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30/09/2019

02/10/2019 FILOLOGIA SLAVA

Slovenia -> 50 gruppi dialettali, dovuto alla conformazione geografica di essa.

dialetto detto "oltremura" vicino all'Ungheria.

Katalena , gruppo musicale slavo: ripropone motivi tradizionali, ricercato negli archivi delle parrocchie ecc. ->
folkloristica: molto facile poiché c'è la sopravvivenza dell'800, ciò poiché c'è un forte divarico tra città e
campagna.

Katalena- Lucija canzone. dialetto, non sloveno standard

Lucija, Lucija,

müva dva se zemeva,

bogativa siva,

na guoloj slami spiva.

Plüg pa brana,
tou je najna rana,

glog pa ščipek,

tou je najni žitek

Traduzione: Lucija, let's get married, we are rich, but we sleep on straw. Plough and harrow are our food, white
thorn and wild rose are what we live on.

Tra le lingue dei balcani, lo sloveno è la lingua che assomiglia di più al russo, soprattutto nella morfololgia
nominale.

C = /ts/ -> traslitterazione scientifica la maggior parte delle lingue slave mutano il loro sistema di grafemi in
grafemi utilizzati stile latino.

ü non esiste nello sloveno standard, viene dall'influenza ungherese. müva dva sarebbe stato midva. se zemeva
= se è pronome riflessivo che in russo sarebbe -сья; in altre lingue si può anche trovare lontano dal verbo.
zemeva invece -> vzemeva -> ricorda in russo il взять -> взятсья. Lo sloveno ha ancora il duale, per questo
quindi troviamo il "dva"/ "midva" per dire che si è in due.

-va a fine parola:

siva -> si è verbo essere, a differenza del russo viene usato.

spiva -> спать

slami ->салома -> paglia

guoloj -> голый -> nudo

plüg viene preso dal tedesco, dalla lingua dunque germanica, simile a plough inglese: aratro.

pa -> in sloveno viene usato in e non i come nel resto delle lingue slave. Fenomeno dovuto al fatto che esiste
una vicinanza con altre lingue ossia il tedesco: und. Pa è solo un altro modo per dire "e".

brana -> борома -> erpice, ossia macchina agricola

tou je -> ты есть però togliendo -сть, questo perchè il russo è l'unica lingua ad avere ancora la -т.

najna -> nostro

rana -> хранa -> ciò che in sloveno sarebbe scritto hrana

glog -> biancospino

ščipek -> rosa canina -> in russo щиповник

žitek -> grano che deriva da жить poichè grano in russo si dicva simile tipo "ciò che dà la vita"
3 gruppi della linguistica slava:

- ORIENTALE: russo, ucraino, bielorusso, russino (parlata nell'esrtemità orientale dell'Ucraina/Slovenia

- OCCIDENATLE: polacco, cieco, sorabo inferiore e superiore, casciubo

-MERIDIONALE: sloveno, croato, serbo-croato, macedone, bulgaro

russo: и - ы

bielorusso: i - ы

ucraino: i - и

SLAVIA ORIENTALE

Bielorussia: una delle bandiere che non ha i colori pansalvi

Russia: bandiera con colori panslavi,bianco sopra, blu centro, rosso sotto -> colori che si ricollega
all'irredentismo, questi colori vennero presi dallo stemma di Mosca

Ucraina: bianco sopra, blu centro, giallo sotto (dovrebbe rappresentare grano cielo mare) Київ

Repubblica ceca: triangolo a sinistra blu, bianco sopra e sotto rosso

Polonia: bianco e rosso, dallo stemma medievale. aggiustamenti di rosso: da cremisi a cinabro a rosso medio.
cinabro è il rosso che veniva utilizzato nei manoscritti.

SLAVIA MERIDIONALE

Bulgaria: bianco, verde, rosso. massivo utilizzo di ъ, che non è segno duro come in russo ma proprio una vocale

Boznia Erzegovina: colori dell'unione europea, stilizzazione della Boznia.

Croazia:rosso, bianco, blu. ha consonante sillabica, infatti in hrvatska l'accento è in r.

Macedonia: rossa e gialla, al centro sfera, poi raggi -> stella di Vergina.

Montenegro: rossa con aquila a doppia testa gialla

Slovenia:

Serbia:
03/10/2019

Moravská lidová poezíe v písních (moravian Folk Poetry in Songs)

Romanticismo -> Dvořak è boemo (дворжак), Janaček.

Leoš Janaček (1854-1928)

Il ceco accenta sempre nella prima -> gli accenti che si trova nella parola (accento grafico) indica la lunghezza
vocalica

Moravia -> una delle regioni della Repubblica ceca, la Moravia confina dunque alla Slovacchia.

Lidova -> assomiglia alla parola russa люди, ossia persone, quindi si traduce con folclore

La parte che cambia e che quindi ha valore distintivo, sono le vocali che si distinguono nelle varie lingue, non
tanto le consonanti -> ciò che si ha nella fonetica/fonologia.

Х -> viene traslitterata in ch, che deriva dal tedesco.

Чернігів lo traslitto in černihiv, uso h poiché in ucraino è comunque presente anche x.

No continuità tra slavo occidentale e slavo orientale, c’è una forte barriera geografica e geopolitica. Notiamo
infatti lo slavo meridionale rispetto alle altre poiché influenzate e separate dalle altre slavie. Si può anche
distinguere tra North and South Slavic.

