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Filologia Germanica a.a.

2019-2020
 Celtiche  Italico
 Germanico  Albanese
 Baltico  Greco
 Slavo  Armeno
 Tocario  Indoiranico
 Latino

Origini
I primi a trattare la filologia furono Tacito (autore della Germania) e
Carlo Magno (che pubblica una grammatica sulla lingua germanica).
Saxo Nonostante il suo interesse per la tutela della tradizione germanica, non
Grammaticus è considerato un filologo. Lo stesso vale per Saxo Grammaticus (Gesta
Snorri Danorum, opera monografica sulla danimarca) o Snorri (Edda in prosa e
Heimskringla, raccolta di saghe), che contribuiscono notevolmente alla
comprensione della cultura germanica. Questi, seppur non considerati
filologi sono i precursori della disciplina. Mancavano due caratteristiche
fondamentali, le tecniche di comparazione, ricostruzione e analisi della
lingua.

L'interesse per l'antichità e quindi per le popolazioni germaniche rinasce


Tacito“Germania” con l'Umanesimo e la riscoperta della Germania di Tacito, nel 1455.
Questo ritrovamento stimola l'attenzione per le origine. Più tardi, il
metodo comparativo viene introdotto in linguistica e nasce quindi la
recensio (analisi di tutti i manoscritti, selezione, raggruppamento per
Nascita della affinità, creazione di un albero genealogico). Dopo il 700 possiamo
disciplina parlare della nascita della disciplina, di pari passi con il romanticismo e
1700 la scoperta dell'amore per la patria e le origini. Viene introdotto un
metodo rigoroso di osservazione dei fenomeni linguistici, nasce una
grammatica comparativa e vengono enunciate le leggi di evoluzione
fonetica.

Friedrich von Uno dei fondatori del movimento romantico e primo ad usare
Schlegel  l'espressione "grammatica comparata" e ad avanzare l'ipotesi del
1° sanscrito come lingua madre fu Friedrich von Schlegel. Grazie a lui si
Grammatica identificano punti di contatto tra le vare lingue e viene ricostruito
Comparata
l'indoeuropeo, lingua madre di celtico, germanico, slavo, baltico, del
tocario, latino, osco-umbro, greco, albanese, ittico, armeno, indo-iranico.
In questo periodo nasce anche la teoria dell'albero genealogico.

Il primo a presentare all'accademia di Copenaghen una ricerca sulla


Rasmus lingua nordica antica è Rasmus Rask, anche se la data di pubblicazione
Rask Franz è successiva al lavoro di Franz Bopp, che parla della coniugazione del
Bopp sanscrito in paragone con altre lingue indoeuropee, tra cui le lingue
germaniche.
Grimm  La prima esposizione scientifica dei fenomeni linguistici comuni a tutte
Grammatica le lingue germaniche è Grimm, famoso per le fiabe popolari, che segue
Germanica, rigorosamente il metodo comparativo ed esamina le lingue germaniche
Mitologia sul livello fonetico, morfologico e sintattico. La Grammatica Germanica
Germanica e non è l'unico contributo filologico di Grimm, infatti scrive anche la
Dizionario
Mitologia Germanica e inizia con il fratello la compilazione di un
Germanico
Dizionario Germanico, che viene terminato nel 1960.

In seguito si parla di neogrammatici, che offrono descrizioni


Neogrammatici  naturalistiche della lingua, distaccate dal contesto storico culturale e
Naturalismo basate solo sulla fonetica come esito di leggi ineccepibili. Tra i nomi dei
filologi del periodo ricordiamo Hermann Paul , che si interessa molto
oltre alla linguistica stretta e scrive il Compendio della Filologia
Germanica, sintesi dei risultati raggiunti dagli studiosi nei vari cambi
della disciplina. Fondò una rivista sui contributi alla storia della lingua e
letteratura germanica. E' inoltre promotore della Biblioteca di testi in
tedesco antico, collana che continua ancora oggi a crescere.

Grazie a questo si approfondiscono l'analisi dei testi e le edizioni


critiche di documenti germanici antichi.

Vengono realizzate numerose opere dedicati ai settori della disciplina, ad


Tendenze esempio sulla metrica, sulle saghe e sulla storia delle religioni. Le
contemporanee tendenze contemporanee sono alla specializzazione e alla collaborazione
interdisciplinare; lo studio delle lingue è più attendo al background
culturale e si registra un rinnovato interesse per l'inglese antico, che ha
portato ad un'accurata definizione dei modelli stilistici.
Definizione Con germanico ci riferiamo alle lingue parlate dagli antichi germani,
: estendendo il termine anche alle lingue moderne da esse derivate. Le lingue
Germanico germaniche sono gotico, inglese, tedesco, nederlandese, frisone, islandese,
norvegese, svedese, danese e faroese. Il concetto di germanico è stato
elaborato nell'800 nell'ambito degli studi che miravano a rintracciare i
percorsi genetici delle lingue. Non passarono infatti inosservate le
somiglianze tra le lingue germaniche e come esse si accentuavano andando
indietro nel tempo. Importante è il fenomeno della "prima rotazione
consonantica", fondamentale per delimitare il gruppo delle lingue
germaniche.

