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Artt. 2423-2435bis CC
L’imprenditore intraprende rapporti con l’esterno (banche,
fornitori, clienti,..) finalizzati all’acquisizione di fattori
produttivi e alla successiva collocazione sul mercato dei beni
e servizi realizzati.
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La contabilità generale (2)
Complesso di adempimenti giuridici prescritti:
a) dal CC: tenuta del libro giornale (elenco cronologico dei
fatti aziendali), stesura del bilancio d’esercizio, tenuta delle
scritture di magazzino (quantità e valore delle merci),
archiviazione della corrispondenza;
b) dalle disposizioni fiscali: tenuta dei registri attinenti
all’imposta sul valore aggiunto IVA;
c) dalle leggi del lavoro e della contrattazione collettiva
(redazione dei contratti di lavoro, adempimenti nei
confronti degli Enti previdenziali).
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Bilancio (1)
Distinzione in base alle situazioni operative in cui viene redatto.
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I principi contabili (1)
I più importanti requisiti che il bilancio deve possedere sono:
1. Completezza dell’informazione: l’informazione deve
essere completa nel senso che deve rappresentare tutti gli
effetti, economici e finanziari, dell’evento che ha
caratterizzato l’impresa e deve derivare da un insieme
organico di documenti;
2. Neutralità dell’informazione: l’informazione deve essere
rivolta all’esterno verso soggetti diversi tra loro che possono
avere esigenze di vario tipo. L’informazione, pertanto, non
deve privilegiare alcuni piuttosto che altri, ma deve
ripercorrere in modo indipendente e imparziale tutti gli aspetti
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economici della vita di impresa;
I principi contabili (2)
3. Prudenza: la sintesi di questo principio sta nella
contabilizzazione di tutte le perdite anche quando sono
presunte e non definitivamente realizzate e in un
comportamento opposto nei casi di profitti presunti. Questi
ultimi devono essere contabilizzati solo nel momento in cui
sono certi e sono stati realizzati;
4. Periodicità della misurazione: i documenti di contabilità
esterna riportano informazioni con una periodicità
sistematica che è almeno annuale.
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I principi contabili (3)
5. Competenza economica: il risultato economico di
competenza di un esercizio deriva dalla contrapposizione tra
i ricavi e i costi di competenza del medesimo esercizio.
Effetti dell’adozione di questo principio:
- concorrono a formare l’utile dell’esercizio solo i costi che
hanno trovato una copertura in un corrispondente ricavo o
che, in generale, hanno prodotto utilità nel corso
dell’esercizio;
- attraverso il concetto di ammortamento si ripartisce il costo
pluriennale degli investimenti sugli esercizi all’interno dei
quali questi producono utilità. L’ammortamento è la quota
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parte del costo pluriennale che insiste sul singolo esercizio;
I principi contabili (4)
- materie prime che non vengono utilizzate e semilavorati e
prodotti finiti che non vengono venduti rappresentano le
scorte di fine esercizio. Tali scorte vengono rinviate come
costo negli esercizi successivi, fino a quando non troveranno
copertura in un corrispondente ricavo;
- i fatti rilevanti per la gestione comuni a due esercizi (affitti,
interessi, premi di assicurazione,..) daranno luogo ad
operazioni di rettifica. Ratei (competenza attuale,
fatturazione futura) e risconti (competenza futura,
fatturazione attuale).
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La partita doppia
2 sezioni per ogni conto
Costi Ricavi
(Diminuzioni di capitale) (aumenti di capitale)
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La partita doppia: esempio 1
Acquisto di una partita di
laterizi per 1.500 €
Dare ( - ) Avere ( + )
1.500 €
Nel conto finanziario
(monetario) di cassa
Dare ( - ) Avere ( + )
1.500 €
Nel conto economico
merci c/ acquisti
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La partita doppia: esempio 2
Acquisto di un macchinario da
100.000 € finanziato da una banca
Dare ( - ) Avere ( + )
Nel conto finanziario
Operazione 1: (debito vs banca)
100.000 €
avere il denaro Dare ( - ) Avere ( + )
dalla banca. Nel conto finanziario 100.000 €
(cassa)
Dare ( - ) Avere ( + )
Nel conto finanziario
Operazione 2: acquisto (cassa: uscita
100.000 €
del macchinario da monetaria)
Dare ( - ) Avere ( + )
azienda. Nel conto economico
(costo impianto)
100.000 €
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La partita doppia: esempio 3
Vendita prodotti finiti per
2.300 €
Dare ( - ) Avere ( + )
2.300 €
Nel conto finanziario
(aumento crediti)
Dare ( - ) Avere ( + )
2.300 €
Nel conto economico
(Merci c/vendite)
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I destinatari del bilancio (1)
Amministrazione tributaria: in sede di accertamento, esprime
un giudizio in merito alla corretta valutazione e conformità dei
valori riportati in bilancio, allo scopo di verificare la congruità
del carico contributivo.
