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LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE

Diritto oggettivo e situazioni soggettive

Nell’organizzare la convivenza tra gli uomini, l’ordinamento giuridico si riflette in una serie di
situazioni soggettive:

Privati ed enti pubblici vengono posti in una situazione di potere dette attive, mentre vengono a
correlarsi altri soggetti al potere che vengono definiti passivi.

Un soggetto è in senso tecnico titolare di un diritto in quanto l’ordinamento glielo riconosca e in


quanto lo prevedono le norme vigenti. Il diritto soggettivo è il potere attribuito a un soggetto di
agire per il soddisfacimento dei propri interessi. Quindi è un interesse riconosciuto dall’ ordinamento
attraverso l’attribuzione al suo portatore di potere per soddisfarlo.

La figura del diritto soggettivo non esaurisce il conto delle situazioni soggettive che dipendono dal
diritto oggettivo. Tra le situazioni attive si contrappone in particolare la nozione di ufficio o podestà
riferendosi al potere attribuiti a taluni nell’interesse altrui. Mentre nelle situazioni passive sono
l’obbligo e le obbligazioni la soggezione e l’onere.

Diritti soggettivi: assoluti e relativi i diritti assoluti: diritti della personalità e diritti reali

I diritti soggettivi vengono divisi in due categorie: diritti ASSOLUTI E RELATIVI.

I diritti assoluti sono quei diritti appartenenti alla persona in maniera indifferenziata alla generalità
delle persone. Dei diritti assoluti fanno parte i diritti della personalità (appartenenti alla persona
come, ad esempio, il diritto al nome) e diritti reali (appartenenti alle cose come, ad esempio, il diritto
alla proprietà) anche se il diritto alla proprietà è un diritto che si può avere o non avere: un bambino
alla nascita non è automaticamente appartenente a quel diritto dato che non è in grado di
intendere, ma acquisisce questo diritto in virtù di uno dei modi d’acquisto. hanno ad oggetto le cose
materiali suscettibili di essere individuate in natura. tranne le cose che la legge vieta che siano diritti
di proprietà (es mare spiagge). ed è un diritto assoluto. art 42. la proprietà privata è libera e limitata
che la legge giustifica quando l'uso è di interesse comune (es parchi spiagge ecc.). La proprietà puo
essere ceduta e dismessa. Mentre il diritto all’ integrità fisica è riconosciuto ad ognuno di noi per il
fatto stesso di esistere, non suscettibile di rinuncia o di trasferimento ad altri.

DIRITTI RELATIVI. – hanno caratteristiche opposte rispetto ai diritti assoluti.

Si definiscono infatti diritti relativi quelli che possono essere esercitati dal titolare
esclusivamente in confronto di uno o più soggetti determinati. Inoltre, il più
importante tra i diritti relativi, ovvero il diritto di credito, è contraddistinto dal
connotato della mediatezza: il creditore vede infatti realizzato il suo interesse a
ricevere la prestazione dovutagli solamente a condizione che il debitore esegua la
medesima prestazione.

Per ottenere soddisfazione del suo diritto, il creditore necessita


dunque della cooperazione del soggetto passivo nei cui confronti il diritto medesimo
può essere esercitato.
Nell’ambito dei diritti relativi, la dottrina tende poi a far rientrare anche i diritti
potestativi, così definendosi il potere in capo ad un soggetto di modificare la sfera
giuridica altrui, senza che il destinatario di tale modifica si possa opporre. (Es., diritto di
recesso da un contratto a tempo indeterminato). I diritti potestativi vengono infatti
qualificati come relativi in quanto possono essere esercitati verso un soggetto
determinato, ovvero verso colui il quale si trova, per volontà della legge o a seguito
della stipula di un contratto, esposto alle modificazioni conseguenti all’esercizio del
diritto stesso. Tuttavia, a differenza dei diritti di credito, i diritti potestativi sono
caratterizzati (come i diritti assoluti) dall’immediatezza, poiché il titolare soddisfa il suo
interesse indipendentemente dalla collaborazione del soggetto passivo, che deve, come
appena illustrato, limitarsi a subire le modificazioni che derivano dall’esercizio del
diritto.
Particolarmente significativa è la distinzione tra diritto potestativo e potestà: le
potestà costituiscono infatti delle ipotesi di “potere vincolato”, un potere conferito
dall’ordinamento ad un soggetto verso un altro, che il titolare deve però esercitare non
già nell’interesse proprio, ma nell’interesse del soggetto passivo. (es., la potestà
riconosciuta ai genitori verso i figli minorenni; la potestà del tutore sull’interdetto).

