9. Presto una certa somma di denaro per un certo tempo t. A parità di tasso, indicare
in che caso il regime a capitalizzazione composta mi è più conveniente: t > 1
11. Indicare cosa rappresenta il fattore montante: Quanto si riceve per ogni euro investito
12. Presto un capitale pari a 2500 euro e me ne vengono restituiti 3000. Indicare qual
è il tasso di interesse relativo a questa operazione: 20%
13. Indicare cosa rappresenta il tasso di interesse: Il guadagno per unità di capitale investito
14. Presto un capitale pari a 2500 euro e me ne vengono restituiti 3000: l'operazione
dura 4 anni. Indicare qual è l'intensità di interesse relativa a questa operazione: 5%
15. Presto un capitale pari a 2500 euro e me ne vengono restituiti 3000: indicare qual
è il tasso di sconto: 16.67%
17. Un'operazione finanziaria si rappresenta con: Due vettori della stessa grandezza
18. Indicare cosa è un titolo a cedola nulla: È un contratto che garantisce al portatore il pagamento, da parte
dell'emittente, di una somma S in una certa data, dietro il pagamento di una somma C in una data antecedente (S > C)
20. Indicare cosa si intende con il termine “BOT”: Sono titoli emessi dallo Stato italiano per finanziarsi
27. Investo un capitale unitario nell'anno 2024 supponendo che sia valida la legge di
capitalizzazione esponenziale con parametro 0.4. Nel 2034 mi ritroverò una cifra
(in euro) pari a: Circa 55 euro
28. Investo un euro supponendo che sia valida la legge di capitalizzazione composta
al tasso (annuo) del 2%; il tasso semestrale equivalente è: Un po' meno di 0.01
29. Investo un euro supponendo che sia valida la legge di capitalizzazione composta
al tasso del 2%; l'intensità istantanea di interesse corrispondente è: Log(1.02)
31. Data la legge di capitalizzazione esponenziale con intensità istantanea 0.1, essa
sarà equivalente ad una legge ad interessi composti con tasso annuo pari a: 0.1052
32. Data l'operazione finanziaria con vettore dei flussi pari a (3, 1, 6), e vettore delle
scadenze pari a (2, 4, 6), il suo valore all'istante 3 secondo la legge esponenziale,
con parametro 0.3, è: 7.2298
33. Un'operazione finanziaria è equa se: Il suo valore in un determinato istante è nullo
35. L'operazione finanziaria con flusso di importi pari a (2, 2, –2, –2) con scadenze
pari a (1, 2, 3, 4) è sicuramente equa: Se l'intensità istantanea di interesse è pari a zero
36. L'operazione finanziaria con flusso di importi pari a (2, 2, 2, 2) con scadenze pari
a (1, 2, 3, 4) è sicuramente non equa: Per qualunque valore dell'intensità istantanea
38. Sapendo che l'operazione finanziaria, con flusso di importi pari a (8, – 4, – 5, 2), è
equa secondo la legge esponenziale con un determinato parametro, lo è
sicuramente anche quella con le stesse scadenze e con importi pari a: (80, -40, –50, 20)
39. Se una certa operazione finanziaria con flussi non nulli (a, b, c, d) con le scadenze
(2,3,5,6) è equa, lo è anche quella: Con gli stessi flussi (a, b, c, d) con le scadenze (5, 6, 8, 9)
40. Una legge finanziaria è scindibile, se, indicato con v il rispettivo valore attuale: Per
ogni istante a, b, c, con a < b < c, si ha v(a,c)=v(a,b)v(b,c)
41. Una rendita è un operazione finanziaria: In cui tutti gli importi sono positivi
49. Data una rendita unitaria posticipata perpetua, differita di 5 anni, in un regime a
capitalizzazione composta al tasso del 2%, il valore attuale è pari a: 45.2865
50. Valutare una rendita posticipata unitaria di n anni frazionata in k unità all'anno:
Equivale a valutare una rendita posticipata di nk rate di importo pari a 1/k
56. La quota capitale finale, in un piano di ammortamento (a rate annue eque costanti
posticipate) in un regime a capitalizzazione composta al tasso annuo i, è pari: al
prodotto della rata per il fattore di sconto 1/(1+i)
70. Supponiamo di voler rimborsare una somma S con un piano a rate annue (eque)
costanti anticipate al tasso annuo i. Il numero minimo di annualità, tali che la rata
non superi una certa cifra R*, è: Log((R*−Si/(1+i))/R*)/log(1/(1+i))
71. Il debito residuo D(k), all'istante k, in un piano di ammortamento a rate annue
posticipate (a quota capitale costante) in un regime a capitalizzazione composta al
tasso annuo i, è dato da: D(k) = D(k−1) − C, dove C indica la quota capitale
75. Supponiamo di voler rimborsare una somma S con un piano a quote capitali
costanti posticipate al tasso annuo i . Il numero minimo di annualità, in maniera
che, però, la rata non superi una certa cifra R*, è: S/(R* ‒ iS)
76. Supponiamo di voler rimborsare una somma S con un piano a quote capitali
costanti posticipate per un certo numero di annualità n. Il tasso di interesse
(annuo) massimo, in maniera che, però, la rata non superi una certa cifra R*, è: (R*
‒ S/n)/S
77. In un piano di ammortamento a rimborso unico: Il capitale viene restituito alla scadenza e le rate vengono
corrisposte solo a titolo di interesse
79. I prestiti revolving: Prevedono la messa a disposizione di una certa somma (su una carta di credito) che può essere prelevata
(intera o in parte) a discrezione del debitore. Gli interessi si pagano solo sul capitale effettivamente prelevato e non su quello a
disposizione
80. Il TAEG ( Tasso Annuo Effettivo Globale): è una misura del costo complessivo del finanziamento. Il TAEG
è comprensivo di eventuali oneri accessori, quali spese di istruttoria, e spese assicurative, che sono a carico del cliente
81. Il tasso interno di rendimento NON è (indicare l'affermazione sbagliata): Il tasso medio
di crescita dei flussi attivi di un'operazione finanziaria
82. Generalmente, per trovare il tasso interno di rendimento i: Bisogna risolvere un'equazione
polinomiale la cui incognita è v = 1/(1+i)
83. Il tasso interno di rendimento esiste ed è unico: Se il vettore dei pagamenti presenta una sola variazione di
segni
84. L'operazione finanziaria x = (‒ 4, ‒ 6, 10), t= (1, 2, 3): Ha sicuramente uno dei suoi tassi interni di
rendimento che è nullo
85. L'operazione finanziaria x = (4, 6, 10), t= (1, 2, 3): Ha tassi interni di rendimento immaginari
86. Consideriamo un'obbligazione acquistata alla pari (ossia tale che il prezzo sia pari
al valore di rimborso); in tal caso il tasso interno di rendimento è pari: Al tasso cedolare
89. Il risultato del confronto di operazioni mediante il criterio del valore attuale netto:
Dipende dal tasso di valutazione scelto
91. La probabilità di un evento può essere definita come: Il rapporto tra il numero dei casi favorevoli
all'evento e il numero dei casi possibili, purché questi ultimi siano tutti equiprobabili
92. Dati due eventi disgiunti, A e B, la probabilità dell'evento unione è pari a: P(A) + P(B)
93. Lanciamo una moneta. Se esce testa (la relativa probabilità è 0.5) intaschiamo 2
euro, se esce croce intaschiamo 0 euro. Il valore atteso della vincita è pari a: 1
94. Data l'operazione finanziaria (aleatoria) V = (1, 2), p= (1/2, 1/2), essa, per il
criterio del valore atteso, risulta preferibile a: V = (1, 2), p= (3/4, 1/4)
