Sei sulla pagina 1di 7

18/03/22

Modi di estinzione delle obbligazioni diversi dall’adempimento

La naturale estinzione dell’obbligazione è l’adempimento da parte del debitore, tuttavia


il codice prevede delle modalità che comportano ugualmente l’estinzione della
obbligazione a pur che non vi sia l’esecuzione della prestazione da parte del debitore.
Sono di modi utilizzati che vuol dire che oltre quelli che sono previste nel codice (Art.
1.230 c.c. in avanti) non se ne possono essere altri. Può essere che l’obbligazione
venga estinta fronte di un atto unilaterale del creditore, oppure che venga estinta a
fronte di un nuovo accordo, oppure può occorre determinati situazioni di fatto
l’obbligazione non può più sussistere.

I modi lo dividiamo tra:

Modi satisfattori: (Soddisfa l’esigenza del creditore)

 Compensazione: (Art. 1.241 c.c.) Innanzitutto è necessario che ci sia almeno 2


persone (2 centri di imputazione diverse); è necessario anche un duplice vincolo
obbligatorio ovvero devono essere due persone entrambi debitore e creditore in una
dell’altra (Reciprocità), e devono essere obbligate una verso l’altra. In questa
situazione la legge prevede che il debito si estingua per qualità corrispondenti
(Principio di economicità degli atti giuridici).

La compensazione svolge una funzione di garanzia, perché è una garanzia rispetto


alla prestazione che devo io stesso seguire. Si verifica quando i debiti di due
soggetti, obbligati l'uno verso l'altro, si estinguono per le quantità corrispondenti.

Quando tra due persone intercorrono rapporti obbligatori reciproci (Nel senso che il
soggetto creditore in un rapporto è, al tempo stesso, debitore in un altro rapporto,
sempre nei confronti di un medesimo altro soggetto) i due rapporti possono,
ricorrendo certe condizioni, estinguersi, in modo totale o parziale, senza bisogno di
provvedere ai rispettivi adempimenti, mediante compensazione tra i rispettivi crediti.
18/03/22

La compensazione può essere di 3 tipi:

 Legale: (Art. 1.243 c.c.) È quella che richiede il massimo di requisiti previsti dalla
legge. Si verifica solamente quando ricorrano i 3 requisiti che sono: Omogeneità,
liquidità ed esigibilità. Opera ex lege, quindi, è un effetto di legge, e opera dal
momento della coesistenza dei due rapporti. Questa anche può operare
automaticamente, vuol dire che non è necessaria una manifestazione di volontà.
Non può essere mai sollevata dal giudice, quindi non può mai operare di ufficio,
può essere solo accettata su eccezione di parti interessati.

Cosa vuol dire che devono avere per oggetto una somma di denaro o una
quantità di cosa fungibili?

Questo corrisponde alla omogeneità. Sostanzialmente deve avere un


oggetto/bene, cioè una cosa fungibile, che è sostituiti e sostituibile. Il denaro è il
bene fungibile per eccellenza.

La liquidità la abbiamo quando il credito è certo, cioè che è determinato dal suo
ammontare.

L’esigibilità, dove i due crediti debbono, essere suscettibili di richiesta, da parte


del creditore, di immediato adempimento.

È il fatto che il credito può essere fatto valere in giudizio, vuol dire che può essere
richiesto il pagamento del credito.

Questa ha la caratteristica di essere eccepita in giudizio, quindi non richiede l’accordo. Il


giudice può rilevarla d’ufficio.

 Giudiziale: (Art. 1.243 c.c.) La differenza tra la compensazione legale e la


giudiziale è che la giudiziale può non essere liquido, può non essere esattamente
determinato nel suo ammontare; ma il codice dice che deve essere di pronta
liquidazione, il che vuol dire che la determinazione del credito deve essere
comunque una determinazione facile, soprattutto deve essere una liquidazione
18/03/22

che può essere accettata in un giudizio da parte del giudice. Il caso più ricorrente
di pronta liquidazione, è quando vi è la contestazione di un importo, di
correspettivo, di un prezzo per sostenere un contratto.

