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LE LINGUE GERMANICHE

Sommario
Le lingue nordiche ........................................................................................................................ 1 Il germanico occidentale .............................................................................................................. 3 Il germanico orientale .................................................................................................................. 8

Le lingue nordiche
Con nordico si intende linsieme di quelle lingue, strettamente imparentate, che si parlano nella Scandinavia (Norvegese, Svedese), in Danimarca, nelle Fr er e in Islanda. La prima

documentazione diretta di questo gruppo linguistico costituita dalle iscrizioni runiche; le pi

antiche attestazioni, in un alfabeto a 24 segni di derivazione nord Italica (Fuartk), risalgono al III secolo d.C.; col IX secolo let dei Vichinghi si afferma un alfabeto ridotto a 16 segni nel quale non si noter differenza fra sorde e sonore, cos come sar trascurato il grado di apertura delle vocali. proprio durante il periodo vichingo che cominciano a differenziarsi le parlate del gruppo nordico fino ad arrivare, nel XII secolo, alla divisione del germanico settentrionale in occidentale (norvegese, islandese e feringio) e orientale (danese e svedese). Le caratteristiche dellantico nordico nel suo insieme, quelle cio che lo contrappongono alle

altre lingue germaniche, si costituiscono attorno al VI-VII secolo, e sono: dagr, *dagR > dagar giorno e giorni)

1) Indebolimento delle vocali finali; le brevi scompaiono e le lunghe si abbreviano (*dagaR >

3) Scomparsa di j- e w- iniziali (r contro ad. es. ing. year anno) 5) Estensione della 2a sing. alla 3a nel presente indicativo chiamato) 4) Scomparsa di n finale (gefa contro ad es. got. giban dare)

2) Metafonia o frattura della vocale tonica precedente (*gastiR > gestr ospite)

6) Formazione di un medio col pronome riflessivo s(k) suffisso (kalla-sk chiamarsi, essere

7) Sviluppo dellarticolo determinativo posposto (konungr-enn il re)

8) Per la 3a persona si sviluppa un nuovo tipo pronominale: hann egli hon essa

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Tutti questi esempi sono stati presi in considerazione dallantico islandese, in quanto questa fu colonizzata dai norvegesi fra l975 e il 930 e mantenne un tipo linguistico arcaico pi

lingua stata, soprattutto durante il Medio Evo, la pi importante fra tutte le nordiche. LIslanda fedelmente della madrepatria, tanto che agli islandesi moderni oggi i testi antichi risultano perfettamente comprensibili (come non avviene in altre lingue germaniche) e la differenza fra lingua scritta e parlata lieve. Per di pi lislandese presenta una spiccata propensione al purismo stranieri, che vengono tutti tradotti o adattati. una lingua parlata oggi da ca. 320.000 persone. e lo manifesta maggiormente quando si tratta di arricchire il patrimonio lessicale con termini Pi complessa la situazione della Norvegia. A prescindere da poche attestazioni runiche

islandese. Nel 1380 vi fu lunione fra Norvegia e Danimarca che signific praticamente la fine della lingua norvegese in quanto il danese era ora lingua ufficiale, di corte, legislativa e religiosa. Soltanto dopo aver riacquisito lindipendenza nel 1814 il movimento patriottico nazionale riusc a

giuridici, storici e religiosi si fa viva a partire dal 1150, contemporaneamente quindi a quella

dellVIII secolo, una vera e propria tradizione scritta norvegese che consta principalmente testi

creare il landsml lingua del paese (poi nynorsk norvegese) da affiancare al riksml lingua

dello stato (poi bokml lingua letteraria). Il landsml basato sullantica tradizione norvegese risalente al Medio Evo e assieme riksml sono entrambe lingue ufficiali sta attraversando quel periodo di avvicinamento e livellazione che dovrebbe portare ad un idioma unico.

fu lunica lingua impiegata dagli scrittori; dall800 al 1200 siamo informati solo di scritti runici, mentre i primi manoscritti riguardanti leggi regionali in lingua verranno diramati solo pi recentemente. Il danese ha subito nel corso dei secoli linflusso del tedesco per ovvi motivi

