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Il diritto penale

è il complesso delle norme che


descrivono i reati e le conseguenze
(pene) da essi derivanti.

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• Lo Stato proibisce determinati
comportamenti umani -i reati-

• Utilizza la minaccia di una


specifica sanzione afflittiva
(la pena)

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Perché lo fa?

Per tutela i valori fondanti di un


popolo

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E’ il tipo di sanzione, “la pena”, che
distingue, l’illecito penale, dall’illecito
civile e dall’illecito amministrativo.

Il diritto penale è l’unico che prevede


tra le pene,
la privazione della
libertà personale.

5
Il diritto penale si evolve con
l’evolversi della società

6
q Comportamenti ritenuti gravi
qualche decennio fa, oggi non
sono più reato
(es. l’infedeltà matrimoniale)

q comportamenti ritenuti non


meritevoli di punizione,oggi sono
puniti come reati anche gravi
(Stalking o Revenge Porn).
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Diritto penale in Italia

Il sistema penale italiano è fondato


sul doppio binario (due sanzioni)

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1. le pene sono indirizzate a punire
il fatto

2. le misure di sicurezza a
prevenire comportamenti illeciti
basati su un giudizio di
pericolosità sociale della sua
personalità
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Principi generali del diritto penale
all’interno della Costituzione.

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Analisi

Diritto alla difesa

Il diritto alla difesa gratuita

Il diritto al risarcimento

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Che Cos’è il Diritto di Difesa?

Il diritto di difesa è un diritto


inviolabile, in qualsiasi stato e grado
del procedimento.

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Esso comprende un insieme di
attività volte a sostenere le ragioni di
una parte in un giudizio e a
controbattere quelle avversarie.

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Permette di esercitare tutte le
necessarie difese in condizioni di
uguaglianza con le altre parti del
giudizio.

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I Processi sono eventi complessi
che richiedono una conoscenza
approfondita della legge.

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Questo diritto appartiene ad ogni
cittadino anche a prescindere
dall’instaurazione di un vero e
proprio processo.

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Il diritto di difendersi si ha anche, ad
esempio, dinanzi all’attività
investigativa del P.M. o della polizia
giudiziaria.

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Come si Esercita?

In ambito penale, il diritto di difesa si


può manifestare in vari modi.

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Si può esercitare durante
l’interrogatorio dell’indagato, prima
del quale quest’ultimo deve essere
sempre avvertito che:

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q le sue dichiarazioni potranno
sempre essere utilizzate nei suoi
confronti

q ha la facoltà di non rispondere ad


alcuna domanda

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Il diritto di difesa si articola nel

q diritto di tacere,
q di nominare uno o due difensori
q di conferire con il proprio avvocato in
ogni stato e grado del procedimento
q nel diritto alla prova,

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Il diritto alla difesa gratuita

Assicura il patrocinio a spese dello


Stato per l’assistenza giudiziaria dei
non abbienti, cioè delle persone
economicamente svantaggiate in
modo tale da rendere la giustizia
accessibile a tutti.

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Affinché la giustizia sia equa,
le 2 parti in contrasto

devono agire
su un piano paritetico,
senza che una delle due
abbia vantaggio sull’altra.
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Se l’accusato non potesse avvalersi
di un avvocato, la giustizia finirebbe
per essere un mero arbitrio.

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Il diritto alla riparazione

Stabilisce che lo Stato debba


pagare per gli errori che commette,
versando una cifra alla persona che
subisce un danno.

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Modalità per attuare la riparazione:

1.Pagamento di una somma di


danaro.

calcolata su parametri quali:


- le condizioni dell’avente diritto,
- la durata dell’eventuale pena,
- le conseguenze personali o familiari
della condanna.

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2.costituzione di una rendita vitalizia

intesa come prestazione periodica di


una somma di danaro, per tutta la durata
della vita del danneggiato.

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3.inserimento del danneggiato in
un istituto a spese dello Stato
quando il danneggiato versi in
condizioni di salute che ne
compromettano l’autosufficienza e lo
chieda espressamente.
29
Il diritto all’indennizzo è riconosciuto
anche nel caso di morte del
condannato e si trasmette al
coniuge, ai discendenti ed agli
ascendenti

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Il diritto all’indennizzo è escluso:
• Alle persone conviventi
• A coloro che si trovino in una
situazione di indegnità a
succedere.

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Chi è il giudice naturale.

