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DIRITTO PENALE

Lezione 1 – Funzioni e introduzione ai principi chiave


IL NOSTRO VIAGGIO INIZIA
CON IL PRIMO BLOCCO
PRIMO PILASTRO DEL DIRITTO
PENALE
PRIMO BLOCCO Funzioni e Caratteristiche

Principio di legalità e
SECONDO BLOCCO
principi chiave

TERZO BLOCCO Ambito di applicazione


della legge penale
INIZIAMO DA ALCUNE DEFINIZIONI
TECNICHE - APPROSSIMATIVE

COS’E’ IL DIRITTO Il diritto penale, al pari del diritto civile, è un complesso di norme
PENALE? che fanno parte del nostro ordinamento giuridico.

COSA FANNO LE Disciplinano, tipizzandole in fattispecie astratte e determinate,


NORME PENALI? alcune condotte umane.
INIZIAMO DA ALCUNE DEFINIZIONI
TECNICHE

Quelle condotte che ad una valutazione ex ante compiuta dal


QUALI CONDOTTE legislatore sono considerate lesive o pericolose per beni o interessi
UMANE? ritenuti, in un dato momento storico, socialmente rilevanti e
meritevoli della tutela penale.

In piccola parte, abbiamo già dato un definizione di cos’è IL


ATTENIONE REATO, quale fatto umano lesivo di beni e interessi meritevoli di
tutela penale.
Definiamo nell’insieme il diritto penale

Complesso di norme che descrivono fatti umani materiali


offensivi di beni e interessi meritevoli di tutela penale,
tipizzandoli in fattispecie astratte e determinate di reato, a
cui fanno corrispondere una data sanzione penale
Quale sanzione penale?

Reclusione
Detentive
Arresto
Pene
Multa
SISTEMA DUALISTICO Pecuniarie
Ammenda
Misure di sicurezza
Qual è la funzione del diritto penale?

Garantire la civile e stabile convivenza tra i


Pace Sociale consociati mediante la repressione di fatti umani
offensivi.

Prevenzione Dissuadere i consociati dal compiere fatti che


generale mettono a repentaglio la pace sociale.

In ogni casi, nei moderni sistemi democratici, il diritto penale dovrebbe tendere ad
assolvere queste funzione con il minor sacrificio possibile per le sfere dei diritti e
delle libertà dei consociati
Qual è il problema?

Il problema è il rischio che il diritto


penale diventi invasivo e pervada la vita
dei consociati, al punto da non
riconoscere più alcun limite all’area
del penalmente rilevante (condotte
penalmente illecite)
Il diritto penale definisce e circoscrive un area del
penalmente rilevante

Area condotte lecite, manifestazioni di diritti e libertà

AREA
PENALMENTE
RILEVANTE
ALLARGHIAMO L’AREA DEL PENALMENTE
RILEVANTE

Area condotte lecite, manifestazioni di diritti e libertà

AREA PENALMENTE RILEVANTE


RAGIONIAMO

AREA Sappiamo che in quest’area vi sono le condotte


PENALMENTE penalmente rilevanti, in quanto offensive di beni e
RILEVANTE interessi ritenute meritevoli di tutela penale

Chi decide:
• Quali beni e interessi sono meritevoli di sanzione
DOMANDA penale?
• Quando una condotta può, effettivamente,
considerarsi lesiva di qui beni ed interessi?

Chi interpreta il sistema di valori di una data collettività,


RISPOSTA in un dato momento storico, è chi detiene il potere
pubblico di legiferare e giudicare.
RAGIONIAMO

Più l’area del penalmente


rilevante si dilata, più si
riducono le sfere dei diritti e
delle libertà dei consociati.
RAGIONIAMO

Nei moderni sistemi democratici, l’area del


penalmente rilevante è delimitata in modo tale
da trovare il giusto equilibrio tra istanze di
difesa sociale e esigenza di tutela dei diritti e
delle libertà dei consociati
RAGIONIAMO

L’equilibrio tra istanze di difesa sociale e


esigenza di tutela dei diritti e delle libertà dei
consociati avviene attraverso alcuni
PRINCIPI CHIAVE DEL DIRITTO
PENALE MODERNO
QUAL E’ IL PROBLEMA?

Se quel sistema di valori viene interpretato in funzione della conservazione del potere, in
assenza di idonei e strutturali correttivi democratici, il diritto penale, sotto l'egida della
difesa sociale, potrebbe essere impiegato come strumento di oppressione.

