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SULPICIA ( I sec. a.c.)
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SITI CONSIGLIATI
URBANIZZAZIONE I 7 RE DI ROMA
MEDICINA Adriano
Il piccolo canzoniere d’amore indirizzato a Cerinto, fu composto quindi da Sulpicia, figlia di Servio Sulpicio
Lucio Vero
Rufo, su Cerinto invece non si sa nulla; da escludere che sia stato uno schiavo, ma di condizione forse Medicina Romana
Antonino Pio
inferiore a Sulpicia. Ma anche questa è una supposizione ricavata solo da un moto di gelosia, in cui lei ricorda Strumenti chirurgici
all'amante di chi è figlia. Questo però non significa nulla, perchè il padre di Sulpicia era piuttosto famoso. Marco Aurelio
Piante medicinali
Commodo
Il Medico Romano
Si ritiene che nelle opere attribuite a Tibullo siano confluite alcune poesie di Sulpicia perchè entrambi Pertinace
decantavano un amore non ricambiato. Ma soprattutto perchè appartenevano allo stesso circolo culturale. Il Medico della mutua
Dido Giuliano
Sulpicia è una poetessa di carattere, determinata ed emancipata, fuori dalle regole, che si ispira ai poeti ARTE
Settimio Severo
neoteroi e, in particolare, alle poesie amorose di Catullo, il miglior poeta d’amore del mondo classico.
Arte Greca a Roma Caracalla
Comunque le poesie di Sulpicia furono inserite nel Corpus poetico di Tibullo perchè la produzione femminile è Architettura Macrino
stata sempre ignorata dai divulgatori, pregiudizialmente giudicata di qualità inferiore, e solo perchè ritenuta di Argenti Eliogabalo
Tibullo è giunta a noi..
Ceramiche Aless. Severo
Piatti Massimino
Gioielli Gordiano I e II
LA RISCOPERTA DI SULPICIA Anelli Pupieno, Balbino
Danza Gordiano III
Caduto l’Impero romano, come molti altri autori del mondo antico, Sulpicia venne dimenticata perchè col
Marmo Filippo l'arabo
cristianesimo poteva essere divulgata solo l'arte che esaltava la religione e i santi, tutto il resto era peccato, se
Mosaico Decio
poi era opera di una donna diventava diabolico.
Le sue opere di Sulpicia, non sono state mai ritrovate, se non accennate o citate da altri grandi autori latini, che Musica Erennio l'Etrusco
la descrivevano come una cortigiana dell’imperatore Domiziano, scambiandola, però, con un’altra Sulpicia Pittura Ostiliano
vissuta molto tempo dopo. Caricature Treboniano Gallo
Grottesche Emiliano
Nonostante le sue poesie
godessero, nell’antichità, di Colori dei Romani Valeriano
un notevole successo e Stucchi Gallieno
sebbene appartenesse ad Ritrattistica Claudio II il Gotico
circolo culturale molto
Ritratti del Fayum Quintillo
importante, sarà, purtroppo,
Scultura Aureliano
pressocchè dimenticata per
quell’errata idea, in voga Statue colorate Tacito
soprattutto nel ‘400-500, ma Cosmatesco Floriano
anche dopo, secondo cui ad Topia Probo
una donna non poteva
Vetro Caro
essere concesso un posto
I Clipei Numeriano
d'onore nella letteratura del
mondo antico. TESORI ROMANI Carino
Diocleziano
T. Casa del Menandro
Le Elegidia sono state infatti
Massimiano
a lungo giudicate un'opera Tesoro dell'Esquilino
Costanzo
dilettantesca, e si scoprì il loro valore solo dalla seconda metà del Novecento. Tesoro di Berthouville
Galerio
Tesoro di Boscoreale
Le prime notizie sull’esistenza di Sulpicia, e quindi la sua riscoperta, si devono infatti all’americano Carol Flavio Severo
Tesoro di Calvatone
Merriam, che nel 1991 pubblicò un articolo sulla “scoperta” della poetessa romana. ll primo commento al Massenzio
