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costo di acquisto della materia precedentemente rilevato, es.

resi, abbuoni, ribassi, sconti,


errori di fatturazione.

I premi sono concessi dal fornitore all’azienda al raggiungimento di una determinata


domma si acquisto, l’effetto del premio e quello che diminuisce il costo e diminuisce il
debito. Stessa cosa nel caso di sconti quindi si deve diminuire il debito nei confronti del
debitore e il costo.

Martedì 12 ottobre

Acquisizione di SERVIZI

Si tratta du servizi acquisiti per essere utilizzati nell’attività economico tecnica di


produzione. Per gli acquisiti di materia dobbiamo considerare l’iva, quindi ci saranno diversi
servizi che sono sottoposti all’iva. Nel momento che si acquista un servizio imponibile si
deve rilevare in conti specifici secondo la natura del servizio o la destinazione.

Esempio. Il 10 agosto si riceve una fattura da un professionista pre prestazioni di


consulenza amministrativa peer un valore di 3.500$ con IVA del 22% —> sotto l’aspetto
finanziario avremo le due variazioni, quella negativa in quanto sorge un debito verso il
fornitore e si registrerà in avere, poi avremo la variazione finanziaria positiva in quanto
essendoci l’iva per me azienda sarà un credito e si registra in dare. Dal punto di vista
economico avremo una variazione negativa nella sezione dare.

Servizi non imponibili ed esenti: significa che non rispetta i requisiti della legge sull’iva,
diverso il caso dei servizi esenti che teoricamente hanno tutti i requisiti per rientrare nella
ma l legislatore ha deciderlo di esentarli.

Esempio: liquidate spese di trasporto relative un’esportazione per 1.500$. Sotto l’aspetto
finanziario avremo esclusivamente soltanto la variazione negativa connesso al debito verso
fornitore e si registra in avere. Dal punto di vista economico avremmo una variazione
negativa in quanto costo e si registra in dare.

ASSICURAZIONI

È un tipo particolare di servizio, molto importante e molto diffuso, sappiamo che è un


servizio che permette all’azienda di coprirsi per un eventuale rischio futuro. Il contratto di
assicurazione consiste: io pago il premio assicurativo per coprirmi dal rischio, nel caso
dovesse avvenire l’assicurazione potrà risarcirmi. es. rischi per incendio, di deperimento di
beni, insolvenza dei debitori, oscillazione dei tassi di cambi. I servizi assicurativi rientrano
nel campo delle operazioni esenti dall’iva. Nel momento in cui l’azienda paga il premio, il
premio pagato rappresenta per l’azienda il costo, mentre la copertura rappresenta un
servizio.

Esempio: stipulato in data 1 giugno 2019 un contratto di assicurazione contro il rischio di


incendio e furto dello stabilimento industriale. Pagato contestualmente il premio di 15.000
euro con assegno bancario —> sotto l’aspetto finanziaria saremo una variazione negativa
perché serve il debito verso gli assicuratori e quindi in avere. Sotto l’aspetto economico
avremo variazione negativa in quanto costo per premio assicurativo e quindi in dare.

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martedì 5 ottobre 2021

CONTABILITA’ E BILANCIO
CONTABILITA’ GENERALE
La contabilità permette alle aziende di registrare, elaborare e rappresentare gli accadimenti
amministrativi di un’azienda. Rielaboriamo i fatti amministrativi e li elaboriamo in
informazioni. All’interno dell’aziende è molto importante il contributo dell’informatica, i
software gestionali non funzionano in automatico.

Abbiamo delle fasi logiche

1° fase: trasformazione dell’accadimento amministrativo( aumento del capitale sociale,


acquisto, vendita, ecc) e attraverso la contabilità trasformo questi fatti in numeri, quindi in
dato attraverso la registrazione

2° fase: elaborazione dei dati e passaggio dei dati elementari ai dati aggregati, quindi si
sommano i vari dati amministrativi e si forma il bilancio, che non è altro che la sintesi e
rappresentazione dei numeri

3° fase: interpretazione del dato che viene trasformato in informazione, quindi il significato
che diamo ai numeri. Quindi il processo è completo quando i dati che abbiamo vengono
interpretati.

Per costruire un bilancio d’esercizio è necessario avere uno strumento e un meccanismo


che ci permette di trasformare gli accadimenti in dati, quindi è necessario un insieme di
procedimenti informativi che utilizzano lo strumento contabile ed il metodo della partita
doppia. Questo insieme di procedimenti si chiama CONTABILITA’ GENERALE.

L’obbiettivi della contabilità:

-registrare tutti i movimenti finanziari della gestione

-seguire in maniera sistematica gli andamenti economici generale della gestione misurati da
quelli finanziari, con rettifica periodica dei valori relativi al reddito ed la capitale di
funzionamento

-la contabilità è generale perché riguarda l’intera azienda, tutta la combinazione economica
dell’azienda.

Il conto è una serie di rivelazioni, relative ad un dato


oggettivo, variale e misurabile, aventi lo scopo di
fornire informazioni sulle caratteristiche qualitative e
quantitative di tale oggetto in un determinato
momento e, entro certi limiti, nel corso del tempo.

Il conto “cassa”, registra le rilevazioni degli incassi e


dei pagamenti di cassa. Segue cioè le variazioni
subite da questo particolare oggetto di analisi.

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DARE E AVERE: Sono termini convenzionali del linguaggio contabile. Quando i conti erano
intestati a persone stavano a significare che tizio (intestatario del conto) doveva dare o
doveva avere. Ora indicano semplicemente le due sezioni del conto

ISTITUIRE un conto: significa precisarne l’oggetto e denominazione (es. conto cassa)

MOVIMENTARE un conto: significa inserire una rilevazione di un conto

ACCENDERE un conto: significa utilizzare per la prima volta un conto

ADDEBITARE E ACCREDITARE: addebitare significa mettere qualcosa in dare., accreditare


significa movimentare qualcosa in avere

CHIUDERE un conto: si deve vedere tutto quello che abbiamo in dare e avere per trovare il
saldo, ossia la differenza di dare e avere. Il saldo va scritto sempre nella sezione con
importo minore. Scrivendo il saldo l’importo complessivo delle due parti sarà lo stesso.

Conto a funzionamento BIFASE: viene movimentato sia in dare che in avere

Conto a funzionamento UNIFASE. viene movimentato solo in una sezione

Il metodo della partita doppia è il metodo contabile che utilizziamo per registrare e
rielaborare i dati. L’elemento fondamentale che ci permette di capire la partita doppia è la
distinzione tra aspetto finanziario( originario) e aspetto economico (derivato) della funzione.
Ogni fatto amministrativo ha delle conseguenze finanziarie che ha delle conseguenze
economiche.