L'evoluzione storica di questa branca del diritto è contrassegnata da una continua ricerca
del giusto equilibrio tra le suddette istanze, difesa sociale da un lato e
salvaguardia delle libertà dei consociati.

VEDIAMO IN CHE MODO IL DIRITTO PENALE PUO’ ESSERE


USATO COME STRUMENTO DI OPPRESSIONE
ESSENZA DEL PRINCIPIO DI MATERIALITA’

NULLUM CRIMEN SINE ACTIONE

Non può esservi reato in assenza di un fatto umano che


si sia estrinsecato nella realtà esterna
Quale funzione assolve il principio di materialita’?

Propositi criminosi tradotti in fatti concreti costituenti


Delimitare area reato
penalmente
rilevante ART. 56 CP TENTATIVO: soglia minima punibilità

AREA NON Condotte lecite


penalmente
rilevante Propositi criminosi rimasti nella sfera interna
Fondamento costituzionale principio materialità

Nessuno può essere punito se non in forza di una


Art 25 Cost. legge che sia entrata in vigore prima del FATTO
COMMESSO

Illegittimità costituzionale di norme incriminatrici che puniscono propositi


criminosi o modi di essere persona
Fondamento nel codice penale principio materialità

Art 1 cp Reato = fatto commesso

Art 40 cp Fatto reato = condotta evento nesso causale


Fondamento nel codice penale principio materialità

Art 1 cp Reato = fatto commesso

Art 40 cp Fatto reato = condotta evento nesso causale


Principio di offensività

E’ quel principio in forza del quale il


fatto umano materiale per costituire
reato deve essere lesivo o pericoloso
del bene o interesse tutelato dalla
norma incriminatrice
Offensività in astratto

Legislatore penale deve selezionare come reati


CRITERIO GUIDA PER IL
solo quei fatti umani lesivi o pericolosi di beni o
LEGISLATORE
interessi meritevoli tutela penale

Si collega al principio di stretta necessità


Offensività in concreto

Il giudice non può punire chi ha posto in essere


CRITERIO GUIDA PER IL un fatto umano, previsto dalla legge come reato,
GIUDICE ma inidoneo ad essere offensivo per bene o
interesse tutelato da norma incriminatrice

IL REATO SI CONFIGURA COME


FATTO UMANO OFFENSIVO
Fondamento normativo principio offensività

Evento DANNOSO O PERICOLOSO conseguenza


Art 40 cp dell'azione od omissione

Evento DANNOSO O PERICOLO previsto e voluto


Art 43 cp
dall'agente

"La punibilità è esclusa quando per l'INIDONEITA'


Art 49 cp – REATO dell'azione o INESISTENZA dell'oggetto di essa, E'
IMPOSSIBILE IMPOSSIBILE L'EVENTO DANNOSO O
PERICOLOSO"
Funzione del principio di offensività

Coopera con principio Fatto umani materiali, almeno nella


materialità a delimitare soglia del tentativo, lesivi o pericolosi
area penalmente per bene o interesse tutelato dalla
rilevante norma incriminatrice
Principio di stretta necessità

Sussidiarietà

Il Principio di stretta Meritevolezza e


proporzionalità
necessità si articola in
Frammentarietà
Sussidiarietà

Legislatore penale deve ricorrere al diritto


CRITERIO GUIDA PER IL
penale come ESTREMA RATIO, quando non è
LEGISLATORE
idoneo allo scopo di tutela penale il ricorso alla
sanzione civile o amministrativa.
Meritevolezza e proporzionalità

Il legislatore penale deve ricorrere alla sanzione


CRITERIO GUIDA PER IL penale solo quando vi è un rapporto di
LEGISLATORE proporzionalità tra sacrificio imposto dalla
sanzione penale e la rilevanza dei beni e interessi
da tutelare penalmente

BISOGNA SELEZIONARE COME REATI QUEI FATTI UMANI


OFFENSIVI DI BENI INTERSSI MERITEVOLI DI SANZIONE
PENALE
Frammentarietà

TRA LE MOLTEPLICI FORME DI AGGRESSIONE,


CRITERIO GUIDA PER IL VANNO SELEZIONATE E ELEVATE A REATO SOLO
LEGISLATORE QUELLE INTOLLERABILI CHE GIUSTIFICANO LA
REPRESSIONE PENALE
Funzione del principio di stretta necessità