Ceco, slovacco, bielorusso e ucraino hanno la g aspirata, non hanno fonema g. -> g srivnoe. Ceco e slovacco
fanno come il tedesco (differenza tra haben e machen)

Stálosť -> costanza -> ricorda il Concilio di Costanza

Zelené sem sela -> ho seminato (femmina) del verde

Červené mi schodí -> mi viene fuori del rosso

Pověz mi, synečku -> raccontami figliolo; u è vocativo


Kdo tebe rozvodí -> chi ti ha trasformato/cambiato; razvod -> separare

Rozvodí, rozvodí -> mi ha trasformato, mi ha trasformato

Celá má rodina -> è stata la mia intera famiglia -> rodina solo in è patria, nelle altre lingue no

Že ty si chudobnéj -> chudobnej: povero. Che tu sei una fanciulla di una povera mamma

Maměnky děvčina -> fanciulla di mamma

Nedaj, Bože, nedaj -> non far sì dio

Fialence rozkvést, -> che la violetta fiorisca

Nedaj sa, synečku -> sa: riflessivo stacato dal verbo, sta con rozvest. o figliuolo non far si che

Od cérečky rozvést -> cérečky: da figlia in russo, senza suffisso. ti separi (collegato con “se”) da tua figlia

Šak já nedám, nedám, -> dopotutto non lo farò

Ani nerozvedú, -> e non mi separerò

Dokud já, cérečko, -> finché io o figliuola

Dokud já živ budu. -> finché vivrò

FILOLOGIA: coincide con la critica testuale (textologia), ossia con il fine di ricostruire la forma originaria del
testo. Si stabilisce la forma più vicina a quella dell’autore, viene ricostruito l’archetipo. Studio di una civiltà
attraverso i suoi testi.

contrapposizione tra filologia usata in area occidentale e quella in oriente. -> in Russia la facoltà di Filologia è
quella di letteratura.

07/10/2019

Trio Balkanske žice -> trio corde balcaniche. E= plurale femminile.

U in serbocroato è la v russa

Prestiti dal turco -> se i Balcani non prendono in prestito dal latino, lo fanno dal turco.

Problema in Bielorussia: inizia a non esistere quasi più il bielorusso, poiché inizia a prevalere l’uso della lingua
russa. Il bielorusso viene parlato solo dagli intellettuali nazionalisti, il bielorusso possiamo dire che è una
mescolanza di un dialetto della Bielorussia e russo.
Ideogramma -> numeri sono un sistema ideografico.

Old Church Slavonic -> Antico slavo ecclesiastico: paleoslavo -> Altkirchenslawische Sprache

Slavonic e non Slavic -> Slavic è quello odierno, può essere anche definito slavone in italiano.

Si differenzia tra Old Church Slavoin e Church Slavonic -> contrapposizione tra paleoslavo e slavo ecclesiastico.

Il paleoslavo è la lingua di 17/18 manoscritti: canone paleoslavo. Sono i primissimi manoscritti che ci sono
pervenuti in paleoslavo -> manoscritti di Cirillo e Metodio.

Riccardo Picchio: Slavia ortodossa e Slavia latina. Questi manoscritti vengono datati 100 anni dopo Cirillo e
Metodio -> discepoli di Cirillo e Metodio si rifugiano in Bulgaria, poiché non accettati -> nuotano nel Danubio
e ovviamente non si sono portati dietro i manoscritti -> hanno riscritto tipo a memoria ciò che ricordavano.
Non dire lingua cirillo-metodiana.

Il paleoslavo è una lingua artificiale, basata sui dialetti vicini a Salonicco (Tessalonica) -> prodotto artificiale

старославянский язык (russo) diverso da староцековнословянска мова (ucraino)-> alcuni usano


slav e altri slov. Poi c’è il bulgaro che lo chiama старобългарски език. (diffuso in slavia meridionale)

Dibattito tra chi ritiene prioritaria Слав, e chi ritiene prioritaria slov. Слав difesa soprattutto nell’800 da
nazionalisti, poiché portato avanti dal sentimento panrusso -> Слов ossia slava ossia gloria. Слов che
andrebbe a significare parola ossia словo, questo dalla contrapposizione tra немци e словы -> muti e coloro
che hanno la parola.

Словѣньскъ X-XI secolo in russo старославянский язык

Cловѣ́нскїй ѧ҆зыкъ in russo церковнославя́нский язы́к

Protoslavo -> Proto-Slavic -> праславянский язык


Genesi della lingua: Paleoslavo -> Slavo ecclesiastico. Rapporto con lingue russo, polacco e serbocroato, non è
quella di lingua madre e lingua figlia come latino e italiano. Ma è come il fenomeno che avvenne in Germania,
come fanno i germanisti: hanno il protogermanico, gli slavisti hanno il protoslavo ossia una lingua ricostruita.
Protoslavo chiamato anche Common Slavic: common poiché comune a tutte le lingue slave.

PROTOSLAVO

Paleoslavo

Slavo ecclesiastico russo polacco serbocroato …

Asterisco indica ricostruzione non certificata: žica < * ži-k-a

A grafema corrisponde un suono -> alfabeto plsl (file)

Si legge come è scritto, è più facile del russo. Infatti la a si legge sempre a e non o come nel russo accade
qualche volta.

Ci sono due grafemi diversi и e I per indicare la i -> corrispondono a eta e iota, appunto derivanti dal greco.

Plsl: H /i/; N /n/ -> che poi con il tempo sono diventati и e н

Prima è nato il glagolitico, non i sa ancora da che alfabeto sia stato tratto questo alfabeto. Si pensa dall’ebreo ->
lettera shva, fatta a candelabro, ma per il resto fu creato ex novo. In quanto in Bulgaria veniva usato il greco, fu
creato un alfabeto a sua somiglianza. Missione in Gran Moravia, per contenere le forze del clero germanico
senza destare sospetti nei confronti del papa -> atteggiamento di compromesso. Motivazione interna:
Costantino crea caratteri che non hanno valore numerico poiché non esistono nel greco. Lo concepivano come
alfabeto greco.

09/10/2019

Глюкi - «антi-эма (Parcket)». Gruppo bielorusso. Сильное aканe -> esempio: воблака (cielo) è sia
nominativo che genitivo, nella scrittura in russo però al nominativo nella scrittura trovo -o al nominativo e -a al
genitivo anche se si leggono sempre -a; in bielorusso invece non c’è distinzione poiché viene scritta sempre con
-a come desinenza.

