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di
Economia e regolamentazione del sistema
finanziario
di Luca Cavezzale
PARTE PRIMA
dinteresse che lega il valore della moneta nel tempo positivo ed appunto la grandezza che guida le scelte
sulluso inter-temporale delle risorse; se consumare o investire; in quali beni investire; come allocare un
portafoglio di attivit finanziarie.
e)
linformazione. E al tempo stesso input e output dellattivit degli intermediari e dei mercati finanziari. Input,
in quanto le decisioni degli operatori si basano su informazioni ; e anche output perch gran parte delle attivit
finanziarie sono quotate su mercati variamente organizzati il cui scopo fondamentale quello di determinare
giorno per giorno un prezzo. Il prezzo esprime il giudizio di tutti gli operatori sul valore di una quota
dellimpresa. Questa valutazione fornisce uninformazione fondamentale ad altri agenti economici nel
processo di allocazione delle proprie risorse finanziarie.
f)
la natura monetaria. Il finanziamento pu anche avere per oggetto beni fisici, ma in uneconomia monetaria,
tanto la prestazione iniziale, quanto quella finale riguardano somme di moneta. Labbandono dei sistemi
fondati sulle merci (oro e argento) in favore di sistemi monetari basati su rapporti fiduciari implica un salto di
qualit: la creazione dei mezzi di pagamento di uneconomia avviene per il tramite degli intermediari
finanziari.
Vn = V0 (1 + i ) n
o del valore attuale:
V0 = Vn (1 + i ) n
La prima formula esprime unoperazione di capitalizzazione, cio determinazione del valore di una somma a una data
futura, dati un certo valore iniziale e i pagamenti per interesse.
La seconda formula esprime unoperazione di attualizzazione (o sconto): ci consente di dire qual oggi il valore di una
somma che scade tra n anni.
Esprimono entrambe un interesse composto (gli interessi producono interessi) e quindi una relazione non lineare del
valore iniziale rispetto al tasso di interesse.
La funzione di allocazione basata su operazioni di credito, ed riconducibile alla necessit di collegare il risparmio
allinvestimento. Il risparmio un deflusso dal circuito del reddito, mentre linvestimento un elemento aggiuntivo e
autonomo rispetto alla domanda di beni di consumo. Queste due componenti devono essere collegate per realizzare la
condizione di equilibrio. Il risparmio ex post eguaglia la somma di investimenti, deficit pubblico e surplus di parte
corrente della bilancia dei pagamenti. Vale lidentit fondamentale:
S = I + (G T) + (X M)
Le risorse reali non consumate vengono utilizzate da coloro che investono, dal settore pubblico per la parte di spesa
corrente non coperta dalle entrate correnti e dal settore estero quando questo acquista pi beni e servizi di quanti ne
venda ai residenti. Perch questo circuito si chiuda necessario collegare il risparmio con le possibili forme di utilizzo.
Quando il soggetto che risparmia diverso dal soggetto che investe, occorre un atto di prestito per realizzare il
collegamento.
Chi risparmia deve cio prestare a chi investe il potere dacquisto che non si incorporato in beni di consumo.
Questa cessione avviene necessariamente attraverso attivit finanziarie
Il sistema finanziario realizza un pooling delle risorse finanziarie per rendere possibile il trasferimento di potere
dacquisto dalle famiglie a imprese/settore pubblico.
Primo passo: visione statica e definizioni fondamentali. Ogni operatore economico, titolare di beni e rapporti
economici, ha un proprio bilancio composto da uno stato patrimoniale e da un conto economico.
I punti essenziali sono:
distinzione nellattivo di stato patrimoniale fra attivit finanziarie e reali
natura del capitale netto (o patrimonio) come differenza fra il valore dellattivo e quello del passivo (net worth)
il fatto che il patrimonio a una certa data la somma del patrimonio stesso alla data precedente di redazione
del bilancio e del risultato netto del periodo (principio della partita doppia)
evidenziazione nel conto economico di ricavi e costi della cosiddetta gestione caratteristica
evidenziazione separata di voci che riflettono ricavi e interessi da attivit e passivit finanziarie, della voce che
riflette il contributo delle immobilizzazioni al risultato corrente, delle imposte.
Secondo passo: visione dinamica.
I punti essenziali sono:
le attivit (passivit) finanziarie a una certa data corrispondono alla somma delle attivit (passivit) alla data
precedente, aumentate della variazione delle attivit (passivit) nel corso del periodo
le attivit reali corrispondono alla somma delle attivit reali (immobilizzazioni) alla data precedente,
incrementate della variazione del periodo, definita come investimento
il patrimonio corrisponde alla somma del patrimonio alla data precedente, incrementato del risultato di periodo
Possiamo quindi dire che:
AF + I = PF + S
da cui deriva una relazione fondamentale:
S I = AF PF
Tale differenza detta saldo finanziario e riflette la posizione di ciascun operatore rispetto al sistema finanziario. Ogni
differenza fra risparmio e investimenti deve essere compensata da una corrispondente variazione netta delle attivit e
passivit finanziarie.
Per questo motivo di solito le famiglie vengono definite operatori in surplus, mentre le imprese/settore pubblico
vengono definite operatori in deficit.
Il processo di investimento guidato dalla formula del valore: un incremento del capitale conveniente se il valore dei
profitti lordi attesi superiore allesborso iniziale. Aggregando i risultati di tutte le imprese, aumenteranno le risorse
complessive, cio il PIL.
