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PIANO DI DIRITTO PENALE PARTE GENERALE
DIRITTO PENALE = insieme di norme dellordinamento giuridico che prevedono e disciplinano una Misura
Sanzionatoria (Pena) come conseguenza ad un determinato comportamento umano (Reato).
Branca del diritto pubblico, norme dettate per la tutela della collettivit e per la sicurezza sociale.
CARATTERISTICHE :
1) SUSSIDIARIETA = lordinamento ricorre alla sanzione solo quando le misure alternative
non ci sono e quindi vi tutela penale come exstrema ratio.
2) FRAMMENTARIETA = tra una norma incriminatrice e un'altra vi sono casi che non
vengono trattati cio sono indifferenti per il diritto penale (colpisce a macchia)
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PRINCIPIO DI LEGALITA = i fatti di reato, le pene e le misure di sicurezza, devono essere espressamente previsti
dalla legge.
Nullum Crimen, nulla poena, sine legge scripta!
--- Codice Penale art.1 Nessuno pu essere punito per un fatto che non sia espressamente previsto dalla
legge, ne con pene che non siano da esso stabilite.
--- Costituzione art.25 2 Nessuno pu essere punito se non in forza di una legge entrata in vigore prima
della commissione del fatto inteso come reato. (si intende per tutti gli aspetti
--- CEDU art.7 nessuno pu essere condannato per un azione o omissione che al momento in cui fu
commessa, il fatto non era previsto dalle norme di diritto internazionale o diritto interno.
n.b. sempre esistito nella storia due modi di intendere tale principio:
FORMALE = divieto di punire qualsiasi fatto che, al momento della commissione del reato, non sia
espressamente previsto dalla legge e non vi siano pene che non siano dalla legge stessa stabilite.
SOSTANZIALE = considera reato ogni fatto socialmente pericoloso anche se non previsto legge. (non accolto).
4 COROLLARI DEL PRINCIPIO LEGALITA:
--- 1 RISERVA
assoggettare a pene.
--- Diritto Penale Interno e Diritto Comunitario = vi un rapporto problematico perch chi emana gli atti aventi valore
giuridico nel nostro ordinamento (Direttive, regolamenti etc.) non un organo rappresentativo della volont popolare
ma bens, dal consiglio e non dal parlamento europeo che espressione della volont popolare.
Se vi un incompatibilit tra norma interna ed esterna di diritto penale il giudice pu disapplicare e non abrogare la
norma interna, per far ci la norma deve essere chiara, avere un contenuto preciso e non deve aver bisogno di alcun
adeguamento.
es.1 Caso Ratti in cui lordinamento interno non si era adattato ad alcune direttive comunitarie.
Un imprenditore italiano chiamato in una causa penale in materia di rispetto di una normativa interna riguardo i
solventi e vernici, era riuscito a dimostrare che non aveva rispettato la norma interno perch si era adeguato agli
standard europe; quindi il giudice ha dato ragione allimprenditore anche perch la direttiva era precisa e chiara.
TASSATIVITA = la descrizione del comportamento penalmente rilevante deve essere chiara precisa e
tassativa.
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--- 3 DIVIETO DI ANALOGIA = il giudice non pu far riferimento a casi simili perch se non vi la
norma significa che quel comportamento irrilevante per il diritto penale. essa diversa dallINTERPRETAZIONE
ESTENSIVA.
--- 4 PRINCIPIO DI IRRETROATTIVITA = art.2 Nessuno pu essere punito per un fatto che, secondo la
legge penale del tempo in cui fu commesso il reato, non costituiva reato. Se vi una condonna e la legge posteriore
al fatto ne sancisce la non punibilit, cessa lesecuzione egli effetti penali. Stesso dicasi in caso di non conversione
decreto legge.
DELLA LEGGE PENALE NELLO SPAZIO = art.3 cp.La legge italiana obbliga tutti coloro che,
cittadini o stranieri, si trovano nel territorio italiano , salvo eccezioni stabiliti dal dir.pubblico o internazionale.;
Lambito esteso oltre i confini del territorio;
A) Reati Commessi allEstero Incondizionatamente Puniti = art.7 cp. Alcuni reati sono puniti anche se
commessi in territorio straniero (es. delitto contro personalit stato, contraffazione sigillo statale etc)
B) Delitti Politici Commessi allEstero = art.8 cp il cittadino o lo straniero che commette in territorio estero
un delitto politico, non compreso nellart.7 cp., punito secondo la legge italiana, a richiesta del Ministro Giustizia.
LEstradizione = consiste nella consegna dellindividuo, da parte di uno stato ad un altro, perch sia da questo
giudicato o posto ad esecuzione della pena se gi condanato. N.B. Non ammessa se il fatto non previsto come
reato in Italia.
C) Altri Delitti Non Politici Commessi allEstero = art.9 cp. Fuori dai casi previsti da art.7 e 8, punibile il
cittadino che commette in territorio starniero un delitto per il quale la legge italiana preveda la pena inferiore ai 3
anni, ad una condizione che il colpevole si trovi nel territorio dello stato italiano.
--- IMMUNITA = singole situazioni personali, sottraggono il soggetto allapplicabilit della sanzione penale
a)
Di Diritto Interno = Presidente Repubblica, senato, Parlamento, Consiglio Regionale, Giudici Corte
Costituzionale e componenti CSM;
Di Diritto Internazionale = Trattato Laterano (il Papa) , per Capi
stato estero, Agenti Displomatici, Corte Aja, truppe Nato.
2 Costituzione ;
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4 altre leggi sempre penali
5 Misure di Sicurezza (nello stesso codice penale art.199 e succ) ;
6 Misure di Prevenzione (disciplinata da diversi testi legislativi)
--- ESCLUSIONE POTESTA LEGISLATIVA IN MATERIA PENALE DELLE REGIONI
Art.117 2 la legislazione, sia civile che penale, spetta esclusivamente allo Stato
---- LEGGI DELEGATE = art.76 pu esservi delega del parlamento al governo solo dopo che il primo organo abbia
stabilito in modo chiaro e preciso le direttive per realizzare una determinata legge e solo per un determinato periodo
e per oggetto limitato.
--- DECRETI LEGGE = in realt pieno il potere di controllo delle camere che esercitano dopo lemanazione per
convertirlo in legge.
Riguardo il problema della provvisoria vigenza esso sato risolto dalla Sent. 51/1985 C.Cost:
se un DL. Rende inefficace un incriminazione preesistente la sua riviviscenza a seguito di non conversione in legge
del DL., non pu avere effetti rispetto alle condotte realizzate nel periodo di provvisoria vigenza della norma
contenuta nel DL.
n.b. Fiore non ha dubbi sul fatto che leggi delegate e decreti legge, in quanto leggi in senso formale, siano da
considerarsi fonti legittime di produzione di norme penali.
Parte 3 IL REATO
INTRODUZIONE ALLA DOTTRINA DEL REATO
TEORIA GENERALE DEL REATO = cerca di individuare ed ordinare in forma sistematica gli elementi che configurano la
fisionomia del fatto penalmente rilevante.
Essa ha come referente la Parte Generale del nostro codice.
IL REATO = un comportamento al quale lordinamento giuridico ricollega una sanzione penale. (Formale)
Si divide in Formale
a) Formale = il Reato ogni fatto umano al quale lordinamento ricollega una Sanzione (Formale)
b) Sostanziale = il Reato il fatto umano che aggredisce un Bene Giuridico ritenuto meritevole di tutela
dellordinamento, semprech le sanzioni civili non siano sufficienti a garantire tutela efficace.
