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IL CONTRATTO CON IL CONSUMATORE

I contratti stipulati da imprenditori e professionisti con il pubblico sono contratti i serie, predisposti
dagli imprenditori per essere applicati alla grande massa dei rapporti con il pubblico, il contratto
però può non essere di serie: il contratto è predisposto dall’imprenditore o professionista, che ha
più frequente esperienza nel problema (contratto di appalto stipulato da un imprenditore edile
per costruire una villetta)
La necessità di protezione del consumatore deriva da ricorrenti imperfezioni del mercato e della
concorrenza  normalmente il consumatore non si impegna in trattative che per il carattere
tecnico delle questioni richiedono un impegno e un tempo che appare eccessivo  ciò induce gli
imprenditori ad assumere un atteggiamento concorrenziale quanto alla qualità e al prezzo di beni
e servizi offerti e non invece quanto alla parte normativa dei contratti.
Vengono quindi imposte al pubblico le CLAUSOLE VESSATORIE  LA DISPOSIZIONE DI LEGGE
AFFERMA CHE LE CLAUSOLE VESSATORIE CONTENUTE IN CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO
PREDISPOSTE DA UNO DEI CONTRAENTI NON HANNO EFFETTO SE NON SONO APPROVATE PER
ISCRITTO.
Le clausole vessatorie sono prive di effetto se contrariamente a buona fede determinano a carico
del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi contrattuali, il controllo
giudiziario infatti attiene alla parte normativa del contratto.
La legge da un lungo elenco di clausole vessatorie:
-esclusione o limitazione della responsabilità dell’imprenditore
-quelle che dispongono, in danno del consumatore, una disciplina della facoltà di recesso o della
caparra
-quelle che consentono all’imprenditore di modificare unilateralmente le clausole del contratto
ecc.

Le clausole vessatorie sono prive di effetto in danno al consumatore e non implicano l’invalidità
del contratto che rimane efficace per il resto, si tratta di nullità parziale.
NON sono vessatorie le clausole contrattuali che riproducono disposizioni di legge

La disciplina considerata è rivolta a proteggere il consumatore contro l’accettazione di condizioni


normative inique  ulteriore problema è quello di tutelare il consumatore da decisioni affrettate e
non ponderate a questo scopo lo strumento più importante è costituito da un inderogabile
recesso che il consumatore può esercitare entro un breve termine successivo alla stipulazione
del contratto (prolungato nel caso che al consumatore non sia stata data informazione del diritto
di recesso): ogni disposizione contrattuale che escluda o limita il diritto di recesso è da considerarsi
nulla e vietata. Il diritto di recesso non è dato per acquisti di minimo valore che abbiano per
oggetto prodotti alimentari o bevande, neppure per i contratti relativi a beni immobili, per i quali è
improbabile una stipulazione non meditata.
Un diritto di recesso è garantito al consumatore nel caso egli abbia stipulato un contratto
d’acquisto di beni o servizi nell’ambito di un sistema contrattuale a distanza organizzato dal
fornitore.
Il diritto di recesso è escluso nelle ipotesi dove il recesso non consentirebbe di ripristinare una
situazione sostanzialmente equivalente a quella anteriore alla stipulazione del contratto. Analoga
disposizione è posta a tutela dei risparmiatori finanziari.
Altri strumenti per la protezione contro decisioni non pienamente consapevoli sono gli obblighi di
informazione precontrattuale circa il fornitore, le caratteristiche dei beni o servizi o a disciplina
del contratto, specificati dalla legge per la generalità dei contratti con il consumatore.
La legge impone inoltre i requisiti formali per i contratti a distanza, o negoziati fuori dei locali
commerciali.

La disciplina del contratto con il consumatore si trova principalmente nel codice del consumo.
 nei contratti può esser convenuta la facoltà dell’imprenditore o professionista di modificare
unilateralmente le condizioni contrattuali ma solo quando sussista un giustificato motivo o entro
certi limiti.
 nel caso di inadempimento da parte dell’imprenditore, al consumatore è offerto in via
prioritaria il diritto alla riparazione o sostituzione del bene non conforme al contratto e solo i
subordine il diritto alla risoluzione del contratto o alla riduzione del prezzo, diversamente dalla
disciplina del Codice civile che prevede solo questi ultimi rimedi.

Autorità Garante della concorrenza e del mercato, le associazioni rappresentative dei


consumatori  possono convenire in giudizio l’imprenditore o raccomandano di utilizzare le
condizioni generali di contratto e richiedere al giudice che inibisca le clausole vessatorie.
Le associazioni rappresentative possono agire in giudizio a tutela degli interessi collettivi dei
consumatori, per ottenere che siano vietati gli atti e i comportamenti lesivi degli interessi di questi
e sia accertato il diritto dei singoli al risarcimento del danno e alla restituzione delle somme
indebitamente pagate.
L’AGCM inibisce la continuazione delle pratiche commerciali scorrette e ne elimina gli effetti,
dispone inoltre l’applicazione di sanzioni ammnistrative pecuniarie, il consumatore che non
intenda assumersi i costi o i rischi di un’azione giudiziaria può operare per mezzo delle
organizzazioni competenti o dell’AGCM, mettendo in moto procedimenti contro abusi che possono
essere efficaci.

