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Sui mercati primari hanno luogo le nuove emissioni da parte degli utilizzatori di fondi
(es. società) di strumenti finanziari (come azioni e obbligazioni) per finanziare nuovi
progetti o per far fronte a incrementate necessità produttive quando i fondi generati
all'interno (con gli utili non distribuiti) non sono sufficienti per soddisfare tali necessità
(soggetti in deficit finanziario).
La maggior parte delle transazioni di mercato primario negli Stati Uniti è gestita da IF
denominati banche di investimento, come Morgan Stanley. La banca d'investimento
fornisce all'emittente la consulenza sull'emissione ed effettua il primo collocamento
dei titoli presso il pubblico di acquirenti.
Fra gli strumenti finanziari del mercato primario vi sono le emissioni di titoli azionari
effettuate dalle società al momento della loro prima quotazione sul mercato (negoziati
per la prima volta sui mercati azionari). Tali operazioni prendono il nome di OPS
(Offerte Pubbliche di Sottoscrizione).
Sono operazioni di mercato primario anche le emissioni di titoli azionari o di debito da
parte di società già quotate.
Una volta avvenuta l'emissione degli strumenti finanziari sui mercati primari, essi sono
negoziati, ossia acquistati e rivenduti, sui mercati secondari (MTA Mercato Telematico
Azionario).
Sui mercati secondari gli acquirenti dei titoli sono rappresentati dagli operatori
economici (consumatori, imprese e Governi) che hanno fondi in eccesso, mentre i
venditori sono rappresentati dagli operatori che hanno necessità di liquidare i loro
investimenti. Grazie a tali mercati non devono sopportare costi diversi connessi alla
ricerca diretta di acquirenti o venditori.
Quando un operatore economico acquista uno strumento finanziario su un mercato
secondario, i fondi sono trasferiti al venditore. L'emittente iniziale dello strumento
Sui mercati monetari si realizzano l'emissione e lo scambio dei titoli di debito o degli
strumenti finanziari a breve scadenza, ossia con durata pari o inferiore a 12 mesi. Gli
operatori economici che hanno un surplus di fondi a breve termine possono prestarne
una parte agli operatori che ne sono in deficit. La natura a breve termine implica che
le fluttuazioni dei prezzi nei mercati secondari nei quali sono negoziati risultano di
solito piuttosto contenute.
Non hanno una sede specifica in quanto le transazioni sono effettuate per telefono, per
via telematica o in generale via computer. Molti mercati monetari sono definiti
mercati OTC (Over-The-Counte).
Per approvvigionarsi di fondi a breve termine, società e soggetti del settore pubblico
ricorrono all'emissione di una gran varietà di titoli di mercato monetario, fra cui Buoni
del Tesoro, depositi interbancari, operazioni di pronti contro termine.
Sui mercati dei capitali si realizzano l'emissione e la negoziazione dei titoli di capitale
(azioni) e di debito (obbligazioni) a medio e lungo termine, con scadenza superiore a
12 mesi.
Società ed enti statali sono i principali emittenti di titoli dei mercati finanziari, le
famiglie sono i principali acquirenti. Sono soggetti a maggiori fluttuazioni di prezzo nei
mercati secondari in cui sono negoziati.
Il valore degli strumenti finanziari in circolazione dipende da due fattori: il numero di
titoli emessi e il loro prezzo di mercato.
La Banca d'Italia fa parte del SEBC (Sistema Europeo di Banche Centrali) e svolge due
compiti fondamentali: funge da istituto di emissione e da autorità monetaria all'interno
del SEBC ed esercita la vigilanza sul buon funzionamento delle banche e degli altri
intermediari finanziari. Svolge anche le funzioni di autorità antitrust con esclusivo
riferimento al sistema bancario.
L'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle ASSicurazioni) vigila sul comportamento delle
compagnie di assicurazione, autorizza le imprese all'esercizio dell'attività assicurativa,
emana provvedimenti a tutela delle imprese e degli utenti, compie ispezioni presso le
imprese e gli intermediari assicurativi e stabilisce regole finalizzate a garantire la
correttezza dei comportamenti degli operatori e il rispetto delle norme. Organi
dell'IVASS: Presidente (che è il direttore generale della Banca d'Italia), il consiglio e il
direttorio integrato formato dai componenti il direttorio della Banca d'Italia e dai
Consiglieri IVASS.
MERCATI VALUTARI
È essenziale che i gestori finanziari capiscano in che modo gli eventi e i movimenti dei
mercati finanziari di altri Paesi influiscano sulla redditività e sulla performance della
loro società.
Dato che i tassi di cambio sono spesso flessibili, le banche centrali a volte
intervengono direttamente nei mercati valutari, acquistando o vendendo valuta,
oppure agiscono indirettamente sui tassi di cambio modificando i tassi di interesse
ufficiali. La sensibilità del valore dei flussi di cassa derivanti dagli investimenti
all'estero alle fluttuazioni della valuta estera è definita rischio di cambio.
Le due più importanti transazioni effettuate sui mercati valutari sono:
• Transazioni a pronti: prevedono un cambio immediato di valuta all'attuale
tasso di cambio.
• Transazioni a termine: prevedono un cambio di valuta nel futuro a una data e
a un tasso di cambio prestabiliti. I contratti per consegna differita sono di solito
stipulati a 1, 3 o 6 mesi nel futuro, ma in teoria essi possono essere stipulati su
qualsiasi periodo futuro.
Efficienza tecnico – operativa: quando il mercato funziona al costo più basso in base
all'output prodotto. Caratterizzato da costi di funzionamento minimi. I costi transazione
sono a loro volta determinati dalla struttura del mercato, la cui performance può
essere misurata in termini di ampiezza, spessore, elasticità. Spesso se esistono molti
ordini a prezzi superiori e inferiori rispetto a quello corrente, ampio se tali ordini sono
di dimensioni cospicue, elastico se le variazioni di prezzo dovute ad asincronia nel
flusso di ordini richiamino rapidamente nuovi ordini che riportano il prezzo del titolo su
valori di equilibrio.
A causa dei costi di controllo e transazione, dei costi di liquidità e del rischio di prezzo,
l'investitore medio tende a considerare l'investimento diretto nei titoli e nei mercati
finanziari una possibilità poco attraente e preferisce mantenere i flussi di cassa
infruttiferi.
Modo alternativo per convogliare i fondi dagli investitori verso gli utilizzatori:
trasferimento indiretto.
COSTI DI INFORMAZIONE
Il monitoraggio comporta costi di agenzia. Una soluzione efficiente può essere quella
di collocare tutti i risparmi presso un unico IF, che svolge la funzione di delegated
monitoring riuscendo a ottenere informazioni migliori e a minor costo. Contribuisce a
ridurre le asimmetrie informative tra la fonte di finanziamento e l'utilizzatore finale.
Valore futuro di una rendita: permette di convertire una serie di flussi di cassa uguali
ricevuti a intervalli regolari nel corso dell'investimento in un ammontare futuro
equivalente alla fine di esso.
Fattori che incidono sui prezzi dei titoli e sulla volatilità dei prezzi al variare dei tassi di
interesse:
• Tasso di interesse: fra oscillazioni dei tassi di interesse e oscillazioni del valore
attuale sussiste una relazione inversa: all'aumentare dei tassi di interesse, i
prezzi dei titoli diminuiscono a un tasso decrescente.
• Vita residua: più breve è la scadenza di un titolo, più il prezzo si avvicina al
valore nominale. Più lunga è la scadenza di un titolo, maggiore è la variazione
del prezzo a fronte di una data variazione del tasso di interesse.
• Tasso di interesse nominale: maggiore è il tasso di interesse nominale di un
titolo, minore è la variazione del prezzo a fronte di una data variazione dei tassi
di interesse.
All'aumentare del tasso di interesse, il valore attuale delle obbligazioni diminuisce a un
tasso decrescente.
Un importante fattore che incide sul livello di variabilità del prezzo delle obbligazioni al
variare dei tassi di interesse è la vita residua del titolo. La sensibilità del prezzo di
un'obbligazione è la variazione percentuale del suo valore attuale a fronte di una data
variazione dei tassi di interesse.
Più si avvicina la scadenza, più il valore attuale teorico è prossimo al valore nominale.
Questa relazione sussiste sempre, indipendentemente dal fatto che l'obbligazione sia
quotata sopra, sotto o alla pari. I prezzi e i valori teorici dell'obbligazione si avvicinano
al loro valore nominale all'avvicinarsi della scadenza.
DURATION
La duration è la media ponderata delle scadenze di uno strumento finanziario, con pesi
basati sui valori attuali dei flussi di cassa a esse associati. Misura il tempo necessario
per recuperare l'investimento iniziale in un'obbligazione. Ciascun flusso di cassa
ricevuto nel periodo precedente alla duration dell'obbligazione riflette il recupero
dell'investimento iniziale, mentre ciascun flusso di cassa ricevuto nell'intervallo di
tempo fra duration e scadenza rappresenta il profitto o rendimento ricevuto
dall'investitore.
La duration rappresenta la sensibilità, o elasticità, del valore dell'attività o passività
a piccole variazioni dei tassi di interesse.
