Quando tra due persone intercorrono rapporti obbligatori reciproci (Nel senso che il
soggetto creditore in un rapporto è, al tempo stesso, debitore in un altro rapporto,
sempre nei confronti di un medesimo altro soggetto) i due rapporti possono,
ricorrendo certe condizioni, estinguersi, in modo totale o parziale, senza bisogno di
provvedere ai rispettivi adempimenti, mediante compensazione tra i rispettivi crediti.
18/03/22
Legale: (Art. 1.243 c.c.) È quella che richiede il massimo di requisiti previsti dalla
legge. Si verifica solamente quando ricorrano i 3 requisiti che sono: Omogeneità,
liquidità ed esigibilità. Opera ex lege, quindi, è un effetto di legge, e opera dal
momento della coesistenza dei due rapporti. Questa anche può operare
automaticamente, vuol dire che non è necessaria una manifestazione di volontà.
Non può essere mai sollevata dal giudice, quindi non può mai operare di ufficio,
può essere solo accettata su eccezione di parti interessati.
Cosa vuol dire che devono avere per oggetto una somma di denaro o una
quantità di cosa fungibili?
La liquidità la abbiamo quando il credito è certo, cioè che è determinato dal suo
ammontare.
È il fatto che il credito può essere fatto valere in giudizio, vuol dire che può essere
richiesto il pagamento del credito.
che può essere accettata in un giudizio da parte del giudice. Il caso più ricorrente
di pronta liquidazione, è quando vi è la contestazione di un importo, di
correspettivo, di un prezzo per sostenere un contratto.
Remissione del debito: (Art. 1.236 c.c.) In caso di remissione è necessaria una
dichiarazione (Atto negoziale), quindi un atto unilaterale recettizio (Che deve essere
portato a conoscenza dell'oblato (destinatario) e volontario del creditore con il quale
il creditore dichiara di rimettere il debito, quindi sostanzialmente si tratta di una
dichiarazione unilaterale del creditore in cui questo dice al debitore: non mi deve
pagare, ti rimetto il debito. Questo negozio unilaterale è efficace, quindi produce i
suoi effetti ed è irrevocabile, quindi non può essere ritrattato nel momento in cui il
giudice giunge a conoscenza del proprio debitore. La remissione è un atto a titolo
gratuito.
Impossibilità sopravvenuta: (Art. 1.256 c.c.) Per che possa operare l’impossibilità
sopravvenuta è necessaria una causa, quindi un evento ulteriore rispetto al rapporto
obbligatorio. Un evento esterno che incide sul rapporto obbligatorio ma non si
genera dal rapporto obbligatorio stesso. Può essere una circostanza atmosferica ad
esempio. Questa causa non deve essere imputabile al debitore. Deve essere un
evento imprevedibile.
Cosa vuol dire che non deve essere imputabile al debitore? Vuol dire che la causa
non deve essere legata al debitore a nessun collegamento causale, quindi deve essere
un evento o causa totalmente scollegato dal soggetto del debitore, che vuol dire che
non ci deve essere nessun tipo di comportamento che il debitore a poste in essere che
possa in qualsiasi modo avere scatenato la causa che genera la impossibilità. Non ci
deve essere nessun collegamento causale tra il fatto dell’impossibilità e la condotta del
debitore.
L’impossibilità può operare innanzitutto si è definita, che vuol dire che impedisce
definitamente l’adempimento da parte del debitore. È deve essere sopravvenuta, cioè
che non dovrebbe esistere nel momento in cui è stato il vincolo obbligatorio quindi nel
momento in cui è stata l’obbligazione, ma deve verificarsi in un momento successivo e
deve incidere la prestazione in tutta la sua totalità.
L’unica obbligazione che non potrà mai diventare impossibile è l’obbligazione tra
l’oggetto e la consegna di una somma di denaro.
Può accadere anche che l’impossibilità non sia definitiva; può essere temporanea o
parziale:
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Per che la causa d’impossibilità possa essere valida ai fini della estinzione
dell’obbligazione deve essere sopravenuta e imprevedibile, quindi le parti in alcun modo
potrebbero prevenire o programmare il verificarsi di questa causa. Deve essere
soggettiva, quindi deve colpire qualsiasi soggetto che si trovi nella situazione di debitore
all’interno di quel rapporto obbligatorio; e deve essere assoluta, quindi non deve essere
più modificabile.
Con la novazione nel momento in cui le due parti raggiungono il rapporto, l’obbligazione
precedente si estingue. Per che ci sia novazione è necessario che ci sia tra le parti
l’animus novandi (Volontà di novare), quindi deve essere chiaro ed esplicita le volontà
delle parti di perfezionare un accordo novativo.
L’obbligazione originaria e l’obbligazione novata, questa ultima sorge per effetto della
novazione.
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I contratti reali sono i contratti che si perfezionano con la consegna della cosa; oggetto
del contratto.
Il contratto ad effetti reali è il contratto che esplica effetti sui trasferimenti dei diritti.
Es. La compravendita.