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Non vi è una disciplina di negozio giuridico ma ci si rifà al contratto.

Il contratto è fonte del rapporto


obbligatorio al pari di altre fonti art 1173 del codice civile. Questo articolo definisce quali sono le fonti del
rapporto obbligatorio. fra le altre fonti è possibile trovare l’atto illecito e tutti gli altri atti o fatti idonei a
produrre obbligazioni in conformità dell’ordinamento giuridico. Struttura del rapporto obbligatorio.

Cosa è il rapporto obbligatorio come nasce, come si può modificare, come si estingue. Fonti del rapporto
obbligatorio. Contratto, fatti illeciti. Altri atti o fatti da cui scaturisce rapporto obbligatorio.

Cosa si intende per obbligazione. La mente ci va a quanto abbiamo detto quando ci siamo occupati delle
situazioni giuridiche. Ambito dell’effetto. Nell’effetto giuridico abbiamo detto che è caratterizzato da una
componente di fatto dell’effetto e da un indice di valore, che fa capo al potere ovvero al dovere . allora ci
troviamo di fronte alle situazioni giuridiche passive. Tra le situazioni passive abbiamo preso in
considerazione l’obbligo. L’obbligazione può essere considerata se noi la vediamo come contraltare di una
situazione giuridica attiva, una situazione giuridica passiva. Tra i diritti relativi c’è il diritto di credito.
Nell’ambito del diritto di credito abbiamo un soggetto creditore al quale è ascrivibile un diritto che si esplica
nel potere pretendere l’adempimento dal soggetto passivo, su cui grava una situazione giuridica passiva che
corrisponde all’obbligo. Questo soggetto sarà obbligato ad eseguire la prestazione nelle mani del creditore.
Quando noi parliamo di obbligazione o di rapporto obbligatorio per capire il significato possiamo
concentrarci sulla situazione debitoria. Obbligo, obbligazione che cos’è? È la situazione giuridica passiva che
grava sul soggetto debitore. Se guardiamo all’intero rapporto quando parliamo di rapporto obbligatorio
intendiamo riferirci ad un rapporto obbligatorio( sita giuridica attiva e passiva). Seguendo questi due
orientamenti possiamo capire cosa intendiamo quando parliamo di obbligazione o rapporto obbligatorio.
quali sono gli elementi che connotano il rapporto obbligatorio. Il r o è connotato dai soggetti. Soggetto
creditore e debitore. Il creditore è definito parte attiva, a fronte del debitore che può essere considerato
parte passiva. Ci sono degli altri elementi. Un altro elemento è dato dall’oggetto. Che cosa si intende per
oggetto? Si intende la prestazione. Il legislatore non ci da una definizione, ma ci da degli indici dai quali è
possibile comprendere ciò. Art 1174 la prestazione che forma oggetto dell’obbligazione deve essere
suscettibile di valutazione economica e deve corrispondere ad un interesse anche non patrimoniale del
creditore. è da questo articolo che noi identifichiamo l’oggetto con la prestazione. Il legislatore dice che la
prestazione deve essere suscettibile di valutazione economica, cioè deve essere valutabile
economicamente. Nel momento in cui si stipula un contratto, l’oggetto del rapporto obbligatorio è
l’immobile a fronte del pagamento di un prezzo, canone di locazione. La prestazione deve essere
suscettibile di valutazione economica ma non si deve confondere con l’interesse sotteso, perché l’interesse
può non essere suscettibile di valutazione economica. il contratto di locazione potrebbe essere stato
stipulato per un interesse non prettamente economico, ad esempio l’esigenza abitativa di uno studente
fuori sede. interesse è altro elemento proprio del rapporto obbligatorio, non necessariamente suscettibile
di valutazione economica. Contratto di locazione per interessi abitativi familiari. Soggetto e oggetto del
rapporto, da distinguere dall’interesse, altro elemento connotativo del rapporto obbligatorio. L’oggetto in
se deve avere dei requisiti. Requisito primo è quello della patrimonialità. L’oggetto deve essere connotato
anche dalla possibilità, è necessario che l’oggetto sia possibile. Quando è possibile? Diamo vita ad un
contratto con oggetto impossibile. La possibilità significa materiale apprensione di un bene. quando noi
parliamo di rapporto obbligatorio con oggetto impossibile, intendiamo riferirci ad un oggetto che non è
immediatamente percepibile, apprensibile, la cui disposizione patrimoniale non è possibile. Si può vendere
che è presente, del quale si può percepire la materialità. Frutti presenti e futuri, che ancora devono venire
ad esistenza. Dei frutti presenti si può disporre all’atto della separazione. Del frutto che ancora deve
arrivare a maturazione, si può disporre di quel frutto come bene futuro. Qualora l’oggetto fosse un bene
futuro non sarebbe materialmente percepibile. Si venderebbe una speranza di frutto, con tutte le
conseguenze che in materia di rischio graverebbero sulle parti. L’oggetto che deve essere connotato dalla
patrimonialità, possibilità. L’oggetto deve essere lecito. Quando un oggetto non può essere oggetto di
rapporto obbligatorio. Quando l’oggetto sia contrario all’rodine pubblico, al buon costume e alle norme
imperative. Vendita di sostanze stupefacenti, oggetto illecito. Viene condotta in locazione un ‘abitazione da
usare come casa di tolleranza: oggetto illecito. Se l’oggetto è illecito il rapporto obbligatorio non può aver
luogo perché sarebbe affetto da una forma di invalidità e qual è la forma di invalidità che colpirebbe l’atto?
La nullità. Il contratto è nullo. Se abbiamo un oggetto impossibile. Il contratto con oggetto impossibile è
invalido, forma più grave di invalidità, nullo. Determinatezza. L’oggetto deve essere connotato dal requisito
della determinatezza. Nel momento in cui le parti stipulano un contratto devono determinare l’oggetto del
rapporto, dando tutte le indicazione per fare capire a quale oggetto ci si riferisce. tizio vende a caio
l’immobile sito in via dei verdi piano 3 interno 1. L’oggetto può non essere determinato dalle parti nel
contratto stesso, ma le parti potrebbero rimettere la determinazione del contratto ad un tempo successivo.
Le parti potrebbero stabilire che tizio concede in locazione a caio uno degli immobili siti in via dei verdi al
primo piano. La determinazione dell’oggetto è rimessa ad una fase successiva. Le parti stabiliscono quale
sarà il termine entro il quale si procede alla determinazione delle parti. Oggi fanno il contratto e a
settembre stabiliranno quale degli immobili deve essere concesso in locazione. Nel contratto potrebbe
esserci una dicitura differente: tizio concede in locazione a caio uno dei suoi immobili siti in via dei verdi che
sempronio sceglierà. La determinazione è rimessa ad un terzo soggetto estraneo al rapporto. Non sono le
parti che stabiliscono l’oggetto, ma le parti stesse lo rimettono ad un terzo, con tutte le conseguenze.

