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I DIRITTI REALI

CAPITOLO V

Libro III del codice dedicato alla proprietà e ai diritti reali. I diritti reali sono iura in re ossia diritti
sulla cosa e si distinguono in diritti in re propria ossia la proprietà e in re aliena ossia diritti reali su
cosa di proprietà altrui, e si distinguono in diritti reali di godimento e in diritti reali di garanzia.
I diritti reali in re aliena si distinguono in:
diritti reali di godimento:

 Usufrutto il diritto di godere della cosa altrui rispettandone la destinazione economica


 Uso il diritto di servirsi di un bene e di raccoglierne i frutti limitatamente ai bisogni propri
 Abitazione il diritto di abitare la casa altrui limitatamente ai bisogni propri e della famiglia
 Superficie diritto di proprietà su una costruzione separata dalla proprietà del suolo
 Servitù consiste in un peso imposto sul fondo servente per l’utilità del fondo dominante
 Enfiteusi è il diritto reale che attribuisce all’enfiteuta gli stessi diritti sul fondo che avrebbe
il proprietario salvo l’obbligo di migliorare il fondo e di pagare il canone periodico
Diritti reali di garanzia:

 Pegno: è il diritto reale che il debitore o il terzo concede al creditore su una cosa mobile a
garanzia di un credito
 Ipoteca: è il diritto reale che attribuisce al creditore il potere di espropriare l’immobile su
cui l’ipoteca è costituita e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato
dall’espropriazione
i diritti reali garantiscono una signoria piena in re propria o limitata in re aliena sulla cosa. Sono
caratteristiche dei diritti reali:

 Pienezza: al proprietario sono attribuite tutte le possibilità di godimento, la


proprietà è un diritto pieno che consiste di godere della cosa in modo pieno ed
esclusivo. Chi è titolare di diritto reale in re aliena ha signoria limitata sulla cosa
 Assolutezza il diritto reale è protetto contro le lesioni di qualunque terzo. I diritti
reali sono diritti assoluti e sono difendibili erga omnes, la collettività ha il dovere di
rispettare tale diritto di astenersi al perturbare il rapporto del titolare con la cosa ed
è protetto contro le lesioni di qualunque terzo. Attenzione il diritto di credito è
relativo
 Esclusività attribuisce al titolare il potere di far valere il diritto erga omnes, su tutti
grava l’obbligo di astenersi dal turbare o impedire l’esercizio del diritto
 Realità, diritto di sequela il diritto reale segue la cosa, relazione immediata con la
cosa, la segue nelle sue vicende presso chiunque la res si trovi. Il diritto di credito
segue invece la persona del debitore. È la caratteristica più appariscente nel traffico
 Elasticità: quando il diritto reale in re aliena che comprime il diritto di proprietà
viene a cessare il proprietà racquista la pienezza del diritto
 Tipicità: numero chiuso dei diritti reali. La categoria dei diritti reali contiene tipi di
diritti espressamente e tassativamente espressi dalla legge, i privati non possono
creare diritti reali. È un elenco tassativo, obbligo di rispettare il rapporto del titolare
con la cosa ed è un diritto forte opponibile contro tutti
Alla categoria dei diritti reali si contrappone la categoria dei diritti di credito. Il diritto reale è
protetto contro le lesioni di qualunque terzo, quello di credito solo con i debitore infatti non è un
diritto assoluto ma relativo. Il proprietario di un libro può farne ciò che vuole anche bruciarlo, ha il
pieno godimento della cosa. Per ottenere un simile godimento della cosa tramite strumento
contrattuale devo indicare specificatamente ciò che desidero fare. Se prendo in prestito un libro
non posso ovviamente distruggerlo.
Diritto internazionale privato, legge regolatrice del possesso della proprietà e degli altri diritti sulle
cose, principio della lex rei sitae, ossia possesso e proprietà e gli altri diritti reali sono regolati dalla
legge dello stato in cui i beni si trovano. I beni di transito sono regolati dalla legge del luogo di
destinazione
I BENI
“cosa” è il termine generico che indica qualsiasi oggetto di individuazione fisica. La legge si occupa
delle cose che sono al centro dei rapporti giuridici, la nozione giuridica di cosa è ben più ristretta
della nozione giuridica. L’aria non è una cosa giuridica.
Bene sono beni le cose che possono formare oggetti di diritto e si distinguono in pubblici e privati