Il "giudice naturale precostituito per


legge" è il giudice che la legge individua
in base a criteri certi ed oggettivi:

• materia del contendere

• territorio sul quale si è svolto il fatto

• Valore della causa 33


Per evitare situazioni di parzialità del
giudice, la legge prevede specifici
istituti:
INCOMPATIBILITA'

ASTENSIONE

RICUSAZIONE
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Incompatibilità

Quando il giudice nel medesimo


procedimento ha esercitato funzioni
di giudice per le indagini preliminari
Oppure per ragioni di parentela o
affinità.

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L’astensione.

Si concentra in particolar modo sugli


eventi della vita professionale del
giudice.
• se ha interesse nel procedimento,
• se ha dato consigli o manifestato
il suo parere sull'oggetto del
procedimento fuori dell'esercizio
delle funzioni giudiziarie 36
La ricusazione.

Comporta la sostituzione di un
giudice sollecitata dalle parti al
ricorrere di determinate condizioni,
che rischiano di compromettere la
credibilità del giudice
nell'esercizio delle sue funzioni.

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Principio di legalità

“Nessuno può essere punito se non


in forza di una legge che sia entrata
in vigore prima del fatto commesso”

Il principio di legalità nasce con


uno scopo: garantire una
maggiore tutela dei diritti del
cittadino nei confronti del potere
dello Stato. 38
PRINCIPIO DI LEGALITA’

RISERVA
DI IRRETROATTIVITA
LEGGE

TASSATIVITA’ DIVIETO DI
DETERMINATEZZA
ANALOGIA

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RISERVA DI LEGGE

Esprime il divieto di punire un


determinato fatto in assenza di una
legge preesistente che lo configuri
come reato.

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TASSATIVITA’

Impone al legislatore di formulare le


norme penali in modo chiaro e
conciso in modo tale che non ci
possano essere dei dubbi.

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IRRETROATTIVITA’

La legge penale non può essere in


nessun modo applicata ad un caso
passato in cui quel dato fatto non
era considerato rilevante ai fini della
legge penale.

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DIVIETO DI ANALOGIA

L'analogia viene intesa come quel


procedimento attraverso il quale
vengono disciplinati i casi che non
sono espressamente previsti dalla
legge.

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Ma in diritto penale, il giudice
trovatosi di fronte ad
una controversia in ambito penale
deve decidere attenendosi alla
legge e non può andare oltre.

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LA RESPONSABILITA’ PERSONALE

Introdotta per le rappresaglie compiute


dal regime fascista su persone estranee
ai fatti, nonché la persecuzione dei
familiari dei cosiddetti «criminali politici»

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Ciascun individuo è responsabile
solamente per le proprie azioni e
non può essere punito per un reato
commesso da altre persone.

47
Questo principio mira a vietare il
rischio che le pene possano essere
trasmissibili

(per esempio, che la pena per un


reato commesso dal padre possa
ricadere sui figli).

48
Il principio deve essere inteso
anche come responsabilità per
fatto proprio colpevole.

49
La colpevolezza è il giudizio di
rimproverabilità per l’atteggiamento
antidoveroso all’obbligo.

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COLPEVOLEZZA

DOLO COLPA PRETERINTENZIONE

51
Il DOLO I

Il delitto è doloso, o secondo


l'intenzione, quando l'evento
dannoso è dall'agente preveduto e
voluto come conseguenza della
propria azione od omissione

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LA COLPA

Il delitto è colposo, o contro


l'intenzione, quando l'evento, anche
se preveduto, non è voluto
dall'agente

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PRETERINTENZIONE

Il delitto è preterintenzionale, o oltre


l'intenzione, quando dall'azione od
omissione deriva un evento minore
voluto e un evento maggiore non
voluto.

54
Il principio di non colpevolezza
(Presunzione di innocenza)

Ciascun cittadino italiano è


dichiarato non colpevole fino a
quando non sia stata emessa la
sentenza definitiva che accerta la
sua responsabilità penale

55
Il principio di umanità della pena

Non sono ammesse modalità di


pena che siano lesive del rispetto
della persona
(quali, per esempio, pene corporali
o forme di tortura).

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Il principio di umanità della pena

• Principio di civiltà
che deve improntare di sé la
disciplina delle pene, della loro
esecuzione e tutta
l'organizzazione carceraria

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Uno dei principi fondamentali della
Costituzione è proprio il rispetto
della dignità dell’uomo mentre nella
tortura non solo viene disatteso
questo principio, ma la dignità
umana costituisce proprio il bene
giuridico offeso dal reato

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il diritto di ogni individuo a non essere
sottoposto né a torture né trattamenti
inumani o degradanti viene garantito
anche dai Diritti Umani e va ad inserirsi
nella più ampia tutela della dignità
umana e del diritto all'integrità della
persona.

