Già le prime forme di scrittura ritrovate nell’area mesopotamica ca. 5000 anni fa presuppongono l’esistenza
di un pensiero linguistico. Per ideare un sistema scrittorio bisogna aver acquisito nozioni empiriche sul
linguaggio.
Da allora progredisce, e diventa nel mondo occidentale studio di filosofi e grammatici. La prima
testimonianza scritta dell’esistenza di un pensiero linguistico è un dialogo platonico, CRATILO, Grecia
classico. È il primo testo, non il primo momento, infatti già in esso sono contenuti riferimenti ad altri
dibattiti, già dai presocratici, sofisti, …; avevano già discusso alcuni temi. Forse ne parleremo più avanti, per
ora parleremo della:
LINGUISTICA STORICA
1786 Sir William Jones, tiene un famoso discorso in occasione del terzo convegno annuale dell’Asiatic
society di Calcutta. Evento considerato la nascita della linguistica storica, che fino al 900’ era considerata LA
linguistica. Oggi considerata branca della linguistica.
Ma se il linguaggio esiste da millenni perché la disciplina è nata alla fine del 700’. Perché in quel periodo si
sono verificate le varie premesse per questo upgrade:
Tra 6-700 il dibattito filosofico si concentra sull’origine del linguaggio e della molteplicità delle lingue; che
relazione esiste tra linguaggio, il pensiero e la realtà?
Il dibattito parte dal 500’ grazie alle scoperte geografiche, fino ad allora conoscevano lingue classiche,
arabo, ebraico, romanze, germaniche. Comunque tutte indoeuropee, più o meno, ma bene o male simili.
Con nuovi territori incontrano lingue strutturalmente diverse e questo fa iniziare a discutere gli europei.
Principalmente per motivi religiosi o per semplice erudizione, gli europei iniziano a studiare, tradurre e
conoscere queste lingue, così da poter esportare i testi sacri. In questo modo si arriva al secondo punto,
una grande raccolta di materiali poliglotti.
1555 Conrad Gesner, Il Mitridate, ossia osservazioni circa le differenze delle lingue sia antiche sia che oggi
sono in uso in tutto il mondo presso diverse genti
1784 Lorenzo Hervàs y Panduro, catalogo delle lingue conosciute e notizia della loro affinità e diversità, idea
delle differenze e somiglianze tra le lingue nasce l’idea del confronto tra le lingue.
- Tre testi, catalogo lingue conosciute, vocabolario poliglotta e saggio pratico sulle lingue parti di
un’enciclopedia, “Idea dell’universo”
1786 – 1789 Peter Simon Pallas, Linguarum totius orbis vocabularia comparativa, per ordine della zarina
Caterina, una lista di parole russe trova il corrispettivo in ca. 200 lingue
Questi materiali poliglotti sono importanti perché forniscono la base di confronti tra i vari studiosi
LA NOZIONE DI FAMIGLIA LINGUISTICA
L’idea delle famiglie si conosceva già da moltissimo tempo, dalla Bibbia, Genesi 10, 1 e segg.: “tre figli di
Noè: Sam, Cam e Iafet. Da costoro derivano le genti disperse per le isole, nei loro territori, ciascuna
secondo la propria lingua e secondo le famiglie, nelle rispettive nazioni”.
August Ludwig Scglozer, 1781 parla di “famiglie linguistiche semitiche e giafetiche” (rimando alla Bibbia,
Sam e Iafet)
Altro passo della Bibbia, Torre di Babele, nascita della diversificazione delle lingue.
Lezione 9/11/2022
Ripartiamo, con la Riscoperta del sanscrito, conquista inglese dell’India, conoscenza profonda della cultura.
La conoscenza del sanscrito era antecedente alla conquista ed era dovuta al commercio tra occidente e
oriente, Filippo Sassetti, Lettera a Bernardi Davanzati 1585 (umanista e commerciante fiorentino).
Egli visse in India e notò che c’era differenza tra la lingua quotidiana e la lingua per le scienze, che loro
chiamavano Sanscrita, “bene articolata”, antichissima, come greco e latino. Con cui ha dei suoni simili:
Nei secoli successivi grazie anche ai gesuiti si conosce meglio questa lingua, importante la grammatica di
Heinrich Roth 1660.
La situa cambia con la colonizzazione dell’india. Nell’amministrazione delle colonie sono fondamentali la
burocrazia e il sistema giuridico. All’inizio vengono tenuti separati, case civili discusse dagli inglesi e penali
in tribunali indiani. Ad un certo punto capiscono di dover essere più unitari e quindi gli inglesi hanno
bisogno di consultare i testi giuridici indiani, in sanscrito.
