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A. Il profilo tecnico-giuridico
Le operazioni finanziarie sono rappresentate da contratti finanziari rappresentativi degli
accordi tra operatori economici per definire obblighi vincoli e divieti relativi all’esecuzione
delle prestazioni e al trasferimento di potere d’acquisto.
Attraverso la definizione dei diritti e degli obblighi della scambio finanziario le parti non si
accordano solamente sulle modalità tecniche di trasferimento dei fondi ma anche sul tipo di
redistribuzione dei rischi gravanti sui prenditori di fondi
In base alla natura contrattuale ed economia dello scambio i contratti possono essere
classificati:
• Contratti di debito: consistono nell’erogazione da parte di un soggetto ( creditore) di
una data somma di denaro, sulla base di impegni contrattuali, assunti dalla
controparte ( debitore) sia di restituzione ad una data di scadenza futura del capitale
ricevuto in prestito, sia del pagamento di un compenso (interesse)per la disponibilità
delle risorse monetarie. Prima di erogare un prestito alla controparte deve valutare la
capacità di rimborso a scadenza che dipende dalle condizioni reddituali e patrimoniali
del prenditore di fondi
• Contratti di partecipazione: consistono nel trasferimento di risorse da un’impresa
da parte di un soggetto che assume la veste di un proprietario dell’impresa stessa. Il
conferimento di risorse a titolo di capitale sociale comporta l’assunzione al rischio
d’impresa. Il soggetto finanziario non assume alcun impegno certo di remunerazione e
di restituzione futura del capitale ricevuto.
• Contratti di assicurazione: consentono il trasferimento dei rischi da un soggetto
( assicurato) ad un altro ( assicuratore) di norma rappresentato da istituzioni
specializzate. A fronte di un compenso, detto premio assicurativo, l’assicuratore
assume un onere finanziario condizionato al verificarsi di un dato evento futuro ed
incerto, inerente il patrimonio o la persona dell’assicurato. Il contratto assicurativo è
detto anche polizza assicurativa .
Nelle assicurazioni del ramo vita e a carattere previdenziale, l’incertezza riguarda il
momento dell’adempimento d parte dell’impresa assicuratrice. Il pagamenti da perte
dell’assicuratore è subordinato all’esistenza in vita , al verificarsi della morte della
persona o combinazione delle due
• Contratti derivati: sono chiamati così perché il loro valore dipende da altre operazioni
o altre variabili finanziari. Un derivato è quindi un contratto il cui prezzo dipende dalle
quotazioni di un diverso contratto finanziario sottostante ed oggetto di riferimento per
la definizione dei diritti e degli obblighi delle parti. Le controparti di un contratto
derivato hanno come finalità quella di trasferire il rischio speculativo. Lo scambio
finanziario è utilizzato come copertura ( hedging) del rischio di variabilità dei prezzi
delle attività finanziarie.
Queste tipologie contrattuali possono essere usate per il soddisfacimenti dei principali bisogni che
possono essere distinti in:
- bisogni di investimento: sono collegati alla valorizzazione nel tempo delle disponibilità monetarie
dei soggetti in avanzo finanziario. Gli strumenti destinati a soddisfare questo bisogno sono le
principali forme di impiego del risparmio come acquisto di azioni, quote di organismi di
investimento
- Bisogni di finanziamento: sono collegati alla necessita di reperire risorse finanziare ulteriori per
un’eccedenza dei consumi o delle spese di investimento. È infatti la necessità di copertura del
fabbisogno finanziario per soggetti in deficit finanziario.
- Bisogni collegati al trasferimento dei rischi:
• Puri ->nascono dalla necessità di cautelarsi contro i danni prodotti dal verificarsi di un
sinistro attinente alla vita umana
• Speculativi -> derivano dalla necessit di affrontare i problemi di gestione dei rischi e
ottimizzare il portafoglio di investimento per manterrà la ricchezza finanziaria
- bisogni collegati al sistema dei pagamenti: fanno riferimento alla domanda di moneta e ai servizi di
trasferimento della stessa evidenziati dalle unita del sistema economico
B. Il profilo economico-tecnico
Sotto il profilo economico tecnico, un’operazione finanziaria incorpora flussi di pagamento con
scadenze temporali diverse e soggetti a differenti tardi di affidabilità. Essi dipendono da:
Il rischio
Con il termine rischio si indica l’eventualità che un avvenimento possa causare un danno o una perdita
• rischi derivanti dall’ inadempimento degli impegni contrattuali della controparte in questa
tipologia abbiamo una serie di rischi legati alla possibilità di una delle parti di un accordo non rispetti i
suoi obblighi.