Per ampie variazioni dei tassi di interesse, la duration è una stima per eccesso della
diminuzione del prezzo del titolo; per ampie diminuzioni dei tassi di interesse, essa è
una stima per difetto dell'aumento del prezzo del titolo. Quando si verifica un'ampia
variazione dei tassi di interesse, la duration fornisce una stima inesatta del valore
finale del titolo. Questo scaturisce da una particolare relazione fra prezzo di
un'obbligazione e tasso di interesse, ovvero una relazione di convessità → grado di
curvatura della curva prezzo – tasso di interesse a un dato livello di rendimento.
La BCE ha sede a Francoforte in Germania e è nata nel 1998. I suoi compiti principali
sono la gestione della politica monetaria e garantire la stabilità dei prezzi. In tempi più
recenti le è stato attribuito anche il compito di vigilare sul sistema bancario europeo.
La BCE opera all'interno del SEBC (sistema europeo delle banche centrali). È composto
da tutte le banche centrali nazionali dei Paesi che hanno aderito all'Unione Europea.
All'interno del SEBC esiste l'Eurosistema, al quale hanno accesso la BCE e le BCN dei
Paesi che hanno adottato l'euro.
Il termine area euro identifica lo spazio economico costituito dai Paesi che hanno
adottato l'euro.
La BCE agisce attraverso tre organi decisionali:
• il Comitato Esecutivo, che ha compiti quali preparare le riunioni del Consiglio
Direttivo e attuare la politica monetaria nell'area euro impartendo le istruzioni
necessarie alle BCN dei Paesi appartenenti all'euro. È composto da sei persone
che rimangono in carica 8 anni e non sono rieleggibili → presidente della BCE,
vicepresidente e quattro membri nominati di comune accordo dai Governi dei
Paesi aderenti all'euro.
• Il Consiglio Direttivo, organo decisionale più importante, composto dai 6
membri del comitato esecutivo e tutti i governatori dell'area euro.
Responsabilità:
• adozione delle linee guida e delle decisioni necessarie ad assicurare
l'efficace svolgimento dei compiti assegnati all'Eurosistema;
• formulazione della politica monetaria dell'area euro → assunzione di decisioni
su obiettivi monetari intermedi, tassi d'interesse chiave e offerta di riserve
nell'ambito dell'eurosistema. Inoltre stabilisce le linee guida necessarie
all'implementazione di tali decisioni.
• Il Consiglio Generale della BCE, composto dal presidente e dal
vicepresidente della BCE e dai governatori di tutti i paesi membri dell'UE.
Compiti: redazione della Relazione Annuale della BCE e raccolta di dati statistici.
Non ha alcuna responsabilità in materia di politica monetaria.
Il trattato prevede che le decisioni fondamentali relative alla politica del tasso di
cambio debbano essere prese congiuntamente dalla BCE e dall'ECOFIN senza
pregiudicare l'obiettivo della stabilità dei prezzi.
Per gestire in modo rapido ed efficace i pagamenti interbancari nell'area euro è entrato
in funzione il sistema TRGET2, sistema transeuropeo automatizzato di trasferimento
Acquisti definitivi di determinati titoli di debito: può intervenire sui mercati dei
titoli di debito di emittenti pubblici e privati dell'area dell'euro, effettuando acquisti
definitivi di determinate attività.
MECCANISMO DI TRASMISSIONE
Processo attraverso il quale le decisioni di politica monetaria influenzano l'economia in
generale e il livello dei prezzi in particolare. Quando eroga fondi al sistema bancario, la
Banca Centrale applica un interesse. Può guidare l'andamento dei tassi di interesse a
breve termine. Le variazioni dei tassi di interessi ufficiali:
• si ripercuotono direttamente sulle banche e sui tassi di interesse del mercato
monetario e indirettamente sui tassi attivi e passivi offerti dalle banche alla
clientela;
• influenzano le aspettative e l'attesa di future variazioni dei tassi ufficiali incide
sui tassi di interesse a medio e lungo termine;
• influiscono sui prezzi delle attività e sul tasso di cambio; le variazioni del cambio
possono avere effetti diretti sull'inflazione;
• influenzano le decisioni di risparmio e investimento di famiglie e imprese;
• incidono sull'offerta di credito;
5 – MERCATI MONETARI
DEPOSITI INTERBANCARI
I depositi interbancari sono prestiti a brevissimo e breve termine fra intermediari
finanziari. L'istituzione mutuataria avrà una passività nel bilancio (debiti verso
banche), mentre quella mutuante avrà un'attività (crediti verso banche). Possono
essere di tipo:
• overnight: scambio di fondi effettuato nella giornata di negoziazione con rientro
nella giornata lavorativa successiva;
• tomorrow – next: scambio di fondi effettuati nel giorno lavorativo successivo alla
giornata di negoziazione con rientro nella giornata lavorativa successiva;
• spot – next: scambio di fondi effettuato nel secondo giorno lavorativo successivo
alla giornata di negoziazione con rientro nella giornata lavorativa successiva;
• call – money: deposito a vista rimborsabile con preavviso di 48 ore;
• depositi a tempo: scambio di fondi effettuati nel secondo giorno lavorativo
successivo alla giornata di negoziazione con rientro a scadenze fisse;
• depositi vincolati a giorni: scambio di fondi effettuato nella stessa giornata di
negoziazione con rientro in una giornata lavorativa prefissata nel tempo
massimo di 14 giorni di calendario.
Rendimento dei depositi interbancari
Prestiti nei quali gli interessi sono pagati una sola volta, alla scadenza. Assumono la
forma di prestiti non garantiti a breve scadenza. I tassi di interesse sono quotati sulla
CAMBIALI FINANZIARIE
Corrispondo alle commercial paper statunitensi, sono costituite da pagherò cambiari
a breve termine non garantiti mediante i quali le imprese ottengono finanziamenti a
breve termine. Introdotte nel 1994, in Italia sono autorizzate a emettere cambiali
finanziarie le società le cui azioni e/o obbligazioni sono già quotate in un mercato
regolamentato, altre società per azioni e le società finanziarie vigilate iscritte in un
apposito albo tenuto dalla Banca d'Italia. Vantaggio: le società con standing creditizio
elevato possono in genere prendere in prestito denaro a tassi di interesse più bassi
emettendo commercial paper piuttosto che mediante prestiti bancari.
Deve avere una durata compresa tra i 3 e i 12 mesi e il taglio minimo di 51.645,69.
L'importo complessivo non può eccedere il capitale versato e le riserve risultanti
dall'ultimo bilancio approvato.
I proventi realizzati con un investimento in cambiali finanziarie sono assoggettati a una
ritenuta del 12,50% che si applica a condizione che al momento dell'emissione il tasso
CERTIFICATI DI DEPOSITO
I CD sono titoli nominativi ovvero strumenti al portatore, a tasso fisso o variabile,
rappresentativi di depositi, presso una banca, a scadenza vincolata; possono essere
emessi da tutte le banche. I CD a breve termine hanno scadenza che varia dai 3 ai 18
mesi. Quelli a medio termine dai 28 ai 60 mesi.
Possono essere sia a taglio fisso che a taglio aperto; i primi sono emessi per importi
generalmente pari a 2500, 5000, 25000, 50000 ed 250000, sono collocati a sconto e
rimborsati al valore nominale. Quelli a taglio aperto non prevedono un ammontare
predeterminato e possono anche staccare alcune cedole periodiche.
Negoziazione dei CD
Sono emessi dalle banche mediante un meccanismo detto a rubinetto: la banca li
emette su richiesta della clientela calcolando di volta in volta, in base alle condizioni
dei mercati, il tasso di interesse che verrà riconosciuto al possessore del titolo.
ACCETTAZIONI BANCARIE
Sono cambiali tratte con le quali un'impresa (traente) ordina a una banca di pagare
per suo conto una certa somma a una scadenza prestabilita. La banca in forza di un
accordo preliminare, appone la propria firma sui titoli per accettazione, assumendo la
veste di obbligato principale.
CD in eurodollari
Certificati di deposito denominati in dollari statunitensi emessi da banche al di fuori
dei confini degli Stati Uniti. Le scadenze sono inferiori ai 12 mesi.
Euronote
Sono dei titoli a breve termine negoziabili emessi nell'ambito di una NIF. Le NIF sono
operazioni di finanziamento a medio termine nelle quali il prenditore avvia un
programma di emissioni ripetute di titoli (note) a breve termine; queste facility
garantiscono la disponibilità di fondi al prenditore attraverso l'acquisto delle note
rimaste invendute da parte di un gruppo di banche.
6 – MERCATI OBBLIGAZIONARI
TITOLI OBBLIGAZIONARI
TITOLI DI STATO
BTP (Buoni del tesoro Poliennali) → titoli a tasso fisso con cedola semestrale
prestabilita al momento dell'emissione e durata pari a 3, 5, 10, 15, 30 anni. Possono
essere collocati alla pari, sotto la pari o sopra la pari e sono negoziati sul mercato
secondario a corso secco. Il rimborso avviene in un'unica soluzione alla scadenza. Gli
interessi e lo scarto di emissione sono soggetti a un'aliquota fiscale del 12,5%. I BTP
possono essere sottoscritti per un valore minimo di 1000 o un multiplo si tale cifra.
I titoli di Stato una volta emessi sono negoziati sul MOT per quantitativi limitati e
sull'MTS per scambi non inferiori a 2,5 milioni.
