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Il bilancio d'esercizio è il documento redatto dagli organi amministrativi al termine del periodo amministrativo, con cui si
rappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda e il risultato economico d’esercizio. il bilancio d'esercizio
assolve a due importanti funzioni:
- una funzione conoscitiva, in quanto offre informazioni sull'andamento economico e finanziario dell’azienda,
- una funzione di controllo, in quanto rappresenta lo strumento con cui gli organi preposti all'amministrazione sottopongono il
proprio operato all'esame e all'approvazione di chi ha loro assegnato l'incarico di governare l’azienda.
Possiamo distinguere gli utilizzatori del bilancio (stakeholder) in due grandi categorie:
- i soggetti interni all'impresa quali il proprietario o i soci di maggioranza e i lavoratori dipendenti;
- i soggetti esterni all'impresa, portatori di interessi indiretti, quali gli investitori in capitale di rischio (soci di minoranza),
I soggetti esterni sono portatori di differenti interessi a seconda della categoria alla quale appartengono
- I vincoli giuridici consistono principalmente nelle disposizioni del codice civile riguardanti la redazione del bilancio, la
struttura e il contenuto dei documenti che lo compongono e i criteri di valutazione che devono essere osservati.
- I vincoli tecnici consistono nei principi contabili di generale accettazione ossia nelle regole di comportamento che è
necessario osservare per pervenire a una corretta rappresentazione della realtà aziendale. .
I suddetti vincoli giuridici e tecnici sono finalizzati a rendere i bilanci d'esercizio documenti affidabili, redatti sulla base di criteri
uniformi
Il codice civile indica i criteri di valutazione dei singoli elementi patrimoniali distinguendoli in tre gruppi:
- dal numero 1 al numero 6 le regole di valutazione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e dei titoli immobilizzati;
- dal numero 7 al numero 8 bis sono considerati gli aggi e i disaggi su prestiti, i crediti e i debiti, le attività e le passività
- dal numero 9 al numero 11 bis vengono indicati i criteri di valutazione delle rimanenze e degli strumenti finanziari derivati.
14. La relazione
Al termine del processo di revisione, il soggetto incaricato della revisione è tenuto a formulare con apposita relazione un
giudizio sul bilancio dell'esercizio e (se redatto) sul bilancio consolidato. Il revisore può esprimere 2 tipologie di giudizio:
- giudizio senza modifica viene formulato quando si ritiene con ragionevole certezza che il bilancio risulta conforme
- giudizio con modifica, che comprende differenti tipologie: un giudizio con rilievi, nel caso di deviazioni dalle norme di legge
o dai principi contabili significative ma non pervasive, un giudizio negativo, nel caso di deviazione dalle norme di legge o dai
principi contabili di effetto significativo e pervasivo; dichiarazione di impossibilità di esprimere un giudizio, nel caso in cui
non sia stato possibile acquisire elementi probativi sufficienti e appropriati i cui effetti sono giudicati pervasivi.
La relazione con la quale il revisore esprime il giudizio sul bilancio ha una struttura predefinita. Nella prima parte sono riportati:
- il titolo della relazione,
- i destinatari della relazione.
Nella sezione Relazione sulle disposizioni di leggi e regolamentari devono essere indicati:
- il giudizio sulla coerenza delle informazioni contenute nella relazione sulla gestione con i dati del bilancio: eventuali altre
informazioni.
