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Corporate Finance

Principi della finanza aziendale


Le tre questioni fondamentale della finanza aziendale:
1- In quale attività a lungo termine investire? Si parla di CAPITAL BUDGETING, ovvero un
processo di realizzazione e gestione degli impieghi di capitale su attività di lunga durata
2- Come può l’impresa raccogliere le risorse necessarie a realizzare le proprie spese in conto
capitale? Quali risorse necessarie per le spese? Si parla di STRUTTURA FINANZIARIA.
3- Come dovrebbero essere gestiti i flussi di cassa operativi a breve termine dell’impresa, si parla
di CAPITALE CIRCOLANTE NETTO, ovvero gestione di flussi di cassa operativi a breve termine, e
di pianificazione finanziaria, ovvero dinamica temporale per gestire

-La finanza aziendale ha per oggetto l’elaborazione di regole di comportamento per la funzione
finanziaria, Competono alla funzione finanziaria tutte le decisioni che hanno per oggetto la
gestione dei flussi di risorse di capitale (fonti e impieghi)
-Compiti della funzione finanziaria:
1. gestione delle fonti esterne (trasparenza in base alla quotazione
2. gestione della tesoreria
3. gestione degli investimenti finanziari
4. controllo finanziario
5. gestione dei crediti commerciali e dei debiti di fornitura, attraverso la gestione delle dilazioni di
pagamento che possono dare vantaggi competitivi. È anche vero che tale dilazione va considerata
come rischio di insolvenza, ovvero il rischio che i miei clienti non possono pagare. Va sottolineata
la forte connessione e confronto tra l’area commerciale e finanziaria.

-ciclo di sviluppo della funzione finanziaria


L’analisi deve essere: a. Storicizzata b. Contestualizzata c. Relativizzata
Per spiegare:
1. I diversi gradi di libertà nei comportamenti finanziari (vincoli)
2. I diversi stimoli a progredire lungo il percorso di qualificazione della funzione finanziaria (effetti
di disciplina)

-organizzazione della funzione finanziaria


1. Alla dimensione e alla complessità organizzativa della società, tipico organigramma dell’impresa
2. Alla tipologia giuridica – organizzativa (capogruppo, filiale di multinazionale …) sorge il problema
della gestione della multivaluta, più flussi con diverse valute, sussiste la necessità di integrare più
flussi.
3. Alle scelte di posizionamento sui mercati finanziari (società quotata o non quotata) e con
interesse dei piccoli azionisti
4. Al settore di appartenenza , ad esempio se appartieni ad un determinato settore come la grande
distribuzione.
5. Al grado di sviluppo tecnologico e al contesto competitivo di riferimento, sviluppo della cripto,
bitcoin…

-obiettivo e figura del CFO


CFO: Chief financial officer,I compiti del manager finanziario sono: Creare valore dalle attività di
capital budgeting, di finanziamento e di gestione del capitale circolante
L’obiettivo fondamentale del management finanziario è creare ricchezza o aggiungere valore per
la proprietà dell’impresa e Massimizzare il prezzo delle azioni dell’impresa (imprese quotate)
-Stato evolutivo della funzione finanziaria
1. Integrare le scelte finanziarie nel disegno strategico dell’impresa
2. Assicurare piena ed equilibrata copertura ai fabbisogni finanziari derivanti dalle azioni
intraprese a supporto del posizionamento competitivo

Due concetti collegati, ciclo di vita del prodotto, start up e matrice stato evolutivo ideale della
funzione finanziaria

--nel ciclo di vita notiamo la fase di SEED della start up, periodo di incubazione e di crescita di un
impresa che avrà un fabbisogno finanziario notevolmente maggiore rispetto ad un impresa già
avviata e consolidata, l’investitore dove investirebbe? Sicuramente sceglierebbe l’impresa più
sicura nella fase di maturità. Ciò nonostante anche l’impresa consolidata e apparentemente più
sicura, dovrà attuare interventi di rilancio del prodotto per evitare il declino.
-le H-FARM sono le cosidette imprese di incubazione o accelleratore che finanziano le start up, che
dipendono dal crowndfunding.
-passando alla matrice dello stato evolutivo notiamo che
-nel punto 1 abbiamo imprese con piena mobilità finanziaria, verso la fase di mobilità
-nel punto 2 sono rappresentate imprese che crescono ma che tendono a indebitarsi ed a coprire
male i fabbisogni
-nel punto 3 notiamo come la strategia del punto 2 possa essere opposta, nel senso che vi sono
imprese che possono decidere di essere autosufficienti, ovvero di reinvestire gli utili per la ricerca
e lo sviluppo, mantenendo un livello di indebitamento basso.
-nel punto 4 notiamo lo scenario peggiore, ovvero imprese che devono rivalutare la gestione dei
proprio flussi e fabbisogni, siamo nel probabile declino.
SISTEMI FINANZIARI, SALDI FINANZIARI E MODELLI DI INTERMEDIAZIONE
-definizione, struttura attraverso cui si svolge la funzione finanziaria, ossia la produzione e l’offerta
dei servizi finanziari. Queste forme organizzate svolge la funzione di intermediazione, accumula
ricchezza ed inoltre permette la ridistribuzione della ricchezza.
- Forme organizzate di collegamento tra coloro che possiedono un’eccedenza di risorse finanziarie
(surplus finanziario) e soggetti che esibiscono una carenza di risorse finanziarie (deficit finanziario)
Possiamo dire che è una funzione sociale, partendo dal presupposto che le risorse non sono
infinite, vanno dunque selezionati i soggetti meritevoli di tali risorse.
-dunque, architetture complesse che svolgono funzione di trasferimento e trasformazione, la
banca in qualunque momento deve rendere la liquidità del conto, si assume rischi nel senso che
liquidità di risparmiatori sono investiti in prestiti o attività finanziarie
Architetture complesse che svolgono la funzione di trasferimento di risorse finanziarie accumulate
dai risparmiatori a quanti necessitano di finanziare investimenti produttivi o di acquistare beni
durevoli e non
- Elementi che ne determinano la struttura: i contratti finanziari, gli intermediari finanziari, i
mercati finanziari, le norme/autorità regolatrici degli scambi finanziari