- Rischio di insolvenza o rischio di credito o default risk: si verifica quando il debitore
non è in grado di onorare integralmente i propri debiti, pagando gli interessi e
rimborsando il capitale. questa situazione è quella per scempio di un’impresa fallita. lo
stato di insolvenza di un debitore pu essere definitivo ma anche solo temporaneo,
quando il debitore non effettua i pagamenti dovuti puntualmente, alla scadenza
prefissata pur riuscendo a farlo in un’epoca successiva
- Rischio di migrazione : è il passaggio da una classe di rischio di credito ad un’altra.
durante la vita dell’operazione finanziaria, è possibile che l’immagine di un buon
debitore possa mutare, in peggio o in meglio. Ad esempio, una persona pu essere
considerata un buon debitore quando adempie ai suoi obblighi entro i tempi stabiliti,
ma questa considerazione pu cambiare, quindi pu essere soggetta a rischio di
migrazione, quando questa persona inizia a non rispettare gli obblighi o a fare ritardi.
- Rischio di regolamento : riguarda gli adempimenti collegati alla negoziazione di
strumenti finanziari, di valori mobiliari e di valute. il regolamento delle operazioni ci
compravendita di valori mobiliari ( es azioni) comporta sia il pagamento del prezzo che
la consegna del titolo. la controparte pu risultare insolvente se non esegue la
prestazione dovuta e in questo caso viene annullata l’operazione.
- Rischio paese o country risk : il rischio di mancato adempimento contrattuale assume
aspetti particolari quando gli scambi avvengono tra soggetti localizzati in due stati
diversi o due zone valutarie diverse. le transazioni svolte con controparti residenti in un
paese estero generano rischi maggiori rispetto a transazioni interne.
il rischio paese è riconducibile al fatto che nel paese estero è presente un dato insieme
di condizioni politico sociali ed economiche finanziarie. mutamenti del contesto
ambientale possono quindi influenzare in negativo ma anche in positivo le attività
economiche svolte. il rischio paese è individuato nella possibilità che la controparte
non sia in grado di far fronte a impegni assunti verso l’estero per il verificarsi di eventi
legati a decisioni di autorità del governo del paese di appartenenza.
• rischi collegati alla variazione un’attesa di variabili di mercato sono rischi collegati a variazioni
di mercato che possono portare a mutamenti di prezzi delle attività finanziarie
- Rischio di prezzo: il rischio è dovuto a modifiche inattese di variabili che porta ad una
variazione di prezzo delle attività negoziabili nel tempo
- Rischio di tasso di interesse o rischio d’interesse: è il rischio causato da una possibile
variazione del tasso di interesse a cui sono e se posti soprattutto i contratti di debito. un
aumento dei tassi di interesse si traducono in una riduzione dei prezzi delle attività
finanziarie. se l’investitore vende il titolo prima della scadenza naturale subisce una
perdita in quanto la cessione avviene ad un prezzo di mercato inferiore a quello rilevato
prima dell’evento variazione dei tassi d’interesse. anche se il titolo non venisse
venduto, l’investitore sostiene un costo opportunità in quanto il rendimento del suo
impiego risultata inferiore a quello corrente, offerto dal mercato dopo la variazione dei
tassi
- Rischio di reinvestimento : È un rischio che colpisce i contratti di debito che prevedono
il pagamento periodico di interessi. Al momento in cui avviene l'incasso degli interessi
l'operatore non è in grado di reinvestire la somma riscossa alle medesime condizioni di
rendimento rispetto a quando l’operazione ha avuto inizio. Il reimpiego pu venire ad
un tasso superiore inferiore circostanze che modifica il rendimento effettivo
dell'operazione
- Rischio di cambio : tutti i contratti finanziari che prevedono prestazioni terminate in
valuta diversa da quella normalmente utilizzata sono soggetti a questo rischio. I flussi di
cassa realizzati dall'investitore possa risultare diversi da quelli attesi in base
all'andamento del prezzo della moneta nazionale rispetto alla valuta estera. Anna