Più importanti: Wilkins, Holbrook e William Jones, (co-fondatore Asiatic society of Bengal) orientista in India
in veste di alto funzionario CIO. Non tardò a rendersi conto, meglio di Sassetti, delle analogie tra sanscrito,
latino, greco e poi altre lingue.
Questa somiglianza a distanza spaziale e cronologia elevata (testi indiani molto più antichi dei greci e latini),
non poteva essere spiegata se non attraverso un ORIGINE COMUNE.
Jones quindi la enunciò e la dimostro nel discorso alla Asiatic society of Bengal, considerato nascita
linguistica storica, 1786. Dice che la lingua sanscrita ha una forma più perfetta del greco, più ricca del latino
e più raffinata di entrambe. Queste caratteristiche a cosa sono fatte risalire? Alla complessità morfologica
del sanscrito, si riteneva che più una lingua fosse complicata più fosse perfetta e viceversa rozza; questo
perché più una lingua è complessa più si ritiene capace di esprimere profonde sfumature concettuali.
Si assomigliano molto, come le precedenti. Ma non sono simili sono in veste fonetica, infatti, sono entrambi
neutri, nei casi retti (soggetto, compl. oggetto, compl. vocazione) hanno gli stessi morfemi terminali. Le
strutture della lingua sono sovrapponibili (tanti altri esempi), non può essere casuale.
Conclude affermando che chiunque studi queste tre lingue non può non vedere le somiglianze e quindi
facilmente dedurre che derivino tutte da una lingua comune non più parlata.
Questa giusta teoria di Jones verrà poi dimenticata quando spopolerà l’idea che sia il sanscrito stesso la
lingua madre. Dopo ritiene che dentro la FAMIGLIA di scr. lat. gr. si possano aggiungere il gotico, il celtico e
il persiano antico.
Nel momento in cui i testi tradotti lasciano l’India suscitano molto interesse e curiosità negli studiosi
occidentali. Il sanscrito trovò terreno fertile in Europa l’ESOTISMO: quel fenomeno che consiste in un
acceso interesse e ammirazione nei confronti del mondo orientale.
Nasce nel 700’ ma si alimenta della allora nascente sensibilità romantica e quindi influenzò molto i circoli
culturali europei, un esempio fu di ANQUETIL DUPERRON la prima traduzione nel 1771 dell’AVESTA:
insieme di testi religiosi fondamento dello Zoroastrismo, Zarathustra. Poi tra 1798 e 1799 la spedizione di
Napoleone in Egitto fu un ulteriore stimolo: LA STELE DI ROSETTA, traduzione geroglifici egizi Jean-Francois
Champollion.
Lezione 11/11/2022
Si reca a Parigi e conosce Sir. Alexander Hamilton (royal asiatic society, C.I.O.)
Indice libri:
- Sulla lingua;
- Sulla filosofia;
- Idee storiche;
In particolare, libro sulla lingua: I visione generale skr, II affinità tra le radici, III struttura grammaticale delle
lingue (flessive), IV su due suddivisioni della lingua. Confronta con altre lingue ed elabora classificazione
tipologica (costituzione interna) in 2 grandi classi
ORGANICHE: lingue flessive, sanscrito la più organica, differenze morfologiche grazie alla radice
Questa è la prima esposizione, poi negli anni grazie all’aiuto del fratello e ritrattazioni giunge a questa
classificazione:
MORFI E MORFEMI
TIPOLOGIA MORFOLOGICA
1. LINGUE ISOLATE, lessico monomorfemico, le info gramm sono espresse da elementi autonomi o
posizione occupata nella frase:
es. in vietnamita tôi = io – chùng tôi = noi – ban tôi = amico mio
INDICE DI SINTESI È BASSO, NO INDICE DI FUSIONE
2. LINGUE AGGLUTINANTI, info. gramm. Esposte da affissi a funzione univoca a basso grado di fusione
con la radice, es. ungherese gyerek = bambino – gyerek - ek = bambini – gyerek - nek = al bambino –
gyerek - ek - nek = ai bambini
INDICE SINTESI BASSO, FUSIONE BASSO
3. LINGUE FLESSIVE, info gramm vengono fuse in uno stesso morfo che assomma in sé diversi valori,
genere, numero e caso. Es. lat. video puer - os = vedo i bambini (oggetto + plurale)
INDICE SINTESI MEDIO, FUSIONE ALTO
- In queste lingue in sincronia non c’è modo di identificare nel morfo la singola funzione
- L’info può essere trasmessa attraverso la radice, facit – fecit
4. LINGUE INCORPORANTI / POLISINTETICHE, fusione di più morfemi non solo gramm ma anche
lessicali, in quanto relazioni tra elementi retti e reggenti viene resa incorporando i primi nei secondi
Es. angya – ghlla – ng – yug – tuq
Oggetto – accrescitivo – verbo – desiderativo – 3^ pers.