-noi ci interessiamo alle obbligazioni, azioni, mercati e imprese


-i sistemi non sono infrastrutture statiche, nel senso che abbiamo stimoli in questi sistemi,
l’innovazione finanziaria che stiamo vivendo è sicuramente tecnologica, FIN TECH, tante aziende o
nuove tecnologie, molti soggetti entranti stanno conquistando quote di mercato per innovazioni,
sono stimoli esogeni, strumenti che utilizzano la moneta bancaria (conto corrente, forma di
deposito) come valuto la moneta? Quando abbiamo un buon conto corrente? Non è da guardare il
rendimento ma i costi del conto corrente della banca, quanto mi costa il conto corrente e che
servizi mi offre, esempio di una serie di servizi disponibili.
-in questo caso siamo consumatori, che scelgono un servizio di pagamento. Le applicazioni che
scegliamo sono intuitive e devono essere convenienti.
-la finanza studia anche la percezione del rischio di diversi metodi di pagamento
FUNZIONE dei sistemi finanziari
Le funzioni svolte sono:
- Allocazione delle risorse finanziarie o funzione di intermediazione finanziaria
-funzione monetaria (SWIFT, sistema di “messaggi” tra banche (tema russia ucraina))
-funzione di trasmissione degli impulsi di politica monetaria, politiche espansive ed restrittive, il
sistema trasmette questi impulsi sulla base di indicatori che muovono il tasso di interesse, che
condiziona il mercato interbancario, tasso a cui la banca fa riferimento quando presta liquidità.
- Funzione di gestione dei rischi (distribuzione e trasferimento dei rischi – Risk management)
mediante lo sviluppo di strumenti contrattuali ad-hoc (ad esempio, polizze assicurative, strumenti
derivati, strumenti a copertura dei rischi) e tecniche gestionali idonee a limitare i rischi (quali il
portfolio management e la cartolarizzazione o securitization) che redistribuiscono il rischio.

FUNZIONE DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA


Il trasferimento di risorse avviene nel tempo e nello spazio, abbiamo soggetti con surplus positivi
e altri soggetti con saldo finanziario negativo
Ogni volta che abbiamo un differimento temporale sorge un RISCHIO, ovvero il rischio che non
ritorni indietro, inoltre c’è il rischio di cambio di valore reale.
-i comportamenti economici adottati dalle singole unità economiche elementari sono finalizzati a
modificare, per ogni dato intervallo temporale, la dotazione iniziale di ricchezza.
Le operazioni svolte da ciascun agente economico possono trovare ideale rappresentazione
contabile
i. In un conto patrimoniale espressione degli stock di beni di proprietà, crediti e debiti e per
differenza della ricchezza netta (crediti debiti)
ii. In un conto economico riassuntivo dei flussi di risorse in entrata e in uscita in un
determinato periodo temporale (operazione corrente) attenzione però che la contabilità
ragiona in termini di flussi e non in termini di competenza.

-ricchezza totale, sommiamo tutte le


attività, meno le passività, troviamo la
ricchezza di un paese.

Entrata corrente, può essere uno stipendio, mentre le uscite


di corrente benzina ad esempio, spese mediche ecc…
risparmio è la contrapposizione
Il risparmio può essere talvolta negativo, dovrò dunque
indebitarmi con un prestito personale, ovvero rateizzare la
spesa di ogni cosa.