Soggetti come elementi essenziali, oggetto, e requisiti dell’oggetto. Se volessimo aggiungere altri elementi
potremmo individuare la situazione creditoria e debitoria, o credito e debito. Le obbligazioni possono
assumere connotazioni diverse. Nel sistema possiamo avere se consideriamo l’oggetto delle obbligazioni di
dare, di fare e di non fare. Obbligazioni. di fare: quando c’è un soggetto che si obbliga ad un facere:
contratto di prestazione d’opera. Tizio si rivolge a caio per la realizzazione di un tavolo per la stanza da
pranzo. Oggetto che corrisponde ad un fare. Quando il rapporto obbligatorio verrà adempiuto. Nel
momento in cui l’artigiano realizzerà l’opera. Il rapporto obbligatorio può essere un’obbligazione di dare:
obbligazione pecuniaria. Se io presto una somma di denaro a mutuo. Alla scadenza del rapporto
obbligatorio, il soggetto che ha ricevuto a muto si obbliga ad un dare quanto aveva ricevuto, oggetto della
stessa qualità e quantità. Obbligazioni di non fare: esempio classico, contratto nel quale viene convenuta
tra due soggetti confinanti la costituzione di una servitù. Tizio ha un’abitazione dal quale si gode un
bellissimo panorama. Tizio per garantirsi la possibilità di godere dello stesso panorama, decide di stipulare
un contratto con il proprietario del fondo confinante avente ad oggetto una servitù, avente ad oggetto
l’accordo di non costruire per non togliergli la visuale di cui gode. Poggetto del rapporto obbligatorio è il
non realizzare un’opera. Il soggetto proprietario si obbliga a non erigere una costruzione che possa
impedire la visuale al vicino. Servitù che vien remunerata dal proprietario del fondo finitimo che continuerà
a godere del patrimonio. Considerando l’oggetto del rapporto obbligatorio, il legislatore individua talune
specie di obbligazioni che si caratterizzano per l’oggetto del rapporto stesso.