Egli vuole comprare una grande barca
Linguistica storica è tedesca, in Germania diventa vera e propria disciplina, istituzionalizzata, centrale
nell’istruzione superiore universitaria. Prima cattedra a Berlino. Grazie ai tedeschi diventa disciplina tecnica,
si distacca dalle interpretazioni filosofiche precedenti (Schlegel).
Studioso del Sanscrito, si reca a Parigi nel 1816. Frequentando i circoli dei linguisti incontra Hamilton e gli
Schlegel, poi si discosterà dalla loro interpretazione, lui è puramente linguistico. Si reca poi a Londra per
studiare ancora con un professore. Nel 1821 verrà chiamato a Parigi da Von Humbolt, ministro istruzione
regno di Prussia. Fondato da poco l’università di Berlino, si tratterrà per tutta la vita.
Lui era noto per una pubblicazione, 1816 “Sul sistema di coniugazione del sanscrito, in comparazione con
quello greco, latino, persiano e germanico”
Dal titolo capiamo: l’argomento principale la Morfologia, come negli Schlegel, interessante è l’uso della
parola COMPARAZIONE. Si dà per scontato ora che queste lingue siano imparentate ma non le hanno
ancora nominate, infatti le elenca.
Vuole comprendere come si sia formato il sistema verbale delle indoeuropee, TEORIA
DELL’AGGLUTINAZIONE:
Bopp non si concentra sulle radici ma vuole capire come si sono creati gli affissi grammaticali, Morfologia.
Radici sono ciò che rimane una volta tolte le desinenze grammaticali e quindi si coglie quella che è la base
comune e si può ricostruire la forma antecedente comune.
Filosofia del linguaggio, origine del linguaggio, perché sed- è sedia, sedersi? A Bopp non interessa, questa
segmentazione da una chiave di lettura.
1833 – 1852 “Grammatica comparata di sanscrito, avestico, greco, latino, lituano, gotico e tedesco”. Basi
del metodo comparativo ricostruttivo e ricostruttivo interno.
Il limite del metodo di Bopp era la FONOLOGIA, es. interpreta l’aumento (A-) in abharam v bharāmi come
prefisso negativo ma non tiene conto che a- negativo del sanscrito corrisponde ad a- prefisso negativo del
greco mentre a- aumento sanscrito corrisponde e- del greco
Questo è compreso da Rasmus RASK (1787 – 1832), 1814 pubblica “Ricerche sull’origine della antica lingua
nordica o islandese” vince premio per la migliore ricerca sulla antica lingua nordica. Metodo similissimo a
Bopp ma con una marcia in più: elabora un principio “se si possono scoprire regole per il passaggio delle
lettere dell’una nell’altra lingua allora tra queste lingue c’è una parentela di fondo”. Tradotto, se c’è
corrispondenza fonetica regolare tra due lingue hanno un’origine comune.
Scopre la legge fondamentale del consonantismo delle lingue germaniche. Particolare mutamento,
specifico delle occlusive, che oggi è “Legge di Grimm”.
Lezione 23/11/2022
LA PRIMA ROTAZIONE CONSONANTICA: fenomeno i cui effetti sono formalizzati dalla legge di Grimm.
Consiste in un mutamento sistematico delle occlusive indoeuropee verificatosi in fase Germanico comune.
Questo sistema non è presente in nessuna lingua europea storica, ma solo in vedico e sanscrito, dove erano
però affiancate a delle sorde aspirate ma sono considerate un’innovazione.
Nelle altre lingue la simmetria è risolta eliminando le sonore aspirate, o in modi specifici.
1) Le occlusive sorde indoeuropee passano a fricative sorde nello stesso punto di articolazione a meno
che siano precedute da una fricativa originaria o esito della prima rotazione consonantica.