Prima si individua la Norma Speciale che prevede il Fatto come Reato, poi tramite lintegrazione con la Parte
Generale si analizzano i singoli elementi che visti unitariamente permettono di attribuire il Reato ad un soggetto.
Ci sono state nella storie 3 importanti Teorie sul Reato analizziamole:
a)
ESSENZA NATURALISTICA (Scuola Classica, Franco Carrara, Francesco Antolisei) = degli elementi in cui
possibile scomporre un comportamento umano e cio:
1 Elemento Fisico (accadere visibile al mondo esterno) 2 Elemento Psicologico (una forza morale
che sostiene laccadimento dellevento). Quindi nel Reato c una Forza Fisica e una Morale
b) SCHEMA BIPARTITICO = NO! lAntigiuridicit inclusa nel Fatto Tipico ed il suo presupposto
essenziale. LErrore che lo schema bipartitico non distingue tra ci che rilevante e ci che
permesso
Ci sono casi in cui una norma che prevede il fatto tipico ha al suo interno cause di esclusione di punibilit, MAI si deve
ritenere che esse rientrino nel fatto tipico, ci che varia solo la tecnica legislativa adottata, ma la Tripartizione
sempre presente.
c)
SCHEMA TRIPARTITICO = in Germania oggi in Italia. Elementi in cui il reato scomponibile sono 3:
--- 1 TIPICITA = (Dolo e Colpa teoria Finalistica) la corrispondenza di un evento ad una norma di parte
speciale, ci non implica direttamente la contrariet dal fatto allordinamento (es.legittima difesa).
--- 2 ANTIGIURIDICITA = un fatto che oltre ad essere tipico contrasta con lordinamento giuridico.
Esistono nellordinamento le cause di giustificazione es. legittima difesa, stato di necessit etc
--- 3 COLPEVOLEZZA = liberata dalla Teoria Finalistica del suo contenuto Psicologico, oggi solo un
concetto Normativo il cui presupposto sono limputabilit, Le Circostanze, Coscienza e Personalit.
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a)
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--- REATI PLURIOFFENSIVI = Il reato che da luogo alloffesa di pi beni giuridici es. rapina perch c una duplice
aggressione alla persona e al patrimonio.
--- REATI UNISUSSISTENTI = sufficiente una sola azione od omissione un unico atto
--- REATI PLURISUSSISTENTI = la fattispecie si realizza con il compimento di pi azioni o omissioni es.rapina vi violenza
o minaccia e spoglio della cosa mobile.
--- REATI A FORMA APERTA = le fattispecie in cui si incrimina la condotta,prescindendo dalle modalit e dai mezzi
adoperati per la realizzazione del reato. esempi nellomicidio,(575),o nel delitto di incendio (423) per la
cui consumazione il legislatore non ha indicato n modalit,ne tempo,ne luogo in cui la condotta deve verificarsi.
Il legislatore ricorre alla fattispecie a forma aperta quando il bene da tutelare sia di particolare importanza,cos che
lincriminazione possa ricoprire tutte le possibili forme di aggressione al bene. per questo che i delitti contro la vita e
lincolumit personale sono puniti indipendentemente dalle modalit obiettive della condotta,mentre i delitti contro il
patrimonio rilevano penalmente solo in presenza di particolari condizioni.
--- REATI A FORMA VINCOLATA O CHIUSA = le fattispecie che si realizzano solo in presenza di specifiche modalit o
con mezzi particolari es. linsolvenza fraudolenta o la circonvenzione di incapaci.
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3) OGGETTO MATERIALE DEL REATO = cosa su cui cade lazione o omissione e pu coincidere con la
vittima o soggetto passivo del reato es. omicidio. ci sono reati senza oggetto materiale es. ingiuria.
Loggetto Materiale diverso dalloggetto giuridico o bene giuridico cio valore che leg. intende tutelare
4) LA CONDOTTA = il comportamento positivo (Fare) e negativo (Non fare), Tipico e cio corrispondente
a quello descritto dalla norma incriminatrice di parte speciale.
Agire umano, dispiegarsi delle forze in senso fisico delluomo rivolto alla realizzazione di un obiettivo o
pu consistere anche nel non facere (omissiva).
5) LEVENTO = il risultato della Condotta, dellazione od omissione da cui la legge fa dipendere il reato
(def.generica) Distinguiamo 2 tipi di eventi, in Senso Materiale e in Senso Giuridico:
1 Evento In Senso Materiale o Naturalistico = una trasformazione della realt empiricamente
percepibile da cui la legge fa dipendere lesistenza del reato. (I nostri sensi possono percepire).
Ci sono reati con evento e reati senza evento es. guida stato debbrezza non modifica la realt essi
vengono puniti indifferentemente.
2 Evento in Senso Giuridica = (Fiore) non ha un risultato materiale empiricamente percepibile
nella realt e levento coincide con loffesa o messa in pericolo al bene giuridico protetto dalle norma.
Non coincide con levento in senso naturalistico perch anche un reato di pura condotta pu mettere in
pericolo il bene giuridico es. falso in atto pubblico.
Ci sono alcuni reati che non sono percepibili materialmente e quindi non vi un evento materialistico
visibile. Es. omissione di referto quindi la dottrina ha stabilito che alla condotta deve conseguire un
evento in senso giuridico e non solo in senso materialistico cio anche se non percepibile deve
comunque essere punibile penalmente.
--- RAPPORTO o NESSO CAUSALITA TRA CONDOTTA ED EVENTO NATURALISTICO art.40 cp. =
Il Legame che intercorre tra questi 2 elementi; lEvento Giuridico (lesione o messa in pericolo del bene giuridico
tutelato dalla norma) deve essere la conseguenza della Condotta o azione.
Un evento deve derivare da una condotta cos si salvaguarda il principio di responsabilit personale dellazione penale.
Art. 40 cp. Nessuno pu essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se levento dannoso o
pericoloso, da cui dipende lesistenza dle reato, non conseguenza della sua azione o omissione non impedire un
evento che si ha obbligo di impedire, equivale a cagionarlo.
--- (NO) Fiore: TEORIA CONDICIO SINE QUA NON (Condizionalistica)
Un evento determinato da una condotta, quando questa condotta una Condizione essenziale
ineliminabile per la realizzazione dellevento.
Levento nasce se vi una condotta che se eliminata farebbe venire meno anche levento
Problema: Ci sarebbe un regresso allinfinito Facendo cos si considera causa dellevento ogni antecedente senza il
quale levento non si sarebbe realizzato (es. chi spara e uccide non considerato unico colpevole ma anche chi ha
venduto pistola o la madre che lo ha messo al mondo etc).
--- (NO) CAUSALITA ADEGUATA
Calcolo delle probabilit. Nasce per rimediare al regresso allinfinito che porterebbe la Teoria
Condizionalistica; Essa propone di considerare come cause dellEVENTO solo quelle CONDOTTE che, verosimilmente
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cio secondo lid quod plerunque accipit, si presentano come possibili antecedenti dellevento cio come causa
adeguata alla sua produzione.
Problema: essa Restringe troppo il campo, infatti il nesso causale tra condotta e evento potrebbe essere escluso nella
maggior parte dei casi di decorso causale atipico come ad es. se io colpisco Tizio con un pugno (lesione intenzione),
secondo la Causalit Umana la conseguenza locchio nero e basta. Ma se Tizio un emofiliaco e a causa di questo
pugno Muore.
--- (NO) TEORIA CONDIZIONALISTICA con correzione ELEMENTO PSICOLOGICO
Ricorrere allelemento Psicologico del reato un problema in quanto si confonderebbero i criteri di imputazione
soggettiva con quelli oggettivi con il risultato di alterare il nesso causale.