Obbligazioni pecuniarie, obbligazioni alternative, facoltative o con facoltà alternativa, obbligazioni divisibili
indivisibili e le obbligazioni solidali(si connotano per una peculiarità nel soggetto e non nell’oggetto).

Obbligazioni pecuniarie si connotano per un oggetto particolare. L’oggetto delle obbligazioni pecuniarie è il
denaro. Quando vi è un rapporto che ha per oggetto il denaro le obbligazioni si estinguono con moneta
avente corso legale nello stato. esempio concedo a mutuo una somma d denaro e il rapporto obbligatorio
che si connota per essere caratterizzato da una somma di denaro verrà ad estinzione nel momento in cui la
somma data a muto verrà restituita. Art 1277 i debiti pecuniari si estinguono con moneta avente corso
legale nello stato e per il suo valore nominale. Le obbligazioni pecuniarie sono governate dal principio
nominalistico: significa che le obbligazioni che vanno estinte in denaro vanno estinte con denaro avente
corso legale ma secondo il valore nominale, non secondo il valore reale. Una somma di denaro è stata data
a mutuo 10 anni fa ma deve essere restituita oggi. Ovviamente il valore del denaro si è modificato. Quale
somma di danaro va restituita ? la somma di denaro prestato 10 anni fa o la somma equivalente al valore
reale, ovvero il valore che a moneta ha oggi? Se ho prestato 100 euro devono essere restituiti 100 euro,
indipendentemente dal potere d’acquisto. Indipendentemente dal potere inflattivo o deflattivo la somma
data a mutuo deve essere la stessa ad essere restituita. Se l’obbligazione era stata assunta in lire? Io ho
restato un milione di lire che devono essere restituite oggi. Nel passaggio da una moneta ad un’altra,
(nazionale ad estera) il valore della moneta dello stato nel quale è sorta l’obbligazione va ragguagliato al
valore della moneta avente corso legale nello stato. Quanto vale oggi un milione delle vecchie lire? Si fa la
proporzione e l’equivalente deve essere restituito in lire. le parti possono convenire di legare il rapporto
obbligatorio a degli indici. Nel contratto avente ad oggetto l’azione di una somma di denaro a favore di un
soggetto, io e il soggetto potremmo stabilire che al momento della restituzione la somma di denaro sia
legata a degli indici, istat, paniere di beni, indice oro, per fare si che il principio nominalistico abbia dei
correttivi, per garantire il soggetto che ha prestato la somma di denaro e che si dovrebbe vedere restituita
la somma secondo il suo valore nominale. Se io lego la somma ad un indice, il principio nominalistico viene
mitigato da un indice differente. Io do al soggetto quanto è possibile acquistare oggi legando quel valore ad
un grammo di oro. Con la stessa somma io dovrei acquistare un grammo di oro. Se io non ce la faccio il
soggetto dovrà integrare la somma prestata. Venendo meno al principio nominalistico le parti
apporteranno un correttivo. tutto questo le parti lo devono stabilire nel contratto. Le obbligazioni
pecuniarie costituiscono obbligazioni principali. Può legarsi un rapporto obbligatorio avente natura
accessoria, è il rapporto obbligatorio che ha ad oggetto il pagamento degli interessi. Acquistiamo
un’automobile. Interessi sulla somma che è stata finanziata dalla finanziaria. Il rapporto obbligatorio viene
instaurato tra la finanziaria erogatrice della somma di denaro e tizio che vuole acquistare l’automobile. A
questa obbl si lega un’obbligazione di natura accessoria che ha ad oggetto il pagamento degli interessi. la
finanziaria su quella somma data a mutuo per l’acquisto dell’automobile applicherà l’interesse che dovrà
essere pagato da tizio. Nel momento in cui bisogna pagare l’interesse , le prime somme che vanno pagate
sono gli interessi. dopodiché verranno corrisposte le somme capitali. Le tipologie di interessi possono
essere di diversa natura. Gli interessi più comuni che vengono corrisposti sono gli interessi legali, interessi
che su una somma devono essere pagati, ma le parti possono stabilire degli interessi tra loro stessi
convenuti: interesse convenzionale. L’interesse legale è quello stabilito per legge. le parti potrebbero
stabilire e convenire degli interessi diversi, in questo caso se le parti nel contratto convengono degli
interessi diversi, essi rendono il nome di interessi convenzionali. Possono avere una diversa misura.
nell’ipotesi in cui vengano stabiliti in misura inferiore all’interesse legale, non vi è bisogno di alcuna
formalità. Nell’ipotesi in cui debbano essere stabiliti in misura superiore è necessario che l’interesse
convenzionale abbia e riceva la forma scritta. Perché se l’interesse convenzionale non è convenuto in forma
scritta esso si riduce alla misura degli interessi legali. Può anche essere un interesse corrispettivo. frutti
civili: siamo nell’ambito dell’int. Corrispettivo. Interesse che viene corrisposto da un altro soggetto sulla
base del godimento che questi abbia di un bene che appartiene a noi. gli interessi su una somma capitale
possono essere compensativi. Per comprendere gli interessi compensativi. L’o pecuniaria è un’o. Di valuta si
distingue da quelle o. che di valuta non sono e che prendono il nome di o. di valore, nelle quali deve essere
calcolato il valore di un bene. A seguito di un incidente tizio rimane gravemente ferito. Ciò deve essere
calcolato economicamente ma in se rappresentano un valore. Il debito. L’o. che si viene a creare è un’o. di
valore. Quest’o. nasce come un’o di valore , nel momento in cui deve essere liquidata deve essere
trasformata da o, di valore in di valuta. Tizio s recherà dal giudice e chiederà che gli vengano liquidati i
danni. La liquidazione che deve essere risarcito fa si che l’o. di valore si trasformi in o. di valuta. L’interesse
compensativo è quello che va calcolato solo sui debiti di valore e verrà corrisposto all’atto della
liquidazione, cioè quando il debito di valore si trasforma in debito da valuto. Ultima tipologia di interessi
sono gli interessi moratori. mora: ritardo con il quale viene pagata un’o. pecuniaria. Questo ritardo viene
calcolato come interesse, ha una natura particolare, interesse dovuto per il ritardo nell’adempimento. O. di
natura accessoria rispetto all’. pecuniaria propriamente detta. Ha natura accessoria perché da sola non
potrebbe sussistere. O. pecuniaria che è principale, p. accessoria che ha ad oggetto il pagamento degli
interessi. a questa obbligazione accessoria si può aggiungere un’o. accessoria di secondo grado ha ad
oggetto il pagamento degli interessi sugli interessi. Nel nostro ordinamento è ammesso l’anatocismo,
calcolo degli interessi sugli interessi, se gli interessi sono scaduti da almeno sei mesi. Se sono scaduti da un
tempo inferiore, non possono essere calcolati gli interessi anatocistici.