*p > f *t > þ (path) *k > h
2) le originarie occlusive sonore passano a occlusive sorde, *b > p *d > t *g > k
3) le originarie sonore aspirate perdono l’aspirazione e diventano semplici sonore se si trovano in
posizione iniziale o interna se precedute da nasale, in tutti gli altri casi diventano le corrispettive
fricative sonore che evolvono in modi specifici,
*bh > b / β *dh > d / ꝺ *gh > g / ɣ
In base a quale serie si fa partire la rotazione si definisce: catena di trazione o catena di spinta del primo
Catena di TRAZIONE, il mutamento iniziale svuota una casella del sistema, e questo vuoto attira a sé altri
elementi del sistema stesso, per poter ristabilire l’equilibrio. Con questa ottica si ipotizza che sia partito
dalle sorde, processo di spirantizzazione.
Catena di SPINTA, non si libera nessuna casella ma il mutamento iniziale provoca una pressione su una
casella del sistema inducendo l’elemento presente a differenziarsi. Iniziato dalle sonore H che mutano e
diventano sonore semplici, ma le sonore già presenti devono differenziarsi perdono il tratto di sonorità,
sorde le sorde già presenti devono cambiare e dato che non possono diventare sonore cambiano luogo
di articolazione fricative
Due aspetti:
Questa è interpretazione della legge di Grimm (di per sé neutra), sottende un orientamento teorico.
L’interpretazione del mutamento come meccanismo per la lingua di rimettersi in equilibro è tipico delle
scuole strutturaliste (Ferdinand de Saussure).
Con la prima rotazione si ha l’introduzione di nuovi fonemi (fricative sorde e sonore) e la perdita di altri
(occlusive aspirate). Si ha una riorganizzazione dei rapporti tra i fonemi è dunque un mutamento
FONOLOGICO.
Lezione 25/11/2022
Prime ricostruzioni delle protolingue, fonologiche. Rispetto a Rask, Grimm compie un passo avanti: collega
gli effetti della prima rotazione, germanico comune, con quelli della seconda rotazione, che avviene solo nei
dialetti alto tedeschi. Mutamenti che fino ad allora erano considerati eterogenei, sconosciuti; ne dimostra
la regolarità.
Tuttavia non era sufficiente a spiegare tutti gli esiti. “la mutazione si verifica nel complesso ma nei casi
specifici non ha mai luogo in modo perfetto” Grimm
Carl F. Lottner
Le eccezioni alla prima rotazione consonantica, 1862
Le occlusive sorde ie non subiscono la prima rotazione se sono precedute da una fricativa primaria o esito
della rotazione stessa, lat. noctem – got. nahts, la t non muta perché la h è effetto della prima rotazione.
Questo grazie alla Dissimilazione, se fossero variate entrambe sarebbe stato difficile da dire.
Lezione 2/11/2022
Diritto, folklore e il linguaggio sono vicini tra loro tradizioni popolari, spiriti della nazione
L’obbiettivo dei fratelli è di ritrovare le radici dell’identità nazionale tedesca
1819 Deutsche Grammatik deutsche non vuol dire “tedesco” ma va inteso come “lingua del volgo”,
letteralmente: “della propria gente”
4 volumi:
- fonologia
- morfologia
- formazione delle parole
- sintassi
Prima grammatica storica pubblicata, nuova concezione della grammatica perché fino ad allora era
rappresentata staticamente, Grimm prende una posizione dinamica, segue l’evoluzione nel tempo
Grimm dice: “Ogni tedesco nella misura in cui conosce la propria lingua, anche senza averla studiata è per
sé stesso una grammatica vivente e può anche non conoscere la grammatica dei grammatici” = ogni
parlante ha una conoscenza implicita delle regole della lingua e funge da grammatica per sé stesso e può
ignorare le regole scolastiche
Critica contro l’eccesso normativo e rivalutazione delle espressioni della cultura popolare appendix Probi
Debito che Grimm ha verso Rask, sia perché il libro di Rask conferma le sue tesi e gli permette di postulare
la Legge dedicata a lui, ma diede una mano anche dal punto di vista metodologico: infatti lui pubblicò il
primo volume della grammatica, poco dopo esce Rask, Grimm lo legge e riscrive ex-novo il suo primo
volume, edizione 19 (abbandonata) e 22, metodologicamente simile a Rask, fonologia nelle lingue
germaniche, che contiene la descrizione della prima rotazione consonantica; la consapevolezza di aspetti
fonetico fonologici porta a riconoscere la metafonia e apofonia e la loro importanze nelle lingue
germaniche; classificò verbi forti e deboli delle lingue germaniche deboli per il passato usano suffisso
dentale, verbi forti usano alterazioni apofoniche (Alternanze nel timbro della vocale radicale)
Verbi irregolari continuazione verbi forti e di solito derivano da radici verbali, primari
Verbi regolari continuazione verbi deboli e di solito derivati da forme nominali.