Coopera con principio materialità e offensività a


delimitare area penalmente rilevante
Principio di colpevolezza

Non è sufficiente aver posto in essere un


Il principio di colpevolezza fatto umano, materiale, offensivo del bene o
stabilisce che per essere interesse tutelato dalla relativa norma
dichiarati responsabili per un incriminatrice
dato reato
E’ anche necessario che quel fatto sia legato
al suo autore da un nesso soggettivo,
tipicamente il dolo e la colpa
Fondamento normativo principio di colpevolezza

ART 27 1^ co. Cost. «La responsabilità penale è personale»

ART 27 3^ co. Cost. «Le pene devono tendere alla


rieducazione del condannato»
Personalizzazione responsabilità penale

Innanzitutto, significa identificare nel reato un fatto umano il quale sia


riconoscibile come opera propria di colui che l’ha oggettivamente posto in
essere.
• Il dolo, come
rappresentazione e volontà Costituiscono l’anello di
del fatto tipico congiunzione che consente di
• La colpa come possibilità che riconoscere nel fatto di reato
l’agente aveva di evitare quel opera propria dell’uomo che l’ha
fatto con l’ordinaria diligenza posto in essere
Legame colpevolezza funzione rieducativa della pena

La colpevolezza si pone come presupposto della funzione


rieducativa della pena

La pena non riesce nella sua funzione rieducativa se il


condannato è giudicato responsabile di un fatto di reato che
egli non percepisce come fatto proprio, in quanto non lo ha
previsto e voluto, ovvero non poteva evitarlo usando
l’ordinaria diligenza
Funzione del principio di colpevolezza

Delimitazione area penalmente rilevante


Sono fuori dell’area del penalmente rilevante quei fatti umani, materiali,
offensivi, non imputabili al suo autore sotto il profilo soggettivo.

Personalizzazione responsabilità
penale

Fondamento della funzione


rieducativa della pena
Principio di legalità

Conosciuto generalmente come quel principio in forza del quale nessuno può
essere punito per un fatto che non è espressamente previsto dalla legge
come reato. IN REALTA’ HA UN SIGNIFICATO PIU’ AMPIO, RICONDUCIBILE AI
SUOI COROLLARI.

Riserva di legge

Tassatività e determinatezza
Principio legalità
Irretroattività legge penale

Divieto di analogia
Riserva di legge in materia penale

Nessuno può essere punito per un fatto


che non è previsto dalla legge come reato
Nullum crimen, nulla
poena sine lege
Chi è riconosciuto responsabile di un
reato, non può essere condannato ad una
pena diversa da quella prevista dalla
legge per quel dato reato
Principio di legalità sostanziale

Principio in forza del quale ogni fatto, pur non previsto dalla legge come
reato, può essere sanzionato penalmente se considerato socialmente
pericoloso

Si tratta di un principio proprio del diritto penale


impiegato come strumento di oppressione e controllo
nei regimi totalitari, dove non vi erano reali limiti
all’area del penalmente rilevante
Principio di tassatività e determinatezza

Principio in forza del quale la legge deve descrivere, ogni singola figura di
reato, con sufficiente determinatezza in tutti i suoi elementi costitutivi

Completa e rafforza il principio della riserva di legge

Si lega fortemente al principio di frammentarietà


Funzione riserva di legge e tassatività

Delimitazione area penalmente rilevante


Rientrano nell’area del penalmente rilevante solo quei fatti, previsti dalla
legge come reato, materiali, offensivi, imputabili oggettivamente e
soggettivamente al suo autore, e TIPICI, ovvero corrispondenti alla fattispecie
astratta, descritta con sufficiente determinatezza dalla relativa norma
incriminatrice

Garanzia da abusi potere statale


Garanzia certezza del diritto
Divieto di analogia

Il giudice non può applicare la norma incriminatrice a fatti simili ma non


corrispondenti alla fattispecie astratta di reato descritta dalla norma con
sufficiente determinatezza
Evitare l’arbitrio del
giudice
In mancanza del divieto di analogia, sarebbe pregiudicata la funzione del
principio di legalità nella declinazione della riserva di legge e tassatività,
venendo il giudice a porsi come creatore di nuove figure di reato
Natura riserva di legge penale

