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intermediari finanziari
Diritto dei Mercati Finanziari
Università degli Studi di Siena (UNISI)
95 pag.
Il sistema finanziario
Il sistema finanziario ha la funzione di mettere in contatto operatori che hanno risorse
finanziarie in eccesso (investitori, risparmiatori), con altri, gli emittenti che hanno l’esigenza
di reperire finanziamenti.
Le transazioni devono avvenire su mercati che assicurino un corretto, ordinato, efficiente
e trasparente funzionamento, in cui tutti gli operatori possano essere tutelati.
Sono controparti qualificate alcuni dei clienti professionali quando ad essi siano prestati
uno o piùdei seguenti servizi d’investimento:
• ricezione e trasmissione ordini;
• negoziazione in conto proprio;
• esecuzione ordini.
L’intermediario, prima del riconoscimento, deve ottenere la conferma esplicita
dell’accettazione di tale classificazione e delle conseguenze che ne derivano
relativamente alla minore tutela.
La classificazione come “controparte qualificata” non pregiudica da parte del cliente di
chiedere in via generale di essere trattato come un cliente professionale ovvero come un
cliente al dettaglio;la richiesta è soggetta al consenso dell’Intermediario.
I servizi di investimento
I servizi di investimento sono attività, prestate da soggetti «abilitati» (intermediari e
banche), attraverso i quali è possibile impiegare, sotto varie forme, ii denaro in attività
finanziarie; hanno ad oggetto “strumenti finanziari”.
Il soggetto, nel servizio di:
1) ricezione e trasmissione di ordini, ricevuto un ordine di acquisto o vendita dal
cliente, lo trasmette ad altro intermediario per la sua esecuzione;
2) esecuzione degli ordini, acquista o vende i titoli nelle varie sedi di negoziazione;
3) assunzione a fermo di strumenti finanziari e/o collocamento di strumenti finanziari,
assumeun impegno irrevocabile nei confronti dell’emittente;
4) collocamento di strumenti finanziari senza impegno, non assume un impegno
irrevocabile nei confronti dell’emittente;
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Best execution
Per i servizi di:
➢ esecuzione di ordini per conto della clientela;
➢ ricezione e trasmissione di ordini;
➢ gestione di portafoglio.
è previsto il rispetto della cosiddetta "best execution “(il miglior risultato possibile per il
cliente). Per ottenerlo, gli intermediari, oltre a dover dimostrare alla Consob di aver
ottemperato agli obblighi in materia di esecuzione di ordini per conto dei clienti:
• adottano:
o nell’esecuzione di ordini per conto di un cliente al dettaglio, tutte le misure
ragionevoli, con meccanismi efficaci, riguardo al corrispettivo totale (prezzo dello
strumento, costi relativi all’esecuzione, tra i quali anche le competenze della sede
di esecuzione, alla rapidità e alla probabilità di esecuzione e di regolamento, alle
dimensioni, alla natura dell'ordine o altreconsiderazioni pertinente per l’esecuzione;
o una strategia di esecuzione finalizzata a individuare, per ciascuna categoria di
strumenti, almeno le sedi di esecuzione che permettono di ottenere in modo
duraturo il miglior risultato possibile per il cliente.
• ottengono il consenso preliminare del cliente sulla strategia di esecuzione degli ordini
• sono tenuti a verificare e aggiornare la strategia di esecuzione di ordini per conto dei
clienti con cadenza almeno annuale e apportano modifiche, poiché la strategia è
soggetta a verifiche periodiche e se identificano carenze nella strategia, le
comunicano al cliente;
• specificano ai clienti se la strategia prevede che gli ordini possono essere eseguiti al di
fuori diuna sede di negoziazione;
• se un cliente impartisce istruzioni specifiche su un ordine, eseguono in ogni caso
l'ordine attenendosi alle istruzioni;
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Per i conti relativi a strumenti finanziari e a somme di denaro depositati presso terzi, non
può mai essere pattuita la compensazione convenzionale rispetto ai crediti vantati dal
depositario o dal sub-depositario nei confronti dell’intermediario o del depositario.
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È interdetta l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Finanziari abilitati all’offerta fuori sede:
a) a chi si trova nelle condizioni di ineleggibilità e decadenza previste ((interdizione
anche temporanea, inabilitazione, fallimento) o chi è stato condannato ad una pena
che comporta l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici, o l’incapacità ad
esercitare uffici direttivi;
b) a coloro che sono stati sottoposti a misure di prevenzione disposte dall'autorità
giudiziaria (legge 27 dicembre 1956, n. 1423 - Misure di prevenzione nei confronti delle
persone pericolose per la sicurezza e per la pubblica moralità e legge 31 maggio 1965
n. 575 – Disposizioni controla mafia);
c) ai condannati con sentenza irrevocabile, salvo gli effetti della riabilitazione, e
l’estinzione del reato per un reato previsto:
▪ a pena detentiva > a 1 anno per uno dei reati previsti dalle norme che disciplinano
l'attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa e dalle norme in materia di
mercati e valori mobiliari, di strumenti di pagamento;
▪ alla reclusione se > a 1 anno, per uno dei delitti previsti nel titolo XI del libro V del
codice civile (Disposizioni penali in materia di società, di consorzi e di altri enti
privati) e nel regio decreto del 16 marzo 1942, n. 267 (Disciplina del fallimento, del
concordato preventivo, dell'amministrazione controllata e della liquidazione coatta
amministrativa);
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Tenuta dell’Albo
Alla tenuta dell'Albo unico dei consulenti finanziari provvede un Organismo che è costituito
dalle associazioni professionali rappresentative dei consulenti finanziari abilitati all’offerta
fuori sede, dei consulenti finanziari autonomi, delle società di consulenza.