Tesoro di Canoscio
Corpus di Tibullo risale al 1475 da parte di Berardino Cillenio (1450-1476), membro dell'Accademia romana di
Massimino
Pomponio Leto, che ritiene le Elegidia di Tibullo, preferendo ipotizzare l'omosessualità del poeta. Tesoro di Cartagine
Costantino
Tesoro di Como
Ioseph Scaliger (1540-1609), nelle Castigationes in Catullum, Propertium, Tibullum, del 1577, crede che Licinio
Tesoro di Devon
Sulpicia sia il nome di una donna amata da Valerio Messalla ma esclude che sia l'autrice dei carmi: piuttosto Costantino II
Tesoro di Ercolano
pensa che Tibullo abbia voluto nascondersi nel nome di una donna per dare espressione letteraria a una voce Costanzo II
femminile, e giudica le sei Elegidia "dolcissime e delicatissime, in tutto degne della musa di Tibullo". Tesoro di Frome
Costante
Tesoro di Hildesheim
Giuliano
Nel 1755 venne pubblicata la prima edizione del Corpus Tibullianum a cura del filologo tedesco Christian Tesoro di Hoxne
Gottlob Heyne (1729-1812), che invece riconobbe in Sulpicia la vera autrice delle sei Elegidia. Lusinghieri i Gioviano
Tesoro di Kaiseraugst
suoi giudizi: le elegie di Sulpicia, "dolcissima fanciulla", sono "bellissime e soavissime". Valentiniano
Tesoro di Mindelhall
Valente
Otto Friedrich Gruppe (1804-1876), nelle sue Die römische Elegie, pubblicate nel 1838, considera Sulpicia Tesoro di Misurata
Graziano
realmente esistita e autrice non di sei, ma di cinque elegie: il Tandem venit amor, è troppo scandalosa per Tesoro di Norfolk
essere sua, sicuramente è di Tibullo. Per il Gruppe è un'autentica scrittura femminile, perché involuta è la tipica Valentiniano II
Tesoro di Reggio Emilia
forma con la quale una donna esprime i suoi sentimenti. Sulpicia è una docta puella ma non un'esperta Teodosio
Tesoro di Reka Devnia
poetessa: "l'espressione è goffa, la costruzione spesso si può mettere insieme solo con difficoltà". Onorio
Tesoro di Sovana
Valentiniano III
Il contemporaneo filologo Ludolph Dissen sostiene il contrario di Gruppe: le elegidiae sono di altissima qualità ARREDAMENTO
Petronio
e autentiche creazioni di Tibullo, e il loro diverso carattere rispetto alle altre elegie tibulliane è il risultato di
La Domus Romana Avito
un'originale ricerca artistica, nessun dilettantismo, dunque, e nessuna scrittura femminile.
Porte Maggioriano
Per Kirby Smith, autore nel 1913 di un commento al Corpus Tibullianum, le poesie di Sulpicia, diversamente da Serrature Libio
quelle di Tibullo, che sono pensate per la pubblicazione e costruite secondo il principio dell'ars celare artem, Oggettistica Antemio
sono invece semplici biglietti indirizzati all'amante o riflessioni consegnate a un diario, espressione di una
Letti e divani Olibrio
relazione realmente vissuta, e perciò poesia che nasce dalla spontaneità dell'animo e dall'immediatezza
Sedie e sgabelli Glicerio
dell'esistenza.
Stipi e armadi Nepote
Così, l'elegia III.13 è un "estratto dal suo stesso diario e fu evidentemente scritto subito dopo la consumazione Tavoli Romolo Augusto
dell'amore, poiché ella si trova ancora in uno stato d'animo di grande esaltazione. Ella deve ancora essere Triclinio IMPERATORI
assalita dai ripensamenti inevitabili in una relazione del genere"
Illuminazione D'ORIENTE
I carmi di Sulpicia sono oggi ritenuti di Sulpicia e sono bellissimi, paragonabili, nella scioltezza e nella VITA DEI ROMANI
Arcadio
passionalità, ai versi del grande Catullo.
