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LE OBBLIGAZIONI

Il nostro ordinamento distingue tra diritti reali e diritti di credito


(cooperazione tra due soggetti)
Le obbligazioni (da ob-ligare) rientrano nei diritti di credito
C’è un legame tra i due soggetti  un vincolo giuridico  il
debitore deve tenere un certo comportamento
Esiste quindi un rapporto obbligatorio tra creditore e debitore 
deve essere una collaborazione
Tutto il quarto libro è dedicato alle obbligazioni!
Dove troviamo le fonti delle obbligazioni? Art.1173
1. Contratto
2. Fatto illecito
3. Atto o fatto idoneo a produrne una in conformità con l’OG
(sistema di fonti semi-aperto!)
Art.1175 debitore e creditore devono comportarsi seguendo
regole della correttezza
a. Debitore è obbligato a soddisfare interesse creditore
b. Creditore deve cooperare!
Questo art giustifica i cd. Obblighi di protezione  prestazioni
accessorie da parte del debitore (es. custodire la cosa)
L’oggetto dell’obbligazione è la prestazione  comportamento
dovuto dal debitore al creditore.
Possono esserci una moltitudine di obbligazioni!
1. Obbligazioni di dare
2. Obbligazioni di fare
3. Obbligazioni negative (di non fare)
1174 ci dice i caratteri della prestazione:
1. Deve corrispondere ad interesse del creditore
2. Deve essere suscettibile di valutazione economica 
carattere patrimoniale
Inoltre, deve essere lecita, possibile, determinabile!
Bisogna distinguere tra natura della prestazione che DEVE essere
PATRIMONIALE mentre l’interesse può anche non esserlo
Ragione ideale: rapporti umani non tutti suscettibili di valutazioni
economiche, le obbligazioni si occupano solo di quelle
economiche
Ragione pratica: in caso di inadempimento non sapremo come
risarcire!
I rapporti di cortesia hanno si una natura patrimoniale ma non
danno vita a obbligazione (passaggio in macchina)!
Finora abbiamo parlato di obbligazioni civili
Cioè:
A. Rappresentano la giusta causa della prestazione eseguita 
giustificano lo spostamento di ricchezza  NON PUOI
RICHIEDERE INDIETRO I SOLDI
B. Consentono al creditore di agire in giudizio per farsi eseguire
la prestazione
SONO DISTINTE DALLE OBBLIGAZIONI NATURALI
Essi sono doveri morali o sociali ma non legali! ES. DEBITI DI
GIOCO
A. Evidentemente non si può richiedere la restituzione se è
avvenuto spontaneamente e lui è capace di agire
B. NON puoi agire per farti pagare se non paga!
Possono esserci anche obbligazioni complesse:
1. Soggettivamente  molti debitori un creditore o il contrario
2. Oggettivamente  una obbligazione tante prestazioni
SE complessa dal lato passivo (tanti debitori) può essere:
1. Parziaria  ogni debitore paga il suo
2. Solidale  il creditore si fa pagare da uno  solitamente
sono così a vantaggio del creditore
Nelle solidali ci sono però due problemi:
1. Puoi rivolgerti a chi vuoi? SI a meno che non sia specificato e
solo in seguito agli altri (BENEFICIO DI ESCUSSIONE)
2. Azione di regresso per farsi pagare da altri debitori
Nei rapporti attivi puoi pagare ad un singolo creditore NB
Nelle obbligazioni oggettivamente complesse invece:
1. Obbligazioni alternative: due sullo stesso piano, ti liberi
facendone una  spetta al debitore ma può darsi anche al
creditore secondo disposizioni di legge
2. Obbligazioni facoltative: una prestazione però puoi liberarti
anche facendone un’altra
LE MODIFICAZIONI
Modifiche sotto il profilo soggettivo
1. Cambia il creditore  successione del credito  si verifica
con cessione del creditore o pagamento con surrogazione
2. Cambia il debitore  successione del debito  delegazione,
espromissione, accollo
PER LA SUCCESSIONE DEL DEBITO SERVE IL CONSENSO
Creditore originario è il cedente, debitore è il ceduto, terzo è
cessionario
NON si può fare se:
1. Credito è personale
2. Vietato dalla legge (crediti alimentari)
3. Quando le parti dispongono così rendendo edotto il
cessionario
LA CESSIONE DEL CREDITO VA NOTIFICATA AL DEBITORE
Può esserci una CESSIONE PRO SOLUTO  GARANTISCI SOLO
ESISTENZA
Oppure PRO SOLVENDO  GARANTISCI CHE PAGA

