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DIRITTO PENALE II

1. IL FATTO TIPICO: CONDOTTA, EVENTO, NESSO DI CUAUSALITÀ

In ogni fatto commissivo penalmente rilevante sussite un’azione umana. Il diritto penale italiano
difende all’integrità dei beni giuridici. È indispensable esamminare ogni singola norma
incriminatrice. Esistono diverse tipo di reati:

- Reati a forma libera: ogni comportamento umano che abbia causato un determinato
evento.
- Reati a forma vincolata: làzione concreta sarà specifico modelo di comportamento
(descritto della norma incriminatrice).
- Reaati di possesso: sono reati nei quali lòggeto del divieto è il possesso di alcuna cosa (p.e.
monete false).
- Reati di sospetto: carattere peculiare che riguarda lìnserzione un una norma
incriminatrice.

Il fatto tipico si compone di:

 I presupposti della condotta: molti reati sono correlati con la condizione che l’azione
venga compiuta in presenza di determinate situazioni giuridiche (ejemplo de la
embarazada: si no hay emabarazo, es imposible que se cometa el delito de aborto). È
necessario che il diritto sia in connessione con cierti situazioni giuridiche.

 L’evento: normalmente la norma incriminatrice richiedi ol verificarsi di un evento, cioè, di


un accadimento temporalmente e spazialmente separato dall’azione e che da questa debe
essere causato. L’evento è un elemento del fatto di reato. È il risultato dell’azione o
dell’omissione che ha danneggiato un interesse.

 Il nesso di causalità nei reati commissivi: tra l’azione e l’evento deve sussistere un nesso di
causalità. L’art. 40 c.p. dispone che nessuno puè essere punito per un fatto preveduto dalla
legge como reato se l’evento dannoso non è conseguenza della sua azione od omissione. Il
problema è poter affermare che un evento è conseguenza de una azione.

2. REATI ATTIVI ED OMISSIVI

- Reati attivi: anche si può dire reato comissivo, che è un comportamento attivo e volontario
deñ soggetto che provoca una lesione a un bene tutelato giuridicamente.

- Reati omissivi: è l’omissione delle azioni. L’omissione consiste nel mancato compimento di
un’azione che si ha l’obbligo giuridico di compiere. Esistono due tipo di reati omissivi:

o I reati omissivi propri: non aiutare a persone in situazione di pericolo grave. Si


consumano con il semplice non fare la condotta prevista dalla legge. Es: omissione
del dovere di sollievo
o I reati omssivi impropri o commissione per omissione: é quando una persona ha
l’obbligo di fare determinati azioni (p.e. quando un bambino muore perché i suoi
genitori non lo nutrono). Il DP attribuisce il risultato prodotto all'omissione. La
consumazione non sta facendo + risultato. La persona che omette ha l'obbligo di
impedire che il risultato si verifichi. Ricopre una posizione di garante per quanto
riguarda il bene legale e deve garantirlo.

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3. LA COLPEVOLEZZA: DOLO, COLPA, PRETENINTENZIONE, RESPONSABILITÀ OGGETIVA

a) Colpevolezza: per li imposizione della sanzione penale, la commissione del fatto antigiuridco
debe essera rimpproverata all’autore. La persona che commette un reato può capire e
desiderare. Il principio di colpevolezza si contrapone a una serie di residui di incivilità (alla
responsabilitá oggetiva, alla responsabilità penale, etc).È un complesso degli elementi soggetivi
dove si fonda la responsabilitá penale. La colpevolezza contiene: la colpa, il dolo, la
responsabilità oggetiva e la preterintenzione.

b) Dolo: la realizzazione con dolo di un fatto antigiuridico comporta la forma piè grave di
responsabilità penale. Si richiede la rappresentazione e la volizione del fatto antigiuridico.

Il soggeto agisce (actúa) con dolo quando ha ben chiari dinanzi agli occhi il fatto antigiuridico lo
commette. Il duubio è incompatible con il dolo nei casi in ciu la legge richiede una conoscenza
piena; basta la conoscenza del comune cittadino della normativa.