Es. del nipote cha manda lo zio su un aereo nella speranza che egli resti vittima di un disastro per prendere la sua
eredit (si noti come il ricorrere allelemento psicologico non di nessun aiuto).
--- (NO) CAUSALITA UMANA
Per esserci nesso causale devono intercorrere 2 condizione:
1 che la condotta sia la condicio sine qua non dellevento stesso (non pu essere mentalmente eliminabile senza che
venga meno la produzione dellevento)
2 che la serie causale realizzatasi fosse dominabile dallagente sulla base delle sue conoscenze.
Problema: Anche in questo caso si rischia di slittare sul terreno dellimputazione soggettiva quando ci si deve rifare
alle particolare cognizioni dellautore
--- (?) LA RICONDUZIONE DEL RAPPORTO CAUSALE SOTTO LE LEGGI SCIENTIFICHE
La condotta pu essere ritenuta causa dellevento quando esso non abbia altra causa certa o maggiormente
probabile e quando si presenta come conseguenza secondo la miglior conoscenza ed esperienza del momento.
Nel ricorso alle leggi statistiche si impone il massimo rigore nella verifica della fondatezza probabilistica della legge
assunta come base dellaccertamento causale. ESSA DEVE ESSERE TALE DA SPIEGARE IL MAGGIOR NUMERO DI CASI E
IL CASO ESAMINATO NON DEVE AVERE NESSUN ALTRA SPIEGAZIONE IN TERMINI DI MAGGIOR PROBABILITA--- (?) IMPUTAZIONE OGGETTIVA (orientamenti attuali della dottrina)
Per LImputazione Oggettiva ad un Soggetto di un determinato Evento, si richiede non solo che egli labbia causato:
ma che con la sua condotta abbia creato (o accresciuto) il rischio.
Questa teoria integra laccertamento del nesso causale con valutazioni politico criminali tali da fornire una soluzione ai
casi pi problematici ed da sostegno alla teoria condizionalistica.
Es1. Tizio vende droga a Caio che muore. Fiore sostiene che Oggettivamente Tizio non imputabile mentre RUSSO sostiene che una condicio sine
qua non.
Es2. Tizio offre Te a Caio che si sente male. Ha accresciuto il rischio che si sente male. per Fiore NO, per Russo c un nesso di casualit
DISCIPLINA DELLE CONSAUSE art.41 = Il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, anche se
indipendenti dallazione o omissione del colpevole, non escludono il rapporto di causalit fra azione o omissione ed
evento. Es. nesso causalit non escluso nel caso dellemofiliaco che decede a causa di una lieve ferita, il soggetto
che ha provocato la lesione comunque colpevole, tuttavia il 2 comma art.41 cp. il Rapporto di causalit escluso
quando si tratta di cause sopravvenute che siano da sole sufficienti a determinare levento.
N.B. dal combinato degli art. 40 e 41 si ricavano due enunciati:
1) per assumere rilevanza penale la condotta dellagente deve potersi effettivamente riconoscere come
causa dellevento tipico.
2) la presenza di 2 fattori concomitanti, di regola, non vale ad escludere il nesso di causalit.
LE IPOTESI PROBLEMATICHE IN TEMA DI RILEVANZA DEL RAPPORTO CAUSALE.
Nella maggior parte dei casi che lesperienza quotidiana ci propone, non presenta aspetti particolarmente
problematici (es. Tizio esplode colpi di pistola contro Caio; non difficile stabilire che la Causa dellevento (uccisione)
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stato il colpo di pistola; Non sempre per le cose sono cos semplici, volendo ridurre ad uno schema sintetico i vari casi
in cui laccertamento della causa risulta problematico:
A) CAUSALITA CUMULATIVA levento il prodotto di una pluralit di fattori causali cio di una pluralit di condotte
Es. A e B danno un veleno a C, luno indipendentemente dallaltro, dosi che non erano vitali se considerato
indipendentemente ma che insieme provocano la morte;
B) DECORSO CAUSALE ATIPICO alla cui radice vi comunque una condotta vietata.
Es. A muore per una successiva infezione causata da un errato trattamento terapeutico, nel corso di una degenza per
lievi lesioni riportate da una colluttazione con B
C) CAUSALITA CONDIZIONALE es. A uccide B un attimo prima che questi prenda posto in un aereo che dopo sarebbe
precipitato, cosich B sarebbe morto ugualmente.
D) INTERRUZIONE DEL NESSO CAUSALE es.A propina veleno a B, che per muore poco pruma che il veleno facesse
effetto, per cause naturali.
E) CAUSALITA NON DOMINABILE DALLATTORE sono i casi in cui la condotta dellagente, si rivela solo ex post
causalmente rilevante rispetto allevento; es. A, allo scopo di ereditare, induce il ricco zio B a intraprendere un viaggio
in aereo, nella speranza che egli perisca in un disastro aereo, che poi ex post, effettivamente si realizza (che sei un
mago?)
F) NON DIMOSTRABILITA DELLA CAUSA CHE PRODUCE EVENTO es.casi di medicinale che durante una gravidanza
malformano il feto, senza che per sia dato ricondurre sotto una legge scientifica tale evento
N.b. la Teoria Condizionalistica non adatta a risolvere nessuno dei seguenti casi perch non da risposte soddisfacenti
e addirittura lascia senza risposta lultimo ventaglio di ipotesi (f); Neppure i criteri della causalit adeguata
condurrebbe ad esiti positivi
ANALISI DEI CASI DI IPOTESI PROBLEMATICHE RIGURADO IL NESSO DI CAUSALITA+IMPU.OGGETTIVA
Se si prova a richiamare la serie di casi presentati in precedenza, facile notare come ne risulti agevolata la risposta ai quesiti nascenti dalle pluralit dei fattori causali
utilizzando la teoria condizionalistica + il nesso causale con valutazioni politico criminali tali da fornire una soluzione ai casi pi problematici. (IMPUTAZIONE
OGGETTIVA)
es.1 nel caso della deviazione del pugnale, a C non potranno essere imputate le lesioni riportate ad A, perch C non ha creato, ne accresciuto, ma semmai diminuito, il
rischio delloffesa tipica (lesclusione dei requisiti dellImputazione Oggettiva, renderebbe superflua lindagine sulla esistenza di un principio di giustificazione dellazione
(cd. legittima difesa).
Es.2. B) DECORSO CAUSALE ATIPICO alla cui radice vi comunque una condotta vietata.
Es. A muore per una successiva infezione causata da un errato trattamento terapeutico, nel corso di una degenza per lievi lesioni riportate da una colluttazione con B
Levento morte potr essere imputato allagente sia nel caso dellemofiliaco, che in quello della complicazione infettiva, poich nelluno e nellaltro caso, la sua condotta
ricade nel rischio giuridicamente rilevante
Es.3. E) CAUSALITA NON DOMINABILE DALLATTORE sono i casi in cui la condotta dellagente, si rivela solo ex post causalmente rilevante rispetto allevento; es. A, allo
scopo di ereditare, induce il ricco zio B a intraprendere un viaggio in aereo, nella speranza che egli perisca in un disastro aereo, che poi ex post, effettivamente si realizza
(che sei un mago?)
esclusa la responsabilit in tal caso; ma evidente che a questa soluzione si perviene facilmente anche seguendo le sole leggi codicistiche (art.41 2 comma), ma la
lettura intelligente di tale articolo altro non che la sovrapposizione di criteri normativi di imputazione, pi o meno coerenti, al rigore del principio causali stico
contemperate con i criteri di imputazione oggettiva.