L’organismo:
☛ rilascia gli attestati di iscrizione e cancellazione dall’albo;
☛ procede al diniego delle iscrizioni per difetto dei requisiti prescritti;
☛ aggiorna tempestivamente l’albo in base ai provvedimenti adottati da lui stesso o
dall’autorità giudiziaria nei confronti dei consulenti iscritti;
☛ indice e organizza lo svolgimento delle prove valutative per l’iscrizione all’albo unico;
☛ verifica la permanenza dei requisiti prescritti per l’iscrizione all’albo.
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Prova valutativa
L’Organismo organizza la prova valutativa con cadenza almeno annuale, che ha
carattere teorico- pratico, per l’iscrizione delle persone fisiche all’albo unico, stabilisce le
date, le sedi, le modalità di presentazione della domanda e pubblica il provvedimento
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica anche nella forma del comunicato, e per intero
sul sito internet dell’Organismo.
Per la prova si avvale di commissioni esaminatrici composte da almeno tre membri, la
maggioranza dei quali deve essere rappresentata da soggetti non iscritti all’albo, né
esponenti o dipendenti di soggetti abilitati.
Il candidato può sostenere la prova liberamente quante volte vuole e deve essere in
possesso diun diploma di istruzione superiore.
Obblighi e pubblicità
All’Organismo, i soggetti:
☛ che chiedono l’iscrizione all’albo, contestualmente sono tenuti a comunicare un indirizzo
attivodi posta elettronica certificata e a comunicarne l’eventuale variazione entro 30 gg;
☛ se già iscritti, comunicano l’assunzione della qualità di imputato, in relazione ai reati
previsti dalTUF o a delitti in materia tributaria entro 10 gg;
☛ se società di consulenza, comunicano l’elenco dei soggetti che partecipano al
capitale della società, con l'indicazione delle rispettive quote di partecipazione in valore
assoluto e in termini percentuali e l’eventuale inoperatività entro 10 gg.
L’Organismo tiene a disposizione del pubblico l’albo aggiornato, con modalità idonee ad
assicurarne la massima diffusione e pubblica sul proprio sito internet gli atti rilevanti per il
proprio funzionamento, le delibere adottate, i provvedimenti modificativi o integrativi dei
dati, per intero o per estratto.
Provvedimenti sanzionatori nei confronti dei consulenti finanziari (abilitati all’ offerta
fuori sede) (*)
La radiazione dall’Albo viene o può essere comminata:
▪ violazione della disposizione sull’obbligo del monomandato;
▪ offerta fuori sede o promozione e collocamento a distanza per conto di soggetti
nonabilitati;
▪ contraffazione della firma del cliente, anche potenziale, su modulistica
contrattuale orelativa ad operazioni poste in essere;
▪ acquisizione, anche temporanea, della disponibilità di somme o di valori di
pertinenza delcliente o del potenziale cliente;
▪ comunicazione/trasmissione al cliente o al potenziale cliente, all’intermediario,
all’Organismo o alla Consob di informazioni o documenti non rispondenti al vero;
▪ sollecitazione all’investimento, in violazione delle disposizioni dell’appello al
pubblicorisparmio;
▪ perfezionamento di operazioni non autorizzate dal cliente, anche potenziale, sui
rapportidi pertinenza di quest’ultimo, o comunque al medesimo collegati;
▪ violazione delle disposizioni sull’obbligo di collaborazione con l’Organismo per
consentirglisi svolgere le proprie funzioni nei loro confronti;
▪ inosservanza dei provvedimenti di sospensione adottati dall’OCF.
La sanzione pecuniaria (da 516 a 25.823 €), può essere sancita per:
▪ mancata comunicazione all’Organismo:
o entro trenta giorni di ogni variazione degli elementi informativi;
o entro dieci giorni delle misure e dell’assunzione della qualità di imputato e
qualunque modifica rilevante delle condizioni per ottenere l’iscrizione, incluso
l’eventuale periodo diinoperatività per le società di consulenza.
▪ violazione delle disposizioni (al momento del primo contatto) sulla della consegna
dellacopia, al cliente o al potenziale cliente di:
o una dichiarazione redatta dal soggetto abilitato, da cui risultino gli elementi
identificativi di tale soggetto, gli estremi di iscrizione all'albo e i dati anagrafici
del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, nonché il domicilio al
quale indirizzare la dichiarazione di recesso;
o una comunicazione conforme al modello stabilito.
▪ la dichiarazione prevista, anche in caso di variazione dei dati in essa riportati.
Il richiamo scritto può essere sancito per le violazioni meno gravi.
