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9.

Via Galliera Amadeus Mozart nel 1770 a Bologna per essere ammesso alla

- Cadriano di G. (BO) -stampa gennaio 2016

Museo Archeologico (Ex Ospedale di S. Maria della Morte). Stemma Confraternita dei battuti.
prestigiosa Accademia Filarmonica e del suo incontro con Giovanni
Un altro avvenimento misterioso Battista Martini.
riguarda l’origine dei Tarocchi e, per
questo, occorre andare in via Galliera,

via G. Matteotti
presso Palazzo Felicini, dove abitò la Stazione
Centrale
famiglia Fibbia Castracani, un membro
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Al civico 3, troviamo la casa natale di Guglielmo Marconi (1874-

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bibliografico relativo ad argomenti sulla fenomenologia via del Pratello via San Vitale via San Vitale San Vitale via G. Mas

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paranormale. Sempre in via IV novembre, su una via del Pra lapide posta
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Il lato più misterioso di Bologna si svela nelle sue vie
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Poco oltre si incontra via De Gombruti dove sorgeva l’abitazione Co ag n
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attraverso storie segrete di alchimisti, astrologi, streghe


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di Gerolamo Cardano, (1501-1576 circa), matematico, Porta
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astrologo e filosofo. In fondo a via IV Novembre ecco il Torresotto

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Portanova che fu la dimora della strega vipiù potente
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Gentile Cimieri (XV secolo), conosciuta come la ‘strega
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Attraversando piazza Malpighi si ammirano i simboli ermetici delle gn
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tombe dedicate ai Glossatori, in quello che fu l’antico cimitero
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Aeroporto G. Marconi, via Triumvirato 84 viale G. Gozzadini
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di San Francesco. La basilica gotica racconta storie di Alchimia Giardini Margherita
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Informazioni turistiche Mu
dentro ai conventi e anche il mistero dell’esame svolto da Wolfgang tel. +39 051 239660 - +39 051 6472201
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1. Piazza Maggiore Un famoso detto bolognese «Tra la Vita e la Morte solo un passo… »
ci conduce di fronte al santuario di Santa Maria della Vita nella
Iside e proseguì con duemila
anni di storia. Tra realtà e
vicina via Clavature, situata sul tracciato che i condannati dovevano leggenda, si legge l’ombra
Il viaggio nei segreti più magici della città lunare dei simboli ermetici e
percorrere prima di giungere al rogo.
parte dalla basilica di San Petronio, le cui alchemici che arricchiscono le
geometrie ricamano una simbologia sue mura. Fu definita la Santa
cara ai Maestri Muratori. Al suo Gerusalemme Occidentale,
interno, sul pavimento, si percorre una infatti, la chiesa del Santo
meridiana zodiacale che trasformò Sepolcro riproduce in scala le
il calendario. Ispirata all’Astrologia esatte misure del Santo Luogo
gerosolimitano. La tradizione
la costruzione della facciata, dove
ermetica racconta che il Santo
all’interno di un cerchio le armonie Graal sia rappresentato nel
architettoniche si costruiscono con Catino del cortile di Pilato. Santo Stefano. Sirena bicaudata
l’inserimento di un triangolo equilatero,
simbolo di elevazione, di un quadrato che
esprime il concetto di costruzione stabile e di un esagono, l’uomo
7. Le due torri
e il compimento. Esse disegnano all’esterno del cerchio dodici Soffitto Teatro Anatomico
Leggende e storie sulle Due Torri introducono in un fascinoso e magico
punti invisibili che determinano le altezze ed i volumi della chiesa, percorso alla scoperta dei Templari che avevano la loro sede in Strada
Maggiore. Questa via inizia ai piedi della torre principale, l’Asinelli.
riconducibili all’eterno ciclo zodiacale. Per gli amanti dei tesori
nascosti, la leggenda tramanda che sotto uno degli oltre tremila fiori 4. Via D’Azeglio La leggenda racconta che fu costruita in una sola notte dal diavolo
scolpiti sulla facciata del Palazzo del Podestà, ve ne sia sepolto uno! La chiesa di San Procolo in persona. Le torri sono l’albero maestro di un cerchio di mura che
Nella vicina via Gargiolari una porta murata nasconde lo studio del vide sorgere la sede della segna ancora oggi il ritmo del tempo e dello Zodiaco. Già dal XVII
celebre medico e astrologo bruciato al rogo, Cecco D’Ascoli. Muratoria e la prima Charta secolo si descrivevano infatti le dodici porte aperte sulla terza cinta
(Foto: Diagrammazione astrologica San Petronio) dei diritti e doveri delle muraria di Bologna come l’espressione dei dodici segni dello Zodiaco.
maestranze nel 1248. Di
2. Piazza del Nettuno fronte, sotto il portico 8. Ex ghetto ebraico
dei Bastardini, appare un Ai piedi della torre più piccola, la
La fontana più rappresentativa della città è un evidente collegamento emblema inquietante: la Garisenda, si aprono gli antichi
al Concilio Tridentino (1545-1563): dedicata al dio pagano Nettuno Diavolessa bolognese, forse cancelli di quello che fu il ghetto
il cui tridente schiaccia l’eresia. Di fronte alla fontana, il palazzo in a ricordare la storia della