Analisi per flussi si
Il patrimonio è un fondo, ossia una grandezza riferita ad un determinato momento, che subisce variazioni per effetti dovuti ad
operazioni esterne e interne di gestione. Un flusso è la variazione di un fondo di valori avvenuta in un determinato periodo di
tempo. I flussi possono essere:
• economici (ricavi e costi)
• Finanziari (variazioni delle disponibilità liquide, crediti e debiti)
I flussi possono avere luogo contemporaneamente oppure in tempi sfasati. È necessario analizzare l’attività operativa sia
nell’aspetto economico che finanziario per valutare l’andamento aziendale in una prospettiva di continuità
• i componenti di reddito monetari sono rappresentati da costi e ricavi misurati da variazioni di liquidità o da variazioni di
crediti e debiti a breve scadenza (es. costi vari, oneri e proventi, interessi attivi e passivi, imposte, ricavi di vendita)
• I componenti di reddito non monetari sono costi e ricavi che non danno luogo a variazioni delle disponibilità liquide o crediti
e debiti a breve scadenza (es. ammortamenti, accantonamenti, minusvalenze, incrementi x lavori interni)
Molto spesso i costi e i ricavi monetari fanno si che il reddito d’esercizio non coincida con il flusso di risorse finanziarie e per
questo calcoliamo il flusso delle risorse finanziarie generato dall’attività operativa
• Rimborsare debiti
l’analisi di fonti e impieghi mette in evidenza eventuali squilibri e costituisce il requisito della continuità aziendale
Il monitoraggio della situazione finanziaria deve essere effettuato:
• preventivo: predisposizioni di budget
• Consuntivo: predisposizione rendiconto finanziario
Rendiconto finanziario
È un documento contabile che mette in evidenza i flussi finanziari relativi alle operazioni di gestione effettuate in un
determinato esercizio. La sua finalità è mettere in evidenza la capacità finanziaria di un’impresa ossia la capacità di generare
flussi finanziari derivanti dalle singole aree di attività
La relazione all’oggetto dell’analisi finanziaria:
• rendiconto delle variazioni del patrimonio circolante netto: individua le fonti e impieghi di risorse finanziare e impieghi di
risorse finanziarie che determinano modifiche degli elementi che costituiscono il patrimonio circolante netto
• Rendiconto delle variazione delle disponibilità liquide: individua i flussi monetari che comportano modifiche di valori in
cassa, assegni e depostiti bancari/postali (previsto dal codice civile)
Dal rendiconto finanziario devono risultare la composizione e l’ammortare delle disponibilità liquide e i flussi finanziari derivanti:
• dall’attività produttiva
• Dall’attività di investimento
• Dell’attività di finanziamento
Se il PCN non varia la Variazione a dx non coincide con la variazione a sx e viceversa per esempio
• conversione di un debiti in un capitale proprio
• Riscossione debiti commerciali
• Riscossione crediti
• Prelievi e versamenti in c/c
Il rendiconto finanziario delle variazioni del PCN riepiloga i flussi finanziari avvenuti nel periodo, dando informazioni sulla
struttura delle nuove fonti e dei nuovi impieghi.
Necessario:
• individuare le variazioni nette (confronto tra le esistenze iniziali e le rimanenze finali)
• Rettificare i flussi globali ( eliminare le operazioni che non modificano il PCN)
• Riepilogare i flussi finanziari (distinguere fonti e impieghi)
Il rendiconto finanziario delle variazioni delle disponibilità liquide è un prospetto che fornisce informazioni per valutare la
situazione finanziaria dell’impresa. OGGETTO= variazioni delle disponibilità liquide.
Esclusi dall’analisi: crediti, debiti a breve scadenza, rimanenze (perché non provocano uscite/entrate monetarie immediate)
Per calcolare le variazioni delle disponibilità liquide: metodo indiretto + variazioni che non provocano esborsi/liquidità
I debiti a breve scadenza verso le banche, nel rendiconto finanziario delle variazioni delle disponibilità liquide, vengono inseriti
nell’area di finanziamento tra le fonti (rappresenta un amuleto delle disponibilità liquide)
Strategie aziendali si
L'impresa di successo
Il successo è l’obiettivo a cui mira qualsiasi impresa ed è il frutto delle scelte che l’impresa compie nell’ambiente competitivo (i
mercati dove l’azienda opera) sia nell’ ambiente sociale (ambiente generale costituito da più ambienti ed politico-legislativo).
2) Concetto di strategia
La strategia definisce le scelte imprenditoriali riguardo agli obiettivi da raggiungere.
⎈ strategia aziendale insieme prestabilito di decisioni attraverso le quali l’impresa fissa degli obiettivi di medio lungo periodo e
predispone un piano di azioni per realizzarli.
⎈ strategie sociali comprendono attività finalizzate a favorire rapporti con il personale dipendente e a ottenere un giudizio
positivo da parte della collettività e dai gruppi più rappresentativi.