Obbligazioni alternative. noi non abbiamo un unico oggetto edotto in obbligazione, ma gli o. possono essere
due o più. Quando parliamo di o. alternativa, può essere con alternativa semplice: quando gli oggetti
dedotti sono due, o multipla. multipla: quando più di due oggetti sono dedotti in obbligazione. L’alternativa
significa che l’oggetto che dovrà essere prestato potrà essere uno. 1285 e 1291.l’o nasce come alternativa,
quindi è nel contratto che atri stabiliscono che l’o debba avere più di due oggetti. Al momento
dell’esecuzione uno sarà l’oggetto prestato. Il debitore dovrà eseguire l’intera prestazione e il creditore non
potrà ricevere parte di una prestazione e parte dell’altra. Nel caso di un concorso a premi non si potrà
eseguire una prestazione parziale. uno degli oggetti dedotti in o dovrà essere prestato nella sua interezza.
In questo momento l’o si dice eseguita. Nel momento in cui viene eseguita l’o è estinta. Le peculiarità
riguardano il soggetto che deve scegliere la prestazione. Cioè deve essere il creditore o il debitore? Nel
momento in cui viene posta in essere una o alternativa che cosa accade se una delle due prestazioni
diventa impossibile. La scelta spetta al debitore , se nulla è previsto nel contratto, ma la scelta potrebbe
essere attribuita al creditore o ad un terzo, nel momento in cui le parti convengono nel contratto ciò il
potere di scelta innanzitutto spetta al debitore. Nel momento in cui la scelta è fatta e comunicata diventa
irrevocabile. Lo stesso vale per il creditore e il terzo. Irrevocabile significa che non può più modificarsi. Art
1286.il terzo sceglie e deve comunicare la propria celta al debitore e al creditore. Nel momento in cui il
terzo comunica la scelta, la scelta diventa irrevocabile. Se il terzo non sceglie entro il termine, le parti
possono rivolgersi al giudice e può essere il giudice a decidere quale delle prestazioni deve essere eseguita.
L’art 1287 si occupa della decadenza dal potere di scelta. Decadenza: è un istituto che determina un tempo.
La parte alla quale era stato attribuito il potere di scelta potrebbe decadere dal potere. Il debitore ha un
tempo , se non esegue alcuna scelta , decade. Il potere di scelta a chi viene attribuito? il creditore che ha
interesse all’esecuzione della prestazione si rivolge al giudice, il giudice attribuisce al creditore il potere di
scelta. Se la facoltà di scelta era stata attribuita al creditore, se non sceglie a chi viene attribuita? La scelta
passa al debitore. Se il creditore non sceglie, il debitore i rivolge al giudice che gli attribuisce il potere di
scelta. che succede se il terzo non sceglie. Se la scelta era rimessa ad un terzo e il terzo non sceglie, la scelta
è fatta dal giudice. Il giudice dichiara il terzo decaduto dalla scelta e sceglie egli stesso. Una volta stabilito
l’oggetto dedotto in obbligazione, il creditore e il debitore conosceranno la prestazione e il rapporto si
potrà estinguere.

