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LA RICLASSIFICAZIONE
La riclassificazione è un’operazione mediante la quale vengono riposizionate le voci (e i
corrispondenti valori) iscritti in bilancio in modo da ottenere maggiori informazioni
sull’andamento dell’attività aziendale
Esistono diversi criteri di riclassificazione del Conto Economico e dello Stato Patrimoniale,
che vengono scelti a seconda dell’obiettivo dell’analisi condotta (evidenziano aspetti specifici
dell’andamento aziendale).
1. Il primo blocco è quello delle attività correnti rappresentato dalle attività che
diventeranno cassa entro i prossimi 12 mesi :
a. liquidità immediate quelli che sono già cassa (cassa, c/c attivo e titoli)
b. liquidità differite, attività che non sono immediatamente liquide ma che lo
diventeranno in tempi rapidi (crediti vs clienti, crediti vs altri, ratei e risconti
attivi). All’interno delle liquidità differite troviamo i Fondi di Svalutazione
Crediti come voci di rettifica (penso di incassare ma so che non mi pagherà tot
quindi iscrivo un costo che i crediti saranno un po’ meno di quelli previsti)
c. disponibilità; contiene soltanto le rimanenze finali
2. Il secondo blocco è quello delle attività fisse nette (netto si riferisce ad esempio agli
ammortamenti, al netto della svalutazione annuale) rappresentano le attività che
continuerò ad utilizzare nel tempo (fecondità ripetuta nel tempo) e si trasformeranno in
cassa dopo i 12 mesi:
⇒ La somma dell’attivo corrente e del fisso netto mi consente di avere il totale attivo netto
1. debiti esigibili entro i 12 mesi definito passivo corrente: debiti vs fornitori, debiti
diversi, ratei e risconti passivi
2. debiti esigibili oltre i 12 mesi definito passivo consolidato: fondo tfr, mutuo passivo,
obbligazioni passive
⇒ La somma del passivo corrente e del consolidato mi consente di avere il totale passività
Queste voci nello stato patrimoniale riclassificato vengono identificate attraverso dei numeri
specifici riportati sull’immagine in alto.
Quali sono le informazioni in più che abbiamo con questa nuova tabella
Lo Stato Patrimoniale riclassificato permette di esprimere tre tipologie di giudizio
sull’equilibrio patrimoniale dell’azienda:
● Reddito operativo
somma al risultato di gestione caratteristica i proventi netti derivanti + dalla gestione
patrimoniale (finalizzata alla produzione di redditi addizionali per l’azienda) quanto ho
guadagnato con il lavoro, quanto ho guadagnato in borsa
● Reddito netto
è il risultato reddituale finale, che tiene conto di tutte le gestioni e quindi somma al risultato
ante imposte il prodotto della gestione tributaria
RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE DEL TONDINO
Riclassificare significa riordinare, esporre le attività (alias impieghi) e le passività (alias fonti)
in modo ordinato, secondo il criterio finanziario
Perciò il “totale attivo” e il “totale passivo” e “capitale netto” dopo la riclassificazione (nello
SP riclassificato) sono i medesimi esposti nel bilancio di esercizio.
L’attivo è al netto del fondo ammortamento e del fondo svalutazione crediti, che andrò a
riclassificare nell’immobilizzazione materiale mentre il fondo svalutazione crediti andrà
riclassificato con segno negativo nelle liquidità differite.
RICLASSIFICAZIONE DEL CONTO ECONOMICO DEL TONDINO
Lo schema del conto economico riclassificato ha solo una colonna in cui si inseriscono i
ricavi di vendita derivanti dalla gestione caratteristica e poi a scalare si andranno a
dedurre costi o aggiungere ricavi diversi dalla gestione caratteristica. Man mano che scendo
troverò dei risultati intermedi/parziali fino ad arrivare, in una logica scalare, allo stesso
utile o perdita dell'iniziale conto economico.
- costo del venduto (tutti i costi di gestione caratteristica, sostenuti per il consumo di risorse
funzionali per produrre i prodotti che ha venduto) ⇒ si dividono in due categorie: costi
variabili e costi fissi
= reddito operativo della gestione caratteristica
⇒ risultato generato dalla gestione caratteristica
+ totale proventi patrimoniali netti (affitti attivi, interessi attivi su titoli, impiego che si può fare
dell’attività investendola in attività patrimoniali diversi dalla gestione caratteristica) al netto ( -
) di eventuali costi (oneri di gestione patrimoniale)
= reddito operativo
⇒ contributo gestione patrimoniale (genera ricavi)
- totale imposte
= REDDITO NETTO