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BILANCIO

Come si comunicano i risultati raggiunti?


Stakeholderportatori di interesse nei confronti dell’impresa, possono essere sia interni che
esterni
L’impresa comunica ai propri stakeholder informazioni per consentire all’esterno di valutare la sua
attività dal punto di vista economico-finanziario, così come per far apprezzare i propri prodotti e
aumentare la clientela. Tra gli strumenti comunicativi troviamo:

 Bilancio d’esercizio: obbligatorio e regolato da norme del codice civile. Rappresenta il


principale documento per comunicare i risultati di carattere economico-finanziario che si
sono raggiunti
 Bilancio socio-ambientale: attraverso il quale l’impresa comunica la propria responsabilità
sociale, indicando le scelte effettuate per raggiungere gli obiettivi aziendali in campo
sostenibile
 Codice etico e carta dei valori
Qual è la funzione del bilancio?
Il bilancio d’esercizio è il documento, redatto dagli organi amministrativi al termine del periodo
amministrativo, con cui si rappresenta la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica
dell’impresa.
Il bilancio ha 2 funzioni:
1. Conoscitiva: che offre informazioni sull’andamento economico e finanziario dell’azienda
2. Di controllo: rappresenta lo strumento con cui gli organi sottopongono il proprio operato
all’esame o all’approvazione
Il bilancio viene utilizzato da 2 categorie di soggetti:
1. Interni: soci di maggioranza e dipendenti. Grazie al bilancio possono rispettivamente
valutare l’operato degli organi amministrativi e ricevere informazioni circa la stabilità dei
posti di lavoro
2. Esterni: soci di minoranza, fornitori, banche e tutti coloro che finanziano l’attività. Grazie al
bilancio sono in grado di valutare la remunerazione e le garanzie che l’impresa è in grado di
offrire
Consiglio di gestione organo amministrativo previsto nel sistema di amministrazione a controllo
dualistico, è nominato dal consiglio di sorveglianza
Dirigente contabilepersona preposta alla redazione dei documenti contabili nelle società
quotate in mercati regolamentati. Deve attestare con apposita relazione allegata al bilancio
l’adeguatezza delle procedure amministrative utilizzate, nonché la corrispondenza del bilancio alle
risultanze dei libri e delle scritture contabili
Consiglio di sorveglianzaorgano di controllo previsto nel sistema dualistico. È nominato
dall’assemblea dei soci.
Il bilancio è redatto agli organi amministrativi(amministratore unico, consiglio di amministrazione
o consiglio di gestione). Se la società è quotata in mercati regolamentati, l’obbligo di redigere i
documenti contabili ricade sul dirigente contabile specificamente designato. In ogni caso il
documento deve essere approvato dall’assemblea dei soci oppure, se trattasi di una società per
azioni che ha adottato il sistema dualistico, dal consiglio di sorveglianza.
Il bilancio deve essere depositato in sede sociale 15 gg prima dell’assemblea ed entro 30 gg
dall’approvazione, una copia deve essere depositata presso il registro delle imprese con linguaggio
XBRL(linguaggio utilizzato nel settore di business e nel settore finanziario.
Per le società quotate in mercati regolamentati ci sono degli obblighi come:

 Pubblicare la relazione finanziaria annuale entro 4 mesi dalla chiusura


 Entro 3 mesi dalla chiusura del primo semestre la relazione finanziaria semestrale, la
relazione intermedia della gestione e l’attestazione resa dagli organi delegati.
A differenza delle società di persone, in tutte le società di capitali il bilancio d’esercizio deve essere
reso pubblico. Il codice civile prevede la forma e il contenuto dei documenti che compongono il
bilancio, allo scopo di tutelare i soggetti esterni.
Quali sono le parti che compongono il bilancio d’esercizio?
Lo stato patrimoniale e il conto economico devono essere redatti a stati comparati
Stati comparatii prospetti devono avere due colonne affiancate, che mettono in evidenza, per
ogni voce del bilancio, gli importi dell’esercizio e quelli dell’esercizio precedente
I prospetti contabili devono essere redatti in unità di euro senza cifre decimali; il passaggio da
valori con due cifre decimali, risultanti dalle scritture contabili, a valori senza cifre decimali può
determinare differenze di arrotondamento che possono essere evidenziate in una Riserva di
arrotondamento (voce di patrimonio netto, nello stato patrimoniale) e alle voci Altri ricavi e
proventi o Oneri diversi di gestione (nel conto economico)
Le parti che compongono il bilancio d’esercizio sono:
1. Lo stato patrimoniale che presenta una forma a sezioni divise e contrapposte, le voci sono
classificate in base all’analisi funzionale, con riguardo alla destinazione economica, per le
classi dell’attivo, e ai fondi di finanziamento, per le classi del passivo.
Forma a sezioni divise e contrapposteforma che prevede due colonne affiancate, la sezione di
sinistra accoglie gli elementi attivi, mentre la sezione di destra accoglie gli elementi passivi.
Le classi vengono contrassegnate con lettere maiuscole

ATTIVO PASSIVO
A) crediti verso soci A) patrimonio netto
B) immobilizzazioni B) fondi per rischi e oneri
C) attivo circolante C) tfr di lavoro subordinato
D) ratei e risconti D) debiti
E) ratei e risconti
2. Il conto economico che ha forma scalare e consente di evidenziare alcuni risultati intermedi
di gestione, secondo la configurazione a valore e costi della produzione. Ricavi e costi sono
elencati all’interno di raggruppamenti contrassegnati da lettere maiuscole, così da
evidenziare i componenti del reddito suddivisi in aree distinte.
Forma scalareconsente di evidenziare risultati economici intermedi sottraendo a
raggruppamenti omogenei di ricavi raggruppamenti omogenei di costi

A) valore della produzione


B) costi della produzione
Differenza tra A e B (A-B)
C) proventi e oneri finanziari
D) rettifiche di valore di attività e passività finanziarie
Risultato prima delle imposte ((A-B) ±C±D)
Imposte dell’esercizio
Utile(perdita) dell’esercizio

 Area della produzione: (A-B) comprende i costi e i ricavi della gestione caratteristica, della
gestione accessoria e della gestione straordinaria
Gestione caratteristica è costituita dalle operazioni inerenti all’attività tipicamente
produttiva
Gestione accessoriariguarda operazioni non specificamente inerenti all’attività produttiva
Gestione straordinariaelementi estranei alla gestione ordinaria (plusvalenze straordinarie)

 Area della gestione finanziaria: (C) accoglie i componenti finanziari del reddito in senso
stretto (interessi attivi, passivi, ammortamento del disaggio su prestiti)e quelli derivanti da
investimenti in strumenti finanziari(dividendi su partecipazioni)
 D)rettifiche di valore di attività e passività finanziarie: si riferisce alle rivalutazioni e alle
svalutazioni di partecipazione, di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono
partecipazioni, di titoli iscritti nell’attivo circolante e di strumenti finanziari derivati
3. Il rendiconto finanziario è il documento contabile che ha lo scopo di evidenziare
l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide all’inizio e alla fine dell’esercizio,
nonché i flussi finanziari verificatisi durante il periodo amministrativo derivanti dall'attività
operativa, di investimento e di finanziamento
4. La nota integrativa ha lo scopo di favorire la comprensione del bilancio d’esercizio; essa
pertanto aggiunge ulteriori informazioni ai dati contabili, motiva le scelte effettuate, illustra
i criteri di valutazione adottati, contiene altre informazioni complementari ecc.
Quali forme può assumere il bilancio d’esercizio?
Il bilancio d’esercizio può essere redatto in:
 Forma abbreviatapuò essere utilizzato solo dalle società che nel primo esercizio o,
successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei limiti indicati
dall’articolo 2435 bis del c.c. (queste società sono dette di minor dimensioni)
 Forma ordinariaapplicabile a tutte le società di capitali che superano i parametri che
consentono la redazione del bilancio in forma abbreviata
È inoltre previsto un bilancio delle micro-imprese, società che nel primo esercizio o,
successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei limiti indicati
dall’articolo 2435 ter del c.c.