LE ALTRE OBBLIGAZIONI
Il terzo tipo di fonte, quelle nascenti dalla legge; due gruppi:
1. Promesse unilaterali
2. Quasi contratti (GESTIONE DI AFFARI ALTRUI – PAGAMENTO
DELL’INDEBITO – ARRICHIMENTO SENZA CAUSA)

LE PROMESSE UNILATERALI: hanno contenuto patrimoniale,


producono effetti solo nei casi previsti dalla LEX, si applica la
medesima disciplina dei contratti; possono esserci le promesse al
pubblico, promessa di pagamento e riconoscimento del debito e i
titoli di credito
Si promette una prestazione a favore di chi si trovi in una certa
posizione. Vincolo solo verso il promittente, può essere revocata
per giusta causa. Nell’altro caso il debitore riconosce l’esistenza
del debito

NEI QUASI CONTRATTI


GESTIONE DI AFFARI ALTRUI  Soggetto agisce nell’interesse di
un altro soggetto senza averne incarico/ragione, deve proseguire
salvo divieto
PAGAMENTO DELL’INDEBITO  Solvens fa prestazione
inesistente ad accipiens (Oggettivo o soggettivo)
ARRICHIMENTO SENZA CAUSA  non tollera spostamenti di
ricchezza di un soggetto ad un altro che non siano giustificati
INADEMPIMENTO
Debitore non esegue esattamente/tempestivamente la
prestazione
Inadempimento radicale e definitivo: totale e non la renderà
neanche in futuro
Inadempimento inesatto: prestazione eseguita non
diligentemente
Ritardo nell’adempimento: esegue ma oltre il termine
Rimedi:
1. Mora del debitore
2. Risarcimento del danno
3. Risoluzione del contratto
LA MORA DEL DEBITORE
Ritardo ingiustificato (non deve essere causato dalla stessa mora
del creditore o da una causa che non è imputabile al debitore)
Per fare la mora serve atto chiamato costituzione in mora (1219)
 intimazione di adempimento
Mora automatica  MORA EX RE
1. L’obbligazione da fatto illecito extracontrattuale
2. Debitore dichiara per iscritto di non voler adempiere
3. Obbligazione doveva essere adempiuta entro termine al
domicilio del creditore
Debitore quindi ha conseguenze:
1. Interessi moratori al tasso legale
2. Creditore può chiedere risarcimento maggior danno subito
3. Sul debitore grava il rischio di impossibilità della prestazione
a lui non imputabile (passaggio del rischio)
Su chi grava il danno? Responsabilità per inadempimento 
responsabilità contrattuale
Punto di equilibrio tra creditore e debitore
ART 1218 FISSA I CRITERI
1. Criterio della possibilità/impossibilità prestazione
2. Imputabilità/non imputabilità al debitore
Debitore deve provare impossibilità e non imputabilità
Quando è impossibile?
1. Oggettiva e assoluta (P.A vieta commercio prodotto)
2. Servono mezzi al di là della ragionevolezza
3. Dipende da attività del debitore quindi è IMPUTABILE a lui
È imputabile quando esiste ragione che giustifica attribuzione
responsabilità inadempimento al debitore.
1. Responsabilità per colpa
2. Responsabilità oggettiva: dipende da qualche fattore
organizzativo e di controllo, difficile la prova liberatoria
Quando si è in colpa?
Negligenza, imprudenza, imperizia, mancanza di diligenza 
1176 adempiere come buon padre di famiglia (serio e scrupoloso)
per valutare la colpa si metterà in parallelo…
Colpa dipende da attività svolta quindi diversi criteri di diligenza
 alcuni codificati altri informali
1. Colpa grave
2. Colpa ordinaria
Si ha DOLO quando debitore ha conoscenza e/o volontà di
danneggiare qualcuno con la sua condotta
a. Volontà significa che debitore vuole cagionare il danno al
creditore
b. Coscienza consapevole che si potrebbe verificare un danno
Legge tratta DOLO in maniera rigorosa e severa
Adesso guardiamo la RESPONSABILITA OGGETTIVA
Responsabilità basata sul rischio, maggior tutela al creditore,
debitore deve rispondere a tutto  ha comunque prova
liberatoria
Se inadempimento si verifica in ragione di un fatto che non
rientra nell’attività del debitore  caso fortuito  non
responsabile
Per comprendere meglio distinguiamo tra:
1. obbligazioni di mezzi: debitore deve semplicemente svolgere
attività al creditore senza garantire risultato
2. obbligazioni di risultato
la prova liberatoria è nel secondo caso più gravosa
2697 stabilisce onere della prova  chi vuol far valere diritto in
giudizio deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento.
Deroga nel caso dell’inadempimento:
1. esistenza obb
2. inadempimento
3. danno subito
4. NON L’imputabilità, sta al debitore smentirla, facilitazione
probatoria verso il creditore
IL DANNO
Inteso come riduzione patrimonio creditore
a. Danno emergente  spese sostenute
b. Lucro cessante  mancato guadagno
Queste due danno luogo al danno patrimoniale
Quantificazione tenuto conto alcuni fattori
1. Conseguenza immediata e diretta
2. Prevedibilità  quello che si poteva prevedere
3. Valutazione equitativa
4. Interessi legali
Come si ripara il danno?
Risarcimento per equivalente  economico
Risarcimento in forma specifica  si ripristina interesse che
inadempimento ha impedito di realizzare
VA RISARCITO TUTTO IN CONSEGUENZA IMMEDIATA SOLO SE
POTEVA ESSERE PREVISTO, DIMINUITO SE CONCORSO DI COLPA
SE CREDITORE POTEVA EVITARE NO SKEI
SE CREDITORE NON RIESCE A DARE PARAMETRO, VALUTAZIONE
EQUITATIVA
Se ci si accorda ex ante si ha clausola penale, creditore non può
richiedere sia clausola che prestazione, giudice può limitare se
eccessivo o impedimento parziale.
Debitore e creditore possono accordarsi su esonero
responsabilità o limitazione di responsabilità