ESEMPIO PROBLEMATICO: il caso della morte del tossicodipendente a seguito dellassunzione di droghe pesanti; in relazione a tale evento si discute della responsabilit
dello spacciatore, se al limite di colpa, di dolo, preterintenzionale o al limite di dolo eventuale, dal momento che lo spacciatore ha sicuramente posto in essere una
condizione dellevento e non poteva non conoscere i pericoli, anche mortali, connessi allassunzione di droghe.
Questo caso non pu trovare corretta soluzione in base al principi causale, e la giurisprudenza ha escluso che nel caso di morte del tossico sussista un delitto di omicidio,
ci ovviamente non ha nulla a che vedere con la punibilit del commercio o dello spaccio di droga che a sua volta punito con pene superiori a quelle previste per
lomicidio colposo. (come pu essere spaccio pi grave di omicidio colposo?)
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N.B. TUTTI I DELITTI SI INTENDONO PUNITI PER DOLO SALVO ESPRESSA PREVISIONE NORMATIVA PER COLPA.
N.B.2. PER LE CONTRAVVENZIONI VALE LA REGOLA DELLINDIFFERENZA DELLATTEGGIAMENTO PSICOLOGICO.
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1 Elemento INTELLETTIVO = o Rappresentazione
2 Elemento VOLITIVO = o Volont cio limpulso con cui il soggetto mette in moto le energie causali
preventivamente selezionate idonee a produrre levento voluto.
--- Il DOLO la dottrina lo ha graduato in base alla parte Volitiva del Dolo in base allintensit! =(min 28 lezione 26)
a)
DOLO DIRETTO
1 Dolo Diretto di 1 = la giurisprudenza e Russo lo chiamano DOLO INTENZIONALE quando levento
lesivo del bene protetto dalla norma il fine ultimo per cui agisco. (es. voglio rapinare la banca ho come
fine ultimo il rapinare quindi Dolo Intenzionale) si ha in 3 casi quando LEVENTO
--- Ipotesi A di Fiore = concretizza la finalit che il soggetto voleva raggiungere (per Russo questo Dolo
Intenzionale mentre per Fiore questo Dolo Diretto di 1) (es. rapina in banca e la compio)
--- Ipotesi B di Fiore = mezzo necessario per raggiungere un fine (per Fiore dolo diretto di 1 non
intenzionale)
(es. entro in banca per rapinare ma vedo che li c una sentinella a sorvegliare quindi la uccido, la finalit resta sempre rapina,
uccisione il mezzo)
--- Ipotesi C di Fiore = per i mezzi utilizzati per un reato io ritengo NON ALTRIMENTI EVITABILE la
commissione di altri reati
(es. io voglio uccidere amin dad il mio dolo intenzionale resta lomicidio ma se decido di ucciderlo mettendo
una bomba nella piazza centrale uccider altre persone, ma il mio fine ultimo resta sempre uccidere amin, ma il mezzo che uso mi fa capire che non
evitabile risparmiare altre vite)
b) Dolo Diretto di 2 = (vs Ipotesi C e introdotta da Fiore) Eventi che rientrano nella volont dellautore in
quanto costituiscono effetti secondari che sono ALTAMENTE PROBABILI (es. io voglio fare una truffa alla mia
assicurazione e per far ci faccio affondare il battello ed probabile altamente che ci si trova li possa morire.)
c)
n.b. I confini tra Dolo Diretto e Indiretto non sono cos netti, la domanda quando si pu ritenere voluto un evento che lAutore si rappresentato solo come possibile conseguenza della propria
condotta??? Ci sono 3 teorie
1 si fanno rientrare nel Dolo tutte le conseguenze dellazione che il soggetto si rappresentato con alto grado di verosomiglianza, ma c il problema di allargare troppo il campo
2 teoria del CONSENSO = affida la delimitazione del dolo eventuale al fatto che lautore abbia non solo temuto ma anche approvato; PROBLEMA = tale teoria restringe troppo il campo
3 teoria dellACCETTAZIONE del RISCHIO = Il DOLO EVENTUALE quellatteggiamento psicologico di chi, pur ritenendo possibile una
conseguenza della propria azione, tuttavia non se ne astiene e non ne ha la certezza, ACCETTANDO quindi consapevolmente IL RISCHIO del suo
verificarsi (es. morte di Lina con dei cioccolatini e metto in preventivo il rischio di avvelenare gli altri ma nn ho certezza di farlo come nel D.Diretto).
--- OGGETTO DEL DOLO =
(generica) Unico oggetto lEVENTO Dannoso o Pericoloso da cui la legge fa dipendere lesistenza del reato
(pi ampia) alla stregua dellart. 47 cp leggendolo al contrario si capisce come per esserci dolo deve esservi la conoscenza di tutti gli elementi che
sono necessari e sufficienti a realizzare la fattispecie tipica del reato.
--- CLASSIFICAZIONI E PARTIIONI DEL DOLO
a)
b)
c)
Dolo INIZIALE (no!)= il dolo presente solo nel momento iniziale dle processo causativo che poi si sviluppa in seguito fino allevento senza dolo. Es.tizio spiana un arma per sparare ma poi desiste Dolo
CONCOMITANTE = il dolo presente in tutto lo svolgersi del processo causativo. Es.
Dolo SUCCESSIVO (no!)= il dolo sorge solo dopo che lagete ha realizzato senza dolo, la fattispecie oggettiva di reato. Es. medico che somministra per errore medicina letale poi si avvede ma non fa nulla per
salvare.
d)
e)
Dolo ALTERNATIVO = quando il soggetto si rappresenta duo o pi eventi, dei quali sono uno per pu verificarsi. Es. di chi distribuisce confetti a pi persone di cui uno solo di essi avvelenato.
Dolo DIMPETO = quando la decisione criminosa sorge allimprovviso e si traduce immediatamente in reato
Dolo DI PROPOSITO = quando tra la risoluzione e lesecuzione intercorre un certo lasso di tempo
Dolo di PREMEDITAZIONE = quando lintervallo temporale utilizzato per la preordinazione dei mezzi e delle modalit dellazione
n.b. laccertamento del dolo, trattandosi di un procedimento psicologico interiore, non pu essere direttamente provata; pu solo essere ragionevolmente desunta da circostanze oggettive. es. se io miro al petto e sparo, manifesto in
modo evidente la mia volont di uccidere.
ILLECITO DOLOSO OMISSIVO (no illecito ma reato cio solo contro legge penale!)
Lessenza del reato omissivo la trasgressione di un comando e non di un divieto (reato commissivo).
Sono reato in cui non c alcuna azione, quindi condotta negativa una non azione.
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Art.40 cp. Non impedire un evento che si ha lobbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo
Il fondamento politico criminale sempre lo stesso e cio il soggetto che nel omettere deliberatamente una condotta
doverosa, prende consapevolmente posizione contro i valori tutelati dallordinamento.
a)
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N.B. la stessa legge penale fa una breccia nel principi di legalit, art.40 estende i reati commissivi a questi omissivi,
per questa formula va interpretata restrittivamente cio solo ai reati di evento.
OBBLIGO GIURIDICO = per esserci obbligo deve esserci una norma che prevede di dover tenere una certa condotta
Teoria Quadrifoglio cio lobbligo giuridico poteva rinvenirsi da 4 fonti diversi, il CONTRATTO (es baby sitter che non
guarda il bambino), la LEGGE, lavere causato una situazione di pericolo antecendete al fatto (es. lavori scavi se uno
cade io ne rispondo se non segnalo) e la CONSUETUDINE.
b)
a) REATI OMOSSIVI PROPRI = in tale reati lindividuazione dellobbligo di agire non presenta alcun aspetto
problematico poich fonte dellobbligo di agire sempre la legge penale e cio la norma incriminatrice di
parte speciale che prevede il reato omissivo.