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La sanzione pecuniaria (da 516 a 25.823 €), può essere sancita per:
▪ mancata comunicazione all’Organismo:
o entro trenta giorni di ogni variazione degli elementi informativi;
o entro dieci giorni delle misure e dell’assunzione della qualità di imputato e
qualunque modifica rilevante delle condizioni per ottenere l’iscrizione, incluso
l’eventuale periodo diinoperatività per le società di consulenza.
Il richiamo scritto può essere sancito per le violazioni meno gravi.
(*) Attenzione: se nella domanda si parla di sanzione specifica allora è quella prevista.
Se nella domanda si dice può o potrebbe, allora può essere comminata la sanzione
specifica o quella immediatamente superiore o inferiore in base al curriculum.
Vigilanza sui mercati e sugli intermediari
Natura e regulators
Il sistema di controllo individua in Banca d'Italia e CONSOB le autorità che devono vigilare
sul comportamento degli intermediari al fine di garantire la regolarità del sistema
finanziario, per perseguire i seguenti obiettivi:
a) la salvaguardia della fiducia nel sistema finanziario;
b) la tutela degli investitori;
c) la stabilità, il buon funzionamento e la competitività del sistema finanziario;
d) l’osservanza delle disposizioni in materia finanziaria.
La CONSOB è competente per quanto riguarda la trasparenza e la correttezza dei
comportamenti.Il controllo di:
☛ trasparenza si realizza assicurando ai risparmiatori di avere tutte le informazioni
necessarie pereffettuare e gestire i propri investimenti in modo consapevole;
☛correttezza si realizza attraverso l'emanazione di norme dirette a proteggere
l’investitore da comportamenti scorretti di intermediari o altri attori che possano
danneggiarlo.
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Gli organi con funzioni di controllo sono il collegio sindacale, il consiglio di sorveglianza o il
comitato per il controllo sulla gestione e possono avvalersi di tutte le unità operative aventi
funzioni di controllo all’interno dell’azienda.
Nei sistemi dualistico e monistico, l’organo con funzione di controllo può svolgere anche
quella di supervisione strategica.
Le funzioni aziendali di controllo si occupano:
▪ dei rischi (risk management) che controlla il rispetto dei limiti operativi assegnati e
la coerenza dell’operatività con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati;
▪ di conformità alle norme (compliance) che controlla la conformità alle norme
dell’operatività aziendale e verifica che le procedure adottate siano coerenti con
le norme in materia, cioè capaci di prevenire e individuare le ipotesi di mancata
osservanza degli obblighi posti dalle disposizioni e delle relative misure di esecuzione
in modo da minimizzare e gestire in modo appropriato le conseguenze che ne
derivano, nonché consentire alle autorità di vigilanza di esercitare efficacemente i
poteri loro conferiti dalla relativa normativa;
▪ di revisione interna (internal audit), che effettua la valutazione periodica della
completezza, funzionalità e adeguatezza del sistema dei controlli interni, inclusi
quelli sul sistema informativo (EDP audit).
Gli intermediari istituiscono e mantengono funzioni permanenti, efficaci e indipendenti di
controllo di conformità alle norme e, se in linea con il principio di proporzionalità, di
gestione del rischio dell'impresa e di revisione interna.
Il principio di proporzionalità non prevede, in generale, esenzioni da obblighi o requisiti,
ma li gradua e li modula in funzione della diversa complessità dei soggetti interessati e
riguarda la:
• complessità operativa, dimensionale e organizzativa dell’intermediario;
• natura dell’attività svolta.
In base al principio di proporzionalità, gli intermediari possono non istituire:
• la funzione di gestione del rischio dell’impresa, se dimostrano che questo sistema è
costantemente efficace;
• la funzione di revisione interna, se dimostrano che è assicurata la costante valutazione
dell'adeguatezza e dell’efficacia dei sistemi, dei processi, delle procedure e dei
meccanismi di controllo dell’intermediario.
L’esternalizzazione consiste in un accordo in qualsiasi forma tra un intermediario e un
fornitore di servizi in base al quale il fornitore realizza un processo, un servizio o un'attività
dello stesso intermediario.
Per assicurare la correttezza e l’indipendenza delle funzioni aziendali di controllo è
necessario che il metodo per determinare la remunerazione dei soggetti rilevanti non ne
comprometta l’obiettività.
Conflitti di interesse
Nella politica di identificazione e gestione dei conflitti di interesse l’intermediario adotta
ogni misura ragionevole per identificare i conflitti di interesse che potrebbero sorgere con il
cliente o tra clienti, al momento della prestazione di qualunque servizio e attività di
investimento o servizio accessorio odi una loro combinazione.
È possibile trovare traccia delle situazioni in cui è sorto un conflitto di interesse, in un
registro istituito e aggiornato in modo regolare dall'intermediario stesso sulle situazioni nelle
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Nota bene: (d) = su derivati. (*) = se autorizzate a prestare il servizio di gestione FIA
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PROVVEDIMENTI INGIUNTIVI
Banca d’Italia e CONSOB nell’ambito delle rispettive competenze, anche in via
cautelare, per violazioni di obblighi derivanti da diposizioni dell’ordinamento italiano e
dell’UE:
☛ verso Intermediari italiani ed extra-UE, anche limitatamente a singole succursali o
dipendenzedell’intermediario:
➢ ordinano di porre fine alle irregolarità;
➢ vietano nuove operazioni;
➢ limitano singole operazioni, servizi e attività, quando le violazioni commesse possono
pregiudicare interessi di carattere generale e nei casi di urgenza per la tutela degli
investitori.