 Privati: beni che appartengono ai privati


 Pubblici: appartengono allo stato e agli enti pubblici, e si classificano in demaniali e del
patrimonio dello stato. i beni demaniali si distinguono in demanio necessario e accidentale.
I beni di patrimonio dello stato si distinguono in patrimonio disponibile o indisponibile
Demanio necessario: appartengono allo stato e fanno parte del demanio pubblico: spiagge, porti,
fiumi, laghi, caserme, acque pubbliche
Demanio accidentale: sono dello stato come strade, autostrade, ferrovie , acquedotti, siti storici
archeologici, biblioteche…
Patrimonio disponibile e indisponibile: sono di proprietà dello stato come può esserlo il bene di
un privato e sono soggetti alle norme di diritto privato. I beni del patrimonio indisponibile sono le
foreste, fauna miniere, e non possono essere sottratti alla loro destinazione se non nei modi
stabiliti dalla legge
Classificazione dei beni
Beni mobili e immobili: l’art 812 definisce immobili le costruzioni, mulini, bagni, altri edifici
galleggianti saldamente assicurati alla riva: suolo le sorgenti, i corsi d’acqua edifici e in generale ciò
che è naturalmente o artificialmente incorporato al suolo e gli altri che ho citato. Sono mobili tutti
gli altri beni. La distinzione attiene alle seguenti partizioni:
 Formalità per la circolazione dei beni: nei beni mobili vale il principio della rapidità dei
trasferimenti. Negli immobili circolazione lenta e soggetta a maggiori controlli e formalità
 Pubblicità: la circolazione dei beni immobili è soggetta ala formalità della trascrizione
 Possesso vale titolo: è un principio che vale nella circolazione mobiliare
 Res nullius: la proprietà di mobili si acquista con l’occupazione, per quanto riguarda gli
immobili non si ammette che non siano di proprietà di nessuno, gli immobili vacanti sono
dello stato
 Diritti reali di garanzia pegno e ipoteca: riguardano i mobili il primo e gli immobili il
secondo
Vi sono beni mobili iscritti nei pubblici registri come le autovetture, navi ecce cc
Le energie: le energie naturali aventi valore economico sono beni in senso giuridico e sono
considerati beni mobili, come l’energia elettrica, atomica e eolica
Beni fungibili o di genere e infungibili o di specie: quelli fungibili si possono sostituire gli uni con
gli altri, quelli infungibili non sono indifferenti da sostituire gli uni con gli altri. Una fiat identica alla
mia ma di un rapinatore non è uguale dal punto di vista giuridico
Il debitore si libera dell’obbligazione avente come oggetto la cosa infungibile solo consegnando
quella cosa e non altro. Per le cose fungibili il debitore deve prestare cose di qualità non inferiore
alla media
Per le cose infungibili l’effetto traslativo delle proprietà si verifica al momento della conclusione
del contratto, l’effetto traslativo delle cose fungibili si verifica nel momento dell’individuazione
Se perisce la cosa infungibile in debitore non può procurarsene un'altra identica e si risarcisce in
denaro. Per la cosa fungibile basta prestare cosa dello stesso genere.
Beni consumabili e inconsumabili: il concetto di consumabilità è strettamente giuridico. I beni
consumabili sono quelli che si consumano attraverso il loro utilizzo e sono insuscettibili di un uso
continuativo come i cibi o la benzina. Quelli inconsumabili sono beni ad utilizzo multiplo come ad
esempio i gioielli vestiti, auto.
Beni divisibili e indivisibili. La distinzione è strettamente giuridica, per il diritto il concetto di
divisibilità va riferito alla destinazione economico sociale, quelle divisibili sono scuscetibili
all’essere divise in parti senza alterare la destinazione economica, quelle indivisibili se divise
perderebbero la loro destinazione economica. L’indivisibilità deriva dalla volontà delle parti.
Questi concetti dipendono ovviamente anche dalla natura della cosa, un lingotto è divisibile un
caallo da cora vivo se diviso perde la sua destinazione economica
Beni esistenti e beni futuri. I beni esistenti sono quelli esistenti in natura e possono essere
oggetto di diritti reale o di proprietà. Quelli futuri sono i beni ancora non venuti ad esistenza, non
possono essere oggetto di proprietà o di diritti reali , ma possono essere oggetto di rapporti
obbligatori. Possono acquistare oggi la produzione del prossimo anno e quando verranno prodotti
ne sarò il proprietario
Il patrimonio è il complesso di rapporti attivi e passivi facenti capo ad una persona, il patrimonio
comprende debiti e crediti. I frutti sono i beni che provengono da un altro bene, e possono essere
naturali come il raccolto, vi concorra o no l’opera dell’uomo. I frutti civili si traggono dalla cosa
come corrispettivo del godimento che altri ne abbia.
Pertinenze. Sono le cose destinate in modo durevole al servizio o all’ornamento della cosa della
principale. Rientrano nella nozione di pertinenza mobili ed immobili che vengono poste in
durevole rapporto di subordinazione con altre. Il rapporto fra cosa principale e accessoria è preso
in considerazione dalla legge non come rapporto di connessione materiale ma come rapporto
economico giuridico di complementarietà funzionale, la statua che orna il giardino, la discarica che
serve all’industria. Il proprietario decide se una cosa è destinata a servizio o ornamento dei una
cosa principale. Vi è un elemento oggettivo consistente nella destinazione ad ornamento o
servizio, ma anche un elemento soggettivo che dipende dall’effettiva volontà del proprietario di
creare un vincolo di complementarietà funzionale. La cosa accessoria segue il destino della cosa
principale. È considerata universalità di mobili la pluralità di cose che:

 Appartengono alla stessa persona


 Hanno una destinazione unitaria come ad esempio una biblioteca, gli atti e i rapporti
giuridici possono avere per oggetto
 L’universalità dei beni come la biblioteca
 Singole parti facenti parte dell’universalità dei mobili come un libro
LA PROPRIETA’
La proprietà è il diritto reale in re propria per eccellenza, il proprietario ha il diritto di godere e
disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e l’osservanza degli obblighi stabiliti
dall’ordinamento giuridico. 832. Nel traffico giuridico la proprietà è un concetto statico ed indica
una particolare relazione con la cosa o il bene. La proprietà ha rilevanza costituzionale nell’articolo
42. Di rilevanza sistematica è il divieto di atti di emulazione cioè non può fare atti i quali abbiano
altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri
Proprietà fiduciaria e trust: il proprietario trasferisce la proprietà di un bene ad un altro soggetto
che assume l’obbligazione di ritrasferire a suo tempo il bene stesso, si distingue in fiducia cum
amico e fiducia cum creditore . con quest’ultima il bene viene trasferito a garanzia del credito.
Quella all’amico trasferisce la proprietà all’amico nell’interesse del fiduciante affinchè l’amico llo
ritrasferisca a richiesta
MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA’
I modi sono: contratti, occupazione, successione, unione e commistione, accessione, invenzione,
specificazione, usucapione. E sono distinti in modi di acquisto a titolo originario o derivato
Modi di acquisto a titolo derivato: l’acquisto deriva da un precedente rapporto di proprietà
cosicchè l’acquirente del diritto di proprietà succede al precedente titolare. Sono modi a titolo
derivato i contratti e le successioni
Modi di acquisto a titolo originario l’acquisto della proprietà si giustifica in un rapporto diretto
della persona con la cosa indipendentemente dal rapporto con il precedente proprietario che può
esserci e non esserci. Sono modi a titolo originario:

 Usucapione: la proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento si acquistano
in virtù del possesso continuato per 20 anni
 Occupazione: la proprietà si acquista con la presa di possesso della cosa mobile priva di
proprietario con la volontà di impadronirsene
 Invenzione: proprietà acquisita con il ritrovamento della cosa mobile smarrita
 Accessione: qualunque piantagione, costruzione o opera sopra o sotto il suolo appartiene
al proprietario del suolo. Se acquisto un terreno su cui vi siano costruzioni la
compravendita comporta per principio di accessione il trasferimento anche dei relativi
immobili. Chi è proprietario della cosa principale acquista anche quella accessoria.
L’accessione si applica solo se vi è incorporazione o congiunzione o aderente al suolo, la
costruzione diventa accessoria del suolo che è principale
 Specificazione: se uno ha adoperato una materia che gli apparteneva per formare una
nuova cosa, possa o non possa la materia riprendere la sua prima forma, ne acquista la
proprietà pagando al proprietario il prezzo della materia. Se il prezzo della materia
sorpassa quello della mano d’opera la cosa spetta al proprietario della materia che deve
pagare il prezzo della mano d’opera
 Unione: congiungimento di cose mobili di diverso proprietario, se sono separabili senza
deterioramento ciascuno conserva diritto sulla cosa sua e ha diritto di separarsi
 Commistione: mescolanza di cose mobili non distinguibili. La proprietà diventa comune in
proporzione del valore delle cose aspettanti a ciascuno
Il più comune è l’usucapione.
Occupazione 923 e invenzione presuppongono la presa di possesso della cosa mobile che non ha
proprietà di alcuno o il ritrovamento della cosa mobile abbandonata o smarrita. L’occupazione può
essere solo su cose mobili ed è pienamente lecito perché non confligge con diritti altrui sulla cosa.
Invenzione 927 ritrovamento della cosa mobile smarrita, chi ritrova la cosa mobile smarrita deve
restituirla al proprietario o se non lo conosce al sindaco che pubblica il suo ritrovamento e se dopo
un anno nessuno la reclama la cosa diventa di chi l’ha trovata, se il proprietario la rivendica al
ritrovatore va un premio
Tesoro è qualsiasi cosa mobile di pregio nascosta o sotterrata di cui nessuno può provare di
esserne il proprietario. Appartiene al proprietario del fondo in cui si trova quindi per accessione.
Se è su fondo altrui spetta metà al ritrovatore e metà al proprietario se scoperto per solo effetto
del caso.
Il proprietario dello sciame di api ha diritto a inseguirlo su fondo altrui salvo indennizzo per i danni
recati. Se il proprietario non lo insegue per 2 giorni o cessa di inseguirlo per 2 giorni il proprietario
del fondo ne acquista la proprietà.
Il proprietario di animali mansuefatti può reclamarli entro 20gg se no chi ne è in possesso ne
acquista la proprietà. Il proprietario può inseguire sempre in fondo altrui salvo indennizzo. È
mansuefatto l’animale addomesticato che abbia la consuetudo revertendi cioè l’abitudine a
tornare
Per colombi conigli e pesci valgono regole particolari in quanto reclami e inseguimenti darebbero
vita a controversie infinite. I conigli che passano ad altra conigliera o pesci o clombi ad altra
colombaia sono del proprietario della colombaia o conigliera se non sono stati attirati con frode
Piccioni e colombi viaggiatori hanno regole diverse con norme particolari per i colombi viaggiatori
militari
Gli oggetti di interesse storico paleontologico archeoloogico artistico ritrovate da chiunque in
qualunque suolo fanno parte del patrimonio indisponibile dello stato
I diritti sopra le cose gettate dal mare o quelle che il mare rigetta sono regolate dal codice di
navigazione. Chi trova fortuitamente relitti in mare o rigettati dal mare deve farne denuncia e
consegnarli all’autorità o proprietario con un rimborso delle spese e un premio
Tipi di accessione: si distingue tra accessione di mobile a immobile, di immobile a immobile e di
mobile a mobile
Accessione di mobile a immobile: la regola generale per cui qualunque piantagione costruzione o
opera esistente sopra e sotto al suolo appartiene al proprietario del suolo. Se il proprietario ha
fatto costruire con materiali altrui ne acquista la proprietà ma deve pagarne il valore. Se l’opera
costruzione o piantagione è fatta da terzo con materiale proprio il propietario del suolo ne
acquista la proprietà pagando materiali e mano d’opera
Accessione di immobile a immobile acquisto della proprietà per unione o commistione riguarda le
seguenti ipotesi:

 Alluvioni: le unioni di terra e gli incrementi che si formano succesivamente e


impercettibilmente nei fondi posto lungo le rive dei fiumi appartengono al proprietario del
fondo
 Avulsione: se il fiume stacca per sua forza una parte riconoscibile del fondo contiguo al suo
corso e lo trasporta verso un fondo inferiore o riva opposta è di proprietà del fondo a cui si
è unita la parte staccata pagando un’indennità. Il terreno abbandonato dall’acqua corrente
che si ritira da una delle rive appartiene al demanio pubblico senza che possa reclamare il
terreno perduto
Accessione invertita: se nella costruzione di un edificio si occupa in buona fede una porzione
del fondo attiguo se il proprietario no si oppone entro 3 mesi l’autorità può dare al costruttore
la proprietà di quel pezzo pagando al proprietario il doppio del valore del suolo occupato e
risarcimento dei danni. Si tutela il proprietario della costruzione. L’accessione invertita non
opera mai automaticamente ma è sempre pronunciata dal giudice
accessione di mobile a mobile:

 Per quelli mobile a mobile ma separabili senza deterioramento ciascuno conserva la


proprietà sulla cosa e ha diritto alla separazione
 Per mobile a mobile dove una sia principale il proprietario della cosa principale acquista la
proprietà del tutto salvo l’obbligo di pagare il valore della cosa mescolata
 Specificazione: se un soggetto utilizza cose di proprietà altrui per formare una cosa nuova
acquista la proprietà della cosa nuova a meno che il valore della materia non prevalga sulla
manodopera
 Se più cose mobili di più propietari si mescolano in una cosa non separabile diventa
proprietà comune in proporzione al valore delle cose di ciascun proprietario o va al
proprietario della cosa principale salvo pagare il prezzo della cosa acquisita se vi è una cosa
che può essere considerata principale o di valore molto superiore alle altre
PROPRIETA’ IMMOBILIARE
Vi è proprietà immobiliare per gli immobili e mobiliare per i mobili. La proprietà immobiliare si
distingue in proprietà fondiaria ossia suolo, proprietà che ha per oggetto immobili di uso
abitativo , per la proprietà del fondo diverso se è fondo urbano e diverso se è fondo rurale
Ai sensi dell’art 840 la proprietà del suolo si estende al sottosuolo con tutto ciò che vi contine e
allo spazio sovrastante : usque ad sideras usque ad iferos fino alle stelle e fino agli inferi
Il proprietario del suolo non può opporsi alle attività di terzi che si svolgano a profondità o altezza
tale che egli non abbia interessi ad escludere, il proprietario di un fondo non può impedire che
passi sopra un aereo di linea ma può un areo da turismo che fa acrobazie rasoterra. L’attività del
terzo non deve ledere l’interesse del proprietario
Proprietà fondiaria, esercizio del diritto:
chiusura del fondo: il proprietario ha diritto ha chiudere il suo fondo per proteggerlo
dall’ingerenza di terzi art 841 tramite cancello muro o siepe
accesso al fondo, caccia e pesca: il diritto di chiudere il fondo trova alcuni limiti , riguardano
l’accesso al fondo per caccia, riparazione del muro di confine o riprendere cose o animali. Può
esser impedita la caccia solo nei modi stabiliti dalla caccia o se vi sono specie protette nel fondo.
Per l’esercizio della pesca serve il consenso del proprietario del fondo. Il proprietario deve
permettere l’accesso a chi ha smarrito accidentalmente una cosa o animale. Può impedire
l’accesso consegnando egli stesso la cosa o animale
immissioni: il potere di godere e disporre del fondo viene limitato in relazione ai rapporti di
vicinato con il fondo vicino. Vale la norma della normale tollerabilità. Il proprietario può impedire
le immissioni di fumo o calore, rumori, scuotimento se superano la normale tollerabilità. Nel caso
di controversia questo livello di tollerabilità è individuato dal giudice e contemperare le ragioni
della produzione e della proprietà e della priorità di un determinato uso e avere riguardo alla
condizione dei luoghi.
Proprietà rurale: i terreni destinati a coltura o suscettibili di coltura non possono essere frazionati
oltre la minima unità colturale ossia l’estensione del terreno necessaria per il lavoro di una
famiglia agricola . per compendio unico si intende l’estensione del terreno necessaria per
raggiungere un livello minimo di produttività determinato dai piani regionali di sviluppo rurale . i
fondi agricoli possono essere soggetti a bonifica integrale e consorzi per fini igenici demografici e
sociali, e possono essere sottoposti a vincoli idrogeologici
La proprietà edilizia i piani regolatori e lo ius aedificandi cioè il diritto di costruire sul fondo è il
primo modo di esercizio del diritto di godere del fondo in modo pieno ed esclusivo. Il diritto di
costruire non è però senza limiti. I piani regolatori pongono limiti all’edificabilità e il diritto a
costruire deve essere esercitato in armonia con i piani regolatori. I poteri urbanistici passarono nel
75 dal comune alle regioni. Il proprietario resta titolare del diritto a costruire sempre che lo
eserciti nel rispetto delle norme del piano. Colui che per violazione delle norme edilizie subisce un
danno deve essere risarcito
Rapporti di vicinato e distanza tra costruzioni: il potere e il diritto di godere e costruire sul fondo
viene limitato in relazione ai rapporti di vicinato con il fondo vicino:

 Distanze tra costruzioni: art 873 distanza minima di 3 metri se le costruzioni non sono
unite o aderenti per evitare intercapedini dannose a tutelare decoro igiene e sicurezza dei
cittadini e nell’esigenza che le costruzioni vicine non si tolgano reciprocamente aria e luce e
non si creino condizioni insalubri. Per costruzione si intende ogni opera edilizia eseguita in
muratura o in materiale che per struttura abbia carattere di consistenza, stabilità e fissata
saldamente al suolo. Se è stata violata una norma edilizia chi ha subito un danno può
chiedere la riduzione in pristino e ha diritto ad essere risarcito
 Costruzione sul confine: se sul confine non sussiste alcuna costruzione il proprietario può
costruire a un metro e mezzo dal confine, oppure costruire sul confine, chi costruisce per
secondo deve rispettare le distanze legali o costruire in aderenza. Chi costruisce per
secondo deve adeguarsi a quanto fatto dal primo
 Il proprietario del fondo può costruire un muro di cinta sul confine , se ha costruito
esattamente sul confine, il proprietario del fondo confinante può chiedere la communione
forzosa del muro pagando metà del valore del muro e del suolo su cui è costruito. La
comunione non la può chiedere se è costruito all’interno del proprio muro ad una distanza
di un metro e mezzo . il muro divisorio fra edifici si presuppone comune. Il muro divisorio
di campi cortili orti si suppone sia di quello verso cui è rivolto il piovente. Con la comunione
del muro entrambi posseggono il muro per quota e il suolo sottostante. Il muro di cinta di
altezza non superiore a 3 metri non è considerato per il computo delle distanze
 chi vuole aprire pozzi cisterne fabbriche canali fossi deve rispettare particolari distanze per
tutelare i diritti del vicino
 alberi e siepi: chi vuole piantare alberi sul confine deve rispettare gli ordinamenti locali, in
mancanza deve essere 3 metri per gli alberi ad alto fusto, un metro e mezzo per alberi a
non alto fusto e mezzo metro per viti arbusti e siepi. Le leggi regionali possono vietare
abbattimento o indebolimento di piante a grande valore naturalistico salvo esigenze di
pubblica utilità. Si può costringere il proprietario del fondo a tagliare i rami dell’albero che
vengono verso il tuo fondo. I frutti caduti nel suolo del vicino sono del vicino
 luci e vedute. La porta è un’apertura in una parete o recinzione per passare. La finestra è
un’apertura delle pareti esterne dell’edificio per illuminazione e areazione. La veduta deve
consentire una comoda inspectio, cioè guardare il fondo del vicino senza l’uso di mezzi
artificiali, e una propspectio, cioè vedere nelle diverse direzioni sporgendo il capo in modo
agevole e sicuro. Le luci sono semplici aperture che permettono il passaggio di aria e
luce non permette ispectio e prospectio
 la regola generale in materia di acque è nell’art 900. Salvo leggi disposizioni speciali l’acqua
nel tuo terreno è tuo, lo stillicidio cioè lo scolo dell’acqua piovana deve avvenire nel tuo
terreno e non in quello del vicino
AZIONI A DIFESA DELLA PROPRIETA’
Esistono diverse azioni esercitabili erga omnes:
azione di rivendicazione: è l’azione concessa al proprietario della cosa per recuperarla da chi la
detiene. Mira a ricongiungere la proprietà del possesso. Tutela il proprietario non il possessore,
previa dimostrazione di un titolo di proprietà anche risalendo all’usucapione
azione negatoria: azione concessa al proprietario per far dichiarare l’inesistenza di diritti affermati
da altri sulla cosa quando ha motivo di temere pregiudizio. Se sussistono molestie può chiedere
l’azione negatoria
azione di regolamento di confini: presuppone l’incertezza di confine tra due parti che può
derivare dalla mancanza di limite quindi incertezza oggettiva o anche soggettiva se viene
contestato il confine esistente. Scopo dell’azione è rimuovere l’incertezza
azione per apposizioni di termini. Non presuppone incertezza del confine, ma che i termini tra
due fondi continui siano mancanti e divenuti irriconoscibili. L’azione presuppone che il confine sia
riconoscibile e tende a renderlo visibile
DIRITTI REALI DI GODIMENTO
I diritti reali in re aliena il proprietario che ha sulla res un diritto pieno ed assoluto può
comprimere il proprio diritto assoluto e costruire sulla sua cosa un diritto a capo ad una altro
soggetto il quale diventa titolare di un diritto reale in re aliena. Sulla res esiste il diritto compresso
del proprietario che ora denominato nudo proprietario e il diritto reale del terzo di garanzia o
godimento. Sono diritti reali di garanzia il pegno e l’ipoteca
Diritti reali di godimento: come la superficie, l’enfiteusi, usufrutto, abitazione, servitù e sono a
numero chiuso. La limitazione del diritto di proprietà corrisponde ad un diritto di godimento
attribuito ad un altro soggetto e comprimono il diritto di godimento del proprietario
Superficie. La legge ammette che il proprietario del suolo possa costituire il diritto di far
mantenere al di sopra o al di sotto di esso una costruzione a favore di altri che ne acquista la
proprietà. Ossia proprietà della costruzione sopra o sotto il suolo separata dalla proprietà del
suolo. Prevale il principio di elasticità ossia se il diritto di superficie si estingue il proprietario del
fondo riacquista la proprietà anche della costruzione sul fondo stesso . il diritto di superficie può
essere costituito senza termine ossia perpetuo o a tempo determinato. È l’unico assieme
all’enfiteusi che possono essere costituiti in perpetuo come diritti reali di godimento. La superficie
