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OBBLIGAZIONI

È un rapporto giuridico tra un soggetto titolare di una posizione soggettiva attiva


(creditore) ed un soggetto titolare di una posizione soggettiva passiva (debitore).
Il diritto di credito è un diritto relativo.
Lo scopo è quello di soddisfare il creditore attraverso il comportamento del
debitore (prestazione) consistente nell'adempimento dell'obbligo. L'interesse può
essere soddisfatto anche con una prestazione a carattere non patrimoniale .
Il codice dice che la prestazione deve essere:
-possibile,se la prestazione è impossibile significa che sto obbligando Il debitore in
maniera permanente e lui non riuscirà mai a sciogliersi dal vincolo ;quindi ciò per
l'ordinamento è inammissibile (chiedo di portarmi in vacanza sulla luna);
-lecita;
-determinata e determinabile,quindi il soggetto deve sapere come comportarsi per
sciogliersi dal vincolo ;il contenuto della prestazione può essere non determinato sul
momento a patto che sul sorgere del rapporto obbligatorio ci siano tutti gli elementi
per determinarlo;
- suscettibile a valutazione economica, poiché ci troviamo nella sfera della
patrimonialità e consente l'individuazione del rimedio in caso di inadempimento
traducendo in termini economici il valore del danno che il creditore ha subito.

Si distinguono le obbligazioni naturali cioè prestazioni eseguite per cortesia,


amicizia, benevolenza in assenza di un obbligo giuridico (ad esempio trasporto
gratuito ,mancia).
In caso di mancato adempimento della prestazione dovuta entra in gioco il rimedio
della responsabilità patrimoniale come cita l'articolo 2740: ‘il debitore risponde con
tutti i suoi beni presenti e futuri’.
(Quindi se per esempio un soggetto è inadempiente per una prestazione che vale
100 posso recuperare questo valore nel suo patrimonio).
Le obbligazioni naturali sfuggono a questo sistema e il creditore non può reagire in
caso di inadempimento ma in caso di adempimento spontaneo non può chiedere la
restituzione ( non posso chiedere la restituzione della mancia) ; un altro esempio è il
debito prescritto o anche il debito di gioco .Quindi qua non è ammessa l’azione di
indebito ovvero la restituzione di ciò che è stato spontaneamente pagato.

TIPOLOGIE DI OBBLIGAZIONI
Abbiamo poi diversi tipi di obbligazione a seconda del tipo di prestazione:
Obbligazione positiva : fare/ dare
Obbligazione negativa: non fare o sopportare
Obbligazione di mezzo: il debitore è tenuto a un comportamento che soddisfa
l'interesse del creditore ma non ne garantisce il risultato (ex tipico è quello dei liberi
professionisti, un avvocato aiuta il cliente nella causa ma non garantisce di vincerla)
È richiesta però un'attività eseguita con diligenza.
Obbligazione di risultato: qui il risultato è fondamentale (ad ex un artigiano non può
consegnare il suo elaborato in maniera superficiale)
Obbligazioni generiche: se l'oggetto del rapporto è una cosa generica il debitore
deve consegnare una cosa di media qualità appartenente a quel genere(un quadro di
Van gogh)
obbligazioni specifiche, se oggetto del rapporto è una cosa specifica il debitore deve
consegnare solo quella cosa specifica (quadro di Van Gogh dei girasoli)
Obbligazioni istantanee , la prestazione si esaurisce con un solo
adempimento(consegna di un bene)
Obbligazioni di durata , cioè si protrae nel tempo (il dipendente che esegue
prestazioni per il suo datore di lavoro)
Le prestazioni di durata si distinguono in due tipologie:
Continuative , un ex è la fornitura di energia elettrica
Periodiche, si ripetono a scadenze determinate, ad ex quando pago a scadenza
periodica la compagnia dell'energia elettrica
Obbligazione accessorie, queste seguono l'obbligazione principale ( un ex è
l'obbligazione di garanzia rispetto al debito principale)
Obbligazione complessa, comporta una serie di comportamenti che il debitore deve
mantenere (ad ex il falegname non deve solo consegnare il mobile ma deve anche,ad
esempio, trasportarlo in un camion chiuso, ripararlo in caso di pioggia, lo deve anche
montare, mettere le mensole ,dipingerlo ecc.)
Obbligazioni alternative, un debitore può scegliere tra più prestazioni da eseguire,
cioè può decidere se dare una cosa oppure farne un'altra per soddisfare il suo
creditore(ex Fabio ha un debito di 1.000 euro con Luca e può saldarlo
consegnandogli il suo nuovo PC oppure comprandogli una bicicletta. Poiché viene
lasciata a lui la possibilità di scegliere cosa fare, decide di dare a Luca il suo
computer)
Obbligazione cumulativa, si ha quando sono previste più prestazioni diverse ed il
debitore è obbligato ad eseguirle tutte. L'esempio del falegname che non solo deve
fare il mobile ma non deve anche trasportare e consegnarlo il primo gennaio di
mattina.
Obbligazioni indivisibili, dove la prestazione ha oggetto una cosa indivisibile;
Se vi sono più soggetti dal lato attivo e/o passivo si applica la disciplina delle
obbligazioni solidali

Obbligazione solidale si ha quando più creditori hanno diritto alla stessa prestazione
o quando più debitori devono eseguire la stessa prestazione.
La solidarietà passiva avviene con la pluralità di debitori.
Ciascun debitore è tenuto ad adempiere l'obbligazione totalmente e l'adempimento
di uno estingue l'obbligazione e libera tutti gli altri.
Il debitore che adempie ha l'azione di regresso verso i coobbligati.
Solidarietà attiva è con la molteplicità di creditori. L'adempimento del debitore verso
uno dei creditori estingue l'obbligazione e libera il debitore verso tutti i creditori.
Il debitore è libero di scegliere verso chi adempiere fino a che uno dei creditori non
abbia promosso domanda giudiziale. I creditori dovranno recuperare quanto gli
spetta da colui che ha ricevuto il pagamento.
Obbligazione parziaria coinvolge sempre più creditori e /o debitori ma ciascuno è
responsabile della propria quota, non liberando gli altri dall’obbligazione.

