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Istituzioni di diritto privato 10-11-2021

Ipotesi:
Tizio muore in un incidente stradale, in relazioni ad una condotta contraria ai principi
delle regole della strada da parte di un terzo.
Abbiamo inanzitutto antigiuridicità della condotta
Tizio è sposato con Caia, siamo negli anni 70, Caia richiede il risarcimento, ma non
lo ottiene.
Non manca il pregiudizio, non manca l’antigiuridicità ma manca il riconoscimento
dei diritti relazionali della sfera affettiva.
Quando abbiamo l’antigiuridicità di una condotta che determina un pregiudizio la
quale si definisce una si può parlare di atto illecito se commetto in esse un atto
giuridicamente doveroso è un atto illecito, viceversa è lecito.
Se io vengo aggredito da un terzo, prendo il vaso e lo rompo per difendermi, non mi
si può richiedere un risarcimento, in quanto è uno stato di necessità.
Il danno non patrimoniale è molto variegato e ha una struttra particolare, il danno
patrimoniale invece è un danno della sfera giuridica patrimoniale (patrimonio,
ricchezza di un soggetto)
Il danno patrimoniale lo distinguiamo in 2 figure:
-Il danno emergente, è quel danno che noi possiamo verificare per quanto semplice
per quanto in maniera piuttosto semplice in quandi diminuzione esistente del
patrimonio del soggetto dato da tutti i bene posseduti e futuri.
Quando diciamo che ho avuto un danno perché è stato rotto un vaso da diecimila
vero, diciamo una cosa vera ma non completamente perché il danno è il fatto che io
non possieda più il vado.
-Il lucro cessante è un guadagno che non ho più, che avrei potuto avere o che ho
avuto in parte, ma è cessato.
Il lucro cessante è il mancato guadagno legato al danno.
Il danno può essere plurimo, ma per il nostro ordinamento il danno è unico.
All’interno del danno unico abbiamo più tipi di danno, divisibili per il tipo di
interesse leso e da un lato genericamente di interesse patrimoniale dall’altro un
interesse di natura non patrimoniale.
Parte da un'unica categoria, ovvero i danni morali, per poi estendersi ad una larga
categoria di danni in relazione a diversi interessu che prendano in considerazione
possiamo nominarlo ma si parta dal medesimo danno.
Il danno non patrimoniale, non è una novità poiché prevista dal nostro codice civile,
art.2059 del c.c.
Esso è risarcibile solo nei casi previsti dalla legge, quindi il legislatore dice che sarà
la stessa legge a dirci quale danno non sarà risarcibile.
Il danno non patrimoniale è previsto dalla legge, nel codice penale, opvvero quanfo
un determinato reato causa un danno in senso civilistico può essere risarcito solo se il
fatto illecito configura un reato.
Il danno morale è una figura risalente al diritto romano, ed è il danno per il dolore
patito (sia fisico che psichico)
Quindi noi avremo, secondo il sistema, come delineato dal legislatore, un sistema
della tutela aquiliana dei danni patrimoniali più quelli non patrimoniali intesi come
danni morali.
Pretium doloris
L’art. 2059 fa salva tutela dei diritti di rango costituzionale, quando questi sono lesi,
hanno la massima attenzione
Crea quindi una clausola di chiusura del sistema, vale a dire i danno non patrimoniali
devono essere tutelati dalla legge, ma i diritti di tutela aquileiana non devono
prevaricare gli interessi costituzionali.
2043 danni patrimoniali
2059 tutela dei diritti costituzionali
Danno biologico, la riduzione di capacità di godere la vita.
Il danno nasce sostanzialmente u alcune occasioni della vita ed emessi in ipotesi dai
familiari che hanno subito delle macro lesioni con ad esempio lo stato di
vegentazione.
Sentenze importanti sono quelle come l’emenazione del Tribunale Speciale di
Agrigentop, sulla questione sollevata da una famiglia dopo lo stupro della figlia.
Quindi il danno esistenziale è un danno che ha portato allo stravolgimento della
propria esistenza.

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