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IL CREDITO

Il credito è un’operazione di scambio effettuata in due tempi, nella quale la consegna della merce
e il pagamento di essa sono separati; il credito, quindi, offre la possibilità di effettuare il
pagamento in ritardo rispetto al momento in cui viene consegnata la merce.
Il credito che attiene all’attività commerciale è definito credito commerciale e la sua concessione è
accompagnata dall’emissione di un particolare documento che testimonia l’avvenuta concessione
del credito: il titolo di credito.
I titoli di credito, emessi in occasione della concessione del credito commerciale sono i titoli
cambiari: la cambiale, che è una promessa di pagamento ad una certa scadenza effettuata dal
compratore al momento del ritiro della merce; la tratta (o anche cambiale tratta), che è un ordine
di pagamento a una certa scadenza rivolto al venditore nel momento della consegna della merce.

Secondo il Codice Civile l’apertura di credito si realizza come un contratto per cui la Banca si
obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte una somma di denaro per un dato periodo di tempo
o a tempo indeterminato (art. 1842 Codice Civile).
L’apertura di credito può essere assistita da garanzie reali (per esempio il pegno su titoli) o da
garanzie personali (per esempio una lettera di fideiussione rilasciata da un terzo a favore del
cliente); l’articolo 1844 del Codice Civile prevede che la garanzia, reale o personale, presentata per
la concessione dell’apertura del credito, non si estingue prima della fine del rapporto solo per il
fatto che l’accreditato cessa di essere debitore della banca; inoltre, se la garanzia diviene
insufficiente, la banca può chiedere un supplemento di garanzia o la sostituzione del garante in
caso di garanzia personale. Secondo quanto sancito dal Codice Civile, la banca ha facoltà, in caso
di garanzia divenuta insufficiente, di chiedere all’accreditato sia la reintegrazione della garanzia
fino ad un importo ritenuto idoneo, sia di ridurre il credito concesso nella stessa misura della
diminuzione della garanzia, o, infine, di recedere dal contratto.
L’apertura di credito è un atto consensuale perché si perfeziona senza che la somma messa a
disposizione venga realmente adoperata; è, inoltre un contratto bilaterale ed oneroso in quanto
pone a carico della banca e del cliente due obbligazioni contrapposte: la banca è obbligata a
mettere a disposizione i soldi, mentre il cliente è obbligato a pagare gli interessi (solo sulle somme
effettivamente adoperate e non sull’intera somma) e ad estinguere il debito verso la banca alla
data pattuita.
Il contratto di apertura di credito è sempre preceduto da un’istruttoria con la quale la banca
accerta la correttezza, la solvibilità e la potenzialità economico-patrimoniale del richiedente; la
concessione di fido è quindi un atto preliminare alla conclusione del contratto di apertura di
credito.
Le aperture di credito si distinguono in base a diversi elementi: secondo le forme di utilizzazione
del credito, secondo la presenza o meno di garanzie, secondo la durata, secondo l’utilizzazione.
In base alle forme di utilizzazione del credito, distinguiamo:
 Aperture di credito per cassa: quando la banca si assume l’obbligo di tenere a disposizione
o di erogare una somma di denaro; con questa tipologia la banca si impegna a concedere un
prestito monetario, utilizzato dai clienti in uno o più prelevamenti. L’apertura è detta
semplice quando il cliente può compiere un unico prelievo, oppure una serie di prelievi, ma
non può ripristinare il credito attraverso altri versamenti (operazioni di segno avere).
L’apertura è detta conto corrente quando il cliente può riutilizzare nel tempo le somme che la
banca si è obbligata a tenere a sua disposizione; questo tipo di apertura è utilizzata più
frequentemente poiché le operazioni vengono effettuate in conto corrente, quindi i vantaggi
per il cliente e per la banca sono notevoli. Il conto corrente offre al cliente il vantaggio di
rendere elastico il finanziamento, poiché si adatta alle sue mutevoli esigenze finanziarie, e,
inoltre, anche gli interessi a suo debito vengono calcolati solo sulle somme realmente
utilizzate e addebitati trimestralmente in via posticipata, mentre la banca ha vantaggi
economici, generati dalle commissioni e dai recuperi spese, e, inoltre, informazioni
sull’andamento economico del cliente. Rientrano tra le aperture di credito per cassa gli
anticipi sul portafoglio (cambiali, ricevute bancarie, ecc.), anticipi su fatture, aperture di
credito personale (credito al consumo), ecc.
 Aperture di credito per firma: quando la banca si impegna a concedere un prestito non
monetario, cioè presta la propria firma per accettazione di tratte di fideiussioni. Con questa
tipologia la banca si assume l’impegno di accettare una tratta oppure di garantire mediante
avallo o fideiussione un obbligazione del cliente; per la banca il credito di firma potrebbe
trasformarsi in esborso monetario se l’operazione non avrà un buon esito, e per questo
motivo l’apertura di questa tipologia di credito richiede un’istruttoria di fido: il cliente deve
pagare anticipatamente una commissione.
In base a alla presenza o meno di garanzie, distinguiamo:
 Apertura di credito garantita: detta anche al coperto; l’apertura in questo caso è sostenuta
da garanzie reali (il pegno e l’ipoteca) e/o da garanzie personali (avalli e fideiussioni).
 Apertura di credito non garantita: detta anche allo scoperto; l’apertura non è sostenuta da
alcuna garanzia, per questo le banche richiedono al cliente un pagherò diretto a loro favore
(con importo e scadenza in bianco), in modo che, in caso di inadempienza del cliente, la
banca possa recuperare rapidamente la somma con i relativi interessi.
In base alla durata, distinguiamo:
 Apertura di credito a tempo determinato: l’apertura si estingue per scadenza del termine
e il cliente, a data stabilita, deve restituire la somma compresa di interessi e oneri accessori.
La banca può anche recedere dal contratto prima della scadenza pattuita nel caso in cui ci
sia un mutamento delle condizioni economiche, una destinazione delle somme prelevate a
scopi diversi rispetto a quelli accordati, e, comunque, sempre per giusta causa.
 Apertura di credito a tempo indeterminato: questa tipologia può estinguersi per recesso
di una qualsiasi delle parti con preavviso nel termine stabilito dal contratto o, in mancanza
di previsione contrattuale, nel termine di almeno 15 giorni dal ricevimento della
comunicazione di recesso.
In base all’utilizzazione, distinguiamo:
 Aperture utilizzate direttamente dall’affidato
 Aperture a favore di terzi
IL CREDITO AL CONSUMO
Il credito al consumo è rappresentato dalla concessione di credito, sotto forma di dilazione di
pagamento o di finanziamento a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei
all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Questi prestiti sono destinati a
scopi diversi, come la sostituzione di un’automobile, la frequenza di corsi di studio, ecc. Sono
congegnati secondo forme tecniche molto diverse: finanziamenti effettuati in un’unica soluzione
da rimborsare in base ad un piano di ammortamento con rate mensili, scoperti in conto corrente,
ecc.
I requisiti necessari per ottenere il finanziamento sono: esistenza di un reddito di lavoro, residenza
sulla piazza da almeno un anno, mancanza di protesti, informazioni favorevoli. Questi contratti
devono essere redatti in forma scritta e devono indicare l’ammontare e la finalità del
finanziamento, i tassi di interesse annuo nominale e interessi di mora, numero, importo e
scadenza delle rate, importo e causale degli oneri, eventuali coperture amministrative.

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