I soggetti a cui spetta di agire sono facilmente identificabili perch o sono descritti dalla norma stessa oppure
per la posizione in cui viene a trovarsi al momento del fatto (vi un ruolo generale di garanzia).
b) REATI OMISSIVI IMPROPRI = meno agevole circoscrivere lambito di coloro a cui compete la cd. Posizione di
garante quando manca una espressa previsione normativa e la sua rilevanza va stabilita mediante il ricorso
allequivalenza della regola generale art.40.
Dottrina recente = punto di partenza una bipartizione in 2 Posizione di Controllo e di Protezione.
A) Posizione Controllo = il ruolo un soggetto chiamato a difendere teoricamente tutti i beni giuridici
(responsabile scambio ferroviario non deve recare offesa o agente polizia penitenziaria che trasposta
prigioniero)
FONTI:
a) Precedente condotta antidoverosa dellautore stesso
b) Obblighi di sorveglianza su edifici, manufatti e cose in genere
c) Obblighi di Vigilanza su persone della cui condotta si responsabili
B) Posizione di Protezione = un soggetto chiamato a difendere un bene giuridico da tutte le fonti di
pericolo (es. genitore o baby sitter)
FONTI:
a) Particolare rapporto col titolare del bene da proteggere (es rapporto genitore figlio)
b) Per effetto di un Contratto (es. baby sitter)
c) Altri rapporti non inquadrabili nei casi sub a e b (es.medico che intraprende cura paziente
IL DOLO NEI REATI OMISSIVI = Esso consiste nella volont di non compiere lazione dovuta, unito alla consapevolezza
di poter agir nel senso richiesto dallordinamento. Per esserci questo il soggetto che dovrebbe agire deve :
1) avere percezione di quello che sta per accadere (es. omissione soccorso necessaria la percezione del pericolo)
2) La possibilit di poter compiere lazione dovuta e la sua esigibilit in concreto.
n.b. nei Reati Omissivi Impropri inoltre necessario che lautore percepisca il valore causale della propria omissione
egli cio deve rappresentarsi il fatto che se fosse intervenuto lvento con alto grado di probabilit, non si verificava.
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ILLECITO COLPOSO
ART.43 cp. Il delitto colposo o contro lintenzione, quando levento, anche se preveduto, non voluto dallagente e
si verifica a causa di Negligenza, Imperizia o Imprudenza (colpa generica) o per inosservanza delle leggi regolamenti
ordini (colpa specifica)
--- Caratteristica reati COLPOSI = che ogni norma Tipica di parte speciale che prevede un reato colposo rimanda
allart.43 , infatti le norme che incriminano una condotta colposa non sono mai descrittive ma esclusivamente
normative e quindi bisognose di essere integrate mediante lindividuazione della regola di DILIGENZA violata.
Es. Omicidio doloso nel momento che riscontro la fattispecie oggettiva della morte di un uomo come conseguenza di
un omissione , io per accertare la resp. Penale delluomo devo valutare se l ha commesso con Dolo e quindi posso
applicare 575 cp dellomicidio volontario.
Es. Nella Colpa laccertamento di una condotta inosservante della regola di Diligenza imposta gi appartiene alla
fattispecie Oggettiva della norma incriminatrice perch le norme che prevedono la colpa sono meramente Normative
e non Descrittive;
--- Secondo la Teoria BIPARTITICA = (il reato si distingue in elemento Oggettivo (la condotta o levento) e Soggettivo
(Dolo Colpa ma linosservanza della legge dovuta a mancanza di Diligenza non pu appartenere alla sfera soggettiva).
--- Secondo la TRIPARTITICA
PASSATO = La Colpa era inserita allinterno della colpevolezza con il Dolo e ci implicava lestrema difficolt di
descrivere il contenuto psicologico della condotta colposa
OGGI = la dottrina contemporanea inserisce la Colpa nel Fatto Tipico mentre riguardo la Colpevolezza si vede solo se
la condotta diligente era esigibile in concreto
3 elementi per aversi illecito Colposo:
1) Condotta Obiettivamente non osservante di una regola di DILIGENZA (la si pu individuare in diversi
modi, su basi scientifiche, se vi una norma, sulla base di una probabilit altamente testato) (fatt. OGGETTIVA)
2) Evitabilit della lesione in caso di condotta diligente attraverso losservanza della regola (relativit della
colpa) es,una moto mentre parlava al cellulare investe un pedone dopo scontro con altra moto che viaggiava senza
casco, la mancanza di diligenza il parlare al telefono e quindi solo egli sar responsabile penalmente dellevento
morte; quindi la regola di diligenza di non parlare a telefono poteva evitare laccadimento (fatt. Soggettiva)
3) Possibilit del Reo di seguire in concreto la regola di Diligenza Violata (Colpevolezza)
FATTISPECIE OGGETTIVA (violazione di una regola di Diligenza)
a) Reati Colposi di MERA CONDOTTA = cio mera inosservanza di una regola che pu produrre una situazione
rischio.
(nei quali non richiesta la verificazione di un evento naturalistico come effetto della condotta) sono perlopi a
carattere contravvenzionale es. prevenzione infortuni, circolazione stradale
b) Reati Colposi di MERO EVENTO = la condotta inosservante della regola di diligenza imposta produce
levento.
( richiesto per la perfezione dellillecito che vi sia una modificazione della realt esterna come conseguenza della
condotta vietata)
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a) COLPA GENERICA = Negligenza (Comportamenti improntati a trascuratezza particolare degli interessi altrui)
Imprudenza (eccessiva fiducia nelle proprie capacit) e Imperizia (attivit nelle quali occorre particolare
esperienza)
Questa distinzione rende difficile il compito dellinterprete.
b) COLPA SPECIFICA = Inosservanza Leggi, Regolamenti, Ordini e Discipline. Vi una regola positivizzata nella
norma quindi pi facile per linterprete
Qual la Misura della Diligenza Oggettiva Richiesta?
es. attentato terroristico su navi mentre viaggiavano in acque estere. Il proprietario della nave tenuto a raccogliere le informazioni sui rischi a cui
va incontro il dipendete. Obbligo di acquisire delle informazioni se non lo fa vi mancanza di Diligenza. un attivit che il datore non pu delegare
assolutamente il DVR cio non pu esonerarsi dalle sue responsabilit (DOMANDA DESAME DAMATO)
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Furgiuele
Nozione = Insieme dei Requisiti Soggettivi cui subordinata la Punibilit del fatto o Rimproverabilit del fatto al
colpevole. Non pi intesa in senso psicologico (cio dolo e colpa che sono nella tipicit), ma in senso NORMATIVO.
PROSPETTIVA COSTITUZIONALE = Il ruolo centrale della colpevolezza nel sistema penale italiano peraltro
confermato dall'art. 27 della Costituzione, che sancisce il principio della personalit della responsabilit penale.
Art.27.1: "La responsabilit penale personale."
Art.27.3: "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanit e devono tendere alla
rieducazione del condannato."