La tradizione scritta danese e svedese inizia solo nel XIII secolo, poich per lungo tempo il latino

cui dominio la Svezia si liber solo nel 1526), e fu con la Riforma e la conseguente necessit di rendere i testi sacri comprensibili a tutti che lo Svedese inizi il suo processo di ununiformit di lingua e di ortografia che divenne norma per le epoche successive. Oggi 4 milioni svedese. detedeschizzazione. Con la Bibbia di Gustavo Wasa (1540-1541) si era ormai raggiunta e mezzo di persone parlano il norvegese, 5 milioni e mezzo il danese, 8 e mezzo milioni lo

geografici ma anche lo svedese non ne stat esente (soprattutto per opera della lega anseatica dal

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Il germanico occidentale
Appartengono al germanico occidentale le lingue che per ragioni storiche hanno avuto maggior successo, prima fra tutte quella inglese parlata oggi da circa mezzo miliardo di persone. Oltre che

per fatti storici e sociali, questa supremazia dovuta da una struttura linguistica particolarmente semplice della lingua venutasi a modellare nel corso della storia, soprattutto grazie ad infusioni esterne.

fuori da questa colonizzazione la Cornovaglia e il Galles dove continuarono ad abitare le antiche sacche di resistenza linguistica in forma di variet dialettali.

germaniche provenienti dalla penisola dello Jutland e dalla Germania settentrionale. Rimasero

LInghilterra fu colonizzata nella sua parte sud-orientale verso la met del V sec. d.C. da trib

popolazioni celtiche romanizzate, nonch la Scozia che, assieme al Galles, conosce tuttoggi La prima organizzazione politica delle trib anglosassoni fu uneptarchia comprendente i regni

sassoni e Kent dove risiedevano gli Juti. In corrispondenza dei tre filoni germanici che

di Northumbria, Mercia e Anglia orientale abitati dagli Angli, Essex, Sussex e Wessex abitati dai

il Tamigi e lo Humber) e northumbrico (a nord dello Humber), sassone (cio sassone occidentale,

presenta una tripartizione dialettale in anglico (parlato a Nord del Tamigi) distinto in mercico (tra

parteciparono alla colonizzazione dellInghilterra, il periodo dellinglese antico (450-1150)

parlato a Sud del Tamigi) e kentico (nellestremit sud-orientale dellInghilterra). Alcuni ebbero Northumbria nel VII secolo corrisponde il prevalere del dialetto northumbrico anche come lingua letteraria, ma alla fine del VII secolo sar la Mercia a succedere alla Northumbria, per poi cedere

pi fortuna di altri, nellalternarsi a ruolo di variet predominante. Alla supremazia politica della

il passo al Wessex nel IX sec. Ed nella traduzione in sassone occidentale (X-XI sec.)che conosciamo i principali documenti del periodo northumbrico e mercico come Beowulf, Il lamento di Deor, Lerrante ecc.; la prosa invece pu essere considerata una creazione del sassone occidentale, nata per impulso di Alfredo il Grande re del Wessex fra l871 e il 900 che promosse la traduzione sono: di molte opere latine. Principali caratteristiche dellanglosassone (basato sul sassone occidentale) 1) Profonde modificazioni nel vocalismo, instabilit nel sistema vocalico, per esempio b) Linfluenza della nasale : a+n+s, f, th > +s, f, th (come in frisone, aat. gans aing. c) gs), o+n, m >u+n, m (ags. munuk, aat. munih) La frattura di , i, e davanti a l, r+cons. e davanti a h, w in ea, eo, io a) I dittonghi ai > (ags. n ingl. one), eu > o

2) Palatizzazione delle occlusive velari davanti a vocale palatale (ags. cirice, ags. gieldan 3) Metatesi di r specialmente davanti a s, n(n) (aat. hross, ags. hors cavallo) chiesa)

d) La metafonia vocalica dovuta a i, j della sillaba successiva

4) Forma unica nel plurale dei verbi, come in frisone e sassone.