L’aspetto economico della gestione ci riferiamo al valore dei flussi reali dei beni e servizi che
vanno a rilevare variazioni economiche denominate costi e ricavi.

Costi—> acquisizione dei fattori produttivi e relativo consumo, un costo è di competenza


quando si riferisce ad un determinato periodo e al consumo

Ricavi—> si hanno quando c’è la cessione dei beni dell’aziend, quindi la vendita del bene o
servizio e conseguimento dell’utilità.

In contabilità abbiamo due tipi di variazioni economiche, che si riferiscono anche al capitale
(variazioni di capitale) che riguardano una delle parti ideali del patrimonio netto, costituito
da: capitale sociale, riserve, utili/perdite.

L’aspetto finanziario della gestione si riferisce a come viene regolato lo scambio che danno
origine a variazioni finanziarie della cassa e dei crediti/debiti.

Cassa—> che si movimentate momento in cui c’è un incasso o un pagamento

Crediti/Debiti—> sono diritti o impegni da incassare o da pagare una somma di denaro in


una scadenza prestabilita.

Il metodo della partita doppia ha alcune regole fondamentali: 1) qualsiasi fatto


amministrativo o di gestione si può osservare sotto due aspetti: aspetto originario e aspetto
derivato. 2) in corrispondenza dei due aspetti vengono aperti due serie di conti: la serie dei
conti originari (finanziari) e la serie dei conti derivati (economici). 3) i conti delle due serie
sono sempre bisezionali, tutti con una sezione dare e avere. Però quello che segnano in
dare e avere in un conto di natura finanziaria e in un conto di natura economica non è
uguale. 4) le due serie di conti funzionano in maniera opposta. Variazioni dello stesso segno

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si registrano in variazioni opposte delle due serie di conti. Da questo funzionamento deriva
la regola della quadratura contabile, che significa che sia a livello nella singola scrittura che
a livello di tutto il sistema dei conti, il totale del dare deve essere sempre uguale al totale
avere.

La somma dei valori iscritti in dare di tutti i conti è uguale alla somma dei valori iscritti in
avere di tutti i conti.

La somma dei saldi dare di tutti i conti è uguale alla somma dei saldi avere di tutti i conti.

Nella sezione dare di un conto


finanziario mettiamo le variazioni
positive, al contrario quando una
variazione finanziaria è negativa la
inseriamo in avere.

Per i conti economici funziona in


maniera intuitiva, negative i dare e
positive in avere.

La rivelazione delle operazioni aziendali avviene al momento della manifestazione finanziaria


perché è il modulo monetario a rappresentare l’unità di misura per valutare le variazioni
reddituali. Quando dal punto di vista commerciale si fa la contrattazioni ci sono diverse fasi.
Trattativa, si stipula il contratto, esecuzione del contratto, la fatturazione e il pagamento. Nel
momento in cui avviene la fatturazione si identifica la manifestazione finanziaria
dell’operazione.

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08.10.2021

RILEVAZIONI CRONOLOGICHE

In contabilità i libri fondamentali sono: il libro giornale e il libro mastro

Il libro giornale acquiamo giornalmente tutte le scritture relative ad ogni operazione, quindi
andiamo a registrare tutto in questo giornale e a mano a mano ci ritroveremo tutte le
operazioni cronologiche. In questa scrittura troviamo in anzitutto la data dell’operazione,
una sintetica descrizione, l’indicazione dei conti o dei conti che dobbiamo addebitare o
accreditare e i valori dell’operazione

Le scritture sono di diversi tipi in maniera basica ne individuiamo 2, quelle semplici e quelle
composte.

Il secondo effetto della


nostra operazione
negativa e che
dobbiamo rilevare un
valore di 100 in avere in
un conto y

In ogni singola scrittura


il totale di dare deve
essere uguale del totale
in avere

Nella scrittura
composta abbiamo più
di due conti, in questo
caso 3.

Nel libro giornale troviamo questo, varie scritture delle operazioni che si sono svolte.

Per ogni singola operazione che dobbiamo registrare dobbiamo essere in grado di capire
quali cono le conseguenze e gli effetti dal punto di vista economico e finanziario delle
operazioni che dobbiamo registrare. Dobbiamo anche riuscire a capire il segno della
variazione, se c’è stato un segno economico significa che c’è stata una variazione
economica e dobbiamo capire se è positiva o negativa quindi se metterla in dare o in avere.

Di norma abbiamo che le operazioni possono essere viste da due punti di vista, o
economico o finanziario. Quando le abbiamo entrambe reprocicamente di segno opposto si
parla di permutazioni finanziarie.

Le permutazioni finanziarie sono quelle in cui i suoi effetti sono tutti di natura finanziaria.

Le permutazioni sono anche di natura economiche dove abbiamo operazioni che danno
luogo solo alle operazioni di natura economica.

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Il secondo libro che si deve considerare è il libro mastro, che è l’insieme di tutti i conti che
sono stati accesi in un determinato esercizio amministrativo.

Andremo a vedere tutte le varie procedure che riguardano un esercizio amministrativo.

1. Apertura generale dei conti: accensione dei conti relativi al patrimoni, collegamento con
l’esercizio precedenti

2. Rilevazioni delle procedure di gestione

3. Scrittura di assestamento

4. Chiusura generale dei conti elementari nei conti in sintesi e determinazione del reddito
dii esercizio e capitale di bilancio

Altri libri contabili obbligatori: libro degli inventari, registro dei beni ammortizzabili, scritture
ausiliari di magazzino e i registri iva. Abbiamo un libro non obbligatorio, Prima nota che è
superfluo con contabilità informatizzata. Serve per annotare tutti i vari dati nei sistemi.

Ogni azienda ha un piano dei conti, dove le imprese stipulano un elenco di tutti i conti che
sono utilizzati nell’azienda.

Dall’aspetto finanziario ed economico derivano riversi conti, conto economici (reddito) e


finanziari (capitale).