localmente per un operatore che assume la veste di debitore in un contratto di debito
denominati in valuta estera il costo effettivo pu risultare diverso da quello atteso come
conseguenza dell'andamento dei cambi
- Rischio di inflazione : questo rischio influisce sul potere d'acquisto della moneta del
contratto finanziario. Il rendimento reale del contratto finanziario negoziato pu essere
influenzato da variazioni in attese che possono essere superiori e inferiori a quelle
stimate ex ante
- Rischio di liquidità : si manifesta quando eventi in attesi riducono di fatto il grado di di
quid abilità dell'attività finanziaria. In particolare il mercato specifico poi evidenziare
insufficiente capacità di assorbimento e di conseguenza rallentamento di tempi di
realizzo (rischio di liquidità di mercato )
2 attività
Il valorefinanziarie
della moneta nel tempo e i criteri di valutazione delle
L'investimento in uno strumento finanziario è motivato dal reddito che questo pu generare. Infatti
l'operatore richiede un compenso per privarsi di risorse e rinviarne il consumo nel tempo. Tale
compenso è rappresentato dal tasso di rendimento quale prezzo della rinuncia disporre di un certo
capitale monetario per un certo periodo di tempo.
Il tasso di rendimento e quindi una misura dei ricavi di un impiego di moneta (potere d’acquisto)
espresso in percentuale del capitale iniziale. Chiede se il minare l'interessi sondato capitale è
necessario precisare:
1) la durata : individua il periodo di impiego del capitale e definisce con certezza intervallo temporale
di effettiva disponibilità dei fondi per il debitore
2) la scadenza
3) Le modalità di calcolo : decisero in regime di capitalizzazione semplice o composta degli interessi
4) i tempi dei pagamenti degli interessi maturati : definiscono i momenti precisi di esecuzione delle
prestazioni e degli esborsi di monete e con essi anche le date di disponibilità effettiva delle somme
di decorrenza e di maturazione di interessi
5) il rimborso del capitale prestato
L'impiego di un dato capitale iniziale C produce interessi consente alla scadenza di ottenere un capitale
finale detto montante M pari al capitale iniziale + gli interessi. Il rendimento associato a questa forma
di impiego del capitale e detto rendimento di periodo ed è ottenuto come:
La misura degli interessi da aggiungere capitale iniziale pu essere determinato utilizzando il regime di
capitalizzazione semplice (interesse semplice) oppure regime di capitalizzazione composto
( interesse composto)
Rendimento di periodo
Rendimento su base annua con capitalizzazione semplice
Il passaggio del rendimento di periodo a rendimento su base annua avviene applicando la formula:
Rendimento su base
annua con
capitalizzazione
composta
I regimi di capitalizzazione composta di interessi maturati in ciascuna unità di tempo considerata si
aggiungono capitale originario insieme medesimo capitale producono interessi per il successivo tempo
di impiego:
Ipotizzando di reinvestire alla fine il primo semestre il montante per un ulteriore semestre avremo che
nel secondo sempre il montante C1 è reinvestito allo scopo di ottenere il montante C2
Il valore attuale
Il montante è il valore futuro di un certo capitale investito oggi. Il termine capitalizzazione sta indicare
il procedimento mediante il quale l'interesse prodotto da un certo capitale viene aggiunto al capitale
stesso. Anziché ricercare il valore futuro di un certo capitale è possibile determinare il valore oggi, cioè
il valore attuale, di un montante incassato nel futuro. Esso è ottenuto come
Fattore di attualizzazione o di
sconto
Il processo di calcolo del valore attuale di somme disponibili in futuro è denominato anche sconto
Analogamente è possibile determinare il valore oggi di un montante incassato nel futuro in regime di
capitalizzazione composta:
La struttura dei flussi di cassa del prestito di questo esempio è quella tipica di molte operazioni
finanziarie di investimento definiti zero coupon (a cedola zero) in quanto gli interessi sono pagati in
unica soluzione alla scadenza insieme al capitale impiegato.