Il saldo contabile finanziario determinato dalla contrapposizione tra entrate e uscite è il risparmio
realizzato dall’agente economico nel periodo. L’esempio applicato allo stato italiano sono entrate
ovvero tasse, mentre uscite sono collegate ai servizi o stipendi. I bot (titoli italiani) coprono i debiti
che si possono creare. (esempio del pubblico). Quello che eccede positivamente è utilizzato per …
-gli investimenti reali, Il saldo finanziario, SF = S – I = ∆AF – ∆PF
I movimenti monetari che fanno capo al singolo agente economico non si esauriscono con le
operazioni correnti, ma comprendono anche transazioni realizzate in funzione dell’accumulazione
del capitale reale (spese in conto capitale).
Queste operazioni producono modificazioni nelle consistenze patrimoniali.

Lo sbilancio tra risparmio e variazione delle attività reali è denominato saldo finanziario
Il saldo finanziario (SF = S – I) che può assumere:
valore positivo (S > I), ii. negativo (S < I) iii. o nullo (S = I)
-Unità in surplus: agenti economici che presentano un risparmio superiore all’investimento in
attività reali, ovvero coloro il cui reddito disponibile risulta superiore alla spesa per beni di
consumo e di investimento (datore di risorse)
-Unità in deficit: agenti economici che presentano un risparmio inferiore all’investimento in
attività reali, ovvero coloro il cui reddito corrente risulta insufficiente a finanziare la spesa corrente
per consumi e la spesa in conto capitale per l’acquisizione di beni d’investimento reali (prenditore
di risorse)

-chi ha saldo positivo, ha convenienza economica ad investire, si andrà a valutare il costo


opportunità.
Al saldo finanziario corrisponde una variazione degli altri elementi dello Stato patrimoniale, quelli
di natura finanziaria (AF e PF)
▪ Un operatore in surplus avrà un risparmio in grado di finanziare sia la spesa in AR, sia
l’investimento in AF, o in alternativa di ridurre l’eventuale esposizione debitoria (PF)
▪ Un operatore in deficit, al fine di realizzare le esigenze dettate dal processo di accumulazione
reale (AR) dovrà integrare il risparmio mediante l’acquisizione di nuovi finanziamenti (PF),
ovvero smobilizzando AF accumulate in precedenza (il soggetto si indebita, o vende delle
immobilizzazioni, non può investire perché ha saldo negativo, dovrà integrare il risparmio con
liquidazioni)
-siamo di fronte a due posizioni opposte, in cui in mezzo abbiamo il sistema finanziario.
-tutto ciò si applica ai settori istituzionali
gruppo omogeneo (società simili) di persone fisiche e giuridiche (unità istituzionali) che dispone
di autonomia e capacità decisionale in campo economico-finanziario
1. le società non finanziarie,
2. le società finanziarie,
3. le amministrazioni pubbliche,
4. le famiglie e gli enti senza finalità di lucro
5. e il resto del mondo (settore estero).

-da cosa dipende il divario tra accumulo e risorse?


Dipenderà dalle leve come il livello di reddito (si parla spesso di salario minimo)
Dai prezzi (in area euro abbiamo una omogeneità di trattamento)
Dal ruolo della pubblica amministrazione, modelli di stato che dipendono da scelte di welfare.
come il passaggio dalla previdenza pubblica alla previdenza privata (ho stanziato un fondo
pensione)

-Funzione di intermediazione finanziaria, abbiamo due diversi tipi


Il meccanismo interno è definito circuito,
-circuito finanziario diretto o indiretto, Che differenza c’è?
-Diretto, perché le risorse passano direttamente dal datore di fondi al prenditore di fondi
(obbligazione fca, passività fin. per fca, ma per chi la detiene è una attività finanziaria)
Differenza tra acquistare e sottoscrivere un’obbligazione o una azione, differenza tra mercato
primario o secondario, sottoscrivere quando c’è un’azione che deve ancora essere emessa,
sottoscrivo quando prendo azioni ancora da emettere.
Differenza mercato primario, dove l’imprenditore si sta finanziando (di emissione) e mercato
secondario (dove avvengono gli scambi di titoli)
La difficoltà nell’incontro tra datore e prenditore di fondi.
Anche nel crowdfunding ho una piattaforma, ho un progetto e chiedo alla folla di contribuire al
progetto
Problemi di costi e inefficienze, difficoltà nell’entrare in contatto
Intermediazione mobiliare, In un canale di questo tipo tutti gli eventi avversi si ripercuotono sul
datore di fondi. In mezzo tra il datore e il prenditore ci sta l’intermediario. Spesso l’intermediario è
un consorzio, che svolge più ruoli. Sono una serie di servizi a supporto tra l’unità in surplus e
l’unità in deficit. Si cerca di far incontrare le due parti, all’interno i mercati finanziari giocano un
ruolo fondamentale (siamo sul primario, emissione di nuove attività fin.
il circuito diretto può essere autonomo o intermediato

-circuito finanziario indiretto, relazione intermediata da un soggetto (banca intermediario fin),


adesso la relazione è spezzata in due, i rischi non sono solo del datore di fondi
Il prenditore di fondi ha una passività isciritta nell’attivo della banca (intermediario finanziario) la
banca prende risorse, ha bisogno di passività finanziarie (depositi per noi attività, per la banca
passività) ma la banca impiega anche avendo attività finanziarie.

