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2°parte esame
Diritto Privato
Università della Calabria
32 pag.
DISTINZIONE TRADIZIONALE TRA IL REGIME DEI RAPPORTI OBBLIGATORI E QUELLO DEI DIRITTI REALI
Nell’obbligazione sussistono i caratteri della situazione giuridica soggettiva, il rapporto obbligatorio rientra
infatti nei diritti soggettivi (diritti reali/di credito)
Questa distinzione serve per applicare nell’ambito dei diritti di credito alcune prescrizioni predisposte per i
diritti reali e reciprocamente serve a motivare l’applicazione nell’ambito dei diritti reali di alcune statuizioni
predisposti per i diritti di credito.
COMPLESSITÀ DEL RAPPORTO OBBLIGATORIO Operano delle prescrizioni che servono costringere il
soggetto attivo (creditore) ad avere una condotta specifica in favore del soggetto passivo. Es. buona fede la
quale può essere usata non solo per costringere il debitore ad avere delle condotte ulteriori (eseguire
prestazione integrative della prestazione principale) rispetto alla prestazione in favore del creditore, ma
può essere usata anche per costringere il creditore per avere dei comportamenti specifici nell’interesse del
debitore (es. dovere di informazione che riguarda sogg. attivo e passivo. Dovere di protezione che costringe
le parti ad avere delle cautele per prevenire dei danni, riguarda sogg. attivo e passivo)
La teoria personalistica identifica la prestazione nella condotta specifica del debitore. Essa si basa sul
rilievo che se il debitore non esegue spontaneamente la prestazione opera l’emanazione di un
provvedimento coercitivo che consiste nell’ usare la forza pubblica per ottenere il risultato patrimoniale
atteso. (manca l’adempimento spontaneo)
2) Interesse del creditore: Costringono il soggetto passivo ad avere una condotta specifica in
favore del soggetto attivo. Assetto di interessi da parte del creditore.
-Assetti anche non patrimoniali
-Interesse a ricevere la prestazione
-Interesse all’adempimento personale
-Interesse del debitore alla liberazione
-Interesse del debitore all’esecuzione
Ciò suggerisce che, in caso di esecuzione di prestazioni non dovute (inesistenza dell’obbligazione) vi
sia l’operatività di prestazioni diverse da quelle dell’obbligazione e in particolare obbligazioni dirette
ad eliminare lo spostamento patrimoniale prodotto. In realtà non necessariamente vale questo tipo
di determinazioni perché vi possono essere altre ragioni che confermano l’opportunità di
conservare lo spostamento patrimoniale.
OBBLIGAZIONE NATURALE: Categoria che serve a richiamare il fatto che è stata eseguita una
prestazione con due caratteristiche:
A queste condizioni, pur non essendo un’obbligazione, vale l’irripetibilità della prestazione
(conservare lo spostamento patrimoniale prodotto) la stessa statuizione che opera per
l’obbligazione, ma non l’obbligo di eseguire la prestazione.
Sono inoltre richiesti due presupposti: La spontaneità dell’adempimento (intesa come volontarietà
salvo impugnabilità per errore) e la capacità di colui che ha eseguito la prestazione (intesa come
capacità naturale, salvo impugnazione per incapacità di intendere e di volere)
ARRICCHIMENTO SENZA CAUSA: Condizione in cui un soggetto che ha compiuto la condotta realizza
un decremento del proprio patrimonio e incremento il patrimonio di un altro soggetto Si distingue
dal pagamento dell’indebito poiché tale prestazione/spostamento patrimoniale non è prodotto
intenzionalmente ma in maniera involontaria. (Es riscaldo il mio appartamento e faccio risparmiare
corrente all’appartamento di sopra) Diritto del soggetto che ha realizzato un proprio decremento
patrimoniale di ottenere la minor somma di denaro tra il valore del decremento patrimoniale e
quello dell’incremento.
Fatto che rende meritevole l’interesse del creditore a ricevere la prestazione da parte del debitore
Momento costitutivo ovvero il momento a partire dal quale si può usare questa qualifica per
ottenere decisioni e provvedimenti che servono a soddisfare l’interesse del creditore a ricevere la
prestazione da parte del debitore
ADEMPIMENTO
Attuazione spontanea da parte del debitore del modello comportamentale che attua l’assetto di
interessi caratteristico dell’obbligazione (sacrificio patrimoniale del debitore associato ad un’utilità
anche non patrimoniale del creditore)
Requisiti adempimento
-Diligenza del debitore esprime il concetto che il debitore nell’adempiere si è sacrificato quel tanto
che basta per ottenere il risultato utile atteso dal creditore (sforzo normale del debitore) ma il
creditore non abbia ottenuto l’utilità sperata in questo caso si esclude l’emanazione di
provvedimenti sanzionatori a carico del debitore ma opera la semplice estinzione
dell’obbligazione. Vi è una distinzione tra obbligazioni di mezzo e obbligazioni di risultato, la
diligenza non può essere utilizzata in caso di obbligazioni di risultato (in mancanza di un risultato
utile opera l’emanazione di provvedimenti sanzionatori a carico del debitore)
-Buona fede del creditore e del debitore in senso oggettivo (non inteso come ignoranza) ovvero
l’adempimento non realizza i risultati contrari all’esigenza di solidarietà intersoggettiva, tra le
parti. Si rileva il caso in cui l’adempimento comporta o dei vantaggi sproporzionati per il soggetto
attivo o dei sacrifici eccessivi per il soggetto passivo. A queste condizioni si può usare la qualifica
della buona fede per giustificare l’inesigibilità della prestazione oppure determinazione del
risarcimento del danno se la prestazione è stata eseguita.