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Un fatto importante della storia inglese linvasione scandinava, iniziata gi nel 790, che port a lingua quotidiana.

livello linguistico forti innesti nel lessico soprattutto nella terminologia marinara, giuridica e nella Ancor pi profonde furono le mutazioni che la lingua sub a seguito della seconda grande

di Hastings da parte di Guglielmo il Conquistatore. Di cultura e lingua francese, la nuova lingua scomparso, sostituito da termini francesi o latini mediati dal francese.

invasione ai danni dellisola, quella dei Normanni, conclusasi nel 1066 con la vittoriosa battaglia

influ cos profondamente da far s che tuttoggi un buon 85% del lessico anglosassone sia La fase di crisi pi profonda dellinglese coincide con la fine del periodo anglosassone (1150) e

linizio del medio inglese (dal 1150 al 1500): la perdita della Normandia per la corona inglese (1204) e la conseguente separazione della nobilt inglese dalla francese segnano i primi momenti di riscossa della lingua inglese. Durante il periodo del medio inglese si accentua il processo di Chaucer a met del 1300 conosce oramai solo due forme diverse per la declinazione e allinizio

dissoluzione della flessione nominale e verbale iniziato gi alla fine del periodo di antico inglese: del periodo moderno (1500 ca.) pu considerarsi ultimato il processo di trasformazione dellinglese da lingua sintetica (flessiva) ad analitica: lordine delle parole, non pi caratterizzate dalle diverse desinenze, si fissa nella frase secondo precisi criteri funzionali. A differenza di quanto accade in tedesco il consonantismo inglese si dimostra abbastanza

modifiche. Durante questo periodo la qualit delle vocali si fissa con criterio di isocronia sillabica:

stabile attraverso i secoli, sar ancora il vocalismo anche nella fase medio inglese a subire

breve in sillaba chiusa, lunga in sillaba aperta. Si tratter comunque di una delle ultime modifiche linguistico a quello moderno.

della lingua in quanto gi allepoca di Shakespeare (XVI. sec.) avremo un inglese vicino nel tipo

anche seconda lingua ufficiale) e minoranze in area basso tedesca e sul confine fra Danimarca e Germania.

lingua parlata oggi da 360.000 persone sparse fra la provincia di Friesland in Olanda (dove

Assieme allinglese il frisone costituisce il sottogruppo germanico delle lingue ingevoni. una

olandese di Groninga a oriente del fiume Lauwers fino allestuario del Weser, mentre un frisone

Nel Medio Evo larea linguistica frisone era assai pi estesa di oggi: comprendeva la provincia

occidentale si estendeva ad Occidente fino ad oltre lo Ijsselmeer. Il costituirsi della contea occidente dello Ijsselmeer mentre ad est era impellente la pressione del tedesco. Oggi parlato solo nella zona da cui prende il nome, e le sue principali caratteristiche sono: nasale e allungamento di compenso (afrs. gs, aat. gans anatra) dOlanda nel IX secolo port ad un distacco (politico e linguistico) dalla Frisia delle regioni ad

1) Nasalizzazione della vocale davanti al nesso nasale+s, f, th con successiva caduta della

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2) Frattura di i in iu davanti a w della sillaba seguente e davanti a ht, hs, rk (*singwan > afr. 3) Passaggio a > o davanti a nasale (afrs. hond, ted. Hand) vocali palatali (aat. kirihha, fris. tsjerke) Siunga cantare)

4) Palatizzazione e successiva asillabazione (zetacismo) delle occlusive velari davanti a 5) Forma unica nel plurale dei verbi, come in anglosassone e antico sassone. Il tedesco parlato da oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo nonostante dopo la seconda guerra mondiale molte delle zone su cui cadeva linfluenza della lingua labbiano abbandonata (ad es. Polonia).

origini allXI sec.); medio (dallXI al XV sec.); moderno (dal XVI sec. in poi). Geolinguisticamente la Germania sempre stata divisibile in due grandi zone: quella dellalto tedesco a Sud e quella del basso tedesco a Nord, il cui confine corre lungo una linea che va da Krstin sullOder fino a la seconda rotazione consonantica (tipo ik) da quelle alto-tedesche che invece la riconoscono (tipo

Cos come per linglese, la storia della lingua tedesca si divide in tre periodi: antico (dalle

Wesel sul Reno. Si tratta della cosiddetta ik/ich Leine che divide le forme basso-tedesche senza ich).