Quando si parla delle operazioni di acquisto:

Acquisti imponibili(soggetti ad iva): cessione di beni e di servizi, effettuata da imprenditori/


professionisti/artisti, sul territorio italiano

Acquisti esenti da iva: teoricamente ritrerebbero nel campo dell’iva perché hanno tutte le
caratteristiche per rientrare nel campo, ma sono state considerate esenti

Acquisti non imponibili: in questo caso mancano il territorio italiano

l’IVA ossia l’imposta del valore aggiunto si applica nelle cessioni di beni ed alle prestazioni i
si servizi effettuate nel territorio Italiano. Da un punto di vista sostanziale colpisce i
consumatori che si vendono applicate l’imposta per i beni e servizi acquistati. Da un punto
di vista formale sono soggetti passivi, imprese, esercenti e professioni che applicano
l’imposta sui beni ceduti e sulle prestazioni effettuate. Per tali soggetti l’iva non rappresenta
un onore effettivo, ma una cessione di un bene rappresenta un debito mentre nel caso di

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acquisto rappresenta un credito. Se lo stesso imprenditore acquista una materia prima dal
suo fornitore paga l’iva.

Esempio:

Importo delle merci acquisite è 21.000$

Percentuale di iva 22%: 4.620$

Importo complessivo della fattura:25620$

Tale importo di iva deve essere pagato al sonettò che ha emesso la fattura (fornitore). Per il
soggetto che ha ricevuto la fattura costituisce un credito.

Acquisto di beni/materie: si parla di acquisti riguardanti fattori produttivi della produzione a


fecondità semplice. Il costo di tali beni viene rilevato in conti economici di acquisti secondo
la denominazione del bene o in conti sintetici.

Esempio: acquisto materia prima A per 800$+iva del 22% dal fornitore alfa

L’operazione può essere scissa in due: 1) liquidazione, ovvero nel momento in cui il mio
fornitore emette la fattura io divengo debitore 2) pagamento, il debito che è nato con
l’emissione della fattura si estingue.

La contabilità si fonda su documenti comprovanti l’operazione. I documenti relativi a


liquidazione e pagamento sono diversi: fattura e ordine di pagamento. Nelle aziende più
strutturate non soltanto i documenti sono diversi, ma anche i soggetti responsabili possono
essere vedersi: il responsabili acquisti e cassiere. Se si passa direttamente dalla fase di
pagamento a quella di liquidazione c’è il volume di scambio con ogni debitore. Quindi la
rivelazione separate permette di avere informazioni contabili sul volume du affari realizzato
su ciascun fornitore.

Fase della liquidazione:

Per ogni operazioni per rendere la scrittura migliore is va ad analizzare quali sono le
variazioni finanziarie e quali economiche

Sotto l’aspetto finanziario avremo

1) variazione negativa (debito verso i fornitori) AVERE

2) variazioni positive (credito verso l’erario) DARE

Sotto l’aspetto economico avremo

1) una variazione negativa (costo per acquisto materia prima) DARE

Acquisti esclusi dalla disciplina IVA

Ci sono delle operazioni che non hanno dei requisiti previsti dalla normativa iva. Esempi:
acquisto da privato, acquisto di terreni, acquisto di denaro ecc..

Esempio: acquisto in contante di merci da un privato per 750$, abbiamo una sola
variazione finanziaria e una sola economica. Visto che non si considera l’iva le variazioni
finanziarie da due diventa una. Nella pratica commerciale può esserci la necessità di dover
rettificare che determina componenti positivi sul reddito connessi ad una diminuzione del

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Acquisizione IMMOBILIZZAZIONI

L’immobilizzazione è un bene che viene acquisito dall’azienda per essere utilizzato su più
esercizi quindi per più anni. È un cisto di natura pluriennale, quindi dal punto di vista
economico questo costo deve essere diviso sui vari esercizi in cui è utilizzato. Da un punto
di vista tecnico si chiama processo di ammortamento.

Dal punto di vista della partita doppia, questo costo sarà registrato nella sezione dare di un
conto acceso all’immobilizzazione. È un conto atipico, non funziona come gli altri conti.

Sono costruiti da beni immobili e beni mobili durevoli: terreni, attrezzature, impianti e
macchinari, automezzi mobili ecc..

Le immobilizzazioni materiali possono essere acquisite secondo diversi modi: acquisto in


senso scritto, attraverso la permuta, conferimento da parte dei soggetti proprietari,
acquisizione in leasing, la costruzione interna.

Regime IVA: siamo sottoposti ad iva tranne acquisto di beni da privati e acquisto terreni non
edificabili. Nel caso d’acquisto di una immobilizzazione eventuali oneri accessori, ossia
costi che l’azienda deve sostenere per poter utilizzare il bene, devono partecipare al
processo di ammortamento.

Esempio: acquisto di un terreno agricolo per 100.000$. Sotto l’aspetto finanziario avremo la
variazione negativa in cui sorge il debito nei confronti nel fornitore per cui sei va a registrare
in avere. Sotto l’aspetto economico una variazione negativa con un costo pluriennale e si va
a registrare in dare.

Leasing è un contratto atipico con cui l’azienda acquisisce il diritto all’utilizzo di un bene per
un periodo di tempo stabilito. Funzione che periodicamente si pagano dei canoni, la prima
rata di questa operazione è più onerosa, al termine dell’operazione di leasing l’azienda può
avere la possibilità di acquistare, aggiungendo un tot, il diritto di proprietà del bene e non
soltanto dell’utilizzo.

Dal punto di vista contabile si distinguono tre momenti: il sostenimento delle spese di
istruttoria, il pagamento del canone periodico, il riscatto al termine del rapporto.

Esempio: si stipula un contratto in leasing per l’acquisizione di un macchinario alle seguenti


condizioni; durata di 36 mesi, canone iniziale di 2000 $+iva 22%, canone mensile 500$ +
iva 22%. Sotto l’aspetto finanziario avremo una var. negativa del debito nei confronti del
fornitore in avere, una var. positiva nel credito nei contorni dell’erario in dare. Sotto l’aspetto
economico avremo una var. negativa del costo del canone iniziale.

Immobilizzazioni IMMATERIALI

Beni immateriali: brevetti, marchi, diritti di concessione, diritti di utilizzo di opere


dell’ingegno, avviamento.

Costi ad utilizzo pluriennale: sono dei costi che io ho sostenuto ed hanno un’utilità
pluriennale. La loro iscrizione nell’attivo dello stato patrimoniale è collegata all’esigenza di
ripartirne il costo in più esercizi. Essi comprendono: spese di impianto e di ampliamento;
costi di manutenzione e riparazioni straordinari.

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Il pagamento dei debiti verso fornitori

Il pagamenti di un debito ha le stesse possibilità dell’acquisto che sia bene immateriale o


materiale. I debiti verso fornitori e soprattutto il pagamento possono essere analizzati sotto
due prospettive: i mezzi tecnici di pagamento e i tempi di pagamento ovvero tutto ciò che è
legato all’anticipo.