Inoltre per il buon funzionamento del rapporto ci sono degli obblighi accessori:
-si deve fare leva sulla regola della correttezza (art 1175) e buona fede in cui Il
debitore deve fare quanto è ragionevolmente possibile per massimizzare l'utilità che
il creditore riceve dalla prestazione e, al contempo, il creditore non deve rendere la
prestazione troppo gravosa;
- fondamento degli obblighi di protezione che gravano sul debitore; di regola egli
deve una prestazione principale ma affinché questa sia fatta al meglio nell'interesse
del creditore può essere necessario che il debitore compia delle prestazioni
accessorie al massimo del rendimento della prestazione principale (ad ex se deve
consegnare una cosa ha anche l'obbligo di custodirla).
-Inoltre Il debitore deve adempiere alla prestazione usando la diligenza media del
buon padre di famiglia (art 1176)e nell'adempimento dell'attività professionale deve
valutare in base alla natura dell'attività quindi con diligenza del Professionista medio.

ADEMPIMENTO E ALTRE CAUSE DI ESTINZIONE DELLE


OBBLIGAZIONI
L'adempimento è l'attività consistente nell'eseguire la prestazione che forma
oggetto dell'obbligazione; con l'adempimento l'obbligazione si estingue, l'interesse
del creditore è realizzato e il debitore è liberato.
Adempimento non è un atto negoziale ma un atto giuridico in senso stretto, cioè non
occorre la consapevolezza dell'effetto e non è necessaria la capacità di agire ma
solo quella di intendere di volere. Quindi la prestazione può essere eseguita da un
minore, un incapace o un interdetto.Dunque la fase esecutiva la può svolgere
chiunque ma durante l'assunzione del debito il soggetto deve essere capace poiché
sta usufruendo della sua sfera giuridica. Viceversa deve essere capace chi riceve la
prestazione perché deve valutare l'esattezza della prestazione, l'idoneità della
prestazione a soddisfare il proprio interesse e liberare il debitore.
Adempimento DEL terzo: normalmente l'adempimento è fatto dal debitore ma a
volte può essere fatto anche da un terzo estraneo all'obbligazione e si possono
creare varie dinamiche:
- La prestazione anziché essere eseguita personalmente dal debitore, è eseguita da
un collaboratore del debitore per conto di lui (ad ex il titolare dell'officina meccanica
fs riparare le auto al suo dipendente)
- la prestazione può essere eseguita da un terzo che non sia collaboratore del
debitore ma magari il terzo vuole aiutare il debitore per affetto o è un interesse
proprio del terzo

Il creditore può rifiutare l'adempimento del terzo in due casi:


È interessato che la prestazione sia fatta personalmente dal debitore o il debitore si
oppone all'adempimento del terzo.

Pagamento con surrogazione: si ha quando una terza persona salda il debito al


posto del debitore e si surroga (diventa) il suo nuovo creditore.
Ad esempio, Lucia deve restituire a Michele i 1.000 euro che le ha prestato. Per via di
problemi economici, però, non riesce a pagare. Paola decide allora di aiutarla
saldando il debito al posto suo. A questo punto Lucia si ritrova ad avere un nuovo
creditore: non dovrà più restituire la somma a Michele, ma dovrà consegnarla a
Paola che ha pagato al posto suo. Ipotesi di successione del credito.

Adempimento AL terzo: il destinatario dell'adempimento è di norma il creditore ma in


certi casi l'adempimento è fatto a un terzo diverso dal creditore (ad ex pago il
commesso invece del titolare).

In alcuni casi è la legge che indica i soggetti a cui destinare


l'adempimento(assegnare un rappresentante legale per l’incapace/ curatore
fallimentare per riscuotere crediti dell’imprenditore in fallimento).

Può anche accadere che il pagamento del debito venga effettuato al destinatario
sbagliato e quindi il debitore non è liberato.Il creditore può comunque richiedere
pagamento non ricevuto, il debitore sarà tutelato per il recupero di quanto dato e
colui che ha ricevuto la prestazione non dovuta ( l'indebito) ha un obbligo di
restituzione.
C'è poi il caso del creditore apparente in cui l'ordinamento vede nell'errore del
pagamento al creditore sbagliato una situazione tale che chiunque sarebbe caduto in
inganno (il debitore ha anche eseguito in buona fede) e in tali circostanze il debitore
è comunque liberato.
Situazione di errore oggettivo.

Esattezza dell’adempimento: l’adempimento viene esattamente eseguito in tempo,


termine, luogo giusti e con oggetto giusto.
-oggetto, in caso di adempimento parziale (pago 60k euro invece di 100k) o
prestazione diversa (ricevo mobile smontato) il creditore può rifiutare; un altro ex di
inesattezza dell'oggetto è la dazione in pagamento (Tizio è obbligato a dare 1.000
euro a Caio, ma non disponendo di denaro liquido decide di saldare il debito tramite
un bene sostitutivo al denaro, ovvero assegnandogli un bene mobile del valore di
1.000 euro);
-luogo, può essere deciso dalle parti o non dire nulla riguardo la scelta; con
quest’ultimo si usano una serie di regole del codice a seconda della natura della
prestazione e del bene: se è una cosa determinata il luogo sarà quello dove si trova
la cosa nel momento in cui sorge il rapporto obbligatorio ( se acquisto quadro nel
negozio dell’antiquario il posto sarà questo), per la consegna di una somma di
denaro il luogo è il domicilio del creditore e per tutti gli altri casi il domicilio del
debitore;
- tempo, può essere pattuito dalle parti,essere obbligazione immediata, essere
fissato dal giudice o in base agli usi in quel determinato settore(tempi di consegna di
una cucina);
-termine, può essere pattuito a favore del debitore, del creditore o di entrambi.
- Il termine a favore del debitore: egli non può adempiere oltre quel termine.
- Il termine a favore del creditore: il creditore può esigere il pagamento prima della
scadenza, ma il debitore non può adempiere anticipatamente e liberarsi.
- Il termine può essere fissato a favore di entrambi.

