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questi due canali hanno come differenza che la raccolta diretta entra a far parte dello stato
patrimoniale della banca. La raccolta indiretta invece non entra a far parte dello stato patrimoniale
della banca.
In altre parole: la raccolta diretta entra nella passività della banca, costa alla banca. La raccolta
indiretta invece produce reddito.
Per attività finanziaria si intende un'attività che compare sullo stato patrimoniale di due operatori
per attività reale si intende una attività che compare sullo SP di un solo operatore
ulteriori spiegazioni
guardiamo ora più da vicino uno stato patrimoniale di una banca beta
come in ogni stato patrimoniale vediamo che ci sono due divisioni importanti: le attività e le
passività e i rispettivi tassi attivi e tassi passivi. Le passività sono date dalla raccolta diretta, in
questo caso prendiamo da esempio c/c, depositi vincolati e obbligazione a 10y beta. Il totale stock
di queste grandezze è 500. le attvità sono invece tutti i prestiti e i titoli (mutui e prestiti e bot btp
etc) sempre in grandezza 500. ora però è importante ragionare sui "costi" e "entrate" generate dalla
gestione patrimoniale. Gli interessei sono maturati sulla base del tasso applicato alla passività o
attività in gestione patrimoniale. Esistono dunque interessi attivi e passivi. Gli interessi vengono
calcolati applicando il tasso per esempio il 1% a 200 di deposito vincolato e il risultato 2 va
sommato agli altri interessi passivi. Ugualmente si fa la stessa cosa per gli interessi attivi
gli interessi attivi e passivi saranno le grandezze da inserire come flussi nel conto economico della
banca beta
fatto questo posso "riclassificare" il conto economico per evidenziare i margini ddi rilievo. Il piiù
importante è il marginer di intreresse e il margien di intermediazione. Il margine di interesse mi da
il risultato della differenza tra interessi attivi e interessi passivi. Dal margine di interesse sommo o
sottraggo gli interessi maturati da operazioni finanziarie +/- commissioni nette ottenendo il margine
di intermerdiazione. Da qui sottraggo costi operativi e ho il risultato della gestione caratteristica.
Sottraggo ancora vari soti vareibili e le imposte per ottenere l'utile netto
il roe indica la redditività. Mette in relazione l'uitle netto con il patrimonio netto. Più alto è meglio
è.
Il cost income indice di efficienza
I tassi di scambio tra banche sono diversi. La direttrice su cui si muove il mercato europeo è fissato
dalla bce
parliamo ora dei mercati in cui vengono effettivamente rilasciati gli strumenti finanziari e dove si
svolgono le attività finanziare. Le attività finanziarie sono tutte le attività che hanno un
negoziazione di moneta con maturazione di interessi
Contratti derivati
Sono attività finanziarie il cui valore dipende da quello di un’altra attività
sottostante, su cui viene esercitato un impegno o una facoltà di acquisto a una data
futura
il mercato primario si occupa dell'emissione dei titoli, il mercato secondario del loro scambio.
Vediamo deifferenze tra attività finanziarie (NO in blu) e strumenti finanziari (V in rosso)
gli strumenti possono essere a reddito fisso o reddito variabile
che differenze hanno? Il reddito fisso ha:
1)una scadenza (da pochi giorni a 100 anni)
2)un pagamento degli interessi (a tasso fisso, a tasso variabile, a tasso misto rivedibile)
3)la garanzia di restituzione dell'investimento
CCT: I certificati di credito del tesoro (CCT) sono titoli di Stato a medio-lungo termine di durata di 7
anni emessi dal Ministero dell'economia e delle finanze per finanziare il debito pubblico.
Sistema di pagamento step up. Fissata una regolarità del pagamento l'interesse che viene pagato per
ogni cedola è crescente (esiste anche top down)
esempio di un obbligazione emessa da un impresa gamma che si occupa di auto: prima di fare
questo esempio parliamo delle enti che possono emettere obbligazioni che non sono titoli di stato:
ammettiamo che l'impresa gamma emetta obbligazioni ripartite in quantità di 1000, di durata 10y,
cedola annuale con un tasso fisso di 2,5%.
Scenario A: la domanda è altissima in quanto un tasso del 2,5% è molto alto. Siccome un tasso del
genere ha attirato il doppio della domanda necessaria i manager che l'hanno pensato non hanno fatto
un buon lavoro, ora dovranno pagare un tasso più alto di un ipotetico tasso più basso (per esempio
un 2%) che avrebbe permesso di evitare una domanda esagerata ma comunque sufficiente per
coprire l'offerta di 1000 emessa.
Scenario B: domanda pari a 500. si può provvedere in questo caso ad una nuova emissione con un
tasso più alto. In alternativa si può sempre ricorrere all'indebitamento presso una banca.
Cosa posso fare con i miei titoli, obbligazioni etc? Posso attivare o no il mercato secondario, ossia,
negozio il mio strumento finanziario prima della sua estinzione oppure no
parliamo in via esclusiva ora di mercato primario
i titoli diversi dai titoli di stato sono obbligazioni corporate (reddito fisso)
criterio del riparto, immaginiamo una domanda di 2000 e un'offerta di 1000
1000/2000= 0,5 moltiplicato per 100 = 50% di riparto
la mia domanda potrebbe essere strutturata così: 2000 di cui a)1500 b)250 c)100 d)50 e)95 f)5
come faccio ad accontentare tutti? Semplice, il riparto è al 50% ciò significa che ognuno avrà il
50% di quello che è stato rischiesto
I motivi casuali di una eventuale cessazione della possessione del titolo e di un suo ritiro anticipato
sono da ricercare nel mercato: un azienda che chiede finanziamento con l'emissione di un titolo a 10
anni con un tasso del 3% cedolare annuo può scoprire che dopo 3 anni il tasso medio scende a 2%.
perchè l'azienda dovrebbe continuare a finanziarsi pagando un tasso del 3%? se è stata furba avrà
dichiarato di avvalersi della clausola call in fase di emissione del titolo. Così facendo può ritirare il
titolo e riemettere altri titoli, aggiornati, con il nuovo tasso al 2%. al contrario il finanziatore, ossia
l'ex possessore del titolo non è contento perchè ora dovrà(se vorrà) acquistare nuovi titoli al 2%,
incassando di fatto minori interessi annulali pari alla media del 2%.
ps. inserire la clausola call nel contratto non è gratis. Dato il rischio che fai correre al finanziatore
che si vede ritirare il titolo si deve offrire un tasso iniziale un po più alto del "normale" per rendere
l'acquisto del titolo più invitante.
A parità discelta si può anche decidere di emettere un titolo senza call, in questo caso il compratore
del titolo ha piena disponibilità dello stesso fino a cessazione. Che i tassi salgano o scendano non è
possibile modificarli in questo caso che riassunto è così:
come vediamo il costo della clausola call è dello 0,5%. Sto pagando il rischio che i tassi diventino
scomodi da pagare per questo titolo e quindi mi prendo la libertà di ritirarlo ma il finanziatore per il
disagio viene ricompensato un po' meglio
allo stesso modo se i tassi salgono la call non verrà mai chiamata, l'impresa si ritrova in vantaggio a
pagare dei tassi più bassi della media del mercato. Questo risualta essere in termini impernditoriale
un bel vantaggio. Il finanziatore sarebbe ben felice di godere dei nuovi tassi ma non può, al
massimo può vendere il titolo in un mercato secondario se vuole e investire diversamente.