I mezzi tecnici di pagamento: contanti, utilizzo del conto bancario o conto postale,
accettazione o firma di cambiali passive, girata o cessione di cambiali attive.

Nella prima modalità, quindi pagamento in contati o tramite conti bancari, abbiamo una
semplice permutazione finanziaria con una variazione positiva (estinzione del debito) e una
variazione negativa (uscita di cassa o diminuzione del conto corrente.

Nel pagamento tramite accettazione o firma di cambiali passive: una cambiale è un titolo
discredito che può essere vista come una promessa di pagamento da parte del debitore
(pagherò) o un ordine da parte del creditore di pagamento (tratta). La cambializzazione di un
debito si determina al momento della firma del pagherò o ella tratta a saldo di un
precedente debito.

Venerdì 15 ottobre

VENDITA DI PRODOTTI E DI SERVIZI

La vendita è un contratto con cui si trasferisce la proprietà di un bene o si trasferisce un


diritto con il corrispettivo di un prezzo. Si va a registrare un ricavo. Il ricavo della cessione
viene rilevato in cinti sintetici del tipo prodotti c/vendite.

Venite immobili di beni

Per le venite imponibili va calcolato una quota IVA che per l’azienda rappresenta un debito
verso l’erario. In questo caso il cliente mi da una cifra che è legata all’iva, questi euro che
incassiamo con l’iva per l’azienda è un debito verso l’erario, si va a registrare quindi nell’iva
a debito. Anche per le venite avremo le tre classiche variazioni, le 2 di natura finanziaria e
una di natura economica.

Esempio: vendita di merci per 1800 euro + IVA 22%

Sotto aspetto finanziario

1) var positiva (credito verso clienti) DARE

1) var negativa (debito verso erario) AVERE

Sotto aspetto economico

1) var positiva (ricavo di vendita) AVERE

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Le vendite non soggette ad IVA

Le cessioni esenti sono regolate dall’art.10 del dpr sull’iva e per esse non sono previste
obblighi formali di fatturazioni

Le cessioni non imponibili: cessioni dell’esportazioni, assimilabili a cessioni


dell’esportazioni, sevizi internazionali

Esempio: vendute merci ad un esortatore per 1400 euro con addebito di spese di trasporto
per complessive 140 euro

Sotto aspetto finanziario

1) var positiva (credito verso clienti) DARE

Sotto aspetto economico

1) var positiva (ricavo di vendita) AVERE

1) var positiva (recupero spese, incremento il ricavo) AVERE

RETTIFICHE SU VENDITE

Sono delle componenti negative di reddito che vanno a rifatte i ricavi relativi. Dal punto di
vista finanziario il fatto che ci sia stato un reso è una far negativa, mentre riguardo all’iva
riguarda una far positiva.

Resi

Abbuoni, ribassi, sconti

Premi di quantità e fedeltà

Errori di fatturazione

Esempio resi: avvenuta restituzione di merce venuta per 500 euro (iva 22%)

Sotto aspetto finanziario

1) var negativa (diminuzione del credito) AVERE

1) var positiva ( redito verso erario) DARE

Sotto aspetto economico

1) var negativa (diminuzione ricavi di vendita) DARE

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Esempio premio di quantità: il 27 febbrai viene emessa una nota di credito per un
premio-quantità concessi ad un cliente per un valore pari a 1000+ iva

Sotto aspetto finanziario

1) var negativa (diminuzione del credito) AVERE

2) var positiva ( redito verso erario) DARE

Sotto aspetto economico

1) var negativa (diminuzione ricavi di vendita) DARE

PRESTAZIONI DI SERVIZI:

Accanto alla vendita di prodotti le aziende possono anche vendere servizi di vario genere:
consulenze tecnico produttive, intermediazioni commerciali, rapporti di franchising,
consulenze amministrative…

Esempio prestazioni di sevizi: emessa una fattura per consulenza tecnico-produttiva ad


un’azienda collegata…

1) var negativa (sorgere del debito verso erario) AVERE

2) var positiva ( sorgere del credito verso società) DARE

Sotto aspetto economico

1) var positiva (ricavo per consulenza tecnica) AVERE

VENDITA IMMOBILIZZAZIONI- PROCESSO DI AMMORTAMENTO

Si tratta del processo attraverso il quale si distribuisce il costo di un’immobilizzazione sugli


esercizi in cui essa è utilizzata. Il costo da ammortizzare è chiamato costo storico

Durata utile: è una previsione e di quanto tale arbitraria. Dipende da: obsolescenza,
politiche aziendali di rinnovo, fattori ambientali, condizioni di utilizzo e manutenzione

Criteri di ammortamento: quote costanti metodo più diffuso. Dal punto di vista fiscale il
legislatore ha individuato le aliquote che determinano l’ammortamento deducibile.

Dismissione delle immobilizzazioni materiali:

Dismissione per eliminazioni del processo produttivo: se il cespite ha ancora valore si


produce una perdita straordinaria

Dismissione per vendita: si genera una plusvalenza o minusvalenze, l’azienda avrà una
plusvalenza nel caso in cui il prezzo di vendita di quell’immobilizzazione sarà maggiore a
quello di vendita, nell’ipotesi contraria sarà la minusvalenze.

Dimissione per permuta: come fosse vendita con prezzo uguale al valore del cespite preso
in permuta

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Martedì 19 ottobre

L’incazzo tramite contanti si sostanzia in una semplice permutazione finanziaria con: una
variazione finanziaria positiva (entrata di cassa o aumento conto corrente) e una variazione
finanziaria negativa (diminuzione del credito).

Esempio: incasso tramite bonifico

Abbiamo una vendita di merci di 2000 euro+ IVA al 22% con regolamento a 30 giorni dalla
fattura.

