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L’ABC dell’obbligazionista

Dizionario dei termini e degli acronimi finanziari

(a cura del forum obbligazionario di Investire Oggi)

ABS - vedi Asset-backed securities

Ask - vedi Lettera

Asset-backed securities – titoli emessi a fronte di operazioni di


cartolarizzazione di crediti o altre attività finanziarie aventi caratteristiche
simili e destinati esclusivamente a garantire il soddisfacimento dei diritti
incorporati nei titoli stessi (restituzione del capitale e remunerazione
dell’investimento)

Basis point – letteralmente “punto base”, è l’unità di misura con cui si


valutano le variazioni delle percentuali. Un basis point è un centesimo di punto
percentuale. Se un tasso sale dall’1% all’1,25% si dice che è aumentato di 25
basis points, o bps

Bid - vedi Denaro

Bond – vedi Obbligazione

BPS – vedi Basis point

Call – clausola che prevede la possibilità per l’emittente di una obbligazione


di rimborsarla prima della scadenza a condizioni predefinite

Capital gain – letteralmente “guadagni di capitale”, vedi redditi diversi di


natura finanziaria

Capitalizzazione composta - metodo di calcolo del rendimento in cui gli


interessi corrisposti sono a loro volta reimpiegati assieme al capitale ed
automaticamente fruttiferi di interesse nella stessa misura.

Cartolarizzazione – aggregazione di un insieme di attività finanziarie non


negoziabili (mutui immobiliari, crediti al consumo, leasing, etc.) che vengono
convertite in titoli negoziabili sui mercati

CDO - vedi Collateralized Debt Obligation

Cedola – è il pagamento periodico degli interessi che vengono riconosciuti ai


possessori delle obbligazioni e dei Titoli di Stato. Di norma è trimestrale,
semestrale o annuale. Originariamente era costituita da un tagliando, numerato
in serie, stampato in margine ai certificati fisici rappresentativi dei titoli,
che il possessore del titolo doveva ritagliare per presentarlo all’incasso. Per
questo si parla tuttora di “stacco” della cedola in relazione al giorno in cui è
previsto il pagamento degli interessi.
Collateralized Debt Obligation – titolo derivante dalla cartolarizzazione di un
portafoglio di attività (prestiti, mutui, obbligazioni, etc.) soggette a diversi
gradi di rischio di credito e di diverse durate

Convertible bonds – vedi obbligazioni convertibili

Corso secco – prezzo al quale viene quotato il valore capitale di un titolo


obbligazionario, senza considerare il rateo degli interessi maturati

Corso secco secco – vedi Prezzo fiscale di carico

Corso supersecco – prezzo che esprime il solo valore capitale di un titolo


obbligazionario quando è stato emesso sotto la pari. Si ottiene sottraendo al
corso secco la parte di disaggio di emissione maturata

Corso tel quel – prezzo al quale viene negoziato il titolo obbligazionario sul
mercato, comprensivo di rateo degli interessi maturati dall’ultimo giorno di
godimento alla data di regolamento della negoziazione

Coupon – vedi Cedola

Data di emissione – giorno in cui viene emesso un prestito obbligazionario, a


partire dal quale iniziano a decorrere gli interessi sul titolo

Data di regolamento – giorno in cui viene liquidata una transazione finanziaria


attraverso lo scambio reciproco dei titoli e del loro controvalore monetario. In
Italia le compravendite di obbligazioni e Titoli di Stato vengono regolate il
terzo giorno lavorativo successivo

Denaro – prezzo massimo al quale gli operatori o i partecipanti al mercato sono


disposti ad acquistare una attività finanziaria

Dietimi – vedi Rateo cedolare

Disaggio di emissione - differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di emissione


del titolo. E' uno degli elementi che concorrono a determinare il rendimento del
titolo all'emissione, unitamente al flusso cedolare

Emittente – soggetto debitore (stato sovrano, ente sovranazionale, ente


pubblico, società privata o banca) che si finanzia offrendo le proprie
obbligazioni ai sottoscrittori, rendendosi garante e facendosi carico dei
relativi obblighi