Imputazione del pagamento: il debitore che ha più debiti verso il creditore ha diritto
di imputare il pagamento cioè spetta a lui stabilire quale debito intende per prima
estinguere; se il debitore non dice nulla si estingue prima il debito scaduto, poi il
meno garantito, poi il più oneroso e infine quello più antico.
Il pagamento si imputa prima agli interessi e poi al capitale.

Quietanza: il creditore ha diritto a un attestato dell’avvenuto pagamento; per il


debitore è la prova dell’estinzione del rapporto obbligatorio.

Mora del creditore: a volte l’adempimento risulta impossibile per il debitore per la
mancata cooperazione ingiustificata del creditore( non lo mette in condizione di
eseguire la prestazione).
Il debitore può procedere alla messa in mora verso il creditore, facendo un’ offerta
solenne/ formale cioè va presso il domicilio del creditore con un pubblico ufficiale
per offrirgli l’adempimento. L’offerta solenne può essere fatta in 2 modi:
- Offerta formale: se si tratta di somme di denaro, titoli di credito o beni mobili da
consegnare presso il domicilio del creditore, vengono portate fisicamente
dall'Ufficiale Giudiziario proprio in quel luogo;
-Offerta per intimazione: se si tratta di cose mobili da consegnare in un luogo diverso
o beni immobili, il debitore deve ordinare per iscritto al creditore di riceverle o
prenderne possesso;
EFFETTI MORA CREDITORE:
-il debitore non risponde dei danni causati dal mancato adempimento;
-Il creditore è pure tenuto a risarcire i danni derivati dalla sua mora e a sostenere le
spese per la custodia e la conservazione della cosa dovuta;
- il creditore deve sopportare il rischio dell'impossibilità sopravvenuta della
prestazione per causa non imputabile al debitore;
La mora non libera il debitore dall'obbligazione quindi per sciogliersi deve:
• Depositare il bene mobile e determinato presso un istituto specializzato accettato
dal giudice.Inoltre il giudice deve valutare che la prestazione offerta sia diligente e
corretta.
• Chiedere ad un giudice di nominare un curatore se il bene è immobile.
Gli effetti si producono dal giorno dell’offerta solenne fatta con formalità dalla legge.

OBBLIGAZIONI PECUNIARIE: le prestazioni hanno ad oggetto una somma di


denaro.
Il denaro è un bene fungibile( beni intercambiabili di cui conta il valore assegnato
piuttosto che l'oggetto individuale; dunque se devo consegnare 1k a tizio, salgo sul
bus e li perdo non posso dire che c’è inadempimento di impossibilità sopravvenuta
perché il denaro è sostituibile a differenza di un quadro) ed è produttore di interessi.

Importante è il principio nominalistico: il debitore, quando avviene l’obbligo del


pagamento, consegnerà la medesima somma pattuita all'inizio dell'accordo
nonostante si sia verificato nel tempo un cambiamento del potere d’acquisto del
denaro.
(Si pensi a colui che all’inizio dell’anno assume l’obbligo di versare una somma di mille euro entro
dicembre; anche qualora si dovesse verificare un fenomeno inflattivo con una conseguente
diminuzione del potere di acquisto del denaro, egli dovrà sempre corrispondere mille euro al suo
creditore).
Questo principio può essere superato:
- valutando una somma che tenga conto degli aumenti del costo di vita registrati nel
corso del periodo definito(indice Istat);
- facendo leva sulla clausola oro cioè una particolare disposizione contrattuale
mediante la quale si prevede il rimborso di un debito in metallo pregiato,
generalmente oro.

DEBITI DI VALUTA: hanno ad oggetto una somma di denaro e si applica il principio


nominalistico…. i debiti di valuta si estinguono con moneta avente corso legale;
DEBITI DI VALORE: tengono conto del potere d'acquisto della moneta e NON si
applica il principio nominalistico… dunque hanno ad oggetto un valore che verrà
tradotto in una somma di denaro al momento della liquidazione.
Tipico esempio di obbligazione di valore è quella derivante dal risarcimento del
danno, la quale viene estinta a seguito di un'operazione volta alla quantificazione del
valore del bene che è stato reso, al fine di ristorare il danneggiato .
Al giorno d’oggi si è poi superata l’idea di esatto adempimento consistente nella
consegna della somma di denaro, infatti è possibile anche fare leva
all’intermediazione bancaria soprattutto in casi quando certe somme sono superiori
a un certo importo. Così è anche più facile tracciare le operazioni.

INTERESSI: somma di denaro prodotta dal denaro stesso, si dicono frutti civili.
•INTERESSI CORRISPETTIVI:sono prodotti da qualsiasi credito liquido ed esigibile;
liquido=deve essere preciso o facilmente determinabile nel suo ammontare;
esigibile =cioè non deve essere sottoposto né a vincoli e né a termini.
Rappresentano la remunerazione che spetta al creditore come compenso dovuto dal
debitore per il godimento del denaro ricevuto in prestito.
.
•INTERESSI MORATORI: sono quelli dovuti dal debitore per il ritardo
nell'adempimento;
•INTERESSI COMPENSATIVI: creati dalla giurisprudenza per stabilire il risarcimento
del danno extracontrattuale;
•INTERESSI LEGALI: sono quelli riconosciuti e stabiliti dalla legge se le parti non
hanno detto nulla a riguardo;
•INTERESSI CONVENZIONALI: sono quelli stabiliti dalle parti in accordo; se il tasso
stabilito è superiore a quello legale il tasso deve essere fissato per iscritto;
•INTERESSI USURARI:quelli che superano il tasso definito dal Ministero del Tesoro.