La call è vantaggiosa per l'impresa in quanto funziona come meccanismo paracadute in caso di calo
vertiginoso dei tassi. L'investore d'altronde può decidere di stare al gioco per guadagnare di piiù ad
ogni cedola finchè dura, quando i tassi salgono l'impresa è felice, se i tassi scendono l'impresa è
scontenta e ritira il titolo. Se voglio rivendere il titolo nel mercato secondario devo considerare che
se sto vendendo un titolo con un tasso basso rispetto al mercato il prezzo del titolo scende in qunto
renumera meno della media dei tassi dei titoli emessi in quel momento
QUESTO MECCANISMO NON E' PREVISTO PER I TITOLI CORPORATE
è previsto per i CD (certificati di deposito) che sono titoli bancari . Sono una forma tecnica di
raccolta diretta delle banche)
noi siamo al 28/09/2020 e conosciamo il corridodio di tassi ufficiali ad oggi (tassi ufficiali noti)
CD (vengono emessi dai 3/60 mesi) dal punto di vista giuridico queste sono le scadenze
mettiamo che la banca decide di emettere un CD a 18 mesi con un tasso fisso all'1%.
La Banca apre il "rubinetto" per settembre, ottobre, novembre. E per questi mesi il finanziatore può
comprare
ad icembre la BCE abbassa i tassi di 50 punti base. La banca dunque chiude il rubinetto di questo
titolo con queste caratteristiche ed emette un nuovo CD a 18 mesi con un tasso aggiornato a 0,60%.
Il rubinetto è una versione inefficente e più dinamica della clausola call. Non devo rimborsare
nulla, semplicemente chiudo l'emissione di titoli all'1% che mi peseranno ancora per i mesi
rimanenti (15 in questo caso) ma allo stesso tempo emetto un nuovo rubinetto a tassi aggiornati.
Se i tassi salgono ovviamente i rubinetto rimane aperto per convenienza con CD 18 mesi all'1%
ma chi glieli compra più i titoli con un tasso che non conviene al finanziatore? Per questo la banca
cerca di trovare un nuovo tasso per l'emissione di nuovi titoli che valuta la crescita dei tassi del
mercato e che è si più alto del tasso offerrto precedentemente ma comunque sotenibile, economico
per l'emittente. Quindi si può valutare che se i tassi salgono al 2% io posso come emittente aprire un
rubinetto con tassi allo 1,5 e sperare di attirare comunque qualche finanziatore. Considerando che
non è data quantità definita per questi titoli io ne posso comprare anche molti.
RIPASSINO FLASH
le attività della banca sono le attività di erogaizone di capitale ottenutò tramite vendita di titoli. La
vendita dei titoli per la banca fa parte delle passività dello stato patrimoniale come i mutui e i
prestiti sono attività. La banca al netto guadagna dalla differenza applicata in forma di tassi. I tassi
passivi devono essere più bassi dei tassi attivi altrimenti la banca presta x denaro ad un tasso più
basso con cui riceve x denaro e dunque non è capace di pagare i finanziatori ne può generare
profitto nel prestare denaro.
Ora parleremo dei titoli di stato:
come abbiamo detto l'asta competitiva, come le altre tipologie di emissione di titoli, ha 3 fasi:
offerta-domanda (o richiesta) e aggiudicazione. La peculiarità di questa asta è che non è reso noto il
prezzo pagato (tasso applicato) ai titoli messi all'asta. Ogni intermediario che parttecipa all'asta ha
diritto di presentare 5 diverse domande (richieste) aventi 5 prezzi diversi tra loro per almeno 1
millesimo di punto percentuale. L'importo minimo comunque non può essere inferiore a 1,5 milioni
di euro. (se suppongo di acuistare un titolo 10 anni con un tasso di 1% a 1,5milioni di euro cedolare
annuale in soldoni significa che ogni anno mi entrano 15000 annui per 10 anni)
fase di offerta
l'offerta promossa dallo stato è di 5000 unità di bot 12 mesi, come annunciato non è indicato il
prezzo. I semestrali vengono emessi circa a fine mese, gli annuali vengono emessi a metà mese
Fase di richiesta
le banceh o gli intermediari che hanno diritto fanno le loro 5 diverse offerte a 5 diversi prezzi.
Vediamo un po cosa si pensano:
abbiamo la banca A, B, C. Ognuna ha una richiesta della clientela che DEVE intereagire con la
banca per ottenere un TDS (raccolta indiretta della banca tramite pagamento da parte del
comprsatore della commissione alla banca per interecedere nell'asta) e poi, a piacere delle banche,
vediamo che la banca A e la banca C hanno una richiesta ulteriore dei titoli per motivi loro.
Vedremo poi.
Le banche di questo esempio sono in competizione, ognuno conosce solo la sua domanda.
Ricordiamoci che anche se il prezzo dei bot non è reso noto il mercato conosce il livello di tassi e
anche il prezzo di un investimento di un tds italia a 12 mesi. Quindi si può affermare che si giocherà
sul prezzo nell'intorno di quello che il mercato si aspetta
al contrario delle azioni, che hanno un prezzo in euro numerico, il prezzo dei bot è espresso in
percentuali, vediamo perchè dopo.
Perchè le banche sono interessate a comprare i TDS? Per la clientela che apga le commissioni
(raccolta indiretta e amministrata della banca che finisce in conto economico), per la banca stessa se
vuole ingrassare il portafoglio di prorpietà con il posssesso di titoli nello stato patrimoniale, per
rivednere il titolo speculadnoci sopra quindi per motivi di trading/speculativi
il tesoro adesso che ha tutte richieeste delle banche, tutte le domande, le ordina seondo il criterio
decrescente di prezzo
una volta messi in ordine i valori di prezzo in ordine decrescente vado a identificare chi saranno i
destinatari dei titoli emessi. Da ciò si evince subito che a parità di prezzo si cumulano le richiesta di
banceh anche diverse tra loro. Allo stesso modo per motivi di giustizia se vogliamo se un richiesta
finale di un soggetto è superiore all'ammontare di titoli rimasti si esegue il riparto. Ossia
semplicemte si esegue il rapporto tra i titoli disponibili e i richiedenti rimasti, in questo caso
potevano essere soddisfatti esattamente 2/3 (200 su 300) e quindi il 66,6 % dei richiedenti avrà il
titolo. Se sono più banche ad avere lo stesso prezzo all'ultima riga ed è necessario attuare il riparto il
meccanismo è lo stesso. Se ipotizziamo 3 bacnhe ciascuna richiedente 100 titoli con soli 200
disponibili ogni baanca avrà il 66,6 % di quello che chiedeva. Se esistono 2 banche una chiedente
200 titoli e una chiedente 100 titoli, entrambe avranno il 66,6% di quello che chiedono evia
dicendo.