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Il bilancio d’esercizio (IV direttiva CEE)
• Nota integrativa
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Il bilancio secondo le normative CEE
La volontà di uniformare bilanci societari abbastanza
differenti tra loro nella forma, nel contenuto e nella struttura,
a causa della numerosità dei settori industriali in cui le varie
imprese operano e della diversità delle strategie produttive,
finanziarie e amministrative utilizzate.
Possono redigere il bilancio in forma abbreviata quelle
imprese che non abbiano superato almeno due dei seguenti
limiti (art. 2435bis CC):
1) Totale attività di 3.650.000 €
2) Totale dei ricavi da vendite pari a 7.300.000 €
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3) Numero di 50 dipendenti nell’arco dell’esercizio
Lo stato patrimoniale
• Equazione fondamentale:
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Lo stato patrimoniale: attivo (1)
Sezione di sinistra (attivo) è riportato il valore del capitale
investito dall’impresa:
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Lo stato patrimoniale: attivo (2)
Nell’attivo le risorse finanziarie complessivamente disponibili
sono suddivise in base al relativo impiego.
La consistenza degli impieghi è influenzata:
- dalla natura del bene prodotto e dalla relativa tecnologia;
- dall’organizzazione dei processi produttivi;
- dalle politiche di gestione del magazzino e dei crediti;
- dai modelli di crescita dell’azienda.
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Lo stato patrimoniale: passivo (1)
Sezione di destra (passivo) sono iscritti i valori relativi alle
fonti di finanziamento dell’attività aziendale, indicati in
relazione alla loro provenienza:
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Lo stato patrimoniale: passivo (2)
Nel passivo si trova l’ammontare delle risorse
finanziarie utilizzate dall’impresa, distinte secondo la
provenienza in capitale proprio (di rischio) e in
capitale di terzi.
Il capitale proprio è remunerato in misura correlata
alla rischiosità dell’iniziativa.
Il capitale di terzi si caratterizza da una
remunerazione pattuita su base fissa.
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L’ammortamento (1)
Funzione economica: ripartire nel tempo il costo di beni
acquistati in un dato esercizio e utilizzati in più anni.
Funzione patrimoniale:
1. rettificare al valore reale di mercato, il costo storico;
2. preservare l’integrità del patrimonio dell’azienda,
accantonando quote di capitale destinate alla
ricostruzione del capitale e, eventualmente, alla
sostituzione del bene.
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L’ammortamento (2)
Tecniche contabili di ammortamento.
1. Ammortamento normale o ordinario: a quote costanti
per un numero di anni dipendente dalla durata più
critica (fisica, economica e commerciale) del bene;
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Attivo Passivo (+ Patr. Netto)
• Crediti vs soci • Patrimonio netto
• Immobilizzazioni Capitale sociale
Materiali Riserve
Immateriali Utili (perdite) a nuovo
Finanziarie Utile (perdita) d’esercizio
• Attivo circolante • Fondi per rischi e oneri
Rimanenze (magazzino) • T.F.R.
Crediti • Debiti
Attività finanziarie Obbligazioni
Cassa • Ratei e risconti passivi
• Ratei e risconti attivi 26
Crediti verso i soci
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Immobilizzazioni immateriali
Rappresentano i costi sostenuti dall’impresa per perseguire obiettivi di
tipo pluriennale. Non sono beni fisici, ma essendo soggette a
obsolescenza e destinate ad uso pluriennale sono soggette ad
ammortamento.
Sono suscettibili di valutazioni di mercato che ne consentano
eventuale vendita.
Sono:
- brevetti (diritto di utilizzare in esclusiva particolari invenzioni,
ricavandone i conseguenti profitti);
- marchi (costi per l’acquisto e l’utilizzo in esclusiva di simboli e nome
dell’azienda);
- avviamento (portafoglio ordini dell’impresa). 28
Immobilizzazioni materiali
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Immobilizzazioni finanziarie
Sono costituite da titoli e crediti che l’impresa considera investimenti di
lungo termine.
I titoli sono documenti rappresentativi di quote del capitale di rischio
(patrimonio netto) o del capitale di credito (passività) delle aziende.
Si suddividono:
- in base alla natura del soggetto emittente (pubblico o privato);
- a seconda della modalità di rimborso (rendimento predeterminato o
variabile);
- a seconda della modalità di circolazione (nominativi o al portatore);
- a seconda della destinazione finanziaria (disponibili o indisponibili).
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Rimanenze
Sono le scorte di beni (materie prime, semilavorati e
prodotti finiti).
La valutazione del magazzino può essere effettuata
con diverse tecniche:
- FIFO;
- LIFO;
- costo medio.
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Crediti, attività finanziarie e cassa
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Ratei e risconti attivi
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Patrimonio netto (1)
Rappresenta le fonti di finanziamento “proprie” della
società.
Capitale sociale è il capitale sottoscritto dai soci.
Riserve: accantonamenti di capitale previsti dalla legge,
dallo statuto della società o deliberati in via eccezionale
dall’assemblea straordinaria.