59
• Convenzione delle Nazioni Unite
contro la tortura o trattamenti
disumani, approvata dall'Assemblea
generale dell’ONU 1984 a New
York.

60
Tale Convenzione prevede l’obbligo per
gli Stati firmatari di sanzionare
penalmente atti qualificabili come
tortura

61
• Inosservanza, da parte dell’Italia, di
tale obbligo aveva ingenerato una
situazione paradossale in cui un reato
come la tortura, che in alcuni casi
può configurare addirittura un
crimine contro l’umanità, per
l’ordinamento italiano non costituiva
neppure uno specifico reato
62
• Per molto tempo lo Stato italiano aveva
sostenuto non fosse necessaria
l’introduzione di un apposito reato.

• La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo


nel 2015 ha invece censurato la lacuna
dell’ordinamento italiano.

• Introduzione, con l. 110/2017, del delitto


di tortura.
63
L’ultimo comma, nel testo approvato
dall'Assemblea Costituente, recitava:
"Non è ammessa la pena di morte, se
non nei casi previsti dalle leggi militari
di guerra”

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Il testo attuale è frutto della Legge
costituzionale n. 1 del 2 ottobre 2007,
che ha eliminato la pena di morte anche
dai codici penali militari di guerra.

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66
Quali Paesi hanno la pena di
morte?

Nel 2020, 53 Paesi hanno ancora la


pena di morte e la infliggono
utilizzando una varietà di metodi tra
cui l’impiccagione, la fucilazione,
l’iniezione letale, l’elettrocuzione e la
decapitazione.
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Finalità rieducativa della pena

Le pene non devono tendere


solamente a punire chi si è reso
colpevole di un reato, ma, se
possibile, devono mirare anche alla
sua rieducazione favorendone il
reinserimento nella società.
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ERGASTOLO E FINALITA’
RIEDUCATIVA

E’ compatibile l’ergastolo con il fine


rieducativo della pena detentiva?

70
La questione è stata risolta dalla
Corte costituzionale

71
“la rieducazione del reo può
avvenire anche senza il
reinserimento dello stesso nella
vita sociale”

72
ERGASTOLO OSTATIVO

Vieta la concessione dei benefici,


senza una condotta collaborante
con la giustizia del detenuto.

73
Per fronteggiare una situazione di
grave allarme sociale, sorta nei
primi anni del 1990, il legislatore è
intervenuto con una normativa
emergenziale
74
Lo scopo è differenziare il
trattamento penitenziario per gli
autori dei reati legati alla criminalità
organizzata di stampo mafioso

75
Accade dunque che la pena, in
queste ipotesi, venga scontata
interamente in carcere,
senza considerare
l’eventuale ravvedimento
del reo e trasformando
l’ergastolo in un vero
e proprio “fine pena mai”
76
Questo sistema si fonda su
una presunzione
assoluta di
pericolosità
sociale
del detenuto

77
La perpetuità di questa pena
detentiva può essere vinta
solamente mediante la
collaborazione con la giustizia.

78
Finalità della pena

79
La teoria della retribuzione

La pena deve servire a punire il


colpevole per il male
provocato dalla sua azione illecita.

80
La teoria della prevenzione

La prospettiva della pena frena i


soggetti nella loro tendenza a
delinquere

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Teoria della rieducazione

Le pene devono tendere alla


rieducazione del condannato

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Lo Stato deve creare durante
l’esecuzione della pena, le
condizioni necessarie affinché il
condannato possa successivamente
reinserirsi nella società in modo
dignitoso mettendolo poi in
condizioni, una volta in libertà, di
non commettere nuovi reati

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In Italia perché le carceri italiane
sono spesso sovraffollate e troppo
poco attrezzate per consentire una
rieducazione

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Esistono varie esperienze di segno
opposto, che spesso passano
attraverso la pratica del lavoro:

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o in alcune carceri piemontesi viene
impacchettato il caffè;

o sull’isola della Gorgona, vicino a


Livorno, si producono prodotti
enogastronomici;

o nel carcere di Bollate, alle porte di


Milano, si insegna a gestire i
cavalli 86

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