Sud che si va dileguando man mano che si sale. Fra i dialetti dellantico alto tedesco sono quelli del tedesco superiore (alemanno: Svizzera, Alsazia, Selva Nera e Svevia; bavarese: Baviera, Austria, Alto Adige) che presentano la seconda rotazione consonantica con maggiore consequenzialit mentre i dialetti franconi la accettano con una certa riserva. Nel nord dellattuale meridionale, medio.

progressiva espansione da Sud a Nord dei fenomeni della rotazione alto-tedesca, accentuatissima a

Considerando le varie isoglosse delle variet tedesche risulta chiaro come ci sia stata una

Germania troviamo dialetti di tipo francone nelle variet di: orientale, renano, renano Lantico sassone occupava nel IX sec. una vasta area della Bassa Germania (comprendente

anche le zone orientali del Regno dOlanda) ed evolver in quello che verr poi definito basso tedesco, avendo una straordinaria fortuna fra il 1300 e il 1500 come lingua internazionale del Amburgo, Lubecca ecc.). commercio, inquantoch basso tedesche erano le potenti citt della lega anseatica (Berna, Il medio alto tedesco presenta la stessa divisione dialettale dellantico alto tedesco, seppure a

notevolmente unitaria, parlata dapprima nelle corti e dalla cavalleria, poi anche dalla borghesia.

cavallo fra il XII e XIII secolo si assiste al costituirsi di una lingua a carattere sovraregionale,

Tale lingua nasce con la poesia epica (il Carme dei Nubelunghi, la Kurdun), lirica cortese e diverr diffusissima dopo il XIII sec. proprio durante questo periodo che il tedesco conosce una grande espansione verso oriente, al di l dellantico confine dei Sassoni, intraprendendo una fase di colonizzazione che, nel 1283, vedr la Germania arrivare fino a tutta la costa baltica.
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linguistico pi unitario e allo stesso tempo il declino della lega anseatica indeboliva la posizione del basso tedesco. In questo contesto storico Lutero fu molto attivo nellarea del medio tedesco orientale dove si incontravano tendenze linguistiche provenienti sia da Nord che da Sud, egli seppe farle sue e le utilizz per diffondere la Riforma stampando centinaia di migliaia di copie della sua Bibbia in una lingua per certi aspetti nuova, e mista. La potenza del margraviato del

Allinizio del periodo moderno levoluzione della stampa impose la presenza di un tipo

medio tedesco ai danni del basso tedesco che, studiato e codificato fino alla fine dell800, porter allunificazione linguistica tedesca, ma allo stesso tempo alla perdita delle aree che centri unificanti della Sassonia e della Turingia, come nel caso della Svizzera. linguisticamente, culturalmente, economicamente e politicamente si trovavano pi lontane dei

Brandeburgo, la futura Prussia, nel XVI sec. favorirono laffermazione del modello linguistico

Come nel caso dei Paesi Bassi con il ne(d)erlandese dove la traduzione ad opera di alcuni calvinisti ebbe un ruolo fondamentale nel costituirsi del neerlandese come lingua autonoma, distinta ormai anche dal vicino basso tedesco. Con nederlandese o neerlandese ci si riferisce alla lingua parlata in Olanda e nella parte germanofona del Belgio (fiammingo), cio nei Paesi Bassi in dunque solo due variet dialettali, oggi tendenti sempre di pi al livellamento in ununica lingua. senso lato (Neder-landen), da circa 23 milioni di persone. Olandese e fiammingo costituiscono

Anche in questo caso si soliti dividere la storia del neerlandese nei periodi antico, medio e nuovo. Del primo non ci sono pervenute testimonianze se non in qualche toponimo; la neerlandese, seppur va riportata la scoperta di un prezioso codice risalente allXI secolo. documentazione diretta del neerlandese inizia col XIII secolo, vale a dire col cosiddetto medio In un primo momento sono le Fiandre con le citt meridionali di Gent e Bruge ad imporre il

proprio modello linguistico, ma nel corso del XIV e XV sec. il Brabante, soprattutto nella citt di Anversa, fa sentire il proprio prestigio. Il medio neerlandese nel suo complesso avr dunque caratteristiche piuttosto meridionali, sostanzialmente fiammingo-brabantine.