Il sistema finanziario svolge la propria funzione allocativa che pu essere esaminata almeno sotto tre profili importanti.
a) Allocazione delle risorse fra operatori economici. Con i loro comportamenti, gli operatori del sistema
finanziario decidono quali decisioni di investimento effettuare. Di conseguenza sul sistema finanziario grava la
responsabilit di assicurare che le risorse vengano indirizzate agli usi pi efficienti.
b) Allocazione delle risorse nel tempo. Le famiglie accumulano attivit finanziarie per avere risorse da utilizzare
in futuro. Sostenere il reddito nel periodo successivo allet di lavoro tipicamente uno dei problemi
fondamentali delle moderne economie. A questo rispondo i sistemi pensionistici pubblici e privati. Il sistema
finanziario ha dunque lenorme responsabilit di assicurare il livello di reddito e di consumo di ciascun
individuo nel corso della sua intera esistenza.
c) Allocazione dei rischi. Le risorse rappresentano un potere dacquisto a cui alcuni soggetti (famiglie)
rinunciano per prestarle ad altri (imprese). Le imprese devono quindi impiegarle in modo da ottenere un
risultato remunerativo delle risorse prestate. Il rischio che ci non avvenga il rischio fondamentale che grava
sul sistema economico
5.2. La funzione monetaria
1. Moneta legale e moneta bancaria
Gli strumenti di pagamento che vengono utilizzati nei moderni sistemi economici sono passivit di intermediari
finanziari. Attraverso i propri debiti, alcuni soggetti del sistema finanziario (banche centrali e ordinarie) consentono il
funzionamento del sistema dei pagamenti.
E utile approfondire la natura odierna della moneta.
Oggi la moneta circola, in primo luogo, sulla base di un potere liberatorio attribuito dalla legge. Nelle moderne
economie, la manifestazione fondamentale della sovranit monetaria si manifesta nellobbligo che hanno tutti i cittadini
dello Stato di accettare quel genere monetario, conosciuto come moneta legale.
Il fatto che gli strumenti che siamo tenuti ad accettare come mezzi di pagamenti siano passivit di banche centrali ha
importanti implicazioni. A fronte di queste passivit, le banche centrali acquisiscono attivit finanziarie nei confronti di
altre banche, del Tesoro e dellestero. Sono queste attivit a determinare il valore nel tempo della moneta legale. Se la
banca centrale concedesse un volume eccessivo di crediti, la moneta finirebbe per valere meno, con conseguente
aumento dei prezzi.
Linflazione ha un effetto negativo sulle attivit finanziarie perch ne riduce il potere dacquisto effettivo incorporato,
riducendone la capacit di conservare valore nel tempo.
Il problema fondamentale quello di garantire la fiducia nella moneta, ed questo il motivo per cui le istituzioni che
emettono moneta legale hanno il compito principale di garantire la stabilit dei prezzi, attraverso le tecniche e gli
strumenti della politica monetaria.
Analizzando il secondo genere monetario, la moneta bancaria, la cui caratteristica principale quella di trasferire
potere dacquisto incorporato in un conto corrente bancario, possiamo fare alcune considerazioni:
Fin dal 700 le passivit a vista delle banche sono state utilizzate come mezzi di pagamento, non per effetto
obbligatorio della legge, ma per effetto della convenzione basata sulla fiducia nel banche, di solito in grado di
onorare i loro debiti. Cos nata la moneta bancaria.
Il potere dacquisto incorporato nei depositi bancari pu essere frutto di una rinuncia al potere dacquisto, ma
pu essere anche la conseguenza di unoperazione di credito in cui la banca mette a disposizione di un soggetto
economico potere dacquisto di nuova creazione. In questo modo le banche concorrono a determinare il
volume dei mezzi di pagamento a disposizione delleconomia, potendo quindi influire sulle grandezze
macroeconomiche. Assumono quindi la funzione di erogatori di liquidit a richiesta, base fondamentale della
unicit della posizione delle banche nel sistema finanziario.
La moneta bancaria circola sulla base di una convenzione fiduciaria. Circola quindi solo se il pubblico in
generale considera sicuro che la banca sia in grado di onorare i propri impegni, e per questo motivo la moneta
bancaria definita anche moneta fiduciaria.
2. Il sistema dei pagamenti
Il pagamento pu essere definito come latto con il quale un operatore si libera di unobbligazione relativa
allacquisizione di un bene/servizio. E un atto finale: una volta compiuto non sussistono pi, relativamente a quella
specifica transazione, rapporti di tipo creditizio.
Gli strumenti che compongono il sistema dei pagamenti possono essere classificati in base al soggetto produttore e alla
tipologia tecnica.
Alla base troviamo la moneta legale, con cui loperazione di pagamento si esaurisce nel passaggio materiale del
biglietto da un soggetto allaltro. Poi troviamo i pagamenti effettuati con il deposito bancario a vista, tramite assegno o
giroconto. La moneta bancaria (o fiduciaria), invece presenta linnovativo aspetto della dissociazione tra mezzo di
scambio e strumento di pagamento: il pagamento richiede solo uno strumento che segnali allintermediario che una
determinata quantit di potere dacquisto deve essere trasferita dal debitore al creditore.
Per questo motivo il sistema basato sulla moneta fiduciaria comporta il funzionamento di una infrastruttura, basata su
accordi fra banche, sistemi di trasmissione di dati e documenti, impegno e garanzia della banca centrale.
Caratteri del sistema dei pagamenti:
Comporta una complessa struttura di procedure concordemente accettate da tutti gli aderenti al sistema,
che attraverso procedure standard assicurano la diffusione del servizio, in quanto lutilit di uno strumento di
pagamento dipende direttamente dalla stessa diffusione.
Richiede uninfrastruttura tecnologica altamente sofisticata.
Comporta un tempo e ha quindi implicazioni finanziarie, poich il ciclo di ciascun atto di pagamento si chiude
solo quando il beneficiario originale ha ottenuto la conferma definitiva.
Se c un credito, vi anche un rischio sopportato da qualcuno.
Il regolamento la fase finale dellintero sistema. Ciascun operatore deve accettare la sua posizione di debito
o di credito nei confronti di tutti gli altri partecipanti, e tali posizioni vanno regolate istantaneamente. Perch
questo succeda, le banche devono usare fra loro loro strumento avente liquidit assoluta, cio un debito della
banca centrale. Questo il motivo principale del ruolo fondamentale di questa istituzione nel sistema descritto.