Tale principio va infatti inteso, come ha stabilito la Corte Costituzionale, oltre che come divieto di responsabilit per
fatto altrui, anche come responsabilit per fatto proprio colpevole. La stessa funzione rieducativa della pena, sancita
dall'art. 27 3 comma della Costituzione, presuppone l'operativit del principio della colpevolezza, giacch la pretesa
rieducativa della pena non avrebbe pi alcun senso laddove si assoggettasse a pena un individuo al quale nessun
rimprovero, neanche a titolo di colpa, possa essere mosso. Si pu dunque sostenere che colpevolezza implica
rimproverabilit dell'agente per contrariet o riprovevole indifferenza mostrata verso l'ordinamento giuridico.
RIFIUTO DELLA RESPONSABILITA OGGETTIVA = Sent.364/1988 C. Costituzionale. intervenuto su art.5 cp. Ignoranza
legge non scusa. Ha dichiarato la Parziale Illegittimit Costituzionale limitatamente ai casi di Errore Inevitabile sulla
Norma Penale.
art.42 1 (i DELITTI sono puniti solo con dolo salvo colposo o preterintenzione previsti dalle norme e le CONTRAVVENZIONI invece sono punite indifferentemente da
Colpa Dolo o Preterint, basta uno solo.
Art.42 2 RESPONSABILITA OGGETTIVA = La legge individua i casi in cui la pena posta a carico dellagente
possibilit che fosse applicata una pena anche in mancanza di Colpevolezza e quindi solo sulla scorta del rapporto di
Causalit quindi anche senza Fatto Tipico e Colpevolezza ma solo con Antigiuridicit.
La Corte Costituzionale ha stabilito tale art.42 2 illegittimo in base ad art. 27 Cost. 1 comma
a) Responsabilit Oggettiva PURA o propria = cio il risultato ultimo vietato dal legislatore non ha alcun
coefficiente psicologico. COSTITUZIONALITA ILLEGITTIMA
b) Responsabilit Oggettiva SPURIA od Impropria = un solo elemento del fatto, a differenza di altri
elementi non coperto da dolo, colpa dellagente. COSTITUZIONALMENTE LEGITTIMA.
PRESUPPOSTO DELLA COLPEVOLEZZA = lIMPUTABILITA consiste nella capacit di intendere e volere art.85 c.p.
Vuol dire che il soggetto dve avere la capacit di percepire la realt esterna e rapportarsi ad essa e di controllare i
propri impulsi o orienatare la propria volont
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--- Cause di esclusione dellImputabilit e cio della colpevolezza
1 Minore Et = per i minori di 14 anni, mentre per quelli tra 14 e 18 anni la capacit di intendere e
volere va accertata dal giudice caso per caso.
2 Sordomutismo = art.96 si riferisce solo al sordomutismo congenito e solo se causa di infermit.
3 Vizio di Mente = non imputabili chi al momento del fatto tipico, era infermo di mente. Oggi
linfermit non solo quella accertata a livello medico ma anche quelle nevrosi che non sono riconosciute scientificam
4 Cronica Intossicazione da Alcol o droghe = alla stregua di una malttia di mente, limputabilit
esclusa quando lo stato di degrado psicofisico prodotto dallintosicazione ha determinato una siuazione in cui il
soggetto non pu determinare le proprie scelte
5 Ubriachezza Accidentale = esclude limputabilit solo quando in caso fortuito o da forza
maggiore es. caso di operaio che opera in distilleria i vapori gli danno uno stto di ebbrezza a causa di un guasto
allimpinnto di depurazione.
--- ALTRE CAUSE DI ESCLUSIONE DELLA COLPEVOLEZZA
1 IGNORANTIA LEGIS = art. 5 nessuno pu invocare a propria scusa lignoranza della legge.
Con la nuova concezione normativa della colpevolezza non leffettiva conoscenza della legge a venire in questione,
ma la possibilit di conoscerla che viene assunta come obbligo.
Ma solo con la sentenza 364/88 sono stati ridsolti tutti i problemi. stata dichiarata lincostituzionalit dellart. 5 nella
parte in cui non esclude dallinescusabilit lignoranza inevitabile.
IPOTESI PROBLEMATICHE queste norme integrano una resp. Oggettiva Pura o Spuria??
a)
b) LA RESPONSABILITA COMMESSA PER MEZZO STAMPA = per reati commessi dal giornalista, lart.57 prevede
accanto alla responsabilit dellautore della pubblicazione vi una corresponsabilit del direttore per omesso
controllo es. nel caso di una diffamazione; la dottrina dice che un delitto colposo
c)
Funzioni General-Preventiva = intese come funzioni che spiegano efficacia nei confronti della comunit
1 Positive = connotate dalla direzione di orientare culturalmente i consociati (es. se una persona
viene punita per furto lobiettivo della pena gli altri consociati vengono a conoscenza della norma)
2 Negative = dissuasione cio vedono la galera e non lo fanno
b) Funzioni Special-Preventive = spiegano efficacia nei confronti del singolo individuo destinatario della
pena
1 Negativa = metodo della dissuasione (es. vedono che un soggetto va in galera per un reato e per
questo motivo vengono dissuasi dal commettere lo stesso reato)
(si) 2 Positiva = usare la pena anche a scopo di Rieducazione del soggetto affinch lui non commetta pi
reati.
n.b. In Italia le norme della nostra costituzione sono Norme Special Preventiva Positive cio la pena deve tendere alla
rieducazione del reo a differenza dei paesi Arabi che utilizzano pene severe corporali per dare esempio di dissuasione.
n.b. quindi affinch possa verificarsi questa funzione della pena, diventa importante la Colpevolezza intesa in senso di
Rimproverabilit di un comportamento ad un individuo, oltre che verificare la Tipicit e lAntigiuridicit.
Es. nei confronti di un pazzo si pu muovere un rimprovero?? No e questa la ragione per cui il principio di
colpevolezza vieta di applicare la pena ad un malato di mente ma si applicano Misure di Sicurezza.
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(Si) --- 1 ERRORE sul FATTO = che costituisce reato significa percepire in modo falso o erroneo un dato della
realt corrispondente ad un elemento essenziale della fattispecie oggettiva.
Es. Tizio in poligono spara e uccide uomo credendo fosse sagoma. Cio si realizza lomicidio 575 cp. Ci che
manca per la fattispecie soggettiva di quei reati poich manca la rappresentazione della realt a causa
della mancanza di un elemento essenziale della fattispecie oggettiva (la qualit di uomo della sagoma)
N.B. dove c errore sul fatto non c dolo,
N.B.2 errore deve essere ESSENZIALE cio tale da portare ad una cattiva rappresentazione della realt che
esclude la volont e quindi il dolo.
NB.3 soggetto Passivo (es. voglio uccidere tizio ma uccido caio) e Oggetto materiale (rubo diamante ma
invece rubino) sono irrilevanti ai fini dellerrore.
Es. versa in errore Sul Fatto chi ritiene di essere libero da un matrimonio a causa di una sentenza straniera non ancora
abilitata in Italia; egli non vuole un secondo matrimonio
No --- 2 ERRORE SUL DIVIETO (3 comma) solo che FIORE parla di errore di diritto.
Convincimento (quindi Volont) che si sta operando nellarea della Leicit quindi lerrore cade sul divieto e
quindi irrilevante sulla base dellart. 5 cp.(irrilevanza errore o legge penale)
Es. Versa in Errore sul Divieto chi essendo gi sposato con effetti civili in Italia vuole contrarre un nuovo matrimonio
sulla base dellart.8 cost. (appartenenza alla religione mussulmana) Egli vuole il fatto incriminato.
(3) L'errore su una legge diversa dalla legge penale esclude la punibilit, quando ha cagionato un errore sul fatto che costituisce reato.
La legge extra penale integra il precetto allora lerrore pu essere scusabile, se viceversa la norma extra penale ha una funzione precettiva non
potr mai diventare un errore sul fatto.