Il MOT nasce nel 1994 come mercato al dettaglio. Si tratta di un mercato ad asta, nel
quale il sistema di negoziazione accoppia gli ordini in base al prezzo (price priority) e
OBBLIGAZIONI SOCIETARIE
Le obbligazioni societarie (corporate bond) sono titoli di credito rappresentativi di
prestiti a medio – lungo termine emessi da società per azioni o da società in
accomandita per azioni. Sono costituite da un certificato che rappresenta una frazione
di un'operazione di finanziamento. Chi sottoscrive un'obbligazione diventa creditore
della società emittente e ha diritto alla riscossione di un interesse e al rimborso del
capitale a scadenza.
Le obbligazioni al portatore non risultano intestate ad alcun soggetto. La proprietà
del titolo e il diritto alla riscossione e al rimborso del capitale investito sono garantiti
esclusivamente dal loro possesso. Il trasferimento avviene tramite la consegna del
titolo.
Le obbligazioni nominative le informazione relative all'obbligazionista sono
registrate sul titolo e in un apposito registro tenuto dalla società emittente.
Il trasferimento avviene in due modi:
transfer: il nominativo dell'acquirente è iscritto sul titolo e nel libro societario delle
obbligazioni, l'iscrizione è a carico dell'emittente;
girata: il nome dell'acquirente è iscritto, a carico dell'alienante, sul titolo. Il nuovo
proprietario dovrà farsi carico di chiedere l'iscrizione del proprio nominativo nel libro
delle obbligazioni.
Prezzo di emissione
Ammontare pagato dal primo obbligazionista all'emittente per acquistare i titoli e
viene di solito espresso in percentuale rispetto al valore nominale. Può essere alla pari
(coincidente al 100% del valore nominale del titolo), sotto la pari o sopra la pari. Tre
situazioni:
• lo scarto è molto ridotto;
• lo scarto è rilevante;
• lo scarto è l'unica componente della remunerazione (zero-coupon bond).
Prezzo di rimborso
Consegna di un numero predefinito di azioni specificate nel regolamento del prestito
(obbligazioni reverse convertible), obbligazioni il cui rimborso è collegato
all'andamento del prezzo di un titolo azionario. Strike price: se al momento del
rimborso il prezzo delle azioni è superiore a tale soglia, l'emittente rimborsa il prestito
in forma monetaria; in caso contrario l'emittente consegna le azioni in luogo del
rimborso del prestito.
Metodo di ammortamento
L'emittente si impegna a rimborsare il prestito ottenuto dagli obbligazionisti. Varianti:
• unica soluzione: rimborsato in un'unica soluzione a scadenza (bullet bond);
• piano di rimborso: distribuzione graduale del rimborso attraverso una serie di
rate. Possono avvenire pro quota, ossia a date prestabilite e in una percentuale
prefissata; tramite estrazione a sorte, in cui alle date di rimborso parziale del
prestito si procede a estrarre a sorte un numero di titoli che vengono rimborsati
integralmente; ricorrendo al mercato secondario, sul quale l'emittente acquista,
alle date previste, un certo numero di obbligazioni;
• facoltà di rimborso anticipato dell'emittente: rimborsare anticipatamente il
prestito prima della scadenza prefissata. Obbligazioni callable: obbligazioni a
tasso fisso nelle quali l'emittente si riserva la facoltà di rimborsare in anticipo il
capitale.
• Offerta pubblica di acquisto da parte dell'emittente: l'emittente può decidere di
lanciare un'offerta pubblica di acquisto delle proprie obbligazioni (buy-back).
Deve indicare il quantitativo di obbligazioni da ritirare, il prezzo di riacquisto e la
durata dell'offerta.
EUROBOND
OBBLIGAZIONI ESTERE
Foreign bond. Sono obbligazioni a lungo termine emesse da imprese e Stati al di fuori
del Paese dell'emittente, di solito denominate nella valuta del Paese nel quale sono
emesse piuttosto che nella valuta nazionale. Sono chiamate obbligazioni internazionali
tradizionali.
7 – MERCATI AZIONARI
TIPOLOGIE DI AZIONI
Le azioni ricadono principalmente all'interno di due categorie: le azioni ordinarie e le
azioni speciali. Entrambe le tipologie offrono un rendimento che trae origine da due
componenti. La prima è costituita dal guadagno in conto capitale (capital gain), che si
origina per effetto dell'incremento del valore dell'azione nel tempo. La seconda
componente è costituita dal periodico (generalmente annuale) pagamento dei
dividendi agli azionisti.
I dividendi delle azioni variano nel tempo e il relativo tasso di rendimento è quindi
incerto.
AZIONI ORDINARIE
Dividendi
La decisione in ordine al pagamento e all'ammontare dei dividendi è assunta su
proposta dell'organo amministrativo della società emittente e deliberata
dall'assemblea ordinaria. Gli azionisti ordinari non hanno un diritto al dividendo. Il
mancato pagamento di dividendi agli azionisti non costituisce un inadempimento.
Diritti residuali
Nel caso dello scioglimento della società, gli azionisti ordinari si posizionano all'ultimo
posto nel concorso sul patrimonio sociale: essi hanno un diritto residuale. Solo dopo
che siano state soddisfatte tutte le pretese di grado superiore gli azionisti ordinari
avranno il diritto di partecipare alla ripartizione del patrimonio della società
eventualmente rimasto. Le azioni ordinarie sono maggiormente rischiose rispetto ai
titoli di debito.
Responsabilità limitata
Stabilisce che i creditori sociali non possano chiedere e ottenere dagli azionisti il
soddisfacimento dei loro crediti. Ciò implica che le perdite imputabili alla società siano
riferibili agli azionisti solo nei limiti dell'ammontare dei conferimenti inizialmente
apportati a titolo di capitale. Il patrimonio personale dell'azionista resta estraneo alle
pretese vantate dai creditori della società, persino se le perdite dell'impresa eccedono
il valore del capitale apportato.
Diritto di voto
Una caratteristica fondamentale delle azioni ordinarie è rappresentata dall'attribuzione
del diritto di voto nell'assemblea generale degli azionisti. Sebbene quest'ultimi non
esercitino alcun controllo sulla gestione operativa, essi mantengono comunque un
controllo indiretto sulle attività dell'impresa attraverso la nomina dei membri
dell'organo amministrativo.
Attribuiscono un voto per ciascuna azione in cui è diviso il capitale della società. Esiste
il divieto di emettere azioni a voto plurimo ma è possibile emettere delle categorie
speciali di azioni. Es: tutte le società possono emettere azioni che prevedono
l'esclusione del diritto di voto. È possibile inoltre emettere azioni con diritto di voto
limitato a particolari argomenti (azioni a voto condizionato).
Allo scopo di evitare un'eccessiva concentrazione di potere nelle mani degli azionisti
titolari di pieno diritto di voto, la percentuale delle azioni prive del diritto di voto, a
voto limitato o condizionato può rappresentare, al massimo, la metà del capitale della
società.
Gli azionisti eleggono l'organo amministrativo. I primi amministratori di una società
sono nominati nell'atto costitutivo. Il sistema di votazione più ricorrente è il voto di
lista, sistema di votazione nel quale i candidati si presentano attraverso delle liste.
Ogni azionista vota una lista. L'assegnazione dei posti ai candidati avviene in base ai
voti ricevuti da ciascuna lista, tenendo conto dell'ordine di preferenza dei candidati
presenti nella lista di appartenenza.
Voto per delega, sistema di votazione nel quale gli azionisti hanno la facoltà di farsi
rappresentare in sede assembleare per l'esercizio del diritto di voto, delegando un
altro soggetto secondo le modalità previste dalle norme vigenti.
MERCATO SECONDARIO
Il mercato secondario è il mercato nel quale i titoli una volta emessi sono negoziati.
MTA (mercato telematico azionario), gestito da Borsa Italiana SpA. Esso è definito
mercato a contante e ciò in quanto l'oggetto di negoziazione è costituito da strumenti
finanziari primari.
Regolamentazione
Il funzionamento e l'articolazione dei mercati secondari sono influenzati dalla norma
vigente: in Europa conosciuta come MIFID che ha abolito l'obbligo di concentrazione
degli scambi sui mercati regolamentati, aprendo la strada alla nascita di due nuove
categorie di mercati alternativi: i sistemi multilaterali di negoziazione MTF e gli IS.
Il prezzo di riferimento è pari alla media ponderata dell'ultimo 10% delle quantità
negoziate. Il prezzo ufficiale è dato dal prezzo medio ponderato dell'intera quantità
dello strumento medesimo negoziata nel mercato durante la seduta.
Mercato AIM
L'AIM è un MTF, cioè un mercato multilaterale gestito e organizzato da Borsa Italiana
ma non sottoposto alla vigilanza CONSOB. È dedicato alle piccole e medie imprese
italiane ad alto potenziale di crescita. In fase di ammissione non è richiesta la
pubblicazione di un prospetto informativo e successivamente non è richiesta la
pubblicazione dei resoconti trimestrali di gestione.
10 – LE BANCHE
L'attività bancaria è definita come raccolta del risparmio tra il pubblico ed esercizio del
credito. Tale attività ha carattere d'impresa e può essere esercitata solo dalle banche.
ATTIVITA'
Per le banche, i prestiti sono le principali attività generatrici di reddito, mentre gli
investimenti in titoli possono essere impiegati, oltre che per la generazione di reddito,
come serbatoio di liquidità da smobilizzare in caso di necessità. Le banche devono
mantenere ingenti quantitativi di liquidità e di titoli per essere certe di poter far fronte
alla domanda di rimborso da parte dei possessori delle loro passività.