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mobiliare fa riferimento proprio alla trasferibilit dei titoli, cio la capacit di essere mobilizzati e trasformati
in attivit finanziarie liquide, ed stata progressivamente sostituita dalla nozione di strumento finanziario.
c) La trasferibilit delle attivit finanziarie massima quando esse sono scambiate su mercati che esprimono
con regolarit un prezzo, elemento fondamentale in quanto esprime le aspettative di compratori e venditori,
che ne danno una valutazione.
d) Per compiere tali valutazioni gli operatori hanno bisogno di informazioni sulle condizioni attuali e
prospettiche dellemittente. Lo scambio basato su informazioni pubbliche ed esprime il prezzo, a sua volta
informazione pubblica, ed espressione delle aspettative degli operatori
Impiego intermediato e fiduciario di risorse. Quando un risparmiatore compra una quota di un fondo
comune, acquisisce una frazione del portafoglio di titoli che costituiscono il patrimonio del fondo.
a) Leffetto pooling qui massimo e consente di raggiungere anche con un modesto impiego i vantaggi della
diversificazione del rischio.
b) Anche in questo caso il rischio sopportato dallinvestitore, ma lelemento fondamentale che la scelta dei
titoli delegata al fondo comune nellambito di un rapporto contrattuale definito dal regolamento del fondo.
c) La delega rappresenta la caratteristica fondamentale. Il vantaggio per linvestitore che loperatore
professionale delegato pu meglio sopportare i costi di ricerca e valutazione dei titoli.
d) La delega comporta che il soggetto gestore ha lobbligo di agire nellinteresse esclusivo dellinvestitore.
e) Il servizio in questione pu essere offerto in forma collettiva o in forma individuale
Finanziamento da intermediari. Limpresa si rivolge ad una banca per ottenere le risorse per coprire il suo
fabbisogno finanziario. I punti fondamentali sono:
a) La concessione di prestiti rappresenta loperazione attiva fondamentale di intermediari e banche.
b) La valutazione del merito di credito si articola nella fase di screening (selezione iniziale) e monitoring
(valutazione delle condizioni dellaffidato durante la vita economica del prestito)
c) Le informazioni su cui si basa la banca sono riservate, protette anche giuridicamente dal segreto bancario
d) Il fatto di esercitare anche la funzione monetaria consente alla banca di affiancare al servizio di prestito
anche tutti i servizi di pagamento, potendo quindi aumentare le informazioni sulla gestione dellaffidato.
Finanziamento diretto mediante strumenti finanziari negoziabili. Il finanziamento diretto basato
sullemissione di titoli e presenta le seguenti caratteristiche fondamentali:
a) Lemissione pu essere rivolta al pubblico indistinto (sollecitazione del pubblico risparmio), oppure a
operatori predefiniti (collocamento privato rivolto ad operatori qualificati)
b) La sollecitazione del pubblico risparmio comporta particolari obblighi informativi, per mettere il pubblico in
condizione di effettuare un investimento consapevole
c) Lemissione organizzata da intermediari specializzati o sa sezioni specializzate di banche universali, a cui
compete di valutare le caratteristiche dellemissione, controllare le informazioni fornite dallemittente.
Negoziazione di titoli su mercati finanziari. Tutti i mercati richiedono lintervento di operatori specializzati,
che riducono i costi di informazione per compratori e venditori, facilitando lincontro domanda-offerta. Nei
mercati finanziari i servizi relativi presentano le seguenti caratteristiche:
a) Chi vuole acquistare (vendere) unazione/obbligazione richiede che qualcuno gli trovi una controparte
adeguata, e implicitamente richiede anche che il prezzo finale sia il migliore possibile. Il servizio di
negoziazione include quindi un elemento fondamentale di price discovery
b) Per limportanza di questa funzione, la negoziazione di strumenti finanziari su mercati organizzati
riservata dalla legge ad intermediari specializzati
c) Se un operatore si limita a mettere in contatto le due parti non d origine ad unintermediazione specifica,
che si avr solo quando acquister le attivit finanziarie per rivenderle
Copertura e gestione del rischio. Hanno come contenuto specifico la copertura e la gestione del rischio tutte
le operazioni che riguardano i mercati a termine e gli strumenti derivati. Un operatore che acquista, facendo
un calcolo economico basato su due termini (prezzo odierno/alla scadenza prevista), pu proporsi un puro fine
di copertura (hedging) per neutralizzare qualsiasi variazione di prezzo intermedia. La logica dellhedging
quella di trasferire il rischio da un soggetto ad un altro, disposto a vendere a una prezzo prefissato ad una
determinata scadenza. Una posizione in derivati consente di assumere un rischio multiplo rispetto allimpegno
di cassa richiesto (effetto leva).
Assicurazione. Il contratto tipico caratterizzato da due prestazioni monetarie in tempi diversi. Al pagamento
di una somma (premio) da parte dellassicurato corrisponde limpegno a versare un capitale o una rendita
finanziaria, al verificarsi di un certo evento collegato alla vita umana. Il servizio in questione riservato in tutti
i paesi a societ sottoposte a regolamentazione specifica.
Consulenza. La vendita al pubblico di qualsiasi attivit finanziaria comporta quasi sempre una qualche forma
di consulenza anche indiretta. Il problema assume particolare rilievo nellipotesi sub C). Sempre maggiore
importanza acquisisce la consulenza alle operazioni di fusione e acquisizione.
Custodia. In ogni operazione di deposito implicito un servizio di custodia. Alcuni servizi bancari hanno un
contenuto esclusivo di deposito, altri, come la custodia dei titoli, hanno acquisito sempre maggiore importanza
2. IL RISCHIO DI CREDITO
La nozione di rischio di credito intuitiva: un debitore pu non adempiere in tutto o in parte ai suoi impegni relativi al
pagamento degli interessi e al rimborso del capitale. Tutte le attivit finanziarie, ad eccezione dei debiti di uno Stato
sovrano denominati nella valuta di quel paese, presentano un rischio di credito.