Emissione della fattura: 15 marzo 2019

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una variazione positiva (sorgere del credito verso il
cliente) DARE, una variazione negativa (debito verso l’erario) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una variazione positiva (ricavo di vendita) AVERE

Incasso mezzo banca il 15 aprile 2019

Sotto aspetto finanziario avremo: una far positiva (aumento conto corrente bancario, entrata
di cassa) DARE, una variazione negativa (estinzione del credito) AVERE

Nessuna variazione economica

fine

INCASSO TRAMITE EMISSIONE DI CAMBIALI ATTIVE

La cambializzazione di un credito consiste nell’emissione di una cambiale a saldo di un


precedente credito rappresentato da una semplice fattura

Esempio tramite cambiali attive: il 20 luglio l’azienda emette un effetto attivo nei confronti di
un cliente relativo ad un credito commerciale pari a 30.000 euro, maggiorato delle spese di
emissioni pari a 120 euro. Il 20 dicembre gli effetti vengono regolarmente incassati tramite
assegno bancario

Cambializzazione del credito

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (sorgere del credito) DARE, una var
negativa (estinzione del credito) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var positiva (recupero costo per emissione effetti)
AVERE

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I

ncasso della cambiale

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (aumento del conto corrente) DARE, una
var negativa (estinzione del credito) AVERE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

fine

LIQUIDAZIONE PERIODICA DELL’IVA

Sulle operazione di acquisto e di vendita dobbiamo registrare a credito o a debito il valore


iva. In un periodo IVA le imprese devono regolare la loro posizione IVA nei confronti
dell’erario, quindi confrontato l’iva a credito con l’iva a debito. Possono verificarsi due
situazioni:

Posizione debitoria:avrà registrato maggiore iva a debito di iva a credito. Situazione


favorevole in quanto l’azienda ha venduto di più

Posizione creditoria: l’azienda vanta una posizione creditoria, più iva credito rispetto a
debito

Per determinare la posizione IVA, contabilmente viene creato un conto sintetico nel quale
vengono riportati i saldi dei conti iva a credito iva a debito.

Esempio: si determina in data 31 maggio 2020 la posizione nei confronti dell’erario per IVA.
Dal registro iva su vendite emerge un debito di 70350 e dal registro iva su acquisti un
credito 55000 euro.

31/05 liquidazione posizione iva a credito

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una variazione positiva (credito nei confronti dell’erario)
DARE, una var negativa (estinzione del credito dei confronti dell’erario) AVERE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

31/05 liquidazione positiva iva a debito

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una variazione negativa (debito nei confronti dell’erario)
AVERE, una var negativa (estinzione del debito dei confronti dell’erario) DARE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

16/06 versamento iva

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (estinzione debito) DARE, una var
negativa (diminuzione del conto corrente) AVERE

70350-55000= 15350

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Con i mastrini:

Venerdì 22 ottobre

Concetti introduttivi: il fattore lavoro è un fattore produttivo abbastanza particolare in


quanto il datore di lavoro remunera un servizio, ossia l’attività lavorativa svolta da un
dipendente. La retribuzione consiste in vari elementi: retribuzione diretta, retribuzione
indiretta, contributi sociali ed assicurativi, trattamento di fine rapporto e fondi pensione.

La retribuzione lorda: si tratta delle competenze che spettano al lavoratore commisurate al


periodo di effettiva prestazione lavorativa, solitamente liquidata mensilmente a seconda
delle ore lavorate e i giorni di presenza.

La retribuzione diretta si distingue da quella netta che tiene conto di una serie di obblighi
per l’azienda e per il lavoratore.

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Esempio: in data 31/01 retribuzione lorda per il mese di marzo pari a 25.000 euro. Si
considerino: assegni familiari 200 euro; ritenute previdenziali per 2140 euro.

Ritenute previdenziali=trattenuta della busta paga per poi creare la pensione

Liquidazioni delle retribuzioni lorde

Sotto l’aspetto finanziario avremo: var negativa (sorgere di un debito nei confronti dei
dipendenti) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: var negativa (costo relativo al fattore lavoro) DARE

Liquidazione degli assegni familiari

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (sorgere di un debito nei confronti dei
dipendenti) AVERE, una var positiva (sorgere di un credito nei confronti dell’INPS) DARE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

Applicazione delle ritenute previdenziali

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (sorgere di un debito nei confronti
dell’INPS) AVERE, una var positiva (diminuzione del debito nei confronti dei dipendenti)
DARE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

fine

ONERI SOCIALI

Una parte di contributi


previdenziali viene versata
anche dai datori di lavoro che si chiamano oneri sociali. Il legislatore ha deciso che anche il
datore di lavoro debba contribuire alla formazione di coperture pensionistiche e sanitarie.
La modalità di calcolo è complessa.

Esempio: il 31 marzo vengono liquidati oneri sociali per 31.000 euro

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (sorgere di un debito nei confronti
dell’INPS) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (costo relativo agli oneri sociali) DARE

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PAGAMENTO RETRIBUZIONE- esempio

Dopo aver liquidato le retribuzioni nette del mese di marzo ai dipendenti si applica la
ritenuta fiscale alla fonte di 4115. Successivamente si provvede nei termini di legge del
versamento all’erario delle ritenute fiscali.

Applicazioni delle ritenute fiscali

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (sorgere di un debito nei confronti
dell’erario) AVERE, una var positiva (diminuzione del debito nei confronti dei dipendenti)
DARE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

Secondo esempio

Pagamento delle retribuzioni nette

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (diminuzione conto corrente) AVERE,
una var positiva (diminuzione del debito nei confronti dei dipendenti) DARE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

Versamento delle ritenute fiscali

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Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (diminuzione del conto corrente)
AVERE, una var positiva (diminuzione del debito nei confronti dell’erario) DARE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E I FONDI PENSIONE

Si tratta di una retribuzione posticipata ed è proporzionale alla durata del rapporto e per
l’azienda rappresenta un’ulteriore costo per il fattore lavoro. Prima del 2007 le cose erano
diverse, prima l’azienda andava a far maturare questa quota per i lavoratori quindi la quota
tfr era una variazione negativa.

Il lavoratore può scegliere tra: mantenere il tfr secondo le regole tradizionali, destinare il tfr
maturato a un mondo pensione allo scopo di formarsi un vitalizio integrativo.

Per le aziende si hanno 3 ipotesi: 1) accantonamento e utilizzo del tfr tradizione nelle
aziende con meno di 50 dipendenti. 2) accantonamento e utilizzo del tfr tradizione delle
aziende con 50 o più dipendenti. 3) destinazione del tfr maturato a un fondo pensione

1) in questo caso di deve annualmente accantonare la quota maturata nell’esercizio ad un


fondo del passivo dello stato patrimoniale. La quota consta in due parti: a)quota
maturata in un rapporto alla retribuzione. b) quota che rivaluta il fondo già esistente.

Modalità di calcolo: Proporzionale rispetto alla retribuzione, si prende il monte annuo della
retribuzione lorda diviso 13,5, più o meno rappresentano le mensilità di un anno, la seconda
parte che è collegata con la rivalutazione del fondo preesistente e quindi di quanto si deve
aumentare il fondo preesistente. Aumentato di due componenti la prima è un aumento fisso
quindi a prescindere da tutto ogni anno il fondo TFR aumenta dell’1,5%, quindi rispetto
all’anno precedente aumentiamo di 1,5. Questo aumento va a emularsi rispetto alla porta
maturata rispetto alla retribuzione quindi anche questo rappresenta un costo di esercizio di
reddito e aumentando il fondo TFR aumenta il debito nei confronti dei dipendenti per
questa retribuzione differita è posticipata. Il primo blocco 1,5 fisso, secondo blocco
aumenta del 75% rispetto all’aumento annuale dell’indice del costo calcolato dall’Istat.