I rischi principali a cui devono far fronte i moderni manager delle banche sono il rischio
di credito o di insolvenza e il rischio di liquidità.
Altri prestiti, gran varietà di mutuatari e di tipologie di prestito, come quello agli
intermediari finanziari non bancari, ai Governi statali e locali, alle banche estere e ai
Governi sovrani.
PASSIVITA'
Le banche commerciali hanno due fonti di finanziamento (a parte il capitale netto
fornito dagli azionisti):
• i depositi da clientela ordinari
• i fondi presi a prestito da altre banche e le altre passività.
Fra i depositi da clientela, spiccano i conti correnti di corrispondenza, depositi a vista
con riferimento ai quali le somme depositate possono essere movimentate dai
correntisti attraverso l'uso di servizi di pagamento messi a disposizione dalla banca.
Il secondo segmento maggiore dei depositi è costituito dai depositi a risparmio, liberi
o vincolati in termine di durata contrattuale. Rilascio da parte della banca di un libretto
di deposito sul quale sono annotate le operazioni di versamento e di prelievo, che
possono essere effettuate dal depositante solo presso lo sportello bancario che lo ha
emesso. La banca calcola gli interessi da riconoscere al risparmiatore e li accredita sul
libretto. Il prelevamento anticipato è concesso con il pagamento di una penale.
Il terzo grande segmento di raccolta è costituito dai certificati di deposito (CD). Titoli
trasferibili rilasciati a fronte di una somma di denaro depositata con un certo vincolo di
scadenza, con una durata compresa fra 3 mesi e 5 anni ed emessi a rubinetto.
CAPITALE NETTO
È costituito principalmente da azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio,
sovrapprezzo di azioni e utili non distribuiti. La regolamentazione impone alle banche il
mantenimento di un livello minimo di capitale netto, al fine di ammortizzare le perdite.
Le banche tendono a mantenere il capitale netto ai livelli minimi stabiliti dalla
regolamentazione.
Economie di scala, misura in cui i costi unitari medi di erogazione di servizi finanziari
scendono all'aumentare della quantità di servizi erogati. L'internet banking → la rete
offre agli IF un canale attraverso il quale soddisfare in maniera veloce la necessità
della clientela, portare rapidamente i prodotti sul mercato e rispondere in modo più
efficiente alle condizioni variabili del commercio. Implica anche un costo per gli IF,
derivante dall'investimento nella tecnologia necessaria.
Il costo unitario o medio per l'erogazione dei servizi in aggregato da parte degli
intermediari finanziari diminuisce man mano che l'intermediario finanziario si espande.
Formula pagina 240.
Diseconomie di scala → caso in cui i costi della produzione combinata dei servizi
offerti da un IF risultano maggiori di quelli della produzione singola di essi.
Economie di diversificazione dei ricavi, le sinergie dei ricavi sono importanti per
tre motivi. L'acquisizione di un IF in fase di crescita può produrre nuovi ricavi. Il flusso
di ricavi della banca acquirente può diventare più stabile se il portafoglio delle attività
e delle passività dell'istituzione in oggetto di acquisizione presenta caratteristiche
diverse in termini di prodotti, credito, tassi di interesse e rischio di liquidità rispetto
all'acquirente.
Rapporto con i clienti, consente alle banche di mantenere i contatti con le società
multinazionali locali e di fornire loro servizi, seguendone l'espansione all'estero.
Costi fissi, possono risultare davvero considerevoli. Tali considerazioni sui costi
assumono rilevanza ancora maggiore qualora il volume atteso delle attività e i flussi di
reddito connessi all'entrata nel mercato estero siano incerti.
AUTORITA' CREDITIZIE
Autorità nazionali con compiti di vigilanza nel settore bancario sono: il CICR, il
Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Banca d'Italia e l'Autorità Garante per la
Concorrenza e il Mercato.
Il CICR è composto dal Ministro dell'Economia e delle Finanze, dal Ministro del
Commercio Internazionale, dal Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,
dal Ministro dello Sviluppo Economico, dal Ministro delle Infrastrutture, dal Ministro dei
trasporti e dal Ministro per le Politiche Comunitarie. Alle sedute partecipa il
Governatore della Banca d'Italia. Al CICR è affidata l'alta vigilanza, cioè la competenza
a dettare norme generali riguardanti aspetti nevralgici dell'attività bancaria.
Al MEF è attribuita la competenza a dettare norme su alcuni limitati temi.
ACCESSO AL MERCATO
per attività bancaria si intende l'esercizio congiunto della raccolta del risparmio tra il
pubblico e dell'erogazione del credito, riservata esclusivamente alle banche.
Rimangono precluse l'attività assicurativa e la gestione diretta dei fondi comuni. Non
è immediato l'accesso al mercato una volta che la banca è stata costituita, è prevista
la preventiva autorizzazione di Banca d'Italia fino al 2014, poi BCE, autorizzazione
condizionata al possesso di requisiti oggettivi.
Requisiti:
• quando ricorre la forma societaria del tipo società per azioni o società
cooperativa per azioni a responsabilità limitata
• quando il capitale minimo versato corrisponde a quanto fissato dall'organo di
vigilanza
• quando viene presentato un programma di attività insieme allo statuto e all'atto
costitutivo
• quando sussistono requisiti di onorabilità da parte degli azionisti e requisiti di
professionalità a capo dei soggetti preposti allo svolgimento di funzioni di
amministrazione, direzione e controllo.
Ulteriore requisito indispensabile è l'obbligo di coincidenza tra la sede legale e la sede
amministrativa della banca interessata, al fine di evitare arbitraggi regolamentari.
Primo pilastro, tratta di ulteriori rischi rispetto al rischio di credito considerato dal
primo Accordo di Basilea: si prevedono coefficienti patrimoniali appositi anche per il
rischio di mercato, per quello di controparte e per quello operativo. Alle banche è
consentita l'adozione di un metodo standard di misurazione del rischio o di metodi
personalizzati, secondo modelli sviluppati internamente dalle stesse istituzioni
finanziarie. Il Comitato di Basilea ha distinto un approccio IRB di base e uno avanzato.
La differenza risiede nella fonte delle stime delle variabili. L'approccio IRB di base
prevede che le banche forniscano una propria stima della sola probabilità di
inadempienza dei debitori, utilizzando per le altre componenti parametri forniti dalle
autorità di vigilanza.
IRB avanzato lascia alle banche la stima di tutte le variabili necessarie per valutare il
rischio di credito e per il calcolo della dotazione patrimoniale minima da mantenere.
PARTECIPAZIONI DETENIBILI
Per le partecipazioni in banche non sono previsti limiti, ma solo la necessità di
preventiva autorizzazione qualora la partecipazione comporti l'influenza dominante
Moral Hazard. In presenza di un sistema si tutela dei depositi, una banca altamente
indebitata, ha un forte incentivo ad assumere posizioni eccessivamente rischiose.
Sono stati introdotti meccanismi nei sistemi di garanzia tali da legare il contributo al
fondo al grado di rischio delle posizioni assunte da parte di ogni banca. Premio di
assicurazione proporzionato a diversi fattori che contribuiscono a identificare il livello
di rischio delle attività della medesima banca.
Assicurazioni collettive sulla vita, copre una pluralità di individui. Sono rivolte ai
dipendenti delle società, possono essere contributive. Il vantaggio principale si
individua nelle economie di costo, dovute all'amministrazione in massa dei piani, ai
costi inferiori per l'accertamento delle condizioni di salute degli assicurati tramite
esami medici e altri sistemi di valutazione e ai costi ridotti di vendita e di
commissione.
Attività: le compagnie di assicurazione sulla vita, per la natura a lungo termine delle
loro passività e per la necessità di generare rendimenti concorrenziali sulle componenti
di risparmio dei prodotti offerti, concentrano i propri investimenti nelle attività che
figurano nella parte più lunga dello spettro delle scadenze (obbligazioni societarie,
azioni, titoli di Stato).
Passività: riserve tecniche, voci di passività nello stato patrimoniale delle compagnie
di assicurazione che riflettono gli obblighi di pagamento attesi sui contratti di polizza
in essere.
COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE DEL RAMO DANNI
Si procede a una distinzione tra assicurazioni sulla proprietà e assicurazioni contro gli
incidenti. Le assicurazioni sulla proprietà coprono l'assicurato contro il rischio di
perdita di un bene mobile o immobile di sua proprietà. Le assicurazioni contro gli
incidenti offrono protezione per i danni dei quali si è civilmente responsabili.
• Rami auto
• RCA (responsabilità civile auto), finalizzata a reintegrare il patrimonio
dell'assicurato a seguito del pagamento a terzi dei danni da lui cagionati con
il proprio autoveicolo. Assicurazione obbligatoria. In capo alle imprese di
assicurazione vige l'obbligo a contrarre: esse sono tenute ad accettare tutte
le proposte di assicurazione loro sottoposte, nonché a stabilire
preventivamente tariffe per ogni rischio derivante dalla circolazione dei
veicoli a motore;
• CVT (corpi veicoli terrestri), copre l'assicurato dai danni subiti da veicoli
terrestri, esclusi quelli ferroviari.
• Rami non auto
• Infortuni, rifonde l'assicurato i danni a lui derivanti da infortuni sul lavoro e
da malattie professionali.
• Malattia, risarcisce all'assicurato le spese di tipo sanitario da lui sostenute.
Le tariffe sono basate sui dati di sinistrosità.
• Corpi di veicoli ferroviari.