Un rischio di credito deve essere in qualche modo compensato. Per ogni attivit finanziaria occorre prevedere i risultati
possibili e ottenere un adeguato compenso incorporato al tasso di interesse richiesto (premio al rischio), per il rischio
mediamente sopportato dalla parte.
La valutazione del merito di credito fondamentale per lattivit di intermediari e banche, in quanto bisogna
individuare la relazione che consente di minimizzare i rischi di selezione avversa e di moral hazard.
Quella esaminata la perdita attesa, che va distinta dalla perdita inattesa, che si riferisce al fatto che le perdite ex
post possono essere superiori a quelle calcolate ex ante
Il fatto che un intermediario detenga un portafoglio di prestiti permette di ottenere i vantaggi della diversificazione.
Perdita attesa, perdita inattesa e diversificazione sono le tre componenti fondamentali del rischio di credito.
3. IL RISCHIO DI CONTROPARTE
Il rischio di controparte sorge quando un operatore adempie la sua prestazione prima di essere sicuro di ricevere la
controprestazione, e quindi gli operatori sono esposti al rischio di non chiudere i contratti stipulati, con effetti economici
che possono assumere dimensione sistemica. A differenza del rischio di credito, il rischio controparte non collegato
alla concessione di un prestito, ma al funzionamento del sistema dei pagamenti e alle operazioni su titoli e cambi.
Si manifesta in diverse forme:
rischio di consegna (delivery risk): una parte non adempie alla sua obbligazione in uno scambio che dovrebbe
essere contestuale.
rischio di sostituzione (substitution risk): riguarda i mercati a termine con prestazioni corrispettive e si
riferisce alla possibilit di perdita per la parte solvente.
Il rischio di controparte implica la partecipazione diretta o indiretta delle banche centrali ai sistemi di pagamento. La
banca centrale, grazie al credito di ultima istanza riduce il rischio in questione ed in grado di evitare fenomeni di
contagio derivanti dalleventuale insolvenza di un operatore.
4. IL RISCHIO MONETARIO
E collegato alla perdita di potere dacquisto nel corso della vita economica dellattivit finanziaria.
Se per unattivit finanziaria con scadenza un anno previsto un interesse r e nel corso dellanno il livello generale dei
prezzi aumenta di p, il compenso effettivamente ricevuto dal creditore si riduce a r-p, che la misura reale del
trasferimento effettivo di risorse fra creditore e debitore. Ovviamente se p fosse maggiore di r, il flusso di risorse
sarebbe invertito, ed il creditore riceverebbe una remunerazione reale negativa. Per il debitore vale la relazione opposta:
uninflazione superiore al tasso di interesse nominale comporta di fatto una riduzione del debito in essere.
5. IL RISCHIO DI MERCATO
Riguarda la possibilit che variazioni dei fattori di mercato determinino una variazione positiva/negativa di una
posizione assunta da un intermediario. In questa categoria possiamo distinguere:
1.
2.
Rischio di interesse. Collegato al fatto che il valore di mercato di unattivit finanziaria pu cambiare per
effetto di variazioni del tasso di interesse. Pu essere a sua volta scomposto in due parti:
a) rischio di prezzo, relativo alla possibilit che il tasso alla fine del periodo sia maggiore (minore)
rispetto al periodo iniziale; determinando una diminuzione (aumento) di prezzo del titolo;
b) rischio di reinvestimento, collegato al fatto che i tassi a cui saranno investiti i flussi di cassa percepiti
nel corso della vita dellattivit finanziaria possono essere maggiori (minori) di quelli impliciti nel tasso di
rendimento a scadenza, causando un rendimento di periodo maggiore (minore) di quello previsto.Le due
tipologie agiscono in senso opposto: per il rischio di investimento se i tassi di interesse aumentano, il
valore dellattivit diminuisce, ma il flusso di cedole potr essere reinvestito ad un tasso superiore di
quello precedente.
Rischio di valuta. Per le attivit denominate in valuta, quando la variazione esogena di una condizione di
mercato(in questo caso il tasso di cambio) determina una variazione del valore dellattivit finanziaria.
6. IL RISCHIO DI LIQUIDITA
La liquidit di unattivit finanziaria viene definita come la sua attitudine a essere trasformata rapidamente ed
economicamente in moneta, e dipende principalmente dalla durata e dalle dimensioni del mercato in cui lattivit
trattata. Il rischio di liquidit attiene alla necessit di mantenere condizioni di equilibrio tra flussi in entrata e flussi in
uscita, per poter far fronte agli impegni di pagamento.
La liquidit fondamentale per la banca in quanto garante della liquidit dellintero sistema economico.
Le banche sono esposte a tale rischio in quanto una parte delle loro attivit (i prestiti, non negoziabile in mercati
secondari e perch il loro passivo a vista soggetto a rischio prelievo ed un multiplo delle riserve di moneta legale. Si
dice quindi che operano in regime di riserva frazionaria, e non possono quindi fronteggiare una simultanea richiesta
di rimborso di tutti i depositi.
Ma la liquidit non dipende solo dalle riserve di contante, ma anche altri fattori come la possibilit di vendere sul
mercato senza perdite in conto capitale e la possibilit di emettere nuove passivit.
Quando nei mercati finanziari, per eventi esogeni e straordinari, si verificano improvvise cadute dellofferta di fondi, si
verifica il rischio di liquidit del mercato.
Per fronteggiare le conseguenze di un simile evento, le banche possono usufruire del credito di ultima istanza,
concesso dalle banche centrali in situazioni temporanee di illiquidit, in quanto il problema di liquidit di un
intermediario pu avere ripercussioni di carattere sistemico particolarmente gravi.