Esempio accantonamento annuale nelle imprese con meno di 50 dipendenti

Al 31/12/X si ha la seguente situazione:

a) Fondo tfr acceso per 25.000 euro

b) Retribuzioni lorde pari a 81.000 euro

Un incremento dell'indice ISTAT su base annua del 6%

Calcolo della quota tfr.......

1) Quota TFR maturata nell’esercizio: 81.000/13,5 = 6.000

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2) Rivalutazione del Fondo tfr = 25.000 euro x 1,5% = 375 + 25.000 x (0,75 × 6%) = 1.125

Totale rivalutazione = 1.500

Totale accantonamento TFR = 6.000 + 1.500 = 7.500

Accantonamento per trattamento di fine rapporto

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (sorgere di un debito nei confronti dei
dipendenti per tfr) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (per accantonamento a fondo tfr)
DARE

Utilizzo del trattamento di fine rapporto

Il fondo tfr viene utilizzato quando si verifica l’interruzione definitiva di un rapporto di lavoro.
L’azienda trattiene questa parte del tfr come ritenuta che successivamente avrà a versare
all’erario

Esempio: si dimettono in data 30/09 due dipendenti che hanno maturato 25.000 euro di tfr
di cui 1350 è maturato nell’esercizio. Pagamento con assegno bancario applicando ritenute
fiscali pari a 3750.

Liquidazione del trattamento complessivo

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (sorgere di un debito verso i dipendenti
per liquidazione) AVERE, una var positiva (diminuzione debito per tfr) DARE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (costo per accantonamento TFR) DAR

Pagamento del trattamento


netto

Sotto l’aspetto finanziario


avremo: una var positiva
(estinzione di un debito nei
confronti dei dipendenti) DARE, una var negativa (debito verso erario per ritenute) AVERE,
una var negativa (diminuzione del conto corrente) AVERE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

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Accantonamento e utilizzo tfr in imprese con più di 50 dipendenti

Rispetto all’ipotesi che abbiamo fatto in precedenza, in questo caso l’accantonamento


comunque non rimane in azienda e quindi non avviene come in passato, ma si deve versare
la quota maturata all’Inps e farà alterare le proprie casse successivamente lo verserà ai
dipendenti. Potrebbe verificarsi il caso che uno o più dipendenti siano stati assunti prima
del 2007 quindi in questo caso i dipendenti assunti prima del 2007 avranno in azienda un
fondo per cui la parte accumulate maturate fino al 2006 rimane in azienda, mente la parte
successiva invece non mi interessa più.

Esempio: in un’azienda con più di 50 dipendenti la quota annua relativa al tfr è pari a 10.000

Liquidazione annuale del tfr

Accantonamento e utilizzo TFR destinato a fondo pensione

Il lavoratore (in qualsiasi tipologia a prescinderedalla dimensione aziendale) può scegliere di


destinare ad un fondo pensione il proprio TFR (scelta irrevocabile). I versamenti al fondo
pensione avverranno periodicamente (mensilmente, bimestralmente, etc.) Al termine del
rapporto di lavoro, egli ha diritto ad un vitalizio che si affianca alla pensione pubblica
(oppure può chiedere la metà della somma accumulata e il resto tramite vitalizio)

Esempio: si dimettono in data 30/09 due dipendenti assunti prima del 2007 che hanno
optato per il fondo pensione. Il tfr maturato smonta a 20.000 euro in cui 300 euro relative
alla rivalutazione del fondo furante l’esercizio. Pagamento con assegno bancario con
ritenute fiscali per 3.000 euro.

Liquidazione del trattamento complessivo

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (diminuzione fondo tfr)DARE, una var
negativa (debito verso dipendenti ) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (costo per accantonamento tfr) DARE

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Pagamento del trattamento netto

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (estinzione di un debito nei confronti dei
dipendenti) DARE, una var negativa (debito verso erario per ritenute) AVERE, una var
negativa (diminuzione del conto corrente) AVERE

Sotto aspetto economico nessuna variazione

GESTIONE FINANZIARIA

Il ricorso al finanziamento esterno è necessario talvolta, per garantire l’equilibrio finanziario


monetario all’azienda e sostenere eventuali progetto di investimento. Per qualsiasi
operazione di prestito si registra un’immediata disponibilità finanziaria e una posticipata
restituzione al termine della produzione. La parte economica dell’operazione è
rappresentata dall’interesse

Operazioni di finanziamento di medio-lungo termine: mutui passivi, investimenti finanziari e


partecipazioni

I mutui passivi sono operazioni di finanziamento con capitale di credito a titolo oneroso di
durata pluriennale.l’operazione prevede la contrazione del finanziamento, il pagamento
degli interessi e il rimborso della somma presa a prestito.

Esempio: stipulato in data 1/10/x contratto di mutuo per 720.00 euro da rimborsare
semestralmente per 6 anni a quote capitale costanti (tasso d’interesse 6%) a partire dal
01/04/10x+1. Gli oneri riconosciuti alla banca sono pari allo 0,5% del valore normale

Contrazione del mutuo

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (incremento conto corrente) DARE, una
var negativa (debito verso banca) AVERE

Sotto l’aspetto economico nessuna variazione

Liquidazione oneri accessori

Sotto l’aspetto finanziario


avremo: una var negativa
(diminuzione conto corrente) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (costo pluriennale) DARE

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Pagamento di una data di rimborso

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (diminuzione conto corrente) AVERE,
una var positiva (diminuzione del debito nei confronti della banca) DARE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (costo per interessi passivi) DARE

Calcolo quota annua oneri per contrazioni mutui (al 31/12/x)

Sotto l’aspetto finanziario nessuna variazione

Sotto l’aspetto economico: una var negativa (costo per quota annua oneri accessori) DARE,
una var positiva (diminuzione costo pluriennale) AVERE

MARTEDÌ 26 OTTOBRE

Partecipazioni si tratta di operazioni attraverso cui si acquisisce una partecipazione al


capitale sociale di un’altra. La remunerazione è connessa alla distribuzione di eventuali
dividendi.

