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Roma, Città Eterna

Cresimandi a Roma

Parrocchia Sacro Cuore di Gesù Oristano


Piazza San Pietro
Cuore della cristianità
mondiale, Piazza San
Pietro deve la sua
caratteristica forma
ellittica all’imponente
colonnato di Gian
Lorenzo Bernini che,
commissionato da
papa Alessandro VII
Chigi, si compone
di 284 colonne disposte
radialmente su quattro
file.

Undici anni di lavoro (1656-1667), più di 40mila metri cubi


di travertino trasportati da Tivoli via terra o tirati da cavalli
lungo le sponde del fiume: con i suoi portici colonnati,
la piazza più famosa al mondo s imbolizza l’abbraccio
universale della Chiesa, ai fedeli ma anche agli “eretici […]
e gl’Infedeli per illuminarli alla vera fede”. Nel progettare
il colonnato, Gian Lorenzo Bernini giocò con le illusioni
ottiche, ottenendo un risultato scenografico e
spettacolare. Chi attraversa la piazza vede le colonne
riunirsi e distanziarsi, con una sensazione di movimento
e di alternanza tra pieni e vuoti. Guardando il colonnato
dal centro della piazza, nel punto indicato da uno dei due
dischi di marmo sul selciato che segnano i fuochi
dell’ellisse, ci sembra composto da una sola fila di
colonne: quelle più esterne spariscono dietro quelle della
fila interna.

1
Basilica di San Pietro

La primitiva Basilica di
San Pietro, un edificio di
dimensioni paragonabili
all’attuale, fu eretta intorno
al 320 dall’imperatore
Costantino, nel luogo dove,
secondo la tradizione, era
stato sepolto l’apostolo
Pietro.
Dalla metà del XV
secolo ebbe inizio quel
lungo processo che, in circa
duecento anni e con il
concorso di moltissimi
artisti
(Bramante, Michelangelo, Bernini), avrebbe portato al completo
rifacimento della primitiva basilica costantiniana.
Al centro si trova la Loggia delle Benedizioni: da qui il papa
benedice i fedeli nelle occasioni più solenni ed è annunciata al
mondo l’elezione di ogni nuovo pontefice. La Porta Santa, la cui
apertura dà ufficialmente inizio all’Anno Santo, è l’ultima sulla
destra.
Entrando nella basilica,
nella prima cappella della navata
destra si ammira il più famoso dei
capolavori contenuti all'interno di
San Pietro, La Pietà di
Michelangelo (1498-99): opera in
marmo, realizzata dall’artista a 23
anni, incanta da secoli per
perfezione tecnica e per l’impatto
emozionale.

2
Castel Sant’Angelo
Castel
Sant'Angelo a Roma
fu originariamente
costruito come
tomba
dell'imperatore
romano Adriano nel
135 d.C. Questo
mausoleo fu poi
convertito in una
fortezza militare che
proteggeva Roma
durante il Medioevo.
Da allora, è servito come residenza papale, prigione durante
l'epoca rinascimentale e ora, come uno dei musei di Roma.
Oltre a servire come deposito di informazioni storiche, è un sito di
immenso valore culturale che ospita molte sculture, architettura,
affreschi e altro.
Nel 1300, primo Anno Santo proclamato da Papa
Bonifacio VIII, si impose per l'accesso al ponte una
regolamentazione del traffico per la gran folla dei pellegrini.
Si trova anche
al ponte Gli Angeli
della Passione di
Cristo Gesù.
Ognuno dei quali
mostra un simbolo
della Passione di
Gesù Cristo: in
pratica, una
particolarissima Via
Crucis.

3
San Filippo Neri

Il luogo di sepoltura di
San Filippo Neri è la
Parrocchia di Santa Maria
in Vallicella.
San Filippo Neri è un
sacerdote, che,
adoperandosi per
allontanare i giovani dal
male, fondò a Roma un
oratorio, nel quale si
eseguivano letture
spirituali, canti e opere di
carità; rifulse per il suo
amore verso il prossimo, la
semplicità evangelica, la
letizia d’animo, lo zelo
esemplare e il fervore nel
servire Dio.