7. IL RISCHIO DI INSOLVENZA
Insolvenza la condizione di un operatore economico che si trovi ad avere attivit per un valore economico inferiore a
quello delle passivit, dunque con patrimonio netto negativo.
Loperatore insolvente non potr soddisfare integralmente i creditori.
Anche il rischio di insolvenza pu avere ripercussioni di carattere sistemico.
8. IL RISCHIO OPERATIVO
Riconducibile alla possibilit che inadeguatezze nei processi, comportamenti umani illegali o inappropriati, carenze
tecnologiche e fattori esterni, possano generare una riduzione di ricavi o un incremento inatteso dei costi, che causano
una inattesa riduzione del profitto.
Il rischio operativo ricondotto a quattro principali cause:
1. processi interni (rischio di processo);
2. risorse umane (rischio umano);
3. sistemi tecnologici (rischio tecnologico);
4. fattori esterni (rischio da fattori esterni).
Va osservato che il rischio operativo, a differenza delle altre tipologie, appartiene alla gamma dei rischi puri, che si
differenziano dai rischi speculativi perch individuano situazioni che possono risolversi in una perdita, ma non anche
in un guadagno per il soggetto esposto al rischio.
9. IL RISCHIO SISTEMICO
Si riferisce alla probabilit che linsolvenza o linadempienza di un intermediario si trasferisca al sistema bancario e
allintera economia.
Liquidit e solvibilit sono gli aspetti fondamentali che possono dare origine a fenomeni di carattere sistemico.
2.
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Durata e duration. E intuitivo che la durata di unattivit influisce sulla sua esposizione ai rischi di
mercato. La duration misura la variazione di prezzo di una determinata attivit finanziaria rispetto a una
variazione unitaria del tasso di interesse.
Varianza dei rendimenti attesi. Misura statistica di dispersione attorno al valore medio di una generica
variabile causale che in questo caso il rendimento atteso.
Value at risk. Il rischio pu generare sia perdite (negativo) che guadagni (positivo). I soggetti sono pi
sensibili alle perdite. Va quindi considerato maggiormente il downside risk, la cui misura costituita da due
componenti: ammontare della possibile perdita, e dalla sua probabilit di realizzazione. Utilizzando la
distribuzione di probabilit della variabile causale possiamo determinare il valore di perdita massima.
2. LA BANCA CENTRALE
Le banche centrali sono istituzioni pubbliche, incaricate di emettere la moneta legale, gestire il sistema dei pagamenti e
realizzare la politica monetaria. La loro missione fondamentale quella di garantire la stabilit dei prezzi e
delleconomia nel suo complesso e del sistema finanziario in particolare
2.1 Le funzioni delle banche centrali oggi
a. Svolgimento della politica monetaria
Le banche centrali sono incaricate della gestione delle riserve valutarie del paese e delle operazioni in cambi.
Inoltre sono responsabili del funzionamento del sistema dei pagamenti, si perch garantiscono la liquidit delle
singole banche con il credito di ultima istanza, sia perch dal sistema dei flussi quotidiani originato dal sistema dei
pagamenti derivano operazioni di credito-debito fra banche che danno origine ad uno dei tassi a breve
fondamentali.
b. Credito di ultima istanza e garanzia di stabilit del sistema nel suo complesso
Il credito di ultima istanza quello concesso dalla banca centrale alle banche, come ultima linea cui le banche
possono ricorrere per soddisfare le esigenze di liquidit, dopo aver fatto ricorso alla vendita di attivit sul mercato
(o allemissione di nuove passivit) prima, e al credito di altre banche dopo.
c. Funzioni di vigilanza
Anche dove esistono istituzioni separate incaricate della vigilanza di stabilit, le banche centrali sono comunque
coinvolte nella supervisione bancaria o perch incaricate di vigilare su particolari categorie di rischio, o di svolgere
attivit ispettiva, o perch partecipanti agli organi direttivi dellautorit di vigilanza o infine perch condividono
risorse e mezzi con questultima. In Italia la banca centrale a pieno titoli investita di poteri di vigilanza sulle
banche.
d. Gli strumenti della politica monetaria
Per realizzare gli obiettivi della politica monetaria, le banche centrali si avvalgono di vari strumenti mediante i
quali esse influiscono sui tassi di interesse, determinano le condizioni di liquidit e segnalano lorientamento
generale della politica monetaria.
Vanno segnalati:
Operazioni di mercato aperto, di acquisto/vendita di titoli sul mercato, che aumentano/diminuiscono la
liquidit delle banche e delleconomia.
Operazioni in contropartita diretta con le banche, determinano assorbimento o creazione di liquidit.
Riserva obbligatoria, ciascuna banca europea deve mantenere su un conto di deposito presso la banca
centrale una riserva pari ad una determinata percentuale dei depositi raccolti dalla clientela. Si crea in
questo modo una variazione della domanda di fondi liquidi da parte delle banche proporzionale
allincremento dei depositi.
3. LE BANCHE
3.1. Caratteristiche economiche essenziali
La banca il perno dellintermediazione complessiva. Le caratteristiche economiche principali sono:
una parte rilevante delle sue passivit ha natura monetaria
lattivo del suo bilancio costituito in gran parte da prestiti non liquidi e non mobilizzabili
La definizione giuridica basata sul contemporaneo esercizio dellattivit di raccolta e di impiego. Nellordinamento
europeo si definisce come banca unistituzione che eroga credito e raccoglie depositi presso il pubblico.
Gli art. 10 e 11 del TUB (testo unico bancario) mettono in evidenza alcuni aspetti fondamentali della disciplina
generale.
In primo luogo una duplice riserva di attivit a favore delle banche: quella dellesercizio dellattivit bancaria, e
quella della raccolta del risparmio fra il pubblico. E possibile quindi concedere prestiti senza essere banca, ma non
possibile raccogliere risparmio.