☛ verso intermediari UE:
➢ informano prima, per i provvedimenti necessari, l'autorità competente e se
persistono, nell'agire in modo tale da pregiudicare gli interessi degli investitori o il
buon funzionamento dei mercati, adottano tutte le misure necessarie, compresa
l'imposizione del divieto di intraprendere nuove operazioni in Italia e comunicano i
provvedimenti all'autorità competente.
AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
La Banca d’Italia, di propria iniziativa o su proposta formulata dalla Consob nell’ambito
delle sue competenze, può disporre lo scioglimento degli organi con funzione di
amministrazione e di controllo delle SIM, delle SGR, delle SICAV e delle SICAF, se:
✓ risultano gravi irregolarità nell’amministrazione ovvero gravi violazioni delle
disposizioni legislative, amministrative o statutarie che ne regolano l’attività;
✓ sono previste gravi perdite del patrimonio della società.
Lo scioglimento può essere richiesto con istanza motivata dagli organi amministrativi.
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L’incarico di depositario
Il depositario:
▪ monitora i flussi di liquidità dell’OICR, nel caso in cui la liquidità non sia affidata al
medesimo;
▪ adempie agli obblighi di custodia degli strumenti finanziari ad esso affidati e alla
verificadella proprietà, nonché alla tenuta delle registrazioni degli altri beni;
▪ esegue le istruzioni del gestore se non contrarie alla legge, al regolamento o alle
prescrizionidegli organi di vigilanza;
▪ detiene, se non sono affidate a soggetti diversi, le disponibilità liquide degli Oicr e le
monitora;
▪ accerta:
o che nelle operazioni relative al fondo la controprestazione sia rimessa in termini
d'uso;
o la legittimità delle operazioni di vendita, emissione, riacquisto, rimborso e
annullamentodelle quote del fondo, nonché la destinazione dei redditi dell’OICR;
o la correttezza del calcolo del valore delle parti dell’OICR.
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Consob sentita
SIM ---------------------- In Italia
B.I.
--------------------- Consob sentita B.I. In Italia se ammessi (*)
Imprese UE Consob sentita
----------------------- In Italia se non ammessi (*)
B.I.
Consob sentita
Paesi Terzi ----------------------- In Italia
B.I.
--------------------- Consob sentita B.I. Esercizio in U.E. se ammessi (*)
SIM Consob sentita Esercizio in U.E. se non
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B.I. ammessi (*)
Consob sentita
SIM ----------------------- Esercizio in Paesi Terzi
B.I.
Banche (*) Banca d’Italia ----------------------- Esercizio Italia/UE/Paesi Terzi
Ex 106/107
B.I. sentita Consob ----------------------- Esercizio in Italia
TUB
Esercizio in Italia e all’estero
SGR (*) B.I. sentita Consob -----------------------
(*)
SICAV B.I. sentita Consob ----------------------- Costituzione
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assicurative che possono essere esercitate nell’U.E., da qualunque banca o altro intermediario, abilitati, che
hanno sede legale e amministrazione centrale in uno Stato membro dell’U.E., richiedere la preventiva
autorizzazione alle autorità di vigilanza del paese in cui si intende operare (basta la comunicazione).
L’operatività, non nel paese d’origine, può essere svolta in «libera prestazione dei servizi» o con succursale.
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Capitale minimo
I Gestori dei mercati regolamentati devono possedere un patrimonio netto almeno pari ai
costi operativi sostenuti su base semestrale, utilizzando come riferimento i dati dell’ultimo
bilancio sottoposto a revisione legale, il quale abbia avuto un giudizio senza rilievi.
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La normativa antiriciclaggio
Contenuti e sub-contenuti nei quiz su:
➢ La normativa antiriciclaggio
Destinatari nel settore finanziario/assicurativo – Scopi e disposizioni generali
Le politiche e gli standard in materia di prevenzione per l'utilizzo del sistema finanziario e di
quello economico per fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, sono elaborati da
organismi U.E.e internazionali.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF):
• ha la responsabilità di dare attuazione alle politiche di prevenzione dell'utilizzo del
sistema finanziario e economico per fini di riciclaggio;
• esercita i poteri sanzionatori previsti.
Rientrano nella categoria dei destinatari della normativa:
✓ le imprese di assicurazione che operano in Italia nei rami vita (di cui all'articolo 2,
comma 1, CAP);
✓ gli istituti di moneta elettronica (come definiti dall’art. 1, comma 2, lettera h-bis), TUB)
✓ “altri soggetti” destinatari della normativa come:
a) gli agenti in affari che svolgono attività in mediazione immobiliare, in presenza
dell'iscrizione al Registro delle imprese, ai sensi della legge 3 febbraio 1989, n. 39 (disciplina
del mediatore);
b) i mediatori creditizi iscritti nell'elenco previsto dall'articolo 128-sexies TUB;
c) i soggetti che esercitano attività di commercio di cose antiche in virtù della
dichiarazionepreventiva prevista dall'articolo 126 TULPS.