• Corpi di veicoli aerei.
• Corpi di veicoli marittimi, lacustri e fluviali.
• Merci trasportate, rifonde l'assicurato i danni subiti dalle merci trasportate o
dai bagagli, indipendentemente dal veicolo di trasporto.
• Incendio ed elementi naturali, risarcisce l'assicurato dei danni causati a beni
da incendio, esplosione, tempesta o altri elementi naturali, energia nucleare,
cedimento del terreno.
• Altri danni ai beni, tutela l'assicurato dai danni subiti da beni cagionati da
grandine o gelo, nonché da qualsiasi altro evento, quale furto, non coperto
dalle polizze del ramo incendio.
• Responsabilità civile aeromobili, reintegrare il patrimonio dell'assicurato a
seguito del pagamento a terzi dei danni da lui cagionati con il proprio
aeromobile.
Rischio di spesa
Le due fonti principali del rischio di spesa sono le spese di perizia di danno e le
commissioni e spese varie.
Le spese di perizia di danno si riferiscono ai costi del processo di definizione dei danni.
L'altra grande spesa è rappresentata dai costi di commissione pagati agli intermediari
assicurativi e agli agenti di vendita e dalle altre spese di esercizio legate
all'acquisizione delle attività.
Combined ratio: somma di due coefficienti: un coefficiente di sinistralità, che pone in
rapporto gli oneri per sinistri e i premi di competenza, e un coefficiente di efficienza,
che rapporta le spese di gestione ai premi emessi.
FONDI PENSIONE
Il decreto disciplina le forme di previdenza finalizzate all'erogazione di trattamenti
pensionistici complementari a quelli del sistema obbligatorio di base, volti a garantire
livelli di copertura previdenziale più elevati. I principi fondamentali sono:
• Volontarietà all'adesione, l'adesione alle forme pensionistiche complementari è
libera e volontaria.
• Equiparazione delle forme pensionistiche complementari, comprende i fondi di
origine contrattuale o negoziale, i fondi aperti, i fondi preesistenti e i PIP.
• Attuazione delle forme pensionistiche complementari attraverso la costituzione
di fondi pensione, i contributi versati dai singoli iscritti e dai datori di lavoro,
nonché quote del TFR, confluiscono in un grande patrimonio, fondo, e sono
investiti sui mercati finanziari.
I soggetti che possono usufruire della previdenza complementare sono:
LA MONETA
La funzione dell'industria dei pagamenti consiste nell'erogazione dei servizi di
pagamento che si sostanziano nella produzione della moneta e degli strumenti di
trasferimento della stessa. Nella letteratura economica si definisce moneta ciò che
funge da mezzo di scambio, unità di conto e riserva di valore. Costituisce mezzo di
scambio tutto ciò che viene generalmente accettato nel circuito economico in cambio
di qualsiasi altro bene a estinzione dell'obbligazione assunta dall'acquirente-debitore
nei confronti del venditore-creditore.
I generi monetari possono essere ricondotti a due categorie: la moneta-merce e la
moneta-segno. La moneta-merce è costituita da un bene cui è attribuito, in uno
specifico contesto storico e geografico, un valore intrinseco legato alle sue
caratteristiche fisiche e/o funzionali.
La moneta-segno ha costituito un genere monetario più evoluto, caratterizzato
dell'assenza di uno specifico valore intrinseco. Essa rappresenta una passività
patrimoniale (un debito) dell'emittente ed è accettata in pagamento e circola in
funzione di alcuni possibili presupposti alternativi:
• la convertibilità in un genere monetario dotato di valore intrinseco (oro);
• il potere liberatorio conferito da norma di legge (moneta legale);
• l'impegno assunto dal debitore-emittente a convertire le proprie passività in
moneta legale.
Nel caso dei pagamenti con moneta scritturale, gli strumenti possono essere ricondotti
a due tipologie.
Contatto diretto tra pagante e pagato per la consegna materiale di strumenti che
surrogano temporaneamente o parzialmente la moneta fornendo garanzie in ordine
alla successiva fase del regolamento vero e proprio in cui il venditore-creditore
acquisisce moneta scritturale. Appartengono a questa prima tipologia di strumenti, per
SEPA Single Euro Payments Area è il progetto teso a creare un'area unica dei
pagamenti in euro, ovvero un sistema integrato di circolazione monetaria
(aggiornamenti sul foglio).
Conseguenze economiche. Dal punto di vista del beneficiario, l'A/B espone ad alcuni
rischi – in particolare, di mancato pagamento e di frode – e comporta alcuni costi. Esso
non dà certezza di essere sempre convertito in moneta legale. Il rischio di mancato
pagamento si traduce in possibili costi per il beneficiario: costi di informazione e costi
LE CARTE DI PAGAMENTO
Tessere plastificate che consentono al titolare di prelevare moneta e di effettuare
acquisti presso determinati esercizi commerciali, tramite Internet e per via telefonica.
Si distinguono tra loro per il diverso momento in cui l'utilizzatore perde la disponibilità
degli importi spesi o prelevati.
Possono essere emesse sia da banche sia da alcuni altri intermediari finanziari. È
previsto che tutte le carte abbiano caratteristiche analoghe e siano provviste di
microchip conformi allo standard EMV.
CARTE DI DEBITO
Carta di pagamento emessa tipicamente dalle banche o da Poste Italiane e rilasciata
alla clientela in fase di apertura del conto corrente o anche in un momento successivo.
Ha una durata determinata; le parti possono recedere in qualsiasi momento con
preavviso da darsi con comunicazione scritta. È utilizzabile a partire dal momento della
consegna entro il limite costituito dal saldo disponibile e nel rispetto di specifici limiti
di utilizzo giornaliero e mensile indicati nel contratto. Consente al titolare, digitando il
codice numerico segreto di:
• effettuare prelievi di contante presso gli sportelli automatici (ATM);
• pagare gli acuisti nei negozi convenzionati dotati degli appositi terminali POS
evitando l'uso del contante;
• accedere a una serie di servizi aggiuntivi.
Le operazioni di prelievo e di pagamento effettuate sono addebitate sul suo conto
corrente contestualmente al momento in cui la transazione è effettuata. È utilizzabile
sia in Italia che all'estero, a patto che sia collegata a circuiti di pagamento
internazionali (Cirrus, Maestro, VISA Electron).
Conseguenze economiche. Nell'ottica del titolare (pagante) è uno strumento di
pagamento relativamente economico e abbastanza sicuro. Ha una buona versatilità
d'uso e l'uso della carta nella funzione di pagamento è generalmente esente da
commissioni.
Il cardholder sopporta una serie di oneri: canone annuo, commissioni sui prelievi di
contante oltre confine e sui prelievi effettuati da sportelli automatici non appartenenti
al circuito della banca emittente. È un servizio del tipo pay now.
Non è completamente esente da rischi, è possibile che l'emittente vari in senso a lui
sfavorevole le condizioni economiche del servizio; oppure l'ipotesi di smarrimento e
sottrazione della carta e la possibilità che terzi non legittimati ne facciano uso. È
possibile tuttavia bloccarla, trasferendo da quel momento il rischio di pagamenti illeciti
sull'emittente. Il PIN è un espediente che contrasta i tentativi di frode.
Il cardholder che faccia uso irregolare della propria carta corre l'ulteriore rischio di
subire la revoca dell'autorizzazione all'uso della stessa da parte dell'emittente.
Per gli esercenti comporta l'onere di riconoscere all'emittente una commissione
calcolata in percentuale sul valore delle singole transazioni, ma garantisce anche una
serie di vantaggi, riduce infatti il rischio di subire furti o di essere pagati con assegni o
denaro falso e abbatte i costi legati alla gestione del contante.
CARTE PREPAGATE
Tessera di plastica che incorpora un certo ammontare di denaro. Può essere usata sia
per effettuare prelievi di contante presso gli sportelli automatici sia come strumento di
pagamento via internet o nei negozi convenzionati. I prelievi presuppongono la
digitazione di un codice segreto PIN. Esistono carte che consentono di effettuare
operazioni di pagamento e di prelievo anche all'estero.
La carta prepagata non è collegata a un conto corrente di appoggio ma incorpora un
potere d'acquisto corrisposto in via anticipata dal cardholder all'emittente, importo che
si riduce automaticamente a ogni utilizzo. La possibilità di spesa dipende dall'importo
effettivamente caricato sulla carta stessa al momento del suo acquisto o tramite le
ricariche successive.
Possono essere emesse dalle banche, da Poste Italiane e dagli Istituti di Moneta
Elettronica. Sono carte a spendibilità generalizzata o carte multiuso. Il loro rilascio non
è condizionato dal possesso in capo all'utilizzatore di specifici requisiti di solvibilità o
di età, né è richiesta la titolarità di un conto corrente bancario o postale. Sono valide
fino alla data di scadenza indicata; in alcuni casi, il titolare può chiedere il rimborso
dell'importo residuo non speso entro 12 mesi dalla scadenza o ottenere il
trasferimento.
Possono essere sia nominative sia anonime. Le prime sono ricaricabili, con limiti
massimi di caricamento. La ricarica avviene versandone l'importo alternativamente
presso l'emittente o mediante telefono. Le carte anonime possono essere sia
ricaricabili sia non ricaricabili e hanno ridotti limiti di importo.