Сэнса мала, думак многа Poco senso, molti pensieri ->(Сэнса prestito dal gran ducato di Polonia e Lituania (unione di
Krevo 1385, unione di Lubino 1569 -> si uniscono i due ducati) руська мовa (o anche проста мовa): antico bielorusso che
poi fu la lingua ufficiale del Gran ducato lituano. Sens: primo latinismo, che non si incontrano assolutamente nella lingua
russa, ma nelle altre sì. Infatti, la Russia ha prestiti più che altro dal greco.)

куды вядзе мая дарога, dove mi porti la mia strada. (Palatalizzazione estrema della lingua (vedi дз)
дзе спынюся разгарнуся, dove mi fermo mi giro indietro

з глузду з'еду застралюся esco di testa e mi sparo. (genitivo al y che deriva dal paleoslavo)

усе кидаю за плячыма, mi lascio tutto alle spalle. (il plurale è così poiché è duale)

заляваю слязой рэки riempo il fiume con le mie lacrime.

тут застацца немагчыма restare qua è impossibile

припев: ritornello

Дзе знойдзеш ты dove ti trovi/ dove vinci tu

страчу я, ратавання не чакай perdo io, non aspettarti la salvezza

ад бяды, бо зямля пылае пад нагами dai guai, perché la terra arde sotto i piedi

Хтоб здалеу аблегчыць chi mai potrebbe alleggerire/curare

ад сябе нияк ни збегчы da te stesso non si può scappare (doppia negazione)

дзе знойдзеш ты, dove vinci tu

страчу я perdo io

паглядзи на мае вены guarda alle mie vene

тут ляжыць мая дарога qui c’è la mia strada

ты неможешь не паверыць non puoi non credere

цябе можна напалохаць che sia possibile spaventarti

Пахавайце мяне летам seppellitemi d’estate

пакидаю бераги я lascio queste rive

ноччу руки перарэзау di notte mi sono tagliato le mani

и бывайце дарагия arrivederci cari

Vangelo di Ostromiro il più antico Vangelo datato, lo fece per il posadnik di Novgorod Ostromir, fatto dal
monaco Gregorij tra il 1056/57 (anni russi sempre n- 5508).

Manoscritti costavano molto, quindi spesso c’erano abbreviazioni del tipo

(vedi appunti)
10/10/2019

Me jedyne niebo – Anna Maria Jopek, Pat Metheny -> lingua slava occidentale

Ja wiem, że zabraknie słów io so (in russo ведать) che mancano le parole

Ale mimo to chcę pożegnać się ma vorrei che ci salutassimo

Pomyśl, że dana była nam pensa che c’è stato dato

Tkliwość, która trwa affetto, il quale dura

Dłużej niż jedno życie più a lungo di una vita

Choć nie obiecuję Ci sebbene non ti prometta

Ze powrócę tu che ritornerò qui

By znów di nuovo (by= condizionale)

Dotknąć Twoich ust toccherei la tua bocca

Wiedz, że Ty to me jedyne Niebo sai che tu sei il mio unico cielo

La lingua polacca del gran ducato di Polonia e Lituania andrà ad influenzare il russo intorno al 1613.

Il russo utilizza verbi atematici del paleoslavo, regolarizzandoli e dunque rendo le coniugazioni produttive.

Quando in russo troviamo le sibilanti, in lingua slava occidentale avrò z-c

Quando in protoslavo ci sono delle nasali si avrà: я per nasali anteriori e у per nasali posteriori.

Vangelo di Ostromir

Sviluppato su due colonne, diviso in due colori, in nero e rossiccio.

Rubrica liturgica, è a carattere minore -> indicava quando leggere il passo, in che giorno/settimana (vedi
appunti)
14/10/2019

Canzone serbo-croata: алиса - хиљаду тристотине осамдесет девете (1987) -> traduzione: 1389

La battaglia della Piana dei Merli venne combattuta il 15 giugno 1389 dall'esercito dell'alleanza dei regni serbi
contro l'esercito ottomano, nella Piana dei Merli, una pianura nell'odierno kosovo (Kosovo significa appunto
Piana dei Merli). Data simbolica dell’ingresso dell’impero ottomano nel territorio serbo. Il sultano Murat I
sconfitto e morto sul campo. Bajasit, figlio di Murat poi si impadronisce dei Balcani.

Serbo: J all’interno del cirillico, љ, ћ, њ.

хиљаду тристотине осамдесет девете -> хиљаду e non тысяча come tutte le lingue slave, solo il serbo-
croato dice così, derivando dal greco. Тысяча dovrebbe invece derivare dall’indoeuropeo, significando
“qualcosa che cresce”. Осамдесет -> da octo, dove la /k/ in latino si trasforma nella /s/ slava; la в è elemento
eufonico e protetico nella lingua slava.

пошао je Милош -> ausiliare: diverso dal russo che non lo ha e dal polacco che lo usa solo alla prima e alla
terza persona. Il russo ha un solo ausiliare a cui accostano vari participi che danno la sfumatura di transitività
ed intransitività -> uso -имый -нный per dare la sfumatura di passività. Traduzione: è andato Milosh

да угуши клевете-> да come preposizione che introduce proposizione finale Угуши da гасить. Traduzione:
affinché spenga la calunnia.

лукав je, без мане traduzione: È furbo, senza manie/difetti

преваром мења стране -> in russo abbiamo страна- старона dove la prima è slavo e la seconda è russo.
Traduzione: con l’astuzia cambia posizione

за веру, без стида Traduzione: per la fede, senza vergogna.

Мурату главу скида traduzione: a Murat taglia la testa.