In secondo luogo lesercizio dellattivit bancaria ha carattere dimpresa.
In terzo luogo va segnalato lapproccio logico seguito dal legislatore europeo, che quello di definire in modo
ristretto lattivit bancaria ma di non portare alcuna limitazione alla possibilit di offrire lintera gamma dei servizi
finanziari.
3.2. Lautorizzazione
In tutti gli ordinamenti lesercizio di attivit bancaria legato ad uno specifico provvedimento di autorizzazione.
Fondamentali sono i due artt. 13 e 14 del Testo unico bancario,dai quali si evince che:
Il patrimonio iniziale della banca deve essere superiore a quello minimo fissato per le societ di capitali
operanti in altri settori economici; (6,3 milioni di Euro)
Le forme giuridiche possibili sono quelle della societ per azioni e della societ cooperativa a responsabilit
limitata
La banca deve dimostrare di conseguire in prospettiva un adeguato equilibrio economico e patrimoniale e
dunque di garantire condizioni di sana e prudente gestione
Limportanza della sana e prudente gestione e il rilievo del patrimonio, portano a richiedere specifici controlli
sugli azionisti, sia in termini di trasparenza, sia in termini di dimensioni di quote possedute.
Condizione necessaria, ma non sufficiente, per garantire la sana e prudente gestione il possesso dei requisiti
di onorabilit e professionalit da parte degli esponenti degli organi societari e dei direttori generali
Lautorizzazione in ambito europeo anche soggetta a mutuo riconoscimento: una banca autorizzata in un paese
dellUnione pu liberamente esercitare i servizi autorizzati in tutti gli altri paesi.
3.3. Il bilancio
1. I crediti nel bilancio della banca. I crediti sono la voce pi importante del bilancio della banca. La
valutazione del merito di credito da sempre lelemento cruciale dellattivit degli intermediari e della banca
in particolare. Fondamentale quindi individuare la relazione che consente di minimizzare i rischi di selezione
avversa e di moral hazard, attraverso operazioni di screening (valutazione iniziale della opportunit di
concedere un prestito), e di monitoring (attivit di controllo sul debitore durante la vita del contratto)
2. I titoli nel bilancio della banca. Il portafoglio titoli unaltra voce fondamentale del bilancio Il principio
generale di valutazione quello mark-to-market, cio della valorizzazione dei prezzi di mercato. I titoli
che costituiscono la parte prevalente del portafoglio (portafoglio di trading) sono valutati a prezzo di
mercato. La valorizzazione al prezzo di mercato produce ogni anno una plusvalenza/minusvalenza. Possono
essere invece valutati al costo i titoli definiti come portafoglio immobilizzato, costituito dai valori mobiliari
detenuti per finalit di stabile investimento.
3.
Il patrimonio nel bilancio della banca. Il patrimonio assume valenza strategica, ai fini dellequilibrio
finanziario (liquidit) e patrimoniale di lungo periodo (solvibilit). Questultimo esiste fino a quando il valore
economico del capitale maggiore di zero. Il patrimonio deve essere visto innanzitutto come la posta in grado
di assorbire i rischi che si scaricano sulla banca.
4. Norme di corporate governance. Corporate governance il sistema con cui le imprese sono dirette e controllate.
Per le societ quotate sono previsti criteri pi stringenti di quelli di carattere generale. Il testo unico della finanza ha
strutturato tale sistema di controlli assegnando particolare rilievo ai controlli interni e a quelli svolti dalla societ di
revisione. Al collegio sindacale affidata la vigilanza sullamministrazione, vigilanza informativa sulloperato degli
amministratori, poteri ispettivi e di reazione alle irregolarit dellamministrazione. A loro volta i sindaci sono soggetti al
controllo della CONSOB.
Alla societ di revisione invece, sono assegnati compiti di controllo contabile.
Sono presenti anche codici di autodisciplina, che le imprese possono scegliere di non adottare, ma devono darne conto
nella relazione degli amministratori.
(n0 ).
NAV0
V0 =
n0
Supponendo che non ci siano stati versamenti/prelevamenti, al tempo t, il valore della quota, dato dal valore del
portafoglio al tempo t, diviso per il numero di quote esistenti in quel momento:
Vt =
NAV t
nt
Dai due termini possibile ricavare il rendimento di periodo, dato dal rapporto tra
Vt e V0 .
Ma se il fondo registra una nuova sottoscrizione, si avr lemissione di un numero di quote pari al rapporto del valore
del fondo in quel momento e limporto del flusso per il fondo. Nel caso di un riscatto avremo lannullamento di un
numero corrispondente di quote.
Considerando la raccolta netta (RN) come somma algebrica delle sottoscrizioni e dei riscatti in ciascun periodo, il
numero di quote nuove del periodo t+1, (n) pari al rapporto fra la raccolta netta del periodo t+1 e il valore del fondo
al tempo t:
(n)=
RN
NAVt
E possibile dimostrare dunque che i versamenti non alterano il valore della quota. La conseguenza che la
performance calcolata sulla base di quote pubblicate una corretta valutazione del rendimento offerto dal fondo in un
determinato periodo.
3. LA BANCA DEPOSITARIA
Nel nostro ordinamento, il soggetto depositario, incaricato della custodia degli strumenti finanziari, deve essere diverso
dal gestore, e pu essere solo una banca.
La prima funzione della banca depositaria quella di realizzare la separazione, anche in senso fisico, fra patrimonio
della societ di gestione, e patrimonio del fondo, ma deve anche svolgere importanti funzioni di controllo sullattivit di
gestione, indicati allart.38 T.U.F. E anche tenuta a vigilare che la composizione del fondo sia conforme al
regolamento, ed intervenire se la tipologia degli strumenti finanziari acquistati o la loro composizione fossero diversi da
quanto previsto dal regolamento.