Si cerca di trovare conciliazione tra i due soggetti. L’intermediario cerca di adattare le esigenze per
ogni persona, cerca di costruire rapporti bilaterali personalizzati. Trasforma risorse in termini di
rischio e di durata

-ruolo degli intermediari (banca e non solo..)


L’intermediario si sostituisce alle unità in avanzo nella selezione dei progetti da finanziare, è lui che
sceglie a chi affidare, la banca valuta l’affidabilità (istruttoria di fido) delle unità in disavanzo, la
banca fornisce a chiunque il finanziamento? Verifica la solvibilità facendo analisi di bilancio
(valutano la capacità prospettica di reddito), inoltre sarebbe bene vedere fisicamente l’azienda, la
sua sede, la banca deve rendere conto anche al datore di fondi, (banca etica, intermediazione AD,
suddivisione in area di rischio (rischio di mercato, operativo, di liquidità, di credito…
organigramma suddiviso in area funzionali in base al rischio )) la banca seleziona buoni prenditori
di fondi e garantisce rendimento ai datori di fondi.
L’intermediario realizza un processo di trasformazione qualitativa e quantitativa di alcuni caratteri
del proprio attivo patrimoniale rispetto a quelli del passivo.
-SIM, società intermediazione mobiliare,
il panorama istituzionale è più complesso di quello funzionale, prendiamo istituzioni che fanno
solo circuiti diretti ed indiretti.

-Il nostro sistema è orientato agli intermediari finanziari


La predominanza del ruolo svolto dai circuiti diretti o indiretti nell’allocazione delle risorse
monetarie porta ad identificare due distinti modelli o orientamenti dei sistemi finanziari
C’è sempre convergenza tra i due modelli, il mercato finanziario è ritenuto piccolo in italia, ma a
seguito di molti processi di fusioni.
-mercati finanziari APERTI, (intermediazione mobiliare), luogo dello scambio, strutture regole e
procedure funzionali allo scambio di attività finanziarie, REGOLE in tutto il sistema, autodisciplina
per il loro funzionamento, strutture sempre più non fisiche, non siamo più al concetto di edificio,
ad oggi si tratta di struttura tecnologica, funzionali allo scambio di attività finanziarie caratterizzate
da predisposizione contrattuale alla CIRCOLAZIONE, titoli autonomi e standardizzati, autonomi nel
senso che quei titoli incorporano i diritti contrattuali del possessore e fungono da strumento di
circolazione, se ho un azione ho una serie di diritti, titoli che incorporano dei diritti.
-il diritto principe dell’azione è il DIVIDENDO e la votazione. Per ogni singola emissione, i titoli
hanno tutti gli stessi diritti.
-c’è l’intervento pubblico, le borse valori sono sotto CONSOB… presenza di procedure,
contrattazione avviene in un determinato orario, imputazione degli ordini,…

-funzione dei mercati finanziari


Mercato primario
-consentono il finanziamento dei soggetti che investono in AR, attività reali (soggetti in deficit)
-consentono l’investimento ai soggetti in surplus
-consente anche la circolazione e negozziazione
(mercato secondario) e
- fare il pricing (la valutazione) degli strumenti scambiati
Nel momento in cui i titoli sono emessi, devono essere anche negoziati e scambiati, nel momento
che io scambio devo stabilire un prezzo, mercati quotati, vi sono operazioni complicate.

Mercato primario Il mercato primario individua quel complesso di operazioni attraverso le quali il
pubblico dei risparmiatori (unità in surplus) sottoscrive strumenti finanziari di nuova emissione
contro il versamento, a favore dell’emittente (unità in deficit), di mezzi finanziari
-forme organizzative, come si emettono i titoli, collocamento pubblico per i piccoli risparmiatori, la
platea del pubblico è ampia, abbiamo tanti soggetti nei datori di fondo
-L’emissione di strumenti finanziari (ossia l’attivazione di operazioni di mercato primario) può
avvenire secondo differenti modalità in relazione alla struttura stessa del procedimento di
emissione seguito dall’emittente, nonché sulla base delle caratteristiche economico-tecniche degli
strumenti finanziari da emettere
-IPO, collocamento pubblico in cui emetto nuovo titolo nei mercati finanziari. Tanti titoli, tante
persone che comprano nei mercati
-collocamento privato, abbiamo meno pubblico, poche unità in deficit
-collocamento a grandi investitori, FONDI
-collocamento tramite asta: titoli di stato
Mercato secondario Il mercato secondario, invece, individua il complesso di negoziazioni su
strumenti finanziari già in circolazione e collocati presso il pubblico dei risparmiatori
Un'altra classificazione che serve sui mercati secondario è il breve-medio-lungo
-Mercato monetario Ha per oggetto strumenti finanziari a breve termine (normalmente entro i 12
mesi). Prevale la funzione di gestione della liquidità degli operatori, in italia siamo sbilanciati sul
pubblico.
-Mercato dei capitali Ha per oggetto strumenti a medio – lungo termine. Alimenta circuiti
finanziari che, in rapporto alla durata della disponibilità dei fondi, sono a fronte di fabbisogni per
investimenti in capitale fisso.
Forme organizzative, cosa significa, come fare a fare in modo che la funzione attribuita sia svolta,
come faccio a sottoscrivere un singolo titolo, è un’organizzazione di processo che va messa in atto,
come faccio ad organizzare degli scambi di titoli? Abbiamo bisogno di regole e procedure, la
struttura è un problema di ruolo degli INTERMEDIARI. Tali circuiti NON sono autonomi. Se non ci
fossero procedure e luoghi identificati. TRADING online, piattaforma che da la strumentazione per
negoziare in borsa. Se il mercato secondario non funziona, non possiamo scambiare il titolo.

