricorda
-‐
perché
la
dittatura
militare
aveva
spie
ovunque,
bastava
un
semplice
sospetto
e
si
spariva
senza
fare
più
ritorno”.
Si
adopera
anche
per
avere
notizie
sui
desaparacidos
fino
a
quando,
nel
1977
viene
richiamato
a
Roma.
È
lo
stesso
Calamai
ad
ammettere
di
non
aver
avuto,
in
seguito,
una
carriera
molto
brillante,
di
esser
stato
mandato
in
Nepal
e
poi
in
Afganistan,
e
appena
possibile
in
pensione.
Il
10
dicembre
2004
ha
ricevuto,
nell'Ambasciata
della
Repubblica
Argentina
in
Italia,
la
Cruz
dell’Orden
del
Libertador
San
Martin,
per
essersi
battuto
in
difesa
dei
diritti
umani
durante
gli
anni
della
dittatura.
Calamai
ha
contribuito
a
fondare
il
“Comitato
per
la
promozione
e
la
protezione
dei
diritti
umani”
ed
è
autore
del
libro:
Niente
asilo
politico.
Diario
di
un
console
italiano
nell’Argentina
dei
desaparecidos.Dal
12
aprile
2010
a
Enrico
Calamai
sono
dedicati
un
albero
e
un
cippo
al
Giardino
dei
Giusti
di
tutto
il
mondo
di
Milano.
https://it.gariwo.net/giusti/diplomatici-‐italiani-‐giusti/enrico-‐calamai-‐3121.html
Davide
Conti,
storico,
è
consulente
dell'Archivio
Storico
del
Senato
della
Repubblica,
della
Procura
di
Bologna
(inchiesta
sulla
strage
del
2
agosto
1980)
e
della
Procura
di
Brescia
(inchiesta
sulla
strage
del
28
maggio
1974).
È
inoltre
autore
della
ricerca
sulla
Guerra
di
Liberazione
a
Roma
1943-‐1944
che
ha
determinato
il
conferimento
della
Medaglia
d'oro
al
Valor
Militare
alla
città
di
Roma
da
parte
del
Presidente
della
Repubblica.
Tra
le
sue
pubblicazioni
ricordiamo:
Criminali
di
guerra
italiani.
Accuse,
processi
e
impunità
nel
secondo
dopoguerra
(Odradek
2011);
L'anima
nera
della
Repubblica.
Storia
del
Movimento
Sociale
Italiano
(Laterza
2013);
Guerriglia
partigiana
a
Roma.
Gap
comunisti,
Gap
socialisti
e
Sac
azioniste
nella
Capitale
1943-‐1944
(Odradek
2016);
La
Resistenza
di
Mario
Fiorentini
e
Lucia
Ottobrini
dai
Gap
alle
Missioni
Alleate
(Edizioni
Senato
della
Repubblica
2016);
Gli
uomini
di
Mussolini.
Prefetti,
questori
e
criminali
di
guerra
dal
fascismo
alla
Repubblica
italiana
(Einaudi
2017
e
2018);
Fascismo,
Antifascismo
e
continuità
dello
Stato.
Storia
del
generale
Mario
Roatta
(Anppia
2018);
L'Italia
di
Piazza
Fontana.
Alle
origini
della
crisi
repubblicana
(Einaudi
2020).
https://www.einaudi.it/autori/davide-‐conti/