не губи кад биje -> кад è когда. non perisce quando combatte

кобиље млеко пиje traduzione: beve il latte di cavalla

у небо шаље Mурата-> y è il russo в. Traduzione: in cielo spedisce Murat

и 12 хиљада турака -> e i dodicimila turchi

Heћe Фата сина Баjaзита -> dall’ucraino не хоче. Trad.

Heћe Фата Oбилић jyнака


Heћe Фата цара од xapaчa -> tributo: xapaчa. Trad.Non vuole lo zar dei tributi.

xoћe Фата Мишу из ината trad. per ripicca Milosh vuole Fata.

Vangelo di Ostromir (appunti scritti) -> rubriche fatte di cinabro (color rossiccio)

Riga (1-5) aoristo: disse dio dai a colui che chiede a te, non ti girare/non rifiutare colui che ti chiede un prestito.
16/10/2018

крихiтка цахес -> racconto di Hoffmann; canzone ти на першому мiсцi -> tu sei al primo posto

differenze derivano dallo sviluppo autonomo dell’Ucraina e della sua morfologia. I corrisponde o a “e” oppure a
“o” russe.

Я вiддаю свiй голос, ti do la propria voce quando c’è una в, molto spesso bisogna levarla per capire la parola russa ->
отдаю. Che deriva dal protoslavo oтѣ
Я пiдiймаю руки обидвi alzo ambedue le mani
Я за тебе боролась, io ho lottato per te
Я за те, щоб тебе любити (бо) io per questo ti amo
Ти на першому мiсцi
Ти на першому мiсцi а-а:
Ти на першому мiсцi
Ти на першому мiсцi
Ти - самотнiй, як соло tu sei aolitario come un assolo
В цьому немає нi сексу, нi сенсу -> в цьому è по этому. Є che deriva dalla e shirokaia del protoslavo, è la e iodizzata.
Trad. in questo non c’è né sesso né senso. (prestito dal latino сенсу= sens; in russo = смысль)
Я вiддаю тобi голос io ti do la voce/ ti do il voto
Я вiддаю тобi своє серце io ti do il mio proprio cuore
Милий, ти маєш знати Caro, devi sapere (маєш è il verbo avere) [in futuro può essere Я знатимy, ossia saldano il verbo
unendo il verbo, come fanno anche le lingue romanze: saper+habero= sapero]
Я - голова твого фан-клубу, sono a capo del tuo fun club
Твiй персональний натовп sono il tuo pubblico personale (в potrebbe essere scambiata con л per capire la parola russa)
Ти - на першому мiсцi, любий
Навiть якби довелось perfino se capitasse
Наяву чи увi снi (Наяву in russo явно) nella realtà oppure in sogno (снi, nel paleoslavo ci sarebbe la iat)
Закохатись ще в когось innamorarsi ancora di qualcuno
Просто нагадай менi insomma ricordami
Vangelo Ostromir

(riga 6 -11) -> sigma crea l’aoristo: avete udito (ascoltaste) che (rečeno est) che è stato detto che amerai il tuo
prossimo e odierai il tuo nemico.

[aggettivi di forma piena e forma breve: flessione aggettivale distinta da quella nominale. forma breve e forma
lunga-> come nasce la forma lunga? Lo slavo antico salda alla forma breve le desinenze della terza persona del
genitivo:

стар -ъ

-a (+ го) -> fino al 1893 abbiamo anche la versione русскаго.

-oy (+ моу)

Si trovano accusativi fatti non come il genitivo ma come il nominativo ->punti in cui la categoria
dell’animatezza è già considerata ma in certi punti no: è ancora in fase di sviluppo.
17/10/2019

Folclore bulgaro: sottotesto erotico-> кажи ми как се сади пиперо

Дилмано, Дилберо, -> nomi propri: Dilmana Dilbera (-o perché è vocativo) -> potrebbe essere un turchismo

кажи ми как се сади пиперо. ->пиперо: peperone. Trad: dimmi (/insegnami) come semini i peperoni

Да цъфти, да върже, -> върже = вергать russo. Trad: affinché fiorisca e cresca

да береш как сакаш. Che raccogli quanto vuoi

Помуни го, побуцни го – -> (го = eго) Trad: mettilo in terra e spingi un pochino

те така се сади пиперо. È così che si semina il peperone. Senza “ce” sarebbe un comando: è così, semina!

Buona parte della lingua dei Balcani ha l’articolo, anche il bulgaro lo ha (es. песента = песен + та: canzone la)
-> fanno parte di una lega linguistica balcanica: quando lingue sviluppano tratti comuni nella lingua senza
essere imparentate.

Bulgaro non usa casi.

893-927

IX X XI XII XIII XIV XV XVI


1 2 A 3 4 C 5
B D F G

D
Linea che parte da 1 (bollini): impero bulgaro

Linea che parte da A (triangoli): Russia

1. 862-863: missione di Cirillo e Metodio. Mandati da Rastislav in Gran Moravia: Rastislav aveva molti
preti tedeschi nel suo regno che predicavano in latino -> vuole togliersi i preti del nemico (R era
vassallo di Ludovico il germanico) ed ha bisogno del suo clero. C&M sono di Salonicco, in Tessalonica,
vicino al monte Atos (da cui derivano molti dei primi manoscritti). La loro missione dura quasi 40 mesi
2. 864: Re bulgaro, Khan Boris I si fa cristianizzare da Bisanzio. Diventerà poi zar, non più khan
(influenza tartara)

3. 1018: Basilio II il bulgaroctono imperatore bizantino rade al suolo l’impero bulgaro

4. 1185: nasce secondo impero bulgaro

5. 1393: fine secondo impero bulgaro -> inizia il dominio ottomano sui Balcani (fino al congresso di
Vienna)

Russia: prime tracce dei russi: trattati con Bisanzio

 911 fatto da Oleg

 944 fatto da Igor

 971 fatto da Svjatoslav

A. 988: Il figlio di Svjatoslav si converte al cristianesimo: Vladimir I. mentre il periodo migliore della Rus’
kieviana ci fu con il figlio, ossia Jaroslav I.