-irrilevanza della volontarietà: l’incapacità (sia di agire, sia naturale) non compromette la validità
dell’adempimento e non dà diritto alla ripetizione
1) Solitamente opera l’esigibilità immediata, ovvero dal momento in cui vi è un atto costitutivo
può essere sanzionato il comportamento delle parti contrario all’adempimento (creditore che si
rifiuta di ricevere la prestazione o debitore che si rifiuta di eseguire la prestazione)
2) In alcune circostanze però si sospendono questi provvedimenti per un certo periodo e quindi
opera il differimento l’adempimento tra il momento della costituzione e un momento successivo,
consiste quindi nel lasciare un periodo di tempo in cui non possono essere emanati provvedimenti
diretti a sanzionare le parti contrari all’adempimento (inesigibilità/ineseguibilità della prestazione).
3) Decadenza dal beneficio del termine: Giustifica l’immediata esigibilità della prestazione da parte del
creditore anche in presenza di un termine a favore del debitore
Opera se il debitore è diventato insolvente, se non ha dato le garanzie promesse e se quelle garanzie si
sono perdute e il debitore non le ha sostituire
ADEMPIMENTO ANOMALO
Caso di adempimento che presenta caratteri che potrebbero comportare l’esclusione della
determinazione dell’esclusione dell’obbligazione, potrebbero rendere immeritevole l’interesse del
debitore ad essere liberato. Vi sono quindi delle circostanze anomale rispetto all’estinzione
dell’obbligazione.
Adempimento parziale
Concetto che fa riferimento al fatto che il debitore si offre di adempiere solo una parte della prestazione
o si offre di consegnare soltanto una parte dei beni dovuti. Tale qualifica serve a determinare alcuni
provvedimenti giudiziari che configurano un potere del creditore di rifiutare l’adempimento parziale
salvo che sia stabilito dalla legge o dagli usi, al contrario opera l’estinzione dell’obbligazione (in caso di
accordo con il creditore e tale prestazione sia ammessa dalla legge o agli usi)
Datio in solutum definita come “potere del debitore di liberarsi dall’obbligazione eseguendo una
prestazione diversa da quella dovuta” il presupposto è che ci sia un accordo tra creditore e debitore
che manifesta la volontà delle parti.
Momento di estinzione: l’obbligazione si estingue solo al momento dell’esecuzione della prestazione
diversa, ma fino a quel momento il creditore potrebbe cambiare idea ed esigere la prestazione
originaria.
Ipotesi particolari di datio in solutum
La Datio in solutum si distingue dalla Novazione che è l’accordo sulla estinzione dell’obbligazione
originaria in funzione della costituzione di una nuova obbligazione.
Momento di estinzione: Si estingue l’obbligazione al momento stesso dell’accordo, prima ancora
dell’esecuzione della prestazione nuova, ciò significa che il creditore non può cambiare idea.
Tecnica decisoria che serve a giustificare l’emanazione di provvedimenti sanzionatori nei confronti
del creditore che non coopera all’adempimento che abbia quindi un atteggiamento incompatibile
con l’interesse del debitore ad essere liberato.
Si usa la qualifica di “mora del creditore” per ottenere decisioni e provvedimenti che siano diretti a
costringere il creditore a consentire l’adempimento del debitore. Tale qualifica può essere usata
nel caso in cui ci sono due presupposti:
1. Il creditore rifiuta senza giustificato motivo l’adempimento oppure non compie la
collaborazione minima che serve al debitore per adempiere
2. in caso di obbligazioni potestative ex parte creditoris, mancanza della volontà del creditore
di rimettere (definitivamente) il debito cosi da non liberare il debitore né consentendogli di
adempiere né liberandolo dall’obbligazione.
L’offerta formale da parte del debitore per effettuare l’adempimenti può avere due caratteri:
1. offerta reale (per beni mobili o denaro) = Il debitore consegna la cosa al notaio il quale la
prova a consegnarla al creditore il quale rifiuta/non apre la porta. Il notaio fa un verbale in
cui dichiara che
2. offerta per intimazione (per obbligazioni di fare o beni immobili) = Il debitore indica luogo e
tempo per l’adempimento in una dichiarazione scritta inviata al creditore e avvisa il
creditore che se non accetta la prestazione sarà considerato in mora. Tale dichiarazione
viene inviata da un ufficiale giudiziario. Il debitore si presenza nel luogo indicato per
adempiere in presenza di un notaio ma il creditore non si presenza e il notaio lo scrive in un
verbale.