96. Consideriamo la funzione di utilità che ad ogni importo associa la radice quadrata.
In tal caso l'utilità attesa del gioco di San Pietroburgo (con prima vincita possibile
pari a 2) è pari a: 2.4142
97. In caso di funzione di utilità logaritmica, l'utilità attesa del gioco di San
Pietroburgo (con prima vincita possibile pari a 2) è pari a: 2log(2)
99. Lanciamo una moneta. Se esce testa (la relativa probabilità è 0.5) intaschiamo 2
euro, se esce croce intaschiamo 0 euro. La varianza della vincita è pari a: 1
100. Dati due investimenti, un operatore che utilizza il criterio media varianza
preferisce: Quello con rendimento medio maggiore e varianza minore
101. La funzione valore a pronti v(t, s) deve essere tale che: v(t, t) = 1
102. Se la funzione valore a pronti v(t, s) è descritta da una legge esponenziale,
essa, al divergere di s, tende a: 0
103. La funzione valore a termine v(t,T,s) deve essere tale che: v(T,T,s) = v(T,s)
105. La proprietà di uniformità nel tempo afferma che: t ≤ T ≤ s => v(t + a,T +a, s+a) = v(t,T , s)
112. Una funzione di sconto v(t,s) è uniforme se: Dipende dipende solo da s – t
114. L\'intensità istantanea di interesse, relativa allo legge v(t,s) = 1 − k(s − t), è:
K/(1 − k(s − t))
121. I mercati dei capitali trattano strumenti finanziari di durata: Superiore a 12 mesi
125. I prezzi delle azioni sono stabiliti: Dalla legge della domanda e dell\'offerta
127. Il rendimento di un\'obbligazione dipende: Dal tasso di interesse e dal prezzo di acquisto
129. Il rateo di un\'obbligazione è: L\'interesse maturato su una cedola in maturazione che non è ancora scaduta
131. In un mercato finanziario ideale: Non ci sono costi per le transazioni, né tassazioni
135. Gli arbitraggi sono operazioni di compravendita: Con profitto sicuro, non rischiose
136. Per evitare arbitraggi non rischiosi, la funzione valore a pronti v(t,s) deve
essere: Decrescente rispetto alla scadenza s
140. Supponiamo che il valore attuale di un titolo X sia minore del valore di una
combinazione lineare di TCN aventi le stesse scadenze degli importi relativi ad X.
In tal caso, per compiere un arbitraggio, una delle operazioni consiste in: Acquistare un
titolo che garantisce il flusso di importi X
141. Se fosse v(t,T)v(t,T,s) < v(t,s) (t < T < s), una delle operazioni che compone
la strategia di arbitraggio sarebbe: Vendita (allo scoperto) del TCN unitario con scadenza in s
142. Se fosse v(t,T)v(t,T,s) < v(t,s) (t < T < s), la strategia di arbitraggio
genererebbe un flusso di importi: Di cui il primo positivo e gli altri nulli
151. Consideriamo tre titoli a cedola nulla aventi valori pari, rispettivamente, a
(90, 8, 35) e scadenze pari, rispettivamente, a (1, 2, 3), a partire da oggi. Inoltre
essi garantiscano gli importi pari, rispettivamente, a (100, 10, 50) euro.
