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Castrum - Delimitato da:

O. - Via Cammello
N. - Via Carmelino, via Borgo di Sotto
E. - Ghisiglieri
S. - Via Ripagrande (ora C. Mayr)

N
Esercizio n. 1

A) Leggi i seguenti nomi di vie di Ferrara e indica, per ciascuna, a cosa fanno
riferimento, secondo te:

Via Ripagrande
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Via Boccacanale di Santo Stefano
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Via Boccacanale
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Via Boccaleone
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Via Buonporto
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Via Ghiara
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Via Camposabbionario
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B) Osserva la pianta; in quale parte della città si trovano?


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C) Da questi nomi riesci a desumere quali dovevano essere le caratteristiche del


territorio? Prova a descriverlo brevemente.
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Ferrara, a differenza
delle altre città
emiliane, non ha
un'origine romana. Il
territorio, data la sua
particolare
Voghenza
conformazione, viene
popolato tardi. Gli
insediamenti si Spina

collocano in prevalenza
lungo i dossi. Il centro
più importante è
Voghenza. Spina,
fiorente in età etrusca,
in età romana perde
importanza, fino a
scomparire.
Le caratteristiche del territorio ferrarese sono determinate dalla
presenza del fiume, delle paludi, dei polesini. Un territorio tra
terra e acqua, soggetto a variazioni continue.

Nascita e sviluppo di Ferrara


sono legati al fiume e alle acque
castrum

San Giorgio

Ferrara ha un'origine relativamente recente.


Il primo insediamento si colloca attorno all'antica
chiesa di San Giorgio, nel punto in cui,
prima della rotta di Ficarolo (1150), il Po di Ferrara
si biforcava nel Po di Volano e nel Po di Primaro.
Sulla riva sinistra si trova il “Castrum Ferrariae”,
probabilmente un accampamento bizantino in territorio longobardo
L'immagine sottostante rappresenta in forma schematica la situazione sopra descritta
Intorno al X secolo la città si sviluppa sulla riva sinistra,
a monte della biforcazione fluviale, lungo le attuali
Via Ripagrande e Via delle Volte fino al Castel Tedaldo;
successivamente si espande verso la Via Sabbioni
(attuali vie Garibaldi, Mazzini e Saraceno).
Lo sviluppo della città è quindi legato
alle attività commerciali che si svolgevano sul fiume.
Carta di Ferrara di Pellegrino Prisciani, 1498
nella trascrizione di F. Borgatti
Nell'immagine è
ben visibile il
Castel Tedaldo, il
ponte sul Po e la
torre
contrapposta. Il
castello fu fatto
costruire da
Tedaldo di
Canossa alla fine
del X secolo con
funzione di
controllo del
fiume.
Esercizio n. 2

Osserva le due carte che ti vengono


presentate: evidenzia in entrambe il tracciato
del fiume Po. Che cosa è successo?

Nel 1152 il Po rompe a Ficarolo e si


apre un nuovo corso più a nord.
Quali conseguenze ha questo
avvenimento su Ferrara?

Il Po di Ferrara diventa un ramo


secondario (attuale Po di Volano);
progressivamente diminuisce
la portata e perde la funzione
di arteria commerciale.
La città si espande verso nord. Nel 1135 inizia
la costruzione della nuova Cattedrale.
Nel XIII sec. si costruisce il Palazzo di Corte
(oggi Comune) e nel XIV sec. il Palazzo della Ragione.
Tutti questi edifici delimitano la Piazza.
La città è cinta di mura lungo le attuali Vie Cavour
e Giovecca, allora vie d'acqua.
Trascrizione ottocentesca della pianta
di Bartolino da Novara (1385)
Vicino alla Chiesa di San Paolo si
La città appariva completamente circondata da mura intervallate da trovano l'ex monastero e
torri; altre torri gentilizie si trovavano all'interno del centro abitato, le l'antichissima Torre dei Leuti,
cronache parlano di 32.
risalente al IX secolo. Quest'ultima
Sono visibili inoltre alcuni tra i principali edifici della città: il Castello, il
Duomo, il Palazzo della Ragione, ecc. Due ponti congiungevano le rive venne donata, per volere di Nicolò
del fiume: il ponte di San Giorgio e il ponte di Castel Tedaldo. II, ai monaci, perché la adibissero
a campanile della Chiesa.
La città medioevale