Così ricostruita la distinzione tra diritti assoluti e diritti relativi, di difficile collocazione
risultano, nell’ambito di siffatta classificazione, i DIRITTI PERSONALI DI GODIMENTO,
la cui natura è tuttora molto discussa. Essi infatti, da un lato, si basano sulla pretesa che
il titolare può vantare nei confronti del soggetto passivo; d’altro lato, tuttavia, tale
pretesa è riferita al godimento di un bene di cui è proprietario il medesimo soggetto
passivo. (es., diritto del locatario a godere della cosa locata). Trattandosi di una
categoria situata esattamente sulla linea di confine che separa i diritti reali dai diritti di
credito, la sua qualificazione risulta molto controversa: mentre, secondo alcuni autori, i
diritti personali di godimento dovrebbero senz’altro configurarsi come diritti di credito,
altri studiosi studiosi li descrivono invece come una categoria a se stante, che avrebbe
caratteristiche peculiari sia rispetto ai diritti di credito che ai diritti reali.

23 maggio ESONERO /5 giugno 26 giugno 10 luglio ESAME DIRITTO PRIVATO.

DIRITTO SOGGETTIVO DI CREDITO: non è un diritto su risorse, ma un diritto rispetto una persona ad
un'altra. Tutti soggetti giuridici possono avere i diritti di credito . È un diritto che un soggetto
giuridico presenta su un altro soggetto giuridico detto Debitore od Obbligato.

Abbiamo un creditore(titolare del diritto di credito) e il diritto di credito consiste di richiedere al


debitore una prestazione che consiste in varie modi: puo essere un obbligazione di pagare,dare, fare
qualcosa,non fare qualcosa(astenersi) tutto quello che è possibile e lecito dal punto di vista giuridico
una prestazione dovuta dal debitore al creditore.

Questo rapporto si chiama RAPPORTO OBBLIGATORIO cioè un rapporto di credito-debito e


viceversa. Rapporto giuridicamente vincolante in cui il debitore deve X al creditore, quindi, va a
soddisfare l’interesse del creditore che non si può realizzare senza l’attività del creditore. I rapporti
obbligatori sono necessari per soddisfare i nostri interessi. Spesso si diventa debitore perché si vuole
fare il proprio interesse quindi anche essere debitore è un interesse del soggetto ad (esempio chi
possiede mensilmente un appartamento (debitore) paga al proprietario(debitore) porta alla
soddisfazione del creditore solo quando il credito non sarà adempiuto. Ad esempio, se compri
qualcosa online (creditore) Amazon (che è in questo caso il debitore) è obbligato a spedire il bene e
finché non arriva al creditore esso non sarà soddisfatto.

I diritti di credito presuppongono l’atro soggetto e spesso puo capitare che il debitore non adempie
o adempie male. Il diritto di credito in questo caso viene leso.

Come si diventa debitori o creditori? una delle fonti di un rapporto obbligatorio è il CONTRATTO.il
contratto è un accordo bilaterale di autonomia tra due parti con il quale fanno nascere un rapporto
obbligatorio. Presuppone la libertà di consentire non di obbligare il debitore ad accettare. Un'altra
fonte è per LEGGE: quando si commettono fatti illeciti quindi si vanno a lesionare i diritti altrui
(esempio se vado a lesionare il pedone con la mia autovettura io divento debitore in quanto devo
ripagare i danni fisici e morali che il creditore in questo caso ha subito.)

Parti di indebito pagamento: se ricevi un bene non dovuta deve restituirla e da diritto al creditore di
far valere gli strumenti di tutela

Quando il debito è SOLIDALE vuol dire che ciascuno è tenuto e responsabile per l’intero importo

Mentre se l’obbligazione è PARZIALE i debitori devono dare un parte del debito complessivo

Per i creditori è meglio il credito solidale mentre per il debitore è piu conveniente il debito parziale.

Il co-debitore ha diritto di agire nei confronti degli altri debitori per farsi restituire la quota che loro
hanno pagato prende il nome di AZIONE di REGRESSO

Se parziaria puo chiedere al creditore una parte di debito da pagare ad esempio di tutta la quota di
debito il soggetto A paga il 60% mentre B paga il 40% e il soggetto A non si deve preoccupare della
quota del soggetto B e viceversa.