- Nel momento volitivo del dolo: il soggetto debe anche aver voluto la realizzazione del
fatto antigiuridco.
- Il dolo piuò assumere tre gradi, che dipendono dall’intensità tanto del momento volitivo. I
gradi del dolo:
o Dolo intenzionale: nel medesime (en el mismo) atto ppuò commettersi uno o piu
atti dolosi.
o Dolo diretto: l’autore dell’azione provoca un danno volontariamente. Il resultato
di questa azione è il fine che lui voleva.
o Dolo eventuale: il proprio nome lo dice, il dolo derivato da un’altra azione è
eventuale. Il soggeto sa che può apparire perché è una possibilità di risultato.

c) Colpa (imprudencia): la realizzazione per colpa di un fatto antigiuridico è meno grave rispetto
alla realizzazione dolosa. La colpa ha una struttura diversa al dolo. La colpa ha un requisito
negativo (l’assenza di dolo) e una positivo (che il fatto sia compito con negligenza, imprudenza,
impericia, etc). Agisce in modo sconsiderato (colpevole) il soggetto che senza intenzione
produce un risultato (tipicamente illegale) prevedibile ed evitabile, come conseguenza di aver
violato un dovere di diligenza che gli era richiesto di adempiere. Composto da un doppio
elemento:

I. Violazione del dovere di diligenza: NON RISPETTA UN OBBLIGO DI CURA CHE TI È


NECESSARIO ADEMPIERE
II. Prevedibilità ed evitabilità del risultato criminale: possibilità che l'autore anticipa
sebbene il soggetto non abbia previsto nulla. è necessario che avrebbe potuto e
dovuto evitare il risultato. . NON PUOI RIPRODURRE CI CHE È IMPREVISTO, O ANCHE
SE PREVEDIBILE È INEVITABILE.

 Colpa cosciente: il soggetto rappresenta la possibilità che si verifichi il risultato dannoso e


tuttavia agisce confidando che non si verifichi.

 Colpa inconscia: il soggetto non rappresenta la possibilità che si verifichi il risultato


dannoso, sebbene avrebbe potuto e dovuto farlo

d) Preterintenzione: questo termine designa i reati che se sa che sono contrari al Diritto,
produccono un altro danno non cnosciuto per l’autore, ma lui prima dovrebbe sapere il

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risultato. Produzione di un risultato che supera quello che si voleva ottenere. Vai oltre
l'intenzione. Distinguiamo in base al risultato tra:

 Omogeneo: il risultato più grave non implica un Cambio di criminalità (infortuni - infortuni
più gravi, vuoi ferire di meno e ferirti di più).

 Eterogeneo: il risultato più grave suppone un cambiamento di reato (lesioni - omicidio,


vuoi ferirti e ucciderti)

e) Responsabilità oggetiva: è un tipo di responsabilità giuridica nella queale il soggeto è chiamato


a rispondere di un illicito, senza colpa o dolo. Non può esserci responsabilità penale senza
intenzione o colpa.

4. L’ERRORE

L’errore consiste in una falsa rappresentazione della realità o nell’esecuzione non volontaria del
fatto con modalità diverse due previsto.

Da un lato sta l’errore sulla percezione che l’agente ha della sua condotta e dall’altro lato sta
l’errore del agente durante la realizazione del fatto tipico.

 Errore di tipo: il soggetto ritiene che tutti o alcuni degli elementi che danno luogo
all'affermazione del tipo non concorrono al suo comportamento nonostante in realtà
concordino. (Ej: cazador que mata a un delincuente escondido en un matorral que creyendo
que es u animal (no sabe que mata a otro).

 Errore di divieto: Il soggetto crede di agire in conformità con la Legge quando in realtà non lo
è. Questa credenza errata può avere origine in due modi:

o Errore Diretto Sul Divieto: Perché ritieni che la tua condotta non sia vietata dalla
legge.

o Errore Indiretto Del Divieto / Esenzione Puttativa.Pur sapendo che la condotta che
svolge è delittuosa, agisce nell'errata convinzione di essere tutelato da una causa di
giustificazione.

5. L’IMPUTABILITÀ

Condizione perché un fatto possa essere rimproverato è che l’autore, al momento della
commissione del fatto, fosse imputabile, cioè, capace di intindere e di volere: in altri termini,
capace di comprendere il significato sociale e le conseguneze dei propri atti (capacità di intendere)
nonché di autodeterminarsi liberamente (capacità di volere). Il legislatore ha disposto al art. 85 che
nessuno può essere punito perun fatto preveduto dalla legge como reato se non era imputable
(vizio di mente, della crónica intossicazione de alcool o da stuefacenti, sordomutismo, etc). Infine
ha escluso ce gli stati emotivi e passionali posano essere non imputabili.