I CONTRATTI CON EFFETTI REALI


Sono contratti che hanno per oggetto il trasferimento o la costituzione di un diritto reale, i
contratti che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà sono la vendita che ne è il
prototipo ma anche la permuta, la donazione, il contratto di società poiché prevede il
conferimento di beni.
ART.1376: la proprietà o il diverso diritto si acquista per effetto del consenso delle parti.
La proprietà passa quindi al compratore nel momento in cui il contratto viene concluso, non è
necessaria né la consegna della cosa né il pagamento del prezzo MA occorre che il bene esista già
e sia determinato. Se il contratto ha per oggetto un bene futuro, il diritto si trasmetterà quando il
bene verrà ad esistenza, se il contratto ha per oggetto cose determinate solo nel genere la
proprietà si trasmetterà nel momento dell’individuazione di esse.
a) Con la proprietà passa all’acquirente il rischio del perimento fortuito della cosa
b) Nei confronti dei terzi l’acquisto della proprietà può determinare responsabilità particolari
c) Assai importanti sono le conseguenze nei rapporti con i terzi creditori, dal momento in cui
il diritto è passato all’acquirente, i creditori dell’alienante non possono più sottoporlo ad
esecuzione forzata
d) Dal momento in cui il diritto si è trasferito all’acquirente, l’alienante non ha più il potere di
disporne in favore di altri

CONFLITTO FRA ACQUIRENTI DEL MEDESIMO DIRITTO


Tra due aventi causa della disposizione di un immobile, prevale chi per primo trascrive nei registri
immobiliari il proprio titolo di acquisto, la stessa regola si applica ai beni iscritti in pubblici registri,
se si tratta di cosa mobile non iscritta nei pubblici registri, può prevalere colui che ha acquistato
successivamente, se in buona fede ha ottenuto la consegna della cosa.
Per i diritti di godimento prevale il contraente che per primo ha conseguito il godimento, se
nessuno dei contraenti lo ha conseguito prevale quello che ha il titolo di data certa anteriore.

IL CONTRATTO PRELIMINARE
Vi si ricorre nell’ambito degli affari che si riferiscono al trasferimento di proprietà o
all’attribuzione di altri diritti reali su cose determinate in particolare su beni immobili
Con il contratto preliminare le parti, o anche solo una di esse si impegnano a concludere un futuro
contratto, il contratto preliminare vincola le parti all’affare che sarà oggetto del contratto
definitivo esso deve essere stipulato nella stessa forma che la legge eventualmente richiede per
la validità di quest’ultimo art. 1351.
Le parti ricorrono al contratto preliminare quando:
 Avendo determinato i termini essenziali dell’affare e trovandolo conveniente, intendono
fermarlo e hanno interesse a rinviare la conclusione del contratto definitivo, l’interesse di
rinvio si ha tipicamente in due situazioni:

1. Le parti, raggiunto l’accordo su alcuni elementi essenziali, intendono vincolarsi a


concludere l’affare perché o considerano secondari elementi non ancora discussi o
prevedono una possibilità generica di aggiungere clausole accessorie
2. Almeno una delle parti intende compiere alcuni accertamenti o controlli sui
presupposti di validità e regolarità del contratto in quanto stipulando un contratto
definitivo se non vi fosse stato un accertamento, costringerebbe una parte del
contratto a prendere iniziative giudiziarie lunghe e costose
3. Una delle parti vuole cautelarsi in modo generico contro le sopravvenienze che
potrebbero verificarsi nel tempo
EFFETTI DEL CONTRATTO PRELIMINARE se la parte che è obbligata a concludere il contratto
definitivo si rifiuta di farlo e tale rifiuto è illegittimo, l’altra parte può ottenere una sentenza che
produca gli effetti dl contratto non concluso.
Se nel contratto preliminare non sono stati né determinabili né determinati elementi essenziali il
contratto preliminare è nullo art.1418 comma 2.
Se la lacuna del contratto riguarda determinazioni secondarie l’integrazione giudiziale è
ammissibile, inoltre la pronuncia della sentenza del contratto definitivo è possibile anche se il
preliminare abbia mancato di determinare completamente un elemento centrale del negozio.

N.B: il contratto definitivo ha effetti reali, il contratto preliminare crea l’obbligazione di prestare il
consenso a un successivo atto di trasferimento il suo effetto è obbligatorio limitato alle parti
contraenti
Colui al quale sia stato promesso in vendita un immobile può trascrivere il contratto preliminare
che diventa così opponibile a chi trascriva successivamente ma questo effetto ha una durata
limitata nel tempo: la trascrizione del contratto preliminare perde efficacia se il contratto
definitivo o la domanda giudiziale volta ad ottenerlo non si trascrive entro un anno dalla data
convenuta per la sua stipulazione e in ogni caso entro tre anni dalla trascrizione del contratto
preliminare.