Es. VEDI SENTENZA CORTE CASSAZIONE IN MATERIA DI FINANZIAMNETO ILLECITO PATITTI POILITICI
c)
Ipotesi in cui manca comunque la Tipicit del Fatto ( Reato Putativo Reato Impossibile).
--- REATO PUTATIVO = Art.49 (1) non punibile chi commette un fatto non costituente reato, nella supposizione erronea che esso costituisca reato
(previsione indiretta nellart.1 principio legalit).
Tale reato esiste solo nella mente del soggetto ma non nellordinamento.
--- REATO IMPOSSIBILE = Art.49 (2) la punibilit altres esclusa quando, per linidoneit dellazione o per linesistenza delloggetto di essa, impossibile
levento dannoso Es. se tizio spara allinterno di una caserma abbandonata ritenendo che allinterno vi siano dei militari che invece, gi da tempo alloggiano altrove, vi
reato impossibile per inesistenza delloggetto.
ANTIGIURIDICITA verifica di contrariet rispetto a tutto lordinamento giuridico, di un fatto Tipico (presupposto)
--- essa una categoria generale e non solo penale cio un fatto o antigiuridico o non lo per tutto lordinamento.
--- per essa intendiamo linesistenza di situazioni o circostanze a cui lordinamento attribuisce un efficacia Giustificante
cio di una norma permissiva.
Es. chi uccide taluno viola lart. 575 ma se lo fa per proteggere la propria vita allora vi una Norma Permissiva e cio
lart. 52 Legittima difesa e prevalere sar sempre quello.
ESIMENTI da art.50 in poi (cio Cause di Giustificazione)
VS
Cause di esclusione del Fatto Tipico (45-49)
ESIMENTI (cio categoria generale che esclude la tipicit!) ci sono 3 sottocategoria:
1 CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE = (da 50 fino a 54 cp.). situazioni nella quali vi antigiuridicit.
--- CONSENSO DELLAVENTE DIRITTO = art.50 Non punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col consenso
della persona che pu validamente disporne. (solo beni disponibili es. no a trapianto occhio)
Norma che esclude punibilit di fatti tipici che offendono un bene o un diritto rispetto al quale c il consenso
dellavente diritto. Es. furto auto quando proprietario lo autorizza.
- CONSENSO PRESUNTO = cio tacito desumibile da un comportamento univoco
- CONSENSO PUTATIVO = un esimente erroneamente supposta che lo giustifica
ma non deve esserci colpa.
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- Art. 51 sancisce la prevalenza di qualunque norma non penale sulle norme penali
la cd. Norma in bianco Es. nel caso di adempimento di un dovere come i carabinieri hanno il dovere di forzare la
porta per arrestare il latitante, cio commette una serie di fatti tipici ma non sono Antigiuridici.
--- DIFESA LEGITTIMA = art. 52 Non punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessit di
difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.
--- USO LEGITTIMO DELLE ARMI = art.53 non differisce dalla legittima difesa solo che chi ha compiti
di ordine pubblico ha una pi ampia facolt di legittima difesa
Si tratta di una casua di giustificazione propria (solo per i pubblici ufficiali) ed una norma sussidiaria alle due
precedenti infatti si applica solo se le altre non possono essere applicate.
Es. viene usato quando vi uno sciopero sui binari per rimuovere i manifestanti pu essere utilizzata la forza non le
armi e invece nel caso del latitante che fugge possibile che il p.u. pu mirare e sparare alle gambe del soggetto.
3 LIMITI ISTITUZIONALI DELLA PUNIBILITA = fattispecie particolarissime previste nella parte speciale o leggi
speciali, non manca colpevolezza e antigiuridicit ma il legislatore che opera una scelta di politica criminale di non
punire certi fatti in base a criteri come lesigibilit es. reati contro patrimonio del padre che ruba al figlio.
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Sono elementi accidentali (cio non essenziali) del fatto tipico, si tratta di profili in virt dei quali il legislatore
prevede un aumento o una diminuzione della sanzione.
Esempio = il furto resta furto, nel caso della mela (di munizione della pena) o nel caso del cav della banca (Aumento della pena).
CRITERI DI IMPUTAZIONE DELLE CIRCOSTANZE = art.59 oggi coerente con tutta limpostazione del diritto penale
--- Princ. Offensivit = 1 comma Le circostanze che attenuano o escludono la pena sono valutate a favore dell'agente anche se da lui
non conosciute, o da lui per errore ritenute inesistenti.
--- Princ. Colpevolezza = 2 comma Le circostanze che aggravano la pena sono valutate a carico dell'agente soltanto se da lui conosciute
ovvero ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa. Tale comma non esisteva prima del 1990
Putative (cio io penso ad una circostanza ma in realt non c) = Se l'agente ritiene per errore che esistano circostanze aggravanti o
attenuanti, queste non sono valutate contro o a favore di lui (3). Se l'agente ritiene per errore che esistano circostanze di esclusione della pena,
queste sono sempre valutate a favore di lui. Tuttavia, se si tratta di errore determinato da colpa, la punibilit non esclusa, quando il fatto
preveduto dalla legge come delitto colposo (4)
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--- RIASSUMENDO = le ATTENUANTI sono obiettive mentre le AGGRAVANTI devono per lo meno essere conosciute o ignorate per colpa
grave.
n.b. PRINCIPIO OFFENSIVITA =
1 Funzione (in astratto) non costituzionalizzato ma riconducibile sempre al 25 2, 13, per applicarsi una sanzione penale che va ad affievolire la
libert personale, il legislatore chiamato ad avere un percorso di politica criminale che tuteli dei diritti di dignit costituzionale maggiore rispetto
alla libert personale che si va ad affievolire.
2 Funzione (in concreto) il giudice deve preoccuparsi che i fatti che integrano il reato abbiano realmente offeso quei beni tutelati dal legislatore.
(ora nel caso del furto della mela errato applicare il reato di furto in quanto si tratta di una mela perch il furto della mena non lede il patrimonio
del venditore).
--- Distinzione tra le Circostanze (possono combinarsi tra loro)
--- AGGRAVANTI = aggravano la sanzione.
ATTENUANTI = attenuano la sanzione.
1 --- AD EFFETTO COMUNE = circostanze che modificano la sanzione fino ad 1/3 della pena prevista per il reato
--- CIRCOSTANZE AGGRAVANTI COMUNI aumentano fino ad 1/3 art.61 cp.:
Laver agito per motivi futile ed abietti
Laver commesso il reato per seguirne od occultarne un altro
Laver nei delitti Colposi, agito nonostante la previsione dellevento (cio colpa cosciente)
Laver adoperato sevizie, o agito con crudelt verso le persone.
Laver il colpevole, commesso un reato mentre si era volontariamente sottratto ad un mandato di arresto, cattura o detenzione, spedito
per un precedente reato.
Laver, nei delitti contro il patrimonio o di lucro, cagionato un danno di grave entit patrimoniale.
Laver aggravato o tentato di aggravare le conseguenze dle delitto commesso (es. ostacolo soccorso)
Laver commesso il fatto con abuso di poteri specialmente riguardo i pubblici funzionari
Laver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale
--- CIRCOSTANZE ATTENUANTI COMUNI riducono di 1/3 art.62 cp.
Laver agito per motivi di particolare importanza morale e sociale (es.obiezione di coscienza)
Laver reagito ad un reato in un momento dira (es. come nel caso delle provocazioni. N.,b. deve esserci proporzionalit)
Laver agito per una forte suggestione di una folla in tumulto, quando non si tratta di assembramenti vietati dalla legge.
