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32.

IL REGOLAMENTO CONTRATTUALE
REGOLAMENTO CONTRATTUALE E LE SUE FONTI
Il regolamento contrattuale è il contratto stesso inteso non come atto ma come rapporto. È
l’insieme delle regole che il contratto detta alle parti.
Chi determina il regolamento contrattuale? Ci sono diverse fonti: fonti autonome che
corrispondono alla volontà delle parti. Fonti eteronome operano a prescindere dalla volontà delle
parti.
COSTRUZIONE DEL REGOLAMENTO CONTRATTUALE
1. Interpretazione:accordo tra le parti
2. Qualificazione: si accerta se l’accordo è nel senso di fare un contratto di un tipo o di un
altro
3. Integrazione
LIBERTÀ CONTRATTUALE
Determinare il regolamento contrattuale spetta alle parti del contratto. Oggi vale il principio della
libertà contrattuale:gli ordinamenti giuridici moderni riconoscono ai privati il potere di decidere se
fare o meno un contratto,determinare il contenuto (secondo la LORO VOLONTA’).
CONTRATTI TIPICI,ATIPICI,MISTI E COLLEGATI
I contratti tipici sono quei contratti che seguono uno schema legale,sono ordinati e previsti
dall’ordinamento giuridico.
I contratti atipici(innominati) sono quei contratti che non seguono una schema legale,non sono
previsti dall’ordinamento giuridico. Devono però essere diretti a realizzare interessi meritevoli di
tutela(oggetto e causa non devono essere illeciti).
Il contratto misto è un contratto nel quale si combinano prestazioni caratteristiche di diversi tipi
legali. Qui nasce un problema…un contratto misto che combina le caratteristiche di un contratto x
e di uno y,quali regole si applicano? Per il contratto x o y? Ci sono due criteri:

● criterio dell’assorbimento,si applicano le regole del tipo di contratto che prevale

● criterio della combinazione,si applicano le regole di entrambi tipi di contratto.

La tesi più seguita è quella del compromesso:si applica la disciplina del tipo legale prevalente.
Il contratto collegato implica due o più contratti tra loro collegati,sono diretti ad uno stesso fine.
CLAUSOLA
Nel determinare il regolamento contrattuale le parti determinano anche gli elementi essenziali e
non essenziali. Senza gli elementi essenziali non c’è un accordo e quindi non c’è contratto tra le
parti.
Queste previsioni con cui le parti definiscono gli elementi del regolamento contrattuale si
chiamano clausole.
INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO

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Il testo del contratto può essere ambiguo o incerto;possono nascere dei conflitti tra le parti e
bisogna risolverlo. Lo strumento a tale fine è l’interpretazione,effettuata da un giudice che si
avvale di diversi criteri:

● interpretazione soggettiva,accerta la comune intenzione delle parti

● interpretazione oggettiva,attribuire al contratto il senso più adeguato. Fra tali criteri


ricordiamo quello della buona fede.
INTEGRAZIONE DEL CONTRATTO
L’integrazione del contratto è quel fenomeno attraverso il quale il regolamento contrattuale viene
determinato da fonti eteronome esterne alla volontà delle parti.

● L’integrazione suppletiva,rispetta e favorisce le scelte dell’autonomia privata.

● L’integrazione cogente,ne ostacola le scelte.

INTEGRAZIONE SUPPLETIVA DI FONTE LEGALE:NORME DISPOSITIVE ED USI


Sappiamo che durante il regolamento contrattuale le parti possono scegliere delle clausole per
regolare diversi aspetti dell’operazione. È impossibile però che le parti riescano a regolare TUTTI gli
aspetti..c’è sempre qualcosa su cui non sono riusciti a trovare un accordo.
Viene fatto il contratto,viene il momento di eseguirlo,ciascuno dei contraenti sostiene la propria
tesi,nasce il conflitto ma non c’è nessuna clausola. A risolverlo allora provvede la legge,con una
norma:la consegna della cosa deve avvenire nel luogo dove il venditore aveva il suo domicilio o la
sede dell’impresa. Questa previsione entra nel regolamento contrattuale.
Norme del genere si chiamano dispositive(le parti hanno la libertà di metterle fuori gioco
adottando soluzioni diverse da quelle suggerite). Si chiamano anche norme suppletive(completano
un difetto di previsione delle parti,riempiendo una lacuna).
Lo stesso ruolo delle norme dispositive può essere svolto dagli usi:

● usi normativi(consuetudini)

● usi contrattuali

INTEGRAZIONE SUPPLETIVA DI FONTE GIUDIZIALE


In altri casi la legge di fronte a delle lacune lasciata dalle parti le colma non più con una norma ma
affida al giudice il compito di integrare.
INTEGRAZIONE COGENTE E NORME IMPERATIVE
Le norme imperative,a differenza di quelle dispositive,intervengono anche contro la volontà delle
parti. Le parti non possono inserire clausole contrastanti con le norme imperative.
Sono imperative le norme di diritto penale, le quali contengono precetti come non uccidere, non
rubare, non truffare e così via.
RESTRIZIONI DELLA LIBERTÀ CONTRATTUALE
La libertà contrattuale è riconosciuta dall’ordinamento giuridico,ma nei limiti imposti dalla legge.
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Restrizione nel determinare il contenuto del contratto:norme imperative.
33.EFFETTI DEL CONTRATTO
CONTRATTI DI ATTRIBUZIONE E DI ACCERTAMENTO
I contratti di attribuzione determinano spostamenti patrimoniali tra le parti modificando le loro
situazioni giuridiche.
I contratti di accertamento si limitano a chiarire quali sono le situazioni giuridiche preesistenti che
non vengono toccate ma SOLO accertate.
CONTRATTI CON EFFETTI OBBLIGATORI E CON EFFETTI REALI
I contratti con effetti obbligatori sono quelli i cui effetti si esauriscono nel generare debiti e crediti.
(esempio:per il lavoratore svolgere l’attività lavorativa).
Contratti con effetti reali costituiscono o trasferiscono fra le parti diritti reali(una vendita che
trasferisce una proprietà) e che trasferiscono fra le parti qualche altro diritto preesistente(cessione
del credito).
EFFETTO TRASLATIVO DEL CONSENSO
Il principio del consenso traslativo consente che sia sufficiente il consenso delle parti per la
produzione di determinati effetti contrattuali.
CONTRATTO NORMATIVO
È l’accordo con cui le parti determinano preventivamente il contenuto di uno o più contratti che
eventualmente stipuleranno in futuro(CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO).
CONTRATTI CON EFFETTI ISTANTANEI E CONTRATTI DI DURATA
I contratti con effetti istantanei sono quelli in cui le prestazioni si esauriscono in un
atto(trasferimento della proprietà). Si distinguono in contratti a esecuzione immediata o
esecuzione differita.
I contratti di durata sono quelli in cui le prestazioni contrattuali si sviluppano nel tempo.
VINCOLO CONTRATTUALE
Una volta che il contratto viene eseguito le parti sono vincolate ad esso. Questo però non va inteso
in senso assoluto e rigido:le parti in alcun casi possono liberarsi di tale vincolo.
Se un contratto è difettoso o in altri casi però ci riferiamo al mutuo dissenso e recesso unilaterale.
MUTUO DISSENSO
Il mutuo dissenso è l’accordo con cui le parti di un contratto decidono di scioglierlo e cancellarne
gli effetti. È diretta ad estinguere il rapporto giuridico patrimoniale.
RECESSO UNILATERALE:RECESSO CONVENZIONALE E CAPARRA PENITENZIALE
Il recesso unilaterale è l’atto unilaterale con cui una parte manifesta all’altra la volontà di
sciogliere il vincolo contrattuale(recedere=tornare indietro).
Il recesso convenzionale si ha quando il recesso è previsto tra le clausole del contratto. È possibile
che la parte riceva la caparra penitenziale.
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Nei contratti a esecuzione continuata il recesso non tocca le prestazioni già eseguite.
Negli altri contratti il recesso si può attuare prima dell’esecuzione del contratto stesso.
Il recesso legale si ha quando la legge lo attribuisce alla parte. A volte il potere di recesso è
attribuito solo ad una parte. Altre volte ad entrambe ma una parte può recedere con piena libertà
mentre l’altra con giusta causa.
IUS VARIANDI
Lo ius variandi è il potere di una parte di modificare unilateralmente l’oggetto del contratto o
qualche altro aspetto del regolamento contrattuale.( potere del datore di lavoro di modificare le
mansioni del lavoratore durante lo svolgimento del rapporto di lavoro rispetto a quanto
concordato al momento dell’assunzione: )