4
Piazza Navona
Uno dei complessi
urbanistici più
spettacolari della Roma
barocca
Piazza Navona è uno dei
complessi urbanistici più
spettacolari e
caratteristici della Roma
barocca. La piazza è
delimitata dagli edifici
che sorsero sui resti
dello Stadio di
Domiziano, della cui
pista sono conservate la
forma e le dimensioni.
L’originale forma della piazza attuale, infatti, imita
fedelmente il perimetro dell’antico stadio che Domiziano fece
costruire nell’86 d. C. per la pratica di gare di atletica e corse di
cavalli.
Domina la piazza la chiesa di Sant'Agnese in Agone,
iniziata da Carlo e Girolamo Rainaldi e portata a termine
dal Borromini, che la modificò sensibilmente rendendola una
delle più magnifiche architetture barocche di Roma.
Tre fontane ornano la piazza: la Fontana del Moro, così
chiamata per la statua dell'Etiope che lotta con un delfino,
la Fontana de' Calderari, conosciuta anche come la Fontana del
Nettuno, entrambe opere di Giacomo della Porta e, al centro,
l’imponente Fontana dei Quattro Fiumi, opera di Gian Lorenzo
Bernini.

5
Chiesa di San Luigi dei Francesi

La Chiesa Nazionale Francese, fondata dal cardinale


Giulio dei Medici (futuro Papa Clemente VII) nel 1518, fu
completata nel 1589 da Domenico Fontana, su disegno
di Giacomo della Porta.
È famosa per i capolavori
di Caravaggio (Michelangelo), Domenichino e Guido
Reni.
Nell’ultima cappella della navata sinistra, si trova
la Cappella Contarelli, dal
nome italianizzato del
cardinale francese Mathieu
Cointrel, che custodisce tre
dipintirealizzati da
Michelangelo Merisi, detto il
Caravaggio, tra il 1599 e il
1602. In omaggio al nome del
committente, le tre tele sono
dedicate a San Matteo e
rappresentano: la Vocazione
di san Matteo, San Matteo e
l’angelo e il Martirio di San
Matteo. Nella volta, affreschi
del Cavalier d’Arpino.

6
Pantheon

“Il più bel resto


dell’antichità
romana. Un tempio
che ha così poco
sofferto che ci
appare come
dovettero vederlo
alla loro epoca i
Romani”, così lo
descrisse lo scrittore
francese Stendhal
nell’Ottocento. Fonte
di ispirazione dei più
grandi architetti di
ogni epoca e da sempre ammirato per la sua bellezza,
l’armonia delle linee e il calcolo perfetto delle
geometrie delle masse, il Pantheon è in effetti uno degli
esempi meglio conservati dell’architettura
monumentale romana.
La sua storia inizia nel 27 a.C., quando Marco
Vipsanio Agrippa, genero, amico e collaboratore di
Augusto, fece costruire un primo tempio in quest’area
dedicato a “tutti gli dei”. La forma attuale si deve però
ad Adriano che lo fece riedificare tra il 118 ed il 125 d.C.,
ampliandolo, rovesciandone l’orientamento e aprendo
davanti al nuovo tempio una grande piazza porticata

Vicino
• Basilica di Santa Maria Sopra Minerva
• Chiesa di San’Ignazio di Loyola

7
Monumento a Vittorio Emanuele
II (Vittoriano)
Nel 1878, a pochi
anni dall’unità d’Italia, il
Parlamento Italiano
decise di dedicare
un monumento al re
Vittorio Emanuele II, da
poco scomparso, e con
lui all’intera stagione
risorgimentale.
Il tema centrale di
tutto il monumento è
rappresentato dalle due
iscrizioni sui propilei:
“PATRIAE UNITATI” e
“CIVIUM LIBERTATI”,
“All’unità della patria” e
“Alla libertà dei
cittadini”, ciascuna posta quasi a commento delle due quadrighe.
Ai due lati, due fontane rappresentano il mar Adriatico e il mar
Tirreno e segnano i “confini” del monumento così come i due
mari delimitano la Penisola Italiana.
Ogni anno, il 25 aprile (anniversario della liberazione
d’Italia), il 2 giugno (Festa della Repubblica) e il 4
novembre (festa delle Forze Armate) il Presidente della
Repubblica rende omaggio al milite ignoto deponendo
una corona d’alloro, a ricordo di tutti coloro che sono morti per
la Patria. Una fiamma arde incessantemente custodita da
impassibili guardie d’onore.