Confrontando una legge a capitalizzazione composta, la struttura per scadenza
prevede i seguenti tassi annui: 11%, 12%, 13%
152. La struttura per scadenza implicita, comporta, per la funzione valore, che (t
< s): V(t,s − 1,s) = v(t,s) /v(t,s − 1)
153. La struttura per scadenza implicita, comporta che (t < s): I(t,s − 1,s) =v(t,s − 1)/ v(t,s) – 1
154. Se la struttura per scadenza è tale che i(t,s) > i(t,s − 1) (tassi a pronti
crescenti); si ha: I(t,s) < i(t,s − 1, s)
155. Se la struttura per scadenza è tale che i(t,s) < i(t,s − 1) (tassi a pronti
decrescenti), si ha: I(t,s) > i(t,s − 1, s)
156. Il montante m(t,s) (t < s) è uguale: Al prodotto dei montanti a termine relativi ai singoli periodi unitari
157. Secondo la teoria delle aspettative pure: Il valore fissato dal mercato per i tassi a termine coincide
con il valore che il mercato si aspetta per i tassi a pronti futuri
158. La teoria della preferenza per la liquidità afferma che: Il mercato richiede un compenso
(premio di liquidità) per la detenzione di titoli con scadenza più lunga, giudicati più rischiosi
159. Teoria dei mercati segmentati (Culbertson, 1957) afferma che: Gli investitori
scelgono di detenere titoli appartenenti ad un segmento dell'asse delle scadenze, senza tenere conto dei prezzi degli altri titoli
160. Secondo la teoria dell'habitat preferito gli agenti: Hanno una convenienza ad investire su un
determinato segmento di scadenze, ma sono disposti ad uscire da questo “habitat preferito" se i titoli di un altro segmento offrono un
adeguato rendimento aggiuntivo
161. Data un'operazione finanziaria, la vita a scadenza è pari alla differenza tra:
L'ultima scadenza e l'istante di valutazione
162. Dal punto di vista operativo, in generale, la vita a scadenza è un indice: Rozzo
166. Date due istanti di valutazione differenti t e t', le duration di una stessa
operazione finanziaria x sono legate dalla relazione (ammesso che la legge
finanziaria sottostante sia scindibile): D(t', x) = D(t, x) + t – t'
170. Data un'operazione con valore facciale C, cedola I e durata pari a n anni, la
duration è pari a: D(0,I)(V(0,I)/V(0,x)) + nCv(0,n)/V(0,x)
171. Data un'operazione finanziaria, la duration del secondo ordine è pari: Alla media pesata dei quadrati
delle durate delle singole operazioni componenti, con pesi proporzionali ai valori attuali delle operazioni componenti
183. Un paese l'anno scorso ha realizzato un PIL pari a 200 miliardi di euro.
Quest'anno il PIL è stato pari a 160 miliardi. Possiamo dire che il tasso di crescita
è: Positivo
184. L'insieme Q dei numeri razionali è formato da: Tutte le coppie del tipo a/b, con a e b numeri
interi (b diverso da zero)
188. La scritta ]a, b[ indica l'insieme dei numeri: Strettamente maggiori di a e strettamente minori di b
190. Una funzione è: Una corrispondenza che ad ogni numero (appartenente ad un opportuno sottoinsieme dei numeri
reali) associa uno ed un solo numero reale
191. La funzione esponenziale con esponente frazionario n/m è pari: Alla radice m-esima
della funzione potenza con esponente n
192. Il grafico della funzione potenza con esponente pari: È simmetrico rispetto all'asse delle
ordinate
193. Il grafico della funzione potenza con esponente dispari: Presenta un andamento
strettamente crescente
194. La funzione potenza con esponente pari ad 1/2: Assume valori reali solo su numeri positivi
195. Il grafico della funzione potenza con esponente a (0 <a <1 ): Presenta un andamento
strettamente crescente
196. La funzione potenza con esponente pari a - 0.5: Assume valori reali solo su numeri positivi
197. Il grafico della funzione potenza con esponente strettamente negativo: Presenta
un andamento strettamente decrescente
198. Il grafico della funzione esponenziale con base strettamente compresa tra 0
ed 1: Presenta un andamento strettamente crescente
199. Il grafico della funzione logaritmo: Presenta un andamento che dipende dalla base (del logaritmo).
200. Log(1)=: 0
201. Una successione di termine generale a_n tende ad L se : Per ogni ϵ > 0 esiste un indice k
tale che, se n > k, allora | a_n – L | < ε
208. Il numero di Nepero è pari al limite, per n tendente a più infinito, di: 1+1/n
elevato ad n
210. Una funzione f, definita su un sottoinsieme X dei numeri reali, viene detta
continua in un punto x se : Per ogni intorno J di f(x) esiste un intorno I di x tale che, se x appartiene a I, allora f(x)
appartiene a J.