LE INVALIDITA
I contratti NON devono presentare DIFETTI
Se ci sono DIFETTI l’ordinamento predispone RIMEDI
CONTRATTUALI
Ci sono vari tipi di RIMEDIO:
a. RIMEDI nell’interesse generale  nullità; valore
fondamentale dal punto di vista sociale
b. Nell’interesse particolare  annullamento, rescissione e
risoluzione, pregiudica la posizione di uno dei contraenti
c. Che reagiscono a difetti originari  nullità, annullamento,
rescissione; nascono con la formazione del contratto o
preesistono
d. Che reagiscono a disturbi sopravvenuti  disturba il buon
funzionamento del contratto stesso

Oggi trattiamo i difetti originari che hanno come rimedi nullità,


annullamento e rescissione.
I difetti originari portano all’invalidità del contratto, ci sono vizi
all’origine del contratto o mancanze.
Contratto invalido è inefficace (non produce effetti) ma ciò non
significa il contrario
INEFFICACIA 
a. Originaria da quando è nato
b. Sopravvenuta (condizione risolutiva)
c. Assoluta (non produce effetti neanche verso terzi)
d. Relativa (produce effetti su parti e terzi tranne alcuni) es.
atto trascritto dopo è inopponibile solo a chi ha scritto terzo

La nullità è il vizio più radicale (art. 1418)


CONTRATTO NULLO quando:
1. Contrario a norme imperative
2. Manca uno dei requisiti fondamentali, causa, motivo,
oggetto illeciti
3. È previsto da specifiche disposizioni di legge
Ci sono 2 gruppi:
- Nullità strutturali  elementi essenziali del contratto
- Nullità politiche  derivano da fatti disapprovati
dall’ordinamento, che li considera vizi

NULLITA STRUTTURALE
Contratto gravemente incompleto o assurdo
1. Manca l’accordo, contratto per scherzo
2. Manca la causa
3. Oggetto inesistente, impossibile o indeterminabile
4. Difetto di forma se richiesta
NULLITA POLITCA
Ordinamento disapprova certi fatti, tali contratti sono detti anche
contratti illeciti.
1. Oggetto illecito
2. Causa illecita
3. Condizione illecita
4. Motivo comune è determinante e illecito
NULLITA TESTUALE E VIRTUALE
Altri casi:
TESTUALE: Nullo se lo dice la legge
VIRTUALE: nullo se contro norme imperative salvo legge
ANNULLAMENTO:
Vizio meno grave
1. Vizi legati all’incapacità di agire
2. Vizi legati alla volontà: si chiude contratto che non
corrisponde ad intenzioni di una parte (errore – dolo –
violenza)

ERRORE
Ignoranza o falsa conoscenza di elementi rilevanti per decidere in
merito ad un contratto  falsa percezione di alcuni elementi
Parte stipula contratto su presupposto erroneo  sarò quindi per
loro sconveniente
Non tutti gli errori OG considera rilevanti (a tutela della
controparte)  la rilevanza dell’errore è limitata dalla
considerazione degli interessi della controparte
Legge fissa requisiti che rendono errore rilevante e capace di
portare ad annullamento del contratto.
ERRORE ESSENZIALE  se riguarda elementi essenziali nella
formazione della volontà contrattuale
1429 stabilisce i criteri
1. Quando cade su natura o su oggetto del contratto
2. Quando cade sull’identità dell’oggetto della prestazione
3. Quando cade sulle qualità della persona o dell’altro
contraente
4. Quando essendo errore di diritto è stato ragione principale
del contratto

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