•ANATOCISMO/INTERESSI COMPOSTI: talvolta degli interessi maturati producono


a loro volta altri interessi;per tutelare il debitore contro un eccessivo incremento del
suo debito complessivo l'articolo 1283 stabilisce che gli interessi producono altri
interessi solo se:
-sono interessi scaduti
-sono interessi maturati per almeno 6 mesi
-se c’è una domanda giudiziale
-se c’è accordo successivo alla scadenza
-il Tub(testo unico bancario) nei rapporti con le banche vieta l’anatocismo salvo che
sia in mora

Mora automatica:se il credito è liquido, esigibile o scaduto non occorre la


costituzione in mora
Imputazione di pagamento: il debitore non può imputare il pagamento prima al
capitale e poi agli interessi;
CAUSE DI ESTINZIONE DELLE OBBLIGAZIONI DIVERSE
DALL’ADEMPIMENTO in cui però il creditore è comunque
soddisfatto;
Si distinguono in:
-satisfattive( danno pur sempre al creditore qualche utilità anche se differente dal
conseguimento della prestazione attesa);
-non satisfattive (estinguono l'obbligazione senza alcuna utilità per il creditore);

SATISFATTIVE:
-DAZIONE IN PAGAMENTO, il creditore riceve una prestazione diversa da quella
dovuta e l'accetta perché soddisfa egualmente il proprio interesse, art 1197( ex
Tizio è obbligato a dare 1.000 euro a Caio, ma non disponendo di denaro liquido
decide di saldare il debito tramite un bene sostitutivo al denaro, ovvero
assegnandogli un bene mobile del valore di 1.000 euro);

-COMPENSAZIONE, due soggetti sono allo stesso tempo debitore e creditore


dell’altro e estinguono le obbligazioni reciprocamente;
1)Compensazione legale, è quella che opera automaticamente ma affinché ciò
avvenga le prestazioni devono avere ad oggetto somma di denaro ed essere
entrambe liquide ed esigibili.
2) Compensazione giudiziale, quando una delle due prestazioni non è liquida e quindi
interviene il giudice.
3) Compensazione volontaria, in assenza dei requisiti precedenti, su accordo delle
parti si estinguono totalmente o parzialmente i debiti reciproci .

-CONFUSIONE, la qualità di debitore e di creditore si riunisce nella stessa persona e


non opera se i patrimoni sono separati( un imprenditore acquista un'azienda nei
confronti della quale figurava come debitore);

NON SATISFATTIVE:
-MORTE, non determina l'estinzione ma l'obbligazione si trasmette agli eredi; si
estinguono solo le obbligazioni personali come ad esempio l'obbligo del lavoratore
dipendente o l’obbligo del professionista;

-NOVAZIONE, una precedente obbligazione viene estinta in accordo tra le parti


perché esse fanno nascere una nuova obbligazione con un nuovo oggetto e titolo.
Presupposti:
1)La vecchia obbligazione deve esistere altrimenti non è possibile la sostituzione;
2) deve essere diversa da quella originale, cambia il titolo,la causa o l’oggetto;
3)volontà certa da entrambe le parti;
4)accordo tra le parti;
-REMISSIONE, atto in cui il creditore rinuncia al credito liberando il debitore;
quest’ultimo può rifiutare in virtù del principio dell’inviolabilità della sfera giuridica; le
motivazioni possono essere varie (ad ex potrebbe essere scomodo avere crediti non
riscossi per troppi anni);
la rinuncia può essere espressa(ad ex via mail) o tacita.

-Impossibilità sopravvenuta, un'obbligazione si estingue quando diventa


impossibile; la causa non è imputabile al debitore in quanto l'impossibilità è
sopravvenuta in un secondo momento e se fosse già esistita a sorgere
dell'obbligazione questa non sarebbe neppure nata per mancanza di requisito della
possibilità della prestazione;
1)Quando diventa temporaneamente impossibile il debitore non è liberato ma deve
adempiere quando passa l'impossibilità temporanea;
2) quando è totalmente impossibile si libera;
3)Quando la prestazione è solo parzialmente impossibile il debitore si libera ed
esegue la parte di prestazione possibile se il creditore è ancora interessato;
Per l'estinzione del rapporto obbligatorio l'impossibilità deve essere assoluta,totale e
oggettiva.

MODIFICAZIONI DELLE OBBLIGAZIONI:


I seguenti meccanismi non estinguono l'obbligazione ma semplicemente la
modificano dal lato attivo (cambiando la persona del creditore) o dal lato passivo
(aggiungendo o sostituendo al debitore originario un nuovo debitore).

MODIFICAZIONE DAL LATO ATTIVO: cessione del credito e pagamento con


surrogazione.

CESSIONE DEL CREDITO: il credito è una forma di ricchezza e può essere trasferita o
scambiata. La cessione può essere fatta a titolo oneroso o gratuito.
-cedente (creditore originario)
-cessionario(terzo, nuovo creditore)
-ceduto(debitore)
Il creditore può cedere il credito e non occorre il consenso del debitore.
Tuttavia una volta ceduto il credito, per evitare che il debitore paghi il creditore
originario, è necessario che la cessione sia accettata dal debitore o quantomeno
notificata.
Solo dopo la notificazione la cessione ha effetti nei confronti del debitore.
Quindi se il debitore è informato di avere un nuovo creditore e nonostante ciò paga il
creditore originario, egli non è liberato e il nuovo creditore può pretendere un
secondo pagamento.
Inoltre la notifica rende opponibile la cessione terzi (se il creditore cede lo stesso
credito più volte vale la cessione notificata per prima);

Nei rapporti fra cedente e cessionario è importante valutare cosa accade se il


cessionario non ottiene il pagamento del debitore.
Le conseguenze sono diverse a seconda del tipo di cessione.
Cessione pro soluto: il creditore cedente deve garantire l'esistenza del credito ma
non deve garantire l'adempimento del debitore, quindi in caso di inadempimento
questi si tiene il danno e il cedente non è responsabile.
Cessione pro solvendo: è più sicura per il cessionario, infatti, il cedente deve
garantire l’adempimento del debitore e se quest'ultimo non adempie il cessionario
può rivolgersi contro il cedente e pretendere da lui il pagamento e eventuali interessi,
spese e danni.
LA CESSIONE E’ ESCLUSA in alcuni casi:
Per i crediti che la legge dichiara incedibile o in assoluto;
Per i crediti strettamente personali;
Per relazione a determinati cessionari;
Atto tipico il cui contenuto è rappresentato dalla cessione dei crediti: contratto di
factoring..l'impresa cede tutti i suoi crediti ad un ‘altra impresa che si occupa della
riscossione.