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Limite uso Chi non gira per l’incasso, gli assegni bancari e ... amministrativa
del contante postali emessi all'ordine del traente, soltanto ad pecuniaria da
una banca o a Poste Italiane S.p.A., è punito con 3.000
una … a 50.000 €
Limite uso Chi non appone, nell’emissione di assegni … amministrativa
del contante circolari, vaglia postali e cambiari, per importi pecuniaria da
1.000 €, l’indicazione del nome o della ragione 3.000
sociale del beneficiario e la clausola di non a 50.000 €
trasferibilità, è punitocon una …
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Nei casi relativi allo stesso cliente, che coinvolgono due intermediari bancari, di cui uno
situato in un Paese terzo, l’intermediario italiano, tenuto alla segnalazione di operazioni
sospette, può comunicare l’avvenuta segnalazione all’altro intermediario purché, tra
l’altro,il Paese terzo imponga obblighi equivalenti (a quelli imposti dal 231/2007).
Gli agenti in attività finanziaria, iscritti nell'elenco previsto, adempiono all'obbligo di
segnalazione di operazioni sospette trasmettendo la segnalazione al titolare della
competente funzione, al legale rappresentate o ad altro soggetto all'uopo delegato
dell'intermediario mandante o di riferimento.
Il responsabile della dipendenza, dell'ufficio, di altro punto operativo, unità organizzativa o
struttura dell'intermediario o del soggetto cui compete l'amministrazione e la gestione
concreta dei rapporti con la clientela, ha l'obbligo di comunicare, senza ritardo, le
operazioni sospette al titolare della competente funzione o al legale rappresentante o ad
altro soggetto all'uopo delegato che esamina le segnalazioni ricevute e, se le ritiene
fondate, alla luce dell'insieme degli elementi a propria disposizione e delle evidenze
desumibili dai dati e dalle informazioni conservati, le trasmette all’UIF, prive del nominativo
del segnalante.
Il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza informa la UIF degli esiti
investigativi dell'approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, fatte salve le
norme sul segreto di indagine.
Il ricorso frequente/ingiustificato ad operazioni in contante costituisce elemento di sospetto,
anche sotto la soglia.
Se un soggetto obbligato ha motivi ragionevoli per sospettare che siano state tentate
operazioni di riciclaggio, non compie l’operazione prima di aver segnalato l’operazione,
fatto salvo, tra l’altro, il caso in cui in cui il differimento dell'operazione possa ostacolare le
indagini.
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Credito ai consumatori
In materia di credito al consumo:
• il TAEG (tasso effettivo globale), indica il «costo totale del credito», che deve essere
pubblicizzato, per il consumatore espresso in percentuale dell’importo totale, non
include le spese notarili;
• negli annunci pubblicitari deve essere specificato anche se il tasso di interesse è fisso o
variabile e, se determinabile in anticipo, l’importo totale dovuto e l’ammontare delle
singole rate;
• il consumatore può recedere entro 14 giorni dal contratto se non sono state usate
tecniche di comunicazione a distanza e ha ricevuto tutte le condizioni e le informazioni
prima della conclusione;
• il consumatore che recede, restituisce il capitale e paga gli interessi maturati fino al
momento della restituzione entro 30 giorni e rimborsa al finanziatore le somme non
ripetibili corrisposte alla pubblica amministrazione.
Nei casi di assenza o di nullità delle relative clausole contrattuali, la durata del credito è di
trentasei mes.i
Nei casi di assenza o di nullità delle relative clausole contrattuali, il TAEG equivale al tasso
nominale minimo dei buoni del tesoro annuali o di altri titoli similari eventualmente indicati
dal Ministro dell’economia e delle finanze, emessi nei dodici mesi precedenti la
conclusione del contratto.
In materia di credito al consumo nei contratti di credito a tempo indeterminato viene
dato un preavviso, non superiore a 1 mese, per l’esercizio del diritto di recesso.
In caso di cessione del credito, il consumatore è informato della cessione, a meno che il
cedente, in accordo con il cessionario, continui a gestire il credito nei confronti del
consumatore.
Lo sconfinamento deve essere consistente e protrarsi per oltre un mese.
La Banca d’Italia, in conformità alle deliberazioni del CICR:
• indica le modalità di calcolo del TAEG;
• fissa i contenuti e le modalità della comunicazione periodica sullo svolgimento del
rapporto dainviare al cliente;
• fissa le modalità e i contenuti della comunicazione periodica in merito allo
svolgimento delrapporto da inviare al cliente;
• precisa le caratteristiche delle informazioni da includere negli annunci pubblicitari sui
tassi e icosti e le modalità della loro divulgazione;
• individua le modalità con cui il consumatore di un contratto di credito al consumo è
informatodella cessione del contratto;
• individua le modalità con cui il consumatore è informato dalla cessione del contratto.
È nullo/a:
o il patto con cui si conviene che il mutuatario persona fisica è tenuto al pagamento di un
compenso, a favore del mutuante, per l'estinzione parziale di un mutuo stipulato per la
ristrutturazione di un'unità immobiliare adibita allo svolgimento della propria attività
professionale;
o la clausola che prevede il pagamento di una penale in caso di estinzione anticipata di
un mutuostipulato per l'acquisto di un'unità immobiliare adibita ad abitazione.