Cosa abbiamo fatto, prezzo per qta + prezzo per qta voluta etc etc. Fratto qta ottenuta
Prezzi medi ponderati:
c= 29715 + 49500 = 79215/800=
99,0188 prezzo medio ponderato di c
a=(99,15x800)+(99,1x200)+(99x1000)+(98,90x300) =
79320+ 19820+ 99000+ 29670= 227810 / qta= 2300
b=(99,16x1000)+(99,08x200)+(99x300)+(98,80x200)+(98,72x300)=
99160+ 19816+ 29700+ 19760+ 29616=198052 qta/ 1900=
=99,0421 prezzo medio ponderato di b
i prezzi medi ponderato servono per capire che prezzo la banca sra pagando in media per quei titoli.
Si dicono soggettivi perchè ogni banca avrà un valore diverso, funzione dei prezzi pagati in
relazione alla quantità pagata per ciascun prezzo
si verifica la problematica del rendimento troppo alto per le banche che pagano un ptrezzo troppo
basso All'asta.
Offerta 5000
domanda 4000 di cui 500 sono richieste con un prezzo troppo bassi( ossia rendimenti tropo alti)
Il tesoro in base ad un calcolo che esegue non vende i 500 con un prezzo troppo basso per evitare la
speculazione delle banche.
io pago il BOT al 98% del suo prezzo ma mi si rimborsa alla fine il valore totale del bot 100%
se vogliamo il RENDIMENTO NETTO devo tassarmi. Il prezzo lo pago al tesoro le tasse vanno
all'erario. Per questo titolo si parla (e solo con il bot) di tassazione anticipata.
Gli interessi sono la differenza tra rimborso meno prezzo medio ponderato pagato. 100-98=2%
le tasse sono si ottengono moltiplicando gli interessi per l'aliquota fiscale 0,125 = 0,25
le tasse vanno poi sommate anticipatemante al Prezzo medio ponderato lordo
ad esso si sommano poi le commissioni
prezzo finito di acquisto comprende dunque: il prezzo medio ponderato lordo+ le tasse+ le
commissioni= 98+0,25+0,15= 98,40
le tasse si pagano sugli interessi maturati. Gli interessi sono il valore rimborsato a scadenza titolo-il
prezzo pagato al tesoro. In questo caso fa 100-99,50=0,50%, gli interessi attivi. La tassa si applica
moltiplicando l'aliquota (12,5%dell'interesse va in tasse) per gli interessi ossia 0,5x0,125=0,0625
bisogna rendersi conto che per i bot 12 mesi il rendimento ex-ante = al rendimento ex-post perchè si
parla di un tasso annuale e di fatto il bot 12 mesi dura un anno
i bot 3 mesi invece ahnno applicati ovviamente i tassi in base alla durata (circa 90 giorni) ma
considerando sopratutto il fatto che i tassi del mercato salgono o scendono nel mentre che i bot sono
in vita il rendimento ex ante non è uguale al rendimento ex-post
i bot hanno tassi annui anche se finiscono a 3 mesi.
B)Se i tassi sono tendenzialmente in discesa conviene aggrapparsi a bot a titoli a medio lungo
termine in modo da accapparrarsi il tasso migliore FISSO prima della discesa dei tassi
A)Se i tassi sono in salita conviene invece comprare titoli a breve termine in modo da godere ad
ogni eventuale rinnovo dell'incremento dei tassi
no tasse no commissioni se il reddito è negativo
MOT sta per mercato obbligazionario telematico (retail = al dettaglio) su questo mercato si
negoziano TDS, obbligaizioni non di stato, è diventato telematico nel luglio del 1984 e il taglio
minimo su questo mercato è 1000 euro e multipli.
MTS sta per mercato telematico secondario (all'ingrosso) ci sono TDS, con taglio minimo 2 milioni
di euro e multipli di 0,5 milione.
Gli specialisti hanno degli oneri nell 'MTS, devono comprare TDS da MTS
99,5492+0,05635+0,15 = 99,75556 PF
turning back to lezione 14, stiamo parlando di aste marginali e nello specifico di un ctz
all'emissione il rendewimento si calcola in regime composto (>12 mesi), se in mercato secondario
sia rriva a meno di 12 mesi, il rendimento si calcola in regime semplice, (<12 mesi)
il tesoro emette un Ctz. Il Ctz però potrebbe essere, a seconda dei gusti del tesorto riaprire le
emissioni attivando diverse e nuove tranche di emissione. Per ogni tranche bisogna considerare che
una percentuale di esse è riservata agli specialisti (in rosso). Importante capire che la prima tranche
ha come durata 24 mesi perchè è un Ctz. Poi ovviamente le successive tranche avreanno una duirata
del titolo sempre minore perchè si tratta sempre dello stesso titolo con le stresse caratteristiche
perchè si è introdotto il meccanismo delle tranche? Semplice, per massimizzare in caso di grande
afflusso e successo di un titolo l'ammontare di volumi collegati allo stesso evitando di frammentare
questi volumi su più emissioni
i rendimenti del ctz, si distinguono tra rendimenti in regime composto (over12 mesi) o in regime
semplice (sotto i 12 mesi)
questo è il rendimento a regime composto: valore di rimborso fratto prezzo di emissione a radice, si
sottrae 1 e si moltiplica il tutto come sempre x100
2, 062% è un rendimento annuo, quindi il rendimento a ipotesi che lo si tenga fino a scadenza dei 2
anni
la radice perchè? Il rednimento è annuo (360) ma il ctz è a 2 anni (360x2) il valore della radice
quadrata quindi di base 2 muta al mutare dei giorni rimanenti prima della scadenza del ctz,
modificando il rendimento residuo in funzione del tempo
calcoliamo ora il rednimento netto . Dato che dobbiamo aggiungere le tasse posticipate vediamo
come si calcolano. Essendo posticipata la tassa viene applicata sul Valore di rimborso. Quindi dal
valore di rimborso sottraggo il delta tra valore di rimborso e il prezzo pagato all'emissione e poi
moltiplico il tutto per 0,125
se il prezzo di emissione in prima tranche è superiore a 100 allora il valore di rimborso netto
essendo esentasse è uguale al valore di rimborso lordo
ricordati che la tassazione anticipata vale solo per i bot. i ctz, btp, ccteu sonon tutti strumenti a
tassazione posticipata, quindi effettuata sul valore di rimborso, che si calcola appunto come
abbioamo visto qui sopra
calcoliamo ora il rendimento cmposto annuo netto del ctz di cui abbiamo calcolato prima il lordo:
il valore lordo all'emissione abbiamo visto essere 2, 062%
il valore di rimborso netto è 99,50.
cosa resta da fare? Beh utilizzo la formula per il rednimento lordo ma al posto di 100 (valore lordo
di rimborso) sostituisco il valore di rimborso al netto della tassazione. Ottengo così il rendimento
netto composto annuo
vediamo come si comportano le commissioni: per i bot le commissioni come le tax sono da pagare
anticipatamente (prezzo finito da prezzo medio ponderato lordo) per tutti gli altri titoli la clientela
non paga commissioni e le tasse sono posticipate. Inoltre solo gli intermediari hanno uno sconto sul
prezzo del titolo per cui "intermediano" l'acquisto dello 0,075%.
questi sconti si dicono provvigioni di collocamento e sono uguali per tutti. L'intermediario paga
dunque il titolo al prezzo dell'asta marginale meno le provviggioni a sconto. Prima le provvigioni
erano alte a 0,15, ora con i tassi che ci sono le provvigioni sono molto basse.
