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23/03/22

Specie tipiche di obbligazioni

Principio nominalistico: la stessa cifra pur rimanendo immutata nel tempo ha nel tempo
un diverso potere di acquisto maggiore o minore. Questo è un principio che esprime una
scelta di politica economica che il nostro legislatore ha fatto rispetto alle obbligazioni
pecuniarie in cui l’adempimento (In questo caso il pagamento di una somma di denaro)
non avviene contestualmente alla nascita dell’obbligazione.

Quando la somma dovuta è una somma di denaro importante e il tempo dell’adempimento


ha un termine lungo, fermo restando che se potrà pagare fino l’ultimo giorno fissato per
l’adempimento tutta via accadrà che quella somma sarà sempre la stessa malgrado il
tempo trascorso.

Il tempo fissato a favore del debitore che paga mesi dopo crea un danno legittimo (I soldi
perde il potere di acquisto) a danno del creditore (Perché potrà acquistare meno cose).

Il principio nominalistico si sostanzia nella regola secondo la quale le obbligazioni


pecuniarie si estinguono con moneta avente valore legale nello Stato al momento del suo
pagamento e per il suo valore nominale.

Questi fenomeni danno luogo all’inflazione e alla deflazione.

Inflazione: Aumento progressivo del livello medio generale dei prezzi, o anche


diminuzione progressiva del potere di acquisto (cioè del valore) della moneta.

Deflazione: una diminuzione del livello generale dei prezzi, che genera un incremento del
potere d'acquisto della moneta

 Obbligazioni pecuniarie: per adempiere una obbligazione il termine e tempo lo fissa il


giudice. Tra il momento in cui l’obbligazione viene contratta e il momento in cui
l’obbligazione viene estinta intercorre un lasso di tempo più o meno lungo durante il
quale a seconda che i prezzi che rappresentano le paniere dei beni di riferimento
aumenta o decresca, si avrà un fenomeno inflativo oppure deflativo. In questa il b
debitore è tenuto a dare al creditore una somma di danaro. I prestiti sono le tipiche
obbligazioni pecuniarie.
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Per obbligazioni pecuniarie s'intendono le obbligazioni aventi per oggetto una somma di


denaro, il cui adempimento, con effetto liberatorio per il debitore, consiste nel versare al
creditore la somma dovuta.

Se il fenomeno è inflativo accadrà che il debitore della somma di denaro ci ritroverà al


momento dell’adempimento, che il debitore si livera dall’obbligazione pattuendo la somma
dovuta, ma in quel preciso momento, quella somma dovuto pur essendo stata
correttamente pagata avrà una capacità di acquisto inferiore di quella che avrebbe avuto
quando l’obbligazione è sorta.

Il debito pecuniario che viene contratto deve essere sganciato all’andamento


dell’inflazione oppure deve essere sganciato? L’ordinamento fa una scelta, che è di
protezione di che paga tendenzialmente in un sistema inflativo. Il valore non è sganciato
quindi il debitore nei debiti di valuta (Sono dei debiti che hanno di oggetto il pagamento di
una somma di denaro) si livera dal pagamento semplicemente corrispondendo una
somma di denaro dovuta secondo il principio nominalistico. Art. 1.277 c.c.

La differenza tra i debiti di valuta e i debiti di valore, è che i debiti di valuta sono i debiti che
hanno d’oggetto una obbligazione pecuniaria pattuita in un negozio giuridico, ma tal volta i
pagamenti di una somma di denaro pur essendo obbligazione pecuniaria non è debito di
valuta ma è debito di valore e non soffre il principio nominalistico, dove non devo pagare
una somma ma devo pagare un valore, dovuto all’inflazione (Per esempio tutti i
risarcimenti dei danni).

Come si pagano le obbligazioni pecuniarie? Tu paghi con la valuta dello stato.

Quali sono gli strumenti attraverso in cui le parti possono contenere i rischi che derivano
dal fatto che c’è oscillazioni sui prezzi? Nelle obbligazioni pecuniarie le parti possono
pattuire il pagamento oltra una somma dovuta di un interesse. L’interesse non nasce solo
come contrappeso alla variazione del potere di acquisto della somma di denaro, quindi
l’interesse non è indicizzato all’inflazione. Gli interessi anzitutto nascono come
remunerazione della obbligazione pecuniaria. Art. 1.282 c.c.