La compensazione giudiziale per che possa operare è necessario che ci sia la


pronuncia di un giudice, quindi è necessario che si arriva a una sentenza che
stabilisce la operatività della compensazione; nel momento in cui viene messa la
sentenza che accerta la operatività della compensazione in effetti si producono
ex nunc (È da quando si verificano in avanti).

Le eccezioni sono nel art. 1.246 c.c.

1. Di credito per la restituzione di cose di cui il proprietario sia stato


ingiustamente spogliato. Si un soggetto debitore verso un altro soggetto
subisce un atto arbitrario per il quale si trova a dovere a sua volta a seguire a
una prestazione, in questo caso la compensazione non può operare.

2. Di credito per la restituzione di cose depositate o dato in comodato.

3. Di credito dichiarato impignorabile. Il credito di carattere impignorabile.


Innanzitutto il pignoramento è un atto di procedura esecutiva.

4. Di rinunzia alla compensazione fatta preventivamente dal debitore.

5. Di divieto stabilito dalla legge.

 Volontaria: Quando invece manca uno dei requisiti (Omogeneità, liquidità,


esigibilità) si può andare a una compensazione volontaria, questa opera solo ed
esclusivamente su volontà delle parti.

Compensazione sulla eccezione del credito


18/03/22

 Confusione: (Art. 1.253 c.c.) Opera confusione quando di fatto si rinvengono in


capo al medesimo soggetto la qualità di debitore e la qualità di creditore (Es. Del
assegno.)

La morte è anche un modo di estinzione della obbligazione (È un fatto giuridico, quindi


ha un evento naturale)

Fideiussore: è una garanzia personale. Garanzia di carattere personale mediante la


quale un soggetto (fideiussore) si obbliga nei confronti del creditore a soddisfare in via
accessoria l’obbligazione assunta dal debitore principale.

Modi non satisfattori: (Non soddisfa l’esigenza del creditore)

 Remissione del debito: (Art. 1.236 c.c.) In caso di remissione è necessaria una
dichiarazione (Atto negoziale), quindi un atto unilaterale recettizio (Che deve essere
portato a conoscenza dell'oblato (destinatario) e volontario del creditore con il quale
il creditore dichiara di rimettere il debito, quindi sostanzialmente si tratta di una
dichiarazione unilaterale del creditore in cui questo dice al debitore: non mi deve
pagare, ti rimetto il debito. Questo negozio unilaterale è efficace, quindi produce i
suoi effetti ed è irrevocabile, quindi non può essere ritrattato nel momento in cui il
giudice giunge a conoscenza del proprio debitore. La remissione è un atto a titolo
gratuito.

Nella remissione, il creditore rinuncia, parzialmente o totalmente al proprio credito.

Si parlo di debito lo rimetto, si parlo di credito lo rinuncio.

La remissione può avere due cause differenti:

Innanzitutto la causa non è il motivo, ma è sostanzialmente la funzione economica che


quel rapporto esplica.

1. Causa solvendi: È quando di fatto si perfeziona la remissione a fine di


estinguere l’obbligazione. Al fine di pagare.
18/03/22

2. Causa donandi: È quando il creditore che rimette il debito perfeziona una


donazione nel confronto del proprio debitore. Consiste in risparmiami il costo
economico della esecuzione di una prestazione.

 Impossibilità sopravvenuta: (Art. 1.256 c.c.) Per che possa operare l’impossibilità
sopravvenuta è necessaria una causa, quindi un evento ulteriore rispetto al rapporto
obbligatorio. Un evento esterno che incide sul rapporto obbligatorio ma non si
genera dal rapporto obbligatorio stesso. Può essere una circostanza atmosferica ad
esempio. Questa causa non deve essere imputabile al debitore. Deve essere un
evento imprevedibile.