Nel mercato secondario le commissioni sono completamente libere, non hanno tetto max. Sono
anche funzione della vita residua di un titolo. Un btp a 3 anni ha commissioni più alte di un btp a 50
anni
agli specialisti per il bot e solo per il bot è offerta una quantità pari al 10% del totale
per i ctz e i medio lungho termine in generale si applica una parte del 30% riservata agli specialisti,
nelle successive tranche se presenti si applica il 15% esclusivo per specialisti
patrliamo di mercato secondario: il prezzo di riferimento per il calcolo dei rendimenti non è più il
prezzo di emissione bensì il prezzo che si è formato in borsa (funzione della domanda e dell'offerta)
se i giorni residui sono inferiori all'anno si fa in regime semplice, se la scadenza è over 12 mesi si
va in regime composto. Attenzione dunque perchè nella tabella qui sotto abbiamo alcuni rendimenti
calcolabili a regime semplice poichè la loro scadenza è prossima (meno di 12 mesi) gli altri
rendimenti andranno calcolati a regime composto quindi con la radice con base il numero di giorni
rimanenti fratto 365 (n/365). Dato che siamo in mercato secondario anche in regime semplice vale
la regola in base temporale (all'emissione si faceva per il bot l'anno commerciale del bot 360 e i gg
rimanenti, 365 per 12 mesi) in questi caso si fa la stessa cosa ma con al numeratore i giorni di vita
rimanenti dato che ci troviamo nel mercato secondario
Attenzione a questa ultima parte. Il concetto di valuta (t+2) influisce sui giorni di vita residui del
titolo infatti il titolo verrà valutato 2 gionri di borsa lavorativi dopo
attenzione: il bot utilizza per il rapporto temporale l'anno commerciale (si fa infatti 360/365
all'emissione di un 12 mesi) il ctz utilizza l'anno civile dunque 365, essendo un titolo a 2 anni 730
gg
che cazzo vorrà mai dire? Regime semplice per bot e ctz è uguale con la sola differenza che al
denominatore il bot userà t=360 (commerciale) ctz userà t=365(civile) messo a rapporto con i giorni
residui del titolo. Il prezzo è quello della borsa per il mercato secondario, per il mercato primario
bot e ctz differiscono per ovvie ragioni, il primo è emesso a massimo 12 mesi quindi rimane sempre
360 al denominatore, il ctz in mercato primario è emesso a 730 gg dunque avrà bisogno del calcolo
a regime composto! Ricordati che tutto sta nel ricordare che i tassi sono calcolati annui dunque ci
sarà sempre bisogni di rapportare i giorni di vita residui alla grandezza annua (civile per i ctz)
Nell'esempio qua sopra abbiamo il ctz a scadenza 29-06-2021. Con 266 giorni di vita residui,
inferiori all'anno procedo col regime semplice, come con il bot. Ergo differrenza tra VR e Prezzo di
borsa (mercato secondario altrimenti sarebbe prezzo di emissione o meglio prezzo medio ponderato
lordo) fratto il Prezzo ancora, si moltiplica per il rapporto tra giorni dell'anno civile perchè è un ctz
e i giorni di vita residui che sono 266 e si moltiplica per 100, fine.
Al rendimento sul mercato secondario le commissioni sono libere, le tasse non ci sono perchè il
rendimento è negativo. Le tasse invece si calcolano posticipatamente quindi non si applicano al
prezzo di emissione come con il bot bens' sul valore di rimborso. Ma siccome la formula prevede la
differenza tra VR e prezzo di emissione in prima tranche non lo posso calcolare da questa tabella. Il
valore netto di rimborso che otterrei si sostituisce semplicemente al valore di rimborso lordo che è
sempre 100 (la formulina per la tassazione posticipata è (Vr-(Vr-Prezzo di emissione))x0,125)
si moltiplica il valore nominale dell'investimento per il prezzo del mercato secondario fratto 100, si
ottiene il controvalore in euro
esempio di un titolo comprato ad un prezzo di 100,237 per 15000 restituisce alla fine di meno
investimento x prezzo / 100
parliamo ora dei titoli di cassa con flussi periodici, ossia che non sono zero coupon e che quindi
prevedono cedole.
le cedole sono tutte uguali, ogni 6 mesi rievo la cedola sempre uguale poichè a tasso fisso.
L'ultima cedola la ricevo insieme al valore di rimborso
il tasso è annuo ma la cedola è semestrale, ciò significa che il tasso annuo vsa diviso per 2 per
sapere gli interessi maturati in 6 mesi
per conoscere la cedola netta devo sottrarre lo 0,125% dal mio interesse
il tesoro decide se emettere il titolo con una scadenza diversa da 10 anni, per esempio 10 anni e
mezzo. All'emissione dunque si prevedono già le riaperture per tranche in modo da dare un intorno
di scadenza di 10 anni ad ogni tranche
per il calcolo della cedolare netta si ottiene prima l'interesse semestrale e lo si moltilpica per 0,875
in alternativa posso fare il calcolo lungo e quindi moltiplicare l'nteresse per 0,125 ottenendo il
valore delle tasse da pagare sulla cedola e sottraendolo agli interessi che mi spettano ottenendo
infine la cedola netta
ancora sul BTP se il prezzo di emissione è over 100 allora si dice che si è in presenza di AGGIO, se
invece il prezzo di emissione è under 100 allora si dice DISAGGIO. Cosa comporta? Se il prezzo di
emissione è in DISAGGIO allora il valore di rimborso lordo non è uguale al valore di rimborso
netto e dunque per ottenere il valore di rimborso esatto bisogna fare un calcolo che preveda anche la
tassazione (che esiste se il prezzo è in disaggio) la formula qui sotto:
il valore di rimborso netto è così dato dal valore di rimborso lordo – (VRL-Prezzo
marginale )x0,125
abbiamo numerato le colonne e i significati di ognuna sono piuttosto chiari, tutta via eccoli qui
qui sopra vediamo la compravednita di un titolo BTP con interessi cedoalri al 4,5% (annuo 9%)
venir comprato in data 8/10/2020. inannzitutto notiamo subito il t+2, la valuta, mi fa entrare in
possesso completo del titolo e delle sue opportunità 2 gg lavorativi dopo, essendo una data a cavallo
di un weekend notiamo che dall'8 ottobre si passa al 12 ottobre
come detto io pago al venditore del titolo gli interessi che il titolo ha maturato fino a quel giorno: in
questo caso la formula è una semplice moltiplicazione tra gli interessi del semestre per il rapporto
tra i giorni maturati dall'ultima data di godimento alla valuta e i giorni del semestre che di solito
saranno circa 180.
la regola vuole però che ai giorni maturati fino a quel momento venga sottratto un giorno
ad ogni modo lo scheletro della formula è questo:
otteniamo quindi così il rateo lordo. Che ovviamente è un po meno della cedola che verrà pagata
poco dopo (in questo caso)
prezzo TELquel = (corso secco) ossia quotazione sul MOT, ossia il prezzo senza il peso del rateo di
interesse + Rateo di interesse
chi compra un titolo sul mot deve pagare il prezzo tel quel (corso secco + rateo interesse)
il rateo di intereresse sappiamo come si calcola
il prezzo tel quel sappiamo che è una semplice somma tra prezzo di corso secco + rateo di interesse
non goduto.