34.EFFETTI DEL CONTRATTO,INTERESSE DELLE PARTI E AUTONOMIA PRIVATA


LA CONDIZIONE
Con la condizione le parti influiscono sull’esistenza degli effetti del contratto.
Con il termine influiscono sulla dimensione temporale.
CONDIZIONE:SOSPENSIVA E RISOLUTIVA
La condizione è la clausola che condiziona gli effetti contrattuali al verificarsi di un avvenimento
incerto e futuro.
 E' sospensiva quando l'efficacia del contratto è subordinata all'avverarsi
della condizione. E' risolutiva quando dall'avverarsi della condizione dipende la risoluzione del
contratto.
Gli atti legittimi sono quegli atti a cui è vietato apporre condizioni.
La condizione legale è l’evento futuro e incerto al quale la legge condiziona la produzione degli
effetti contrattuali(e non le parti).
ALTRI TIPI DI CONDIZIONE

● La condizione è potestativa quando l’avverarsi del fatto dipende dalla volontà di una delle
parti.
● È mista quando al verificarsi dell’evento concorrono insieme la volontà delle parti e
circostanze estranee.(verificarsi dell’evento=volontà delle parti+circostanze estranee).
● Meramente potestativo quando al verificarsi dell’evento dipende la volontà di una
parte(se ne avrò voglia).
● Illecita quando la condizione risulta contraria all’ordine pubblico,norme imperative e buon
costume.
● È impossibile una condizione che non può avverarsi.

