-La finanza aziendale ha per oggetto l’elaborazione di regole di comportamento per la funzione
finanziaria, Competono alla funzione finanziaria tutte le decisioni che hanno per oggetto la
gestione dei flussi di risorse di capitale (fonti e impieghi)
-Compiti della funzione finanziaria:
1. gestione delle fonti esterne (trasparenza in base alla quotazione
2. gestione della tesoreria
3. gestione degli investimenti finanziari
4. controllo finanziario
5. gestione dei crediti commerciali e dei debiti di fornitura, attraverso la gestione delle dilazioni di
pagamento che possono dare vantaggi competitivi. È anche vero che tale dilazione va considerata
come rischio di insolvenza, ovvero il rischio che i miei clienti non possono pagare. Va sottolineata
la forte connessione e confronto tra l’area commerciale e finanziaria.
Due concetti collegati, ciclo di vita del prodotto, start up e matrice stato evolutivo ideale della
funzione finanziaria
--nel ciclo di vita notiamo la fase di SEED della start up, periodo di incubazione e di crescita di un
impresa che avrà un fabbisogno finanziario notevolmente maggiore rispetto ad un impresa già
avviata e consolidata, l’investitore dove investirebbe? Sicuramente sceglierebbe l’impresa più
sicura nella fase di maturità. Ciò nonostante anche l’impresa consolidata e apparentemente più
sicura, dovrà attuare interventi di rilancio del prodotto per evitare il declino.
-le H-FARM sono le cosidette imprese di incubazione o accelleratore che finanziano le start up, che
dipendono dal crowndfunding.
-passando alla matrice dello stato evolutivo notiamo che
-nel punto 1 abbiamo imprese con piena mobilità finanziaria, verso la fase di mobilità
-nel punto 2 sono rappresentate imprese che crescono ma che tendono a indebitarsi ed a coprire
male i fabbisogni
-nel punto 3 notiamo come la strategia del punto 2 possa essere opposta, nel senso che vi sono
imprese che possono decidere di essere autosufficienti, ovvero di reinvestire gli utili per la ricerca
e lo sviluppo, mantenendo un livello di indebitamento basso.
-nel punto 4 notiamo lo scenario peggiore, ovvero imprese che devono rivalutare la gestione dei
proprio flussi e fabbisogni, siamo nel probabile declino.
SISTEMI FINANZIARI, SALDI FINANZIARI E MODELLI DI INTERMEDIAZIONE
-definizione, struttura attraverso cui si svolge la funzione finanziaria, ossia la produzione e l’offerta
dei servizi finanziari. Queste forme organizzate svolge la funzione di intermediazione, accumula
ricchezza ed inoltre permette la ridistribuzione della ricchezza.
- Forme organizzate di collegamento tra coloro che possiedono un’eccedenza di risorse finanziarie
(surplus finanziario) e soggetti che esibiscono una carenza di risorse finanziarie (deficit finanziario)
Possiamo dire che è una funzione sociale, partendo dal presupposto che le risorse non sono
infinite, vanno dunque selezionati i soggetti meritevoli di tali risorse.
-dunque, architetture complesse che svolgono funzione di trasferimento e trasformazione, la
banca in qualunque momento deve rendere la liquidità del conto, si assume rischi nel senso che
liquidità di risparmiatori sono investiti in prestiti o attività finanziarie
Architetture complesse che svolgono la funzione di trasferimento di risorse finanziarie accumulate
dai risparmiatori a quanti necessitano di finanziare investimenti produttivi o di acquistare beni
durevoli e non
- Elementi che ne determinano la struttura: i contratti finanziari, gli intermediari finanziari, i
mercati finanziari, le norme/autorità regolatrici degli scambi finanziari
Il saldo contabile finanziario determinato dalla contrapposizione tra entrate e uscite è il risparmio
realizzato dall’agente economico nel periodo. L’esempio applicato allo stato italiano sono entrate
ovvero tasse, mentre uscite sono collegate ai servizi o stipendi. I bot (titoli italiani) coprono i debiti
che si possono creare. (esempio del pubblico). Quello che eccede positivamente è utilizzato per …
-gli investimenti reali, Il saldo finanziario, SF = S – I = ∆AF – ∆PF
I movimenti monetari che fanno capo al singolo agente economico non si esauriscono con le
operazioni correnti, ma comprendono anche transazioni realizzate in funzione dell’accumulazione
del capitale reale (spese in conto capitale).