PAGAMENTO CON SURROGAZIONE, può nascere in tre modi:


- per volontà del creditore
- per volontà del debitore
- nasce automaticamente per un obbligo di legge

PER VOLONTA’ DEL DEBITORE : il debitore originario paga il debito, ma con soldi non
suoi. Può, infatti, farseli prestare da un'altra persona. La terza persona salda il debito
al posto del debitore e diventa, in questo modo, il suo nuovo creditore.

PER VOLONTA’ DEL CREDITORE: la legge prevede che ricevendo l’adempimento da


parte del terzo, il creditore dichiari di volerlo far subentrare nei suoi diritti verso il
debitore.

MODIFICAZIONE DEL LATO PASSIVO:


Prevede sempre il consenso del creditore.

DELEGAZIONE DEL DEBITO:debitore delega un terzo ad assumersi l'obbligazione verso


il creditore.
-delegante(debitore originario)
-delegato(nuovo debitore)
-delegatario(creditore)
Si creano due atti:
rapporto di valuta: rapporto tra delegante e delegatario
rapporto di provvista: rapporto tra delegante e delegato

Tipi di delegazione:
•Delegazione titolata: il delegato nell’adempiere nei confronti del delegatario fa
riferimento al precedente rapporto di provvista e di valuta così da chiarire il
fondamento dell'operazione e indica la causa; se uno dei rapporti si scopre non
essere valido, ci si può liberare.
•Delegazione pura/astratta : qui invece non c'è riferimento al rapporto.
Se entrambi i rapporti di valuta e di provvista sono viziati da nullità (o inefficacia)
viene meno il fondamento economico dell’operazione, per cui, da un lato, il debitore
delegato non è tenuto ad adempiere e, dall’altro, il creditore-delegatario non ha diritto
a ricevere la prestazione(nullità della doppia causa).
•Delegazione cumulativa: il creditore accetta la delegazione ma non libera il debitore
originario dalla sua obbligazione. Di conseguenza, sia il delegante che la persona
delegata saranno obbligati a saldare quel debito. In questo caso, però, il creditore
dovrà rivolgersi prima alla persona delegata e solo dopo al debitore originario.
•Delegazione liberatoria: il creditore accetta la delegazione e, attraverso una
dichiarazione scritta, "libera" il delegante dalla sua obbligazione e accetta di
considerare il delegato come nuovo debitore.

Delegazione del pagamento :Il delegante delega il delegato ad effettuare un


pagamento al creditore ( ex tipico l'assegno bancario). Si tratta di un ordine rivolto
dal debitore alla propria banca di fare un pagamento al creditore.

L'unico obbligato continua ad essere il delegante debitore originario che si serve del
delegato come mezzo per adempiere il proprio debito verso il delegatario.

ESPROMISSIONE: un terzo, detto espromittente, si obbliga a pagare nei confronti


del creditore, detto espromissario, quanto dovuto dal debitore, detto espromesso.

A differenza della delegazione l'assunzione del debito avviene per iniziativa


spontanea del terzo che si obbliga e non su invito del debitore originario.

Inoltre non sono opponibili le eccezioni relative ai rapporti fra terzo e debitore
originario ; invece sono opponibili le eccezioni relative a rapporti tra debitore
originario e creditore.
ACCOLLO: è l'accordo tra il debitore e il terzo per effetto del quale il terzo
(accollante) si assume un debito che il debitore (accollato) ha verso il creditore
(accollatario). Si differenzia dall'espromissione poiché quest'ultima è un accordo
tra terzo e creditore mentre l'accollo fra debitore e terzo.

A seconda dell'atteggiamento del creditore sull'accollo questo può essere:


interno:quando il creditore resta estraneo quindi non vi partecipa nè aderisce;
esterno:quando il creditore aderisce all’accordo tra debitore e terzo;
accollo liberatorio:il creditore aderisce alla convenzione di accollo e dichiara di
liberare il debitore originario ;
accollo cumulativo: il creditore NON libera il debitore e quest’ultimo insieme
all’accollante rimangono obbligati in solido;

Infine l’accollo può essere parziale e l’accollante può opporre le eccezioni fondate
sul contratto in base al quale è avvenuto l’accollo.

INADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE E MORA DEL DEBITORE:


(Art 1218) Si ha inadempimento quando il debitore non esegue esattamente e
tempestivamente la prestazione dovuta.
•inadempimento definitivo:prestazione è divenuta impossibile, il creditore non vi ha
più interesse o il debitore si rifiuta di adempiere ;
•inadempimento temporaneo: ritardo;
•inadempimento radicale: il debitore non dà nulla al creditore;
•inadempimento parziale: la prestazione è in parte eseguita;
•inadempimento inesatto :la prestazione non è conforme a quella pattuita
•Inadempimento reciproco :nei rapporti contrattuali a prestazioni corrispettive

Rimedi per l’inadempimento: quando si verifica inadempimento è importante


tutelare il creditore insoddisfatto tenendo conto anche delle ragioni del debitore;
-Mora del debitore: quando il debitore è in ritardo e non ha adempiuto senza alcuna
giustificazione, il creditore può utilizzare come rimedio la mora del debitore quindi
quando la prestazione può ancora avvenire;
-Risarcimento del danno: il debitore se è ritenuto responsabile dell’inadempimento
è tenuto risarcire il danno a favore del creditore;

Costituzione in mora: gli effetti della mora non sono automatici e il creditore deve
attivarsi facendo la costituzione in mora, che consiste nell’intimazione o richiesta
di adempimento. Deve essere rivolta per iscritto dal creditore per il debitore.
In alcuni casi c'è mora automatica:
1) quando l'obbligazione nasce da fatto illecito
2) quando Il debitore ha dichiarato per iscritto di non adempiere
3) quando l'applicazione aveva un termine ed è scaduto