-mercato a ricerca autonoma, forma non REALE che possiamo solo teorizzare, sostanzialmente chi
vuole vendere ed acquistare ricercano la controparte in maniera autonoma, sostenendo costi di
TRANSAZIONE ed INFORMAZIONE, tutto ciò viene svolto in autonomia. È un mercato che non
approssima il prezzo perfetto,
L’incidenza degli oneri di informazione e del tempo impiegato per individuare la contropartita
migliore possono indurre l’investitore a limitare la ricerca della controparte a quella che soddisfi
solo alcune delle sue richieste. Siamo interessati al prezzo perfetto visto la presenza del PRICING,
in una struttura tale ho un prezzo. Come se dovessi vendere casa senza l’agenzia immobiliare, e
non è detto che il prezzo sia quello perfetto.
In questo mercato gli intermediari non ha convenienza e non si colloca in un mercato come
questo. Questi sono da considerare come mercati piccoli, siamo nella teoria, nel caso di imprese
non quotate che emettono obbligazioni per conto proprio
La circostanza che in questo tipo di mercato non vi siano intermediari è senz’altro indicativa della
ridotta entità del volume di scambi in esso attivabili

-BROKER, relazioni dell’intermediario sono tante, esempio agente immobiliare, il quale ha molti
contatti, introduciamo una figura che fa il BROKERAGGIO, mettere in contatto le contro parti.
Stiamo sempre parlando di banche, che si fanno pagare una commissione DOPO aver trovato la
contro parte.
In questa forma di mercato è previsto l’intervento di una particolare categoria di intermediari
(broker) i quali, dietro il pagamento di una commissione, assolvono il compito di ricercare
contropartite alla propria clientela. Il soggetto fa impresa proprio sul servizio di ricerca della
controparte. Il dealer invece svolge una cosa diversa e assume un rischio maggiore, il broker si
limita alla ricerca della controparte, ACQUIRENTE O VENDITORE, egli non sarà mai la controparte.
Non è mai controparte diretta.
Poiché la remunerazione per l’attività di intermediazione da essi svolta avviene solo all’effettiva
conclusione dello scambio dello strumento finanziario, i broker hanno convenienza ad operare
solo in mercati nei quali il volume delle negoziazioni realizzabili è rilevante. Solo in questo modo la
domanda e l’offerta si incrociano.
I prezzi derivano da una trattativa bilaterale (tra broker dell’acquirente e broker del venditore) e
non necessariamente sono il risultato di un meccanismo di comparazione tra tutte le potenziali
controparti presenti nel mercato
Nemmeno in questo caso abbiamo il prezzo PERFETTO. Non è necessariamente un risultato di
comparazione tra tutte le controparti del mercato. è un mercato che evolve ma ancora non risolve
il fatto che le controparti trovino soddisfazione e prezzo perfetto.
Su questo tipo di servizio abbiamo una commissione sulla percentuale sulle singole transazioni o
su una parte fissa + variabile, parliamo di servizio ai singoli. Questo servizio vedremo poi che si
sviluppa in questi successivi.
Da qui in poi abbiamo forme organizzative di borsa, su come funziona oggi IN PRATICA
-DEALER (mercati all’ingrosso dei titoli di stato), tagli grossi sui titoli di stato (milioni di titoli),
mercati all’ingrosso in cui solo chi ha grosse disponibilità può accedervi.
L’intermediario diventa il nostro acquirente, questo tipo di mercato risolve l’esecuzione
dell’operazione, abbiamo infatti certezza di portare a termine l’operazione
Il dealer è un intermediario che si pone quale contropartita diretta di chi intende acquistare o
vendere strumenti finanziari, sollevando in tal modo il cliente dall’incertezza circa l’esecuzione del
suo ordine.
In questo caso negoziamo direttamente con il dealer, il quale ha in bilancio titoli e liquidità in base
a che parte siamo. Le banche che fanno questo tipo di attività hanno configurazione particolare a
bilancio, non tutte le banche sostengono questa forma tecnica di DEALER, solo alcuni soggetti
intermediari fanno mercato, in quanto devono avere una certa solidità in termini di bilancio.
Questo dealer ci fa un prezzo, ci rivolgiamo a “lui” ed egli quota un prezzo di acquisto e uno di
vendita
Il dealer opera indicando al cliente due differenti prezzi: uno, più basso, al quale il dealer è
disposto ad acquistare gli strumenti finanziari dal cliente e uno, più alto, al quale è invece disposto
a vendere gli strumenti finanziari al cliente.
Egli quota uno SPREAD denaro-lettera, acquisto-vendita, la differenza tra questi due prezzi è lo
SPREAD per far si che egli ne tragga vantaggio.
Questo spread è il ricavo tipico dei dealer, è la remunerazione per il rischio che l’intermediario si
sta assumendo. Il rischio è alto perché ha molti titoli con volumi di negoziazione bassi
La differenza tra i due prezzi proposti prende il nome di «spread denaro-lettera» e rappresenta la
remunerazione per il rischio connesso al mantenimento della posizione in strumenti finanziari
il ricavo tipico del dealer con il quale far fronte ai costi per l’effettuazione della propria attività.
il prezzo perfetto è più stimato nell’asta.
Un mercato di questo tipo per funzionare deve avere TANTI concorrenti per avere più quotazioni.
DEVO poter scegliere da che mercato andare in base allo spread.
Il regolamento di borsa italiana approvato dalla consob ci da delle direttive sullo spread, sulla
quotazione dei titoli, sullo short, abbiamo dunque un ente esterno che da indicazioni e linee guida
che però nel concreto sono molto più complessi.
Il DEALER esprime i prezzi, sul titolo ALFA ci da uno spettro di acquisto e vendita. In qualità di
soggetti che vogliono negoziare (io il risparmiatore), il mercato ci offre TRE Dealer in concorrenza. I
soggetti che entrano in questi mercati applicano le proposte dei DEALER, facendo mercato, si
opera una scelta di prezzo migliore, se non è concorrente non abbiamo efficienza