La riserva di legge in Riserva di fonte


materia penale si
configura
come Riserva di legge sostanziale
Significato di riserva di fonte

Riserva di fonte è espressione che si


contrappone a riserva di organo

Con la riserva di organo viene definita una


Riserva di organo competenza legislativa in favore di uno o più dati
organi dello Stato

Con la riserva di fonte viene definita una sfera di


Riserva di fonte competenza in favore di una o più date fonti del
diritto a legiferare in materia penale
Significato riserva di legge sostanziale

Riserva di legge sostanziale è espressione che si contrappone a riserva di


legge formale
Riserva di legge formale
Con la riserva di legge formale, viene riservata alla sola legge ordinaria
(Parlamento) la competenza a legiferare in materia penale
Riserva di legge sostanziale
Legge ordinaria
Con la riserva di legge sostanziale,
le fonti del diritto abilitate a Decreti legge Atti aventi forza
legiferare in materia penale sono Decreti legislativi di legge
Oggetto della riserva di legge penale

• Nuove incriminazioni – Solo le fonti del diritto penale possono introdurre


nuove figure di reato
Reati • Modificazione – Solo le fonti del diritto penale possono modificare, nei loro
elementi costitutivi, figure di reato esistenti
• Abolizione – Solo le fonti del diritto penale possono abolire figure di reato già
esistenti

Solo le fonti del diritto penale possono modificare le pene che la legge prevede
Pene
per reati già esistenti

Misure di Solo le fonti del diritto penale possono prevedere e modificare casi e modi di
sicurezza applicazione delle misure di sicurezza
Fonti del diritto penale

Legge ordinaria
Fonti dirette del diritto penale Decreti legge
Decreti legislativi

Fonti indirette del diritto penale Atti normativi comunitari

Legge regionale
Fonti ad efficacia limitata nel Atti e regolamenti amministrativi
diritto penale
Consuetudine
Fondamento normativo riserva di legge in materia
penale

Art. 25 2^ co. Cost. Art. 1 c.p.

«Nessuno può essere punito se non «Nessuno può essere punito per un fatto che non
in forza di una legge entrata in sia espressamente previsto dalla legge come reato,
vigore prima del fatto commesso» né con pene che non siano da essa stabilite»

Art. 25 3^ co. Cost. Art. 199 c.p.

«Nessuno può essere sottoposto a «Nessuno può essere sottoposto a misure di


misure di sicurezza se non nei casi sicurezza che non sia espressamente stabilite dalla
previsti dalla legge» legge e fuori dei casi dalla legge stessa preveduti»
Legge regionale e riserva di legge

E’ esclusa dalle fonti del diritto


abilitate a legiferare in modo
diretto in materia penale
Legge regionale e riserva legge
MOTIVI DELL’ESCLUSIONE

La Costituzione quando parla di «legge» senza altre specificazioni si riferisce alla legge
ordinaria e agli atti aventi forza di legge.
Prendiamo l’art. 13 della Costituzione - “La libertà personale è inviolabile. Non
La riserva di legge in è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale,
materia penale trova né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato
fondamento nella dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”.
proprio nella SE IL COSTITUENTE AVESSE VOLUTO INCLUDERE LE LEGGI REGIONALI TRA
Costituzione (Art. 25 LE FONTI ABILITATE A LEGIFERARE DIRETTAMENTE IN MATERIA PENALE, LO
Cost.) AVREBBE ESPRESSAMENTE STABILITO

ALTRO MOTIVO – Se la legge regionale potesse legiferare direttamente in materia penale si


darebbe luogo a possibili gravi violazioni del principio di uguaglianza sul territorio
nazionale
Legge regionale e riserva di legge

La legge regionale può indirettamente legiferare


in materia penale solo nelle materia di sua
competenza e limitatamente ad interventi
normativi con cui integra il precetto penale con
specificazioni di carattere tecnico
Conclusione sulla legge regionale

• Introdurre nuove figure di reato


Non può • Abolire figure di reato esistenti
• Modificare, nei suoi elementi costitutivi,
figure di reato esistenti

Nelle materie di competenza regionale, integrare


il precetto penale con specificazioni tecniche di
Può
elementi del reato, le quali non siano state
definite dal legislatore nazionale
Fonti subordinate e norme penali in bianco

Fonti subordinate Regolamenti ed atti amministrativi

Norme penali in bianco

Tecnicamente, sono norme penali incriminatrici che non descrivono con


sufficiente determinatezza uno o più elementi costitutivi della fattispecie di
reato e rinviano ad una fonte del diritto subordinata affinchè dia colore e
determini l’elemento costitutivo lasciato in bianco
Fonti subordinate - Qual è il problema?