Lezione 7/12/2022
Ultima lezione, tra le cose di Grimm, distinzione verbi forti e deboli. Distinzione dei primi, forti, in base a 7
classi:
- forma del passato, regolari e irregolari;
APOFONIA INDOEUROPEA
È un sistema di alternanze regolari che interessa la vocale radicale o più raramente il vocalismo dei suffissi /
desinenze.
Possono riguardare:
- la durata della vocale, apofonia di tipo Quantitativo;
- il timbro della vocale, apofonia di tipo Qualitativo;
- i due casi possono presentarsi contemporaneamente;
Per convenzione si considera forma base, “grado normale” quello che corrisponde alla vocale e, breve
SE APOFONIA QUANTITATIVA
SE APOFONIA QUALITATIVA
SE AVVENGONO ENTRAMBE
Poi se la radice o
- Un dittongo o
- La vocale apofonica è seguita da liquida o nasale
Nasce come mutamento di natura fonetica, legato allo spostamento dell’accento nel corso della flessione
verbale o della declinazione nominale. Bisogna supporre in indoeuropeo che l’accento fosse mobile per
spiegare attraverso l’indebolimento delle sillabe atone. Quindi l’apofonia per l’indoeuropeo e per le lingue
figlie ha valore morfologico, morfema implicito. Legit, leegit, presente perfetto, distinti solo dalla e, ma
anche forme con significato diverso.
Apofonia di tipo qualitativo crea coppie di sostantivo – verbo che derivano dalla stessa radice, guarda slide,
teg, toga, fero, foros (coprire, toga – portare, tributo)
Grado forte allungato non ha espressioni in latino, ma non è detto che non esistesse, es. fuliggine
Dal forte normale abbiamo il sostantivo sodium, lat. solium, indicherà una seduta particolare, simboleggia
l’autorità il trono, es. 5 maggio, o “soglio pontificio”.
Lezione 9/12/2022
L’apofonia distingueva i diversi tempi verbali cui era affidata l’espressione delle differenze aspettuali;
aspetto, modo in cui il parlante presenta l’azione, per l’indoeuropeo sono tre:
- Imperfettivo
- Perfettivo
- Stativo, resultativo
Se viene presentata come perfettiva, viene presentata come un processo, continuata nel tempo, iterata
nel tempo. = LINEA
Nelle lingue germaniche, le variazioni apofoniche sono passate a esprimere valori temporali più che
aspettuali
Nelle lingue germaniche, le alternanze seguono schemi in base alla radice del verbo. Quindi, che presenti
struttura C – dittongo – C sarà diverso che abbia C – V – L/N.
Nel primo Normale – Forte – Zero – Zero | es. Bhejd- Bhojd- Bhid- Bhid-
Nel secondo Normale – Forte – Allungato – Zero | es. Bher- Bhor- Bhēr- Bhṛ-
Paradigma, presentazione delle forme verbali da cui di derivano le varie forme verbali. Lingue germaniche
ne hanno 4 presente, preterito presente, preterito futuro, participio.
Grimm non solo si accorge della presenza delle 4 forme ma classifica i verbi forti germanici in base alla
struttura della radice. Ne crea 7.
1^ Classe / C – Dittongo – C
Altre slide
L’AFFERMAZIONE DEL METODO
Lezione 15/12/2022
Riprendendo quello che pensava Schleicher si può vedere nel modello ad albero genealogico per
categorizzare le lingue indoeuropee.
Lingua
Altre forme furono allora costruite per risolvere i problemi, una delle quali fu di
SCHMIDT, il modello a onde
A partire da un punto nello spazio. Da qui si irradia, si allarga ma nell’espandersi perde forza fino a finire,
come lanciare un sasso nell’acqua.
Con lui si inizia a capire l’importanza dello spazio.
I = indoeuropeo
II = satem
Schleicher era inoltre convinto che, poiché le leggi che regolano il mutamento linguistico sono leggi
assimilabili a quelle naturali è possibile ripercorrere a ritroso il processo di applicazione di queste leggi e
ricostruire la lingua madre. Quindi scrisse una favoletta in indoeuropeo.