Ora vediamo che anche in emissione ci sono delle attenzione a cui prestarsi: I GIORNI DIETIMI
il tesoro in tranche diverse dalla prima o dalla seconda farà noto al compratore nel mercato primario
che gli interessi che godrà dalla prima cedola saranno detratti degli interessi accumulati fin tanto
che il titolo (pur già esisttente) non ancora in possesso di nessuno. Per esempio:
se un titolo con scadenza 15 settembre 2027, in settima tranche viene riemesso il 15 ottobre
significa che io per i giorni in cui il titolo non era nelle mie mani ossia dal 15 settembre al 14
ottobre. Facciamo il calcolo dei giorni di cui non godrò interessi:
settembre ha 30 giorni, ottobre ne ha 31: la prima asta viene emanata il 15 settembre. Quindi faccio
il calcolo dei giorni da quando è stato emesso il titolo 30 – 14= 16 (i giorni di vita del titolo a
settembre) e i giorni di ottobre prima dell'asta di nuovo 14= 30.
attenzione: si contano i giorni in cui vengono emessi i titoli, fai attenzione. Se un'asta è il 15, dal 15
compreso qulcuno possiede il titolo.
Da questo documento si evince che in prima trnache il prezzo di aggiudicaizone è pari o superiore a
100. altrimenti ci sarebbe il prezzo fiscale non sarebbe 100 ma inferiore per esempio 99 o 98 etc
il prezzo fiscale non è altro che il prezzo marginale della prima tranche
analizziamo questo titolo: è un titolo a 31 y con cadenza cedolare il 1 settembre e il 1 marzo.
In questa tranche 5 e 6 il suo prezzo è mutato da 99,280 (1 tranche) a 123,37. questo perchè aveva
una cedola annuale carina al 2,45%. possiamo calcolare un sacco di cose. Inanzitutto vediamo che
siamo in situazione di DISAGGIO quindi il valore di rimborso netto è diverso dal valore di
rimborso lordo e quindi va tassato etc. Formula = VRN (100-(100-Prezzo marginale 1 tranche
(99,28))xaliquota fiscale 0,125 = 99,91
calcoliamo con facilità prima la semetrale lorda (cedola da tabella è annuale divido per 2) e poi la
netta. Ricordiamo che in questo caso piuttosto che calcolare la tassa e poi sottrarla al valore delgi
interessi goduti tanto vale moltiplicare l'interesse per l'effettiva percentuale esentasse che è 0,875
CL= 2,45/2 =1,225
CN=1,225x0,875=1,071875%
gli interessi vanno abbassandosi parecchio tra lorda e netta
due calcoli di rendimento immediato di un btp cedolare annuo, si nota subito che se il prezzo pagato
è inferiore a 100 come nel primo caso il rendimento immediato è leggermente superiore al
rendimento da interessi cedolari annui lordi. Al contrario se il prezzo pagato è over 100 allora
nell'immediato si percepisce meno che nell'annuale lordo
vediamo le peculiarità delle diverse misurer di redditività. Per adesso abbiamo visto l'interesse
annuo lordo che non tiene conto di nulla ma ci dice soltanto il valore in percentuale della cedola
annuale lorda
il rednimento immediato tiene conto almeno della periodicità della cedole e quindi ne possiamo
considerare una misura più dettagliata
ecco che le cedole semestrali sono per i tds, gli altri titoli obbligazionari non tds sono più flessibili
in borsa distinguiamo le fasi di apertuta dalle 8 alle 9 e di negoziazione continua dalle 9 alle 17 e 30
circa. Nella fase di apertura tutti i contratti di un certo titolo vengono chiusi allo stesso prezzo, in
fase di negoziazione continua invece tutti i contratti vengono chiusi a prezzi diversi nel corso delle
ore
torniamo un attimo indietro e guardiamo l'ultima misura di reddittività, il TRES
è difficilissimo da calcolare, ma lo fanno i software. Noi possiamo perlomeno impostare la formula
è la più complessa ma anche la piuù completa
RENDIMENTO EFFETTIVO A SCADENZA (yeld to maturity)
la formula è:
la formula mi restituisce un valore semestrale, il tres lordo semestrale è infatti l'incognita della
mmia equazione. Se io voglio trovare il tres annuo lordo il calcolo è
elevato 2 perchè ho due cedole all'anno con i btp per forza di cose tral'altro
per il calcolo del tres netto devo ricordare che la tassa è applicata sulle cedole, e nel caso ci sia
disaggio di emissione sul valore di rimborso
ne consegue che la cedola semestrale netta non è altro che la cedola tassata, l'aliquota è sempre
0,125%, si traduce facilmente che basta moltiplicare la lorda semestrale per 0,875%
ora che abbiamo la cedola netta possiamo sostituirla alla cedola lorda. E il calcolo impostato del tres
netto è uguale al precedente
NB se ci fosse stato DISAGGIO di emissione (P<100) allora anche il valore di rimborso sarebbe
stato intaccato nella formula del netto. Con la formula seguente
nuovo esempio con una obbligazione non TDS
ora abbiamo la cedola netta, da piego, notiamo subito una cosa importantissima, la tassa non è 0,125
ma 0,26. non è lo stato e di conseguenza ha una taxa diversa, possiamo impostare la formula
notiamo subito una cosa. Per il calcolo io utilizzo ovviamente l'inal e lo converto in cedolare
(trimestrale o semestrale). Passaggio fondamentale è la trasfomrazione da lorda a netta. Il caloclo
mi restituisce, come vediamo, il TRES NETTO TRIMESTRALE. Poi io devo convertire il
trimestrale in annuale, utilizzando la formula qui sopra. La fomrula assomiglia di scheletro a quella
del rendimento immediato
cedola corta
5 è il profilo finanziatrio
non posso investire in bot perchè il taglio minimo del bot è 1000 euro
ricordati che oltre al valore di rimborso netto o lordo che sia va per forza di cose sommata l'ultima
cedola
i limiti del tres risiedono nel rischio di reinvestimento (sempre)
rischio di prezzo/tasso/interesse solo se lo smobililzzo prima della scaednza
riachio di reinvestimento, pensiamo di reinvestire le cedole semestrali. Ovviamente non tutti i
finanziatori sono propensi o capaci di reinvestire. A seconda dell'investimentoi iniziale, posso avere
cedole più o meno adatte al reinvestimento, ricordiamo che per parteciapre al MOT servono tagli
minimi di 1000 euro o multipli, nel MAT il prezzo è molto vario quindi plausibile che possano
partecipare anche investitori con cedole semestrali godute modeste, modeste ma non troppo, si fa
fatica a investire 8 euro, per capirsi.
