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06/05/22

Il regolamento contrattuale

Il contratto di consulenza è un contratto tipico perché è un contratto che contiene una


attività intellettuale. Questo contratto e lecito e non c’è nulla di irregolare.

La nullità del contratto produce effetti retroattivi.

RICORDARE:

Art. 1.321 c.c. “Il contratto è l’accordo da due o più parti, per costituire, regolare o
estinguere un rapporto giuridico patrimoniale”.

Quando ci sono 3 debitore (Per esempio nelle obbligazioni solidali), quelli votano
all’unisono.

Può avere un rapporto giuridico patrimoniale o no, perché si può avere un contratto che
crea rapporti di tipo personale (Esempio: Il matrimonio).

Art. 1.322 c.c. Autonomia contrattuale “Le parti possono liberamente determinare il
contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge e dalle norme corporative. Le
parti possono anche concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una
disciplina particolare, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo
l'ordinamento giuridico.”
Art. 1.341 c.c. Condizioni generali del contratto.

Art. 1.325 c.c. Requisiti del contratto: Accordo, oggetto, causa, forma*

La forma non è un requisito essenziale, se non è diversamente previsto. C’è il principio


della libertà di forma (Che un contratto, se la legge non impone esplicitamente il rispetto di
una determinata forma, possa essere validamente concluso grazie a qualsiasi modalità di
espressione del volere: parlando, scrivendo, esprimendosi a gesti, tenendo un
comportamento concludente). Il contratto si conclude semplicemente con consenso.

Il codice distingue due tipi di forma:

Forma scritta ad substantiam actus: La formula si usa nei casi in cui la legge
eccezionalmente dispone che un certo negozio presenti una determinata forma per la sua
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validità. Quando la forma è richiesta "ad substantiam", essa costituisce un elemento


essenziale del negozio giuridico, il quale pertanto non è valido se non viene concluso nella
forma tassativamente stabilita. (ad es. la forma scritta per il trasferimento di immobili)

Forma prescritta ad probationem tantum: È quando viene richiesta solo ai fini


approvatori. Nel qual caso l'atto è valido anche se non riveste la forma prescritta, unica
sanzione essendo l'impossibilità di provarlo in giudizio.

Altrimenti le forme sono libere.

Tuttavia ci sono dei casi in cui la forma diventa un requisito essenziale del contratto, e per
tanto il mancato rispetto della forma richiesta del legislatore comporta l’invalidità del
contratto speso.

Il codice solo parla del motivo illecito perché il motivo quando è lecito non è rilevante.
Non è un requisito del contratto. Se c’è o non c’è non rileva, ma si è illecito, rileva. Il
contratto è illecito quando le parti si sono determinate a concludo esclusivamente per un
motivo illecito comune di entrambe (Es: Così noleggiare una nave per esercitare con essa
il contrabbando; prendere in locazione un appartamento per destinarlo a casa di
appuntamenti; dare a mutuo una somma ad un giocatore d’azzardo.)

L’oggetto deve essere possibile, determinato e lecito, e anche determinabile (Per


esempio deve essere la compravendita di un bene possibile). A volte l’oggetto può essere
affidato di un terzo (Art. 1.349 c.c.). (Es: Ad esempio, nella compravendita di un immobile,
può essere chiamato "oggetto del contratto" sia il bene immobile nella sua materialità, sia
il trasferimento della proprietà sul bene.) L’oggetto si può intendere come le prestazioni
dedotte in contratto come dovute dalle parti; l’oggetto con il bene dovuto o l’oggetto con il
contenuto del contratto.

Rapporti di forza.

Norme di protezione: Sono inserite perché a volta c’è una simmetria nel rapporto
contrattuale, che riguarda le parti. Esistono 3 tipi di contratti: Contratto tra imprese.
Contratto dei consumatori (Vive di regole e discipline proprie). E il contratto che invece
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interviene non tra un consumatore e un imprenditore ma viene tra parti che sono posizioni
di disequilibro economico.

Le regole di carattere generale contenuti nella parte generale del contratto che servono a
prevenire o regolare sono:

 Condizioni generale del contratto (Art. 1.341 c.c.) “Le condizioni generali di contratto
predisposte da uno dei contraenti sono efficaci nei confronti dell'altro, se al momento
della conclusione del contratto questi le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle
usando l'ordinaria diligenza”.

“In ogni caso non hanno effetto, se non sono specificamente approvate per iscritto, le
condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte, limitazioni di
responsabilità, facoltà di recedere dal contratto o di sospenderne l'esecuzione, ovvero
sanciscono a carico dell'altro contraente decadenze, limitazioni alla facoltà di opporre
eccezioni, restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti coi terzi, tacita proroga o
rinnovazione del contratto, clausole compromissorie o deroghe alla competenza
dell'autorità giudiziaria”.

Il codice dice che quelle clausole non sono valide se non sono state specificamente
approvate, quindi chi vi fa firmare il contratto nelle condizioni generale ha l’onere di farvi
approvare specificamente (Fare una firma su ogni singola clausola).

 Contratto concluso mediante formulari e moduli (Art. 1.342 c.c.): Compilo i dati che
formano il contratto. È una forma di consenso che si realizza per adesione.

“Nei contratti conclusi mediante la sottoscrizione di moduli o formulari, predisposti per


disciplinare in maniera uniforme determinati rapporti contrattuali, le clausole aggiunte al
modulo o al formulario prevalgono su quelle del modulo o del formulario qualora siano
incompatibili con esse anche se queste ultime non sono state cancellate.”

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