LIMITI LIMITI
art. 2435 bis c.c. art. 2435 ter c.c.
Totale dell’attivo dello stato €4.400.000 €175.000
patrimoniale
Ricavi delle vendite e delle €8.800.000 €350.000
prestazioni
Dipendenti occupati in media 50 unità 5 unità
durante l’esercizio

Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata sono esonerate dalla redazione del
rendiconto finanziario. Inoltre tali imprese hanno la facoltà di iscrivere i titoli al costo di acquisto, i
crediti al valore di presumibile realizzo e i debiti al valore nominale
Nello stato patrimoniale in forma abbreviata le immobilizzazioni immateriali e materiali(voci B-I e
B-II dell’ATTIVO)devono essere esposte al netto dei fondi ammortamento, analogamente i crediti
devono essere esposti al netto del fondo svalutazione crediti e fondo rischi su crediti. Sia per i
debiti che per i crediti occorre indicare gli importi esigibili oltre l’esercizio successivo. I ratei e
risconti possono essere indicati separatamente alle voci D)dell’attivo e E)del passivo, oppure
possono essere inclusi nella voce C-II Crediti, se attivi, e nella voce D) Debiti, se passivi.
La nota integrativa in forma abbreviata offre informazioni maggiormente sintetiche rispetto
all’analogo documento redatto in forma ordinaria; è infatti prevista la possibilità di omettere
alcune indicazioni delle varie voci.
Bilancio delle micro-imprese
Le micro-imprese sono esonerate dalla redazione del rendiconto finanziario e della nota
integrativa, purché in calce allo stato patrimoniale siano riportate sia le informazioni relative
all’importo complessivo degli impegni, delle garanzie e delle passività potenziali non risultanti
nello stato patrimoniale sia le informazioni sull’ammontare dei compensi spettanti ad
amministratori e sindaci. Anche le società di persone e le imprese individuali, pur potendo
presentare il bilancio in forma libera, decidono di utilizzare lo stesso modello delle micro-imprese
Bilancio in forma ordinaria
È redatto in modo da evidenziare maggiori dettagli informativi. Lo schema dello stato patrimoniale
richiede che in relazione a ogni classe dell’attivo e del passivo, siano presenti delle sottoclassi
contrassegnate da numeri romani e singole voci contrassegnate da numeri arabi; laddove
necessario è possibile anche un’ulteriore disaggregazione delle voci in lettere minuscole
dell’alfabeto.
Differenze tra forma ordinaria e abbreviata (stato patrimoniale)
Nell’attivo del bilancio in forma ordinaria:

 Le immobilizzazioni immateriali e materiali iscritte in B-I e B-II devono essere elencate


analiticamente ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento
 Le rimanenze sono indicate in singole voci in relazione alla tipologia dei beni in rimanenza:
1. Materie prime, sussidiarie e di consumo
2. Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3. Prodotti finiti e merci
 La sottoclasse C-II (Crediti), accoglie i crediti al netto del f.do svalutazione crediti e f.do
rischi su crediti, specificando la natura del soggetto debitore
 Le disponibilità liquide sono distinte in depositi bancari e postali, assegni, denaro e valori in
cassa
Nel passivo del bilancio in forma ordinaria, la specificazione delle singole voci è prevista per le
classi:

 B) Fondi rischi e oneri


 D) Debiti, dove però è assente la suddivisione in sottoclassi
I ratei e risconti sono indicati rispettivamente in classi distinte, per l’attivo alla lettera D), mentre
per il passivo alla lettera E)
Differenza bilancio in forma ordinaria e abbreviata (conto economico)
Il conto economico in forma ordinaria è pressoché simile a quello redatto in forma abbreviata. Le
principali differenze riguardano gli ammortamenti, infatti nel bilancio redatto in forma ordinaria gli
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali vanno nella voce B-10-a, mentre gli
ammortamenti per le immobilizzazioni materiali vanno nella voce B-10-b
Nota integrativa in forma ordinaria
La nota integrativa in forma ordinaria è disciplinata dall’articolo 2427 del c.c.
Nella nota integrativa in forma ordinaria è indispensabile indicare:

 I movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni materiali e immateriali


 La composizione dei costi di impianto e di ampliamento
 La composizione dei ratei e dei risconti attivi e passivi
 La ripartizione per aree geografiche e secondo le categorie di attività dei ricavi di vendita e
delle prestazioni (voce A-1 del conto economico)
Devono inoltre essere indicate, per ciascuna categoria di strumenti finanziari derivati, le
informazioni richieste dalla normativa relativamente al fair value, nonché le informazioni sulla loro
entità e sulla loro natura
Strumenti finanziari derivatistrumenti finanziari il cui valore dipende dal prezzo di un altro
strumento finanziario sottostante, che può essere costituito da attività reali(andamento dei prezzi
di una materia prima) o finanziarie(tasso d’interesse)
Fai valueesprime il valore di mercato di un bene; in molti casi viene determinato a priori.
Teoricamente è rappresentato dal corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata o una
passività estinta in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.

Relazione sulla gestione


Documento di fondamentale importanza per giudicare l'andamento aziendale e comprendere le
scelte, motivazioni al di là dei dati contabili. Ha un contenuto descrittivo e informazioni
quantitative. Devono in ogni caso risultare:
1. Attività di ricerca e sviluppo
2. Rapporti con imprese collegate, controllate o controllanti
3. Numero e valore nominale delle azioni
4. Evoluzione prevedibile della gestione
5. Obiettivi e politiche in materia di rischio finanziario
6. Esposizione della società ai rischi
Principi di redazione del bilancio d’esercizio
Il c.c. prevede che il bilancio sia redatto con chiarezza, veridicità e correttezza. Da tale clausola
generale discendono principi i di redazione.

 Chiarezza: ha l’obiettivo di permettere al lettore di comprendere senza ambiguità il


contenuto del bilancio. Il bilancio è chiaro quando è trasparente e sono rigorosamente
osservate le disposizioni del c.c. che ne disciplinano la struttura e il contenuto. La chiarezza
è strettamente collegata alla rappresentazione veritiera e corretta. (un bilancio non chiaro
non è né veritiero né corretto)
 Veridicità: non significa “verità oggettiva”. Un bilancio è veritiero quando è “credibile”, il
che impone di applicare regole di valutazione uniformi nel tempo e coerenti con il c.c.
 Correttezza: indica l’assenza di arbitrio e impone agli organi amministrativi l’applicazione
delle regole con lealtà e buona fede
Se le informazioni richieste dalla legge non sono sufficienti a fornire una rappresentazione
veritiera e corretta, il sistema informativo di bilancio deve essere arricchito da informazioni
complementari.
È importante inoltre osservare che gli attributi di chiarezza, veridicità e correttezza del bilancio
devono essere interpretati in relazione al principio di rilevanza.
I principi di redazione del bilancio secondo l’art. 2423 del c.c. sono:
1. Principio della continuità aziendaleil bilancio deve essere redatto presupponendo la
continuità dell’attività aziendale e non una fase particolare della vita dell’azienda
2. Principio della prevalenza della sostanza sulla formala rilevazione e la presentazione
delle voci devono essere effettuate tenendo conto della sostanza economica
dell’operazione o del contratto e non gli aspetti formali
3. Principio della prudenzacomporta l’imputazione all’esercizio delle perdite presunte, ma
non degli utili
4. Principio della competenzala competenza economica delle operazioni deve prevalere
sulla manifestazione finanziaria
5. Principio della costanzaè richiesta la costanza dei criteri di valutazione nel tempo ai fini
della comparabilità dei dati da un esercizio all’altro
6. Principio della valutazione separatagli elementi patrimoniali devono essere valutati
separatamente, senza procedere ad aggregazioni. È vietato inoltre compensare valori di
segno opposto (interessi attivi con quelli negativi). Questo principio non riguarda le
compensazioni contabili (es. le immobilizzazioni devono apparire al netto dei fondi)
Attualmente, il bilancio d’esercizio viene redatto seguendo regole diverse a seconda che la società
sia chiusa oppure aperta al mercato del capitale di rischio.
Principi contabili
Stabiliscono le modalità di contabilizzazione delle operazioni di gestione e i criteri di valutazione e
di esposizione dei valori in bilancio con l’obiettivo di rendere le informazioni economico-finanziarie
utili ai destinatari in quanto veritiere e corrette