EFFETTI DELLA MORA:


-Interessi moratori: questi interessi hanno una funzione risarcitoria per il ritardo
dell’adempimento e un tasso legale ;
-Passaggio del rischio: Normalmente c'è sempre il rischio che una prestazione non
venga eseguita. Se questo accade a causa di eventi imprevedibili ed inevitabili (ad
esempio un terremoto, una frana, ecc.), il debitore non è costretto a risarcire i danni
dell'inadempimento e l'obbligazione sparisce. Se però questi eventi si verificano mentre
il debitore è già in mora, viene comunque considerato colpevole e costretto a risarcire
anche i danni dell'inadempimento, a meno che non riesca a dimostrare che l'oggetto
della prestazione – quindi la cosa da dare, fare o non fare – sarebbe comunque
scomparso anche se fosse stato già nelle mani del creditore.
(EX Ricevo una raccomandata da Luca nella quale mi viene ordinato di completare la
costruzione di una capanna che avrei dovuto consegnargli 2 mesi fa. Da questo
momento sono considerato "in mora" e devo allora risarcire i danni del ritardo e
continuare i lavori. Ad un certo punto il terreno frana e la prestazione diventa del tutto
impossibile. Nonostante si sia trattato di un evento imprevedibile ed inevitabile
comunque vengo considerato responsabile proprio perché già in mora e sono quindi
costretta a risarcire anche i danni dell'inadempimento. Posso però evitarli se riesco a
dimostrare che la capanna sarebbe ugualmente scomparsa per colpa della frana anche
se avessi rispettato i tempi e l'avessi già consegnata a Luca
-Cessazione/purgazione della mora: avviene quando è compiuto un atto idoneo a
cancellare o interrompere gli effetti.

RESPONSABILITA’ PER INADEMPIMENTO: quando il debitore risulta


inadempiente il creditore subisce un danno quindi è importante capire quando il
debitore è tenuto a risarcire il danno.Si valuta il giusto equilibrio tra interesse del
creditore e ragioni del debitore.
Questa responsabilità si chiama responsabilità contrattuale in quanto la maggior
parte delle obbligazioni deriva da contratto.
La regola generale è posta all'articolo 1218: il debitore che non esegue
esattamente la prestazione è tenuto a risarcimento del danno se non prova che
l'inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione
derivante da causa a lui non imputabile.

Dunque bisogna valutare:


1) criterio della possibilità/ impossibilità della prestazione;
2) criterio dell'imputabilità/ non imputabilità al debitore;

•L'IMPOSSIBILITA’ DELLA PRESTAZIONE:


Il debitore si libera dalla presunzione di responsabilità a suo carico dimostrando:
-l'impossibilità oggettiva (cioè a lui non imputabile poiché causata da fatti esterni);
-l’impossibilità assoluta (cioè è impossibile per chiunque);
-inesigibilità, la prestazione è inoltre impossibile quando per attuarla
occorrerebbero attività e mezzi che vanno al di là del sacrificio che normalmente Il
debitore è tenuto a sopportare;

•IMPUTABILITA’ AL DEBITORE…RESPONSABILTA’ PER COLPA E


RESPONSABILITA’ OGGETTIVA
Inadempimento è imputabile al debitore quando l'impossibilità della prestazione
deriva direttamente da un suo comportamento o diventa impossibile in un ambito
sottoposto al suo controllo.

-RESPONSABILITA’ PER COLPA si ha quando l'inadempimento dipende


esclusivamente dal comportamento colposo del debitore cioè è caratterizzato da
negligenza, imprudenza e imperizia.
Dunque per l'adempimento un livello di diligenza si misura con la diligenza del buon
padre di famiglia (art 1176) mentre l'operazione nata in ambito professionale deve
avere diligenza tecnica del Professionista medio.

Gradi della colpa:


- colpa ordinaria, un po' più lieve quando c'è violazione dell'intelligenza media o
della diligenza del buon professionista;
-colpa grave, si concretizza con l'inosservanza dei livelli minimi di attenzione
prudenza e competenza;
- Dolo ,comportamento cosciente e volontario di danneggiare qualcuno;
-Dolo eventuale, comportamento di chi accetta il rischio di causare danno ad altri;

-RESPONSABILITA’ OGGETTIVA (senza colpa) quando il debitore risponde


dell'impossibilità della prestazione per un avvenimento che non deriva da un suo
comportamento colposo ma nasce da cause che ricadono nella sua sfera di
organizzazione e di controllo.

IL DEBITORE NON HA RESPONSABILOTA’ se si tratta di caso fortuito /di forza


maggiore dove ovviamente il debitore è liberato (tsunami, terremoto,ecc);

La responsabilità oggettiva riguarda per lo più:


-prestazione di custodia dell'imprenditore
- prestazioni di dare cose fungibili e generiche
-obbligazioni pecuniarie

-RESPONSABILITA’ PER FATTO DEGLI AUSILIARI: il debitore che si avvale di terzi


nell'esecuzione della prestazione risponde dei danni da questi prodotti. La ragione
giustificativa risiede nella responsabilità per l'organizzazione che fa capo al
debitore e che è sotto il suo controllo: il rischio è a carico del debitore.

ONERE DELLA PROVA DA PARTE DEL CREDITORE PER AVERE RISARC.DANNI:


il creditore che vuole il risarcimento del danno deve dimostrare:
1)L'esistenza del rapporto obbligatorio
2) inadempimento del debitore e il conseguente danno causato
dall'inadempimento
3) l'imputabilità per colpa o responsabilità oggettiva del debitore

INVERSIONE DELL’ONERE DELLA PROVA: spetta al debitore provare la causa di


giustificazione dell’inadempimento.

IL DANNO: è la diminuzione del patrimonio del danneggiato.


-Danno emergente, perdita misurata in un valore economico
-lucro cessante, mancato guadagno

RIPARAZIONE DEL DANNO:


-Risarcimento per equivalente, attribuzione di una somma di denaro pari al valore
distrutto
- Riparazione in forma specifica, ripristinare quello specifico interesse che
l'inadempimento ha leso.Non è sempre possibile.