Nell'ipotesi di un unico flusso di cassa ricevuto alla fine dell’orizzonte temporale è possibile calcolare il
tasso di rendimento composto annuo associato all’operazione:
Generalizzando avremo:
Tempo 0 1 2 3
Flussi
di cassa -1000 +30 +30 +1030
FC
Il tasso di rendimento
Il tasso di rendimento o tasso di interesse effettivo è un indicatore dei proventi sui fondi prestati e
degli oneri sul capitale preso a prestito. Il tasso di rendimento deve essere sufficiente almeno ex ante
ad assicurare un potere d’acquisto futuro superiore a quello presente.
Il tasso di rendimento reale pu essere misurato sia ex ante, in riferimento all’inflazione attesa, sia ex
post , sulla base dell’inflazione o deflazione effettivamente verificata durante ala vita dell’investimento
finanziario.
Anche il tasso nominale pu essere negativo e questo fenomeno è riconducibile alla deflazione, cioè a
condizioni economiche di diminuzione dei prezzi dei beni.
Il tasso di rendimento pu essere determinato ex ante come tasso atteso e Ex post come tasso
realizzato a seconda che colui che compie la variazione si ponga al momento in cui investe o se
l’operatore valuta a posteriori l’investimento. Il tasso di rendimento p avere diverse configurazioni:
Tasso cedolare ( o coupon rate) - i Valore della cedola espresso in % del valore
nominale, per gli strumenti di debito
Tasso di rendimento effettivo a scadenza- Tres ( o Tasso di rendimento calcolato ex ante che
yield to maturity) nell’equazione del valore attuale eguaglia il valore
attuale di flussi di cassa stimati con il prezzo di
mercato
Tasso di rendimento richiesto- Trri Tasso di rendimento calcolato ex ante che
rappresenta quel tasso di equilibrio da utilizzare per
il calcolo del valore intrinseco ( o fair value) di un
titolo
Tasso di rendimento realizzato- trre Tasso di rendimento calcolato ex post maturato
effettivamente sull’investimento
Tasso di rendimento
nominale sulle attività
prive di rischio
Il premio per il rischio è associato in particolare al rischio di mercato o rischio sistematico originato da
eventi e situazioni di carattere generale che condizionano tutte le operazioni finanziarie. Questi tipi di
rischio non possono essere eliminati ma possono essere gestiti tramite l’utilizzo di contratti derivati
Le attività reali e finanziarie iscritte nello stato patrimoniale sono classificate in ragione della
loro diversa attitudine a trasformarsi in cassa e, quindi, a ritornare nella forma originaria di
risorse monetarie.
Il capitale fisso era rappresentato da:
I. attività materiali, quali immobili, gli impianti, i macchinari e le attrezzature;
II. attività immateriali quali l'avviamento, i brevetti, i marchi, le licenze;
III. attività finanziarie destinate ad essere mantenute durevolmente, rappresentate da
titoli e partecipazioni azionarie.
Il capitale circolante (attivo circolante o attività correnti) comprende:
I. attività liquide
II. crediti commerciali verso i clienti e altri crediti a breve termine
III. rimanenze o scorte di materie prime, semilavorati i prodotti finiti
Il patrimonio netto, costituito tipicamente dal capitale sociale e dalle risorse, è una fonte di
finanziamento stabile e duratura. Non prevede vincoli temporali di restituzione, costituisce il
capitale proprio per l'impresa, deriva da conferimenti dei soci e da redditi non distribuiti. La
sua entità espressa in rapporto di debiti misura il grado di indebitamento dell'impresa o
leverage. Più elevato è l'indice di indebitamento tanto maggiore è il rischio finanziario
dell'impresa.
Un indebitamento crescente, a parità di tassi comporta oneri finanziari (interessi passivi) sul
debito più alti. Se gli oneri superano il reddito prodotto dalla gestione operativa, il reddito
netto risulta negativo, evidenziando in tal caso una perdita di esercizio. La remunerazione del
capitale di pertinenza dei soci può annullarsi fino a risultare negativa per effetto di una
eccessiva incidenza di interessi passivi. Anche i soci proprietari sono esposti a rischio
finanziario rappresentato dalle possibili conseguenze di un eccesso di indebitamento e di alti
interessi passivi. Per i creditori, il patrimonio netto quanto più è elevato, tanto maggiore sarà
la tutela di terzi creditori e più elevato sarà il grado di solvibilità dell'impresa.