Cosa vuol dire che non deve essere imputabile al debitore? Vuol dire che la causa
non deve essere legata al debitore a nessun collegamento causale, quindi deve essere
un evento o causa totalmente scollegato dal soggetto del debitore, che vuol dire che
non ci deve essere nessun tipo di comportamento che il debitore a poste in essere che
possa in qualsiasi modo avere scatenato la causa che genera la impossibilità. Non ci
deve essere nessun collegamento causale tra il fatto dell’impossibilità e la condotta del
debitore.

L’impossibilità può operare innanzitutto si è definita, che vuol dire che impedisce
definitamente l’adempimento da parte del debitore. È deve essere sopravvenuta, cioè
che non dovrebbe esistere nel momento in cui è stato il vincolo obbligatorio quindi nel
momento in cui è stata l’obbligazione, ma deve verificarsi in un momento successivo e
deve incidere la prestazione in tutta la sua totalità.

L’unica obbligazione che non potrà mai diventare impossibile è l’obbligazione tra
l’oggetto e la consegna di una somma di denaro.

Le obbligazioni pecuniarie non possono estinguersi per impossibilità sopravenuta,


perché non c’è nessun tipo per cui il debitore si possa ritrovare oggettivamente nella
situazione per cui non è non è un gabbiere per lui una somma di denaro.

Può accadere anche che l’impossibilità non sia definitiva; può essere temporanea o
parziale:
18/03/22

 Impossibilità temporanea: Se verifica per un determinato periodo di tempo. E


per tutto il tempo in cui perdurerà la causa e l’impossibilità, il debitore non potrà
essere un adempiente. Tuttavia nel momento in cui cessa la causa e
l’impossibilità il debitore dovrebbe eseguire la prestazione al cui se è obbligato.

 Impossibilità parziale: il debitore non sia in grado di adempiere solo alcuna


parte della prestazione al cui se è obbligato, sarà comunque tenuto a eseguire
la parte di prestazione senza impossibilità. In questo caso aspetta il creditore
decidere e valutare se accettare un pagamento parziale oppure no.

Per che la causa d’impossibilità possa essere valida ai fini della estinzione
dell’obbligazione deve essere sopravenuta e imprevedibile, quindi le parti in alcun modo
potrebbero prevenire o programmare il verificarsi di questa causa. Deve essere
soggettiva, quindi deve colpire qualsiasi soggetto che si trovi nella situazione di debitore
all’interno di quel rapporto obbligatorio; e deve essere assoluta, quindi non deve essere
più modificabile.

 Novazione oggettiva: vengono a modificarsi gli oggetti del rapporto obbligatorio.


Quali sono gli oggetti del rapporto obbligatorio? Sono gli elementi oggettivi quindi
fondamentalmente il titolo. La novazione è un contratto con il quali le parti dal
rapporto obbligatorio (Debitore, creditore) sostituiscono all’obbligazione originaria
una nuova obbligazione. Per effetto di questa sostituzione l’obbligazione originaria si
estingue.

Con la novazione nel momento in cui le due parti raggiungono il rapporto, l’obbligazione
precedente si estingue. Per che ci sia novazione è necessario che ci sia tra le parti
l’animus novandi (Volontà di novare), quindi deve essere chiaro ed esplicita le volontà
delle parti di perfezionare un accordo novativo.

L’obbligazione originaria e l’obbligazione novata, questa ultima sorge per effetto della
novazione.
18/03/22

I contratti reali sono i contratti che si perfezionano con la consegna della cosa; oggetto
del contratto.

Il contratto ad effetti reali è il contratto che esplica effetti sui trasferimenti dei diritti.
Es. La compravendita.

Il contratto ad effetti obbligatori è il contratto con il cui le parti assumano l’obbligo a


fare delle cose. Es. contratto di locazione.

Potrebbero piacerti anche