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PENDENZA DELLA CONDIZIONE
È la fase in cui permane l’incertezza sul verificarsi o meno dell’evento. Una parte ha il diritto
condizionato(chi ha ceduto un diritto sotto condizione sospensiva). La controparte ha
un’aspettativa di diritto(chi ha acquistato un diritto sotto condizione sospensiva).
AVVERA MENTO E MANCANZA DELLA CONDIZIONE
Lo stato di pendenza si chiude quando l’incertezza dell’evento viene meno o perché la condizione
si avvera.
Se la condizione manca il diritto condizionato diventa diritto pieno.
Se la condizione si avvera:se si avvera la condizione sospensiva si producono gli effetti del
contratto finora bloccati. Se si avvera la condizione risolutiva gli effetti del contratto vengono
meno.
Il criterio generale è la retroattività:ex tunc(da allora).
IL TERMINE
Il termine è la clausola che trasferisce gli effetti contrattuali nel tempo. Il giungere del termine è
un fatto certo(a differenza della condizione).
Il termine iniziale indica il momento in cui gli effetti del contratto cominciano a prodursi. Il
termine finale indica il momento a partire dal quale gli effetti cessano.
Il problema si pone con il termine finale:
se il termine non è indicato,il contratto si considera a tempo indeterminato;oppure in altri casi la
legge prevede che non può non avere un termine.
CONTRATTO PRELIMINARE
Il contratto preliminare è un contratto con cui le parti si obbligano a concludere un contratto in
futuro,concordano gli elementi essenziali ma rinviando gli effetti.
INADEMPIMENTO DEL CONTRATTO PRELIMINARE
Quando una parte rifiuta di concludere il contratto preliminare nel termine stabilito commette
inadempimento del preliminare. L’altra parte può chiedere al giudice una sentenza
costitutiva:produce gli stessi effetti del contratto NON CONCLUSO. Dunque la sentenza determina
il trasferimento della proprietà dell’appartamento. È un tipo di esecuzione in forma specifica
perché restituisce proprio il risultato atteso.
Contratto fiduciario
È un contratto con cui un soggetto(fiduciante)trasferisce ad un altro soggetto(fiduciario) una
proprietà e questi si obbliga a gestirlo secondo le direttive del fiduciante(ritrasferirlo al fiduciante).
Le conseguenze giuridice:
prevale la fiducia romana:il fiduciario acquista la proprietà del bene il fiduciante rimane privo di
qualsiasi tipo di diritto sul bene. Ha solo DIRITTI DI CREDITO VERSO IL FIDUCIARIO.
Quando il fiduciario viola l’impegno:se è il rifiuto di ritrasferirgli il bene,il fiduciante ricorre alla
sentenza costituitiva.
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Se il fiduciario trasferisce il bene ad un terzo il fiduciante NON può contestare perché il patto
fiduciario è inopponibile ai terzi.
La fiducia germanica invece tutela la posizione del fiduciante. Il fiduciario ha solo proprietà
formale mentre il fiduciante conserva la proprietà sostanziale del bene.
TRUST E AFFIDAMENTO FIDUCIARIO
Il trust è un istituto giuridico che separa i beni di un soggetto per perseguire specifici interessi a
favore di determinati beneficiari o per raggiungere uno scopo determinato.
SIMULAZIONE DEL CONTRATTO
Si ha una simulazione del contratto quando le parti hanno interesse a far figurare effetti
contrattuali che in realtà non esistono.
Il contratto simulato è il contratto finto, l’accordo simulatorio è l’accordo delle parti di non volere
il contratto simulato. La simulazione può essere:

● assoluta quando le parti non vogliono nessun contratto

● relativa quando vogliono un contratto diverso.

Il contratto simulato non produce alcun effetto. Con la simulazione relativa ha effetto fra le parti il
contratto dissimulato che è quello realmente voluto. Devono esserci però i requisiti di
sostanza(non devono esserci ragioni di invalidità) e requisiti di forma(deve essere osservata la
forma richiesta).
35. INVALIDITÀ DEL CONTRATTO
CONTRATTO DIFETTOSO O DISTURBATO
I rimedi contrattuali sono i diversi meccanismi che la legge offre per reagire contro un difetto o
disturbo che il contratto presenta. Il rimedio serve a proteggere l’interesse toccato negativamente.
Un contratto è difettoso quando presenta difetti o disturbi che lesionano qualche interesse
meritevole di tutela.
TIPI DI RIMEDI
Nullità,reagisce contro INTERESSI GENERALI,reagisce contro contratti difettosi il cui difetto
pregiudica qualche valore fondamentale dal punto di vista sociale.
Annullamento,rescissione e risoluzione,reagiscono contro INTERESSI PARTICOLARI, reagiscono
contro contratti il cui difetto pregiudica la posizione di uno dei contraenti.
o La nullità,l’annullamento e la rescissione reagiscono contro difetti originari del contratto.
o La risoluzione reagisce contro difetti che preesistevano già durante la fase di esecuzione del
contratto.
RIMEDI CONTRO I CONTRATTI VIZIATI:INVALIDITÀ DEL CONTRATTO
I contratti nulli,annullabili o rescindibili sono contratti invalidi.