Conseguenze economiche. Più pratico del contante. Non comporta di pagare alcun
canone annuo; alcuni emittenti applicano una commissione nelle fasi di attivazione
iniziale, ricarica e/o rimborso e anche sui prelievi di contante. Tra i costi che il
cardholder sopporta va considerato il costo-opportunità derivante dall'immobilizzo
delle somme caricate. Opera secondo il principio del pagamento anticipato pay before.
Sono minimi i tassi di frode, e nel caso avvenga è possibile bloccare la carta tutelando
le spese sostenute con la carta da quel momento in avanti.
L'esercente deve riconoscere una commissione all'emittente su ogni transazione, ma
beneficia del vantaggio della sicurezza del pagamento, della possibilità di usare la
carta per iniziative promozionali, di ridurre il maneggio di contante e il relativo costo di
handling.
IL BONIFICO
Ordine di pagamento automatizzato impartito da un soggetto (ordinante) a un istituto
bancario o postale a favore di un terzo soggetto (beneficiario), al quale il primo
intende trasferire fondi. Esistono diverse tipologie di bonifici. In particolare, il bonifico
SEPA consente di trasferire importi in euro da un conto corrente ad altro conto aperto
presso banche ubicate in Italia o in un altro Paese SEPA e aderenti alla convenzione
SEPA Credit Transfer.
La disposizione di bonifico può essere presentata sia tramite sportello sia tramite
canali telematici e può essere regolata mediante addebito sul conto corrente o per
cassa. Per identificare il conto del beneficiario, l'ordinante deve necessariamente
indicare l'IBAN; nei bonifici SEPA diretti verso Paesi diversi dall'Italia c'è l'obbligo di
esplicitare anche il BIC (fino al 31 gennaio 2016) Bank Identifier Code, il codice
identificativo della Banca del beneficiario. La banca, una volta ricevuto l'ordine, lo
verifica. Respinge le disposizioni errate in caso di irregolarità.
Tipologie di bonifici:
• Bonifico nazionale: bonifico in euro disposto in Italia da un ordinante a favore di
un beneficiario titolare di un conto corrente presso una banca in Italia.
• Bonifico SEPA: bonifico in euro da un conto corrente a un altro aperto presso
banche che si trovino in Italia o in un altro paese SEPA e aderiscano alla
convenzione SEPA Credit transfer.
• Bonifico transfrontaliero: bonifico espresso in euro/lei romeni/corone svedesi
disposto tramite una banca insediata in uno Stato membro UE/SEE, a favore di
un beneficiario presso una banca di un altro Stato membro.
• Bonifico estero: bonifico da e verso Paesi Extra UE/SEE in Euro o in valuta
estera; bonifico in una qualsiasi divisa diversa da euro/corone svedesi/lei romeni
diretto o proveniente da Stati membri dell'UE.
I SERVIZI DI INCASSO
Esistono diverse tipologie di servizio atte a supportare le operazioni di incasso
commerciale. Sono rivolti prevalentemente al segmento delle imprese, cui consentono
una rapida esecuzione delle operazioni di incasso dei propri crediti grazie al sistema
elettronico e standardizzato su cui si fondano, ideale per riuscire a ottimizzare la
gestione della tesoreria aziendale.
Tali servizi permettono di ridurre i costi aziendali grazie all'eliminazione degli
adempimenti manuali connessi agli incassi, garantiscono una rapida esecuzione degli
ordini di pagamento e una tempestiva ricezione delle informazioni relative agli effetti
in scadenza, riducono la possibilità di disguidi e il rischio di smarrimento degli avvisi di
pagamento destinati al debitore.
Esistono sistemi di incasso semplici, il debitore deve ogni volta attivarsi per eseguire il
pagamento o dare disposizione in tal senso alla propria banca; oppure sistemi di
incasso pre-autorizzati, il creditore dispone di un'autorizzazione di addebito sul conto
corrente del debitore.
Spazio economico di utilizzo. Soluzione invalsa nella prassi per il regolamento delle
transazioni commerciali tra aziende.
Rischio nel trasferimento dei fondi. Necessità di conferire maggior sicurezza allo
spostamento dei fondi. La rete interbancaria costituisce la base del sistema
internazionale dei pagamenti e contribuisce a eliminare elementi di inefficienza
presenti in pagamenti di tipo tradizionale.
Il rischio paese. Insieme di fattori politici, giuridici, economici e sociali che possono
influenzare la volontà e la capacità di imprese ed enti pubblici di un certo Stato ad
adempiere alle obbligazioni assunte con altri operatori, pubblici e privati, di paesi
esteri. Con il termine obbligazione si fa riferimento sia a impegni di tipo finanziario, sia
a impegni reali, come la consegna della merce. Il rischio dipende da eventi esterni
quali embarghi commerciali, guerre, nazionalizzazioni, regolamenti restrittivi di governi
locali.
I CAMBI A PRONTI
L'esecuzione di una transazione internazionale determina la necessità di convertire
quanto incassato in valuta estera nella propria unità di conto, oppure di acquistare
valuta per effettuare il pagamento. È possibile rivolgersi al mercato dei cambi,
definibile come l'insieme delle negoziazioni finalizzate allo scambio di disponibilità
monetarie denominate in valute diverse. Tre categorie:
• compravendite di valute a pronti (spot);
• compravendite di valute a termine (forward);
• compravendite di strumenti derivati in valuta (riporti in valuta, future valutari,
opzioni valutarie, currency swap).
La compravendita di valuta a pronti è il contratto attraverso cui due controparti si
scambiano, fissandone il prezzo (cambio), due importi monetari denominati in valute
diverse. Le parti fissano il cambio al momento della stipula del contratto convenendo
una data di esecuzione delle rispettive prestazioni differita nel tempo. Il cambio è un
prezzo relativo, poiché misura la ragione di scambio tra due valute. Esistono due
modalità per indicare il medesimo prezzo relativo.
La prima è la quotazione certo per incerto, che esprime quante unità di valuta
estera è possibile acquistare cedendo un'unità di quella nazionale.
L'altra modalità è il cambio incerto per certo che esprime quante unità di moneta
nazionale è possibile ottenere cedendone una estera.
L'euro è quotato certo per incerto, riservata anche per il dollaro statunitense e la
sterlina inglese rispetto alle altre valute, a eccezione dell'euro. In Europa, il cambio
Euro/Gbp rappresenta una quotazione certo per incerto.
La prassi bancaria e commerciale ha elaborato una tecnica, il cross-rate (o cambio
incrociato), che consente di esprimere i cambi tra le diverse divise attraverso le
rispettive quotazioni contro il dollaro statunitense. Consente di ridurre il numero di
quotazioni necessarie.
Sul mercato dei cambi sono attivi i dealer, banche e altri intermediari finanziari che
operano in modo sistematico comprando e vendendo valute. Il dealer trova
remunerazione attraverso due vie:
• lucrando profitti speculativi derivanti dalla conferma delle aspettative in base
alle quali sono state assunte posizioni rischiose sulle valute. Se il mercato si
muove in modo opposto rispetto a quanto prospettato dal dealer, questi subisce
una perdita.
• Praticando un cambio diverso quando acquista valuta certa (detto denaro o
bid) rispetto a quando vende valuta certa (detto lettera o ask).
Denaro → cambio al quale il dealer compra gli euro e vende le sterline.
Questi strumenti non consentono un'efficace ripartizione del rischio tra le parti, poiché
non risolvono il problema della mancata contestualità tra le prestazioni. Se il
pagamento è anticipato, sul compratore grava il pericolo derivante dalla mancata
altrui esecuzione, mentre se è posticipato, il rischio viene assunto dall'esportatore. La
scelta in merito al momento di pagamento dipende quindi dalla forza contrattuale
delle parti.
Gli strumenti di pagamento che prevedono l'utilizzo dei documenti consentono, al
contrario, una ripartizione del rischio insito nell'operazione commerciale su entrambe
le controparti.
LA RIMESSA DOCUMENTARIA
Con la rimessa documentaria l'esportatore conferisce alla propria banca il mandato di
consegnare all'importatore, tramite banca corrispondente, i documenti inerenti la
fornitura, a condizione che l'importatore esegua la propria prestazione di pagamento.
L'operazione è regolamentata dalla Camera di Commercio Internazionale.
Il venditore consegna i documenti alla propria banca affidandole l'incarico di inviarli a
quella dell'importatore, affinché ne curi la consegna al compratore con le clausole
“documenti contro pagamento” (D/P) o “documenti contro accettazione” (D/A).
Nel primo caso, la consegna è subordinata all'accettazione di una tratta, emessa
dall'esportatore e allegata ai documenti stessi. Con il D/P, dopo aver ottenuto il
pagamento, la banca del compratore inoltra l'importo a quella dell'esportatore che, a
sua volta, lo trasferisce al proprio cliente.
Con il D/A, la banca del compratore avvisa dell'avvenuta accettazione e trattiene
presso di sé o inoltra alla banca del venditore la tratta accettata. A scadenza,
l'importatore paga la tratta ricevendola come quietanza di pagamento. A fronte
dell'accettazione, il compratore ottiene i documenti con i quali può disporre della
merce.
IL CREDITO DOCUMENTARIO
Il credito documentario fornisce le più ampie garanzie all'esportatore rispetto al rischio
di insolvenza del debitore.
Una banca (emittente) assume l'impegno di compiere una prestazione a favore
dell'esportatore (beneficiario) contro presentazione dei documenti previsti
nell'operazione di credito documentario, redatti in modo conforme alle istruzioni
impartite dall'importatore (ordinante) e a quanto stabilito dalle Norme e Usi Uniformi.