Tra le conseguenze della mora però non c’è l’estinzione dell’obbligazione e la liberazione del
debitore, ma l’interesse ad essere liberato può essere soddisfatto attraverso il deposito liberatorio
che consiste nel deposito della somma in un istituto di credito autorizzato, in caso di consegna di
cose mobili avviene la consegna in locali di pubblico deposito, nel caso di cose immobile si nomina
un sequestratario giudiziale.
compensazione
confusione
novazione (?)
remissione
impossibilità sopravvenuta
COMPENSAZIONE
TIPI DI COMPENSAZIONE
Compensazione legale
Requisiti
Omogeneità= I due beni oggetto della prestazione appartengono allo stesso genere
Fungibilità= Le prestazioni danno la stessa utilità o un’utilità qualitativamente
corrispondente
Liquidità= Fa riferimento al fatto che la prestazione di ciascuno dei crediti è determinata
nell’ammontare del suo valore pecuniario (Valore pecuniario è determinare dal valore
numerico)
Esigibilità= Non esiste temporaneamente un potere di rifiuto del debitore, tale potere esiste
solo se il credito è a termine o a condizione
Compensazione giudiziale
Requisiti
Presenta gli stessi requisiti della compensazione legale eccetto quello della liquidità, tuttavia i
crediti devono essere di facile e pronta liquidazione
Momento dell’estinzione
L’estinzione opera dal momento della sentenza costitutiva (sentenza di compensazione)
Compensazione volontaria
Requisiti
-Mancanza di almeno uno dei presupposti per procedere agli altri due tipi di compensazione (
può mancare anche la reciprocità)
-Presenza di un accordo tra le parti ( sia accordo successivo all’esistenza dei crediti sia accordo
preventivo)
CONFUSIONE
Qualifica che identifica un modo di estinzione dell’obbligazione diverso dall’adempimento di
natura satisfattoria. Esprime il concetto che un’obbligazione si estingue a causa della riunione
in uno stesso soggetto delle situazioni contrapposte (Es un soggetto diventa sia creditore che
debitore)
Caso in cui non opera la confusione: Casi alla base della teoria del rapporto unisoggettivo (es.
crediti e debiti reciproci tra socio unico e società unipersonale)
NOVAZIONE (oggettiva)
Modo di estinzione di un’obbligazione diverso dall’adempimento di tipo satisfattorio (almeno
secondo il manuale) Esprime il concetto che un’obbligazione si estingue in funzione della
costituzione di una nuova obbligazione. Tale qualifica viene usata per motivare la determinazione
della estinzione di un’obbligazione preesistente e al contempo la costituzione di una nuova
obbligazione.
Con il termine novazione soggettiva si esprime il concetto che un’obbligazione preesistente
subisce una modifica nel soggetto passivo ma è diversa dalla novazione vera e propria.
Requisiti:
Elemento soggettivo= Fa riferimento ad un accordo tra le parti che presenta gli estremi
di un vero e proprio contratto. (contratto di novazione). Tale accordo deve avere però
una particolare caratteristica: la volontà delle parti deve essere espressa in modo non
Accordo sulla modificazione di modalità accessorie= Indica degli elementi del rapporto che il cui
mutamento non comporta la novazione ma implica una modifica del rapporto preesistente
Tipi di modalità accessorie
Apposizione di un termine Fa riferimento alla dilazione e il rilascio o la ripetizione di un
documento
Distinzione tra fonte dell’obbligazione (documento la cui modifica non comporta novazione
ma semplice modifica del rapporto e titolo (finalità di carattere solidaristico che giustifica
l’evento patrimoniale e l’utilità programmata dalle parti. Il mutamento del titolo è idoneo a
comportare la novazione
Struttura= Modello legale che configura una particolare struttura. Nel modello legale
prevede una dichiarazione del creditore e un potere di rifiuto del debitore. Nella
costituzione del modello legale si contrappongono due teorie:
1. Teoria dell’atto unilaterale rifiutabile= (Preferita dalla legge), la remissione non è
impugnabile per vizi della volontà o incapacità del debitore
2. Teoria del contratto concluso con mancato rifiuto= (Preferibile in generale) poiché
in questo caso la remissione è impugnabile per vizi della volontà o incapacità del
debitore
Tale modello legale si applica per il principio della variabilità della struttura soltanto se c’è un
interesse del debitore a impedire l’estinzione. Non si applica tale modello legale nelle obbligazioni
potestative ex parte creditoris ovvero tutte le volte in cui non c’è un interesse meritevole del
debitore a escludere la estinzione
Remissione presunta
-Restituzione volontaria del titolo originale= Presunzione assoluta della volontà di estinguere il
debito, tale tecnica comporta le stesse determinazioni della remissione (che il debitore non può
più essere costretto a eseguire la prestazione)
-Consegna volontaria della copia (da parte del creditore al debitore) = Presunzione relativa della
volontà di estinguere il debito, anche tale tecnica comporta le stesse determinazioni della
remissione (che il debitore non può più essere costretto a eseguire la prestazione) ma solo se non
vi è una volontà diversa (es. il creditore consegna la copia perché il debitore l’ha chiesta per fare
un controllo)
Surrogazione reale è l’azionabilità della prestazione del creditore a farsi dare una somma di
denaro o direttamente nei confronti del terzo che è tenuto al risarcimento del debitore
Subingresso legale Fa riferimento al caso in cui la prestazione che ha per oggetto una cosa
determinata è divenuta impossibile in tutto o in parte, il creditore subentra nei diritti spettanti al
debitore in dipendenza del fatto che ha causato l’impossibilità, e può esigere dal debitore la
prestazione di quanto questi abbia conseguito a titolo di risarcimento.
tecniche che servono a giustificare delle soluzioni o dei provvedimenti che realizzano il fine pratico di far
eseguire la prestazione nel rapporto con conseguenze nelle sfere personali e patrimoniali di parti che non
coincidono del tutto con quelle originarie.
Si distinguono due tipi di modificazioni:
del lato attivo a proposito di alcune prestazioni operative che forniscono l'attuazione della
prestazione nel rapporto in cui cambia il soggetto attivo cioè il creditore.