Laver agito nei reati contro il patrimonio un danno di speciale tenuit.
Lever prima del giudizio riparato interamente ild anno, mediante il risarcimento di esso o restituzione
--- ATTENUANTI GENERICHE art.62 bis decreto legge 288/1944
Il giudice, indipendentemente dalle circostanze prevedute nell'art. 62, pu prendere in considerazione altre circostanze diverse, qualora
le ritenga tali da giustificare una diminuzione della pena. Esse sono considerate, in ogni caso, ai fini della applicazione di questo capo, come una sola
circostanza, la quale pu anche concorrere con una o pi delle circostanze indicate nel predetto articolo 62.
1 AD EFFETTO SPECIALE = circostanze che modificano la sanzione in misura maggiore di 1/3
PROPORZIONALE cio fino a 2/3
2 --- COMUNI = sono quelle circostanze che si applicano a tutti i reati. (previste da art. 61 e 62 o concorso pers)
2
SPECIALI = si applicano solo ad alcuni reati. (previste nella parte speciale o leggi speciali).
3 --- SOGGETTIVE = modificazione sanzione dipende dalla Qualit dellagente (es. pubblico ufficiale)
3 OGGETTIVE = modificazione sanzione riguarda il Fatto (danno di particolare gravit, non riguarda agente)
4 --- INTRINSECHE = elementi che gi fanno parte della fattispecie tipica (es. oggetto del furto ci vuole ma se ha un valore tenue come la
mela).
4 ESTRINSECHE = riguardano elementi fuori dalla fattispecie tipica (es. calunnia ha gi fattispecie oggettiva)
LA RECIDIVA = art.99 cp. recidivo colui che stato condannato per un reato e ne commette un altro.
SEMPLICE = aumento fino ad 1/6 della pena per la commissione di un reato in epoca successiva ad una condanna precedente.
RECIDIVA AGGRAVATA = aumento della pena fino ad 1/3 per reati cd. Infraquinquennali o reato uguale.
n.b. dal 1974 listituto della Recidiva stato reso da obbligatorio a facoltativo il che ridimensiona listituto.
IL DELITTO TENTATO
Art.56 cp. Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, rispende di delitto tentato,
se lazione non si compie o levento non si verifica. (attenzione solo per Dolo no colpa)
Sul piano normativo il tentativo costituisce un titolo autonomo di reato rispetto al delitto consumato cio un reato
perfetto in se (Reclusione da anni 12 se la pena stabilita lergastolo e negli altri casi la pena diminuita di 1/3 o 2/3).
--- Tentativo Compiuto = quando lagente ha posto in essere litera condotta che avrebbe dovuto causare
levento, senza che lo stesso si sia per realizzato (es. sparo ma manco bersaglio)
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--- Tentativo Incompiuto = quando lagente abbia solo iniziato, senza portare a termine lattivit diretta alla
commissione del delitto (es. prende la mira ma stato disarmato prima di sparare).
DESISTENZA = art.56 quando lagente, dopo aver iniziato lesecuzione di un delitto volontariamente interrompe
lattivit delittuosa. Tale attivit rester impunita.
RECESSO ATTIVO = allorch il colpevole abbia gi condotto a termine lattivit delittuosa (tentativo compiuto) e
desiderando, in seguito a riflessione o fatto sopraggiunto, evitare il verificarsi dellevento, si attiva per ipedirlo.
Es. tizio dopo aver gettato Caio nel fiume lo salva prima che anneghi).
Vi una diminuzione della pena
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--- CONCORSO NECESSARIO = il reato per sua natura non pu essere commesso da un solo soggetto es. associazione
mafiosa o rissa
--- CONCORSO EVENTUALE = ricorre per i reati che possono essere indifferentemente essere commessi da una o pi
persone
ELEMENTI DEL CONCORSO
a)
ELEMENTO OGGETTIVO =
a. Pluralit dei soggetti (almeno 2 soggetti anche se uno di essi non imputabile)
b. Realizzazione dellelemento oggettivo del Reato almeno uno dei due realizza il fatto tipico
c. Contributo causale alle verificazione del fatto
b) ELEMENTO SOGGETTIVO = debba esistere anche un nesso psicologico tra ciascun concorrente e liter
fatto realizzato e ci muta a seconda che sia Doloso o Colposo
a. Concorso DOLOSO = implica coscienza e volont di realizzare un fatto tipico, consapevolezza
delle condotte altrui e coscienza e volont di contribuire al verificarsi del fatto tipico.
b. Consorso COLPOSO = implica la non volont di concorrere alla realizzazione del fatto tipico
La volont di concorrere alla condotta colposa contraria a regole cautelari
La previsione, prevedibilit ed evitabilit dellevento.
AGENTE PROVOCATORE = colui che spinge altre persone a commettere dei reati al fine di cogliere gli
autori in flagranza o di farli scoprire (es. forze di polizia)
Secondo la dottrina prevalente lagente provocatore va esente da responsabilit per mancanza di Dolo.
c)
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CONCORSO DI REATI
A norma dellart 71 ess. lipotesi in cui uno stesso soggetto violi pi volte la legge penale e perci deve essere
giudicato per pi reati
FORMALE = se lagente con una sola azione o omissione, viola pi disposizioni di legge o realizza pi violazioni della
medesima disposizione di legge
E MATERIALE = se lagente con pi azioni o omissioni, viola diverse diposizioni di legge o la stessa disposizione.
Entrambi possono essere:
OMOGENEI : quando con una (Formale) o pi azioni (Materiale) vengono commesse pi violazioni
della medesima disposizione di legge
ETEROGENEI : quando con una (Formale) o pi azioni (Materiale) si violino diverse diposizioni di
legge
--- (ok) Il codice penale ha adottato il sistema del Cumulo Materiale delle pene per il quale si applicano tante pene
quanti sono i reati.
--- (no) lAssorbimento = si applica solo la pena prevista per il reato pi grave
--- (no) Cumulo Giuridico = si applica la pena prevista per il reato pi grave aumentata proporzionalmente alla gravit
delle pene previste per altri reati (risultando inferiore al cumulo materiale)
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CONTRAVVENZIONI = punibile indifferentemente che sia Dolo o Colpa la legge commina le seguenti pene:
a) ARRESTO ( la pena detentiva temporanea stabilita per le Contravvenzioni art.17 da 5 gg. A 3 anni)
b) AMMENDA (max. 2 milioni convertibili in Detenzione in caso di insolvenza)
Le PENE ACCESSORIE art.19 cp. possono essere: Perpetue, Temporanee, Automatiche o Facoltative e sono
complementari alla pena principale.
a)
Per i DELITTI sono :interdizione, pubblici uffici,da una professione o arte, legale, incapacit di contrattare
con p.a.
b) Per le CONTRAVVENZIONI sono: sospensione della licenza per una professione o un arte o da uffici
direttivi di persone giuridiche.
c) COMUNE A TUTTE E DUE : La Pubblicazione della Sentenza di condanna
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Il PETITUM: la richiesta che viene fatta dallattore nei confronti del convenuto
La CONCLUSIONE
Ed infine il DISPOSITIVO: di solito il dispositivo preceduto da una dicitura: P.Q.M. che significa per questi motivi e c
il dispositivo che un comando, lordine. Infatti la nostra Costituzione dice che la decisione deve essere motivata,
infatti la motivazione non potrebbe essere una cosa diversa dalla decisione, la motivazione decisione, quindi il
P.Q.M. il dispositivo, lordine, la deliberazione finale di quello che bisogna fare
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