Nella tabella qui sopra vediamo l'investimento nominale di 4 finanziatori divesrsi. Tutti comprano
lo stesso titolo allo stesso tasso ma possiamo notare subito la differenza enorme delle cedole. Solo
l'investitore d ha un ritono ceodlare semestrale importante che lo espone a poter reinvestire in mot o
in mata, il terzo investitore invece può permettersi di investire in MTA, o se proprio gli gira
benissimo, comprare un titolo con prezzo 80 sul MTS, impossibile tipo.ma esiste questa lontana
possibilità teoricva, gli altri investitori hanno cedole ridicole, questo significa che al masssiimo
possono acui9stare azioni, ma di nuovo, non è probabile che accada una cosa del genere, la cifra
investita è veramente poco significativa
nella seconda parte della tabella vediamo le HP (hipothesis) di reinvestimento delle cedole di un
investimento
il rischio di prezzo esiste solo se io rivendo sul mot ad un prezzo che non è conveniente, meno di
quanto l'ho pagato. Può capitare che se magari compro a 90, potrei ritrovarmi a rivendere a 80
oppure che culo a 110, ma comunque c'è rischio di prezzo
attenzione alle formule inverse, in questa spiegazione il rendimento semplice annuo non sta
contando i giorni a scadenza del titolo bot, comunbque cio che è interessante è la riconversione
della formula che di solitop dal prezzo di acvquisto e dal prezzo di rimborso che erano sempre noti
negli esercizi sui bot fatti mi re3stituiva il tasso nominae a cui poi applicavo la tax anticipata e le
commissioni. Dettop questo vediamo come la riconversione della formula ci porta a mettere come
incogfnita non il tasso nominale di interesse ma bensi il prezzo
allora la trasformzione avviene con i numeri non percenttualizzati, il resto è una semplice equazione
intento notiamo che al salire dei tassi i prezzi scendono
vediamo in questo esempio con un andamento del pezzo di ctz non di stato abbastanza vorticoso
che se noi comprassimo all'emissione con un prezzo di 60 otterremo dopo vent'anni un rendimento
annuo lordo del titolo di 2,6% annuo lordo. Ma se io dovessi smobilitarlo prima per necessità mi
posso trovare in una situazione in cui i prezzi sono saliti e mi va bene oppure in una situazione in
cui i prezzi sono scesi. Per esempio se lo comprro per 60 e dopo 13 anni lo rivendo, per calcolare il
rendimento farò la radice 7ima (20-13) di prezzo del mot/ prezzoi di acquisto -1) x 100
il valore che otterrò sarà diverso dal 2,6% all'emissione poichè l'ho rivenduto prima e di
conseguenza anche il valore di rimborso non è 100, a meno che non interceda la casualità
durata finanziaria o durata media finanziaria o duration non è la vita residua del titolo, vale solo per
le obbligazioni, a reddito fisso
la duration individua quello che si può definire come baricentro finanziario. Nello specificop la
duration è importante per iu titoli provvisti di cedola in quanto mi fa sapere dopo quante cedole
rientri in possesso dela metà delò prezzo pagato per il titolo. La duration in questo caso nel titolo a
7y è piazzaqta ta il 5 e il 6 anno. Ciò significa che a 5,5 anni io sono rientrato in possesso tramite
cedole del 50% del prezzo pagato per il titolo
bella merda
comunqwue dicevamo che il rischio di prezzo esiste solo se smobilizzo prima della scadenza. In
questo caso il prezzo rischia di essere mutato, ijn positivo o in gativo rispetto a quanto l'ho pagato
io. Ne consegue che il tres ossia il rendimento effettivo a scadenza essendo un calcolo ex ante non
può tenere conto del mutamento futuro dei prezzi, ergo vale solo per i titoli pèresi e tenuti fino a
scadenza. Ecco perchè il rischio diu prezzo è un limite del tres come misura di reddittività
qui sopra cediamo i titoli a atsso fisso obbligazionari sono una garanzia se porati fino a scadenza.
Gli stessi titoli sui mercati però nonostamnte i tassi fissi hanno variazione di prezzo sulla base
dell'andamento del mercato: se il mercato è in ribasso, ossia i tassi scendono allora il prezzo del mio
titolo che conserva il suo tasso fisso si alza. Se il mercato è in rialzo ossia il tassi si alzano nel
mercato il mio stesso titolo che consrva un tasso più basso della media di conseguenza si abbassera
di prezzo. Nel tasso indicizzato queesto aspetto pè meno importanmte, lo vedremo poi.
Giusto per essere chiari n = vita residua del titolo espressa in anni, scadenza c =valore cedola
vediamo l'applicazione della formula della duration per un titolo con cedola. A differenza del 0
coupon il calcolo per titoli cedolari mi da un valore di duratrion inferiore alla vita residua del titolo.
La forumla è espresa così
in questo esempio vediamo che l'interesse è 9%. il tres di un titolo che ha prezzo 100 e VR 10=,
uqindi pari è uguale all'interesse annuo lordo 9%.
nella formula il rendimento r è indicato dal valore cedoalre non percentuale, quindi 0,09.
la fomrula della duration ricorda la misura di reddittività del tres
la sommatoria è per tenre conto di ogni flusso cedolare
il risultato è dato in anni e frazione di anni, in questo caso 4,24
più la scadenza del titolo è prossima più la duration tende a identificarsi con la scadenza del titolo,
ossia la sua vita residua. Ad ogni modo ricordiamoci che questa formula ha senso solo per i titoli
che prevefdono flussi, gli zero coupon come abbiamo visto non hanno differenza tra duration e vita
residua
se volessimo vedere la formula senza sommatoria avremmo
l'ultima parte della fomrula, l'ultima addizione ha come parti, la sommatoria + n (5) x VR (100)
ricapitolando le proprietà:
1) al crescere della vita del titolo (scadenza) cresce anche la duration a parità di cedola e a
parità di tres
concetto di volatilità:
di quanto varia il prezzo del titolo al variare di 100 punt base di interesse ossia 1% ricordati che 1
punto base è 0,01
prendiamo questo titolo e cerchiamo di valutarne la volatilità che abbiamo visto è al 9,75%
quindi ammettiamo che i tassi mutino di 1%. il mio btp avrà un prezzo modificato (a ribasso) pari
alla volatilità del momento per oil prezzo attuale, fratto 100 o comunque con la dovuta conversione
della volatilità in numerico.