Il contratto:
• è nullo nel caso è richiesta la forma scritta ed è stipulato in forma verbale ed una
copia va consegnata al cliente;
• indica il tasso d'interesse e ogni altro prezzo e condizione praticati, inclusi, per i
contratti di credito, gli eventuali maggiori oneri in caso di mora.
Il CICR:
• indica il contenuto e le modalità delle comunicazioni periodiche da inviare alla
clientela nei contratti di durata e le operazioni e i servizi da sottoporre a pubblicità;
• stabilisce modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in
essere, e criteri uniformi per l'indicazione dei tassi d'interesse e per il calcolo degli
interessi e degli altri elementi che incidono sul contenuto economico dei rapporti;
• individua le operazioni e i servizi da sottoporre a pubblicità e ne detta le disposizioni
relative a forma, contenuto, modalità della pubblicità; e anche sulla conservazione,
agli atti, dei documenticomprovanti le informazioni pubblicizzate;
• individua i casi in cui la banca può chiedere al cliente un rimborso delle spese
sostenute in relazione a servizi aggiuntivi da questo richiesti in occasione del recesso da
un contratto a tempoindeterminato;
• indica i casi in cui, nonostante uno sconfinamento, non sia dovuta la commissione di
istruttoriaveloce.
Nel caso in cui un contratto di credito non indichi il tasso di interesse, possono essere
applicati il tasso nominale minimo e quello massimo, rispettivamente per le operazioni
attive e per quelle passive, dei BOT annuali o di altri titoli similari eventualmente indicati dal
MEF, emessi nei 12 mesiprecedenti la conclusione del contratto.
Il cliente ha diritto di:
• ottenere a proprie spese e non oltre i 90 giorni, copia della documentazione inerente
a singole operazioni poste in essere negli ultimi 10 anni;
• ricevere nei contratti di durata, le comunicazioni periodiche alla scadenza o almeno 1
voltal’anno.
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Abusi di mercato
Contenuti e sub-contenuti nei quiz su:
Abusi di mercato
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INFORMAZIONE SOCIETARIA
In una società quotata:
✓ gli amministratori sono tenuti a riferire tempestivamente al collegio sindacale
sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo con periodicità almeno
trimestrale, secondo le modalità stabilite dallo statuto;
✓ il collegio sindacale, il consiglio di sorveglianza ed il comitato per il controllo sulla
gestione, se hanno un fondato sospetto che gli amministratori, in violazione dei loro
doveri, hanno compiuto gravi irregolarità che possono recare danno alla società o ad
una o più società controllate, possono denunziare i fatti al tribunale.
Chiunque detenga azioni in misura almeno pari al 10% del capitale sociale, deve
comunicare alla CONSOB e al pubblico le operazioni effettuate, aventi ad oggetto azioni
emesse dall’emittente.
Quando i valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati soltanto
in Italia e l’Italia è lo Stato membro di origine, le informazioni regolamentate sono
comunicate in italiano. Per "media" si intendono le agenzie specializzate nella tempestiva
diffusione elettronica al pubblico delle informazioni finanziarie.
Gli emittenti azioni pubblicano i verbali delle assemblee ordinarie e straordinarie sul
proprio sitointernet entro 30 giorni dalla data dell’assemblea.
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Assetti proprietari
Per “capitale di società per azioni” si intende quello rappresentato da azioni con diritto di
voto. Nelle società i cui statuti consentono la maggiorazione dei diritti di voto o hanno
previsto le emissioni di azioni a voto plurimo, per capitale si intende il “numero
complessivo dei diritti divoto”; questo anche ai fini degli obblighi di comunicazioni.
Costituiscono “partecipazioni potenziali”, quelle sottostanti a strumenti finanziari derivati;
la comunicazione delle partecipazioni, anche potenziali, e della posizione lunga
complessiva, nel capitale di una società con azioni quotate, deve essere effettuata
senza indugio e comunque entro 5 giorni dalla negoziazione, indipendentemente dalla
data di esecuzione.
Coloro che partecipano al capitale sociale di un emittente azioni quotate, comunicano
alla società partecipata e alla Consob il superamento/riduzione della soglia del 3% se
non sono PMI e del 5% se lo sono; la mancata comunicazione nel capitale di un
emittente azioni quotate, avente l'Italia come Stato membro di origine impedisce
l’esercizio del diritto di voto.
Fatta eccezione per le partecipazioni detenute, per il tramite di società controllate, dal
MEF, se coloro che partecipano in un emittente azioni quotate diverso da una PMI,
avente l'Italia come Stato membro d'origine, in misura superiore al 3% del capitale, non
ne danno comunicazione alla società partecipata e alla Consob, il diritto di voto
inerente alle azioni quotate per le quali sono state omesse le comunicazioni, non può
essere esercitato.
Tutti coloro che partecipano al capitale rappresentato da azioni con diritto di voto di
una società con azioni quotate comunicano alla società partecipata e alla Consob il
superamento delle sogliedel 5%, 10% e 15%.