3. I sevizi di finanziamento
Questi servizi rispondono all’esigenze di coprire il fabbisogno finanziario delle unità economiche
che in deficit dal punto di vista finanziario, tipicamente le imprese.
Differenti sono le modalità di intervento della banca:
servizi di finanziamento che impiegano il patrimonio della banca, essi rientrano in un
insieme di operazioni di finanziamento, tra cui:
concessione di prestiti per cassa;
concessione di garanzie;
acquisizione di valori mobiliari emessi da prenditori di fondi.
Essi hanno come denominatore comune l'assunzione di rischi tra da parte dell'impresa.
servizi finanziari di supporto all'emissione, alla sottoscrizione e al collocamento, essi
rientrano nelle attività di assistenza alle decisioni finanziarie dell'impresa in ordine a loro
ricorso al mercato mobiliare e alle decisioni relative alla propria struttura finanziaria. Si
tratta di servizi che non comportano un coinvolgimento patrimoniale della banca, anche se,
può intervenire temporaneamente garantendo il collocamento delle emissioni.
3.1 I finanziamenti
I prestiti per cassa rappresentano operazioni di finanziamento contraddistinte all'esigenza di
due contrapposte prestazioni aventi per oggetto somme di denaro, finalizzate alla copertura
del fabbisogno finanziario della clientela.
IL PROCESSO DI AFFIDAMENTO
Essa è la fase di valutazione delle capacità di rimborso del credito erogato e dei progetti
industriali e commerciali che le imprese intende realizzare con i finanziamenti ricevuti. Prima,
la banca determina l'ammontare dei fondi monetari da mettere a disposizione dell'impresa,
essa è la fase di valutazione della capacità finanziaria del cliente di far fronte ai propri impegni
di rimborso del capitale e degli interessi da cui consegue l'individuazione del fido bancario. Il
fido bancario o fido accordato è l'importo massimo di credito che la banca ha deciso di
concedere al cliente. Il fido utilizzato è, invece, la parte del credito accordato effettivamente
utilizzata dal cliente per le proprie esigenze finanziarie.
Le valutazioni effettuate dalle banche per accordare un fido ai richiedenti credito si basano su
diversi elementi di natura quantitativa e qualitativa. In questa fase assume rilevanza anche la
possibilità dell'impresa richiedente il fido di fornire garanzie accessorie al prestito, queste
rafforzano la posizione della banca creditrice riguardo all'esecuzione delle prestazioni del
debitore. Il rating consiste in un sistema oggettivo di valutazione del rischio di credito delle
imprese affidate. Il giudizio espresso al termine del processo di valutazione, assegnando un
punteggio il rating che sintetizza, secondo una scala predefinita, la probabilità che questi
faccia fronte al servizio del debito. Il punteggio assegnato consente alla banca di raggruppare i
richiedenti credito in classi di rischio omogenee e di decidere se concedere o meno il fido
richiesto (screening). Il punteggio assegnato può ovviamente essere modificato in base ai
risultati dei controlli continuativi (monitoring). Durante la vita della relazione banca cliente
affidato, possono verificarsi i cambiamenti nel giudizio di rating e il passaggio ad una classe di
disco superiore o inferiore a quella originaria rischio di migrazione.
L'inclusione di richiedenti credito in una determinata classe di rischio consente alla banca di
individuale il premio per il rischio più appropriato per la determinazione del tasso di interesse
da applicare alle operazioni di prestito. Questo riduce la discrezionalità del personale bancario
nel valutare diverse pratiche di fido e collega il costo del credito alla rischiosità della specifica
impresa. Gli imprenditori sono incentivati ad adottare buone pratiche di gestione e di
mitigazione dei rischi e a produrre gli elementi conoscitivi necessari a documentare il proprio
merito e affidabilità.
LO SCONTO
Nell'operazione di sconto la banca, previa deduzione degli interessi, anticipa il cliente
l'importo di un credito verso terzi, non ancora scaduto, mediante la cessione salvo
buon fine del credito stesso punto lo sconto e quindi un prestito monetario garantito da
un credito prevalentemente rappresentato da cambiali o ricevute bancarie.