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Un contratto è invalido quando c’è una mancanza/difetto di qualche elemento
costitutivo(causa,accordo,oggetto,forma). Un contratto invalido non produce effetti,è quindi un
contratto inefficace. Un contratto nullo,annullabile e rescindibile è un contratto invalido.
L’inefficacia può essere:

● originaria,il contratto è improduttivo a partire dal momento della formazione

● sopravvenuta,il contratto è improduttivo solo da un certo momento(all’inizio era efficace)

● assoluta,il contratto non produce effetti né per le parti né per i terzi

● relativa,il contratto produce effetti fra le parti e anche verso i terzi ma non produce effetti
verso determinati terzi che si trovino in una certa posizione.
Il contratto è nullo quando:

● gli elementi essenziali del contratto mancano o (nullità strutturale):


o manca l’accordo,cioè non esiste una volontà di fatto
o manca la causa
o manca l’oggetto,è indeterminabile o indeterminato
o difetto di forma
● quando la causa è illecita,è disapprovata dall’ordinamento giuridico(nullità
politica=contratto illecito):causa illecita,condizione illecita,oggetto illecito,motivo
comune illecito.
Il contratto è altresì nullo negli altri casi stabiliti dalla legge. (nullità testuale). la nullità non
sia espressamente prevista ma sia ricavabile dall'interprete si parla di nullità virtuali.
I contratti sono annullabili:
o quando manca la capacità di agire
o ci sono vizi di volontà(errore,dolo e violenza):la volontà c’è ma si è mal formata
ERRORE
Falsa rappresentazione della realtà che induce alla conclusione del contratto
o Errore ostativo: errore nella dichiarazione
o Errore vizio: errore che incide sulla formazione della volontà Entrambi rendono il
contratto annullabile se l’errore è: essenziale (sul contratto, sull’oggetto, sulla
persona, ecc.) e riconoscibile
DOLO
Errore indotto; artifizi e raggiri per indurre il soggetto in errore e fargli concludere il contratto;
errore non spontaneo Autore è l’altro contraente o un terzo ( il raggiro deve essere noto al
contraente che ne trae profitto) .
o Dolo determinante: decisivo per la conclusione del contratto (annullabilità)
o Dolo incidente: induce la parte ad accettare condizioni più gravose (risarcimento danni)

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o Dolus bonus: esaltazioni delle qualità del prodotto per stimolare la conclusione del
contratto ammesse dalla legge
VIOLENZA
Violenza assoluta: violenza fisica, costrizione fisica ad una manifestazione di volontà: la volontà
manca si ha nullità del contratto
Violenza relativa: minaccia che induce chi la subisce a volere il contratto; insorge il timore di
esporre se stessi, i propri beni ad un male ingiusto e notevole. La volontà c’è ma è viziata
(annullabilità)
RESCISSIONE DEL CONTRATTO
Si ha rescissione quando il contratto si conclude in circostanze anomale. Scatta quando:
1.c’è un grave squilibrio economico(requisito interno)
2. circostanze anomale entro cui il contratto viene fatto(requisito esterno)
36.TRATTAMENTO DEI CONTRATTI INVALIDI
La nullità protegge un interesse generale mentre l’annullabilità protegge un interesse particolare.
Se un contratto è al tempo stesso nullo(perché manca l’oggetto/forma/accordo/causa) e
annullabile(c’è un vizio di volontà/incapacità d’agire) prevale la nullità;le conseguenze sul
contratto sono quelle della nullità.
La nullità può scattare in una serie aperta di casi mentre l’annullabilità solo nei casi previsti dalla
legge.
Per la nullità si prevede una legittimazione allargata:il rimedio può essere invocato da chiunque vi
abbia interesse;può essere applicata dal giudice.
Il rimedio dell’annullabilità può essere invocato solo dalla parte protetta. Ci sono però due
eccezioni:

● annullabilità assoluta,può essere invocata da chiunque

● nullità relativa,invocata solo dalle parti.

Il diritto di far accertare e dichiarare dal giudice la nullità è imprescrittibile mentre l’azione di
annullabilità si prescrive in 5 anni.
Il contratto viziato da nullità non può essere convalidato; il contratto annullabile può essere
convalidato.
La CONVALIDA è un atto unilaterale ricetti zio,che rende il contratto(annullabile) valido e recupera
pienamente i suoi effetti. Può compierla solo la parte legittimata a invocare l’annullabilità,deve
essere venuta meno la causa di annullabilità,la parte legittimata deve presentare la volontà di
convalidare(convalida espressa o tacita).