La relazione sulla gestione delle società emittenti valori mobiliari ammessi alle
negoziazioni in mercati regolamentati, a meno che non figurino in una relazione distinta
dalla relazione sulla gestione, approvata dall'organo di amministrazione, e pubblicata
congiuntamente alla relazione sulla gestione, deve contenere informazioni su qualsiasi
restrizione al trasferimento dei titoli.
Ai fini degli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti, sono considerate
partecipazioni anche le azioni delle quali un soggetto è titolare, anche se il diritto di voto
spettao è attribuito a terzi ovvero è sospeso.
La Consob può prevedere una soglia partecipativa inferiore a quella del 3% nel capitale
di un emittente azioni quotate diverso da una PMI o di una PMI, avente l'Italia come
Stato membro di origine, per un limitato periodo di tempo e per società ad elevato
valore corrente di mercato e ad azionariato particolarmente diffuso, con provvedimento
motivato da esigenze di tutela degli investitori nonché di efficienza e trasparenza del
mercato del controllo societario e del mercato dei capitali.
La comunicazione delle partecipazioni rilevanti in azioni, delle partecipazioni in strumenti
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I patti parasociali
Sono accordi fra i soci, intervenuti al di fuori dall’atto costitutivo, in qualunque forma
stipulati, con i quali gli stessi dispongono di propri diritti sociali (es. diritto di voto)
vincolandosi reciprocamente ad esercitarli in un modo predeterminato, per perseguire
delle scelte imprenditoriali comuni.
Possono essere stipulati a tempo:
▪ determinato per non più di 3 anni
▪ indeterminato e ciascun contraente può recedere con un preavviso di 6 mesi.
L’azionista che vuole aderire ad un OPA/S, può recedere anche senza preavviso, ma la
dichiarazione di recesso ha effetto solo con il trasferimento delle azioni.
Entro 5 giorni dalla stipula/rinnovo, il patto deve essere:
comunicato, (a pena di nullità) alla Consob e alle società con azioni quotate;
pubblicato, per estratto, sulla stampa quotidiana;
depositato nel registro delle imprese del luogo della sede legale della società.
I soggetti aderenti a un patto parasociale devono trasmettere alla CONSOB informazioni
concernenti gli elementi di identificazione degli aderenti al patto e dei soggetti ai quali
fa capo il controllo degli stessi.
La CONSOB può dichiarare inapplicabili gli obblighi di comunicazione dei patti
parasociali alle società italiane con azioni quotate solo in mercati regolamentati di altri
Paesi dell'Unione Europea, in considerazione della normativa applicabile a tali società in
forza della quotazione.
La CONSOB stabilisce le modalità e i contenuti della comunicazione, dell’estratto e
della pubblicazione dei patti aventi per oggetto l'esercizio del diritto di voto nelle
società con azioni quotate e nelle società che le controllano, riferiti a partecipazioni
complessivamente superiori allasoglia indicata.
Le spese relative alla sollecitazione sono poste a carico del promotore.
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DELEGA DI VOTO
Deve essere sottoscritta dal delegante che può indicare dei sostituti ed è revocabile.
Il rappresentante designato dalla società con azioni quotate, ha il potere di dichiarare in
assemblea il numero di voti espressi in modo difforme dalle istruzioni ricevute ovvero
espressi in assenza di istruzioni.
Il rappresentante designato dalla società con azioni quotate dichiara in assemblea il
numero di voti espressi in modo difforme dalle istruzioni ricevute ovvero espressi in assenza
di istruzioni.
La delega di voto è revocabile e può essere conferita soltanto per singole assemblee già
convocate, con effetto per le eventuali convocazioni successive.
Lo statuto di una società non cooperativa può prevedere, nel caso di azionisti dipendenti,
disposizioni dirette a facilitare l'espressione del voto tramite delega da parte degli azionisti.
ORGANI DI CONTROLLO
Per "capitale sociale" si intende il capitale costituito dalle azioni quotate.
I soggetti che svolgono funzioni di amministrazione e direzione in società italiane con azioni
quotate in un mercato regolamentato italiano devono possedere requisiti di onorabilità
stabiliti per i membri degli organi di controllo con il regolamento emanato dal ministro
della Giustizia.
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La revisione contabile
Le società di revisione possono essere sia di persone che di capitali; e devono limitare il
loro oggetto sociale all'organizzazione e revisione contabile di aziende”; la principale
funzione è quella del controllo legale dei conti tenuti di una società.
Il revisore o la società di revisione:
✓ in caso di giudizio negativo informano la CONSOB tempestivamente;
✓ se rilevano fatti censurabili, informano la CONSOB e l'organo di controllo;
✓ in presenza di richiami di informativa relativi a dubbi significativi sulla continuità aziendale,
devonoinformare la CONSOB.
Per una società di revisione costituisce causa di incompatibilità:
✓ la detenzione di un interesse finanziario nella società che ha conferito l'incarico,
nelle suecontrollanti e nelle sue controllate;
✓ la partecipazione al suo capitale da parte della società sottoposta a revisione;
✓ avere «relazioni d’affari» che sono quelle che comportano un interesse comune di
naturacommerciale e finanziaria.
La «catena di comando» da individuare in relazione a ciascun incarico, è costituita da
coloro che hanno una responsabilità diretta di supervisione o altre responsabilità di
controllo verso un socio o un amministratore della società di revisione che sia
direttamente coinvolto nello svolgimento dell’incarico.