La modificazione nel lato attivo normalmente risponde a delle esigenze generali a dei principi
generali dell'ordinamento in particolare al principio della libertà degli scambi e dei traffici in quanto
senza le modificazioni dell'atto attivo operano in circostanza abbastanza normali, generali. (es
cessione dei crediti e surrogazione del pagamento)
del lato passivo a proposito di decisioni e provvedimenti che realizzano un fine pratico di far
attuare uno spostamento patrimoniale nel rapporto tra un soggetto diverso dal debitore originario.
Le modificazioni dal lato passivo invece normalmente contrastano con i principi dell'ordinamento
(es. sarebbe troppo comodo che io prima mi indebito poi passo l'indebito a favore di un nullo
tenente e il creditore non riceve niente) Queste determinazioni valgono in alcuni contesti
particolari dove sono idonee a soddisfare delle utilità di carattere generale (es. assunzione del
debito altrui in cui la determinazione della modifica del lato passivo soddisfa una esigenza pubblica
o giuridica di economia dei mezzi giuridici o degli atti giuridici. Ovvero delegazione, espromissione e
accollo)
Requisiti strutturali
contratto tra creditore e terzo cioè un accordo che esprime contestualmente la volontà
del creditore e anche la volontà di un altro soggetto. Le parti dell’operazione economica
sono il creditore originario (cedente), il terzo (cessionario) e il debitore (ceduto). In
particolare, la legge fa riferimento a un accordo tra il creditore originario e terzo
cessionario.
Fatti impeditivi
divieto di legge
interesse del debitore all’adempimento personale nei confronti del creditore= il carattere
personale impedisce la sola cessione bilaterale quindi è in grado di comportare la nullità
dell'atto di cessione bilaterale però in queste circostanze si può richiamare il criterio della
variabilità della cessione bilaterale, comunque la cessione del trasferimento del credito opera
se ricorre un accordo di cui oltre al cedente al cessionario e parte il debitore ceduto.
patto di non alienare= un patto tra Il debitore e il creditore originario.
Il patto di non alienare non giustifica la statuizione della nullità del rapporto (che comporta delle
determinazioni contrarie alla conservazione economica) ma può giustificare la determinazione
della inopponibilità del rapporto, (tale determinazione può escludere la prestazione nei confronti
del nuovo credito ma ciò implica comunque la conservazione dell’operazione economica. Questa
formula opera solo se il patto è opponibile al cessionario cioè se è riconosciuto o conoscibile dal
cessionario quindi se risulta nell'atto costitutivo del credito).
Opponibilità
al ceduto= opponibilità opera soltanto se la cessione è stata accettata dal debitore ceduto
quindi se c’è un’accettazione oppure se gli è stata notificata oppure se c’è un’effettiva
conoscenza da parte del debitore ceduto.
In mancanza di queste circostanze opera una statuizione della inopponibilità della cessione,
l’inopponibilità della cessione comporta delle prescrizioni che in parte potrebbero
coincidere con quelle della nullità.
Diritti di garanzia per il cessionario= l'atto di cessione è in grado di giustificare della coercibilità di
prestazione di carattere accessorio e di garanzie.
Si tratta di statuizioni a tutela del cessionario che configurano dei diritti a prestazione di garanzia e
che sono individuati da due nozioni di garanzia dell'esistenza e di garanzia per solvenza.
2) garanzie per solvenza, è il concetto che il cessionario può pretendere dal cedente una
prestazione pecuniaria se non riceve l'adempimento a causa dell'insolvenza del ceduto. questo
tipo di prescrizione opera soltanto in casi particolari occorre essenzialmente che si tratti di una
prestazione a titolo corrispettivo e occorre una pattuizione espressa questo presupposto può
mancare nel caso della gestione con funzione solutoria, datio in solutum (in questo caso
l’obbligazione si estingue soltanto al momento della riscossione per cui la garanzia della solvenza
consiste in quel caso nella reviviscenza dell’ obbligazione.
1. La surrogazione del pagamento per volontà del creditore individua alcune circostanze che
consentono di ricorrere alla qualifica della surrogazione del pagamento per giustificare la
determinazione del subingresso del terzo nella posizione del creditore in presenza di una
manifestazione di volontà del creditore quindi in concreto capita che c'è un adempimento del
terzo.
La differenza (rispetto ad una cessione del credito verso corrispettivo) riguarda soprattutto
l'operazione economica poiché nella surrogazione del pagamento per volontà del creditore, il
creditore riceve il valore della prestazione e fatto questo è incompatibile con la cessione del
credito corrispettivo, dove il corrispettivo pagato per definizione è un ammontare inferiore al
valore della prestazione.
2. La surrogazione del pagamento per volontà del debitore è una qualifica che serve a
giustificare la determinazione del subingresso del mutuante nella posizione del creditore se al
momento dell'adempimento il debitore ha manifestato la volontà di sostituire il creditore con i
mutuati. (debitore prende una somma di denaro e la usa per pagare il creditore) Il debitore adempie
e la particolarità è che adempie con una somma presa a mutuo e al momento del pagamento
dichiara la volontà di far subentrare il terzo mutuante nella posizione del creditore originale.
Può operare la surrogazione del pagamento per volontà del debitore se ricorrono alcuni
requisiti della quietanza e dell'atto di mutuo, nella quietanza è indicata la provenienza delle
somme, nel mutuo è indicata la destinazione delle somme.
La surrogazione del pagamento comporta una determinazione della modifica del lato attivo che è
una vicenda modificata e per il principio di accessorietà si accompagna alla determinazione della
conservazione delle garanzie.