DANNO RISARCIBILE: perché sia un danno risarcibile deve rispondere a alcuni


criteri:
- criterio della causalità, cioè che ci sia un nesso di causalità tra l'azione e il danno;
- criterio della prevedibilità o evitabilità del danno, cioè che il danno poteva essere
previsto nel momento in cui è nata l'obbligazione;
- si valuta poi se c'è concorso di colpa tra creditore e danneggiato ;
- criterio della valutazione equitativa che si applica quando il danno è accertato ma
il creditore non riesce a provarlo per il suo ammontare e quindi viene liquidato dal
giudice;

RISARCIMENTO DELLE OBBLIGAZIONI PECUNIARIE:


In questa categoria il creditore ha automaticamente diritto a interessi moratori ma
il danno da lui effettivamente subito può essere superiore; in tal caso la legge
consente al creditore di ottenere il risarcimento del maggior danno se prova di
averlo subito:

La quantificazione del danno segue queste regole:


- il creditore ha automaticamente diritto a una rivalutazione della somma non
pagata in misura pari alla differenza tra il tasso di rendimento dei titoli di Stato e il
tasso di interesse legale;
- Questa regola può essere corretta in diminuzione se il debitore riesce a provare
che il creditore ha subito un danno minore alla somma rivalutata o in aumento se il
creditore riesce a dimostrare di aver subito un danno maggiore;

Clausola penale: debitore e creditore si accordano sulla quantificazione del danno e


determinano l'importo che sarà dovuto in caso di inadempimento;
Essa può essere:
-a vantaggio del creditore perché scatta automaticamente con il verificarsi
dell'inadempimento;
- a vantaggio del debitore perché è obbligato solo alla prestazione stabilita nella
clausola penale;

Inoltre il creditore subisce il divieto di cumulo, cioè il creditore non può chiedere la
prestazione non eseguita e la penale per la sua inesecuzione…mentre il debitore
può chiedere al giudice la riduzione della penale se è eccessiva o se la prestazione
è stata parzialmente eseguita.

Clausole di esonero e di limitazione della responsabilità:


-Sono valide solo le clausole che limitano o escludono la responsabilità derivante
da colpa ordinaria cioè dal mancato rispetto della normale diligenza
-Proprietà delle clausole che escludono o limitano la responsabilità derivante da
dolo o colpa grave o anche la responsabilità collegata alla violenza di obblighi posti
da norme di ordine pubblico

GARANZIE DEL CREDITO: è una procedura, che si svolge dinanzi a


un'autorità giudiziaria, con la quale il creditore, per recuperare le somme vantate
nei confronti del debitore, aggredisce coattivamente (con forza) il bene di
proprietà di quest'ultimo per soddisfare il proprio credito . Vi sono 2 tipologie:

1)Espropriazione forzata, cioè vengono venduti i beni del debitore e dal prezzo
ricavato viene attribuito al creditore il valore del suo credito. È utile a risolvere
inadempimento di debiti pecuniari o il soddisfacimento di obbligazioni che
possono essere risarcite con denaro.
2) esecuzione in forma specifica, attribuisce al creditore il risultato che si sarebbe
dovuto produrre con l'adempimento.

RESPONSABILITA’ PATRIMONIALE DEL DEBITORE :il debitore risponde


dell'adempimento dell'obbligazione con tutti i suoi beni presenti e futuri ad
eccezione di :
•patrimoni destinati a uno scopo
•beni essenziali alla sopravvivenza
•assegno degli alimenti al coniuge

CONSERVAZIONE DELLA GARANZIA PATRIMONIALE: quanto maggiore è la


consistenza del patrimonio del debitore tanto più forte è la garanzia del credito.
Dunque il creditore ha interesse che il patrimonio del debitore abbia la massima
consistenza.
•Ci sono due mezzi che contribuiscono alla conservazione della garanzia
patrimoniale:
- diritto di ritenzione, cioè il creditore può mantenere nelle sue mani la cosa di
proprietà del debitore rifiutandosi di consegnargliela fino a quando non ha saldato
il debito;
- decadenza del debitore dal termine, il debitore diminuisce o rifiuta le garanzie
dovute e grazie a ciò il creditore può avviare l'esecuzione forzata.

AZIONI A TUTELA DEL CREDITO: il creditore a tutela del suo credito può usufruire
di 3 azioni:
• Azione surrogatoria
• Azione revocatoria
• Sequestro conservativo

-azione surrogatoria (reagisce contro una condotta passiva del debitore), il creditore
si sostituisce al debitore esercitando al suo posto i diritti e le azioni che egli
trascura di esercitare verso i terzi;
Presupposti:
-inerzia del debitore, cioè il debitore non esercita diritti e azioni che ha verso terzi;
-che questo abbia creato un pregiudizio al creditore
-che il debitore sia in malafede

-azione revocatoria (reagisce contro una condotta attiva); è lo strumento dato al


creditore per reagire contro atti del debitore che minacciano l'integrità del suo
patrimonio alterandolo o diminuendolo in modo da rendere precaria le possibilità di
soddisfacimento del credito;
Tra i requisiti vi sono:
-presenza di un atto di disposizione patrimoniale che incida sulla consistenza delle
componenti attive del patrimonio del debitore
-che l'atto porti un pregiudizio al creditore, cioè diminuire la garanzia patrimoniale al
punto di rendere impossibile/difficile la soddisfazione del suo diritto
-mala fede del debitore nel compiere l'atto, cioè che fosse consapevole di portarlo
in pregiudizio
-in alcuni casi la malafede del terzo

Effetti dell'azione revocatoria: L'azione revocatoria è quindi un mezzo per conservare la


garanzia patrimoniale del debitore contro gli atti di disposizione che quest'ultimo ha
compiuto. L'effetto dell'azione revocatoria consiste nella dichiarazione di inefficacia degli
atti di alienazione compiuti dal debitore.L'azione revocatoria si prescrive in 5 anni.