Un investitore intenzionato ad acquistare il titolo Alfa negozierà con il dealer B in quanto per il suo
acquisto pagherà 99 ,05 che è il prezzo più basso tra quelli proposti dai tre dealer e ai quali essi
sono disposti a vendere il titolo Alfa
Un investitore intenzionato, invece, a vendere il titolo Alfa negozierà con il dealer A in quanto
incasserà 98 ,75 che è il prezzo più alto tra quelli proposti dai tre dealer e ai quali essi sono disposti
ad acquistare il titolo Alfa .
-Mercato ad ASTA, forma di borsa italiana per i piccoli investitori, è un evoluzione del mercato dei
BROKER, per la sua attitudine di concentrare tutti gli ordini, permette di avvicinarsi al PREZZO
perfetto, per concentrare gli ordini di acquisto di vendita, ovvero luoghi fisici di contrattazione
oppure oggi SERVIZI e PIATTAFORME telematiche per far si che ogni contrattazione si concentri.
Stiamo andando sempre di più nel telematico.
Abbiamo due tecniche d’asta
-asta a chiamata
-asta continua
Borsa italiana funziona con tutte e due forme tecniche di asta, non sono alternative, sono
alternative in termini temporali, abbiamo la compresenza di questi due tipi
-asta a chiamata, Con l’asta a chiamata la fissazione del prezzo avviene « chiamando » uno per
volta, secondo un ordine prestabilito, i titoli da negoziare.
Attraverso questa procedura si ha la fissazione di un unico prezzo in grado di soddisfare quanta più
domanda e quanta più offerta possibili: il prezzo che scaturisce dall’asta è senza dubbio un prezzo
di elevata qualità. Si concentrano gli ordini in un unico momento
L’asta a chiamata era l’unico modo possibile per svolgere il mercato finanziario nei luoghi fisici,
borsa valori alle grida, aste a chiamata e a gridata (anni 90 recinti alle grida)
(a guide to oper OUTCRY arbitrage hands singnal) (sito borsa italiana) (comprendersi nello
scambio)
Ad oggi grazie alle tecnologie, abbiamo l’asta a chiamata con diversi ORARI, dalle 9.00 apre la
borsa italiana, chiamata contemporanea telematica per tutti i titoli. Abbiamo un algoritmo che
stima tutte le domande e offerte imputate, devono stabilire un unico prezzo, ciò che prima si
faceva gesticolando, il prezzo apre, se non si trova il prezzo, il titolo non APRE nella seduta di asta
a chiamata, aprirà probabilmente in negoziazione sucessiva con l’asta continua.
L’asta chiamata cerca il prezzo perfetto.
Ha due difetti.
i. scarsa attitudine a soddisfare gli ordini che provengono in via continuativa con
conseguente creazione di negoziazioni fuori mercato
ii. difficoltà di creare una reale interazione tra i partecipanti all’asta e tutti gli altri operatori,
anche oggi in telematica vi si perde l’interazione nell’arco di un intera giornata borsistica
per trovare un prezzo di apertura e un prezzo di chiusura