VIA DELLE VOLTE


La città medioevale

Via Cammello

Via Ragno – Casa


con strutture in
legno
Duomo Palazzo di Corte

Piazza Trento e Trieste


Palazzo della
Ragione
Viene urbanizzato il “Pratum Bestiarium”
(luogo di raccolta e macellazione del bestiame)
Lo spostamento verso nord del Po, dopo la rotta di Ficarolo,
provoca la perdita della funzione di porto fluviale.
Il Po di Ferrara diminuisce progressivamente la portata d'acqua.
Iniziano le costruzioni sulle isole di S. Antonio in Polesine e
di Belvedere.
L'Addizione voluta da Borso d'Este incorpora
l'Isola di S.Antonio in Polesine, ormai unita alla terraferma,
e la Contrada Ghiara. Il corso del fiume, anche se ormai ridotto,
ferma l'espansione a sud. La via Larga collega la città con il Barco
(territorio di caccia e avamposto di difesa), la Delizia di Belfiore
e altri edifici sorti a nord.
Sant'Antonio in Polesine

Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro


– Museo di Spina Via Ghiara – palazzo Tassoni
Il 1492 è un
anno
cruciale per
la storia di
Ferrara

Biagio Rossetti, su incarico di Ercole I d'Este, traccia a nord l'”Addizione Erculea”,


grandioso progetto di sviluppo della città, centrato sugli assi fondamentali delle vie
degli Angeli (oggi Ercole I d'Este) e Strada dei Prioni (oggi corso Biagio Rossetti –
Porta Po ­ Porta Mare). Il nome “prioni”pare derivi dal fatto che la strada
venne pavimentata con grossi macigni “petroni”, in dialetto veneziano “prioni”,
provenienti dalle cave di Monselice.
L'ADDIZIONE ERCULEA
I due assi principali si incrociano ad angolo retto formando il
“Quadrivio” sottolineato dagli angoli dei quattro palazzi che vi
si affacciano: Diamanti, Prosperi- Sacrati, Turchi –Di Bagno,
Bevilacqua.
Protagonisti di questa grande opera furono Biagio Rossetti e
Pellegrino Prisciani. Venne ripreso il disegno fondativo del
“castrum” romano strutturato sul cardo e sul decumano: il
decumano (est – ovest) andava da Porta San Giovanni a
Porta San Benedetto,rettificando tracciati preesistenti e
misurava circa 2000 metri. Il cardo (nord – sud) venne
tracciato misurando da Porta Paola una uguale lunghezza e al
termine venne collocata la Porta degli Angeli. In questo modo
si collegava l'antica città medioevale con la nuova città
dall'impianto ampio, in cui gli spazi verdi si alternavano a
quelli costruiti. La città raddoppiò la propria estensione e le
venne data la forma considerata perfetta per la città ideale
del Rinascimento: il pentagono. La cinta muraria a nord,
anch'essa progettata da Biagio Rossetti, con i torrioni circolari,
fu considerata uno dei sistemi più avanzati di difesa della
città, dopo l'introduzione della polvere da sparo nella
tecnologia militare.
Palazzo Diamanti Via Ercole I d'Este
Palazzo Prosperi - Sacrati

La via verso Porta degli Angeli

Piazza Ariostea

Le mura dell'Addizione
Negli anni successivi vengono rafforzate le difese
della città con i bastioni del Montagnone (Alfonso I).
Con Alfonso II viene completata la cinta muraria
e la città assume la forma attuale, con un perimetro
trapezoidale di 9 Km.
Le mura a sud

Porta Paola
All'inizio del '600, con la Devoluzione dello stato di Ferrara
al Papato, viene costruita la Fortezza stellare sotto la
direzione di G.B. Aleotti.
Viene incorporata l'Isola di Belvedere (luogo di Delizie Estensi)
e il Po di Ferrara, ormai canalizzato, viene spostato a sud
1 ­ Canale Panfilio ora Viale Cavour
2 ­ Po di Volano
3 ­ Fortezza Pontificia
4 ­ Castello Estense
5 ­ Duomo
7 ­ Via Ripagrande
Dopo l'annessione al Regno d'Italia nel 1860, la fortezza viene
demolita a furor di popolo. In quest'area si forma la “Piazza d'Armi,
su cui sorgerà il Quartiere Giardino.
Con la costruzione della ferrovia la città assume l'aspetto attuale

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