4. LE REGOLE DI COMPORTAMENTO
Il principio fondamentale quello del rapporto fiduciario fra mandante e mandatario e dellimpegno di questultimo ad
operare esclusivamente nellinteresse del primo. Lart. 40 T.U.F. fissa i criteri generali da adottare.
Le regole di comportamento attribuiscono importanza fondamentale ai conflitti dinteresse. La logica adottata non
quella del divieto tout court di assumere posizioni in conflitto di interesse nella gestione di portafoglio ma quella di
imporre ai singoli intermediari lobbligo di individuare regole organizzative e di condotta per il controllo delle
situazioni di conflitto.
Questi inconveniente hanno portato ad una modifica della disciplina, come ad esempio nella normativa europea, in cui
si passati dalla nozione di mercato ufficiale a quella di mercato regolamentato.
Si definisce mercato regolamentato il mercato degli strumenti finanziari che soddisfi i seguenti requisiti:
abbia per oggetto strumenti finanziari;
sia iscritto nellapposito elenco tenuto dallo Stato membro di origine;
abbia un funzionamento regolare;
sia disciplinato da disposizioni elaborate o approvate dalle autorit nazionali competenti
prescriva il rispetto di tutti gli obblighi di dichiarazione, conservazione e trasparenza
sia accessibile alle imprese di investimento europee.
E stata introdotta poi la nozione di mercati non regolamentati che rispecchia il fenomeno dei mercati alternativi,
definiti come scambi organizzati di strumenti finanziari; si sono stabiliti in particolare i seguenti principi:
1. la CONSOB ha il potere di richiedere a organizzatori, emittenti e operatori dati, notizie e documenti
sugli scambi
2. la CONSOB ai fini della tutela degli investitori pu stabilire le modalit, i termini e le condizioni
dellinformazione al pubblico riguardante gli scambi
3. la CONSOB, sempre ai fini della tutela degli investitori pu sospendere e vietare gli scambi quando
ci sia necessario per evitare gravi pregiudizi alla tutela degli investitori
Attualmente lorganismo europeo che unisce le varie autorit di vigilanza ha definito un sistema qualificato come ATS
(alternative trading system) secondo i seguenti termini essenziali:
1. si deve trattare di un sistema multilaterale, con esclusione dei rapporti diretti fra soggetti esterni e gli
organizzatori degli scambi;
2. devono essere rappresentati molteplici interessi di soggetti terzi a comprare e vendere strumenti finanziari;
3. deve mettere in contatto gli operatori allinterno del sistema e secondo regole non discrezionali;
4. deve garantire procedure che portano alla conclusione di un contratto; si deve trattare di scambi effettivi ad un
determinato prezzo;
PARTE TERZA
Capitolo 10. Gli strumenti finanziari
Lart. 1 comma 2 del testo unico della finanza identifica gli strumenti finanziari con:
a) azioni e altri titoli rappresentativi di capitale di rischio negoziabili sul mercato dei capitali;
b) obbligazioni, titoli di Stato e altri titoli di debito negoziabili sul mercato dei capitali;
c) quote di fondi comuni di investimento;
d) titoli normalmente negoziati sul mercato monetario;
e) qualsiasi titolo normalmente negoziato che permetta di acquisire gli strumenti a),b),c),d);
f) i contratti future su strumenti finanziari, su tassi di interesse, su valute, merci e relativi indici
g) contratti di scambio a pronti e a termine (swap), su valute, merci e indici azionari (equit
swap)
h) i contratti a termine collegati a strumenti finanziari, tassi di interesse, valute, merci
i) i contratti dopzione per acquistare/vendere strumenti indicati nelle precedenti lettere e i
relativi indici, nonch i contratti di opzione su valute, tassi dinteresse, merci e relativi indici
j) le combinazioni di contratti o titoli indicati nelle precedenti lettere.
it =
( P1 P0 ) + CFt
P0
dove:
it
P0
P1
( P1 P0 )
CFt
P=
(1 + i)
F
(1 + i ) n
j =1
87 =
100
;
(1 + x) 4
(1 + x) 4 =
x=4
100
;
87
100
1;
87
x = 3,534%
I Buoni del Tesoro poliennali (BTP) sono titoli di Stato a medio e lungo termine, a tasso fisso, con cedola prestabilita
al momento dellemissione. Scadenze a 3,5 e 10 anni. I tassi che si formano per le varie scadenze sono indicative delle
valutazioni del mercato dei tassi risk-free in relazione alle varie durate.
I titoli di Stato indicizzati sono i titoli in cui i parametri futuri del titoli e quindi il rendimento sono legati ad altre
variabili identificate al momento dellemissione. Lindicizzazione pu riguardare la cedola o il capitale e pu essere di
vario tipo : a) finanziaria; b) valutaria; c) reale.
4. IL RATING
Il rating un voto attribuito da societ indipendenti sul rischio di credito di uno stato sovrano o di una societ e dei
titoli che essa emette. La societ di rating, analogamente alla societ di revisione dei conti, riceve da unimprese
lincarico di dare un parere indipendente e pubblico sul proprio cliente.
Il rating espresso in voti da A a C/D.
Per esprimere il rating bisogna analizzare:
1. capacit dellemittente di soddisfare gli impegni finanziari
2. natura dellimpegno finanziario e le garanzie accessorie
3. protezione e posizione relativa dellobbligazione nei confronti di altre emissioni della stessa societ.
P=
D1
D2
Dn
+
+ ... +
(1 + r1 ) (1 + r1 )(1 + r2 )
(1 + r1 )(1 + r2 )(1 + r3 )...(1 + rn )
P=
t =1
D1
(1 + r )t
Il tasso r il tasso di rendimento richiesto dal mercato per una data classe di rischio, o anche rendimento richiesto
dagli azionisti in funzione della specifica classe di rischio.
Se ipotizziamo che il dividendo rimanga costante potremo scrivere:
P=
D
r
P=
D1
rg
r=
D1
+ g;
P
La relazione del modello di Gordon detta di valutazione fondamentale perch esprime il principio che sta alla base
della determinazione in equilibrio del prezzo delle azioni.