FIGURE AFFINI AL CONTRATTO PRELIMINARE:


 Lettere di intenti: scambiate dalle parti, le lettere esprimono le loro finalità e orientamenti
di massima e non vincolano le parti alla stipulazione di un contratto ma può essere
rilevante al fine di valutare la correttezza del comportamento delle parti.
 Minuta o puntuazione: con essa le parti formulano un accordo scritto su alcuni punti e si
impegnano a continuare la trattative in incontri successivi, l’impegno di trattare non va
confuso con la promessa di concludere che è OGGETTO del contratto preliminare
 Contratto con impegno di successiva documentazione: non è un contratto preliminare in
quanto è completo e definitivo: le parti avendo raggiunto un accordo completo e
vincolante, si impegnano a documentarlo successivamente in una forma determinata

CONTRATTO PRELIMINARE UNILATERALE: vincola una parte sola, l’altra resta libera di non
concludere il contratto definitivo se non vorrà, si distingue dall’opzione perché richiede una nuova
manifestazione del consenso della parte obbligata, nell’opzione basta l’accettazione.
Nello schema del contratto preliminare unilaterale rientra il patto di prelazione con il quale una
parte promette all’altra di preferirla a qualsiasi terzo nella stipulazione di un certo contratto

Il patto di prelazione è un contratto preliminare perché impegna alla conclusione di un contratto


definitivo, ed è anche unilaterale perché impegna solo il promittente, l’altra parte resta libera di
valersi della preferenza oppure no.
Ed è sottoposto a condizione potestativa.

CONTRATTO A FAVORE DI TERZI: può accadere che una parte abbia interesse ad ottenere che
l’altra parte esegua una prestazione a un terzo beneficiario, attribuendo a quest’ultimo il diritto di
esigerla nonostante che questi sia estraneo alla stipulazione del contratto stesso.
Lo schema del contratto a favore di terzi si trova anche nelle assicurazioni, soprattutto nel campo
delle assicurazioni sulla vita ad esempio: un marito conclude un contratto di assicurazione di modo
che, alla sua morte, venga pagata alla moglie superstite una somma capitale, oppure una rendita
vitalizia, la moglie è terza rispetto al contratto e acquista un diritto nei confronti della compagnia
di assicurazioni.
-Nei contratti più vari può essere inserita una clausola a favore di un terzo: in un contratto di
compravendita si può stabi8lire che il compratore, anziché pagare il prezzo al venditore, estingua
un debito che quest’ultimo ha nei confronti di un terzo, il quale si avvantaggia così di un contratto
alla cui conclusione non ha partecipato.
Il beneficiario acquista automaticamente il diritto senza necessità che dichiari di aderire al
contratto in suo favore, ma la legge da al terzo la possibilità di rifiutare l’acquisto se non ha
interesse a conseguire il beneficio.
Stipulante: parte che richiede l’impegno in favore del terzo, l’interesse che spinge lo stipulante a
inserire nel contratto la clausola a favore del terzo è quello di soddisfare un credito del terzo, o
quello di attribuire al terzo un beneficio gratuito
Promittente: si impegna ad eseguire la prestazione in favore del terzo.
Il rapporto tra queste due parti viene detto rapporto di provvista perché di regola il promittente
trae da esso una provvista (un corrispettivo) per la prestazione che egli compie in favore del
terzo.
Il rapporto tra stipulante e beneficiario prende il nome di rapporto di valuta.

n.b: la mancanza di un valido interesse dello stipulante ad attribuire il beneficio al terzo (vizio del
rapporto di valuta) si ripercuote sulla validità della clausola a favore del terzo
IL TERZO:
 Possono essergli attribuiti non solo diritti di credito ma anche diritti reali
 Il beneficio attribuito al terzo può consistere nella liberazione da un debito verso il
promittente
 Non costituisce contratto a favore di terzo il contratto dal quale derivi un vantaggio di fatto
e non già l’acquisto di un diritto o la liberazione da un debito  la fideiussione giova al
debitore che è terzo rispetto ad essa, ma si tratta di un vantaggio di fatto perché il debitore
non acquista nessun dritto, né viene liberato da alcuna obbligazione. I vantaggi di fatto
sono vantaggi indiretti
 Acquista il diritto automaticamente senza una necessaria dichiarazione, l’acquisto avviene
di regola al momento della conclusione del contratto ma può essere rinviato alla scadenza
di un termine o al verificarsi di una condizione però lo stipulante conserva una correlativa
possibilità di revocare o modificare la stipulazione in suo favore.

LA PROMESSA DEL FATTO DEL TERZO:


Se una persona promette all’altra il fatto di un terzo, quest’ultimo non è in alcun modo obbligato
se non aderisce alla stipulazione, obbligato è il promittente che dovrà adoperarsi per indurre il
terzo a compiere il fatto promesso, se il terzo rifiuta, il promittente dovrà indennizzare l’altra
parte.
Es: il venditore di un terreno promette al compratore che il comune rilascerà una concessione
edilizia, promette di risarcire il danno nel caso che la concessione non sia rilasciata.

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