Democ. nell'Impero 1/2 Teodosio II
I vigiles BISANZIO
SETTEMBRE Acilia
Settembre Aemilia
OTTOBRE Calpurnia
Ottobre Camilia
11 - Meditrinalia Fabia
13 - Fontinalia Gallia
19 - Armilustrium Hosidia
28 - Isia Iulia
NOVEMBRE Lemonia
Novembre Lentula
DICEMBRE Neratia
Dicembre Nummia
CITAZIONI LATINE 5 - Faunalia Rustica Petillia
8 - Tiberinalia Petreia
10 - Septimontium Pinaria
I NOMI ROMANI - NOMEN
13 - Sementive a Tellus Poetelia
15 - Consualia Pompeia
23 - Larentalia Romilia
RELIGIONE Scipia
CULTO DI MORFEO - SOMNUS - HYPNOS
Severiana
Libri sibillini 1/2
Sosia
Libri sibillini 2/2
Sulpicia
Sacri Misteri
AFORISMI E PROVERBI LATINI Valeria
Sacri M. di Iside
Verginia
Sacri M. Bacco-Dioniso
Vettia
Sacri M. Cerere-Demet.
Veturia
LE STRADE ROMANE Sacri M. di Venere
SCRITTORI, POETI E
Il Paganesimo
GRAMMATICI
Preghiere Pagane
Annio Floro
Rinascita Pagana
GLI DEI ROMANI Apicio
Apoteosi Romana
Apuleio
La Devotio Romana
Aulo Gellio
L'Evocatio Romana
Catullo
Lectisternio
Columella
Aquaelicium
ROMANOIMPERO.com Cornelio Frontone
I Campi Elisi
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Elenio Acrone
Piante sacre Romane
Elio Donato
I fratelli arvali
G. Cornelio Gallo
La pietas Romana
Gaio Lucilio
Septemviri Epulones
Giovenale
Sacerdoti Cabenses
Giulio Igino
Sacerdoti Feziali
Lucano
Il Flamine
Lucio Accio
Il Pontifex
Macrobio A.T.
I Salii Palatini
Magno Ausonio
Rex Sacrorum
Marziale
Mitrei Romani
Orazio
Erme Romane
Ovidio
Are Romane
Papinio Stazio
Funerali e sepolture 1/2
Persio Flacco
Funerali e sepolture 2/2
Petronio
Banchetto funebre
Plauto
Laudatio funebris
Plinio il giovane
Monete per l'Ade
Pomponio Attico
Dati mappa ©2022 Immagini ©2022 Termini Lemuri Romani
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Prisciano
Ciconiae nixae
Properzio
Elogia Romani
Rutilio Namaziano
Malefici magici
Servio Onorato
Gli scongiuri
Sesto Properzio
Prodigi e miracoli
Sosipater Carisio
Pignora Civiitatis
Sulpicia
Pax Deorum
Svetonio
Persecuzioni religiose
Terenzio Afro
Sacrifici romani
Tibullo
Divinazione Pubblica
Valerio Flacco
Divinazione Privata
Varrone
Ex Voto
Verrio Flacco
Campanelli Romani
Virgilio
Baccanti - Menadi
Boschi Sacri Romani LE OPERE
Fides Arcagato
Flora Asclepiade di Bit.
Fontus Cornelio Celso
Fornax Galeno
Fortuna (Tiche) Pedanius Diosc.
Fulgora Sorano di Efeso
Furrina
GIURISTI, AVVOCATI
Galatea E ORATORI
Genii
Agorio Pretestato
Giove (Zeus)
Anatolio da Berito
Giunone (Era)
Annio Ulpiano
Giunone Caprotina
Aquilio Gallo
Giuturna
Arcadio Carisio
Gobannus
Cassio Longino
Grazie
Celio Rufo
Honos
Cervidio Scevola
Horta
Cicerone
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Intercidona
Crasso Divite
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