I VALORI DI CAPITALE

Apporti iniziali di capitale proprio

Il primissimo apporto di capitale da parte dei soci. Il capitale di costituzione è il capitale che
permette l’azienda di costituirsi.

Sono i conferimenti iniziali di costituzione, originali della vita dell’azienda. Sono conferimenti
che vengono fatti dai cosiddetti soci di un’azienda e posso essere di varia natura. Il capitale
sociale è un valore, soltanto un punto di vista contabile e fondo tratto di valori, pero solo
all’inizio, poi nel momento in cui viene fatto il versamento del conferimento si traduce anche
in un valore di tipo finanziario.

Successivamente il cosiddetto capitale netto, all’interno del quale troviamo il capitale


sociale, il capitale netto è rappresentati dalla differenza tra attività e passività aziendali.
Rappresenta un fondo astratto di valori un fondo esclusivamente contabile, è un fondo
astratto, è un valore contabile ovvero significa quanti soldi l’azienda. Rappresenta i mezzi
propri e la vera ricchezza in qualche modo questa differenza tra attivo e passivo esigibile è

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uguale a le tre componenti ideali del patrimonio: capitale sociale e di tutti i conferimenti da
parte dei soci + le riserve di utili o di capitali+ l’utile o perdita di quello specifico esercizio.

La sottoscrizione è l’operazione attraverso la quale i soci si impegnano ad apportare i


conferimenti relativi i alla propria quota di capitale.

Esempio: si costituisce la società spam. Capitale iniziale sottoscritto a 200.000 euro.

Sottoscrizione capitale sociale

Sotto aspetto finanziario: una var positiva (credito nei confronti dei soci) DARE

Sotto aspetto economico: una var positiva (aumento di capitale) AVERE

Liberazione dei conferimenti: al momento della costituzione nelle società per azioni deve
essere versato presso una banca almeno il 25% dei conferimenti in denaro

Versamento del 25% del conferimento in denaro sotto l’aspetto finanziario avremo: una var
positiva (aumento del conto corrente) DARE, una var negativa (diminuzione del credito nei
confronti dei soci) AVERE

Nessuna variazione economica

Richiamo dei decimi: operazione in cui si richiama il versamento del 25%. Avviene nel
momento in cui gli amministratori richiamano i soci a versare le somme dovute secondo le
esigenze finanziarie che si manifestano ovvero in gergo tecnico “richiamano” i decimi
ancora da versare. Fissano un termine entro il quale i soci devono versare.

Esempio 2: gli amministratori della spam decidono di richiamare in un’unica soluzione il


75% del capitale sottoscritto per un totale di 150.000 euro. I soci provvedono ad effettuare
il versamento.

Richiamo decimi mancanti


Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (sorgere credito per decimi richiamati)
DARE, una var negativa (estinzione del credito per sottoscrizione) AVERE

Nessuna variazione economia

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Liberazione dei decimi richiamati

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (aumento conto corrente) DARE, una var
negativa (estinzione del credito per decimi richiamati) AVERE

Nessuna variazione economia

Liberazioni dei conferimenti: apporti in natura

L’atto costitutivo può prevedere che i conferimenti siano liberati attraverso apporti in natura
che possono essere di vario tipo: finanziario o economico. In questo caso la valutazione è
difficile in quanto non proviene da scambio di mercato per cui la legge prevede vincoli
stringenti e la liberazione immediata dei conferimenti in parola.

Determinazione degli utili di esercizio

Dopo l’apporto iniziale, per effetto della gestione, si determina il reddito di esercizio che va
a modificare l’apporto iniziale.

Esempio: rilevato contabilmente l’utile dell’esercizio 200x della “Lugan spa” pari a 100.000
euro

Determinazione contabile utile con mastrini

Conto del risultato economico Utile di esercizio

DARE AVERE DARE AVERE

Costi di ricavi di esercizio 100.000

esercizio

(Ricavi-

Costi)=

utile

Assegnazione degli utili:

ai proprietari = attraverso i dividendi

Alla riserva legale= una quota pari al 5% degli utili va accantonato a tale riserva fino a che
essa non raggiunga il 20% del capitale sociale

Alla riserva statuaria= lo statuto aziendale può prevedere che una percentuale dell’utile sia
accantonato a tale riserva

Alle riserve facoltative= possono essere generiche o specifiche

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Si parla di aumento virtuale perché non derivante da nuovi apporti ma dall’utilizzo di riserve
realizzati e viene effettuato tramite: emissioni di nuove azioni assegnate gratuitamente, …

Copertura delle perdite: nel caso in cui si registra una perdita necessita una copertura,
ovvero reintegrare quella parte del capitale che è stato eroso dalla perdita stessa. Può
essere coperta virtualmente (utilizzando le riserve) e in maniera reale (mediante reintegro a
carico dei soci)

Modifiche del capitale proprio non attinenti alla gestione: Sono modifiche al capitale sociale
non derivanti da operazioni di destinazione di utile, copertura di perdite o utilizzo riserve:

Aumento di capitale sociale (a pagamento): spesso l'apporto è superiore al valore nominale


per cui la parte in eccedenza alimenta la riserva per sovrapprezzo azioni

Dimissioni soci: si liquida la percentuale di capitale sociale più la quota delle riserve più utile
maturato

Venerdì 29 ottobre

Scritture di assestamento

Il bilancio di verifica serve a verificare la quadratura dei conti. Ha un ruolo soltanto


contabile, di verifica di correttezza dei conti e delle regole della partita doppia. Quindi si
accerta che la somma di tutte le rivelazioni in dare devono essere uguali alla somma di tutte
le rivelazioni in avere. Dopo aver verificato che i conti quadrano si fanno le scritture dii fine
esercizio; Ci sono alcuni costi e alcuni ricavi che abbiamo rilevato in quanto hanno avuto la
loro manifestazione finanziaria ma non è detto che quei costi e quei ricavi che abbiamo
registrato sia competenza dell’esercizio. Alcuni di questi costi e ricavi avranno
manifestazione finanziaria in futuro, ma comunque per non calcolare in maniera scorretta il
bilancio di esercizio si devono comunque scrivere anche se in contabilità non saranno
presenti. Le due situazioni che abbiamo appena descritto sono: quella in cui la
manifestazione finanziaria è anticipata rispetto a quella economica e quella in cui la
manifestazione finanziaria è posticipata ma già si è manifestata quella economica, quindi
dobbiamo dare luogo ad un’integrazione. Per cui durante il nostro esercizio amministrativo i
costi e ricavi sono registrati nel momento in cui c’è stato la variazione finanziaria.