-sequestro conservativo : azione cautelare volta a preservare la garanzia


patrimoniale del creditore ; per permetterlo si presuppone l'esistenza del credito e il
rischio della garanzia patrimoniale. Il risultato è che Il debitore rimane proprietario
dei beni ma non può allenarli.

PARITA’ DI TRATTAMENTO DEI CREDITORI: i creditori hanno tutti eguali diritto di


soddisfarsi sui beni del debitori ma vi possono essere diversi fattori che possono
intervenire determinando una differenza di trattamento tra i creditori.
- Il debitore paga i suoi debiti secondo l'ordine preferito ;
- ci può essere l'esecuzione individuale dove ciascun creditore chiede
autonomamente l'adempimento del suo credito ;
- esecuzione concorsuale dove creditore esercitano collettivamente l’azione
esecutiva,

La legge distingue i creditori:


-chirografari (semplici);
- privilegiati, cioè quelle assistiti da una causa di prelazione perché aumenta
gradualmente la probabilità della loro concreta soddisfazione;

LE CAUSE LEGITTIME DI PRELAZIONE SONO privilegio, pegno e ipoteca.


Permettono a determinati crediti di soddisfarsi su determinati beni del debitore
prioritariamente rispetto ad altri.
•IL PRIVILEGIO ha caratteristiche diverse da pegno e ipoteca perché non può
essere concordato tra le parti, ma è stabilito dalla legge allo scopo di proteggere
determinate categorie di crediti che essa ritiene particolarmente meritevoli di
tutela.Nello specifico rappresenta quella garanzia reale che dà preferenza ad alcuni
crediti piuttosto che altri.
-privilegio generale, ha per oggetto tutti i beni mobili del debitore e ha un'efficacia
ridotta cioè non si applica in caso di trasferimento del bene a un terzo
-privilegio speciale, ha per oggetto determinati beni mobili o immobili e ha
un’efficacia superiore e si può applicare anche a danno dei terzi che abbiano
acquistato i beni.

•GARANZIE SPECIFICHE=DIRITTI REALI DI GARANZIA: l'intero patrimonio del


debitore costituisce la garanzia di credito quindi parliamo di garanzia generica,
mentre al contrario parliamo di GARANZIA SPECIFICA quando solo determinati beni
vengono destinati a garantire un credito e lo garantiscono in modo particolarmente
forte e sicuro.
La garanzia specifica si realizza attraverso pegno e ipoteca e se il creditore
possiede una di queste ha 2 diritti fondamentali:

-diritto di seguito, cioè che il creditore può aggredire quel bene anche se è uscito
dal patrimonio del debitore;
-diritto di prelazione, cioè il creditore ha diritto di soddisfare il suo credito dal
prezzo ricavato dalla vendita di quel bene con priorità rispetto agli altri creditori;

PEGNO: è un diritto reale di garanzia di proprietà del debitore o di un terzo che è


acquisibile dal creditore; sono oggetto del pegno i beni mobili non registrati e
l'universalità di beni mobili.
1)si costituisce con un accordo tra proprietario della cosa e il creditore (titolo
costitutivo) ;
2) È caratterizzato dallo spossessamento, cioè il proprietario della cosa deve
lasciarla a un creditore o a un terzo che deve custodirla e può godere dei frutti della
cosa a scomputo del credito; deve poi riconsegnare la cosa quando il debitore
adempie. Se scade l'obbligazione e il debitore non adempie può vendere la cosa;

IPOTECA: è un diritto reale di garanzia che attribuisce al creditore ipotecario il


diritto di seguito e di prelazione sul bene ipotecato.
Per costituirsi occorre un titolo che la giustifichi e l'iscrizione nei pubblici registri
relativi al bene che ne forma l'oggetto.

Ci sono varie tipologie di ipoteca:


-volontaria, che nasce per per atto giuridico computer al proprietario del bene e
richiede la forma dell'atto pubblico o scrittura privata;
-giudiziale, imposta per sentenza del giudice e prevede la condanna al debitore di
pagare una somma, eseguire un'altra prestazione o risarcimento del danno;
-legale , la legge in alcuni casi attribuisce ai creditori il diritto di ottenere l'iscrizione
ipotecaria senza che il debitore possa esprimere la sua volontà;
Dopo essere stata iscritta in un registro, il numero d'ordine dell'iscrizione determina
il GRADO dell'ipoteca, ovvero l'ordine di precedenza ai fini del soddisfacimento dei
creditori. L'iscrizione dura 20 anni ed è rinnovabile

ESTINZIONE DELL’IPOTECA avviene in questi casi:


-l'estinzione del credito
-distruzione del bene ipotecato
- rinuncia del creditore
-scadenza del termine
-vendita forzata del bene

RIDUZIONE DELL’IPOTECA quando c'è eccessiva sproporzionalità tra valore


dell’ipoteca e valore del credito.

DIVIETO DEL PATTO COMMISSORIO, è vietato dalla legge che lo dichiara nullo;
consiste in un patto tra debitore e creditore in cui si stabilisce che in caso di
inadempimento la cosa ipotecata o data impegno passi automaticamente in
proprietà al creditore così da non ricorrere alle procedure pubbliche di esecuzione
forzata.

PATTO MARCIANO: a differenza del precedente è lecito e prevede che se il valore


del bene supera l'ammontare del credito la differenza va riversata al debitore.

GARANZIE PERSONALI: Garanzie personali e reali si distinguono perché le reali


gravano su beni, mentre le personali gravano su un soggetto terzo. Inoltre il
creditore non ha diritto di seguito o prelazione.
FIDEIUSSIONE: quando il debitore principale è inadempiente, un soggetto terzo
(fideiussore) risponde dell’obbligazione col proprio patrimonio.
Le lettere di patronage si sono diffuse sempre più come strumento
alternativo alle ordinarie garanzie personali.
La funzione della lettera di patronage è intuibilmente quella di esprimere un
gradimento nei confronti di un soggetto.La lettera di patronage serve solo a
rafforzare il convincimento dell'istituto di credito, di poter erogare con una certa
tranquillità il finanziamento in favore del soggetto presentato.

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