Possono introdurre nuove figure di reato

Si tratta di capire se Modificare o abolire figure di reato già esistenti

Descrivere singoli elementi della figura di reato


lasciati in bianco dalla norma incriminatrice
Fonti subordinate e norme penali in bianco

Le fonti subordinate non


Possono introdurre nuove figure di reato
possono, pena la violazione
del principio di riserva di
Modificare o abolire figure di reato già esistenti
legge in materia penale
Fonti subordinate e norme penali in bianco

Le fonti subordinate non possono, pena la violazione del principio di riserva di


legge in materia penale e del principio di tassatività

Descrivere singoli elementi della figura di reato


lasciati in bianco dalla norma incriminatrice

Ne consegue l’illegittimità costituzionale delle norme penale in bianco per


violazione del principio di riserva di legge e tassatività
Fonti subordinate

Le fonti subordinate non si configurano come fonti del diritto


abilitate a legiferare direttamente in materia penale
ATTENZIONE! Questo divieto vale anche per la previsione delle
sanzioni penali che rientrano nella riserva di legge penale

Possono però intervenire nella normazione penale per


integrare il precetto penale con specifiche di carattere
tecnico, senza descrivere l’elemento costitutivo già
determinato dalla norma incriminatrice.
Consuetudine e riserva di legge
Cos’è la consuetudine

Elemento oggettivo Condotta ripetuta nel tempo dai consociati in modo uniforme e
costante

Elemento soggettivo Nella convinzione che quella norma è imposta da una norma giuridica

• Sussidiaria, per le materia non disciplinate dalla legge o dalle fonti


Fonte del diritto subordinate
• Terziaria, nelle materie disciplinate dalle leggi e da fonti subordinate, se
richiamata dalla legge o dalle fonti subordinate
Art 1 preleggi: «Sono fonti Art 8 preleggi: «Nelle materie regolate dalle leggi e
del diritto: le leggi; i dai regolamenti gli usi hanno efficacia solo in quanto
regolamenti gli usi. sono da essi richiamati».
Consuetudine incriminatrice e riserva di legge

Per consuetudine incriminatrice intendiamo quella che introduce


una nuova figura di reato

La consuetudine incriminatrice è inammissibile


per violazione della riserva di legge e della
tassatività e determinatezza della fattispecie di
reato
Consuetudine abrogatrice e riserva di legge
Per consuetudine abrogatrice intendiamo quella che abroga una norma penale e
abolisce, quindi, la relativa figura di reato
La consuetudine abrogatrice è inammissibile per violazione
della riserva di legge e della tassatività e determinatezza della
fattispecie di reato e per violazione del principio di legalità in
generale
Le leggi non sono abrogate che da leggi posteriori
Art 15 • per dichiarazione espressa del legislatore,
preleggi • o per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti
• o perché la nuova legge regola l'intera materia già regolata dalla legge anteriore.
Consuetudine integratrice e riserva di legge
Per consuetudine integratrice intendiamo quella che integra il precetto penale
descrivendo uno o più elementi costitutivi della figura di reato lasciata in bianco
dalla norma penaleabroga una norma penale e abolisce, quindi, la relativa figura
di reato

La consuetudine integratrice è inammissibile per violazione


della riserva di legge e della tassatività e determinatezza della
fattispecie di reato e per violazione del principio di legalità in
generale
Consuetudine e riserva di legge
La consuetudine può intervenire, indirettamente, nella normazione penale
quando la norma incriminatrice ha descritto con sufficiente determinatezza tutti
gli elementi costitutivi della figura di reato, ma ha usato formule che rimandano
ad altre branche del diritto e, per l’appunto, alla stessa consuetudine

La consuetudine può intervenire, indirettamente, nella normazione penale


quando la norma incriminatrice ha descritto con sufficiente determinatezza tutti
gli elementi costitutivi della figura di reato, ma ha usato per descriverla criteri
sociali di valutazione
Consuetudine scriminante e riserva di legge

La consuetudine può intervenire, indirettamente, nella


normazione penale dando vita a scriminanti di natura
consuetudinaria
Fonti comunitarie e riserva di legge

Questioni da analizzare

LE FONTI COMUNITARIE RIENTRANO TRA LE FONTI DEL DIRITTO PENALE?