⎈ strategia competitiva riguarda le scelte che l’impresa effettua sul mercato dove agisce con i clienti, fornitori e le imprese
concorrenti alla ricerca di vantaggi competitivi sostenibili e di lunga durata che consentano di ottenere la leadership.
3) Gestione strategica
si sviluppa attraverso diverse fasi:
> definizione delle finalità (mission)* e degli obiettivi di fondo;
> analisi dell’ambiente esterno e interno;;
> selezionare le strategie e attuare le strategie.
*mission: rappresenta quello che l’impresa vuole realizzare in cosa vuole essere identificata.
5 forze di Porter 1-
Imprese concorrenti già esistenti o nuove
2- potere contrattuale dei clienti (disposti a pagare per i prodotti o meno)
3- potere negoziale dei fornitori (materie prime a prezzo vantaggioso o meno)
4- Minacce da parte di prodotti sostitutivi
>Strategie cooperative: Per evitare le minacce le imprese usano le reti di impresa presenti a livello locale nei distretti industriali.
le funzioni primarie —> riguardano la realizzazione del Le funzioni di supporto si distinguono in:
ciclo di trasformazione la vendita dei prodotti e > approvvigionamenti
comprendono: > personale
> logistica > ricerca e sviluppo
> produzione > funzioni infrastrutturali.
> marketing
> vendite
7) strategie di corporate
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Abbiamo tre tipi di strategie:
> strategie di sviluppo: attuate ogni volta che c’è l’esigenza di incrementare i volumi produttivi o di conquistare nuovi mercati
allargando l’attività aziendale. Queste strategie si realizzano tramite la concentrazione ( + investimenti in un settore) oppure la
diversificazione (operare in un nuovo settore).
> strategie di consolidamento: tali imprese decidono di effettuare solamente lievi modifiche al fine di difendere la posizione
competitiva acquisita
> strategie di contrazione: le imprese possono trovarsi nella necessità di ridurre la presenza in un segmento di mercato oppure
in un intero settore di attività attraverso la minimizzare i costi di varia natura.
8) strategie di business
Un’area strategica di affari (Asa) è la parte di un’organizzazione che opera distintamente dalle altre Asa presenti nell’impresa. A
seconda del tasso di sviluppo delle vendite rapportate alla quota di mercato detenuta distinguiamo:
ASA ad alto tasso di sviluppo con quote di mercato basse; operano in settori ancora emergenti con un mercato in evoluzione
con un elevato rischio sono denominate Children o question marks perché presentano problemi di crescita e di incertezza
ASA ad alto tasso di sviluppo con quote di mercato elevate; operano in settori in fase di sviluppo che dominano il mercato e
presentano prospettive reddituali soddisfacenti e tali aree strategiche d’affari sono definite Stars (stelle).
ASA a basso tasso di sviluppo con quote di mercato elevate, e sviluppano produzioni affermate ma in settori maturi e devono
difendere le posizioni acquisite sul mercato sono definite cash cows (mucche da mungere)
ASA a basso tasso di sviluppo con quote di mercato basse; operano in settori in declino con un insoddisfacente equilibrio
reddituale e finanziario quindi con scarse prospettive di sopravvivenza durevole sono definite Dogs.
I social media offrono molte opportunità di marketing non solo per pubblicizzare i prodotti ma anche per favorire la visibilità del
brand e per coinvolgere i clienti. Tramite le tecnologie digitali, le imprese fanno partecipare i loro clienti alle strategie per creare
nuove idee attraverso il crowdsourcing (donazioni volontarie online) e coinvolgerli anche nella fase di progettazione.
9) strategie funzionali
Le strategie funzionali agiscono su uno spazio circoscritto e la responsabilità ricade sui direttori della specifica funzione
aziendale che riferiscono gli organi superiori con i quali agiscono in stretto contatto.
! Strategia finanziaria: è l’insieme delle decisioni e delle azioni che l’impresa attua nella scelta delle forme di finanziamento,
tenendo conto delle sue capacità di autofinanziamento delle opportunità offerte dal mercato finanziario.