Scritture di integrazione: nascono dall’esigenza di far incidere sul risultato dell’esercizio in


chiusura costi e/o ricavi posticipata manifestazione finanziaria che per interno o pro-quota
sono giudicati di competenza del periodo amministrativo in corso.

Esempio di scrittura: sotto l’aspetto economico avremo sempre una variazione economica
negativa, mentre dal punto di vista finanziario si sta andando a registrare un debito
presunto futuro

Fatture da emettere o da ricevere: ricavi e costi sono di competenza di un’esercizio se ka


cessione o l’acquisto è avvenuto (consegna o spedizione per beni mobili, stipula del
contratto per beni immobili, erogazione della prestazione per un servizio). Per scambi
accentui in prossimità della fine dell’esercizio il momento dell’emissione/ricezione della
fattura potrebbe non coincidere con il momento della consegna.

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Esempio: 27 dicembre effettuata consegna per 15000 euro. La fattura di vendita è stata
emessa il 15 gennaio con iva del 22%.

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (per credito presunto futuro) DARE, una
var negativa (debito verso erario iva) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var positiva (ricavo di esercizio) AVERE

RATEI

Si riferiscono a operazioni o a cicli economici che sono a cavallo tra due esercizi, in cui nel
caso nel rateo non sia avvenuta la manifestazione finanziaria ma in parte sia avvenuta già
quella economica. Di conseguenza si considerano quote di costi e di ricavi di competenza
dell’esercizio ma di manifestazione finanziaria posticipata. Vengono suddivisi secondo un
criterio di proporzionalità temporale.

Esempio: azienda utilizza fabbricato industriale di terzi, pagando un canone anno di


locazione di 24.000 euro da corrispondere e un un’unica soluzione posticipata ogni anno il
30/03

Rateo passivo a fine esercizio

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (debito presunto futuro) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (per costo di esercizio) DARE

Chiusura del rateo passivo all’inizio dell’anno

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var positiva (estinzione debito presunto futuro) DARE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var positiva (rettifica del costo) AVERE

Manifestazione finanziaria del costo

Sotto l’aspetto finanziario avremo: una var negativa (per debito ) AVERE

Sotto l’aspetto economico avremo: una var negativa (per costo di esercizio) DARE

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I fondi spese future

Riguardano costi relativi ad uscite finanziarie certe ma future e correlate con l’esercizio
finanziario in chiusura (ad esempio il TFR). Il costo di competenza lo chiamiamo
accantonamento. Il debito presunto futuro lo chiamiamo fondo.

Per l’applicazione del principio di prudenza, in caso di rischi quantificabili e correlati ad


operazione e processi in corso possono essere rilevati dagli accantonamenti che
alimentano dei fondi chiamati a fronteggiare contabilmente tali rischi. La spesa futura è
probabile ma non sappiamo se avverrà. Una fattispecie che rientra nel caso del riccio è:
il fronteggiamento del rischio per svalutazione crediti: il rischio di insolvenza dei propri
debitori può fronteggiarsi tramite “copertura interna” valutando le eventuali perdite per
riscossione dei crediti in essere. Si crea un fondo svalutazione crediti che rappresenta il
debito presunto e si crea un accantonamento per far fronte al fondo.

Scritture di storno o rettifica

Hanno lo scopo di rinviare l’esercizio sui successivo costi e ricavi già rilevanti contabilmente
che in tutto o in parte sono di competenza economica dell’esercizio o degli esercizi futuri.
Se dobbiamo andare a rettificare un ricavo si deve diminuire l’ammontare di quel ricavo,
quindi prendere un pezzo del ricavo e rinviarlo al futuro. Da questo punto di vista, al
contrario delle integrazioni, si registrano due variazioni di tipo economico seppur solo una è
variazione economica di reddito (la variazione negativa). In dare avremo lo storno (rettifica
del ricavo) e in avere avremo il ricavo sospeso. Alla fine del periodo amministrativo occorre
verificare se tutte le materie prime acquistate sono state utilizzate. I costi delle materie
prime non ancora utilizzate devono essere rimandate all’esercizio successivo.

Scritture di storno- risconti

È una particolare fattispecie di rettifica. È l’operazione a cavallo tra due esercizi dove la
manifestazione finanziaria è anticipata, quindi il contrario della rettifica. In maniera
proporzionale rispetto al tempo di va a suddividere tra i due esercizi.

Il processo di ammortamento

Si va a distribuire tutti gli esercizi un costo pluriennale, quindi un processo attraverso il


quale il costo di un’immobilizzazione si distribuisce sugli esercizi in cui essa è utilizzata. Il
costo da ammortizzare è chiamato costo storico. Durata utile: è una previsione e in quanto
tale arbitraria. Criterio di ammortamento: quote costanti metodo più diffuso, rappresenta il
costo di esercizio.

Svalutazioni e rivalutazione del bilancio

Al termine di un’esercizio il valore di un’immobilizzazione può essere variato in misura


anomala rispetto al processo di ammortamento. Svalutare e rivalutare significa diminuire o
aumentare, in base a valutazione degli amministratori, il valore dell’immobilizzazione. Due
effetti: diminuisce/aumenta il valore patrimoniale del cespite e di determina una
componente negativo o positivo del reddito.

La chiusura generale dei conti

Rappresenta l’ultima fase delle scritture di chiusura dei conti che sono ancora accesi dopo
l’epilogo dei costi e dei ricavo aò conto economico.

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Si tratta di conto con ripresa di saldo: di conti accesi finanziari attivi e passivi (anche futuri
come i ratei), di conti accesi a valore economici di reddito sospesi, di conti accesi a costi
pluriennali, di conti accesi a colori economici di capitale. Per le componenti patrimoniali
positive in avere registriamo il saldo e va a finire nella sezione dare del conto in sintesi. Per
le passività patrimoniali: in dare del singolo conto si registra il saldo che va riportato nella
sezione avere del conto in sintesi.

BILANCIO DI ESERCIZIO

Dopo la chiusura dei conti è possibile redigere i due prospetti contabili in sintesi: conto
economico e stato patrimoniale.

Per poter iniziare la rivelazioni delle operazioni di gestione del nuovo periodo è necessario
riaprire i conti con ripresa di saldo, precedentemente chiuso, ovvero quelli la cui rivelazione
prosegue in continuità rispetto all’esercizio precedente. Mentre i conti senza ripresa di
saldo ripartono da zero.

Chiusura dei conti transitori: alla riapertura dei conti dobbiamo chiudere i conti transitori di
bilancio ovvero quelli accesi a debiti o crediti futuri o a ricavi e costi sospesi.

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