1) DELEGAZIONE
La delegazione è una serie di atti di assunzione del debito altrui, in particolare si tratta di una dualità
di atti di autonomia che fra di loro sono coordinati e questi atti programmano degli eventi pratici
che servono per lo spostamento del peso economico e cioè in qualche misura servono a rendere
conveniente se non necessario l’adempimento da parte del terzo.
Importante è che nella delegazione si fa riferimento non ad un singolo atto ma a più atti che si
possono tra loro coordinare. Per semplicità vengono chiamati atti di assegnazione, atto di delega e
atto finale, che potrà essere un pagamento o un atto di assunzione.
Atto di assegnazione= Atto con il quale il debitore originario delegante manifesta al creditore
delegatorio la volontà o la propria intenzione di fare adempiere la prestazione dovuta da un terzo
delegato.
Atto di delega= Atto che manifesta la volontà comune del debitore originario delegante e del
terzo delegato affinché ci sia un obbligo per il terzo di eseguire la prestazione dovuta dal debitore
(essi sono d’accordo che il terzo si impegni a eseguire la prestazione al posto del debitore).
Riguardo la struttura dell’atto di delega è un contratto (accordo bilaterale) tra debitore delegante
e terzo delegato e secondo la teoria prevalente è riconducibile al tipo del contratto di mandato.
Collegamento tra rapporti= L’assetto di interessi della delegazione, operazione economica indica
un particolare collegamento tra rapporti e il collegamento tra rapporti giustifica l’operatività di
alcune determinazioni a tutela soprattutto del terzo delegato. Come rapporto delegati vengono
indicati, richiamate due nozioni, rapporto di valuta e rapporto di provvista.
▪ Il rapporto di valuta è l’obbligazione originaria cioè il rapporto tra debitore originario e creditore.
▪ Il rapporto di provvista invece è un rapporto che lega il debitore (rapporto estraneo alla vicenda
dell’assunzione che lega il debitore originario, delegato e il terzo). Questo collegamento fra rapporti
ha una valenza sistematica cioè serve ad individuare l’obbiettivo di godimento, la funzione
economico sociale della delegazione ma soprattutto una valenza operativa, serve a giustificare
l’operatività di alcune determinazioni, a favore del terzo delegato. Sono delle statuizioni che nel loro
complesso si chiamano regime delle eccezioni opponibili ovvero delle determinazioni che
configurano un potere del terzo di rifiutare l’esecuzione della prestazione richiesta dal creditore,
richiamando, invocando alcuni vizi o alcune cause aggiuntive, quindi in considerazione di alcuni vizi
o alcune parafrasi aggiuntive non del rapporto di esclusione ma di uno dei rapporti collegati.
Riguardo al regime delle eccezioni opponibili cambiano queste statuizioni a seconda di talune
circostanze, bisogna distinguere per l’operatività di queste statuizioni quattro figure di delegazione:
titolata rispetto ad entrambi i rapporti= fa riferimento al caso in cui nell’atto di assunzione
sono stati riportati sia il rapporto di provvista sia il rapporto di mutuo, in questi casi si applica la
regola dell’eccepibilità delle eccezioni che siano relative al rapporto di valuta quindi vale la
soluzione di riconoscere un potere di rifiuto al terzo, sia laddove riesca a fare accertare un vizio,
una causa congiuntiva del rapporto di provvista, sia laddove faccia constatare che risulti un vizio
o un caso estintivo del rapporto di valuta.
titolata rispetto al solo rapporto di provvista= fa riferimento al caso che nell’atto di assunzione
sia stato indicato soltanto il rapporto di provvista, in questo caso opera il criterio dell’opponibilità
delle sole eccezioni relative al rapporto di provvista, quindi si giustifica la determinazione di
configurare un potere di rifiuto da parte del terzo di eseguire la prestazione, in considerazione,
facendo rilevare che sono intervenuti alcuni vizi o alcune cause di estinzione del rapporto di
provvista.
titolata rispetto al solo rapporto di valuta= fa riferimento questa qualifica al caso che nell’atto
di assunzione sia stato identificato soltanto il rapporto di valuta, in questo caso vale la regola
dell’opponibilità delle sole eccezioni del rapporto di valuta.
delegazione pura= La delegazione pura fa riferimento al caso in cui nell’atto di assunzione non
sia fatta alcuna indicazione né del rapporto di provvista che del rapporto di valuta.
Vicende particolari:
insolvenza del delegato= Nella delegazione privativa può capitare che il terzo diventi insolvente
in questo caso essendo liberato il debitore originario, il rischio di insolvenza è a carico del
creditore che non riceve la prestazione in realtà operanodelle soluzioni che servono a
contemperare questo rischio bisogna distinguere tra insolvenza originaria e insolvenza
sopravvenuta.
Se l’insolvenza è originaria opera l’azionabilità della pretesa del creditore a fare eseguire la
prestazione nei confronti del debitore originario.
Se l’insolvenza è sopravvenuta rispetto al momento dell’atto di assunzione si conferma
normalmente la determinazione della sostituzione del debitore e quindi il rischio dell’insolvenza
resta a carico del debitore, eccezionalmente può valere la regola della reviviscenza
dell’obbligazione originale o l’azionabilità della pretesa del creditore nei confronti del debitore
originario, se è o se c’è stata un’espressa riserva al momento dell’assunzione.
invalidità della nuova obbligazione= vale il criterio della reviviscenza (recupero)
dell’obbligazione originaria.