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La CONVERSIONE è il meccanismo per cui il contratto nullo può produrre gli effetti di un contratto
diverso. Il contratto nullo deve avere i requisiti di sostanza e di forma previsti per il contratto
diverso;deve risultare che le parti avrebbero voluto il contratto diverso.
La CONVERSIONE LEGALE si ha quando la LEGGE prevede la possibilità di convertire un contratto
nullo in un contratto diverso a prescindere dalla volontà delle parti.
La nullità è parziale,elimina dal regolamento contrattuale solo la clausola direttamente colpita ma
può diventare totale se risulta che i contraenti non lo avrebbero concluso senza quella parte del
suo contenuto che è colpita dalla nullità.
Il contratto può restare in piedi anche se la clausola nulla è essenziale:si verifica quando le clausole
nulle sono sostituite da norme imperative.
Il contratto invalido si considera sin dal principio incapace di produrre effetti:è come se i suoi
effetti non si fossero mai prodotti.
La nullità del contratto è sempre opponibile ai terzi mentre l’annullamento non è opponibile ai
terzi. Risulta eccezionalmente opponibile quando il terzo è in mala fede,se il terzo ha acquistato a
titolo gratuito,se l’annullamento dipende dalla incapacità legale.
Il contratto nullo non produce MAI nessun effetto mentre il contratto annullabile produce i suoi
effetti fino al momento in cui viene annullato dal giudice. La sentenza con cui i giudice dichiara un
contratto nullo è una sentenza dichiarativa;quella con cui dichiara un contratto annullabile è una
sentenza costitutiva.
Il trattamento giuridico della rescissione del contratto per la maggior parte degli aspetti si avvicina
a quello dell’annullabilità. L’azione di rescissione: può essere proposta esclusivamente dalla parte
protetta,è soggetta a prescrizione(1anno),si prescrive anche l’eccezione. Fra le parti gli effetti
contrattuali cadono:quanto promesso non deve essere pagato,quanto pagato deve essere
restituito. Non è opponibile ai terzi,non può essere convalidato.
37.RISOLUZIONE DEL CONTRATTO E ALTRI RIMEDI
Risoluzione vuol dire scioglimento;con la risoluzione il contratto si scioglie e generalmente si
scioglie per qualche difetto che sopravviene dopo la conlclusione del contratto.

● Le impugnazioni reagiscono a difetti originari del contratto,che viziano il contratto fin


dall’inizio,rendono difettoso il contratto inteso come ATTO.
● La risoluzione riguarda contratti che nascono senza vizi,reagisce a difetti sopravvenuti che
toccano il contratto come rapporto contrattuale. La risoluzione però non è l’unico
meccanismo che determina lo scioglimento del contratto;c’è il mutuo dissenso,recesso
unilaterale,condizione risolutiva.
La risoluzione serve a proteggere l’interesse particolare di uno dei contraenti,quello colpito
sfavorevolmente. Le cause della risoluzione sono:

● inadempimento,quando un contraente NON riceve la prestazione dovuta

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● impossibilità sopravvenuta della prestazione,un contraente non riceve la prestazione
attesa per causa non imputabile all’altro contraente
● eccessiva onerosità sopravvenuta,squilibrio di valore fra le prestazioni che rende il
contratto svantaggioso per uno dei contraenti.
Uno strumento per rafforzare l’attuazione del contratto è la caparra confirmatoria:somma di
denaro che una parte dà all’altra alla conclusione del contratto.
Quando c’è una minaccia per l’attuazione del contratto,chi subisce la minaccia è protetto con
rimedi che gli permettono di sospendere l’attuazione del contratto:sono ECCEZIONI SOSPENSIVE e
sono:

● eccezione di inadempimento,se una parte è inadempiente l’altra parte può rifiutare di


eseguire la propria prestazione
● il secondo rimedio protegge il contraente non contro un inadempimento che si è già
verificato ma contro il semplice rischio di inadempimento.
La parte può scegliere due strade contrapposte per reagire all’inadempimento di una controparte:

● domanda di adempimento,con cui chiede al giudice di condannare l’inadempiente a


eseguire la prestazione inadempiuta
● domanda di risoluzione,quando la parte non ha più interesse o speranza.