La lingua germanica è quindi una lingua non attestata poichè le popolazioni


non conoscevano la scrittura, e sta tra l'indoeuropeo e le lingue attestate e
derivate. Il primo ad utilizzare il termine "germanico" in questo senso è stato
Franz Bopp.

Riguardo alle notizie che si possono avere su un gruppo etnico o su una


Storia, preistoria e cultura in genere si suole distinguere tra storia in senso stretto, preistoria e
protostoria protostoria. La storia è allora fase in cui ci sono documenti scritti nella
lingua parlata da quel gruppo etnico; la documentazione è diretta. La
preistoria è la fase di cui non si ha documentazione scritta, mentre la
protostoria è la fase durante la quale la documentazione è “di riflesso”,
ovvero scritta in un’altra lingua e da fonti esterne. Questo è il caso delle
fonti sulle popolazioni germaniche.
Le prima notizie di protostoria sui germani sono dalle fonti classiche (1°
secolo a.C.), e si riferiscono ai ad una tribù del nord, confondendola con i
Chi sono i germani? Galli del nord europa. Sono descritti come biondi, forti e crudeli. Durante
una migrazione verso sud-ovest, i germanici minacciarono i confini dei
Galli, che chiesero aiuto a Giulio Cesare. Cesare descrive i germani nel suo
“De
Bello Gallico”, il resoconto delle sue imprese oltralpe e li differenzia dai
Galli, eliminando il malinteso precedente. La mappa d’europa era quindi
divisa in Celti e Galli a est, gli Sciti a ovest e tra Reno e nord del Danubio, i
Germani.

Le popolazioni germaniche non sono però un’unità sociale o politica. Fu il


Unione sociale confronto bellico con il mondo occidentale che costituì un momento di
unione tra le varie tribù. Un esempio di questo è la battaglia di Publio
Quintilio Varo, nel 9° secolo d.C., dove una coalizione di gentes
germaniche sconfisse numerosi legionari.

Etimologia L’etimologia della parola “germanica” ha diverse proposte. La più recente


e plausibile è quella di eterodenominazione, ovvero che il nome fosse
prima impiegata per unasola tribù ma poi allargata a tutte quelle che
occupavano lo stesso territorio e parlavano la stessa lingua per motivi
politici da Cesare.
Significato Come autodenominazione è stato usato solo dai mercenari germanici al
geografico servizio dell’Impero Romano, probabilmente con un’influenza del latino.
Attribuire a “germanico” un significato geografico e territoriale è una
questione spinosa: con la sconfitta di Varo si fissa il confine sulla linea
Reno-
Danubio. Più tardi vengono annessi gli Agri Decumates, intorno a
Reno, Meno e Neckar, spostando avanti il confine.

Alla stessa epoca


Limes romano risale la costruzione
del limes romano,
una barriera
costituita da torri di
guardia lunga 550
km dall’attuale
Assia alla
Franconia. Questa
barriera non è solo
militare ma
economico-politico.
Possiamo quindi
vedere un cambio
di atteggiamento
Germania superior e verso l’area non
inferior romanizzata: non si punto più a conquistare, ma a creare stati clientelari.
Intorno al 90 d.C. si istituiscono le province di Germania Superior (alla
sinistra del Reno e sul sud montuoso) e Germania Inferior (Sinistra del
reno, sulle zone pianeggianti e fino al Mare del Nord). Queste due province
non sono abitate solo dai Germani, ma la provincia settentrionale ospita
anche numerosi Celti. Con il termine Germania Magna si intende l’area
abitata da popolazioni germaniche, oltre i confini dell’Impero Romano,
quindi anche alla destra del Reno, nord del Danubio e Limes.
Germania, Tacito
La maggior parte di queste notizie vengono dall’opera di Tacito, Germania.
Questo trattato si basa su altre opere a noi non pervenute, in quanto lui non è
mai andato oltre le alpi.