B. 1240: occupazione di Kiev da parte dei tartari

C. 1380: battaglia di Kulikovo (mentre la Bulgaria nello stesso periodo combatte la battaglia dei Merli)

D. 1480: Ivan III mette fine a giogo tartaro

E. Ivan IV è zar di Russi, di nuovo buon periodo per la Rus’

F. Viene fondato il patriarcato russo

21/10/2019

Slovacco -> Tublatanka - Volám ťa (ti chiamo)

4 coniugazioni del protoslavo

Drahá prečo kradneš mi môj spánok, Drahá-> dove la h è la g russa, quindi дорога – дорогая? È дорогая, è caduta la iad.
prečo -> за что. Cara, perché rubi (togli) il mio sonno

Veď už na nič iné nemyslím infatti ormai non penso più a nient’altro

Čakám kedy príde nové ráno, aspetto quando arriva il nuovo mattino

Keď zas tvoje oči uvidím quando di nuovo i tuoi occhi vedrò
Viem, že sa to stáva už neodolám, sa-> riflessivo. so che questo accade ormai non ce la faccio più

Keď tu nie si cítim sa tak sám quando non sei qui mi sento coì solo

Volám ťa celý deň, celú noc a ty to vzdávaš ti chiamo tutta la notte e tu mi ripaghi con questo

Volám ťa celý deň, celú noc a ty tak váhaš ti chiamo tutta la notte e tu sei così titubante

Ja viem, že zmenil som tvoj svet, lo so che sono cambiato il tuo mondo

Hviezdy nám zhasli nad hlavou le stelle si sono spente sotto di noi

Vráťme tie krásne chvíle späť ridammi quei bei momenti di nuovo

Život ma baví len s tebou la vita mi diverte solo con te

No fonti classiche nel tardo antico che riguardino le lingue slave -> serbi-croati chiamati Serbia bianca e
Croazia bianca da Eraclio. Vs. Teorie strane nel medioevo.

Ciò ci fa capire che gli slavi non risiedevano nelle loro sedi attuali -> non almeno nel tardo antico. Il fatto che
non ci siano, fa pensare che verosimilmente là dove erano non erano 250 milioni ma molti meno e in più non si
erano espansi in un territorio ampio -> parlavano ancora un’unica lingua dunque.

Di solito è strano che le lingue mutino molto velocemente -> considerando il fatto che le lingue slave siano
molo simili tra loro, ci fa capire che sono nate poco tempo fa rispetto alle altre famiglie linguistiche tipo le
lingue romanze.

Il paleoslavo è già una lingua slava meridionale, i cui tratti meridionali non sono presenti nel protoslavo.

Ci sono due protoslavi:

 Protoslavo arcaico -> parole ancora identiche tra loro nelle lingue slave. Tipo slovo.

 Protoslavo tardo -> mostra piccole variazioni da una lingua all’altra

Protoslavo nasce attorno al IX secolo. Ci sono state tre teorie per dire da dove vengono gli slavi:

 Teoria autoctona: elaborata dagli studiosi polacchi, poggia su ciò che dicono le prime fonti classiche
come Tacito -> mettono gli slavi sull’alto corso del fiume Vistola (Slavia occidentale). No basi partite da
documentazioni scientifiche, si basa anche dalle fonti archeologiche che però non sono veritiere.

 Teoria autoctona russa: su basi archeologiche li stabiliscono sul corso del fiume Dnepr. È la teoria in
realtà più vicina alla verità ma non perché ci siano delle basi archeologiche (studi delle ceramiche)
 Teoria autoctona bulgara: basano gli slavi nel Danubio, è impossibile che i romani non abbiano mai
parlato di loro poiché sarebbero sicuramente stati a contatto tra loro. Citano la Povest’ vremmenych let
-> documentazione non bulgara. Si trova scritto che una volta gli Slavi erano assieme e se ne stavano sul
Danubio. Nestor l’analista, non aveva una grande mole di dati etnologici -> è una fonte non sicura e non
affidabile.

Bisogna dunque mettere la linguistica al centro, non bisogna mettere l centro i dati archeologici, bisogna sì
considerarli ma non come fonte principale.

Galizia e Volinia -> la linguistica dice che è l’unico territorio ad avere l’idronimia senza sostrato: la teoria più
giusta quindi è quella secondo la quale gli slavi si sono formati in questo territorio-> territorio tra popolazioni
germaniche e mondo iranico degli sciiti sarmani. Da qui le basi della diaspora del mondo così come lo abbiamo
oggi.

23/10/2019

Ой, то не вечер – аркона -> Stenka Razin guida un’insurrezione, vuole dare autonomia ad un paese lungo il
Volga.

Ой, то не вечер, то не вечер. Non è sera

Ой, мне малым-мало спалось. Mi è venuto poco sonno

Ой, да во сне привиделось… e ti sarai addormentato

Будто конь мой вороной sul mio cavallo morello (corvino)

Разыгрался, расплясался, giocherellava e danzava

Ой, налетали ветры злые. Arrivavano venti forti

Ой да восточной стороны dai paesi dell’est (oriente)

Да сорвали тёмну шапку strapparono il cappello scuro

Ой, да с моей буйной головы. dalla mia testa calda (matta)

А есаул догадлив был, il luogotenente era perspicace

Он сумел сон разгадать. Riuscì a interpretare il sogno

Ой, пропадёт, он говорил, disse che cadrà, lui disse

Буйна твоя буйна голова. Cadrà la tua testa calda


DOC Fonti su protoslavi

Abbiamo poche informazioni nel tardo antico riguardo agli slavi, iniziano ad esserci nel medioevo -> latinofoni del mondo
germanico, bizantini e fonti dunque greche e latine.