Gli investitori sono operatori economici che hanno la necessità di trovare una corretta
allocazione del proprio patrimonio. La famiglia investitrice dispone di un patrimonio
I CRITERI DI SCELTA
Un investitore poco accorto ritiene di dover scegliere un investimento sulla base
dell'obiettivo del rendimento offerto. Tende a informarsi, in prima battuta, proprio sul
rendimento offerto. Atteggiamento sbagliato: non è particolarmente razionale e non è
mai risolutivo. I motivi:
• Esiste una regola: se i mercati sono mediamente in equilibrio, i titoli che
rendono di più sono anche i più rischiosi. Il rendimento aggiuntivo è garantito
dal mercato proprio come controprestazione del maggior rischio che viene
assunto dall'investitore → premio per il rischio. Scegliendo i più redditizi, si
finisce per acquistare premi per il rischio relativi a situazioni pericolose. Al più
possiamo essere sicuri solo che, a parità di rischio, è certamente logico
acquistare il titolo che offre il maggiore rendimento.
• Ci sono titoli per cui è assolutamente impossibile ragionare sul rendimento
atteso; altri per i quali si possono fare delle previsioni imprecise; altri che
offrono il rendimento promesso solo in determinate condizioni.
• I parametri di rendimento disponibili sono spesso calcolati al lordo
dell'imposizione fiscale e delle commissioni di negoziazione, all'investitore
interessa invece il risultato netto.
L'esigenza primaria dell'investitore è dunque trasferire potere d'acquisto nel futuro. Lo
strumento meglio adatto alle esigenze dello specifico investitore dipende però dalle
caratteristiche dell'esigenza di trasferimento di potere d'acquisto nel futuro. I profili
che sono di maggiore rilievo sono: taglio dell'investimento, durata naturale, possibilità
di disinvestire prima della scadenza naturale.
Taglio dell'investimento. L'investitore può scegliere solo tra quelli che possono
essere acquisiti per tagli inferiori alla somma disponibile. Gli strumenti finanziari sono
estremamente frazionati e non presentano il problema del taglio minimo d'ingresso.
Spesso è previsto un taglio minimo ma si tratta quasi sempre di cifre modeste.
L'emissione in serie dei titoli mobiliari, concilia l'esigenza dell'investitore (che vuole
allocare una cifra modesta) con l'esigenza dell'emittente (che vuole realizzare una
raccolta relativa a una cifra consistente). Il taglio dell'investimento può essere sempre
ridotto da parte dell'emittente.
Durata dell'investimento. Sulla base dell'orientamento dell'investitore sono
disponibili sul mercato strumenti che è logico acquisire con una logica di breve, medio
e lungo termine. Quasi tutti gli strumenti finanziari sono disinvestibili in tempi molto
brevi. “Durata naturale dell'investimento” è l'espressione che si riferisce alla scadenza
futura in cui è previsto il rimborso. La durata effettiva può essere più breve
il profilo di maggior rilievo per la scelta di un investimento è la valutazione della
sopportabilità del rischio da parte dell'investitore.
Una delle possibili e più semplici forme di impiego del risparmio è rappresentata dai
depositi bancari e postali. Il deposito si costituisce con il versamento presso una banca
o le poste di una somma di denaro, a fronte del quale la banca o la posta assumono
posizione debitoria verso l'investitore per le somme da questi depositate.
L'investimento in depositi è sempre potenzialmente caratterizzato da una componente
di remunerazione e da una di servizio. La componente di remunerazione è costituita
dagli interessi maturati sulle somme depositate. A fronte di tale disponibilità a favore
dell'intermediario, il depositante riceve una remunerazione, sotto forma di interesse,
proporzionale al tempo di permanenza delle somme sul deposito. La componente di
servizio è l'opportunità per il depositante di utilizzare il deposito per effettuare
pagamenti e ricevere incassi. Distinzione tra depositi-tempo e depositi-moneta.
I depositi nei quali prevale la componente di remunerazione vengono definiti depositi
a risparmio o depositi-tempo. Le somme depositate sono destinate a rimanere
impiegate presso l'intermediario per un determinato periodo di tempo; esempi sono i
depositi a risparmio libero e i depositi vincolati.
I DEPOSITI A RISPARMIO
Il deposito a risparmio si costituisce attraverso il deposito di una somma di denaro
presso uno sportello bancario o postale, a fronte dell'emissione del libretto di
risparmio. Sul libretto vengono annotate in ordine di data tutte le operazioni di
prelevamento e di versamento effettuate sul deposito. L'emittente corrisponde al
risparmiatore un interesse proporzionale alle somme depositate e al tempo di
permanenza delle somme sul deposito. Gli interessi maturati periodicamente sono
annotati sul libretto in occasione della prima operazione successiva alla data di
calcolo. L'emittente tiene a sua volta un apposito conto, nel quale registra le
operazioni. Al libretto può essere associata una carta che consente di effettuare
prelevamenti di contanti attraverso terminali POS e/o sportelli ATM. I libretti di
deposito possono essere:
• nominativi;
• al portatore.
I libretti nominativi riportano l'indicazione di uno o più intestatari. Se sono previsti
più intestatari, si parla di libretto a firme congiunte quando il rimborso può essere
richiesto da tutti gli intestatari congiuntamente; libretto a firme disgiunte se ciascuno
degli intestatari, singolarmente, ha la facoltà di prelevare le somme depositate. Le
somme presenti sul deposito possono essere incassate solo dall'intestatario, da un suo
legittimo rappresentante o dai suoi eredi. Il libretto nominativo può accogliere depositi
potenzialmente senza limiti di importo. Al libretto possono essere associati l'addebito
di utenze e la possibilità di eseguire bonifici. Può essere ceduto rispettando le
formalità previste per la cessione del credito.
Libretti al portatore, la legittimazione a incassare le somme depositate discende dal
possesso del libretto. Il trasferimento avviene con la semplice consegna fisica del
libretto stesso. Può però essere alimentato esclusivamente da versamenti in contanti
e non può presentare un saldo superiore a 1.000 euro secondo le norme
antiriciclaggio.
Luogo in cui possono essere effettuate le operazioni, esiste una differenza tra libretti
bancari e libretti postali.
Remunerazione = valore di rimborso netto della ritenuta fiscale e del bollo – valore di
sottoscrizione
LO SCONTO CAMBIARIO
Lo sconto è una forma di smobilizzo dei crediti commerciali utilizzato nel caso in cui
l'impresa regoli i propri scambi mediante effetti cambiari, cioè titoli di credito che
incorporano un'obbligazione di pagamento a una certa data fattura. È un contratto
tipico mediante il quale il cliente, dietro la cessione salvo buon fine a una banca di un
credito incorporato in un titolo cambiario, ne ottiene il valore attuale.
La banca stabilisce l'ammontare massimo di effetti che il cliente può portare allo
sconto e questa cifra prende il nome di castelletto di sconto. Una volta che gli effetti
scontati sono giunti alla scadenza naturale, può riutilizzare la stessa forma tecnica fino
alla saturazione della cifra di castelletto.
I requisiti minimi che le cambiali devono avere sono: devono essere titoli originati da
una transazione commerciale e devono avere una scadenza non superiore a quattro
mesi.
Spazio economico di utilizzo. Le aziende che concedono dei giorni di dilazione alla
propria clientela e sono in possesso di fattura o Ri.Ba possono chiedere alla banca
l'anticipazione delle somme di cui sono creditrici. All'operazione di anticipazione viene
in genere applicato un tasso d'interesse inferiore rispetto all'apertura di credito in
conto corrente.
LE ANTICIPAZIONI GARANTITE
L'anticipazione è un contratto di finanziamento tipico a breve termine, in genere a
scadenza determinata, erogato da una banca contestualmente alla costituzione, da
parte dell'affidato, di un pegno su beni mobili al cui valore risulta strettamente
proporzionale l'entità della somma prestata. La garanzia sottesa all'operazione può
avere natura sia reale sia finanziaria. L'importo del finanziamento erogato dalla banca
scaturisce dalla stima del valore del pegno decurtato di uno scarto prudenziale. La
banca si obbliga a custodire i beni ricevuti in pegno, ad assicurarli e a restituirli al
momento dell'estinzione. Vanta su di essi un diritto di ritenzione e di vendita con
privilegio sul ricavato in caso di insolvenza del debitore a scadenza. Questi si assume
invece l'obbligo, oltre che di rimborsare il prestito, di restituire le spese sostenute dalla
banca e di reintegrare la garanzia in caso di deprezzamento di una certa entità.
Possono distinguersi in base al tipo di bene dato in garanzia, oppure in base alla
modalità di utilizzo. Secondo la prima caratteristica, si è soliti distinguere le
anticipazioni su titoli, le anticipazioni su merci e le anticipazioni su titoli rappresentativi
di merci.
Normalmente i titoli rappresentano un bene maggiormente gradito alla banca, dato
che la stima del valore è immediata e la conservazione è particolarmente agevole per
22 – IL FACTORING
LE ACCETTAZIONI BANCARIE
L'accettazione bancaria è una tratta spiccata da un soggetto, definito traente, su una
banca, definita accettante, mediante la quale viene ordinato all'istituto di credito di
pagare una certa somma di denaro a una scadenza predeterminata. Apponendo la
propria firma, la banca si riconosce obbligata principale, rendendo il titolo
particolarmente garantito e collocabile sul mercato monetario da parte di un
intermediario finanziario. Il traente s'impegna alla scadenza della tratta a fornire alla
banca accettante quanto necessario per onorare i suoi impegni.