Vicino
• Piazza del Campidoglio
• Ara Pacis

8
I Fori Imperiali

I Fori
Imperiali sono un
complesso
architettonico unico
al mondo, composto
da una serie di edifici
e piazze
monumentali, centro
dell'attività politica di
Roma antica,
edificate in un
periodo di circa 150
anni, tra il 46 a.C. e il
113 d.C.
Alla fine del periodo repubblicano, quando Roma
era ormai divenuta la capitale di un enorme impero che
si estendeva dalla Gallia all’Asia Minore, l’antico Foro
romano si rivelò insufficiente alle funzioni di centro
amministrativo della città. Giulio Cesare, nel 46 a.C.,
provvide per primo alla realizzazione di una nuova piazza,
considerata all’inizio come un semplice ampliamento del
Foro repubblicano. Al Foro di Cesare seguirono il Foro di
Augusto, il Foro Transitorio o di Nerva (costruito da
Domiziano e inaugurato da Nerva) e il Foro di Traiano,
certamente il più grandioso. L’insieme di queste aree
archeologiche costituisce, da un punto di vista
urbanistico, un complesso organico, rinominato in epoca
moderna dei “Fori Imperiali”, che si estende tra il
Campidoglio e il Quirinale.

9
Colosseo (l’Anfiteatro Flavio)

Probabilmente il monumento più famoso al mondo


e simbolo della grandezza di Roma, l'Anfiteatro Flavio,
meglio conosciuto con il nome di Colosseo per la
colossale statua in bronzo raffigurante Nerone che si
trovava nelle vicinanze, si innalza nel cuore archeologico
della città, e da quasi duemila anni racconta una storia
ininterrotta di fascino e magnificenza.

L'edificio, destinato ai combattimenti, ai giochi tra


i gladiatori (munera), alle simulazioni
di caccia ad animali feroci ed esotici (venationes) e
alle naumachie (combattimenti navali), è composto da
quattro ordini architettonici sovrapposti; i primi tre sono
formati da ottanta arcate inquadrate da semicolonne, il
quarto è suddiviso in riquadri intervallati da finestre.
Nell'ultimo ordine, erano inseriti supporti in muratura e
in legno per sostenere un immenso telone (velarium)
che serviva a riparare gli spettatori dal sole e dalla
pioggia.

10
Piazza del Popolo

Monumentale ed elegante piazza, al vertice in cui si


incontrano via del Babuino, via di Ripetta e via del Corso, le tre
arterie principali del centro storico di Roma.
La facciata esterna dell'odierna Porta del Popolo (l’antica
Porta Flaminia) fu commissionata da papa Pio IV
a Michelangelo, che però trasferì l’incarico a Nanni di Baccio
Bigio, il quale realizzò l’opera tra il 1562 e il 1565. “Felici faustoque
ingressui MDCLV" ("Per un ingresso felice e fausto")
Nel corso del ‘600, furono realizzate le due chiese
gemelle, Santa Maria in Montesanto, nota anche come "Chiesa
degli Artisti”, e Santa Maria dei Miracoli, progettate
originariamente da Carlo Rainaldi, ed entrambe
successivamente completate da Gian Lorenzo Bernini, con la
collaborazione di Carlo Fontana. Ideate dal Rainaldi come
costruzioni simmetriche, per problemi di spazio presentano
planimetrie differenti e diverse cupole: ottagonale per Santa
Maria dei Miracoli e dodecagonale per Santa Maria in
Montesanto. Ciò nonostante, dalla piazza, grazie a un puro effetto
ottico, appaiono identiche.

11
Piazza di Spagna

Centro
romantico della
Roma Ottocentesca,
già nel XV secolo
assunse un ruolo
commercialmente
molto importante
per la presenza di
molti alberghi e di
case abitate da
stranieri, richiamati
in questa zona dalle
rappresentanze dei
governi spagnolo e
francese.

Sotto il pontificato di Innocenzo XIII, e con la


direzione dell’architetto romano Francesco De Santis, fu
realizzata la Scalinata di Trinità dei Monti (1723-26),
raccordo scenografico tra le pendici
del Pincio, dominate dalla chiesa
della Santissima Trinità, e la sottostante Piazza di
Spagna, che fosse luogo di ritrovo per tutti i cittadini.
Infatti, ancora oggi, la scalinata è un luogo di incontro e
di ritrovo, tanto da essere definita il "salotto di Roma

12
Via del Corso

Delimitata alle due estremità da due delle piazze più celebri


di Roma, piazza Veneziae piazza del Popolo, via del Corso è la
vera arteria pulsante dello shopping capitolino. Un rettifilo
lungo circa un chilometro e mezzo che offre articoli per tutte le
tasche e per tutti i gusti: dalle grandi firme o dai grandi
monomarca, al negozio più economico. Con via del Babuino e via
di Ripetta è parte del cosiddetto Tridente, un insieme di assi viari
che prende forma tra il Quattrocento e il Seicento in seguito ai
grandi interventi urbanistici effettuati per collegare la Porta del
Popolo con le basiliche maggiori: San Pietro in Vaticano, San
Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.
Fu allora che via del Corso divenne la capitale mondiale
del Carnevale: il 9 febbraio del 1466, da qui presero il via grandiosi
festeggiamenti con cortei allegorici ispirati alla tradizione
romana e alla mitologia classica.
Dopo l’assassinio del re Umberto I di Savoia, avvenuto il 30
luglio 1900, la via fu ribattezzata Corso Umberto, mentre nel 1944
il nome cambiò in Corso del Popolo, per poi ritornare, solo due
anni dopo, al toponimo attuale.

