Principio nominalistico: la stessa cifra pur rimanendo immutata nel tempo ha nel tempo
un diverso potere di acquisto maggiore o minore. Questo è un principio che esprime una
scelta di politica economica che il nostro legislatore ha fatto rispetto alle obbligazioni
pecuniarie in cui l’adempimento (In questo caso il pagamento di una somma di denaro)
non avviene contestualmente alla nascita dell’obbligazione.
Il tempo fissato a favore del debitore che paga mesi dopo crea un danno legittimo (I soldi
perde il potere di acquisto) a danno del creditore (Perché potrà acquistare meno cose).
Deflazione: una diminuzione del livello generale dei prezzi, che genera un incremento del
potere d'acquisto della moneta
La differenza tra i debiti di valuta e i debiti di valore, è che i debiti di valuta sono i debiti che
hanno d’oggetto una obbligazione pecuniaria pattuita in un negozio giuridico, ma tal volta i
pagamenti di una somma di denaro pur essendo obbligazione pecuniaria non è debito di
valuta ma è debito di valore e non soffre il principio nominalistico, dove non devo pagare
una somma ma devo pagare un valore, dovuto all’inflazione (Per esempio tutti i
risarcimenti dei danni).
Quali sono gli strumenti attraverso in cui le parti possono contenere i rischi che derivano
dal fatto che c’è oscillazioni sui prezzi? Nelle obbligazioni pecuniarie le parti possono
pattuire il pagamento oltra una somma dovuta di un interesse. L’interesse non nasce solo
come contrappeso alla variazione del potere di acquisto della somma di denaro, quindi
l’interesse non è indicizzato all’inflazione. Gli interessi anzitutto nascono come
remunerazione della obbligazione pecuniaria. Art. 1.282 c.c.
Negli interessi corrispettivi fissano le parti. Rappresentano una sorta di corrispettivo per
il godimento che il debitore ha del danaro del creditore. Che sono appunto quelli stabiliti
dalla legge e che non richiedono un accordo particolare tra creditore e debitore. Sono
legati all'andamento dell'inflazione e alla redditività del denaro.
23/03/22
Gli interessi legali sono quegli in cui il tasso è fissato dal legislatore. È il parametro di
riferimento che incide sulla misura. Sono dovuti in forza di una previsione di legge.
Gli interessi di mora svolgono una funzione risarcitoria. Con questi mi può proteggere
dall’inflazione, che scattano quando si c’è in adempimento.
Obbligazioni solidali: sono quelle obbligazioni in cui più debitori (Devono essere più
di due) che sono obbligate per la medesima prestazione di modo che ciascuno dei due
o più possa essere costretto ad adempiere l’intera prestazione liverando per l’effetto
tutti gli altri condebitori. Può essere attiva o passiva. È una garanzia per il creditore.
Ciascuno dei più debitore è obbligato ad effettuare, a favore dell’unico creditore, l’intera
prestazione e l’esecuzione di questa, fatta da uno qualsiasi di essi, ha effetto liberatorio
a favore di tutti gli altri.
I regressi, sono il diritto di rivalsa che spetta al condebitore adempiente nei confronti degli
altri condebitori solidali a seguito del pagamento fatto al creditore.
Obbligazioni divisibili: (Art. 1.314 c.c.) Il creditore può chiedere l’adempimento a più
debitori ma a ciascun debitore solo dalla sua quota. Se viceversa ci sono più creditori e
l’obbligazione è divisibile ma non è solidale dall’atto attivo, il debitore può pagare al
creditore ma sono solo per la rispettiva quota di ciascuno. La Ratio di questa norma è
che siamo di fronte a una prestazione che per interessi delle parti per natura della
prestazione è divisibile. “Se più sono i debitori o creditori di una prestazione divisibile e
l’obbligazione non è solidale, ciascuno dei creditori non può domandare il
soddisfacimento del credito che per la sua parte, e ciascuno dei debitori non è tenuto a
pagare il debito che per la sua parte”.
23/03/22
Può essere divisibile o indivisibile per natura o per volontà delle parti.
Hanno ad oggetto due o più prestazioni, ma il debitore si libera eseguendone una sola. Se
una delle prestazioni diviene impossibile per causa non imputabile ad alcuna delle parti,
l’obbligazione si considera semplice ed il debitore è tenuto ad eseguire l’altra prestazione.
L’atto di scelta tra beni e soldi si chiama concentrazione, ossia alla riduzione delle
prestazioni dedotte ad una sola.