Carlo V ed il baricentro politico e culturale si spost verso nord: la borghesia commerciale

Nel 1515 molte regioni degli attuali Paesi Bassi persero la loro indipendenza sotto il dominio di

dellOlanda fu protagonista della lotta contro la Spagna finch non ottenne la costituzione in repubblica (delle province settentrionali, 1579) con conseguente definitiva scissione fra Nord e Sud del Paese. Ci significa che tutto il neerlandese moderno (1550 oggi) improntato sulla

lingua settentrionale. Da allora la lingua della provincia dOlanda diventa lingua della burocrazia

e della riforma, fino alla grande traduzione di Stato della Bibbia (1637) che richiese dodici anni di lavoro pagati dallo stato, e che aveva come fine quello di stipulare delle risoluzioni circa la norma linguistica. Il nederlandese moderno nasce quindi da un linguaggio aristocratico, tant che oggi il

linguaggio pi alto (o pi corretto) viene chiamato neerlandese colto comune (Algemeen

Beschaafd Nederlands: ABN) ed quello che, dopo un lungo processo di adattamento e


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semplificazione, gode di maggior rispetto e diffusione nei media e nellistruzione. Inoltre, dal 1954, a seguito di un accordo anche la lingua ufficiale della parte fiamminga del Belgio. Geneticamente il neerlandese deriva dal dialetto francone parlato lungo il basso corso del Reno

(basso francone), con apporti di un pi antico strato germanico parlato lungo la costa del Mare del Nord (lingevone). Le sue principali caratteristiche rispetto a inglese e tedesco sono: 2) l velare passa ad u davanti a d, t (ing. gold, nee. goud) piano della morfologia invece notiamo: 1) Pronuncia fricativa della velare sonora scritta <g>:[]

Si nota la coincidenza col consonantismo inglese: manca la 2a rotazione consonantica. Sul 3) Plurali dei sostantivi in en e s (linglese ha solo s, il tedesco molteplici possibilit) 4) Tendenza ad una forma unica nel plurale dei verbi.

Dal neerlandese e pi particolarmente dalla variet olandese si formato lo afrikaans, lingua dei coloni stanziati in Sud Africa nel 1862 e diventata ufficiale nel 1925 al pari dellinglese. una lingua arcaica per molti aspetti e molti aspetti del complesso lessicale sono stati penetrati dal malese, portoghese, e inglese; morfologicamente ha semplificato in maniera drastica le strutture flessive dei verbi non riconoscendo le desinenze di persona ed alcuni tempi verbali.

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Il germanico orientale
Principale e pressoch unico rappresentate delle lingue germaniche orientali il gotico. Esso ci documentato nella traduzione della bibbia fatta dal vescovo ariano Wulfila (311?-382), il quale

per 33 anni fu anche capo spirituale e politico dei Gothi minores che avevano avuto dallimperatore Costanzo II il permesso di stabilirsi nella Mesia (attuale Bulgaria orientale). Della abbastanza per poterci fare unidea esatta della fonetica e della morfologia gotiche (non si pu dire lo stesso del lessico, trattandosi essenzialmente di un testo monocorde). Bibbia wulfiliana ci sono giunti oltre tre quarti del vangelo e parti dellantico testamento,

documentazione diretta di una certa ampiezza fra tutte le lingue germaniche. Esso testimonia conserva anche dopo sillaba radicale lunga, mentre nelle altre lingue germaniche cade; la

Limportanza linguistica del gotico consiste nel fatto che tramite la bibbia la prima

perci uno stadio di sviluppo ancora notevolmente arcaico: ad. es. la vocale mediana atona non si

metafonia non ha fatto ancora sentire i suoi effetti e si conserva il duale nella coniugazione verbale. Le peculiarit del gotico invece sono: e tonica > i (got. itan, ags. eatan); genitivo plurale della

declinazione nominale in (le altre lingue hanno a, -o); uso della particella relativa ei che, affinch che pu dare vita a pronomi con valore relativo (ik-ei io che, sa-ei egli che, il quale). Resta infine da ricordare il gotico di Crimea parlato da un gruppo di Goti stanziati sulle

sponde del Mar Nero verso il III secolo di cui ci d notizia il fiammingo Ghiselin de Busbecq

inviato di Carlo V alla corte di Solimano il Magnifico. Delle lingue delle altre popolazioni vicine ai goti (Burgundi, Vandali, Gepidi, Euli ecc.) non rimane alcun documento diretto ma solo tracce in testi redatti in latino, in toponimi e nomi di persona.

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