Il sinallarma (corrispettività delle azioni) sostanzia la causa, giustifica il contratto,
determina le azioni delle parti. A fronte delle anomalie funzionali, il rimedio è dato dalla risoluzione del contratto, non sempre valido come extrema ratio e da verificare prima se il contratto può funzionare. La terza ipotesi di insadempimento, anche essa non imputabile, è per eccessa onerosità sopravvenuta. Se un soggetto stipula contratto, è vincolato e non può receddere, salvo che non sia previsto dalla legge. Quando un contratto è eccessivamente oneroso in base ad una sopravvenienza, si esce dal rischio del contratto, e la parte contraente può recedere il contratto. Questo rimedio non si applica per contratti aleatori, ovvero contratto con un rischio assoluto dove il contraente si assume ogni possibile rischio. La risoluzione deve sempre essere chiesta al giudice, la parte non può risolverlo autonomamente, può essere extragiudiziale solo se previsto dalla legge. Chiederò quindi al giudice di riconoscere l’anomalia funzionale del contratto che sarà estinto con atto costitutivo. La risoluzione generalemte, è la risoluzione giudiziaria. Esistono però delle figure per la risoluzione di diritto, per effetto di norma. Abbiamo la risoluzione di diritto (extragiudiziaria) in 3 casi: (n.b. se risolto in questa maniera, il giudice emanerà una sentenza dichiarativa, che accerterà l’estinzione del contratto) - Risoluzione a seguita di diffida da adempiere, a fronte dell’inadempimento di una delle parti, l’altra parte diffida l’altra parte ad adempiere entro un certo periodo di tempo , la diffida è un atto di ingiunzione privato, nel quale viene indicato un termine al fine dell’adempimento, se l’adempimento non viene posto in essere entro quel tempo il contratto viene estinto, abbiamo quindi la fattispecie estintiva. Questa è regolata dall’inadempimento, la diffida (dove un soggetto dichiara di essere a conoscenza e viene portata avanti anche da terzi) e la persistenza dell’inadempimento. Decorso il termine, l’inadempimento continua ad esistere. A questo punto a prescindere dal volere della parte, il contratto si estingue e porta ad un effetto estintivo. Abbiamo un fatto, che condizionato dalla norma (art. 1455, 1453), porta ad un effetto. Il giudice se portato ad esprimersi sull’esistenza o meno dell’ipotesi, dovrà verificare se esistono o meno questi dato oggettivi. Se verifica che esistono questi dati sul fatto, dichiara che l’effetto giuridico estintivo è stato prodotto. Deve essere un inadempimento grave. -Clausola risolutiva espressa, nella clausola risolutiva espressa, le parti stabiliscono che un determinato atto, non dovesse essere messa in essere da una delle due parti, l’effetto di quella determinata clausola, porta alla risoluzione di diritto. Non basta che ci siano clausola e inadempimento, ma anche la dichiarazione della parte di voler usare quella clausola. La previsione di inadempimento, il verificarsi dell’inadempimento, quella determinata fattispecie determinata dalla clausola è stata espressa, la parte utilizza quindi la clausola (con una dichiarazione di scienza) perfezionando l’intera fattispecie, che condizionata dalla norma produce effetto estintivo. -Termine essenziale (quando noi possiamo modificare una sussistenza funzionale del sinallarma) è un dato temporaneo, ma non è inteso come elemento incidentale, è un termine dell’adempimento. La consegna dell’abito da sposa, la sposa o chi per lei stipula un contratto in modo che il giorno del matrimonio abbia l’abito. Questo contratto produce immediatamente effetti, è un contratto d’opera. Il termine essenziale sta nel termine del contratto, ovvero se l’abito viene dato il giorno dopo il matrimonio, il contratto non è più utile. Il termine essenziale non deve essere per forza previsto, il momento dell’esecuzione è il momento essenziale. Nella prassi, la giurisprudenza ritiene che sia una clausola legittima ed efficace, il termine essenziale può essere proprio della natura del contratto (come definito dal codice) sia convenzionale. La fattispecie del contratto è il decorso del tempo con l’inadempimento. L’effetto impeditivo, si ha quando la fattispecie è perfezionata dopo 3 giorni. Termineinadempimentodecorso di 3 giorni Recesso a seguito di inadempimento (in seguito ad alcuni casi) eccezione di inadempimento, ipotesi in cui si può avere la riduzione della perstazione (dibattuta). Le anomalie genetiche del contratto. Può accadere che il contratto sinallarmatico sia squilibrato in maniera tale da essere iniquo. L’ordinamento giuridico in parte tollera gli atti di maggior pressione contrattuale, finchè non diventa uno squilibrio iniquo. Contratto concluso in stato di pericolo, contratto concluso in stato di indigenza economica particolare. Nel primo, se ad esempio io aiuto una persona dicendo che però voglio che firmi un contratto, avviene del caso di pericolo reale, putativo e riguarda un pericolo imminente di danno alla persona.