Queste operazioni producono modificazioni nelle consistenze patrimoniali.
Lo sbilancio tra risparmio e variazione delle attività reali è denominato saldo finanziario
Il saldo finanziario (SF = S – I) che può assumere:
valore positivo (S > I), ii. negativo (S < I) iii. o nullo (S = I)
-Unità in surplus: agenti economici che presentano un risparmio superiore all’investimento in
attività reali, ovvero coloro il cui reddito disponibile risulta superiore alla spesa per beni di
consumo e di investimento (datore di risorse)
-Unità in deficit: agenti economici che presentano un risparmio inferiore all’investimento in
attività reali, ovvero coloro il cui reddito corrente risulta insufficiente a finanziare la spesa corrente
per consumi e la spesa in conto capitale per l’acquisizione di beni d’investimento reali (prenditore
di risorse)
Si cerca di trovare conciliazione tra i due soggetti. L’intermediario cerca di adattare le esigenze per
ogni persona, cerca di costruire rapporti bilaterali personalizzati. Trasforma risorse in termini di
rischio e di durata
Mercato primario Il mercato primario individua quel complesso di operazioni attraverso le quali il
pubblico dei risparmiatori (unità in surplus) sottoscrive strumenti finanziari di nuova emissione
contro il versamento, a favore dell’emittente (unità in deficit), di mezzi finanziari
-forme organizzative, come si emettono i titoli, collocamento pubblico per i piccoli risparmiatori, la
platea del pubblico è ampia, abbiamo tanti soggetti nei datori di fondo
-L’emissione di strumenti finanziari (ossia l’attivazione di operazioni di mercato primario) può
avvenire secondo differenti modalità in relazione alla struttura stessa del procedimento di
emissione seguito dall’emittente, nonché sulla base delle caratteristiche economico-tecniche degli
strumenti finanziari da emettere
-IPO, collocamento pubblico in cui emetto nuovo titolo nei mercati finanziari. Tanti titoli, tante
persone che comprano nei mercati
-collocamento privato, abbiamo meno pubblico, poche unità in deficit
-collocamento a grandi investitori, FONDI
-collocamento tramite asta: titoli di stato
Mercato secondario Il mercato secondario, invece, individua il complesso di negoziazioni su
strumenti finanziari già in circolazione e collocati presso il pubblico dei risparmiatori
Un'altra classificazione che serve sui mercati secondario è il breve-medio-lungo
-Mercato monetario Ha per oggetto strumenti finanziari a breve termine (normalmente entro i 12
mesi). Prevale la funzione di gestione della liquidità degli operatori, in italia siamo sbilanciati sul
pubblico.
-Mercato dei capitali Ha per oggetto strumenti a medio – lungo termine. Alimenta circuiti
finanziari che, in rapporto alla durata della disponibilità dei fondi, sono a fronte di fabbisogni per
investimenti in capitale fisso.
Forme organizzative, cosa significa, come fare a fare in modo che la funzione attribuita sia svolta,
come faccio a sottoscrivere un singolo titolo, è un’organizzazione di processo che va messa in atto,
come faccio ad organizzare degli scambi di titoli? Abbiamo bisogno di regole e procedure, la
struttura è un problema di ruolo degli INTERMEDIARI. Tali circuiti NON sono autonomi. Se non ci
fossero procedure e luoghi identificati. TRADING online, piattaforma che da la strumentazione per
negoziare in borsa. Se il mercato secondario non funziona, non possiamo scambiare il titolo.
-mercato a ricerca autonoma, forma non REALE che possiamo solo teorizzare, sostanzialmente chi
vuole vendere ed acquistare ricercano la controparte in maniera autonoma, sostenendo costi di
TRANSAZIONE ed INFORMAZIONE, tutto ciò viene svolto in autonomia. È un mercato che non
approssima il prezzo perfetto,
L’incidenza degli oneri di informazione e del tempo impiegato per individuare la contropartita
migliore possono indurre l’investitore a limitare la ricerca della controparte a quella che soddisfi
solo alcune delle sue richieste. Siamo interessati al prezzo perfetto visto la presenza del PRICING,
in una struttura tale ho un prezzo. Come se dovessi vendere casa senza l’agenzia immobiliare, e
non è detto che il prezzo sia quello perfetto.