Riserva legale: previsto per legge; circa 5% dell’utile di
esercizio (finché raggiunge il 20% del capitale sociale).
Riserva statutaria: previsto e regolato dallo statuto della
società. Possono essere previste anche riserve
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straordinarie (non contemplate dallo statuto).
Patrimonio netto (2)
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Fondi rischi e oneri (1)
Con il termine “fondo” vengono indicate le poste di
accantonamento per il sostenimento di spese future
(note o presunte).
Alcuni fondi correttivi dell’attivo esprimono, inoltre, più
che una variazione reale del valore di un’attività, una
sua futura possibile svalutazione. Tali fondi si riferiscono
al rischio di un’eventuale perdita economica.
Per fronteggiare il rischio:
- assicurazione esterna;
- auto-assicurazione. 36
Fondi rischi e oneri (2)
Alcuni fondi di auto assicurazione:
- f. di svalutazione crediti;
- f. di svalutazione titoli;
- f. di svalutazione rimanenze.
Altri fondi sono:
- f. di imposte: per la quota residua di oneri tributari, da
pagarsi con la presentazione della dichiarazione dei redditi;
- f. di quiescenza: indennità accantonate per la liquidazione
del personale (si riferiscono ad alcune categorie di
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lavoratori).
Trattamento di fine rapporto
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Debiti (1)
- Debiti obbligazionari
- Debiti verso istituti di credito
- Debiti commerciali
- Debiti verso imprese consociate (controllate, collegate
e controllanti)
- Debiti verso la pubblica amministrazione (maturati in
esercizi passati, ma ancora da versare)
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Ratei e risconti passivi
Es. affitto.
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Conto economico (1)
Il Conto Economico deve indicare le ricadute
economiche dell’iniziativa, contrapponendo il valore
della produzione a quello dei fattori produttivi
impiegati.
Confronto tra effetti prodotti dalla cessione sul
mercato dei beni e servizi realizzati (flusso di
ricavi) rispetto a quelli caratterizzanti le fasi del
processo produttivo di acquisizione delle materie
prime e dei beni intermedi (costi dei consumi) e
della loro trasformazione (costi di lavoro e
capitale).
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Conto economico (2)
• Ricavi = valore della produzione
• Costi (per competenza)
• Equazione fondamentale:
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Conto economico (3)
Valore della produzione +
Costi della produzione -
Proventi e oneri finanziari +/-
Rettifiche di valore attività finanziarie +/-
Proventi e oneri straordinari +/-
Utile (perdita) d’esercizio =
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Valore della produzione (1)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni: possono essere
classificate in vendite alle imprese consociate e altre
vendite, in base al tipo di prodotto o alla destinazione
geografica.
I ricavi sono considerati al netto di:
- sconti;
- abbuoni;
- resi.
Variazione scorte di prodotti finiti e semilavorati.
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Valore della produzione (2)
Avanzamento dei lavori in corso su ordinazione :
rappresenta la variazione di valore relativa a commesse
di lavorazione che durano per più anni.
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Valore della produzione (3)
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Costi della produzione (1)
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Costi della produzione (2)
Le voci che fanno parte dei costi della produzione sono
le seguenti:
- materie prime, relative all’acquisto di materiale da
destinare al processo produttivo;
- servizi, relative all’utilizzo di servizi forniti da terzi
finalizzati sempre alla produzione (energia elettrica,
trasporti, consulenze,..);
- godimento di beni di terzi, relative a beni, quali immobili
o automezzi, utilizzati dall’impresa ma di proprietà di
terzi;
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Costi della produzione (3)
- personale, relative ai costi del personale dipendente,
sia per la parte corrente (salari e stipendi) che per quella
differita (accantonamento al fondo TFR);
- ammortamenti e svalutazioni, relative alle quote di
rettifica delle voci presenti tra le attività;
- variazione delle rimanenze di materie prime, relative
all’incremento o decremento del magazzino materie
prime;
- accantonamenti per rischi, relative alle quote a carico
dell’esercizio accantonate per rischi che gravano
sull’impresa.
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Costi della produzione (4)
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Proventi e oneri finanziari (2)
Proventi da partecipazioni +
Altri proventi finanziari +
Interessi e altri oneri finanziari -
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Rettifiche di valore attività finanziarie (1)
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Rettifiche di valore attività finanziarie (2)
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Proventi e oneri straordinari
An = Pn + P.N.n = Pn + P.N.n-1 + Un
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Ricavin – costin = Un
Il bilancio della Talento S.p.A.
Sig. Talento e sig. Restivo
- Talento >>>> 3 milioni €
- Restivo >>>> 1 milione €
- Banca >>>> 2 milioni € (mutuo al 10% annuo)
Per iniziare l’attività servivano 5 milioni € per
acquisto di un fabbricato, impianti e macchinari
(vita economica 10 anni) e 1 milione € per
fronteggiare le spese di gestione. 58
SP all’atto della costituzione della Talento
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Operazioni nel corso del primo anno di
attività
Relazione degli
amministratori
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