Il nuovo prezzo sarà dato dunque dalla formula Prezzo vecchio- volatilità /100 x prerzzo vecchio
se i taasi scendono i prezzi salgono, ergo dato che la componente di valori è la stessa,
semplicemente la variazione cambia da positiva a negativa. Quindi invece di avere prezzo vecchio
MENO volatilità% per prezzo vecchio avrò la fomrula con il più, quindi porezzo vecchio +
volatilità %per prezzo vecchio
attenzione i tassi ceh mutano sono solo quelli di nuova emissione, i tassi fissi rimangono quelli, il
ragionamento del prezzo mutevole sul mot o mts è collegato alle redditività cedolare, ergo al mio
tasso fisso. Il mio tasso fisso rimane fisso. I tassi di nuova emissione del mercato primario
modificheranno il prezzo del mio btp giù emesso in correlazione della sua convenienza con
abbassamento o innalzamento del prezzo. In sostanza se il mio btp rende più dei btp di nuova
emissione allora il suo prezzo si alzerà (significa che i nuovi tassi emessi sono più bassi) e viceversa
in questo esempio vediamo che il bot è a scadenza piuttosto prossima. Che ci frega? Frega perchè
unendo i punitni vediamo che la duration che è piuttosto breve, o corta, implica una minore
volatilità e un minore rischio di prezzo
ragionamento sulla duration media di portafoglio che è interessante, valutazioni su tassi di mercato
in crescita e in decrescita
convexity è il delta tra relazione di indiretta tra prezzo e tasso, reale
lezione 25
iniziamo a parlare di titoli a tasso variabile, o indicizzati
INDICIZZAZIONE VALUTARIA
indicizzazione al tasso di cambio euro dollaro, euro sterlina, euro yen etc
i titoli a indicizzazione valutaria non sono da confondere con i titoli di valuta estera. Nello specifico
un titolo americano in dollari nasce e muore valutato in dollari. Un titolo italòiano in euro può
essere indicizzato al tasso di cambio euro dollaro e ciò significa che io compratore del titolo
scommetto che l'euro si rivaluti nei confronti del dollaro, in quel caso le mie cedole saliranno di
valore insieme con il tasso di cambio, al contrario se l'euro si svaluta nei confronti del dollaro allora
le mie cedole sceneranno .
Di questa tipologia non ne esistono titoli di stato italiani ma solo corporate
INDICIZZAZIONE FINANZIARIA
indicizzazione più diffusa
ogni indice misura l'andamento "medio" del rendimento delle società quotate in quela borsa
L'indicizzazione non riguarda solo i titoli provvisti di flussi cedolari. Anche gli zero coupon
possono essere indicizzati. Abbiamo visto i BOT e i CTZ che vengono detti zerocoupèon a sconto.
Li pago meno di 100 di solito e vengo rimborsato 100. ora con tassi negativi è un po diverso ma il
ragionamento è quello.
Esistono anche zero coupon a premio detti anche one coupon.
Immaginiamo un esempio di un zero coupn a premio indicizzato.
In questo caso pago 100 il titolo. Il mio valore di rimborso è incognita, agganciato al FTSEmib per
il 100%, significa che l'andamento della mio rimborso sarà per il 100% collegato all'andamento
dell'indice di borsa FTSEmib. Questo aggancio può essere anche 20% o 30% o x% . sempre
l'emittente può decidere se garantire comunque un floor minimo garantito poichè siamo ancora in
ottica obbligaizonaria quinid il mio VR sarà si variabile ma garantito. In questo caso il floor minimo
garantito è il 2%.
di conseguenza il mio VR sarà 100 sicuro, più un eventuale floor più un eventuale "one coupon"
dipendente dall'andamento dell'indice a cui mi sono attaccato.
Nel secondo punto vedioamo che appunto l'emittente decide se applicar uno spread fisso al mio
titolo. In questo caso il mio titolo è agganciato all'euribvor 6 mesi. Ad esso l'emittente addiziona un
valore di spread espresso in punti base. In questo caso vediamo che il mio ritorno di interessi è la
csomma algebrica semplicissima tra il tasso euribor a cui mi aggancio e lo spread fisso deciso
dall'emittente. Quest'ultimo applica lo spread spesso per aumentare l'appetibilità del btitolo.
Vedioamo anche che oggiu l'euribor è negativo mav lo spread copre quel rendimento e va in surplus
del 0,10%
l'emittente può non applicare lo spread ovviamente.
L'emittente decide se applicare uin tetto massimo di variazione. In questo caso è 25 punti base.
Come vediamo i tassi euribor 6mesi variano molto, il mio spread fisso rimane quello ma il mio
risultato finale è nerfato (in positivo ma anche in condizioni di perdita come in t4) del 0,25%
rispetto alla cedola precedente. Vediamo dunque che al salire del indice da 0,50% a 1% il mio
rendimento non è 1,50% ma è cappato allo 0,25%. il delta 25 punti base lo sceglie l'emittente.
Non mi posso discostare più di 0,25% dalla cedola precednte
posso avere sia una più frequente direzione diretta sia una direzione inversa
ricordiamoci il concetto di rateo. Abbimao visto che i momenti di godimento cedolare sono
rispettivamente 1/4 e 1/10. conosciamo il tasso euribor 6 mesi ipoteticamente a -0,50 e lo spread
fissato a +0,60. me ne deriva che la mia cedola è 0,10%.
attenzione però perchè queste rilevazioni sono ottenute dai valori dei 6 mesi precedenti. Quindi nel
momento t0 io ho -0,50 di euribor. Questo dato mi caratterizza la prossima cedola al momento t1. In
modo che se il titolo viene scambiato si conosce il valore degli interesi che devono essere
rispettivamente pagati alle due parti che devono godere del tempo per cui hanno goduto degli
interessi
al momento t0 la cedola si dice cedola in corso.
Ergo giusto per chiarezza estrema, la cedola goduta ad aprile è determinata dal metodo puntuale o
della media applicata ai gionri antecedenti la data di godimento precedente (sei mesi prima)
questo ragionamento mi porta ad una riflessione: se la mia cedola è annuale, io godrò di pagamenti
indicizzati ad un parametro vecchio di 12 mesi, se è semesrtale di 6 mesi, trimestrale di 3.
TITOLO CCTeu
***coefficente di indicizzazione 1 a 1
CCTeu
-ha scadenza da 3y a 7y
-euribor 6mesi con rilevazione al secondo giorno lavorativo precedente il godimento della cedola
del semestre precedente
-spread fisso deciso dall'emittente
-viene emesso con l'asta marginale con riaperture per tranche
-la cedola è goduta semestralmente
-viene scambiato su mot e mts
-aliquota sempre al 12,5%
la base annua per il ctteu è 360 (anno commerciale)
dal prospetto si evince anche che in prima tranche il valore di aggiudicaizone era sopra 100 quindi il
rimborso netto è 100, uguale al valore di rimborso lordo (situaizone di disaggio)
l'euribor 6m all'emissione (/o meglio nei giorni precedenti lavorativi quinid non sabato o domenica)
era a -0,187% il 11/6
per calcolar la mia cedola goduta il 15/12 sommo semplicemente il valore del tasos euribor al mio
spread per u valore di cedola lorda di 0,367% . Questo tasso è annualizzato, la somma algebrica del
mio parametro di riferimento (euribor 6m) più lo spread
per ottenere il valore della cedola semestrale goduta devo considerare l'anno di riferimento che in
questo caso è commerfciale (360) DENOMINATORE e i giorni facenti parte del mio semestre di
riferimento NOMINATORE
in questo caso ho 16 gionri di giorni di giugno goduti più agosto, settembre, ottobre, novembre e
145 girni di dicembre:
il totale è 183.
