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I Prestiti obbligazionari sono una forma di finanziamento a medio-lungo termine tipica delle
società per azione o delle società in accomandita per azioni.
Le società non possono emettere obbligazioni per somme eccedenti il capitale versato ed esistente
secondo l’ultimo bilancio approvato. L’ammontare massimo per il quale il prestito può essere
emesso viene quindi collegato alle somme versate dai soci a titolo di capitale di rischio quali
risultano ancora esistenti dall’ultimo bilancio approvato. Si possono però emettere obbligazioni per
un importo superiore a quello indicato:
quando le obbligazioni siano garantite da un’ipoteca su immobili di proprietà sociale e sino a due
terzi del valore di questi;
quando l’eccedenza dell’importo delle obbligazioni sia garantita da titoli nominativi emessi o
garantiti dallo Stato, aventi scadenza non anteriore a quella delle obbligazioni;
quando la società ottenga un’autorizzazione dell’autorità governativa a superare i limiti previsti.
L’emissione di un prestito obbligazionario deve essere approvata dall’assemblea straordinaria e la
relativa delibera essere depositata entro 30 giorni presso la Cancelleria del Tribunale per il
procedimento di omologazione e per la successiva iscrizione. Il prestito obbligazionario è un debito
che la società contrae nei confronti di terzi. La caratteristica che lo distingue da un mutuo consiste
principalmente nel fatto che il debito viene frazionato e che il rapporto che si instaura fra la società
e il finanziatore può non avere per quest’ultimo la stessa durata del prestito, potendo egli
smobilizzare in ogni momento il suo credito.
Esempio:
riprendendo l’esempio precedente supponiamo che il versamento venga effettuato in data 18/3, (le obbligazioni
hanno la prima cedola con godimento 1/3)
Qualora il rimborso abbia luogo a un valore superiore al prezzo di emissione, la società dovrà
operare la ritenuta fiscale sullo scarto fra i due valori (la ritenuta va versata entro il giorno 15 del
mese successivo):
DARE AVERE
Data cod. prestiti obbligazionari 400.000.000
Quando il rimborso avviene mediante estrazione a sorte (dei numeri di serie dei titoli da
rimborsare), il regolamento fissa la data di estrazione e quella di rimborso. I numeri estratti devono
essere pubblicati entro 10 giorni sulla Gazzetta Ufficiale per dare ai portatori di obbligazioni la
possibilità di venire a conoscenza. La data di rimborso coincide generalmente con la scadenza di
una delle cedole. A partire da tale data il titolo cessa di produrre interessi e, fatto salvo il diritto di
rimborso anche se esercitato in ritardo, le cedole scadute dalla data di rimborso in poi sono prive di
valore.