Garanzie: in teoria dovrebbe operare la conservazione delle garanzie, però opera la statuizione
dell’estinzione delle garanzie salvo che non ci sia stato un consenso espresso a conservarle e
mantenerle da parte di chi ha concesso.
2) ESPROMISSIONE
Atto in grado di produrre a certe condizioni delle vicende che hanno i caratteri della sostituzione del
lato passivo, l’espromissione consiste in una dichiarazione o in un atto che contiene una
dichiarazione da parte del terzo espromittente al creditore espromissario dell’impegno a eseguire
la prestazione al posto del debitore espromesso.
Struttura: normalmente prevale la tesi che questa dichiarazione debba essere contenuta in un
accordo tra terzo e creditore (atto con struttura bilaterale che si perfeziona con la dichiarazione del
terzo e l’accettazione del creditore) in alcuni casi deve essere ritenuta sufficiente la sola promessa
unilaterale del terzo secondo il criterio della commissibilità di una connessione unilaterale al quale
si ricorre quando non opera la tecnica del beneficium ordinis.
Rispetto alla delegazione deve mancare l’atto di delega, (in realtà il manuale ritiene che l’atto di
delega ci possa essere purchè manchi l’atto di assegnazione.
Rispetto all’adempimento del terzo, nell’espromissione non vi è immediatamente l’esclusione della
prestazione ma vi è semplicemente la dichiarazione dell’impegno del terzo ad eseguire la
prestazione in un secondo momento.
Distinzione tra espromissione e fideiussione, (la differenza dipende solo dall’assetto di interessi o
dal contrasto: Si configura una fideiussione se il creditore ha un interesse a cedere la prestazione
Effetti: qualifiche che vengono usate per motivare l’operatività di alcune determinazioni e soluzioni
operative che operano in conseguenza della dichiarazione di espromissione. Distinguiamo due casi:
L’accollo esterno= figura che ricorre quando manca un patto di occultamento riguardo
l’identificazione degli effetti, cioè delle pretese aziendali, e in conseguenza di un accollo
esterno queste variano a seconda delle circostanze. Viene richiamata così la distinzione tra
accollo cumulativo e accollo privativo (liberatorio o novativo).
Accollo cumulativo= statuizioni che operano in mancanza di circostanze particolari.
Questa qualifica giustifica la statuizione di una obbligazione solidale tra il terzo
accollante e il debitore originario accollato, quindi è un tipo di soluzione che consente
l’emanazione di un provvedimento di condanna di esecuzione della prestazione, sia a
carico del terzo sia a carico del debitore, anche in questo caso varrebbe la tecnica del
beneficium ordinis, anche se questa formula non è espressamente richiamata.
L’accollo cumulativo in prima battuta comporta il riconoscimento di un potere di
revoca per accordo tra il debitore e il terzo ma possono operare delle determinazioni
diverse nel caso in cui il creditore accollatario abbia aderito all’accollo, cioè abbia
dichiarato una propria volontà favorevole.
i rapporti di valuta: Sono i rapporti tra debitori e creditori originali del rapporto
Vicende particolari
insolvenza del terzo = se l’insolvenza è originaria normalmente opera la regola della
reviviscenza dell’obbligazione originaria della coercibilità della prestazione, se l’insolvenza
è sopravvenuta normalmente vale la regola opposta e quindi il rischio dell’insolvenza è a
carico del creditore. La regola opposta vale però se nell’atto di assunzione c’è stata,
espressa riserva nei confronti del debitore.
invalidità della nuova obbligazione= L’inefficacia della nuova obbligazione comporta la
reviviscenza della vecchia obbligazione comunque dell’azionabilità della pretesa nei
confronti del debitore originario.
MANCATO ADEMPIMENTO
Circostanze di fatto
Scadenza termine dell’obbligazione
mancata offerta della prestazione
interesse del creditore all’adempimento tardivo
Fatti impeditivi (Fatti che sono in grado di giustificare determinazioni giudiziarie che escludono
gli eventi prodotti dalla mora del debitore)
offerta (anche informale) della prestazione (al momento della scadenza)
impossibilità temporanea
natura di obbligazione negativa (salvo interesse del creditore all’adempimento futuro-tardivo)
RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE
Circostanze di fatto
scadenza del termine dell’obbligazione
mancata offerta della prestazione
inesistenza di un interesse del creditore all’adempimento tardivo= potere di scelta del creditore
al momento del mancato adempimento può scegliere se avanzare le pretese basate sul ritardo
dell’adempimento (quindi agire a titolo di mora del debitore) oppure avanzare le pretese
sull’inadempimento definitivo (quindi agire a titolo di responsabilità contrattuale)
Fatti impeditivi (Fatti che sono in grado di giustificare delle determinazioni contrarie che
escludono gli eventi prodotti dalla responsabilità contrattuale)
impossibilità sopravvenuta non imputabile= Fa riferimento alla sussistenza di un caso fortuito o
di una forza maggiore cioè fatti che non rientrano nella sfera di controllo del debitore e che
impediscono l’esecuzione della prestazione
diligenza del debitore= Rileva il fatto che non si è realizzato il risultato utile atteso dal creditore
però il debitore dimostra di aver fatto uno sforzo che normalmente potrebbe consentire di
realizzare un risultato utile (tale determinazione non opera per le obbligazioni di risultato, solo
nelle obbligazioni di mezzo)
clausole di esonero dalla responsabilità (richiamate soltanto nei casi di colpa lieve) = La clausola
è nulla in caso di dolo o colpa grave
Criterio estensivo
Esprime il concetto che la responsabilità si estende anche al danno causato dal fatto degli ausiliari
Criterio secondo il quale il debitore che si avvale degli ausiliari per l’adempimento risponde non
solo del mancato adempimento ma anche dei danni causati dall’attività di esecuzione compiuta
dall’ausiliario.