La risoluzione per inadempimento è una risoluzione giudiziale perché viene pronunciata dal
giudice con una sua sentenza(costitutiva). Per concedere la risoluzione il giudice deve verificare
l’esistenza dell’inadempimento e che abbia un certo livello di gravità.
La risoluzione di diritto si risolve senza l’intervento del giudice:

● clausola risolutiva espressa,prevede che il contratto si risolverà se una determinata


obbligazione non verrà regolarmente adempiuta. È necessario però che la clausola
individui con precisione le obbligazioni. È la vittima dell’inadempimento che richiede
un’iniziativa.
● Il termine essenziale è il termine di esecuzione della prestazione.

● Diffida ad adempiere.

La sopravvenuta impossibilità della prestazione non imputabile al debitore estingue


l’obbligazione. Gli effetti del contratto vengono meno:il rapporto contrattuale si scioglie;il giudice
potrà accettarla con una sentenza dichiarativa. Il meccanismo della risoluzione per impossibilità
sopravventa incontra dei limiti:

● se l’impossibilità si verifica durante la mora del creditore il contratto NON si risolve

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● se il contratto ha per oggetto una cosa determinata,se la cosa va distrutta per causa non
imputabile all’alienante,il contratto NON si risolve
● se le cose vanno distrutte DOPO l’individuazione il contratto NON si risolve

Il rimedio di risoluzione per eccessiva onerosità opera solo per i contratti di durata(sono
quei contratti la cui esecuzione si protrae nel tempo o ad intervalli ). Si applica quando nel corso
dell’esecuzione del contratto si verificano fatti che alternano a svantaggio di una parte l’originario
equilibrio economico del contratto stesso:le sopravvenienze.
Le sopravvenienze devono essere:successive alla conclusione del contratto
Anteriori all’esecuzione del contratto
Oggettive ed esterne,devono dipendere da cause non riconducibili alla sfera del contraente colpito
e tantomeno a lui imputabli.
Straordinarie e imprevedibili.
L’onerosità è eccessiva quando supera l’alea normale del contratto. È una risoluzione giudiziale:il
rapporto contrattuale si scioglie solo con la sentenza di risoluzione,che è una sentenza costitutiva.
La risoluzione non è idonea nei casi in cui il contratto serve a realizzare operazioni molto
complesse e di lunga durata.

IL MANDATO
Il mandato è il contratto con cui una parte incarica l’altra di compiere per suo conto uno o più atti
giuridici,e l’altra si obbliga a compierli:chi dà l’incarico è il mandante,chi esegue è il mandatario.
Il mandato si presume oneroso:se il mandante vuole evitare di pagare il compenso deve
dimostrare che le parti erano d’accordo che fosse gratuito.
Il mandato implica sempre l’interesse del mandante ma può implicare anche l’interesse del
mandatario(se il mandato è oneroso).
Gli obblighi del mandatario sono: eseguire il mandato con diligenza,rispettare i limiti e le istruzioni
ricevute,informare il mandante dei fatti sopravvenuti.
La legge non prevede una forma vincolata.
LA FIDEIUSSIONE
La fideiussione è un contratto con cui una parte garantisce l’adempimento di un’obbligazione
altrui,obbligandosi personalmente verso il creditore. Realizza la garanzia personale del credito. Le
parti del contratto sono il fideiussore e il creditore;non c’è bisogno del consenso del debitore.
La causa del contratto è garantire per l’obbligazione altrui. Non è necessaria l’esistenza del
debito,è possibile prestare fideiussione anche per debiti condizionali e per debiti futuri.