! strategie di marketing: strategie di marketing rispondono a due questioni fondamentali:
○ quali clienti soddisfare (target), se la decisione ricade sull’intero mercato è possibile usare una strategia
>marketing indifferenziato si decide di offrire i medesimi prodotti della concorrenza
>marketing differenziato l’offerta differenziata in relazione a diversi segmenti di clientela serviti.
● posizionamento sul mercato
07 L'identità aziendale
In questa parte del rendiconto socio-ambientale sono riportati i riferimenti utili per identificare l’impresa: Tuttavia un'impresa si
identifica nell'ambiente competitivo e sociale in relazione ai valori in cui essa crede e al suo modo di agire. I valori sociali
rappresentano il modo di essere dell'impresa, esprimono il suo orientamento al sociale. In relazione agli obiettivi strategici e al
ruolo che l'impresa desidera svolgere nel contesto sociale viene definita la mission, La mission identifica l'impresa nel territorio,
esplicita come vuole essere riconosciuta dagli stakeholder e qual è il suo scopo ultimo, vale a dire il senso delle sue attività. I
valori in cui l'impresa crede rappresentano il primo passo per redigere il codice etico,
Le imposte dirette si distinguono a seconda dell'oggetto che viene colpito e del soggetto a cui fanno capo. A seconda
dell'oggetto che viene colpito abbiamo:
• l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive; IRAP
• le imposte sul reddito. IRPEF e IRES
L'IRAP ha un' aliquota del 3,90%, A seconda del soggetto a cui fanno capo, l'ordinamento tributario prevede le seguenti imposte s
• l'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), è un'imposta progressiva ad aliquote crescenti per scaglioni. Grava sul
reddito imponibile complessivo delle persone fisiche;
• l'Imposta sul Reddito delle Società (IRES); è un'imposta proporzionale che grava sul reddito imponibile complessivo delle
persone giuridiche; l’aliquota IRES è del 24%.
2) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
L’ammortamento si effeua in misura non superiore a quella risultante dall’applicazione dei coefficien stabili dal Fisco.
Per i beni acquista nel corso dell’esercizio, i coefficien sono rido alla metà.
Se l’importo deducibile in base alle norme fiscali è inferiore a quello determinato a livello civilisco la parte eccedente
rappresenta un componente posivo del reddito fiscale.
1) calcolo il ROL:
ROL = DIFFERENZA (A-B) DEL C.E. + AMMORTAMENTI + CANONI LEASING
Calcolo il 30% del ROL, che rappresenta il limite max di deducibilità degli interessi
2) calcolo gli interessi passivi ne:
(interessi passivi di competenza + quota interessi inclusa nei canoni) - interessi avi
3) confronto gli interessi passivi ne con il 30% del ROL e calcolo la differenza che rappresenta una variazione fiscale in aumento
4) tale differenza può essere dedoa negli esercizi successivi, a condizione che l’importo degli interessi passivi ne risul inferiore al
30% del ROL di competenza dell’esercizio.
Nelle imprese individuali e nelle società di persone la base imponibile IRAP è determinata dalla differenza tra l'ammontare dei
ricavi e delle variazioni delle rimanenze finali e l'ammontare dei costi per le materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, dei
costi per servizi, degli ammortamenti e dei canoni di locazione, anche finanziaria, dei beni strumentali materiali e immateriali.
Le imprese in regime di contabilità ordinaria possono optare per l'applicazione delle Stesse regole previste per le società di
capitali; l'opzione è irrevocabile per tre periodi di imposta e va comunicata all'Amministrazione finanziaria; dopo il triennio il
rinnovo per altri tre esercizi è tacito, a meno che non si chieda la revoca.
Il reddito imponibile
Le imposte sul reddito vengono calcolate applicando al reddito imponibile le aliquote. Nelle imprese individuali e nelle società di
persone in regime di contabilità ordinaria il reddito imponibile è assoggettato a IRPEF.
L'IRPEF si calcola con aliquote progressive sul reddito complessivo della persona fisica.
Il reddito complessivo si ottiene sommando le categorie di reddito previste dalla normativa tributaria per le persone fisiche.