Duplice prospettiva

1 Ci chiediamo se gli organi comunitari hanno potestà legislativa penale diretta

Ci chiediamo se gli atti normativi comunitari sono fonti del diritto abilitate ad
2 innovare, direttamente, il diritto penale
Potestà legislativa degli organi comunitari in materia
penale
Ci chiediamo se e quali organi comunitari abbiano la capacità di emanare
fonti del diritto comunitario idonee ad innovare il diritto penale interno
introducendo nuove figure di reato o modificando quelle esistenti.

PRIMA REGOLA: gli organi comunitari non


hanno un potestà legislativa che li abiliti ad
innovare il nostro diritto penale con
l’introduzione di nuove figure di reato o la
modifica o abolizione di figure di già esistenti
Prima regola: scopriamo i motivi di fondo

1
Nessun trattato attribuisce, agli organi
comunitari una competenza legislativa che lo
abiliti ad introdurre norme incriminatrici negli
Stati membri.
Prima regola: scopriamo i motivi

ART 83 T.F.U.E
Riconosce al Parlamento Europeo e al Consiglio di emanare direttive per stabilire “norme minime relative alla
definizione dei reati e delle sanzioni in sfere di criminalità particolarmente grave che presentano una dimensione
transnazionale derivante dal carattere o dalle implicazioni di tali reati o da una particolare necessità di combatterli
su basi comuni.”

ART 11 COST.
“L'Italia … consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni».

ART 117 COST.


«La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli
derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali ”
Prima regola: scopriamo i motivi
Fai attenzione
L’art. 83 TFUE solo apparentemente riconosce agli organi comunitari la potestà legislativa
diretta nel diritto penale degli Stati Membri.

Parla di Direttive che, come vedremo, sono atti normativi che, per il raggiungimento di
determinati scopi di tutela, fissano i principi guida della materia ma che non innovano
direttamente il nostro diritto penale interno.

E’ confermata, quindi, la regola per cui nessun trattato attribuisce, agli organi
comunitari una competenza legislativa che lo abiliti ad introdurre norme
incriminatrici negli Stati membri
Prima regola: scopriamo i motivi di fondo

2
L’ostacolo principale al riconoscimento della
potestà legislativa penale diretta nel diritto
interno riguarda il difetto di democraticità
degli organi comunitari di cui all’art. 83 TFUE:
Consiglio d’europa e Parlamento Europeo.
Prima regola: scopriamo i motivi
Per capire ricorda
La riserva di legge, anche se
si configura come riserva di Parlamento: espressione della sovranità popolare
fonte, si collega agli organi
legislativi che emanano le Governo: espressione del Parlamento e quindi a sua
fonti del diritto penale per
volta espressione mediata della sovranità popolare
eccellenza

Il difetto di democraticità degli organi comunitari si scontra, quindi, con il principio della
sovranità popolare previsto dall’art. 1 Cost.

Art 1 Cost: La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
Prima regola: scopriamo i motivi

Il difetto di legittimazione democratica degli organi


legislativi comunitari si pone, quindi, come insormontabile
ostacolo al riconoscimento della potestà legislativa
comunitaria nel nostro diritto penale per violazione del
principio di riserva di legge che, da attuazione, in materia
penale, al principio della sovranità popolare, il quale, previsto
dall’art. 1 Cost., si pone in posizione sovraordinata ai principi
sanciti dall’art. 11 e 117 della Costituzione.
Quali sono questi organi comunitari privi di reale
democraticità
Organo comunitario rappresentativo dei cittadini
Parlamento Europeo dell’Unione Europea, ma con competenza legislativa
molto marginale

Consiglio e
I veri organi legislativi dell’U.E. ma, completamente,
Commissione privi di rappresentatività e quindi di democraticità.
Europea
Fonti comunitarie e riserva di legge

Gli organi comunitari non hanno il potere di legiferare


in materia penale con efficacia diretta negli
ordinamenti degli Stati Membri
NE CONSEGUE

Le stesse fonti comunitarie, in quanto atti normativi che


promanano da quegli organi privi di rappresentatività, non
possono configurarsi come fonti del diritto idonee a introdurre
nuove figure di reato o a modificare o abolire figure di reato già
esistenti nel nostro ordinamento interno
Fonti comunitarie e riserva di legge

Le fonti comunitarie possono però


configurarsi come fonti del diritto penale
indirette, nel senso che possono
condizionare la legislazione penale dello
Stato membro.
Quali fonti comunitarie: LE DIRETTIVE

Sono atti normativi che, per il raggiungimento di determinati scopi di


tutela, fissano i principi guida della materia.