non mi resta che moltiplicare il mio tasso annualizzato per il rapporto tra giorni del semestre e anno
commerciale
PS.tasso annualizzato = saldo algebrico
il 2020 è bisestile giusto per ricordarcelo
cedola tendenziasle = ultimo euribor noto, posso congetturare che la cedola tendenziale sia la
futura, ma solo la più ravvicinata. Più nel tempo ci si sposta meno è possibile immaginare il gioco
dei tassi e di conseguenza è impossibile sapere le cedole future
il tres (rendimento effettivo a scadenza) per un titolo indicizzato non ha molto senso
rateo = moltiplico la ceodla lorda per il rapporto tra giorni dovuti /giorni del semestre
0,04776389 x (27/181)=0,007125
ricirdati perchè vale il 12 e non il 10. se acquisto il 10 poi però il giorno della valuta è sempre t+2
il calcolo esatto dei giorni dovuti è da fare partendo dal mese (settembre) – 14 (i giorni dall'ultima
cedola) + 12 gionri di ottobre. La somma viene 30-14+12= 28. a 28 io sottraggo il rateo 0 quindi
meno 1
ne segue il calcolo come indovinato sopra
con euribor del 13 / 12 / 2019 pari a -0,34% e uno spread di + 0,55
ne consegue che il TRES ex-ante dei titoli indicizzati sarà tanto più affidabile minore è il numero di
cedole residue dic ui godere. Poche cedole minore differenza tra tres ex ante ed ex post, molte
cedole maggiore differenza
ripassino
bond =obbligazioni
gli obbligazionisti senior vengono rimborsati prima degli obbligazionisti junior
nel passivo abbiamo sopratutto i servizi erogati al cittadino che ACQUISTA obbligazioni o azioni +
depositi, conti corrrenti
Nell'esempio il titolo alfa ha la clausola call. Significa che se la struttura dei tassi di mercato si
abbassa l'emittente capisce che può finanziarsi a tassi di interesse più bassi di quelli offerti con il
titolo alfa. Ergo alfa viene rimborsato prima, al t4 nell'esempio. Ovviamente deve essere noto
dall'emittente al compratore dell'esistenza della clausola.
Lezione 29
calcolo cedola: di un cct indicizzato a euribor 6M (tasso interbancario del secondo giorno lavorativo
antecednte la data di godimento della cedola) + spread generoso a 1, 85.
la cedola non sarà calcolata semplicemtne come con il BTP. Ma dovrò fare il rapporto su anno
commerciale quindi gg del semestre diviso 360. ergo 1,518x184/360
per calcolare il rateo: io compro il titolo dal mercato secondario in un dato giorno t, godrò la cedola
dal giorno t+1 (rateo 0)
in altre parola la ceodla in corso moltiplicata per il rapposrto tra giorni del semestre 184 e giorni che
mi psettano, 90-1 (rateo 0)
In questo caso FIXED vuol dire che ha sia un tasso fisso TF sia Tasso VARIABILE (FLOATER)
reverse mi indica invecce che è un rapporto indiretto
Q/NQ =quotato o non quotato.
Inizialmente può avere le cedole a tasso fisso (A TASSI MOLTO ALTI)
poi tasso variabile
in questo esempio vediamo che l'obbligazione dell'emittente omega ha le prime cedole a tasso fisso
molto alto reso noto (7% 6% e 5 %) poi le successive cedole sono erogate tramite tasso variabile
che a differenza di altri tassi variabili già visti come le indicizzazioni a tassi interbancari come
l'euribor a 12 o 6 mesi ha un calcolo un po diverso scelto dall'emittente. In questo caso il calcolo
delle cedole viene fatto col formula del tasso soglia – (k MOLTIPLICATORE x parametro di
indicizzazione)
in altre parole tasso soglia e moltiplicatore sono scelti a piacere dall'emittente mentre il parametro di
incizzazione è il nostro caro noto euribor a 12 mesi.
Il titolo è anche provvisto di una clausola call e di una cap, ossia la cedola in questo caso a tasso
variabile non supererà mai il 4% in quanto il rendimento è cappato al 4%
il REVERSE del titolo del titolo è dato proprio dal fatto che la cedola variabile ha come principale
caratteristica il meno tra il tasso soglia e il gruppo moltiplicatore x parametro
Nello scenario a) l'emittente non è che sia troppo contento di trasformare il suo tasso fisso al 2% in
un tasso variabile che (col senno di poi perchè non è che lo so al t 3che i tassi euribor saliranno)
quindi se avessi la sfera di cristallo o in alternativa vedo che già nel momento del tasso fisso (t1 t2
t3) i tassi euribor salgono allora decido di non trasformare il titolo in tasso variabile. Al contrario se
i tassi eruibor iniziano a scendere sotto il 2% allora prenderei volentieri la decisione di commutare il
tasso fisso in tasso variabile
nel caso sopra vediamo che gli interessi sono calcolati con una formula ancora più fantasiosa.
Gli interessi minimi sono infatti la percentuale minima tra l'euribor 3M+spread e il 5%
dopo questa primo split il tasso viene reso per la durata del trimestre per estrarre il valore della
cedola trimestrale. Il tasso infatti si presenta normalmente come sempre in abse annua. Per il
calcolo dei giorni del trimestre come sempre il rapporto tra i giorni effettivi (ACT=circa 90) e i
giorni dell'anno considerati, in questo caso commerciale 360. inoltre questa cedola presenta la
particoalrità di essere non commerciabile sul MOT ma su mercati con meno regolamenti MFT.
Il 1000 a inizio formula è per simulare un taglio minimo investito così vedi quanto ti può tornare in
HP
Questo qua su invece utilizza una variabile dicotomica per la valorizzazione delle cedole. Questa
variabile è 1 o 0 e funge da moltiplicatore.vale 1 se l'euribor a 6m ricade in un determinato range di
valori prestabilito. Abbiamo anche delle cedole certe. Se vai fuori range però non ti si paga la
cedola eventuale, becchi solo la certa 1%.
l'emittente possiamo vedere in questo caso che è esente dalla quotazione. In questo caso l'emittente
può ricomprare comunque il titolo seguendo il prezzaggio dato da benchemark di mercato relativi al
periodo corrente.
un obbligazione equity linked è "indicizzata" ad un paniere che può avere caratteristiche diverse di
volta in volta a seconda del caso. Attenzione al numero di soggetti del paniere, ad esso, alla
capitalizzazione e all'andamento del mercato di riferimento sono collegati i rendimenti.
Minore il numero di soggetti del paniere maggiore è il rischio relativo che il mio paniere a cui sono
indicizzato vada male e di conseguenza i mieri rendimenti (vedi relative garanzie)
le azioni fanno partecipe il compratore di una quota del capitale sociale, quindi in parte proprietario,
nella misura della quantità di azioni comprata e dunque sono proprietario di una quota di capitale di
rischio
differenze tra azioni e obbligazioni
inoltre, a differenza dalle obbligazioni dal 2002 non esiste più un lotto minimo di compravendita,
oggi infatti possiamo permetterci di comprare anche una singola azione
da febbraio ad aprile si tengono le assemblee delle società per azioni.In queste assemblee si
discutono eventuali operazioni più o meno complesse che possono interessare la direzione generale
o specifica di determinate funzioni aziendali che sono soggette ad avvallamento tramite votazione
degli azionisti. In queste assemblee si potrebbe anche decidere l'emissione di ulteriori azioni
(ricordati che le azioni nella loro totalità corrispondono al capitale sociale). Nelle assemblee che si
tengono nel primo quarto dell'anno di solito si presentano i dati dell'anno passato es. Dati Anno
2020 per l'assemblea del primo trismestre 2021. in queste assemblee si discutono, come accennato
in precedenza, operazioni ordinarie e straordinarie.