Dal reddito complessivo si passa al reddito imponibile sottraendo gli eventuali oneri deducibili.
Le deduzioni riguardanti gli oneri sono rappresentate da particolari categorie di spese aventi una certa rilevanza sociale.
Dall'IRPEF lorda si passa all'imposta netta detraendo quanto previsto per i carichi di famiglia e le altre detrazioni previste dalla
legge a seconda delle diverse categorie di reddito.
Le imprese individuali e i lavoratori autonomi con un volume d'affari annuo non superiore a 65.000 euro possono calcolare il
reddito in maniera forfetaria; al reddito imponibile si applica un'unica imposta con aliquota 15% (flat tax) purché nell'anno
precedente non siano stati sostenuti costi per lavoro dipendente superiori a 20.000 euro.
Ai soggetti che avviano una nuova attività e presentano determinati requisiti l'aliquota è ridotta al 5% nei primi cinque anni di
vita dell'impresa. L'IRES attualmente si calcola applicando l'aliquota del 24% sul reddito imponibile delle persone giuridiche
Le perdite d'impresa fiscalmente accertate possono essere portate in diminuzione del reddito conseguito nei periodi d'imposta
successivi in misura non superiore all'80% del reddito d'impresa fiscalmente accertato e per l'importo che trova capienza nella
stessa categoria di reddito.
Le variazioni da apportare al reddito di bilancio per ottenere il reddito fiscale riguardano un solo periodo d'imposta nel caso di
divergenze permanenti. Hanno effetto sulla determinazione del reddito fiscale anche degli esercizi successivi nel caso di
divergenze temporanee. Ciò comporta spesso la mancata coincidenza tra le imposte correnti e le imposte di competenza.
Le divergenze esistenti tra i componenti di reddito da prendere in considerazione per il calcolo delle imposte dovute e delle
imposte di competenza possono dar luogo a imposte differite o a imposte anticipate.
Quando l'importo delle imposte economicamente di competenza è superiore a quello delle imposte fiscalmente correnti (o
dovute) la differenza costituisce le imposte differite.
Può accadere sempre a causa delle divergenze tra norme fiscali e norme civilistiche, che siano soggetti a imposizione un reddito
e un valore della produzione netta superiori a quelli determinati secondo il principio della competenza economica.
in tal caso l'impresa sostiene delle imposte anticipate, ossia costi per imposte recuperabili solo in esercizi futuri, sempre che in
futuro vi siano redditi imponibili.
I prestiti bancari sono concessi alle imprese per finanziare gli investimenti nell'attivo circolante e nell'attivo immobilizzato.Le
operazioni bancarie di finanziamento a breve termine si distinguono in:
• Prestiti —>. Finanziamenti in c/c di corrispondenza —> - aperture di credito in c/c non garantite
- aperture di credito in c/c garantite
- anticipazioni in c/c su titoli o su merci
• Crediti di firma
Il fido bancario è l'importo massimo di credito che una banca concede, sotto qualunque forma, a un cliente che ne ha fatto
richiesta. Prima di concedere un affidamento la banca procede a una attenta e approfondita valutazione della
situazione del cliente per stabilirne la solvibilità e la validità delle garanzie rilasciate
• Solvibilità = capacità di far fronte tempestivamente agli impieghi finanziari assunti
• garanzie personali = sono fornite da terze persone che sono di solito parenti, amici o soci di coloro che richiedono il fido.
• garanzie reali = Consistono in beni materiali, che vengono depositati in pegno
L'apertura di credito è un contratto con cui la banca si impegna a tenere a disposizione del cliente una determinata somma di
denaro che potrà essere utilizzata con modalità differenti.