IL RIPORTO
Il riporto è il contratto per il quale il riportato trasferisce in proprietà al riportatore di
titoli di credito di una data specie per un determinato prezzo, e il riportatore assume
l'obbligo di trasferire al riportato, alla scadenza del termine stabilito, altrettanti titoli
della stessa specie, verso il rimborso del prezzo, che può essere aumentato o diminuito
nella misura con convenuta. Esso è costituito da due operazioni, una a pronti e l'altra a
termine di segno opposto, anche se il riporto si configura come contratto unitario.
Il riporto di borsa ha come oggetto i titoli azionari, in questo caso spettano al riportato
i diritti accessori, i diritti di opzione, i diritti e gli oneri derivanti da premi o rimborsi
relativi all'estrazione di titoli e gli obblighi inerenti ai titoli dati a riporto, mentre il
diritto di voto, salvo patto contrario, passa al riportatore.
IL FACTORING
Il factoring è una tecnica finanziaria basata sul trasferimento dei crediti commerciali
da un'impresa ad una banca o ad un intermediario specializzato (il factor). I servizi
offerti dal factor (banca o società di factoring) rispondono potenzialmente a tre
diverse esigenze della clientela:
1. si ha un finanziamento nella forma del regolamento anticipato dei crediti
commerciali;
2. vi è la possibilità che il cessionario, cioè l'intermediario finanziario o factor, si
faccia garante del buon fine del credito commerciale oggetto di cessione;
3. la gestione dei crediti commerciali per conto del cedente vale a dire, l'attivazione
di una serie di operazioni riguardanti la contabilizzazione, l'incasso ed il recupero
dei crediti per conto del cedente.
La relazione tra factor e impresa è di solito duratura e sistematica. Il factor valuta il
portafoglio crediti dell'impresa selezionando quelli oggetto di cessione; quindi,
l'impresa cede una quota significativa dei propri crediti commerciali delegandone la
gestione e l'incasso al factor. Il factoring può prevedere anche la cessione di crediti
futuri.
Tra i servizi offerti dal factor può figurare anche la garanzia dei servizi di
inadempimento del debitore ceduto. I crediti possono essere ceduti:
con la clausola salvo buon fine (o pro solvendo), in questo caso se il debitore
ceduto è insolvente, il factor può rivalersi sull'impresa accidente.
con la clausola senza rivalsa (o pro soluto), in questo caso il factor si accolla le
conseguenze di una eventuale insolvenza, liberando l'impresa cedente dal rischio
di credito.
IL MUTUO
Il mutuo è una forma tecnica di finanziamento a medio lungo termine con il quale un
intermediario creditizio eroga una somma di denaro che l'impresa finanziata si obbliga
a restituire gradualmente mediante pagamenti periodici. I pagamenti periodici, detti
rate, sono composti da:
una quota capitale, data dall'importo del rimborso della somma prestata, definita
in base ad un piano di rimborso del capitale (piano di ammortamento)
determinato al momento della stipula del contratto di mutuo. Il piano di
ammortamento è il progetto di restituzione del debito che stabilisce la data di
scadenza del prestito, l'importo, la periodicità dei pagamenti destinati
all'estinzione del debito.
una quota interessi, costituita dagli interessi dovuti e maturati sul capitale
prestato.
Le rate possono avere periodicità variabile e sono di norma costanti o decrescenti.
Nel periodo di pre-ammortamento la rata è costituita da soli interessi che il debitore è
comunque tenuto a pagare. Questo periodo permette all'impresa di iniziare il rimborso
del prestito quando gli investimenti finanziati con il mutuo sono già in grado di
produrre i benefici attesi in termini di flussi di cassa.
Il mutuo può essere:
a tasso fisso, in questo caso il tasso di interesse rimane invariato per tutta la
durata dell'operazione.
a tasso variabile, il tasso di interesse si adegua alla situazione di mercato ed è
determinato, per ogni periodo di maturazione degli interessi, sommando alla
componente variabile, rappresentata dal tasso base di riferimento, una
componente fissa o spread.
a tasso misto, quando il tasso applicato passa da fisso a variabile (o viceversa) a
scadenze fisse e/o a determinate condizioni indicate nel contratto.