Prevede la presenza di quattro soggetti. La banca accettante struttura il prestito
mediante la forma tecnica dell'accettazione bancaria. L'impresa traente spicca la
tratta sulla banca accettante la quale, apponendo la firma, si dichiara obbligata
principale. L'impresa traente negozia l'accettazione sul mercato monetario ottenendo
un valore nominale dell'accettazione che dovrà essere rimborsato all'ultimo portatore
del titolo.
Lo strumento tecnico utilizzato per trasferire il titolo da un possessore all'altro è la
girata. Di norma viene effettuata con la clausola senza garanzie. Il taglio è libero, la
durata risulta compresa tra i 3 e i 6 mesi anche se non sono rare emissioni con
scadenze a 30 o 60 giorni. L'accettazione è quotata tel quel, ossia comprensiva del
rateo d'interessi maturati.
Per facilitare il calcolo del rateo d'interesse maturato, sul retro dell'accettazione
vengono specificate ulteriori caratteristiche del titolo quali il prezzo di prima
negoziazione, il rateo giornaliero maturato, la ritenuta fiscale.
LA CAMBIALE FINANZIARIA
La cambiale finanziaria è uno strumento finanziario assimilabile a una cambiale
pagherò e rappresenta l'equivalente italiano delle commercial paper anglosassoni. Il
titolo incorpora la promessa di pagamento da parte dell'emittente di una certa somma
a una data scadenza a favore dell'ultimo portatore del titolo.
Si configura come un titolo di credito all'ordine con le caratteristiche di esecutività
tipiche della cambiale. È emesso in serie con durata compresa tra i 3 e i 12 mesi e un
taglio minimo di 50.000 euro e massimo di 500.000 euro, questo rende lo strumento
idoneo a soddisfare i fabbisogni finanziari di breve periodo dell'impresa senza la
necessità di rivolgersi direttamente al sistema creditizio.
L'ammontare massimo della raccolta presso il mercato finanziario mediante
obbligazioni, certificati d'investimento e cambiali finanziarie non può superare
l'ammontare del capitale versato aumentato delle riserve desumibili dall'ultimo
bilancio. Evitare un eccessivo indebitamento delle imprese verso il mercato finanziario
(crisi sistematiche).
La cambiale finanziaria chiama in causa la banca in due differenti vesti, a seconda
delle caratteristiche della società emittente. Può essere emessa da:
• imprese o enti con titoli quotati sui mercati regolamentati senza bisogno di
garanzie;
• imprese non quotate, purché i bilanci degli ultimi tre esercizi siano in utile e sia
corredata da garanzia sottoscritta da un intermediario sottoposto a vigilanza.
Il ruolo esercitato dall'intermediario finanziario è di puro advisoring per le società
quotate, è anche di erogazione di un credito di firma attraverso il rilascio di una
garanzia in merito al buon esito dell'operazione, per le società non quotate.
I proventi percepiti sono sottoposti a una tassazione del 20% a titolo d'imposta per le
persone fisiche e a titolo di ritenuta d'acconto per le persone giuridiche.
IL MUTUO
Il Codice Civile definisce il mutuo come il contratto col quale una parte consegna
all'altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l'altra si obbliga
a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità. Con il termine mutuo
s'intende fare riferimento a un contratto di finanziamento a medio-lungo termine di
carattere monetario in cui è previsto che il rimborso del prestito non avvenga in
un'unica soluzione, al termine del periodo concordato, ma gradualmente nel tempo
mediante un rimborso a rate.
Il finanziamento può essere in euro o in altra valuta e è erogato in un'unica soluzione.
L'importo convenuto dovrebbe essere la risultante dell'incontro tra le esigenze
manifestate dal prenditore di fondi e la valutazione della banca circa le capacità di
credito e di rimborso del cliente. Operazione destinata a soddisfare fabbisogni
finanziari di medio-lungo periodo che i prenditori di fondi possono manifestare in
particolari fasi del loro ciclo di vita e/o in corrispondenza dell'effettuazione di
determinati investimenti.
Vi sono poi ulteriori esigenze dei clienti che possono caratterizzare il contratto. Si
tenga conto che:
• per soddisfare le esigenze di avere il più velocemente possibile a disposizione la
somma richiesta, una banca può mettere a disposizione del richiedente una
certa somma, definibile pre-finanziamento, in attesa dell'erogazione del
prestito richiesto. Tale importo, generalmente limitato rispetto alla richiesta
principale, può servire a far fronte alle necessità di avvio del progetto di
investimento che non risultano differibili. Dovrebbe però essere chiaro che si
tratta di un finanziamento:
• di breve periodo: il rimborso è infatti previsto al momento dell'erogazione del
finanziamento principale;
• non autonomo: viene infatti erogato in funzione della concessione di un
finanziamento di maggior rilievo. Questo prestito ha quindi carattere
preliminare e natura accessoria rispetto a tale finanziamento che ne
rappresenta la necessaria premessa per l'erogazione;
• per consentire al cliente di rimborsare il capitale preso a prestito solo quando
questo sia a sua volta divenuto produttivo e abbia quindi potuto dare i benefici
previsti dal prenditore di fondi, può esservi la previsione di un periodo di pre-
ammortamento. Può essere previsto un periodo di grazia in cui il
finanziamento non deve essere rimborsato e la banca ha solo il diritto di
ricevere il pagamento degli interessi convenuti alle scadenze concordate.
• Durante l'esecuzione del contratto particolari situazioni del prenditore di fondi
possono indurlo a richiedere alla banca di rinegoziare le condizioni del prestito.
La banca ha la possibilità o meno di aderire a tale proposta che potrebbe
comportare non solo la revisione del tasso di interesse applicato, ma anche una
diversa modulazione del piano di rimborso. Il mutuatario ha comunque la
possibilità, nel corso di un contratto di mutuo, di cambiare banca e di continuare
quindi il contratto con le medesime o con nuove condizioni presso una banca
diversa.
IL LEASING FINANZIARIO
Il leasing finanziario (o locazione finanziaria) è un contratto mediante il quale un
soggetto, locatore, a fronte del pagamento di canoni periodici, concede a un altro
soggetto, il locatario, sia l'utilizzo di un bene per un certo periodo sia la facoltà, al
termine di tale periodo, di acquistare il bene stesso a un prezzo stabilito fin
dall'origine. Non è disciplinato dalla normativa civilistica.
L'impresa utilizzatore/conduttore individua un bene di cui necessita. L'acquisto dello
stesso, e il conseguente pagamento del fornitore, avviene però a opera della società di
leasing (locatore) che diviene quindi proprietaria del bene. Questo viene però
consegnato al locatario/utilizzatore che si è impegnato a corrispondere un canone al
25 – IL CREDITO AL CONSUMO
Spazio economico di utilizzo. Il prestito rateale appartiene alla categoria dei prestiti
finalizzati. È tipicamente utilizzato quando al momento dell'acquisto di un bene si
decide di pagarlo a rate. Il finanziato ottiene semplicemente il bene, dopodiché deve
cominciare a effettuare i versamenti periodici. È una tipologia di prestito che risponde
a un bisogno specifico e definito prima della concessione del finanziamento. Spesso al
cliente che conclude positivamente un rapporto di finanziamento di questo tipo
vengono offerti prodotti repeater.
LO SCOPERTO DI CONTO
Lo scoperto di conto o comodo di cassa non rappresenta un vero e proprio prodotto
creato per il credito al consumo. Un soggetto che detiene un conto corrente presso una
banca ottiene il permesso, a determinate condizioni economiche, di utilizzare somme
monetarie che vanno oltre la disponibilità che egli detiene sul conto. La banca prima di
concedere tale facoltà esegue una valutazione dell'affidabilità del cliente.
Conseguenze economiche. Dal punto di vista del costo questo tipo di finanziamento
si colloca a un valore intermedio tra quello dei prestiti finalizzati e quello del prestito
personale. La tendenza è di una riduzione delle condizioni economiche a favore del
cliente, poiché la concorrenza tra le banche su questo tipo di prodotto è molto alta.
Qualora l'apertura di credito rotativa sia sottoscritta da un soggetto che è già cliente
della banca alcuni costi, quali le commissioni di apertura pratica, tendono a ridursi o
a scomparire.
Spazio economico di utilizzo. L'apertura di credito rotativa si colloca nel mezzo tra
il credito non finalizzato e il credito finalizzato.
LE CARTE REVOLVING
La carta revolving viene emessa da un intermediario dopo aver valutato il merito
creditizio del prenditore; consente di finanziare il cliente fino a un ammontare massimo
accordato. Le carte revolving consentono di dilazionare il pagamento dell'acquisto su
più mesi, pagando un certo tasso di interesse dal momento dell'acquisto al momento
del pagamento del saldo. Il cliente può anche decidere di versare l'intero importo in
una sola volta il mese successivo all'acquisto, ma in ogni caso pagherebbe gli interessi
dal momento dell'operazione al momento del pagamento: non esiste quel periodo di
franchigia tipico delle carte di credito bancarie in cui non sono addebitati gli interessi.
Spazio economico di utilizzo. Appartiene alla categoria del credito non finalizzato.
Per ottenere un finanziamento di questo tipo l'unico requisito è avere un lavoro o una
pensione.