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Manuale diritto commerciale, ottava edizione, editore giappichelli, pag 692 a 720, 746 a

750. , capitolo i servizi e le imprese di investimento da 752 a 788, da 792 fino al


paragrafo gli organismi di... (pag. 830), tutto tranne il paragrafo 11. Poi gli investotori
istituzionali 840 a 860. Sezione sesta “ i controlli sul mercato mobiliare” da 875 a 880...

Gli strumenti finanziari sono strumenti di secondo grado, o intangibili.

Momento creativo

Quando vengono creati gli strumenti finanziari?


Perchè si è necessità di finanziamento, non vuole rivolgeresi al tradizionale canale
bancario, ma attingere al pubblico risparmio. Questa offerta di strumenti finanziari
presso il pubblico costituisce il punto di riferimento di una specifica disciplina.
(una disciplina nasce con un ) art. 1 lettera t,
t) "offerta al pubblico di prodotti finanziari": ogni comunicazione rivolta a persone, in
qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo, che presenti sufficienti informazioni sulle
condizioni dell’offerta e dei prodotti finanziari offerti così da mettere un investitore in
grado di decidere di acquistare o disottoscrivere tali prodotti finanziari, incluso il
collocamento tramite soggetti abilitati

sufficienti informazioni, supporto informativo tale da mettere l’investitore comune in


condizione di operare un investimento consapevole. Il senso è quello di far comprendere
all’investitore da un lato l’entità del ritorno economico legato all’investimento,
dall’altro i profili di rischiosità. E’ intenso e specifico ai prodotti finanziari, tali da
aumentare la consapevolezza dell’investitore, in quanto la loro comprensione è ostica
per un individuo comune.
Come si traduce nel concreto?
Art.94 del tuf, contiene la disciplina dettagliata dell’offerta al pubblico , comma I

1. Coloro che intendono effettuare un'offerta al pubblico pubblicano preventivamente un


prospetto. A tal fine, per le offerte aventi ad oggetto strumenti finanziari comunitari
nelle quali l'Italia è Stato membro d'origine e per le offerte aventi ad oggetto prodotti
finanziari diversi dagli strumenti finanziari comunitari, ne danno preventiva
comunicazione alla Consob allegando il prospetto destinato alla pubblicazione. Il
prospetto non può essere pubblicato finché non è approvato dalla Consob.

Devono predisporre il “prospetto informativo”, un documento contenente determinante


informazioni. Esso deve essere comunicato preventivamente alla consob (commissione
nazionale per la società e la borsa art.1c è l’autorità di vigilanza de settore dei mercati
mobiliari), che ne giudica l’appropriatezza. Il contenuto di tale prospetto informativo
conterrà le informazioni necessarie per investire consapevolmente, come una serie di
informazioni relativi all’emittente e agli strumenti finanziari che è invitato a
sottoscrivere.
Art.94, comma II
2. Il prospetto contiene, in una forma facilmente analizzabile e comprensibile, tutte le
informazioni che, a seconda delle caratteristiche dell'emittente e dei prodotti finanziari
offerti, sono necessarie affinché gli investitori possano pervenire ad un fondato giudizio
sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive
dell'emittente e degli eventuali garanti, nonché sui prodotti finanziari e sui relativi
diritti. Il prospetto contiene altresì una nota di sintesi recante i rischi e le caratteristiche
essenziali dell’offerta.

Il legislatore procede con una formulazione sintetica, ma finalisticamente orientata!!! Il


fine è che gli investitori possano pervenire ad un fondato giudizio da una parte sulla
situazione patrimoniale, finanziaria, risultati economici e prospettive dell’emittente,
1
dall’altra parte sulle caratteristiche dei prodotti finanziari e sui diritti che la
sottoscrizione degli stessi fa sorgere in capo al sottoscrittore.

Situazione patrimoniale->assets di una società e la consistenza quali quantitativa della


società.
Situazione finanziaria-> l’esposizione debitoria della società
Risultati economici e...-> discorso di carattere industriale: ricavi conseguiti dall’attività
caratteristica, prospettive di crescita ed espansione (iniziative societarie e strategie
future).

Dalla parte degli strumenti finanziari


Caratteristiche intrinseche dello strumento (fornire un identikit).

Dopo l’approvazione della consob deve essere reso pubblico, quindi accessibile ai
potenziali investitori (ai quali è rivolto). Ecco perchè l’inciso “ in una forma facilmente
analizzabile e comprensibile”, ci vuole uno sforzo di chiarezza.

Arriva alla consob, che tipo di controllo è tenuta a svolgere la consob?