Germani orientali
Le tribù più importanti dei germani orientali erano i Goti, i Burgundi, i
Goti
Vandali e i Gepidi. Non è facile stabilire la regione originaria dei Goti, ma
si ipotizzano l’isola Gotland nel mar baltico oppure la regione svedese del
Götland, ma sappiamo con certezza che lasciano la Scandinavia nel 2°
secolo a.C, per spostarsi lungo la Vistola, spodestando i Vandali. Nel 3°
Visigoti e Ostrogoti secolo
giungono al mar Nero, premendo sui confini dell’Impero Romano, sul
Danubio. Qui i Goti si dividono in due gruppi, il gruppo dei Tervingi (o
Visigoti) ad occidente e quello degli Greutungi (o Ostrogoti) ad oriente.
Questi nomi derivano da *austro, in germanico “oriente” e dall’indoeuropeo
I Visigoti
*wesu, “buono”,”nobile”. Un’altra teoria vede un calco slavo della
denominazione *alagutos in gotico (*ala in germanico “tutto”) e poi tradotto
Vg. In dagli Slavi in *visi.
I visigoti si insediano, sotto concessione di Costanzo II nella Mesia inferiore
e neò 378 sconfiggono l’Impero orientale ad Adrianopoli, assicurandosi un
Italia patto di confederazione con i Bizantini. A questi punto si dirigono verso
l’Italia guidati da Alarico e saccheggiano Roma nel 410. In Calabria Alarico
muore e quindi i Visigoti indietreggiano in Gallia meridionale, fondando il
regno di Tolosa e il regno di Toledo.
Ostrogoti Per questo riguarda gli ostrogoti, invece, occupano la pianura Ucraina fino
alla morte Ermanarico nel 375. Un gruppo rimane sul mar Nero, mentre un
altro gruppo si sottomette agli Unni e successivamente, dopo la morte di
Attila vengono accolti nell’Impero Romano e si convertono al Cristianesimo
Teodorico il grande
ariano. Teodorico il Grande, importante protagonista della letteratura eroica
Germanica, nasce nel 451 e giunge alla corte come garante della
confederazione tra il padre e l’imperatore. Dopo la morte del padre diventa
re degli Ostrogoti e nel 488 elimina il principe degli Sciri in cambio di una
reggenza in Italia. La dominazione ostrogota in Italia è di breve durata e nel
553, il regno formato da Teodorico crolla.

I Burgundi provengono dall’isola di Bornhold, nel Baltico e si stabiliscono


Burgundi nel 2° secolo tra Oder e Vistola, per migrare poi verso sud-ovest. Nel 5°
secolo giungono sul Reno e fondano un regno. Cercano di estendersi verso
ovest, nella Gallia omana, ma vengono sconfitti nel 435. I sopravvissuti
estendono il loro territorio lungo il Rodano e la Saona. Il regno vive un
periodo di splendore con Gundobaldo, per poi essere sconfitti dai Franchi nel
534.
Vandali
I Vandali si stanziano inizialmente lungo il sud del Mar Baltico e lungo la
Vistola, dove vengono scacciati dai Goti. Successivamente, nel III secolo,
si stabilizzano in Pannonia, dove rimarranno fino all’arrivo degli Unni,
che li spingeranno ad occidente, in Gallia. Attraversano l’attuale Francia,
ritrovandosi nella penisola iberica. Nel quinto secolo attraversano lo stretto
di Gibilterra guidati da Genserico e si stabiliscono in Africa. Conquistano
Cartagine ed estendono il loro in impero alla Sicilia, Corsica e Baleari. Alla
morte di Genserico, le truppe bizantine distruggono il regno dei Vandali
(533).
Gepidi
I Gepidi lasciano la foce della Vistola nel II secolo e si spostano a sud-est.
Nel quinto secolo giungono sulle rive sinistre del Danubio e si stanziano in
Pannonia, dove rimangono fino al sesto secolo, quando verranno sopraffatti
dagli Avari.

La tradizione scritta in gotico

Lingua ostrogota Le nostre conoscenze sulla lingua Gotica si basano su pochissime


testimonianze scritte. Della lingua degli ostrogoti ci sono pervenuti solo
nomi e glosse in testi latini della loro dominazione in Italia e prestiti gotici
nelle lingue romanze. Della lingua dei visigoti abbiamo ancora una serie di
testimonianze scritte interessanti sia dal punto di vista linguistico che
culturale: troviamo per esempio studi sull’origine dei testi sacri e cura
artistica dei documenti. Molte di queste testimonianze scritte provengono
dall’Italia.
Wulfil 1. L’opera di Wulfila
a Wulfila è discendente dai prigionieri cappadoci catturati dai Goti in Asia
Origini nel terzo secolo. Tra questi prigionieri c’erano alcuni sacerdoti cristiani che
continuarono a diffondere la loro religione tra i Goti. L’origine gotica del
nome Wulfila ci fa credere che avesse padre goto e madre cappadoce. Nasce
all’inizio del quarto secolo tra i Visigoti al nord del Danubio e cresce in un

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