La componente principale di costo del mutuo è rappresentata dagli interessi, ai quali
devono essere aggiunti altre componenti di costo (ad esempio: quelli per l'istitutore
della pratica, la riscossione della rata).
Nella documentazione contrattuale deve essere sempre riportato il Tasso Annuo
Effettivo Globale (TAEG), cioè un indicatore di sintesi del costo complessivo del mutuo
comprensivo del tasso di interesse e di tutte le altre voci di spesa. Esso indica il costo
totale del mutuo su base annua ed è espresso in percentuale sull'ammontare del
finanziamento concesso.
Il mutuo può essere concesso anche senza garanzie specifiche mutuo chirografico.
È assai più frequente la presenza di garanzie nella forma tecnica di:
- ipoteca di primo grado su immobili,
- privilegio su impianti e macchinari.
I PRESTITI IN POOL
Altre due forme tecniche di operazione di prestito a medio-lungo termine sono
rappresentate dai prestiti stand-by ed evergreen, cosiddetti prestiti in pool: si tratta di
linee di credito di importo solitamente elevato, erogate da consorzi di banche, ovvero,
gruppi di banche organizzate da uno o più istituti con funzioni di manager, detti
capofila. Il prestito viene ripartito fra tutte le banche partecipanti secondo accordi
predeterminati, ed erogato da una delle banche componenti il gruppo promotore
dell'operazione stessa. Le banche capofila sono istituti di grandi dimensioni e di
provate capacità nell'organizzazione e gestione di prestiti in pool, le banche
partecipanti sono, invece, istituti di minori dimensioni e prestigio.
Le operazioni stand-by ed evergreen si differenziano per la durata e per le facoltà
riconosciute all'impresa, sono contratti di finanziamento che si caratterizzano per
l'elevata elasticità di utilizzo e di rimborso, solitamente variabili e prevedibili.
Consentono all'impresa di poter contare sulla certezza della copertura dei fabbisogni,
per periodi prefissati:
fino a 5 anni per i prestiti stand-by
fino alla revoca per i prestiti evergreen
Le condizioni di tasso sono generalmente rivedibili e seguono le condizioni del mercato
creditizio finanziario, inoltre, è previsto il pagamento di una commissione di
affidamento (commitment fee).
LEASING
Le operazioni di leasing si caratterizzano per il fatto che alla base del finanziamento vi
sono una prestazione di tipo reale, rappresentata dalla cessione in locazione
all'azienda di un bene reale, generalmente macchinari o immobili, a fronte di una
controprestazione monetaria, nella forma di un canone periodico cui può aggiungersi
il riscatto o la restituzione del bene locato.
Esistono due tipologie di leasing:
Il leasing operativo, l'operazione ha durata inferiore alla vita economica del bene
locato, il riscatto finale del bene oggetto del contratto avviene raramente, essendo
obbiettivo del soggetto locatario ottenere la disponibilità temporanea di un bene
strumentale senza sopportare i rischi connessi alla proprietà del bene stesso. I
servizi di assistenza e manutenzione del bene locato restano a carico del soggetto
locatore, d'altro canto è interesse del locatore vigilare sul diligente utilizzo e
conservazione del bene locato.
Il leasing finanziario o locazione finanziaria, l'operazione presenta le
caratteristiche di un finanziamento vero e proprio. Esso risulta più flessibile in
termini di tipologia di beni che possono essere locati, qualunque bene mobile o
immobile, anche privo di un mercato dell'usato può essere oggetto del contratto.
La durata dell'operazione risulta correlata con la durata economica e fiscale dei
beni locato e i canoni di locazione corrisposti dal locatario sono comprensivi
dell'ammortamento del bene, degli interessi sul capitale investito e del ricarico
dell'intermediario erogante. Frequente è, a scadenza del contratto, l'esercizio della
facoltà di riscatto da parte dell'impresa locataria.
I principali vantaggi offerti dal contratto di leasing sono:
- la rapidità e snellezza delle relative pratiche,
- l’immediata disponibilità del bene oggetto del contratto,
- i vantaggi fiscali dell'operazione,
- la possibilità per l'impresa locataria di ottenere la copertura pressoché totale
del fabbisogno finanziario connesso con l'investimento effettuato.