Premessa. Astrattamente ci si aspetta che controlli potrebbe/dovrebbe svolgere la
consob?
1 convenienza dell’investimento
2 veridicità delle informazioni contenute nel prospetto
3 controllo di concretezza e coerenza esteriore delle informazioni contenute
nel prospetto-> l’oggetto di tale controllo è la concretezza, nel senso che la
consob ha predisposto la struttura base del prospetto informativo e verifica
che siano rispettati tali disposizioni (ha standardizzato le informazioni
necessarie per un investimento consapevole). Eccezione: se si tratta di
qualcosa di particolare che necessita maggiori informazioni è onere
dell’emittente fornire tali informazioni aggiuntive. Coerenza esteriore delle
informazioni: la consob non è tenuta a verificare volta per volta la veridicità
delle informazioni. Si limita a verificare che all’interno del prospetto
informativo non vi siano contraddizioni intrinseche, quindi prende le
informazioni contenute come dati di fatto e si limita a verificare eventuali
contrattidizioni (ad esempio, la stessa informazione può essere richiesta più
volte, nel singolo e nel complesso. Si deve verificare che non ci siano
discrepanze).

Alla consob è richiesta il terzo controllo, Art. 94-bis


1. Ai fini dell'approvazione, la Consob verifica la completezza del prospetto nonché la coerenza
e la comprensibilità delle informazioni fornite.
Il controllo della consob per essere condotto richiede soltanto una lettura accurata del
prospetto (non va oltre questo). C’è un limite: vale fino al limite del “mendacio”
afferrabile “ictu oculi” a colpo d’occhio.

Sembra che nessuno si pone il problema della veridicità delle informazioni!


Chi ha fornito tali informazioni ne è responsabile, l’investitore può agire contro
l’impresa. Ipotesi di responsabilità precontrattuale. Il limite di questo discorso è che se
poi non recupero il capitale? Non mi danno gli interessi? Scopro che le informazioni
contenute nel prospetto sono tutte false e sono fregato! L’emittente non ha più soldi e
sono fregato, che ricorro a fare? Questo vincolo non salvaguarda l’investitore, perchè
non c’è modo di ottenere forme di soddisfazione surrogata. Se non ci sono asset su cui
rivalersi, il creditore sta in stand buy aspettando che qualche bene rienti nel patrimonio
del debitore.
C’è per questo un ulteriore tassello, un ulteriore figura che intervine: è il responsabile
del collocamento. Cosa fa?

2
Art.93-bis comma I, lettera e;
e) "responsabile del collocamento": il soggetto che organizza e costituisce il consorzio
di collocamento, il coordinatore del collocamento o il collocatore unico.

I prodotti vanno collocati sul mercato, quindi serve un collocatore che funge da
catalizzatore tra domanda e offerta di credito. Essa non può essere svolta dall’emittente,
che non ha il know how adeguato, quindi ci vuole qualcuno che conosca il settore
(banche e società di intermediazioni di grandi dimensioni). L’emittente affida ad una
banca il compito di piazzare, distribuire sul mercato i suoi prodotti finanziari. Non è
l’unica attività che svolge.
Infatti l’art 94, comma IX

9) La responsabilità per informazioni false o per omissioni idonee ad influenzare le


decisioni di un investitore ragionevole grava sull'intermediario responsabile del
collocamento, a meno che non provi di aver adottato la diligenza prevista dal comma
precedente.

Il collacotore è responabile di eventuali informazioni false o omesse e idonee ad


impedire una decisione consapevole da parte dell’investitore. Questa è una sicurezza,
perchè, se il patrimonio dell’emittente è deteriorato, l’investitore potrà farsi valere sul
patrimonio della banca (da garanzie di solvibilità del patrimonio).
Questa norma presuppone che quando l’emittente conferisce l’incarico al collocatore
scarica su di lui parte del rischio. Il collocatore sarà quindi obbligato a controllare le
informazioni contenute nel contenuto del prospetto informativo. Per di più la banca è un
soggetto altamente qualificato, ciò dovrebbe garantire l’estrama attenzione e qualità del
controllo.
Responsabilità per informazioni false, in astratto :
1 vera e propria garanzia
2 tecnicamente, responsabilità in senso proprio

Garanzia-> il responsabile del collocamento, risponde in ogni caso (non può svincolarsi
dalla responsabilità di risarcimento)
Responsabilità in senso proprio-> 1918 del codice civile: al debitore è data la prova
liberatoria, 1218 impossibilità sopravvenuta a lui non imputabile.

Il tuf accoglie la seconda soluzione, configura questa situazione come responsabilità in


senso proprio, perchè è vero che chiama a rispondere il collocatore per la falsità delle
informazioni, ma gli consente di esonerarsi da tale responsabilità (prova liberatoria) se
potrà dimostrare di aver adottato tutta la perizia necessaria nello svolgimento
dell’incarico). Se non sono neanche riscontrabili dal più attento operatore.

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