In questo mercato gli intermediari non ha convenienza e non si colloca in un mercato come
questo. Questi sono da considerare come mercati piccoli, siamo nella teoria, nel caso di imprese
non quotate che emettono obbligazioni per conto proprio
La circostanza che in questo tipo di mercato non vi siano intermediari è senz’altro indicativa della
ridotta entità del volume di scambi in esso attivabili
-BROKER, relazioni dell’intermediario sono tante, esempio agente immobiliare, il quale ha molti
contatti, introduciamo una figura che fa il BROKERAGGIO, mettere in contatto le contro parti.
Stiamo sempre parlando di banche, che si fanno pagare una commissione DOPO aver trovato la
contro parte.
In questa forma di mercato è previsto l’intervento di una particolare categoria di intermediari
(broker) i quali, dietro il pagamento di una commissione, assolvono il compito di ricercare
contropartite alla propria clientela. Il soggetto fa impresa proprio sul servizio di ricerca della
controparte. Il dealer invece svolge una cosa diversa e assume un rischio maggiore, il broker si
limita alla ricerca della controparte, ACQUIRENTE O VENDITORE, egli non sarà mai la controparte.
Non è mai controparte diretta.
Poiché la remunerazione per l’attività di intermediazione da essi svolta avviene solo all’effettiva
conclusione dello scambio dello strumento finanziario, i broker hanno convenienza ad operare
solo in mercati nei quali il volume delle negoziazioni realizzabili è rilevante. Solo in questo modo la
domanda e l’offerta si incrociano.
I prezzi derivano da una trattativa bilaterale (tra broker dell’acquirente e broker del venditore) e
non necessariamente sono il risultato di un meccanismo di comparazione tra tutte le potenziali
controparti presenti nel mercato
Nemmeno in questo caso abbiamo il prezzo PERFETTO. Non è necessariamente un risultato di
comparazione tra tutte le controparti del mercato. è un mercato che evolve ma ancora non risolve
il fatto che le controparti trovino soddisfazione e prezzo perfetto.
Su questo tipo di servizio abbiamo una commissione sulla percentuale sulle singole transazioni o
su una parte fissa + variabile, parliamo di servizio ai singoli. Questo servizio vedremo poi che si
sviluppa in questi successivi.
Da qui in poi abbiamo forme organizzative di borsa, su come funziona oggi IN PRATICA
-DEALER (mercati all’ingrosso dei titoli di stato), tagli grossi sui titoli di stato (milioni di titoli),
mercati all’ingrosso in cui solo chi ha grosse disponibilità può accedervi.
L’intermediario diventa il nostro acquirente, questo tipo di mercato risolve l’esecuzione
dell’operazione, abbiamo infatti certezza di portare a termine l’operazione
Il dealer è un intermediario che si pone quale contropartita diretta di chi intende acquistare o
vendere strumenti finanziari, sollevando in tal modo il cliente dall’incertezza circa l’esecuzione del
suo ordine.
In questo caso negoziamo direttamente con il dealer, il quale ha in bilancio titoli e liquidità in base
a che parte siamo. Le banche che fanno questo tipo di attività hanno configurazione particolare a
bilancio, non tutte le banche sostengono questa forma tecnica di DEALER, solo alcuni soggetti
intermediari fanno mercato, in quanto devono avere una certa solidità in termini di bilancio.
Questo dealer ci fa un prezzo, ci rivolgiamo a “lui” ed egli quota un prezzo di acquisto e uno di
vendita
Il dealer opera indicando al cliente due differenti prezzi: uno, più basso, al quale il dealer è
disposto ad acquistare gli strumenti finanziari dal cliente e uno, più alto, al quale è invece disposto
a vendere gli strumenti finanziari al cliente.
Egli quota uno SPREAD denaro-lettera, acquisto-vendita, la differenza tra questi due prezzi è lo
SPREAD per far si che egli ne tragga vantaggio.