Negli interessi corrispettivi fissano le parti. Rappresentano una sorta di corrispettivo per
il godimento che il debitore ha del danaro del creditore. Che sono appunto quelli stabiliti
dalla legge e che non richiedono un accordo particolare tra creditore e debitore. Sono
legati all'andamento dell'inflazione e alla redditività del denaro. 
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Negli interessi compensativi, che diversamente dagli altri hanno la caratteristica di


essere dovuti anche quando la prestazione o il credito non è esigibile. Questi riguardano
contratti sinallagmatici (Con prestazioni da una parte dall’altra) in cui a fronte dell’obbligo
di pagamento, l’altra parte ha effettuato una prestazione che ha ad oggetto la consegna di
cosa fruttifera. Sono una componente naturale del danno e della relativa domanda, da
attribuire anche d'ufficio e destinata a compensare il creditore del mancato godimento del
capitale durante il tempo occorrente per la liquidazione.

Gli interessi legali sono quegli in cui il tasso è fissato dal legislatore. È il parametro di
riferimento che incide sulla misura. Sono dovuti in forza di una previsione di legge.

Gli interessi di mora svolgono una funzione risarcitoria. Con questi mi può proteggere
dall’inflazione, che scattano quando si c’è in adempimento.

 Obbligazioni solidali: sono quelle obbligazioni in cui più debitori (Devono essere più
di due) che sono obbligate per la medesima prestazione di modo che ciascuno dei due
o più possa essere costretto ad adempiere l’intera prestazione liverando per l’effetto
tutti gli altri condebitori. Può essere attiva o passiva. È una garanzia per il creditore.
Ciascuno dei più debitore è obbligato ad effettuare, a favore dell’unico creditore, l’intera
prestazione e l’esecuzione di questa, fatta da uno qualsiasi di essi, ha effetto liberatorio
a favore di tutti gli altri.

I regressi, sono il diritto di rivalsa che spetta al condebitore adempiente nei confronti degli
altri condebitori solidali a seguito del pagamento fatto al creditore.

 Obbligazioni divisibili: (Art. 1.314 c.c.) Il creditore può chiedere l’adempimento a più
debitori ma a ciascun debitore solo dalla sua quota. Se viceversa ci sono più creditori e
l’obbligazione è divisibile ma non è solidale dall’atto attivo, il debitore può pagare al
creditore ma sono solo per la rispettiva quota di ciascuno. La Ratio di questa norma è
che siamo di fronte a una prestazione che per interessi delle parti per natura della
prestazione è divisibile. “Se più sono i debitori o creditori di una prestazione divisibile e
l’obbligazione non è solidale, ciascuno dei creditori non può domandare il
soddisfacimento del credito che per la sua parte, e ciascuno dei debitori non è tenuto a
pagare il debito che per la sua parte”.
23/03/22

 Obbligazioni indivisibili: (Art. 1.316 c.c.) La prestazione verso a natura è indivisibile

Può essere divisibile o indivisibile per natura o per volontà delle parti.

“L’obbligazione è indivisibile, quando la prestazione ha per oggetto una cosa o un fatto


che non è suscettibile di divisione per sua natura o per il modo in cui è stato considerato
dalle parti contraenti”.

 Obbligazioni alternative: Prevede sin dall’origine la possibilità di estinguere


l’obbligazione non con una sola prestazione, ma con più di una prestazione. È
alternativa quando ci sono una pluralità di prestazioni ma diversamente dalla
cumulativa non devo ottenere più di una, ma devo ottenere tra quelle che sono previste
al meno una (Soldi o beni).

Hanno ad oggetto due o più prestazioni, ma il debitore si libera eseguendone una sola. Se
una delle prestazioni diviene impossibile per causa non imputabile ad alcuna delle parti,
l’obbligazione si considera semplice ed il debitore è tenuto ad eseguire l’altra prestazione.

L’atto di scelta tra beni e soldi si chiama concentrazione, ossia alla riduzione delle
prestazioni dedotte ad una sola.

 Obbligazioni facoltative: Hanno ad oggetto una sola prestazione, ma il debitore ha


facoltà di liberarsi eseguendone un’altra. Se l’unica prestazione dedotta in obbligazione
diviene impossibile per causa non imputabile al debitore, l’obbligazione si estingue; se
diviene impossibile l’altra obbligazione permane ed il debitore non può liberarsi che
eseguendo la prestazione dedotta in obbligazione.

 Obbligazioni semplici: Hanno ad oggetto un’unica prestazione, che il debitore per


liberarsi è tenuto senz’altro ad eseguire.

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