-Effetti= Diritto al risarcimento del danno e l’ammontare del risarcimento del danno da
inadempimento definitivo è una somma superiore al risarcimento del danno da ritardo.
Atti che sono in grado di giustificare l’operatività della determinazione di alcuni eventi pratico-
economici che sono concepiti come conseguenza dell’inadempimento che da un lato sono voluti
dalle parti e dall’altro lato sono sostituiti da quelli predisposti dalla legge (mora del creditore e
responsabilità contrattuale)
Clausola penale= Accordo tra le parti (tra sogg. Attivo e passivo) che programma l’esecuzione di
una prestazione sanzionatoria da parte del sogg. Passivo in caso di inadempimento della
prestazione principale.
Effetti:
Potere del creditore di scegliere tra l’esecuzione della prestazione principale e quella penale, in
casi eccezionali potrebbe operare il potere del creditore di ottenere entrambe le prestazioni
soltanto se viene stabilita una penale per il ritardo (divieto di cumulo).
dovere di eseguire la prestazione penale, se preferita alla principale
esclusione dell’obbligazione risarcitoria, salva pattuizione della risarcibilità del danno ulteriore=
Esprime il concetto che se il creditore sceglie l’esecuzione della prestazione penale, da un lato si
motiva l’esecuzione di provvedimenti coercitivi contro il debitore ma dall’altro lato comporta
l’esclusione della prestazione risarcitoria. Caso particolare in cui l’ammontare del danno sia
superiore al danno della penale e che vi sia un accordo tra le parti. In questo caso la condanna
ad eseguire la penale si accompagna alla determinazione che il debitore non è liberato se non
paga anche la differenza tra il danno e il valore della penale
Potere di riduzione della penale da parte del giudice se la prestazione è stata parzialmente
eseguita oppure l’ammontare della penale risulta eccessivo rispetto all’interesse del creditore
all’adempimento.
Effetti:
Adempimento delle parti = Opera la determinazione che configurano o il diritto della parte che
ha consegnato la caparra di ottenere la restituzione della caparra o il diritto a detrarre il valore
della caparra dalla prestazione dovuta.
Inadempimento di colui che ha dato la caparra= Operano delle determinazioni che configurano
il potere dell’altra parte di scegliere tra recesso del contratto e trattenimento della caparra,
esecuzione specifica e danno da ritardo oppure risoluzione e danno da inadempimento
definitivo
Inadempimento di colui che ha ricevuto la caparra= Operano delle determinazioni che
configurano il potere dell’altra parte (che l’ha data) di scegliere tra recesso e restituzione del
doppio della caparra o esecuzione specifica e risarcimento del danno da ritardo o risoluzione
del contratto e risarcimento del danno da inadempimento definitivo.
Caparra penitenziale= Caparra che ha come unica differenza che la consegna del bene o della cosa
avviene non per rafforzare il vincolo tra le parti ma per predisporre un corrispettivo per il diritto di
recesso. Nel caso in cui una delle parti decide di non attuare l’operazione economica rappresenta
un esercizio di un diritto di recesso e non di un inadempimento e di conseguenza operano delle
particolari determinazioni in base a chi ha esercitato tale diritto di recesso:
Diritto di recesso esercitato da colui che ha dato la caparra= Diritto dell’altra parte di
trattenere la caparra ricevuta.
Diritto di recesso esercitato da colui che ha ricevuto la caparra= Diritto dell’altra parte a
ottenere la restituzione del doppio della caparra.
OBBLIGAZIONI PECUNIARIE
Fa riferimento a un’obbligazione che ha come oggetto della prestazione la consegna di una somma
di denaro. Si tratta di una qualifica che viene usata per motivare decisioni e provvedimenti che
servono a costringere il soggetto passivo a consegnare una somma di denaro al soggetto attivo.
Principio nominalistico= Esprime il concetto che il debitore è tenuto a dare una somma di denaro
il cui ammontare numerico (valore nominale) corrisponde a quello previsto al momento della
costituzione dell’obbligazione ma un valore di scambio minore. Di conseguenza avviene la
liberazione del debitore e l’estinzione dell’obbligazione.
Scadenza del termine per l’adempimento= Opera l’obbligo del debitore del pagamento degli
interessi escludendo la liberazione del debitore che abbia pagato solo la somma di denaro della
prestazione originaria e non gli interessi aggiuntivi.
interessi compensativi= hanno la finalità di compensare il creditore per il mancato
godimento della somma dopo la scadenza. Tale interesse è dovuto in misura legale
(0,80%), in misura convenzionale (tasso superiore a quello legale e dovuto in caso di
accordo scritto tra le parti e il tasso non deve avere carattere usurario) e infine anatocismo
(potere del debitore di pagare l’interesse composto cioè l’interesse calcolato sugli interessi
già maturati)
interesse corrispettivo= interessi che hanno la finalità di remunerare il creditore per il
mancato godimento della somma nel periodo che va dal momento della costituzione
dell’obbligazione fino al momento della scadenza.
interessi moratori= Interessi che hanno la funzione di rimediare all’inadempimento e di
sanzionare il ritardo dell’inadempimento. Se è dovuto l’interesse moratorio non è dovuto
OBBLIGAZIONI ALTERNATIVE
Concentrazione volontaria = (atto di volontà del soggetto) Esprime il concetto che viene
identificata dopo un certo momento la prestazione che è in grado di consentire la liberazione del
debitore, tale prestazione viene identificata dal debitore stesso secondo un potere di scelta delle
prestazioni.