Nelle o alternative , poniamo che uno dei due oggetti diventi impossibile: a questo unto il legislatore
distingue diverse fattispecie; prima possibilità : l’impossibilità della prestazione non sia ascrivibile ad alcuna
delle parti; seconda possibilità: l’impossibilità della prestazione sia ascrivibile ad una delle parti. Terza
ipotesi: entrambi le prestazioni diventano impossibili. L’impossibilità delle prestazioni non è ascrivibile a
nessuna delle parti: si ha un fenomeno che prende il nome di concentrazione, si ha la concentrazione sulla
prestazione residua. Seconda ipotesi: a chi spettava il potere di scelta, questo dato deve essere combinato
con altro dato, cioè con la verifica di chi o del perché la scelta è diventata impossibile. L’o diventa semplice
anche se l’o diventa impossibile per causa imputabile al debitore. il debitore si è reso colpevole del
perimento di una delle due prestazioni, quale deve eseguire? La residua. Secondo inciso: se una delle due
prestazioni diventa impossibile per causa imputabile al creditore, il debitore ha la possibilità di scegliere se
eseguire la prestazione rimasta residua, ma potrebbe chiedere il risarcimento dei danni per quella perita,
oppure farsi dichiarare dal giudice liberato dall’obbligazione. Terza ipotesi: entrambi gli oggetti diventano
impossibili: quando entrambe le prestazioni diventano impossibili, il debitore deve pagare l’equivalente
dell’una o dell’atra prestazione, se la scelta spetta al creditore. Se la scelta spetta al debitore, egli può
scegliere se pagare l’equivalente della prestazione divenuta impossibile per ultima.

Obbligazioni facoltative o con facoltà alternativa: è facoltà delle parti liberarsi eseguendo una prestazione
diversa. Si pongono a metà, perché hanno un oggetto dedotto in obbligazione, soltanto che nel momento
della esecuzione, ciascuna delle parti può accordarsi con l‘altra per l’esecuzione di un’altra prestazione. la
modifica è possibile sono quando entrambe le parti siano d’accordo. La prestazione deve essere eseguita in
modo esatto, conformemente a quanto dedotto nel contratto.

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