“Preistoria slava” (Plinio ecc) -> per ricostruire la storia della Protoslavia, grazie però a ciò che vengono dopo ossia autori
come Jordanes ecc. (Sclaveni e Anti)

Costantino Porfirogenito (imperatore bizantino) è testimone diretto dei primi documenti concreti e ufficiali degli slavi ->
trattati tra Bisanzio e Rus’ -> Oleg, Igor e Svjatoslav.

Pωϛ -> come definisce Costantino gli slavi

Plinio il Vecchio -> romani che raccontano della conquista dell’Europa orientale. Venedi.

Tacito -> dà più info rispetto a Plinio. Veneti. I Venedi non sono una popolazione militare ma una popolazione agricola ->
concime tramite l’appiccare fuochi nel bosco (limitato). Agricoltori devono difendere il territorio -> guerre. Le foreste gli
servivano come font di concime ma anche come riparo. Li vede collaborare alle guerre, sono parte della fanteria, non
hanno abilità particolari. Usano cavalli, cosa che i romani ancora non riuscivano ad usare durante le guerre. Finni sono ad
uno stato meno agricolo, ricadono nell’habitat del cacciatore/raccoglitore (problema del clima e del territorio).
Agricoltura<Raccogliere e Cacciare poiché più difficile e si mangia anche meno.

06/11/2019

Storia dei Goti, Jourdanes (file Fonti su protoslavi)

Venedi->Vandea-> Wenden: termine tedesco per definire gli slavi (ora=Serbi di Lusazia). Jourdanes e Procovio, storici
ufficiali di Giustiziano quando era ancora vivo. Quando descrivono il problema geopolitico della metà del VI secolo->
descrivono operazioni militari dei Goti, non riportano informazioni di prima mano (leggono altre fonti e poi ne fanno la
storia). Descrivono il contesto europeo, non solo parlano dei Goti in Italia: parla dei Vinidi, gli Sclavini e gli Anti. Li pone
fino alla sorgente della Vistola (Polonia centro settentrionale). Metà sesto secolo, gli slavi forse potevano essere già migrati
verso il mare dunque. Datare le protolingue è ancora molto difficile poiché non ci sono ancora teorie certe. VII secolo, si
inizieranno ad avere troppe fonti storiche riguardo agli Slavi e ai loro stanziamenti. Tuttavia, la prima fonte scritta in
protoslavo risale al X secolo (trattati di Igor ecc.).

Slavo ecclesiastico antico (paleoslavo) e Slavo ecclesiastico (tardo)-> antico è unico e dunque indiscutibile, l’altro è già
differenziato arealmente (in tre grandi gruppi).

Paleoslavo-> come frontiera inferiore del protoslavo, non sappiamo quando si stacca dall’indoeuropeo.

Cirillo e Metodio, tessalonicei, i quali sin da bambini sentono parlare in slavo, che però è meridionale -> vanno a predicare
in Grande Moravia, nella quale già esiste una certa differenziazione linguistica poiché distano tra loro parecchi chilometri.
Le traduzioni che loro fanno, vengono riutilizzate in Bulgaria, poi in Russia a Novgorod nel Vangelo di Ostromir -> ci fa
capire che il serbo è una lingua letteraria. Fino al X secolo quindi possiamo dire che esiste il protoslavo, poiché sono attive
le vocali ier: quando queste cadono, si frammenta il protoslavo-> caduta risolta da ogni lingua in maniera autonoma.

La Rus’ utilizza almeno fino al XII secolo gli ier, ci sono veramente pochi errori riguardo queste vocali nei loro manoscritti.
Quando una parola è scritta bene, l’unica spiegazione è che si è competenti-> nel serbo invece già troviamo la confusione
degli ier tra duro e molle, i quali non venivano quasi più distinti e quindi venne eliminato: non si sapeva quando utilizzare
quello duro e quando quello molle, doveva quasi essere imparato a memoria.

Tardo protoslavo: differenziato arealmente poiché le lingue esistono proprio grazie ai parlanti, si è evoluta grazie ai
parlanti anche se hanno molti sistemi di mantenimento della lingua -> si tende a mantenere le stesse regole. Se i parlanti
stessi si sono mossi, anche la lingua è cambiata poiché ha assunto le influenze dei parlanti.

La diversità linguistica è un problema-> se il protoslavo già si differenzia arealmente all’età di Cirillo e Metodio, vuol dire
che gli slavi si sono spostati arealmente: è dunque confermato il loro spostamento.

Dunque, ricollegandoci alla fonte possiamo dire che i Vinidi di cui parla Jourdanes, sono proprio gli slavi che sono arrivati
proprio ai Balcani.

Sclavini: dal greco sklavenoi/slavenoi-> sloveni che era l’endonimo degli slavi, che loro stessi si sono autoproclamati così
(conferma la teoria di Slovo e non Slavo); la k che troviamo tra s e l non la troviamo in protoslavo ma solo in greco poiché
non riescono a pronunciare sl ad inizio parola. Sclavini: nesso cl in latino; che diventa ch-> Schiavi. Schiavone=
insediamento slavo. Quindi non si ha più l’endonimo: un papa decide di non schiavizzare più i cristiani, gli unici pagani
rimasti in Europa erano appunto gli slavi, da qui quindi sklavi-> schiavi. Grazie a “Sclavini” siamo sicuri al 100% della
presenza degli slavi.

Bulgari-> viene menzionato “Bulgari”, spiega dove hanno sede. È già iniziata la migrazione dei protobulgari: bulgari sopra
la Crimea scendono fino al Danubio e viene formata la Bulgaria di oggi.

Caratterizzazione degli slavi: “ben poco agguerriti”-> fanno scorrerie, non hanno formazione militare. Veneti, Anti, Sclavi-
> come se fossero le tre lingue slave: è un’ipotesi che copia poi Procopio. Anti associati agli slavi Orientali in quanto in
contatto con mondo iranico poiché deriva da un loro termine (sempre ipotesi).