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GARANZIE PERSONALI ATIPICHE:LETTERA DI PATRONAGE E CONTRATTO AUTONOMO DI
GARANZIA
La lettera di patronage è una garanzia personale atipica,più debole della fideiussione,utilizzata
nell’ambito dei gruppi di società. È una lettera con cui un soggetto presenta ad un istituto di
credito(banca) un altro soggetto,in modo da poter accedere al finanziamento.
Il Contratto autonomo di garanzia è quel contratto attraverso il quale un soggetto (abitualmente
una banca o una compagnia assicurativa), garante, si obbliga direttamente nei confronti di un
soggetto beneficiario, al pagamento di una somma predeterminata nel caso in cui si verifichi un
determinato evento, (cioè il mancato o inesatto adempimento dell’obbligazione del debitore
principale).
27.GARANZIA DEL CREDITO
Se il debitore non adempie la sua prestazione il creditore deve essere “tutelato”.
Con l’esecuzione forzata si ha il processo di esecuzione che si attua attraverso:
● espropriazione forzata che consiste nella vendita di beni del debitore così da ricavare un
prezzo che viene attribuito al creditore(pignoramento dei beni).
● Esecuzione in forma specifica,realizza altri tipi di credito,attribuisce al creditore il risultato
che si sarebbe dovuto produrre con il regolare adempimento dell’obbligazione.
Per responsabilità patrimoniale intendiamo la posizione del debitore al servizio del creditore.
Responsabilità vuol dire che i beni del debitore sono vincolati a realizzare la soddisfazione del
creditore.
Quanto è maggiore la consistenza del patrimonio del debitore tanto più è forte la garanzia del
credito,perché è più forte la sicurezza del creditore di potersi soddisfare attraverso l’esecuzione
forzata.
I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale sono:
1. diritto di ritenzione,il creditore può trattenere nelle sue mani la cosa di proprietà del
debitore fino a che il debitore non abbia pagato il suo debito
2. azione surrogatoria, consiste nel potere del creditore di sostituirsi al debitore nell'esercizio
di diritti che quest'ultimo vanta verso terzi e che trascura di far valere.
3. azione revocatoria, consiste nel potere del creditore di agire in giudizio per far dichiarare
inefficace, nei suoi confronti, gli atti di disposizione patrimoniale coi quali il debitore arrechi
pregiudizio alle sue ragioni
4. sequestro conservativo
Il legislatore valuta che determinati crediti verso il medesimo debitore debbano essere anteposti
ad altri crediti. Tali crediti sono assistiti da privilegio su determinati beni del debitore.
Il privilegio generale ha per oggetto tutti i beni mobili del debitore. Il privilegio speciale ha per
oggetto singoli beni determinati del debitore.

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L’intero patrimonio del debitore costituisce la garanzia del credito,si parla al riguardo di garanzia
generica. Si parla di garanzia specifica quando singoli beni determinati costituiscono la garanzia
del credito. La garanzia specifica si realizza attraverso il pegno e l’ipoteca.
Il pegno è il diritto reale di garanzia costituito sopra beni mobili non registrati,universalità di mobili
o crediti. Si costituisce con il titolo costitutivo cioè l’accordo tra le proprietario della cosa e
creditore e lo spossessamento,cioè il proprietario rilascia il possesso della cosa consegnandola la
creditore.
Il creditore che ha nelle sue mani la cosa data in pegno deve custodirla,non può usarla né farla
usare da altri,può percepirne i frutti.
L’ipoteca è un diritto reale di garanzia che attribuisce al creditore ipotecario il diritto di seguito e il
diritto di prelazione sul bene. Si costituisce su beni immobili,diritti reali immobiliari,beni mobili
registrati,rendite dello stato.
Per la costituzione dell’ipoteca occorre un titolo che la giustifichi e l’iscrizione nei pubblici registri.
L’ipoteca può essere volontaria,giudiziale,legale.
Le garanzie reali sono quelle che gravano su beni (mobili o immobili), quali ad esempio il
pegno e l'ipoteca, mentre quelle personali, quali la fidejussione, gravano su un terzo soggetto, che
si costituisce garante e risponde dell'obbligazione, con tutto il suo patrimonio, in caso di
inadempimento del debitore .

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