13
Fontana di Trevi
La più famosa delle fontane romane: un gioiello di acqua e di
pietra. Fontana di Trevi, mostra terminale dell’acquedotto Vergine,
unico degli acquedotti antichi ininterrottamente in uso fino ai nostri
giorni, è la più famosa delle fontane romane.

Il suo nome deriva da un toponimo in uso nella zona già dalla metà
del XII secolo, regio Trivii, riferito alla confluenza di tre vie nella piazza,
oppure dal triplice sbocco dell’acqua dell’originaria fontana.
Nel prospetto, articolato come un arco di trionfo, si trovano due
rilievi che alludono alla leggenda della sorgente e alla storia
dell’acquedotto: a destra, la vergine che indica la sorgente ai soldati
romani e, a sinistra, Agrippa che ordina l’avvio dei lavori di costruzione
dell’acquedotto. Completano l’apparato decorativo due figure
allegoriche che esaltano gli effetti benefici dell’acqua, la Salubrità e
l’Abbondanza, poste nelle nicchie laterali.
Ma non tutti sanno che sul lato destro esterno della fontana si
trova una vaschetta rettangolare con due piccole cannelle: la fontana
degli innamorati. Le coppie che bevono a questa fontanella
resteranno innamorate e fedeli per sempre.
Un semplice rito che, in passato, si svolgeva alla partenza del
fidanzato, specialmente quando la lontananza, come durante il
servizio militare, era prolungata nel tempo.
Una spiegazione: secondo la tradizione, chi sorseggiava l’acqua
di Trevi ricordando Roma per sempre, avrebbe continuato a ricordare
l’innamorata rimasta in città.

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Piazza del Quirinale

La piazza si estende sulla sommità del Monte Quirinale, il


più elevato dei sette colli, così detto perché un tempo vi sorgeva
il tempio di Quirino o la città dei Curi, ove secondo la leggenda,
mossero i Sabini di Tazio per venire a stabilirsi su questa altura. Al
centro della piazza, sopra alti piedistalli, sorgono le colossali
statue dei Dioscuri, Castore e Polluce, i divini gemelli che
trattengono per le briglie i loro cavalli scalpitanti; i gruppi
marmorei sono rielaborazioni romane di età imperiale, di un
originale greco del V secolo a.C.
Nella piazza, sotto lo sguardo attento degli imponenti
Corazzieri, si erge il Palazzo del Quirinale che, dal 1946, è il luogo
simbolo della vita della Repubblica italiana e sede
della Presidenza della Repubblica, dopo essere stato, per oltre
tre secoli, residenza estiva dei papi e poi dimora dei re d’Italia.
Uno dei momenti più attesi da turisti e cittadini è il cambio della
guardia eseguito, ogni domenica, dai Corazzieri, una delle scorte
armate più prestigiose e spettacolari al mondo, con
l’accompagnamento musicale della Banda della Guardia di
Finanza.

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Basilica di Santa Maria Maggiore
Una delle quattro basiliche papali di Roma, la Basilica di
Santa Maria Maggiore sorge sulla sommità del colle Esquilino ed
è la sola ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana,
sia pure arricchita da aggiunte successive.
La leggenda vuole che il ricco patrizio romano Giovanni e
sua moglie, non avendo figli, decidessero di dedicare una chiesa
alla Vergine Maria, apparsa loro in sogno una una notte di
agosto del 352 d.C.. Nel sogno, la Madonna li informò che un
miracolo avrebbe indicato loro il luogo su cui costruire la chiesa.
Anche Papa Liberio fece lo stesso sogno e, il giorno
seguente, recatosi sull’Esquilino, lo trovò coperto di neve. Il papa
stesso tracciò il perimetro dell’edificio e la chiesa fu costruita a
spese dei due coniugi.
Ancora oggi, ogni anno, il 5 agosto viene rievocato il
miracolo della neve con un’apposita celebrazione durante la
quale, dalla sommità della basilica, vengono liberati in aria dei
petali bianchi che producono un effetto davvero suggestivo e
da non perdere.

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