Jourdanes capitolo 49-> Morte di Attila. “strava” e “medos” -> sembravano parole slave-> medos era uno sbaaglio, ma
strava può essere una parola slava: za zdarovja!

Procopio di Cesarea, La guerra gotica

Scrittore eccezionale, livello maggiore di scrittura. Colloca gli Slavi più al sud, verso il limes danubiano.

Abitavano in miserabili capanne e si spostavano molto (usavano fiamme per concimare), alta statura e quasi tutti rossicci-
> buon livello di attendibilità della narrazione di Procopio.
07/10/2019

NUMERO 14: četyri na deset’

Canzone in ceco del 1500-> Bud’ buohu cvála čest (Codex speciálník)

Bud’ buohu cvála čest -> sia a dio lode/grazie e onore

Jeho jmeno pozehnáno -> (utilizzo dello iod in contesto consonantico. Prestito tedesco segnen) sia benedetto il suo nome

Pro tak nesmirnú -> (accusativo femminile: u) perché avendo avuto un tal infinito amore

Milost mev -> (milost amore)

Syna mileho jednorozného-> il suo figlio unigenito

Vydav na smer krize -> avendo dato alla morte sulla croce (krize: locativo)

Beranka nevinnenho -> l’agnello innocente

Pro cloveka hreisneho -> per l’uomo peccatore

Atby buože milost -> affinché o dio l’amore

Za nas smrti zkusila -> per noi ha sofferto la morte

Neb ktez jest milost cela-> perché colui il quale il suo amore è integro

Ta se smrti rovná-> si eguaglia alla morte (gli tiene testa)

O milosti tva k nam-> o il tuo amore per noi è infinito

Nesmirná

18/11/2019
Zemia Rodnôà Inno Casciubo
Zemia Rodnô, pëszny kaszëbsczi kraju,à o,terra, Casciubia bellissima città
Òd Gduńska tu, jaż do Roztoczi bróm! àDa Danzica a qui, fino alle porte di Rostock
Të jes snôżô, jak kwiat rozkwitłi w maju. àsei bella come un fiore sbocciato a maggio.

Polabià po labà sull’elba


I casciubi sono circa 200.000, questo numero è dovuto alla loro emigrazione in Polonia, America e Canada.
Rispetto al polacco cambia soprattutto l’aspetto delle vocali. La differenza tra casciubo e polacco sta anche nel
fatto che il primo si avvale di un linguaggio più conservativo rispetto al secondo in quanto il polacco è la lingua
di un territorio più grande, dunque è più facile che subisca variazioni. Il casciubo, essendo una lingua di una
stretta cerchia, è meno esposta a queste influenze.

Mutamenti pre-slavi PIE


sl balt ind ir arm alb celt Germ
Aspirate / / / / /
Satem / / / / / / /
Ruki / /1 /1 /1
a/o / /2 /3 /3 /4

 S>š (poi solo slavo >ch)


 Baltosl.ŏ ă>ă ma sl. Anche ŏ ă> ă (restano distinte in baltico)
 Germ. ŏ ă>a, ŏ ă>o

I sistemi delle lingue slave moderne sono sistemi basati sulla qualità, non sulla lunghezza.
CoGNosco:
Gnà latino
Знà in russo
In protoindoeuropeoà abbiamo una velare palatale
Consonante palatalizzataà lo spostamento verso il palato è accessorio
Consonante palataleà ha il suo punto articolatorio nel palato.

Tutte le ch in slavo, se non sono prestiti, sono generate dalla ruki.


Una volta l’aspetto era molto meno importante rispetto ad adesso, in quanto ora le lingue slave si avvalgono molto di
questa categoria. Prima di rifacevano ai tempi verbali del protoindoeuropeo del greco e del latino.
 Могохъà questa desinenza nel paleoslavo introduceva il passato o l’imperfetto. Questo è un laoristo ricalcato sui
verbi irregolari.

Sistema consonantico pre slavo y( ruki)


lab dent alv Pal Vel
Sor P t k S k
Son b D G Z G
b D g z G
Nas m N
Liq L r
Fric S[z]
Appr U (con I (con il Ch
cosino cosino
sotto)
sotto)

Il protoslavo si fonda su:


 Legge della sillaba aperta (o della sonorità crescente della sillaba)à si dice sillaba aperta perché finisce per
vocale. Le sillabe protoslave DEVONO essere aperte.
 Legge della sinarmonia sillabica (armonia intrasillabica)àsi dice come deve essere fatta la sillaba> deve
essere aperta e avere l’armonia intrasillabica, ossia se la vocale è anteriore la consonante è palatalizzata, mentre
se la vocale non è anteriore la consonante non deve essere palatalizzata. Il protoslavo faceva quello che ancora
oggi si fa con il russo.
Il primo grande fenomeno protoslavoà prima palatalizzazione delle velari> le velari protoslave sono tre Г/К/Х.

Гà di fronte a una vocale anteriore diventa ж

Кà di fronte a vocale anteriore diventa Ч +“e”/+ “i”


Хà di fronte a vocale anteriore diventa ш
05/12/2019

Trattamento delle alveovelari à tripartizione netta.

Trattamento della dentale iodizzata à produce nessi *kt e


*gt

quadripartizione dello slavo meridionale à sloveno


come il russo in t iodizzata, serbo con
lungodiscendente.

*gt à distanza tra tema nominativo e tema dei casi


obliqui lo troviamo quasi ovunque nello slavo. Non è
più eteroclito: BY e UA usano il diminutivo sto
usando la radice al quale attacco il suffisso in к che
sposta la parola.

тà in paleoslavo quando incontra г o к genera in


russo Ч e per questo si spiega могу e мочь del russo.
N.B. Verbi 1 e 2 declinazione tutta dura, 3 molle e 4
con molle solo prima persona.

PL: non fa palatalizzazione in mogę.