-asta continua, si rende possibile una continua formazione di prezzi, consente


Si svolge in modo continuativo nell’arco della giornata: consente la formazione di un prezzo ogni
volta che è possibile un incrocio tra domanda e offerta
Svantaggi della negoziazione continua
▪ impossibilità di disporre di un unico prezzo
▪ Liquidità: mercato misto (ad asta con presenza di market maker)

Quali sono i nostri mercati? Il mercati azionario italiano MTA, divisione per tipologia di
investimento e di strumenti finanziari, collegamento grazie alla globalizzazione. Non è il mercato
che ha allungato gli orari.
Analisi finanziarie di investimento, riclassificazione indici e rendiconto
-criteri di riclassificazione SP e CE
Lo Stato Patrimoniale può essere riclassificato secondo i seguenti criteri
a. Liquidità ed esigibilità b. Pertinenza gestionale
Il Conto Economico può essere riclassificato secondo i seguenti criteri
a. Fatturato e costo del venduto b. Produzione e valore aggiunto

Cinque macro categorie di indici


1. Indici di rotazione del capitale circolante commerciale

Dilazione di pagamento, leva in cui i nostri clienti possono spingere, per aumentare i nostri
clienti possiamo aumentare le dilazioni di pagamento, aumentando i ricavi e i profitti. Nel
momento che aumenta la dilazione, dobbiamo avere delle coperture, coprire i maggiori crediti
è importante, esistono forme di copertura per finanziare il circolante.
Inoltre possiamo andare incontro a rischi, ovvero costi di gestione dei crediti (incasso dopo
mesi, costi e persone dedicate che seguono i crediti) e costi di finanziamento (factory), inoltre
abbiamo problema di perdite, se allungo i pagamenti posso modificare il bilancio avendo
perdite.
L’impresa che cresce molto da questo punto di vista deve fare attenzione, l’area finanza la
deve sapere controllare.
Sarebbe bene osservare bene tali indici, in quanto possiamo avere informazioni in merito alla
liquidità e all’affidabilità dell’azienda
Tempo medio di giacenza delle scorte. Rimanenze prese insieme

2. Indici di liquidità e copertura


Comparare sulla base del bilancio
Indice di liquidità secondaria (att a breve/pass a breve) soddisfacente se maggiore di uno
Indice di liquidità primaria (att a breve-scorte / pass a breve), indici importanti per le forme di
copertura.
Al numeratore sono prese in considerazione solo le poste dell’attivo in grado concretamente di
trasformarsi a breve in liquidità
Indici di copertura delle immobilizzazioni, attività a lungo /passività +capitale netto, soddisfatti
se inferiore di uno
Indice di copertura degli oneri finanziari (interest coverage ratio)
EBIT/oneri fin. ; EBITDA/oneri fin, tale indicatore è bene che vada al di sopra di 3/4 %, ebitda è
più corretto per stimare il flusso monetario, abbiamo tolto la componente dell’ammortamento
che non è monetaria.
La domanda che ci si pone è quanta redditività si sta consumando

3. Indici di struttura finanziaria


Leverage, posizione finanziaria netta (D,debito, ovvero nella valorizzazione di mercato), /
capitale netto (Equity)
Per le società quotate bisogna tenere conto dei prezzi mercato rapportati.
Valori contabili / valori di mercato, la valorizzazione di mercato con i prezzi, cenno a il
sistema finanziario inglese molto più adottato per i mercati finanziari
Gearing, peso ponderato PFN/ cap netto+PFN, utile nel calcolo del costo medio ponderato del
capitale.

4. Indici di redditività
ROI, return on investment, redditività della gestione operativa
roa, return on assets
ROS, return on sale, turnover del capitale investito
Quante delle mie vendite si sono trasformate in redditività operativa.
EBIT / REDDITO NETTO VENDITE x REDDITO NETTO VENDITE / cap investito netto operativo
ROE, redditività complessiva, reddito netto /capitale netto

5. Indici di mercato o multipli di borsa, applicabili a società quotate (definizione del pricing) quel
prezzo di mercato coincide veramente con gli indicatori (value investing)

Problema di capitalizzazione, tanti debiti e meno capitale netto.