 Principi contabili generali: regole di carattere generale. Quelli nazionali richiamati


dall'art.2423 bis sono il principio della prudenza, competenza, neutralità, costanza,
continuità aziendale, rilevanza, rappresentazione sostanziale e comparabilità.
 Principi contabili applicati: riguardano la composizione degli schemi di bilancio e le regole
di contabilizzazione, valutazione ed esposizione delle voci di bilancio
Il principio della prudenza, stabilito dal c.c. e rafforzato dai principi contabili, è strettamente
collegato ai criteri di valutazione. Il criterio base per le valutazioni è il costo, inteso in due
significati:
1. Costo storicoinsieme degli oneri che l’impresa ha sostenuto per l’acquisizione o
produzione di un bene, si applica alle rimanenze, ai titoli o ai crediti iscritti nell’a.c.
2. Costo ammortizzatoè costituito dal valore iniziale dell'attività o della passività, al netto
di eventuali rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dell'ammortamento complessivo,
differenze tra valore iniziale e valore alla scadenza. Per determinarlo si utilizza il tasso
interno di rendimento TIR, ossia il tasso che rende il valore attuale dei flussi in entrata
uguale al valore attuale dei flussi in uscita. Si applica ai crediti scritti nelle immobilizzazioni
e ai debiti di lunga scadenza
Considerando il principio della rilevanza, il criterio del costo ammortizzato può non essere
applicato laddove gli effetti di tale valutazione sono considerati irrilevanti al fine di dare una
rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale finanziaria della società
Principi contabili internazionaliIAS/FRS
I principi contabili internazionali rappresentano le regole, riconosciute e accettate in ambito
internazionale, da adottare nella redazione dei documenti contabili, ai fini della valutazione ed
esposizione dei valori in bilancio. Si applicano alle imprese emittenti strumenti finanziari quotati in
mercati regolamentati o diffusi in maniera rilevante presso il pubblico.
Tali principi sono emanati dallo International Accounting Standards Board e sono denominati
International Accounting Standard (se di vecchia statuizione), o International Financial Reporting
Standards (se di recente statuizione)
Differenze tra principi contabili nazionali e internazionali
Il bilancio secondo principi contabili internazionali deve fornire un quadro fedele della posizione
finanziaria economica e dei flussi delle disponibilità liquide. Misura la performance finanziaria
dell'impresa. È composto dal prospetto della situazione patrimoniale, finanziaria, prospetto del
conto economico, rendiconto e poste di p.n. e delle note esplicative.
Le imprese che internazionalizzano devono confrontarsi con le norme contabili vigenti nei Paesi in
cui operano, che possono essere diverse da quelle europee. Per esempio nei Paesi anglosassoni i
bilanci vengono redatti sulla base dei principi contabili generalmente accettati negli Stati Uniti,
detti US GAAP

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