Mercurio e Atena, Achille Bocchi


ebraico bolognese, come ricorda
cui Re Enzo, figlio di Federico II, fu imprigionato: qui il sapiente mago strega Caterina vissuta la via dei Giudei. Qui ebbero sede
Michele Scoto (1175 ca. - 1232/36) ha raccolto la sua magia nei nel XV secolo in questo gli studi più misteriosi della città,
sontuosi banchetti che la leggenda racconta. Non dimentichiamo la Portico dei Bastardini. Diavolessa
quartiere. inerenti all’Alchimia e alla Cabala.
Torre Lambertini e le antiche storie di fantasmi. Parlando di Alchimia ricordiamo
Di fronte al Palazzo, all’interno della biblioteca Salaborsa le vestigia
di una Bononia romana sconosciuta e del primo Orto Botanico, che 5. Piazza San Domenico Vincenzo Casciarolo (1571-1624)
che nel tentativo di trovare la pietra
portò con sé la magia delle erbe tanto cara alle streghe cittadine. La chiesa di San Domenico fu sede del Tribunale della Santa filosofale, creò invece la pietra
Inquisizione. Qui si intrecciarono le storie dell’eretica perversione: fosforica che, ancora oggi, viene
3. Piazza Galvani dai Catari ai Dolciniani, senza dimenticare la storia di uno degli Ordini
religiosi più impenetrabili del Medioevo: i Templari. Poco distante, in
ricordata come la pietra di Bologna
o pietra luciferina. Ne trattò le
È qui la prima statua che Bologna dedicò ad un suo cittadino: Luigi
via degli Arienti, ebbero sede i frati Gaudenti che lasciarono alla città magiche virtù anche Goethe.
Galvani (1737-1798). L’ispirazione dei suoi studi guidò la mano di Mary Imboccando via Goito si incontra
uno dei più oscuri enigmi della storia Aelia Lelia Crispis: la misteriosa
Shelley (1797-1851), nel suo capolavoro: Frankenstein. In questa la traccia di Achille Bocchi (1488-
pietra funeraria di Bologna.
piazza sorge l’Archiginnasio, prima sede ufficiale dell’Alma Mater 1562) un erudito bolognese in
Studiorum. Le sue pietre creano un calendario soli-lunare, mentre
al suo interno per secoli si produsse la magica “teriaca”, la panacea 6. Complesso stefaniano odore di eresia che raccolse le sue idee nell’antica accademia a Palazzo
Bocchi. Era chiamata Hermatena, la fusione di Ermes e Athena, ed ebbe
di tutti i malanni. Al primo piano, sorge il ciclo astrologico più Si erge al centro di una piazza che nelle sculture dei suoi capitelli lo scopo di ospitare le grandi menti di un’epoca che riscoprì l’epopea
misterioso della città, sul soffitto del Teatro anatomico, progettato rappresenta un sapere mutuato da simboli arcani. Il complesso ermetica dall’antico Egitto. Molto spesso furono a un passo dalle eresie
da Ovidio Montalbani un inquieto astrologo del XVII secolo. nasce intorno al I secolo d.C. con un tempietto dedicato al culto di più importanti di quel periodo.

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