2. LE CATEGORIE DI AZIONI
Esistono diverse tipologie di azioni individuate sulla base delle forme che assumono i diritti amministrativi ad esse
connessi, alcuni dei quali possono essere limitati, o addirittura esclusi, in contropartita del rafforzamento dei diritti
patrimoniali.
1. Lazione ordinaria attribuisce al suo possessore un diritto agli eventuali utili (dividendi) ed un
diritto alla quota di liquidazione, nellipotesi di scioglimento della societ e diritto di voto
nellassemblea ordinaria/straordinaria della societ.
2. Lazione privilegiata riconosce ai titolari una partecipazione prioritaria o pi elevata agli utili
sociali annuali o alla ripartizione del patrimonio alla liquidazione, ma non riconosciuto loro il
diritto di votare in assemblea ordinaria.
3. Le azioni di risparmio sono prive del diritto di voto, ma sono privilegiate nella ripartizione degli
utili e nel rimborso del capitale.
La soluzione ai problemi che possono derivare da modalit distorte del controllo vengono dalla regolamentazione e
dalla disciplina imposta dal mercato attraverso:
tutte le forme di tutela degli azionisti di minoranza che consentono di rendere pi efficaci gli
strumenti di controllo e di rivalsa nei confronti di chi esercita il controllo;
disciplina dellOPA preventiva;
disciplina dellOPA successiva;
limiti alla possibilit di emettere azioni prive di diritto di voto;
limiti alla possibilit di quotare scatole cinesi, societ in cui lasset unico rappresentato dalla
partecipazione in unaltra societ
2. I FINANCIAL FUTURES
Il contratto future un impegno a comprare o vendere uno strumento finanziario (o altro bene), ad una certa data, ad un
determinato prezzo fissato alla stipula.
In base alla natura dellattivit sottostante, i future si distinguono in commodities future (merci di largo mercato), e
financial futures.
Tra i financial futures troviamo:
1. gli interest rate futures, il cui oggetto il tasso di interesse di uno strumento finanziario;
2. i currency futures, loggetto di riferimento costituito da valute estere;
3. gli stock index futures, in cui lattivit finanziaria sottostante un portafoglio di titolo.
Alla scadenza si possono avere due possibilit:
1. consegna materiale dello strumento finanziario oggetto del contratto
2. liquidazione della differenza; soluzione prevalente, obbligata in tutti i casi in cui non esista fisicamente lo
strumento sottostante.
I future possono consentire diverse strategie di investimento:
copertura di un rischio (hedging), per neutralizzare il rischio di variazione del proprio portafoglio
fine speculativo, prendere posizione al rialzo o al ribasso per trarre profitto da previste variazioni di
mercato.
arbitraggio, operazioni opposte fra mercato cash e mercato future che consentono di ottenere un
profitto privo di rischio, sfruttando momenti di disallineamento di prezzo fra i due mercati.
3. GLI SWAPS
Lo swap un contratto con cui le parti convengono di scambiarsi, contestualmente o in mercati diversi, due somme di
denaro calcolate applicando diversi parametri (tassi di interesse, cambio di valuta, indici azionari) ad un identico
ammontare di riferimento. Tale ammontare non viene trasferito in alcun momento del contratto.
In generale swap definito come un contratto tra due controparti che decidono di scambiarsi flussi di cassa per un
determinato periodo di tempo, in base ad un accordo in cui si sono stabiliti tempi e modalit di determinazione dei flussi
di cassa.
La tipologia pi diffusa quella riferita ai tassi di interesse (interest rate swaps o IRS), in cui le controparti stabiliscono
di scambiarsi un flusso di interessi calcolato su un capitale di riferimento per un periodo di tempo determinato, pari alla
durata dello swap. Una parte effettua i pagamenti in base ad un tasso fisso, laltra in base ad un tasso variabile.
Altra tipologia diffusa quella dei currency swap, accordo in base al quale due parti stabiliscono di scambiarsi per un
periodo di tempo un flusso di interessi calcolato su due capitali diversi espressi in valute diverse, a tasso fisso o
variabile.
Il mercato degli swap tipicamente un mercato di grandi dimensioni, aperto a tutti i principali operatori internazionali,
ma non regolamentato, cio over-the-counter.
4. LE OPZIONI
Le opzioni sono strumenti finanziari che danno al compratore il diritto di comprare, (opzioni call), o di vendere
(opzioni put), una quantit determinata di attivit finanziaria o reale sottostante, ad un prezzo determinato, ad una data
specifica (tipo europeo) oppure entro una data specifica (tipo americano).
Gli elementi fondamentali sono:
1. prezzo che viene pagato allacquisto dellopzione e che non restituibile allinvestitore, sia che lopzione
venga esercita o meno;
2. prezzo di esercizio o base (strike price) a cui linvestitore, esercitando il diritto incorporato nellopzione
compra o vende il sottostante.
3. sottostante, sul mercato IDEM sono trattate opzioni sullindice MIB30 e su singoli titoli azionari;
4. scadenza; tipo europeo o americano.
Lesercizio di unopzione pu avvenire attraverso la consegna fisica del sottostante oppure con la liquidazione della
differenza tra strike price e prezzo corrente del sottostante.
Le opzioni secondo la posizione dello strike price rispetto al prezzo del sottostante si definiscono:
out of the money quando il valore di mercato dellopzione call (put) inferiore (superiore) allo strike price
ed tale da non rendere conveniente lesercizio;
in the money nel caso opposto;
at the money quando i due prezzi coincidono.
Il prezzo delle opzioni viene calcolato adottando modelli matematici differenti che tengono conto di sei fattori:
1. Il prezzo del sottostante
2. Lo strike price
3. La volatilit (variabilit del rendimento)
4. La vita residua
5. I tassi di interesse
6. I dividendi