6. L’ANTIGIURICITÀ E LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE

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L’antigiuridicità: il nesso di contraddizione tra il fatto e l’ordenamento giuridico. Il fatto è
antigiuridico quando è commesso in assenza di una causa di giustificazione.

Causa di giustificazione: sono attuaioni ammesi per il proprio diritto che determinano como
giuridico un fatto antigiuridico. Questi cause di giustificazione sono per esempio: il stato di necesità
o la legitima difesa.

7. LE FORME DI MANIFESTAZIONE DEL REATO: CIRCONSTANZE, TENTATIVO, CONCORSO DI


PERSONE

Un reato consumato cioè chi compie un fatto concreto nel qule sono presenti tutti gli estrremi di un
dato reato. Chi cerca di compiere un reato ma non ci riesce, non incorrebbe in alcuna
responsabilità penale. C’è bisgno di una norma “ad hoc” per fondare la responsabilità di chi non
realiza in prima persona un reato, consumato o tentato, ma si limita ad aiturate o persuadere altri a
commetterlo.

 Il tentativo: art. 56: chi compie atti aidonei, diretti a commettere un delitto, responde di
delito tentato sel’azione non si compie o l’evento non si verifica. Quindi il tentativo
rappresenta un tituolo autónomo di reati e non una circonstanza atenuante. Se solo il
soggetto esegue una parte degli atti esecutivi, siamo di fronte a un tentativo incompiuto,
tuttavia, se li pratica tutti, siamo di fronte a un tentativo finito.

 Tentativo incompiuto: ritiro (desistimiento) volontario. L'autore sospende


volontariamente l'esecuzione.
 Tentativo concluso: pentimento (arrepentimiento) spontaneo. L'autore fa
volontariamente qualcosa che impedisce alla corsa completata di produrre il
risultato.

Il ritiro e il pentimento volontario ed effettivo, che hanno effetto, annullano


l'incriminazione del tentativo. Si risponde con quanto è già stato realizzato:
TENTATIVO QUALIFICATO.

 Concorso di persone: si tratta della ipotesi in ciu la commissione di un reato è per più
soggetti. Esistono:
o L’autore: Gli autori sono quelli che realizzano l'evento in proprio
o Co-autore: Gli autori sono quelli che compiono l'atto congiuntamente
o Induttore: Quelli che inducono direttamente un altro o altri a eseguirlo
o collaboratore necessario: Coloro che collaborano alla sua esecuzione con un atto
senza il quale non sarebbe stato compiuto
o Complice: Persona che aiuta a commettere un crimine senza prendere parte alla
sua esecuzione materiale o che vi partecipa insieme ad altre persone. Se gli atti di
collaborazione non fossero necessari per l'esecuzione del reato così il reato
sarebbe stato commesso in egual misura.

 Circonstanze: esistono circnostanze aggravanti e attenuanti:


o Aggravanti: sono circonstanze che faccia più grave la pena.
o Attenuanti: sono circonstanze che faccia meno grace la pena.

8. PLURALITÀ DI REATI, CONCORSO DI NORME E CONCORSO DI REATI

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a) Unità o pluralità di reati: è necessari verificare sa davero ci si trova in presenza di più reati. Di
concorso di reati potrà parlarsi solo quando si sciolga l’alternativa unità-pluralità di reati. Può
succedere che il reati decritto dalla norma hanno bisogno dell’essecuzione di più azioni, che
dunque daranno vita ad un unico reato. Inoltre di reati con più azioni può parlarsi anche a
propósito dei reati abituali, che esigono la reiterezazione, ache ad apprezzabile distanza di
tempo, di una pluralità di atti.

b) Il concorso di reati: è necessari distinguere se i reati commesi con un’unica azione od


omissione o con più azione od aomssioni. Nel primo caso, si parla di concorso formale di reali,
nel secondo, di concorso materiale di reati. È una distinzione a cui la legge ricollega importante
conseguenze sul piano del trattamento sanzionatorio. Il trattamento del concorso formale di
reati è più leggero che il concorso materiale di reati.

c) Il concorso apparente di norme: può essere diviso in due gruppi:


a. Quando un único fatto concreto sia riconducibile ad una pluralità di norme.
b. Quando si realizziono più fatti concreti cronológicamente separati.

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