Note
(1) Se l'impossibilità è imputabile al debitore egli è tenuto al risarcimento del danno (1218 c.c.).
(3) Si ritiene che la prestazione sia impossibile quando la situazione sopravvenuta non possa
essere superata con lo sforzo diligente (1176 c.c.) a cui il debitore è tenuto, non essendo
sufficiente una maggior difficoltà, ma nemmeno necessaria un'impossibilità assoluta o oggettiva.
La questione, quindi, diviene quella di stabilire quale sforzo possa essere preteso dal debitore.
(4) Il debitore è esonerato dalla responsabilità per il ritardo nel caso di impossibilità temporanea
ma egli deve adempiere appena la prestazione diviene possibile.
(5) E' liberato, ad esempio, il cantante che sarebbe costretto a modificare le altre date in
programma per eseguire la prestazione inadempiuta o a sostenere spese ingenti per prolungare il
suo soggiorno all'estero; ancora, l'addestratore di un animale raro che non può essere obbligato ad
eseguire lo spettacolo dopo che l'unico esemplare di cui è proprietario è morto.
6) Si può pensare, ad esempio, all'esibizione di un personaggio famoso programmata per capodanno ma che diviene
possibile solo dal 3 gennaio.
Ratio Legis
L'estinzione si spiega in ragione del fatto che l'inadempimento non è imputabile al
debitore: se, invece, lo fosse, questi ne sopporterebbe le conseguenze. Infatti,
anche se l'impossibilità è temporanea, il debitore è liberato solo dopo che non può
più essere obbligato ad eseguire la prestazione divenuta possibile o che è venuto
meno l'interesse del creditore a conseguirla ma non lo è se, venuta meno
l'impossibilità, non sussiste una di queste situazioni.
Alla impossibilita definitiva, che estingue e pone il rischio a carico del creditore, fa
riscontro, nel secondo comma, quella temporanea, che, impedendo solo la
tempestività della esecuzione, scagiona il debitore dal ritardo. Senonchè non era
prudente lasciare in sospeso e senza alcun criterio direttivo la posizione rispettiva
delle due parti in ordine ad una possibile esecuzione in tempo successivo. E perciò
la seconda parte del comma medesimo stabilisce che la estinzione si verifica
egualmente per l'impedimento temporaneo quando le cose sono giunte al punto
che, pur prevedendosi una ulteriore possibilità, sarebbe eccessivamente gravoso
per il debitore, od inutile per il creditore, stare rispettivamente impegnati a dare e
ricevere la prestazione. Il momento della estinzione sarà dichiarato dal giudice
tenendo in considerazione il titolo della obbligazione o la natura dell'oggetto.
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