Questo spread è il ricavo tipico dei dealer, è la remunerazione per il rischio che l’intermediario si
sta assumendo. Il rischio è alto perché ha molti titoli con volumi di negoziazione bassi
La differenza tra i due prezzi proposti prende il nome di «spread denaro-lettera» e rappresenta la
remunerazione per il rischio connesso al mantenimento della posizione in strumenti finanziari
il ricavo tipico del dealer con il quale far fronte ai costi per l’effettuazione della propria attività.
il prezzo perfetto è più stimato nell’asta.
Un mercato di questo tipo per funzionare deve avere TANTI concorrenti per avere più quotazioni.
DEVO poter scegliere da che mercato andare in base allo spread.
Il regolamento di borsa italiana approvato dalla consob ci da delle direttive sullo spread, sulla
quotazione dei titoli, sullo short, abbiamo dunque un ente esterno che da indicazioni e linee guida
che però nel concreto sono molto più complessi.
Il DEALER esprime i prezzi, sul titolo ALFA ci da uno spettro di acquisto e vendita. In qualità di
soggetti che vogliono negoziare (io il risparmiatore), il mercato ci offre TRE Dealer in concorrenza. I
soggetti che entrano in questi mercati applicano le proposte dei DEALER, facendo mercato, si
opera una scelta di prezzo migliore, se non è concorrente non abbiamo efficienza
Un investitore intenzionato ad acquistare il titolo Alfa negozierà con il dealer B in quanto per il suo
acquisto pagherà 99 ,05 che è il prezzo più basso tra quelli proposti dai tre dealer e ai quali essi
sono disposti a vendere il titolo Alfa
Un investitore intenzionato, invece, a vendere il titolo Alfa negozierà con il dealer A in quanto
incasserà 98 ,75 che è il prezzo più alto tra quelli proposti dai tre dealer e ai quali essi sono disposti
ad acquistare il titolo Alfa .
-Mercato ad ASTA, forma di borsa italiana per i piccoli investitori, è un evoluzione del mercato dei
BROKER, per la sua attitudine di concentrare tutti gli ordini, permette di avvicinarsi al PREZZO
perfetto, per concentrare gli ordini di acquisto di vendita, ovvero luoghi fisici di contrattazione
oppure oggi SERVIZI e PIATTAFORME telematiche per far si che ogni contrattazione si concentri.
Stiamo andando sempre di più nel telematico.
Abbiamo due tecniche d’asta
-asta a chiamata
-asta continua
Borsa italiana funziona con tutte e due forme tecniche di asta, non sono alternative, sono
alternative in termini temporali, abbiamo la compresenza di questi due tipi
-asta a chiamata, Con l’asta a chiamata la fissazione del prezzo avviene « chiamando » uno per
volta, secondo un ordine prestabilito, i titoli da negoziare.
Attraverso questa procedura si ha la fissazione di un unico prezzo in grado di soddisfare quanta più
domanda e quanta più offerta possibili: il prezzo che scaturisce dall’asta è senza dubbio un prezzo
di elevata qualità. Si concentrano gli ordini in un unico momento
L’asta a chiamata era l’unico modo possibile per svolgere il mercato finanziario nei luoghi fisici,
borsa valori alle grida, aste a chiamata e a gridata (anni 90 recinti alle grida)
(a guide to oper OUTCRY arbitrage hands singnal) (sito borsa italiana) (comprendersi nello
scambio)
Ad oggi grazie alle tecnologie, abbiamo l’asta a chiamata con diversi ORARI, dalle 9.00 apre la
borsa italiana, chiamata contemporanea telematica per tutti i titoli. Abbiamo un algoritmo che
stima tutte le domande e offerte imputate, devono stabilire un unico prezzo, ciò che prima si
faceva gesticolando, il prezzo apre, se non si trova il prezzo, il titolo non APRE nella seduta di asta
a chiamata, aprirà probabilmente in negoziazione sucessiva con l’asta continua.
L’asta chiamata cerca il prezzo perfetto.