Gli Stati membri devono attivarsi per recepirle dando concreta attuazione ai principi
guida. Essi sono, però, liberi di scegliere lo strumento di repressione ritenuto idoneo
allo scopo.

Se la direttiva non viene recepita, non si applica nell’ordinamento interno e l’unica


conseguenza è la possibilità che gli organi comunitari avviano una procedura di
infrazione
Quali fonti comunitarie: LE DIRETTIVE

CONCLUSIONE SULLE DIRETTIVE

Sono fonti del diritto non abilitate a legiferare, in forma diretta, in


materia penale

Hanno, invece, efficacia indiretta, in quanto condizionano il legislatore


penale nei limiti in cui è obbligato a dare attuazione interna ai principi
guida da essa stabiliti, ma con libertà di scegliere il mezzo di repressione
ritenuto più idoneo allo scopo di tutela
Quali fonti comunitarie:
I REGOLAMENTI COMUNITARI
Sono atti normativi direttamente applicabili nell’ordinamento interno

Non possono
• Introdurre nuove figure di reato
• Modificare figure di reato esistenti
• Abolire figure di reati esistenti

Possono, invece, direttamente:


• Innovare nella disciplina delle cause di giustificazione
• Integrare il precetto penale, andando a definire con maggiori
dettagli, singoli elementi della fattispecie (giudio di colpa)
Quali fonti comunitarie:
DIRETTIVE SELF EXECUTING
Sono direttive che non si limitano a fissare i principi guida della materia,
ma hanno contenuto così dettagliato da essere equiparate ai regolamenti
CONTRASTO NORMA INTERNA CON REGOLAMENTO O DIRETTIVA SELF
EXECUTING

Disapplicazione giudiziale norma interna


Quando il giudice nazionale accerta che una norma interna è in contrasto
con la normativa comunitaria, provvederà, automaticamente, a
disapplicare la norma interna ed applicare quella comunitaria.
Conclusione sulle fonti comunitarie

In conclusione, per riassumere l'efficacia della normativa comunitaria in ambito


penale facciamo riferimento a questi principi base.

• Non può introdurre norme incriminatrici nel diritto interno.


• Può integrare, sotto diversi aspetti, il precetto penale dettato dalla norma
interna.
• E' abilitata ad introdurre nuove cause di giustificazioni
• Può condizionare, attraverso le direttive self-executing e i regolamenti, in
base al sistema della disapplicazione, il diritto penale interno.
BASI TECNICHE MEMORIA

TEST INIZIALE
BASI TECNICHE MEMORIA

1) CUCINA
BASI TECNICHE MEMORIA

2) TOPO
BASI TECNICHE MEMORIA

3) ALBERO
BASI TECNICHE MEMORIA

4) DENTIFRICIO
BASI TECNICHE MEMORIA

5) MIELE
BASI TECNICHE MEMORIA

6) FORBICI
BASI TECNICHE MEMORIA

7) ELEFANTE
BASI TECNICHE MEMORIA

8) AUTOVETTURA
BASI TECNICHE MEMORIA

9) SPECCHIO
BASI TECNICHE MEMORIA

10) PRIGIONE
Consuetudine scriminante e riserva di legge

RISULTATO

1. Cucina X
Punteggio totale possibile: 10 2. Topo X
3. Albero X
4. Dentifricio X
5. Miele X
Punteggio ottenuto: 5 6. Forbici
7. Elefante X-
8. Autovettura X-
Risultato: PO / PTP X 100 = 50% 9. Specchio X-
10. prigione
SISTEMA LINK

Associare ogni parola alla successiva

Esagerazione

Movimento
Visualizzare singola parola
Paradosso

Umorismo
SCHEDARIO FORMA NUMERO

Associare ad ogni numero la relativa immagine

Crei un piccolo data base nel quale inserire elementi da


memorizzare

In un elenco di 10 parole
dovrai, quindi, associare ogni
parola al relativo numero
d’ordine (ovviamente
all’immagine corrispondente)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10

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