si estingue in prescrizione per il non uso ventennale. Il diritto di superficie oggi viene molto usato
per la costruzione di parcheggi sotterranei, separando giuridicamente la proprietà del suolo e
quella della costruzione. La concessione ad edificandum non si concreta necessariamente con il
diritto di superficie
Enfiteusi.959 È il diritto reale che attribuisce all’enfiteuta gli stessi diritti sul fondo che avrebbe il
proprietario salvo l’obbligo di migliorare il fondo e pagare un canone periodico consentendo al
nudo proprietario di conseguire una rendita derivante dal canone dell’enfiteuta. Lo rende del tutto
simile al proprietario, salvi i 2 obblighi sopra citati. Il nudo proprietario ha un dominio indiretto che
consiste solo praticamente nella riscossione del canone. Non è molto usato come diritto. È la linea
di confine di esaurimento del diritto di proprietà. Per le sue caratteristiche è visto come un diritto
perpetuo o se a tempo deve sussistere per un periodo non inferiore a 20 anni. L’enfiteuta ha gli
stessi diritti che avrebbe il proprietario, sui frutti, tesoro, utilizzo del sottosuolo. Alla cessazione
dell’enfiteusi il concedente è tenuto a rimborsare all’enfiteuta i miglioramenti. L’enfiteusi si
estingue per: 963
 per affrancazione: l’enfiteuta può affrancare il fondo acquistandone la piena proprietà,
l’enfiteuta paga al proprietario una somma risultante dalla capitalizzazione del canone
annuo. Il proprietario non può opporsi
 per devoluzione: l’enfiteuta cessa e il nudo proprietario riacquista la proprietà piena, la
devoluzione può essere chiesta se l’enfiteuta deteriora il fondo e non adempie l’obbligo di
miglioramento o è in mora nel pagamento del canone
 per scadenza del termine: se è stata costituita a termina si estingue con la scadenza
 per prescrizione non uso protratto peer 20 anni
 per perimento totale del fondo
usufrutto. È il diritto di godere della cosa altrui rispettandone la destinazione economica. Permette
la separazione temporanea del godimento dalla proprietà rispetto ad uno stesso bene
consentendo di frazionare nel tempo l’utilizzabilità del medesimo. I genitori hanno l’usufrutto
legale sui beni del figlio minore. Al proprietario resta la nuda proprietà e l’usufruttario ha il diritto
di godere la cosa. Oggetto dell’usufrutto può essere qualunque bene sia mobile che immobile e
può trarre dalla cosa ogni utilità che questa può dare salvo limiti previsti dalla legge. Se l’usufrutto
viene a cessare il nudo riacquista la proprietà e il limite di rispettare la destinazione economica,
salvo questo nella stessa posizione del proprietario. Ha durata temporanea, non può eccedere la
vita dell’usufruttario e se è una persona giuridica non può durare più di 30 anni. Di regola dura fino
alla vita dell’usufuttario. L’usufrutto è stabilito dalla legge, volontà dell’uomo come testamento o
per usucapione. Se è costituito per contratto e riguarda beni immobile occorre forma scritta.
Diritti nascenti dall’usufrutto. Stessa posizione in cui si troverebbe il proprietario e di conseguire il
poss3esso della cosa . i frutti naturali e civili spettano all’usufruttario per tutta la durata
dell’usufrutto, è tenuto a sue spese a fare l’inventario dei beni e dare idonea garanzia. Visto che ha
diritto di godere della cosa può dare in locazione il bene per la durata dell’usufrutto. Se al
momento della restituzione vi sono migliorie apportate dall’usufruttario ha diritto ad un
indennità .obblighi1001: l’usufruttario deve dare nell’esercizio del diritto la diligenza del buon
padre di famiglia. Al termine dell’usufrutto deve restituire le cose date in usufrutto. Al momento
della costituzione è tenuto a fare a sue spese l’inventario dei beni. È tenuto alle spese di custodia
amministrazione e manutenzione ordinaria e straordinaria se non ha fatto quella ordinaria, se non
di norma la manutenzione straordinaria è fatta dal proprietaro. Di regola l’usufrutto si estingue per
morte dell’usufruttario o scadenza se vi era un termine. Si può estinguere per prescrizione,
perimento della cosa, morte o abuso dell’usufruttario, scadenza del termine. Il quasiusufrutto è
l’usufrutto di cose consumabili e al termine dovrà pagarne il valore
Uso e abitazione
L’uso è il diritto di servirsi di un bene, e se questo è fruttifero di raccoglierne i frutti limitatamente
ai bisogni della propria famiglia. Abitazione: diritto di abitare la casa altrui limitatamente ai bisogni
della propria famiglia . sono istituti simili all’usufrutto ma che limitano l’utilizzo ai bisogni della
propria famiglia . il diritto di abitazione può essere costituito tramite testamento usucapione o
contratto . il nucleo familiare titolare del diritto costituisce coniugi e figli. I diritti di uso e
abitazione non si possono cedere o dare in locazione
Servitù 1027
La servitù prediale consiste in un peso imposto sul fondo servente per l’utilità del fondo
dominante. Le servitù godono del principio di ambulatorietà secondo cui l’alienazione del fondo
dominante comporta anche il trasferimento delle servitù attive ad esso inerenti
Il contenuto di una servitù prediale deve rispondere al requisito della utilitas, cioè qualunque
vantaggio che migliori l’utilizzazione del fondo dominante, anche solo in termini di comodità.
All’utilitas corrisponde il peso che grava sul fondo e non sul proprietario. I fondi devono essere
continui non vi può essere servitù fra fondi lontani, debbono essere fondi di diverso proprietario,
non è pensabile un fondo che serva se stesso. All’utilità deve corrispondere un peso che grava sul
fondo servente. La servitù può nascere da:

 contratto: per contratto la costituzione di una servitù


 da testamento: può nel dividere il fondo gravarne una parte con una servitù a favore di
un'altra parte del fondo
 dalla legge. Fonte nella legge anche contro volontà del proprietario del fondo servente
 per destinazione del padre di famiglia.
 Per usucapione
Le servitù possono essere distinte in

 Apparenti: si manifestano in opere visibili come servitù di passaggio di linee teleferiche


 Non apparenti: non si manifestano in opere visibili come una condotta sotterranea , questa
non può acquisirsi per usucapione o per destinazione del padre di famiglia
Servitù possono essere

 Positive: quando il proprietario del fondo dominante le esercita con un proprio


comportamento
 Negative: quando impongono al proprietario del fondo servente di non fare qualcosa come
non edificare, compiere attività insalubri
Tipi e classificazioni delle servitù in ragione del loro nascere possono essere così classificate:
servitù coattive: quelle che il proprietario del fondo dominante può in virtù di legge ottenere
coattivamente dal proprietario del fondo servente per l’utilità del proprio fondo. Importante è la
serviù di passaggio coattivo. In mancanza di accordo posso essere costituite con sentenza o con
atto amministrativo. Il diritto di chiedere la servitù dovuta per legge è imprescrittibile e
irrinunciabile. Spesso si fa l’accordo perché il proprietario del fondo servente sa di perdere la
causa. Tipi di servitù coattive sono:

 Dell’acquedotto e dello scarico coattivo il proprietario è tenuto a dare passaggio per i suoi
fondi alle acque di ogni specie di chi ha bisogno di usarli per vivere o per motivi agricoli e
industriali, basta che vi sia sufficiente acqua per l’uso che si vuole fare, convenienza e
minore pregiudizievolezza per il fondo servente
 Dell’appoggio e dell’infissione di chiusa chi ha il diritto di deviare fiumi laghi torrenti e
qualora sia necessario infiggere una chiusa con l’obbligo di pagare indennità e assicurare i
fondi da ogni danno
 Somministrazione coattiva di acqua ad un edificio o ad un fondo: se una casa è sprovvista
di acqua per alimentazione e usi domestici il proprietario del fondo vicino deve consentire
sia dedotta l’acqua di sopravanzo nella misura necessaria a quei bisogni
 Elettrodotto coattivo e passaggio coattivo delle linee teleferiche: ogni proprietario è
tenuto a dare passaggio a quelle robe li
 Del passaggio coattivo, servitù di passo: per il proprietario il cui fondo è circondato da
fondi altrui e non ha uscita sulla via pubblica ha diritto di ottenere il passaggio sul fondo
vicino. Se non vi è via di uscita nella via pubblica si parla di interclusione assoluta. È relativa
se non può procurarsi la via di uscita se non con eccessivo dispendio e disagi
Il passaggio deve essere il più breve e recare minor danno, anche tramite sottopassaggio. Serve a
rendere conveniente il possibile uso del fondo. Chi ha una servitù di passaggio può ampliarla per il
transito di veicoli a trazione meccanica. Se il passaggio cessa di essere necessario può essere
soppresso ad istanza del fondo dominante o servente
Servitù volontarie: possono essere costituite per contratto o testamento. Il contratto costitutivo
della servitù deve essere redatto iscritto e soggetto a trascrizione. Possono essere costituite sia a
titolo oneroso che gratuito
Servitù per destinazione del padre di famiglia. Ha luogo quando consta che due fondi attualmente
divisi sono stati posseduti dallo stesso proprietario e che ha lasciato le cose nello stato nel quale
risulta la servitù
Servitù per usucapione le servitù possono acquisirsi per usucapione, tranne la servitù non
apparente.. requisito dell’apparenza al fine della costituzione dell’esucapione della servitù si
configura quale presenza di segni visibili di natura permanente che rivela in maniera
inequivocabile un peso sul fondo servente
Esercizio delle servitù l’esercizio della servitù è legata dal titolo e può essere testamento contratto
convezione sentenza, coattiva. Se manca il titoli estensione ed esercizio della servitù è regolata
dalla legge. Se vi sono dubbi si ricorre al principio generale del soddisfacimento del fondo
dominante col minor aggravio del fondo servente. Il diritto di servitù comprende tutto ciò che è
necessario per usarne. Il proprietario del fondo dominante non può fare innovazioni che rendano
più gravosa la condizione del fondo servente, o che il proprietario del fondo servente compia
azioni che tenda a diminuire l’esercizio della servitù.
La servitù si estingue per:

 Confusione: quando in una sola persona si riunisce la proprietà del fondo dominante e
servente
 Prescrizione: quando non se ne usa per 20 anni
 Impossibilità d’uso: quando l’uso della servitù diventa impossibile
 Per mancanza di utilità: si estingue quando viene a meno l’utilità. Rimane nello stato di
quiescenza e si estingue per prescrizione
Per le ultime 2 le servitù si estinguono per effetto della prescrizione
In caso di servitù positive se per l’esecizio della servitù non serve l’esercizio dell’uomo, acqua che
scorre da sola, il termine inizia a decorrere nel momento in cui si è verificato il fatto che ne ha
impedito l’esercizio, come il vicino che taglia le condutture dell’acqua. Se è una servitù che
necessità l’attività umana per essere esercitata allora la prescrizione decorre dall’ultimo atto di
esercizio della servitù medesima, come un ultimo passaggio sul fondo servente.
In caso di servitù negative che attribuiscono al proprietario del fondo dominante un potere per
una servitù di non edificare, la prescrizione estintiva decorre dal momento in cui il proprietario del
fondo servente ha violato il divieto
COMUNIONE
Si ha comunione quando la proprietà o altro diritto reale spetta in comune a più persone. Due
persone non possono essere proprietari della stessa cosa ma possono essere comproprietari, più
soggetti sono titolari dello stesso diritto reale sulla stessa cosa. La comunione si può verificare su
qualsivoglia diritto reale di godimento su bene determinato. La partecipazione alla comunione è
pienamente libera, e ognuno può cedere liberamente la propria quota, può sciogliere la
comunione o ipotecarla. Ciascun comunista è titolare di una quota del bene e esprime la misura
alla sua compartecipazione. Le quote dei partecipanti alla comunione si presumono uguali. Il bene
in comunione appartiene per intero a tutti i partecipanti senza possibilità di separazione materiale,
se ho una quota del 50% del giardino possono goderlo tutto e non solo la mia quota. La quota
determina i pesi che nascono dalla comunione, come devono essere ripartiti frutti e spese. La
comunione è il godimento statico della cosa, la società presuppone l’attività produttiva. Vi sono
diverse origini della comunione:

 Comunione volontaria: sorge per volontà dei soggetti


 Comunione incidentale: non dipende dalla volontà dei soggetti ma da una situazione di
fatto o giuridica, come la successione di più soggetti nello stesso bene
 Comunione forzosa: è imposta dalla legge e il suo titolo riposa nella legge , comunione
forzosa di muro, parti comuni di un edificio in condominio
La comunione può quindi sorgere per contratto, successione e legge
Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune purchè non ne alteri la destinazione e non
impedisca agli altri di goderne e servirsene , come ad esempio utilizzare un giardino come
parcheggio. Se un titolare fa uso illecito e abusa della cosa, i co-titolari possono agire in giudizio a
tutela del loro diritto. Il giudice verifica l’abuso e ne ordinerà la cessazione . per un miglior
godimento della cosa i partecipanti possono formare un regolamento della comunione che dovrà
essere osservato da tutti. Art. 1104 ciascun partecipante alla comunione deve contribuire nelle
spese per la conservazione del godimento della cosa comune. Sono quindi spese necessarie al
godimento della cosa, ala conservazione e le spese deliberate a maggioranza. Non ci si può
sottrarre alle spese. Se non vuoi pagare rinunci al diritto. L’amministrazione della cosa comune
spetta a tutti i partecipanti secondo il principio maggioritario secondo la maggioranza delle loro
quote . i comunisti di minoranza possono ricorrere all’autorità giudiziaria. Sono atti di ordinaria
amministrazione la manutenzione, l’uso, e gli atti per migliorare il godimento della cosa, e si
decide a maggioranza di quote. Per gli atti di straordinaria amministrazione come le innovazioni
della cosa, occorre 2/3 di quote e metà+1 di persone, doppia maggioranza. Si richiedo l’unanimità
per gli atti di alienazione. Con la maggioranza dei comunisti che rappresentano il 51% delle quote
può essere formato un regolamento. L’amministrazione puuò essere delegata a uno o più
partecipanti o ad uno esterno . il regolamento può essere impugnato dai partecipanti dissenzienti
entro trenta giorni. La vendita o ipoteca quota di bene indiviso è ammissibile senza che glia altri si
possano opporre. Ciascuno può liberamente disporre della propria quota. Ciascun comunista può
domandare lo scioglimento della comunione, si scioglie con la divisione , la divisione può essere
fatta per contratto delle parti e in mancanza è fatta dal giudice. Se l’atto è divisibile con la divisione
ciascuno diventa proprietario della parte di bene spettante in base alla quota, quello con la quota
maggiore può richiedere tutto il bene con il pagamento di un conguaglio . se è indivisibile si
procede alla vendita e al riparto della somma ricavata . se il bene non può essere diviso perché
cesserebbe di servire all’uso in cui sono destinate, quello con la maggior quota può prenderlo e
pagare conguaglio o vendere il bene e dividere i ricavi
Il condominio
È un particolare modo di essere in comunione in realzione ad alcune parti dell’edifici dette comuni,
nel condominio ciascun soggetto è titolare di un diritto esclusivo su determinate parti dell’edificio
mentre altre restano per necessità pratiche proprietà comune e quindi una comunione forzosa su
alcune parti dell’edificio. Ciascun condominio ha cosi una parte solitaria e una a cui partecipa pro
quota alla comunione forzosa . coesistenza di proprietà individuale e parti comuni nel medesimo
edificio. Il supercondominio è un complesso immobiliare composto da più edifici collegati tra loro
da impianti e servizi comuni come zone verdi. Schema pag 275. Sono proprietà comune
dell’edificio tutte le parti necessarie all’uso comune come facciate, cortili, tetto, portoni di
ingresso, suolo, travi portanti ecce c , aree destinate al parcheggio, portineria stenditoi,
installazioni ad uso comune come ascensore pozzi cisterne fogna, centralina gas e elltrica ,
antenne . il diritto ciascuno sulle parti comune è proporzionato alla porzione di piano che gli
appartiene. La tabella della partecipazione è espressa in millesimi nella tabella millesimale. I
condomini possono godere la cosa comune senza alterare la destinazione , non rileva che un
condomino sopporti un maggior onero di spese. Se i condomini sono più di dieci deve essere
formano un regolamento con diritti, obblighi e ripartizioni delle spese. Tutti i condomini sono
tenuti a contribuire alle spese. Il condomino non può sottrarsi al contributo delle spese delle parti
comuni, ne sottrarsi all’obbligo per la conservazione di esse. Per le obbligazioni assunte dal
condominio la responsabilità è parziaria. Il singolo condomino risponde solo nei limiti della
rispettiva quota
IL POSSESSO
Nessuno di noi è in grado di provare la proprietà delle cose che portiamo con noi come la giacca o
le scarpe. Per questo il diritto protegge il possesso e tutela il possessore contro le pretese di
terzi . il più delle volte chi possiede è il proprietario. Il possesso non è un diritto. Il possessore non
ha un diritto sulla cosa che possiede è invece una signoria di fatto. Per avere possesso non basta
avere la cosa materiale a disponibilità, occorre anche l’animo di possedere. L’animus possidendi si
presume in chi ha il corpus possessionis . si possiede di regola una cosa svolgendo un’attività
corrispondente all’esercizio della proprietà. Si possiede una servitù con l’esercizio effettivo degli
atti corrispondenti alla servitù. Possessore è la persone fisica e giuridica
Chi invoca la protezione del possesso deve dare la prova dell’elemento di fatto. L’animus
possidendi caratterizza il possesso e si concreta nell’intimo convincimento del soggetto che
esercita il potere di fatto sulla cosa di esercitarlo i buona fede e disporne materialmente senza che
altri abbiano pari potere. Il diritto fissa quindi una presunzione, non si occupa dell’animus. Il
detentore si presume in buona fede . il possesso si distingue dalla detenzione per l’animus del
soggetto. La detenzione è la materiale disponibilità sulla cosa e la volontà di avere la cosa nella
cerchia dei propri interessi. Ha l’animus detinendi sulla base di un titolo che implica il
riconoscimento dell’altrui possesso come per un contratto di locazione.
se qualcuno ha cominciato a detenere non può acquistare il possesso della cosa finchè il titolo non
venga mutato dall’ interversione di possesso. Non consente però al detentore di trasformarsi in
possessore mediante una sua interna determinazione di volontà ma richiede l’intervento di una
causa proveniente da un terzo, cioè qualsiasi atto di trasferimento del diritto idoneo a legittimare il
possesso. Acquisto del possesso:

 a titolo originario. Con l’apprensione materiale della cosa. Se si tratta di diritto si acquista
con l’esercizio del diritto
 a titolo derivato. Per trasmissione dal precedente possessore
per gli immobili il possesso si acquista con la tradictio ficta come ad esempio la consegna delle
chiavi. Vi sono due forme di tradictio ficta:

 la tradizio brevi manu: mutamento consensuale del titolo della detenzione. Se il


proprietario locatore vende al conduttore l’immobile il conduttore muta la detenzione in
possesso
 il costituto possessorio: quando il possessore cessa di possedere per se e inizia a possedere
per altri. Prima possedeva in quanto proprietario, dalla vendita ha la locazione.
La traditio reale si ha con la consegna materiale della cosa, la tradizio longa manu si ha quando la
consegna non è materiale ma la cosa viene indicata e messa a disposizione. L’impossessamento
della cosa avviene con l’apprensione materiale
Le quattro presunzioni collegate al possesso.
1. Chi detiene possiede 1141 il detentore si presume possessore, potere di fatto sulla cosa,
che si manifesta con l’esercizio della proprietà o diritto reale
2. Presunzione di possesso intermedio 1142. Chi oggi possiede e ha posseduto in un
momento certo nel passato si presume abbia posseduto ininterrottamente, quindi anche
nel tempo intermedio
3. Presunzione di possesso anteriore 1143. Chi oggi possiede e ha titolo si presume abbia
posseduto dalla data del titolo
4. Presunzione di buona fede 1147. La buona fede si presume e basta che vi sia stata al
momento dell’acquisto del possesso, si presume che chi abbia la materiale disponibilità
della cosa abbia appreso la cosa senza sapere di ledere altrui diritto
Successione ed accessione nel possesso1146. Il possesso si trasmette. Il possesso ddel presente
possessore si aggiunge al possesso del dante causa, continua nell’erede dall’apertura della
successione o per accessione ossia per atto tra vivi quindi per contratto tra contraente e legatario.
È possessore di buona fede colui che possiede ignorando di ledere l’altrui diritto, tranne se
l’ignoranza dipende da colpa grave.
La proprietà è un diritto il possesso è una situazione di fatto , di regola coincidono chi è
proprietario ne ha anche la signoria di fatto, anche se possono non coincidere. Se protratto nel
tempo il possesso determina l’acquisto della proprietà per usucapione. In materia di mobili vale la
regola che possesso vale titolo. Il possessore di buona fede fa i frutti naturali e civili della cosa. Il
possessore anche di malafede ha diritto al rimborso per le riparazioni straordinarie e un’indennità
per i miglioramenti. I possessore di buona fede può ritenere la cosa fino a che non gli siano
corrisposte le indennità
USUCAPIONE
È un modo di acquisto della proprietà a titolo originario, si basa sul possesso della cosa continuato
nel tempo. Deve essere continuo, non interrotto, pacifico, pubblico, non equivoco e con l’animo di
tenere la cosa come propria, per un tempo sufficientemente lungo per permettere all’eventuale
proprietario di rivendicare la cosa da chi la possiede, se non lo fa è ragionevole pensare che non
possa e non voglia farlo. L’usucapione come modo di acquisto della proprietà a titolo originario
converte una situazione giuridica di fatto consolidatasi nel tempo, in una situazione giuridica .
l’usucapione trova il suo fondamento sul mancato esercizio da parte del proporietario e sulla
prolungata signoria di fatto sullo stesso bene da parte di altri.

 Usucapione dei beni immobili: si acquista a titolo originario in virtù del possesso continuato
per 20 anni
 Usucapione dei beni mobili: a titolo originario in virtù del possesso continuato per 10 anni
in buona fede e 20 anni in mala fede
Al fine dell’acquisto per ususcapione della proprietà e di altri diritti reali immobiliari, il possesso
ventennale non deve essere viziato ne da violenza ne da clandestinità. L’art 1167 dispone che il
possesso ad usucapione è interrotto quando il possessore sia privato del possesso della cosa per
oltre un anno, se inferiore non viene rilevata . anche gli altri diritti reali su cosa altrui possono
essere usucapiti come ad esempio una servitù. Al comportamento del possessore deve
corrispondere l’inerzia del proprietario.
Regole che caratterizzano l’usucapione:
usucapione dei beni immobili: usucapione ventennale, si acquista in virtù del possesso continuo
per vent’anni . se vi è titolo idoneo la proprietà dei beni immobili si acquista a titolo originario per
virtù del possesso continuato per 10 anni. Se acqquisto in buona fede da chi non è proprietario un
immobile con un titolo idoneo come contratto di compravendita ne compie usucapione a suo
favore in 10 anni dalla data della trascrizione. usucapione speciale agraria. Quindicennale per la
piccola proprietà rurale , fondi rustici con annessi fabbricati in comuni classificati montani
possesso continuato 15 anni. Usucapione speciale agraria quinquennale per la piccola proprietà
agraria sempre chi in buona fede e ha comprato da chi non è proprietario a titolo idoneo e
trascritto per usucapione a 5 anni di un fondo rustico con fabbricati in comuni classificati montani
usucapione dei beni mobili. In mancanza di titolo idoneola proprietà dei beni mobili e degli altri
diritti reali di godimento si acquistano in virtù del possesso continuato per 10 anni, 20 anni se in
mala fede. Iil possesso è l’asse portante del sistema di circolazione dei beni mobili
AZIONI A DIFESA DEL POSSESSO
Costituiscono modi di tutela del diritto di continuare a godere del bene nello stato di fatto in cui
era precedentemente posseduto. Il diritto portegge la situazione di diritto come la proprietà, non
la situazione di fatto, ma visto che l’accertamento del diritto può essere macchinoso. La tutela del
possesso è più agile, si tutela il possesso e anche la proprietà visto che spesso coincidono . se il
proprietario della cosa la smarrisce, rimane proprietario ma perde il possesso, chi la ritrova ne
acquista il possesso e dopo un anno la porprietà.
Azione di reintegrazione o di spoglio 1168. È diretta a tutelare il possessore contro lo spoglio
violento o clandestino del possesso. Mira a far riacquistare il possesso a chi ne è stato privato
entro l’anno. Lo spoglio è occulto quando il possessore abbia ignorato il fatto o nell’impossibilità di
averne cognizione
Azione di manutenzione1170. Tutela il possessore contro chi lo molesta nell’esercizio del
possesso. Mira alla protezione della proprietà immobiliare. Entro l’anno dalla turbativa può
chiedere la manutenzione del possesso medesimo
Azioni di nunciazione. Denunzia di nuova opera presuppone un’attività posta in essere sulla cosa
propria o altrui. Chi ha ragione di temere sia proprietario che possessore, che da una nuova opera
da altri intrapresa sul oproprio o altrui fondo, derivi danno alla cosa oggetto del suo diritto può
denunciare all’autorità giudiziaria la nuova opera purchè non sia terminata e non sia trascorso un
anno dal suo inizio. Denunzia di nuova opera. Chi ha ragione di temere che da qualsiasi edificio,
albero o cosa, sovrasti pericolo di un danno grave e prossimo alla cosa oggetto del suo diritto o del
possesso può denunciare all’autorità giudiziaria per ovviare al pericolo. Deve esserci un pericolo di
danno futuro grave che minacci di danneggiare la cosa alla quale sovrasta e prossimità in ordine
spaziale e temporale . l’autorità dispone idonea garanzia

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