Ha due difetti.
i. scarsa attitudine a soddisfare gli ordini che provengono in via continuativa con
conseguente creazione di negoziazioni fuori mercato
ii. difficoltà di creare una reale interazione tra i partecipanti all’asta e tutti gli altri operatori,
anche oggi in telematica vi si perde l’interazione nell’arco di un intera giornata borsistica
per trovare un prezzo di apertura e un prezzo di chiusura
Quali sono i nostri mercati? Il mercati azionario italiano MTA, divisione per tipologia di
investimento e di strumenti finanziari, collegamento grazie alla globalizzazione. Non è il mercato
che ha allungato gli orari.
Analisi finanziarie di investimento, riclassificazione indici e rendiconto
-criteri di riclassificazione SP e CE
Lo Stato Patrimoniale può essere riclassificato secondo i seguenti criteri
a. Liquidità ed esigibilità b. Pertinenza gestionale
Il Conto Economico può essere riclassificato secondo i seguenti criteri
a. Fatturato e costo del venduto b. Produzione e valore aggiunto
4. Indici di redditività
ROI, return on investment, redditività della gestione operativa
roa, return on assets
ROS, return on sale, turnover del capitale investito
Quante delle mie vendite si sono trasformate in redditività operativa.
EBIT / REDDITO NETTO VENDITE x REDDITO NETTO VENDITE / cap investito netto operativo
ROE, redditività complessiva, reddito netto /capitale netto
5. Indici di mercato o multipli di borsa, applicabili a società quotate (definizione del pricing) quel
prezzo di mercato coincide veramente con gli indicatori (value investing)
Rendiconto FINANZIARIO,
Per creare il rendiconto necessitiamo del conto economico, possibilmente riclassificato la
variazione dei due bilanci di stato patrimoniale.
Passaggio da un’analisi di tipo statico (bilanci determinato momento) ad un’analisi di tipo
dinamico. Primo step è il calcolo dei flussi di cassa:
-ammontare delle risorse generate e assorbite in un anno, dato periodo.
-la area di provenienza e la destinazione delle risorse.
-ottica consuntiva e preventiva,
-esiste una metodologia diretta, movimentazioni singole o indiretta, rettifiche agli schemi di
bilancio
van
1. Impiega flussi di cassa,
2. Utilizza tutti i flussi di cassa del progetto,
3. Attualizza correttamente i flussi di cassa, attualizza riportandoli al tempo zero.
Comparazione con altri progetti di investimento, utilizzo la cifra per investire in un’altra
attività finanziaria, costo opportunità, investire in una attività finanziaria dello stesso
valore, toglie la possibilità di investire in una attività con rischio uguale. L’investimento
dovrà quindi fruttarmi almeno il tasso…
Debito e capitale, il costo del capitale è la media ponderata di questi due costi
Quanto mi serve per finanziare l’investimento…
Se VAN = 0: dopo aver assicurato il servizio del debito, il valore dei flussi monetari originati dal
progetto sono in grado di soddisfare solo le attese di redditività minima dei conferenti il capitale
proprio
Pay back period
Il tempo di recupero rappresenta il periodo di tempo necessario per recuperare la spesa
d’investimento attraverso i flussi monetari della gestione corrente
Il Tempo di recupero assume implicitamente una correlazione positiva tra la durata del periodo di
recupero e il rischio dei progetti
Più breve è la durata, maggiore il grado di liquidità dell’investimento ✓ Più breve è la durata,
minore è il rischio del progetto
È un indicatore di rischio, che di redditività, rischio di liquidità, un attività è liquida se la posso far
tornare liquida facilmente.
La regola del tempo di recupero prevede la definizione di una specifica data di rientro (cut-off
date)
Paragone con la vita utile del bene e la vita dell’impresa. Arbitrarietà limitata da quanto può
durare l’investimento.
Approccio di semplicità, criterio semplice per investimenti principali dell’impresa
Problematiche: applichiamo il van… progetto con flussi alti all’inizio aumentano il VAN perché i
flussi sono reinvestiti.
1. il timing dei flussi di cassa all’interno del tempo di recupero, visto il confronto tra A e B.
2. i pagamenti successivi al tempo di recupero, se un valore fuori dal periodo di recupero di 3
anni diventa un numero maggiore, il van ne risente è nettamente maggiore
È un criterio che va aggiunto al VAN, il PBP visto da solo ha delle limitazioni molto forti nel risultato
che genera
Per correggere il pbp,