Il bilancio è una fonte di conoscenza sia per gli stakeholder interni (portatori di interessi interni e
diretti: soci di maggioranza, dipendenti), che per quelli esterni (portatori di interessi indiretti:
fornitori, banche, clienti, erario)
-Il codice civile lo disciplina perché hanno -E’ un documento interno all’azienda e quindi la
autonomia patrimoniale imperfetta e sono soggetti legge non lo obbliga a portarlo a conoscenza di
giuridici terzi
-Ha valenza esterna, a cui sono interessasti -La funzione è quella di fornire informazioni al
stakeholder esterni proprietario sulla composizione dei componenti + e
- del reddito e sulla composizione qualitativa e
quantitativa degli elementi che fanno parte del patr.
Clausola generale
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la
situazione patrimoniale, nanziaria e risultato economico d’esercizio.
-chiarezza—> chi redige il bilancio deve attenersi agli schemi previsti dal codice civile evitando
raggruppamenti e compensazioni di partite (non eliminare voci dello stesso importo con segno
contrario)
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Deroghe: se io seguendo la legge vado in contrasto la clausola generale posso anche non
applicarla ma la clausola va sempre rispettata.
1°deroga—> obbligo di derogare alle norme di legge se la loro applicazione è incompatibile con la
clausola generale. La nota integrativa deve motivare la deroga e indicare gli e etti sullo stato
patrimoniale e sul conto economico.
4°comma: non occorre rispettare gli obblighi in tema di valutazione rilevazioni e presentazioni
quando la loro osservanza è irrilevante per la rappresentazione veritiera e corretta.
Struttura di bilancio:
Salvo le disposizioni di leggi speciali per le società che esercitano particolari attività come banche
e assicurazioni, per le altre società, le varie voci devono essere iscritte separatamente e
nell’ordine indicato dagli articoli 2424 e 2425 del Codice civile.
Entrambi i prospetti devono essere redatti a stati comparati cioè indicando per ogni voce
l’importo arrotondato all’unità di € ( ,00 ) relativo all’anno precedente (al ne di assicurare la
comparabilità dei bilanci nel tempo; sono vietati compensi di partita) .
• Stato patrimoniale:
Lo schema dello stato patrimoniale è a SEZIONI CONTRAPPOSTE e DIVISE (art 2424)
-gli elementi dell’attivo sono classi cati in base alla loro destinazione economica →
immobilizzazioni sono impieghi in fattori produttivi destinati ad essere utilizzati durevolmente (per
più esercizi) Attivo circolante: sono investimenti in fattori di produzione destinati ad essere
utilizzati o venduti (rimanenze) entro l’esercizio futuro.
-Passività + pat netto: classi cati in base all’origine delle fonti ( mezzi propri / mezzi di terzi )
È previsto il CRITERIO FINANZIARIO, ovvero nei debiti e crediti devono essere indicati gli importi
con scadenza oltre l’esercizio successivo.
Gli elementi dell’attivo vanno iscritti al loro valore netto, ovvero senza i fondi retti cativi.
Alcune voci compaiono sia nell’attivo immobilizzato che nell’attivo circolante e sono:
Fondi rischi e oneri: sono destinati a coprire debiti o perdite di natura determinata la cui esistenza
è certa e dei quali alla chiusura d’esercizio sono indeterminati l’ammontare o la data in cui si
veri cano. Essi si accantonano in bilancio in via precauzionale
Fondo resp civile: va a coprire eventuali danni causati da incidenti non coperti dall’assicurazione
Fondo garanzia dei prodotti: costo x riparo/sostituzione
2.completare i dati attraverso dei prospetti contabili in modo da fornire ulteriori informazioni.
Essa illustra in modo sintetico ma chiaro i criteri di valutazione applicati alle voci di bilancio.
Sono state apportate modi che con il decreto legislativo del 2015:
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-si devono illustrare i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio