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Il tridente

Quando si parla di Tridente romano ci si riferisce ad un complesso stradale composto da tre


vie rettilinee che, partendo da Piazza del Popolo, si dirigono verso Piazza Venezia formando
un tridente. Questa zona costituisce per molti versi il centro storico di Roma.
Le tre strade che, aprendosi a ventaglio, formano il Tridente sono: al centro l'antica via Lata
che oggi conosciamo come via del Corso, mentre ai lati via Ripetta e via del Babuino che si
affacciano sulle due chiese gemelle

Via del Corso


Via del Corso taglia nel mezzo il Tridente, lungo di essa ci sono importanti chiese e palazzi
nobiliari, oggi diventati quasi tutti sedi di uffici. Fa eccezione il Palazzo Doria Pamphilj, che si
è trasformato nella sede di una casa museo con giardino annesso.
L'origine del nome di questa via risale al medioevo, quando qui si svolgevano le corse dei
berberi, proibite con l'avvento del Regno d'Italia la via fu ribattezzata come corso Umberto I,
ma nel 1946 riprese il nome originario ma non più riferendosi alle corse, bensì come nome
identificativo per una strada principale, tale appellativo si diffuse anche nelle altre città
italiane.

Via del Babuino


A metà di via del Babuino si trova la fontana sormontata dalla statua del Sileno, detto "er
babuino" dai romani. Originariamente questa strada si chiamava via Clementina, poi nel
Settecento divenne via Paolina ed infine via del Babuino proprio dalla statua.
Proseguendo lungo questa via si arriva a Piazza di Spagna dove monumenti e musei sono
numerosi tra cui i più importanti: -Chiesa della Trinità dei Monti - Colonna dell'Immacolata
Concezione - Scalinata di Trinità de i Monti - Fontana della Barcaccia.

Via di Ripetta
Via Ripetta ha origini antichissime che affondano addirittura nel 29 a.C., durante il periodo
dell'edificazione del Mausoleo di Augusto.
Intorno al 1510 la strada prese il nome di via Leonina, da Papa Leone X Medici che la diede
un nuovo assetto. Il nome odierno deriva da un avvenimento successivo, in particolare
quando Papa Clemente XI decise di costruire un nuovo porto, per distinguerlo da quello di
Porta di Ripa Grande lo denominò di Ripetta ed il nome passò ad indicare anche la via dove
si trovava. Via di Ripetta divenne subito molto animata, frequentata da lavoratori del porto e
poco prima della fine di essa oggi troviamo il museo dell’Arapacis, contenente il suddetto
altare, L’ormai inaccessibile mausoleo di Augusto e la chiesa di San Rocco all’augusteo.

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