In caso di mancata nomina del revisore legale o della società di revisione, la società che
deve conferire l'incarico, per legge è obbligata a esporre le cause che hanno
determinate tale ritardo e informa tempestivamente la CONSOB.
Se la società obbligata a conferire l'incarico di revisione non vi provvede, la CONSOB
conferisced'ufficio l'incarico e ne determina il corrispettivo.
In caso di aumento del capitale con esclusione o limitazione del diritto di opzione, il parere
sullacongruità del prezzo è rilasciato dall’ incaricato della revisione legale.
La deliberazione che approva il bilancio d’esercizio può essere impugnata:
✓ dalla CONSOB nei confronti dell’assemblea o del consiglio di sorveglianza, entro 6 mesi
dalla data del deposito presso l’ufficio del registro delle imprese;
✓ dai soci, che rappresentano almeno il 5% del capitale sociale, per mancata conformità
alle norme Le proposte di aumento del capitale sociale, sono comunicate al revisore
legale o alla società di revisione almeno 45 giorni prima che l'assemblea le esamini.
Se una S.p.A. intende remunerare alcuni suoi dipendenti con strumenti finanziari, entro il
termine di pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea, essa deve mettere a
disposizione del pubblico una relazione contenente anche le informazioni concernenti le
ragioni che motivano il pianodi compenso.
La relazione degli amministratori e il parere del revisore o della società di revisione sulle
proposte di aumento di capitale, sono messe a disposizione del pubblico almeno 21 giorni
primadell'assemblea e finché ha deliberato.
Non possono assumere la carica di componente dell’organo di controllo di un emittente
coloro i quali ricoprono la stessa carica in 5 emittenti.
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SINDACI DI MINORANZA
Le liste devono essere corredate, tra l’altro, da una esauriente informativa sulle
caratteristiche personali e professionali dei candidati, nonché da una dichiarazione dei
medesimi attestante il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente.
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ATTIVITÀ PUBBLICITARIA
L'attività pubblicitaria, deve aver riguardo alla correttezza dell'informazione e alla
coerenza con ilcontenuto del prospetto; per questo:
☛ la diffusione di annunci pubblicitari di offerte di prodotti diversi dagli strumenti comunitari,
è vietata prima della pubblicazione del prospetto;
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AZIONE RISARCITORIA
Gli investitori che hanno concordato di sottoscrivere prodotti finanziari prima della
pubblicazione di un supplemento al prospetto d'offerta, hanno il diritto di revocare la loro
accettazione, entro 2 giorni lavorativi successivi alla pubblicazione del supplemento, fatta
salva la proroga dell’emittente o dell’offerente.
L'azione risarcitoria per danni all'investitore che abbia fatto ragionevole affidamento sulla
veridicità e completezza delle informazioni contenute nel prospetto, può essere promossa
entro 5 anni dalla sua pubblicazione, salvo che provi di averne scoperto la falsità o le
omissioni, nei 2 anni precedenti l'esercizio dell'azione; dei danni rispondono l’emittente
l'offerente e l'eventuale garante, a seconda dei casi, nonché i responsabili delle
informazioni contenute nel prospetto, ciascuno in relazione alle parti di propria
competenza.
TUTELA DEGLI INVESTITORI
La responsabilità per informazioni false o per omissioni idonee ad influenzare le decisioni di
un investitore ragionevole, se non prova di aver assicurato che le informazioni in questione
fossero conformi ai fatti e non presentassero omissioni tali da alterarne il senso, grava
sull’intermediario responsabile del collocamento.
La responsabilità per informazioni false o per omissioni idonee ad influenzare le decisioni di
un investitore ragionevole, a meno che non provi di aver adottato ogni diligenza allo scopo
di assicurare che le informazioni in questione fossero conformi ai fatti e non presentassero
omissioni tali da alterarne il senso grava sull’intermediario responsabile del collocamento.
Nell’ipotesi in cui non ricorra alcuno dei casi di inapplicabilità si realizza una offerta al
pubblico se i prodotti finanziari che hanno costituito oggetto di un collocamento riservato
a investitori qualificati sono sistematicamente rivenduti a soggetti diversi da investitori
qualificati, nei dodici mesisuccessivi al collocamento.
Nelle rivendite successive di prodotti finanziari, l’intermediario può avvalersi di un
prospetto già disponibile e ancora valido, se l’emittente o la persona responsabile della
redazione del prospetto hanno dato il loro consenso a tale utilizzo mediante accordo
scritto.
Le disposizioni previste in tema di OPA obbligatorie si applicano alle società italiane con
titoli ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati italiani e prevedono che
chiunque, a seguito di acquisti o maggiorazione di diritti di voto, venga a detenere una
«partecipazione» cioè una quota di tali titoli che attribuiscono diritti di voto nelle
deliberazioni assembleari riguardanti nomina o revoca degli amministratori o del consiglio
di sorveglianza, anche se detenuta indirettamente per il tramite di fiduciari, > al 30%, in
società italiane con titoli ammessi alla negoziazione in MR italiani, promuove un’OPA rivolta
a tutti i possessori di titoli sulla totalità dei titoli ammessi alla negoziazione in un Mercato
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