Rendiconto FINANZIARIO,
Per creare il rendiconto necessitiamo del conto economico, possibilmente riclassificato la
variazione dei due bilanci di stato patrimoniale.
Passaggio da un’analisi di tipo statico (bilanci determinato momento) ad un’analisi di tipo
dinamico. Primo step è il calcolo dei flussi di cassa:
-ammontare delle risorse generate e assorbite in un anno, dato periodo.
-la area di provenienza e la destinazione delle risorse.
-ottica consuntiva e preventiva,
-esiste una metodologia diretta, movimentazioni singole o indiretta, rettifiche agli schemi di
bilancio

-Le aree gestionali


1. Gestione corrente/caratteristica, certezza di presenza di flussi se l’impresa è operativa
2. Investimenti e disinvestimenti
3. Gestione finanziaria (rimborsi e remunerazioni)
4. Gestione delle voci di capitale netto
La sommatoria dei flussi delle diverse aree gestionali determina il flusso di cassa complessivo che
corrisponde alla variazione subita nell’anno dalla cassa e disponibilità liquide
Mutuo, quota capitale e quota di interessi, rimborso quota capitale e oneri fin—interessi.
Valore attuale e criteri di valutazione degli investimenti
Investimenti di impresa, decisione di investimento, scopo di creare valore, per i portatori ultimi di
interesse ovvero gli azionisti. Non è l’unico criterio che l’impresa guarda nel momento di
valutazione di investimento. Si parla sempre più sulla sostenibilità dell’investimento. È parziale
pensare solo alla creazione di valore. Questi criteri possono cambiare in base a scenari di certezza
e scenari di incertezza. le previsioni devono utilizzare gli scenari (scenario ottimistico e
pessimistico)
-Valore attuale netto è il criterio preferito.
-valore attuale di investimento, valore futuro
-valore attuale caso multi periodale, progetto di flusso, serie di flussi positivi nei periodi n e
successivi.
-formulazione
In inglese, capital BUDGETING, processo decisionale che guida le scelte di investimento
Investimento, operazione contraddistinta dall’impiego attuale del capitale, cui si contrappongono
ritorni futuri lungo un determinato orizzonte temporale. (holding period)
Valutazione di convenienza economica, ritorni incerti e rischiosi, con tasso alto siamo più rischiosi.
Profilo di investimento, point input continuos output
-impiego iniziale di capitale
-ritorni attesi, flussi di cassa periodali
-recupero finale dell’impiego iniziale (disinvestimento) valore presunto di realizzo
-van, valore attuale delle entrate monetarie generate dall’investimento al netto del valore attuale
delle uscite monetarie…
Valore sarà poi inserito nel processo decisionale, se è positivo crea valore, se è zero non crea
valore, se negativo distrugge valore
È additivo, inoltre servono i fondi per i progetti,
le imprese ricorrono a titolo di debito e capitale,
servizio del debito, pagare interessi, se ho equity avrò dividendi

van
1. Impiega flussi di cassa,
2. Utilizza tutti i flussi di cassa del progetto,
3. Attualizza correttamente i flussi di cassa, attualizza riportandoli al tempo zero.
Comparazione con altri progetti di investimento, utilizzo la cifra per investire in un’altra
attività finanziaria, costo opportunità, investire in una attività finanziaria dello stesso
valore, toglie la possibilità di investire in una attività con rischio uguale. L’investimento
dovrà quindi fruttarmi almeno il tasso…
Debito e capitale, il costo del capitale è la media ponderata di questi due costi
Quanto mi serve per finanziare l’investimento…
Se VAN = 0: dopo aver assicurato il servizio del debito, il valore dei flussi monetari originati dal
progetto sono in grado di soddisfare solo le attese di redditività minima dei conferenti il capitale
proprio
Pay back period
 Il tempo di recupero rappresenta il periodo di tempo necessario per recuperare la spesa
d’investimento attraverso i flussi monetari della gestione corrente
Il Tempo di recupero assume implicitamente una correlazione positiva tra la durata del periodo di
recupero e il rischio dei progetti
Più breve è la durata, maggiore il grado di liquidità dell’investimento ✓ Più breve è la durata,
minore è il rischio del progetto
È un indicatore di rischio, che di redditività, rischio di liquidità, un attività è liquida se la posso far
tornare liquida facilmente.
La regola del tempo di recupero prevede la definizione di una specifica data di rientro (cut-off
date)
Paragone con la vita utile del bene e la vita dell’impresa. Arbitrarietà limitata da quanto può
durare l’investimento.
Approccio di semplicità, criterio semplice per investimenti principali dell’impresa
Problematiche: applichiamo il van… progetto con flussi alti all’inizio aumentano il VAN perché i
flussi sono reinvestiti.
1. il timing dei flussi di cassa all’interno del tempo di recupero, visto il confronto tra A e B.
2. i pagamenti successivi al tempo di recupero, se un valore fuori dal periodo di recupero di 3
anni diventa un numero maggiore, il van ne risente è nettamente maggiore

È un criterio che va aggiunto al VAN, il PBP visto da solo ha delle limitazioni molto forti nel risultato
che genera
Per correggere il pbp,

TEMPO di recupero attualizzato, si attualizzano i flussi di cassa

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