Godimento – giorno dal quale iniziano a maturare gli interessi sui titoli
obbligazionari

Interest Rate Swap – contratto derivato tramite il quale due controparti si


impegnano a scambiarsi, a scadenze prefissate e per un periodo definito, i
flussi di cassa derivanti dall’applicazione ad un capitale nozionale di diversi
tassi di interesse, solitamente uno fisso ed uno variabile

IRS – vedi Interest Rate Swap

Issue Date – vedi Data di emissione

Issuer – vedi Emittente


Lettera - prezzo minimo al quale gli operatori o i partecipanti al mercato sono
disposti a vendere una attività finanziaria

Maturity – vedi Scadenza

Obbligazione – titolo di credito che dà diritto al possessore (bondholder, o


obbligazionista) di ricevere dall’emittente il pagamento di un interesse
(solitamente sotto forma di cedole periodiche) ed il rimborso del capitale,
secondo modalità definite dal regolamento del titolo stesso

Obbligazioni convertibili – obbligazione che, a richiesta del possessore, può


essere convertita in azioni della società emittente o (in casi più rari) di una
società terza, a condizioni prefissate nel regolamento del titolo. Le
obbligazioni convertibili non possono essere emesse a un prezzo inferiore al
valore nominale e devono essere offerte in opzione ai soci (azionisti). La
facoltà di conversione rappresenta un'opzione che viene implicitamente venduta
dall'emittente al sottoscrittore; a fronte di ciò l'obbligazionista percepisce
un rendimento che normalmente è inferiore a quello di un'obbligazione ordinaria
di pari caratteristiche, poichè tale differenza risulta essere il valore
dell'opzione.

OTC - vedi Over The Counter

Over The Counter – modalità di contrattazione di titoli che non sono quotati
sulle borse valori ufficiali o su altri mercati regolamentati. Tali titoli
vengono negoziati direttamente dagli intermediari tramite computer o telefono.

Prezzo di conversione – prezzo a cui i possessori di obbligazioni convertibili


hanno il diritto di convertire i titoli in azioni. Si ottiene dividendo il
valore nominale delle obbligazioni per il rapporto di conversione

Prezzo di emissione – prezzo al quale un’obbligazione viene offerta ai


sottoscrittori nella data di emissione. Normalmente viene espresso in punti
percentuali e può essere alla pari, qualora coincida col valore nominale del
titolo (= 100), sopra la pari (> 100) o sotto la pari (< 100)

Prezzo di rimborso – prezzo che viene corrisposto al possessore di


un’obbligazione alla scadenza del titolo. Viene espresso in punti percentuali e
normalmente è pari a 100/100 del valore nominale

Prezzo fiscale di carico – prezzo in base al quale si determina l’imponibile per


i redditi diversi di natura finanziaria (o capital gain). In pratica equivale al
prezzo pagato, comprensivo dei costi sostenuti ma al netto dei redditi di
capitale maturati (rateo cedolare e rateo di disaggio di emissione). Al momento
dell’acquisto si ottiene sommando al corso supersecco le spese fisse e le
commissioni di negoziazione applicate dall’intermediario (oltre ai bolli, fino
al 2007). Se invece un’obbligazione è acquistata in sottoscrizione nella data di
emissione, il prezzo fiscale di carico è uguale al prezzo di emissione più
spese, bolli e commissioni

Prezzo fiscale di scarico – è l’altro elemento in base al quale si determina


l’imponibile per i redditi diversi di natura finanziaria (o capital gain). In
pratica equivale al prezzo incassato, al netto dei costi sostenuti e dei redditi
di capitale maturati. Al momento della vendita si ottiene sottraendo al corso
supersecco le spese fisse e le commissioni di negoziazione applicate
dall’intermediario (oltre ai bolli, fino al 2007). Se invece un’obbligazione è
rimborsata alla scadenza, il prezzo fiscale di scarico è uguale al prezzo di
rimborso meno spese, commissioni e disaggio di emissione