214. Diremo che il limite per x tendente a più infinito di f(x) è pari a più infinito
se : Per ogni M > 0 esiste un numero N tale che, se x > N, allora f(x) > M
217. Consideriamo una funzione f(x) data dal rapporto di due polinomi dello
stesso grado: il limite, al tendere di x a + infinito è pari : Al rapporto dei due coefficienti di grado
massimo
218. Consideriamo una funzione f(x) data dal rapporto di due polinomi di cui il
numeratore è quello di grado maggiore: il limite, al tendere di x a + infinito è
pari : A + infinito oppure – infinito
219. Consideriamo una funzione f(x) data dal rapporto di due polinomi di cui il
numeratore è quello di grado minore: il limite, al tendere di x a + infinito è pari : A
zero
237. Se una funzione f(x) è approssimabile con un polinomio, f(0) sarà pari: Al
termine noto
241. Una misura m di un piano (cartesiano) è: Una funzione che ad ogni sottoinsieme associa un numero
non negativo
244. Data una funzione f(x) definita in un sottoinsieme X di R, a valori reali non
negativi, l'integrale di f è pari: All'area della regione compresa tra l'asse delle ascisse e il grafico di f(x)
249. Sia f(x) una funzione continua in [a,b]: sia F(t) la relativa funzione
integrale: per ogni i in [a,b], si ha: F'(t)=f(t)
250. Per calcolare l'area del grafico sotteso da una funzione tra i punti a e b
bisogna: Trovare una funzione F la cui derivata è f e poi calcolare la differenza F(b) F( a)
255. L'integrale indefinito di f'(x) g(x) è pari a: F(x)g(x) meno l'integrale di f(x)g'(x)
260. L'area della regione compresa tra l'asse x e la curva y = x, tra l'origine e la
retta x=3, è pari a: 4.5
261. Il termine n esimo di una serie è: Pari alla somma dei primi n termini di una data successione
262. 1+1/2+1/4+1/8+1/16+1/32+
:1/(1-1/2)
265. Una serie alternante: Converge se il termine n-esimo, della successione generante, tende a 0
266. Una serie è assolutamente convergente se: La serie dei valori assoluti della successione generante è
convergente
270. Per applicare il criterio del rapporto ad una serie bisogna assicurarsi che: La
successione originaria abbia termini tutti positivi da un certo indice in poi
272. Una matrice di nxm elementi è: Una tabella formata da n righe: in ogni riga ci sono m numeri
273. Una matrice è detta quadrata se: Il numero di righe è pari al numero di colonne
274. Il determinante di una matrice quadrata: è una somma di più termini: ogniuno è il prodotto di
elementi in modo che ne siano presi uno per ogni riga e per ogni colonna
277. Il determinante di una matrice triangolare è: Pari al prodotto degli elementi diagonali
283. In genere le assicurazioni sulla vita hanno durata: Gli eventuali errori (accidentali) commessi
durante l'attività lavorativa
285. In genere, una polizza United Linked è caratterizzata: Dall'essere collegata al valore di un
fondo
286. Tra gli organi di vigilanza delle compagnie assicurative non c'è: La SNAI
289. In base alla legge dei grandi numeri, ogni compagnia assicurativa: Ha interesse a
stipulare il maggior numero di polizze possibili, se i rischi degli assicurati sono indipendenti tra loro
290. Generalmente nel ramo danni, il rischio, a cui vanno incontro le compagnie,
è: Maggiore di quello corrispondente del ramo vita
291. SE L'INTENSITÀ DI RENDIMENTO A SCADENZA SU BASE ANNUA È PARI A 1, SU BASE
SEMESTRALE È PARI A: 1/2
292. LA QUOTA CAPITALE ALL'ISTANTE 1, IN UN PIANO DI AMMORTAMENTO (A RATE ANNUE COSTANTI POSTICIPATE) IN UN
REGIME A CAPITALIZZAZIONE COMPOSTA AL TASSO ANNUO I, È PARI: al rapporto tra il debito iniziale e il montante di una rendita unitaria
posticipata al tasso annuo i (di durata pari alla durata dell'ammortamento)