SK: prendono desinenza degli atematici (1° persona con m) e


regolarizzano il paradigma perché trovano vocale anteriore
avanti, quando già la prima palatalizzazione è morta.

RUS: волочь - волоку ma ha anche la sua controparte in metatesi che deriva dallo slavo ecclesiastico.

PL: si tiene alla prima persona k, l’UA invece fa l’analogia con il resto del paradigma.

SK: generalizza desinenze degli atematicià verbi quasi tutti in


-iem

Sia dentale sorda che dentale sonora à prestito dal gotico piuda
(letto fiuda). Si deaspira la prima diventando *tjud-jŏ à *tjudjĭ

Possibile incontro con Goti, verosimilmente hanno attraversato


l’areale protoslavo, con insediamento nella Crimea: contatto slavo germanico dove attualmente ci sono
popolazioni germaniche.

PL: cudzy CZ: cizí SK: cudzí

Nello slavo meridionale ognuno risolve a suo modo.

BG à sembra un russismo, mentre le altre meridionali deiodizzano le iniziali. Ipotesi: avviene per prestito
oppure per …

Slave orientale: * tj,-*djà č-ž

Slavi occidentali: * tj,-*djà c-dz/z

Slave meridionali: * tj,-*djàt/č-j/ћ/žd/ѓ

Iodizzazione delle labiali produce distinzione tra aspetto perfettivo


ed imperfettivo à le altre depentetizzano.

Russo: si mantiene la Д per esprimere рождать, ma utilizza anche


la forma рожаю per parlare informalmente.

Maggior parte de verbi ha жд ma altri si tengono solo ж (отряжать,


mi aspetto отряждать)

In slavo orientale mi danno Ж: Д, з, г

PL: iodizzazione e vocale


anteriore che gli dà /dz/

RUS: si tiene la Д e c’è lo


slavismo будящийà
iodizzazione e lo vediamo
perché nel SRB lo ritrovo
in Д
Palatalizzazione della т

/ci/ polacco à/т/ russo ( т palatalizzata in /ci/)

Caduta degli ier: metà muoiono e altra metà si trasformano in altra vocale. Il fatto che il russo utilizzi ъ ь,
non vuol dire che ha gli ier, sono simili solo graficamente.

A seconda che siano in posizione forte o debole.

Lo ier duro e lo ier molle possono essere in posizione forte o debole. Ier molle [ĭ] ier duro [ŭ]

Come capire se è in posizione forte o debole: si parte dalla fine della parola, uno ier nella sillaba finale
(occupa ultimo posto dato che è sillaba aperta) è sempre in posizione debole; è debole sempre se
compare all’interno di una sillaba che precede una sillaba con ier in posizione forte o vocale diversa
dallo ier. Ier è in posizione forte se compare all’interno di una sillaba che precede una sillaba con ier in
posizione debole. Unica eccezione: se ier è sotto accento, se è sotto in accento anche se è in posizione
debole diventa in posizione forte.

Debole à cade;

Forte à si trasforma in un’altra vocale diversa dallo ier

L: iodizzazione e vocale anteriore che gli dà /dz/


RUS: si tiene la Д e c’è lo slavismo
/ci/ polaccoà /т/ russo ( т palatalizzata in /ci/)
____________IODIZZATE ALVEOLARI___________
Finchè c’è la sillaba aperta c’è il protoslavo. Dopo la sua dissoluzione parliamo di lingue moderne.
Caduta degli ier-=metà cadono, altri si trasformano in altre vocali. Gli ier- sono vocali. Il fatto che il russo
abbia il ъ ь non significa che li abbiano. Essi cadono in base al fatto se sono in posizione forte o debole. Lo ier-
duro e molle possono essere sia in posizione forte e sia in posizione debole.
[ĭ]à ier- molle
[ŭ]à ier- duro
-Uno ier- in fine parola, in sillaba finale, è sempre in posizione debole. Se compare all’interno di una sillaba,
che precede una sillaba con uno ier- in posizione forte o una vocale diversa dallo ier-. Quando è in posizione
debole cade.
- uno ier è in posizione forte all’interno di una sillaba, che precede una sillaba con uno ier- in posizione debole.
Quando è posizione forte diventa un’altra vocale.
Se lo ier è sotto accento, anche se è in posizione debole, diventa in posizione forte.
Questo è il motivo per cui si ha la differenza nelle lingue slave.

BG: сън

RUS: сон

Perché della vocale mobile delle lingue slave: отец


отца.

Forte/debole
PLSLàдьнь
Russoàдeньà in questo caso il segno debole ha solo valore
grafico, lo jer è caduto.
Polaccoàdzień
iodizzazione delle labiali produce distinzione
tra aspetto perfettivo ed imperfettivo àle
altre depentetizzano

09/12/2019

Lo slavo occidentale e il croato fondono lo jer, dunque uniscono la vocale interiore e la vocale posteriore. Lo jer
cade se è in posizione debole, al contrario si trasforma in base al ceppo linguistico. Lo jer lascia traccia
sottoforma di palatalizzazione attraverso il grafema ь.
Lo jer forte di vocalizza, al contrario.
- + - +à debole forte debole forteà ciò che è in posizione debole è ovviamente preceduto da una
posizione forte.
L’unica eccezione è il SLO e SRBà dànesà lo jer in posizione debole non cade e si trasforma in a perché è
sotto accento.
Nelle declinazioni, tipo il genitivo di “giorno” “dnia”à lo jer di den’à la /ia/ non è uno jer, è una sillaba
normale aperta, dunque trasforma lo jer precedente in debole e per questo cade.

 Skazanie o Borise i Glebe: manoscritto di fine XIV-XV, commissionato da Jaroslav il Saggio, ossia il
loro fratello: proprio lui ha ucciso il loro carnefice, ossia Svjatopolk.
 Codice Uspenskij: contenuto nelle Raccolte di Vite e Omelie del XII-XIII, quindi presenta lemmi più
arcaici rispetto al primo.

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