Tale potere di scelta può essere attribuito:
Impossibilità sopravvenuta (di una prestazione) per causa non imputabile ad alcuna delle
parti= In tal caso opera la determinazione che riconosce un dovere del debitore di liberarsi
eseguendo l’altra prestazione possibile.
Impossibilità sopravvenuta (di una prestazione) per causa imputabile ad una delle parti e
potere di scelta del debitore=
Obbligazione facoltativa= Caso in cui è potenzialmente coercibile una sola obbligazione però il
debitore si può liberare eseguendo anche una prestazione diversa (prestazione sostitutiva). In caso
di impossibilità sopravvenuta opera la determinazione dell’estinzione dell’obbligazione.
OBBLIGAZIONI SOLIDALI
Obbligazione caratterizzata dalla sussistenza di una pluralità di soggetti attivi o passivi. Tale
qualifica giustifica l’operatività di alcune determinazioni che hanno la finalità pratica di favorire
una esecuzione unitaria della prestazione (determinazioni contrarie all’esecuzione parziale della
prestazione).
Solidarietà attiva=Esprime il concetto che nel rapporto obbligatorio sono coinvolti una pluralità di
soggetti attivi (creditori) Si utilizza questa qualifica per favorire l’adempimento unitario della
prestazione nei confronti di un creditore.
Adempimento= Tale formula opera solo in caso di accordo tra le parti, in caso contrario il debitore
si libera eseguendo per ciascun creditore una quota della prestazione totale.
Effetti nei rapporti esterni= Da un lato operano delle soluzioni che configurano un potere di
ciascuno dei creditori di pretendere l’intera prestazione dal debitore, dall’altro opera la
Solidarietà passiva= Esprime il concetto che nel rapporto obbligatorio sono coinvolti una
pluralità di soggetti attivi (debitori) Si utilizza questa qualifica per favorire l’adempimento
unitario della prestazione nei confronti del creditore.
Adempimento= Tale formula opera sia in caso di accordo tra le parti che in caso di mancato
accordo. E’esclusa solo in presenza di un patto contrario o in casi specificamente previsti dalla
legge (comunione ereditaria)
Effetti nei rapporti esterni= Da un lato operano delle soluzioni che configurano un potere
del creditore di ottenere l’intera prestazione da ciascuno dei debitori, in caso di pagamento
opera la determinazione della liberazione di tutti i debitori, anche di quelli che non hanno
eseguito la prestazione.
Effetti nei rapporti interni= (Servono a ridistribuire il sacrificio tra i singoli debitori) Si
riconosce al debitore che ha pagato il diritto di farsi restituire una quota proporzionale
della prestazione da parte degli altri condebitori. Tale diritto viene attuato attraverso il
diritto di regresso o surrogazione del pagamento. L’azione di restituzione è esclusa in caso
di solidarietà diseguale (obbligazione assunta nel solo interesse della parte che ha eseguito
la prestazione)
Obbligazione sussidiaria= Tecnica in cui più soggetti passivi sono tenuti a realizzare il
medesimo risultato utile per il creditore però tecnicamente non c’è un’unica obbligazione con
più soggetti passivi ma ci sono due distinte obbligazioni che tendono al medesimo risultato
utile per il creditore. Un’ obbligazione principale è a carico di un soggetto e un’obbligazione
secondaria è a carico di un altro soggetto dopodiché il creditore potrà essere soddisfatto
dall’esecuzione di una delle due prestazioni. Tale obbligazione sussidiaria comporta la tecnica
del beneficium excussionis, formula che può essere utilizzata per configurare un potere di
rifiuto da parte dell’obbligato secondario se dimostra che il creditore non ha agito
esecutivamente sui beni del debitore principale. (creditore prima agisce sui beni del debitore
principale e successivamente, per la parte residua agisce sul debitore secondario).
Tecnica del beneficium ordinis = Potere di rifiuto di uno dei condebitori il quale dimostra che
l’adempimento non è stato preventivamente richiesto all’altro debitore.
L’indivisibilità è intesa o in senso materiale (es non posso separare gli ingredienti di una torta e
riportarli allo stato originale) o in senso economico (es. pur essendo materialmente divisibili alcuni
beni oggetto di una prestazione il loro valore economico cambierebbe in maniera esponenziale
dopo averli separati)
Il concetto di indivisibilità giustifica l’estensione delle statuizioni sulla solidarietà anche in casi in
cui non dovrebbe non ci sono i presupposti per richiamare tale qualifica della solidarietà. (Es. se
l’obbligazione è divisibile le statuizioni sulla solidarietà attiva varranno anche in assenza di un
patto tra le parti, se l’obbligazione è indivisibile le determinazioni comportate dalla solidarietà
passiva varranno anche verso i coeredi)
OBBLIGAZIONI FUNGIBILI/INFUNGIBILI
Obbligazioni fungibili sono quelle che hanno in oggetto beni fungibili (sostituendo un bene con un
altro si realizza un’utilità qualitativamente corrispondente) Questo tipo di obbligazioni viene
richiamata per ammettere la compensazione legale, nel contratto di mutuo, nel contratto del
deposito irregolare.