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LE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO

L’EQUILIBRIO FINANZIARIO (RICHIAMO)

L’equilibrio finanziario si realizza attraverso il bilanciamento tra i flussi in entrata e quelli in uscita,
considerati in un determinato arco temporale. La necessità di garantire l’equilibrio monetario-finanziario
spinge l’azienda a ricercare fonti di finanziamento che le permettano di soddisfare in ogni momento il
fabbisogno finanziario.

Il capitale di credito può affluire all’azienda sotto molteplici forme. Si distinguono:

 Debiti collegati a operazioni di prestito.


 Debiti collegati a negozi di fornitura.

Sotto il profilo temporale, inoltre, si distinguono:

 Finanziamenti a breve termine (rapporti di conto corrente, ricevute bancarie, effetti commerciali,
ecc.).
 Finanziamenti a medio-lungo termine (mutui passivi, prestiti obbligazionari, leasing, ecc.).

I FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE

L’apertura di credito in conto corrente è una forma di finanziamento a breve termine, attraverso la quale la
banca concede credito all’impresa, fino ad un limite massimo detto fido. Il saldo passivo del conto non
dovrà superare l’importo del fido. I costi di questa operazione di finanziamento sono rappresentati da:

 La commissione bancaria di massimo scoperto.


 Gli interessi passivi.

ESERCIZI SUL QUADERNO


I FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE (MUTUO PASSIVO)

Con il contratto di mutuo passivo l’azienda riceve un finanziamento erogato da un istituto di credito
autorizzato, sostenendo il costo relativo. Il finanziamento ha durata pluriennale.

Il costo relativo al finanziamento si distingue in:

 Oneri per la contrazione del mutuo (comprendenti le commissioni, le spese di istruttoria, ecc.). Essi
sono liquidati anticipatamente al momento dell’accensione del mutuo stesso e costituiscono un
costo “pluriennale”.
 Interessi passivi periodici.

ESERCIZI SUL QUADERNO

L’azienda rimborsa il finanziamento secondo un piano graduale e periodico. La modalità più ricorrente
prevede la restituzione tramite rate a periodicità costante, comprensive di:

 Una quota di capitale (che riduce il debito di finanziamento).


 Una quota di interessi passivi (che costituisce un costo di competenza dell’esercizio a cui gli
interessi si riferiscono).

R= C + I
Le rate possono essere di due tipi:

 Rata ad importo costante, caratterizzate da una quota capitale crescente e una quota interessi
decrescente.
 Rate ad importo decrescente, caratterizzate da una quota capitale costante e una quota interessi
decrescente.

ESERCIZI SUL QUADERNO

… e se la rata fosse stata ad importo costante? In questo caso, per poter predisporre il piano di rimborso
sarebbe stato necessario calcolare l’importo della rata che permette di azzerare il debito al momento del
pagamento dell’ultima rata di mutuo. Partendo da tale importo e calcolando la quota interessi della prima
rata, sarebbe poi stato possibile determinare tutti gli altri dati per le rate successive.

ESERCIZI SUL QUADERNO

A fine anno, occorrerà procedere alle scritture di assestamento relative a:

 Imputazione della quota di oneri per accensione mutuo relativa all’esercizio 2021.
 Imputazione della quota di interessi passivi relativi all’esercizio 2021, maturati ma non ancora
pagati.

I FINANZIAMENTI A MEDIO/LUNGO TERMINE (LEASING)

Il leasing è un contratto atipico (non previsto dal Codice Civile) per mezzo del quale l’azienda acquisisce:

1. Il diritto all’utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito, dietro corrispettivo di una serie di
pagamenti.
2. Il diritto di riscatto del bene alla scadenza del contratto.

Attraverso il leasing, l’azienda non acquisisce la proprietà del bene ma soltanto il diritto all’utilizzo dello
stesso. Il bene, pertanto, non entra a far parte del patrimonio aziendale.

Il leasing può essere finanziario o operativo; tale distinzione dipende dal contenuto sostanziale
dell’operazione piuttosto che dai suoi elementi formali.

Il leasing finanziario è un contratto nel quale intervengono tre soggetti:

1. Il produttore
2. La società di leasing
3. L’utilizzatore

Il leasing operativo è un contratto nel quale intervengono due soggetti:

 Il produttore
 L’utilizzatore

La struttura del costo del leasing:

MAXICANONE + CANONI PERIODICI + VALORE DI RISCATTO (eventuale)

Dal punto di vista contabile, il leasing genera diverse rilevazioni:


1. Rilevazione del pagamento del maxicanone iniziale.
2. Rilevazione delle fatture dei canoni periodici.
3. Rilevazione del riscatto del bene (eventuale).

Oltre a ciò, occorre effettuare alcune rilevazioni inerenti il cosiddetto sistema degli impegni, il quale fa parte
dei sistemi minori di scritture (o sistemi supplementari), che non verranno trattati durante il corso.

Al termine di ciascun esercizio, l’azienda dovrà calcolare la quota di costo di competenza dell’esercizio e
rinviare al futuro i costi non di competenza, attraverso il risconto.

Il calcolo della quota di costo di competenza avviene come segue:

Maxicanone di Importo del maxicanone


competenza (K)
Durata del contratto (in mesi)

Canone di competenza (K) * t


dell’esercizio
T= mesi di competenza economica

ESERCIZI SUL QUADERNO

Riepilogando… Le scritture contabili relative al leasing seguono la seguente cronologia:

1. Al momento della stipula del contratto = Liquidazione e pagamento maxicanone


2. Ogni mese = Liquidazione e pagamento canone di leasing
3. Alla fine di ogni anno = Risconto
4. Alla scadenza del contratto = Riscatto (eventuale)

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