Un obbligazione indivisibile è per forza solidale , Se il credito è solidale il soggetto da tutto allo stesso
creditore, mentre se parziale il soggetto da una parte a un creditore e l’altra parte al secondo
creditore.

CESSIONE DEL CREDITO:

I crediti sono diritti trasferibili, il valore di un credito non hanno mai un valore nominale .

Se si cede il credito il problema è che di conseguenza si cede il rapporto, il consenso del debitore non
serve per la cessione del credito. Cedente (creditore precedente) cessionario(creditore successivo) e
il debitore dopo la cessione dovrà pagare la quota X al cessionario.

Il consenso va chiestoper quanto riguarda le prestazione di caratteri personali perche il debitore che
in buonafede paga il creditore precedente è liberato creando un indebito ma andava notificata per
consentire il pagamento al cessionario.Il cessionario chiederà al cedente l’indebito.

Il diritto di credito è un diritto che richiede per la sua soddisfazione un attività che è quella del
debitore.

Anche la proprietà puo presentare dei rischi, come tutti i diritti. Il rischio del credito è quello che il
debitori non effettui e rispetti una prestazione.
Il rapporto obbligatorio puo portare a sviluppi diversi: il rapporto obbligatorio nasce per essere
soddisfatto,

I debiti di fare : 0

Modifica del rapporto obbligatorio: la cessione del credito porta una modifica del rapporto
obbligatorio perche cambia il creditore.

Delegazione espromissione e accollo sono le tre fattispecie che possono portare ad una variazione
del lato passivo del rapporto obbligatorio. Cambia il raggiungimento del risultato. In generale
possono essere o CUMULATIVE o LIBERATORIE cioè possono portare o l’aggiungersi di un debitore o
liberatorie quindi sostituzione di un debitore ad un altro.

La delegazione si ha quando un debitore ordina a un terzo di obbligarsi ad avere una prestazione per
il debitore.

L'espromissione non parte dal debitore ma dal terzo: estromette il debitore dal rapporto
obbligatorio sulla base di un proprio atto. L'accollo è un accordo tra debitore e terzo e si accordano
affinche il terzo si assume il debito del debitore. L’accollo di un debito

Gli enti giuridici possono incorporarsi tra loro (es windtre)

Compensazione: ha sempre ad oggetto due debiti uno che un soggetto ha verso un altro e l’altro
debito alla persona. Quando due debitori si devono dare due cose fungibili, quando i debiti sono
entrambi scaduti allora la compensazione puo operare in base alla legge.

• legale: a norma dell'art. 1243, comma 1, essa si ha per crediti certi, liquidi ed esigibili. Essa
opera qualora le parti sollevino la corrispondente eccezione nel corso del giudizio, oppure
stragiudizialmente, al verificarsi di determinati presupposti richiesti dalla legge. Per la
dottrina prevalente il potere di sollevare l'eccezione è considerato un diritto potestativo
spettante alla parte cui è richiesto l'adempimento;
• giudiziale: si ha quando il credito opposto in compensazione non è liquido ma è di pronta e
facile liquidazione (art. 1243, 2°comma). Ai sensi del comma 2 dell'articolo 1243 in tal caso il
giudice può dichiarare la compensazione per la parte di debito che riconosce esistente e può
anche sospendere la condanna per il credito liquido fino all'accertamento del credito
opposto in compensazione.

• Si ritiene generalmente che nella compensazione legale la sentenza che stabilisce la


compensazione abbia valore dichiarativo, mentre nella compensazione giudiziale abbia
valore costitutivo;

• volontaria: la compensazione volontaria è quella che opera per volontà delle parti, al di fuori
dei requisiti stabiliti dalla legge.

Rimessione del debito: è un atto del creditore che in via unilaterale libera il debitore il creditore ha
rinunciato al debito

La novazione : è un accordo per il quale creditore e debitore modificano l’oggetto dell’obbligazione.


Es (amazon mi deve consegnare A si fa un accordo per avere X)

Impossibilita sopravvenuta della prestazione per causa non imputata del debitore: es io mi impegno
a ristrutturare un abitazione per un fatto grave non sono piu in grado di realizzare questa
prestazione è liberato dall’ adempimento dell’ obbligazione . È un fattor edi estinzione dell’
obbligazione quindi liberazione del debitore.

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