Rapporto di conversione – numero di azioni che si possono ottenere dalla


conversione di obbligazioni convertibili

Rateo cedolare – parte della cedola già maturata, a partire dall’ultimo giorno
di godimento, che viene pagata dall'acquirente al venditore e contribuisce
insieme al corso secco a formare il corso tel quel

Rateo di interesse – vedi rateo cedolare

Redditi di capitale – una delle due componenti in cui si articola la tassazione


delle obbligazioni, assieme ai redditi diversi. Rientrano in questa tipologia i
guadagni derivanti da un impiego statico del capitale, derivanti dal possesso
dell’obbligazione, come l’incasso delle cedole ed il disaggio di emissione. In
Italia l’imposta sui redditi di capitale è del 12,50% e non è in alcun modo
compensabile con eventuali minusvalenze pregresse di altra origine

Redditi diversi di natura finanziaria – sono le plusvalenze (o le minusvalenze)


derivanti da un impiego dinamico del capitale, ovvero il reddito derivante da
operazioni di compravendita in cui il capitale è utilizzato come strumento per
conseguire un guadagno. I redditi diversi sono pari all’incremento (decremento)
di valore del titolo obbligazionario al momento della vendita rispetto a quello
di acquisto, al netto sia di spese, bolli e commissioni, che dei redditi di
capitale. Anche i redditi diversi pagano un’imposta del 12,50%, ma le
minusvalenze generano un credito di imposta che può essere utilizzato nei
quattro anni solari seguenti per compensare eventuali successive plusvalenze.
Trascorsi quattro anni questo credito decade e non può più essere utilizzato

Scadenza – data in cui l’emittente di una obbligazione deve rimborsare il


capitale e l’eventuale ultima cedola di interessi

Scarto di emissione – vedi Disaggio di emissione

Securitization – vedi Cartolarizzazione

Sovereign bonds – vedi Titoli di Stato

Spread – differenziale, margine, scarto

Tassazione delle obbligazioni e aspetti fiscali – il legislatore italiano opera


una distinzione fra guadagni derivanti da un impiego dinamico o statico del
capitale. I primi sono definiti redditi diversi di natura finanziaria, i secondi
redditi di capitale. Entrambi sono tassati al 12,50%, ma i redditi diversi (o
plusvalenze), ottenuti effettuando compravendite sul mercato, sono compensabili
con eventuali perdite (minusvalenze) derivanti da operazioni effettuate nei
quattro anni solari precedenti, mentre i redditi di capitale, cedole e disaggio
di emissione, non sono in alcun modo compensabili. Particolare attenzione va
posta nel caso di obbligazioni zero coupon, per via del meccanismo di
capitalizzazione composta automaticamente applicata agli interessi. Aspetti
peculiari si incontrano anche nel caso delle obbligazioni perpetue, le cui
cedole alcune banche si ostinano a tassare al 27%, e dei titoli indicizzati
all'inflazione che incorporano l'aumento dell'inflazione nel capitale mediante
l'uso del Coefficiente di Inflazione (CdI), come i BTPi: stante la normativa
attuale, tale rivalutazione viene considerata come plusvalenza (redditi diversi)
fino al momento in cui il valore di rimborso diventa noto, e come disaggio di
emissione (redditi di capitale) da quel momento in poi. Questo può portare
l'investitore nettista a pagare più tasse del dovuto, con corrispondente
creazione di minusvalenze.
Si vedano per una trattazione più esaustiva il thread sul Prezzo di Carico di
una obbligazione, Capital Gain e sua Tassazione, quello su Tutto quello che
avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... e quello dedicato ai
Titoli di Stato indicizzati all'inflazione

TdS - vedi Titoli di Stato

Titoli di Stato – Obbligazioni emesse da uno stato sovrano (sovereign) per


finanziare il proprio debito pubblico

Valore nominale – valore riportato sul certificato di un titolo obbligazionario


(per questo si definisce anche come “valore facciale”) che l’emittente si
impegna a rimborsare a scadenza e sul quale vengono calcolati gli interessi da
corrispondere agli obbligazionisti

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