Le imprese possono smobilizzare i crediti commerciali attraverso diverse forme tecniche:
• sconto di cambiali: Con lo sconto di cambiali la banca anticipa al cliente il valore attuale di cambiali aventi una scadenza
futura che il cliente trasferisce alla banca mediante girata propria;
• portafoglio s.b.f. la banca concede gli importi delle cambiale all’azienda e quando il cliente dell’azienda pagherà la somma è
incassata dalla banca;
• anticipo su fatture
• I finanziamenti a medio lungo termine
Le imprese possono ottenere i seguenti finanziamenti a medio e lungo termine e di capitale di rischio:
• mutui ipotecari: è un contratto con il quale la banca presta una determinata somma di denaro al cliente, che deve rimborsarla
maggiorata degli interessi. A garanzia del finanziamento la banca ottiene l'ipoteca su un bene immobile. ;
• leasing finanziario: è un contratto con cui la società di leasing acquista o fa costruire un bene mobile o immobile su
indicazione dell'utilizzatore e ne concede il godimento dietro pagamento di un canone periodico, Il leasing finanziario prevede
la possibilità per l'impresa utilizzatrice di acquistare il bene a un prezzo prestabilito alla scadenza del contratto;
• forfaiting: è un finanziamento concesso alle imprese che operano sui mercati esteri che prevede lo sconto pro soluto di
cambiali o lettere di credito derivanti dall'esportazione di beni strumentali,
• finanziamenti in pool: Le imprese di grandi dimensioni che necessitano di finanziamenti di importo elevato per concludere
operazioni aziendali complesse ricorrono a finanziamenti in pool. Il pool è costituito da un numero di banche variabili in
relazione alla dimensione dell'operazione, che svolgono ruoli differenti;
• private equity e venture capital;
• crowdfunding: indica i finanziamenti destinati a sostenere iniziative di natura diversa e progetti imprenditoriali realizzati su
piattaforme online autorizzate.
• Equity crowdfunding: finanziamento di PMI per il lancio di un progetto o Peer to peer funding: finanziamento di
capitale di debito
• Offerta Pubblica Iniziale: L'Offerta Pubblica Iniziale (IPO) è proposta da società che decidono di quotarsi in Borsa per attuare
strategie di crescita e di sviluppo. Le IPO possono essere realizzate con le seguenti modalità: offerte pubbliche di sottoscrizione
(OPS); offerte pubbliche di vendita (OPV); offerte pubbliche di vendita e di sottoscrizione (OPVS).;
• mezzanine financing
La contabilità gestionale si
LA CONTABILITÀ GESTIONALE
La contabilità gestionale è quella parte del sistema informativo che consente di attuare il controllo della gestione nell'aspetto
economico, attraverso la misurazione, la rilevazione, la destinazione, l'analisi dei costi e dei ricavi.
ha per oggetto i fatti interni di gestione. A tal fine essa rileva i costi dei fattori produttivi nel momento in cui vengono utilizzati
per la produzione e in base alla loro destinazione a un oggetto
L'OGGETTO DI MISURAZIONE
L'oggetto di misurazione (o oggetto di calcolo) è l'entità di cui si vuole conoscere il costo e, ove possibile, il ricavo e il risultato
economico. La scelta dell'oggetto di misurazione deve rispondere alle esigenze conoscitive dell'impresa e dipende dai suoi
fattori critici di successo.
A seconda dell'oggetto per il quale sono stati impiegati i fattori produttivi consumati, i costi si distinguono in:
costi specifici: sono i costi dei fattori produttivi e delle attività impiegati esclusivamente per ottenere un oggetto;
costi comuni: riguardano i fattori e le attività impiegati per svolgere più produzioni nello spazio o nel tempo
costi generali: sono sostenuti per l'impresa nel suo complesso; possono riguardare l'attività produttiva, commerciale o
amministrativa. Ne sono esempi i costi degli organi sociali e le imprese dirette.
A seconda del modo con cui i costi dei fattori impiegati sono riferiti all'oggetto del calcolo, i costi si distinguono in:
costi diretti: sono quei costi specifici che vengono riferiti a un dato oggetto in modo immediato, in base ai consumi dei fattori
produttivi e delle attività specificamente assorbiti dall'oggetto;
costi indiretti: vengono suddivisi tra vari oggetti di calcolo in base a criteri soggettivi di ripartizione; corrispondono ai costi
comuni e generali e a quei costi specifici che non si è in grado o non si ritiene conveniente misurare oggettivamente per riferirli:.
• costi pieni (full costing). attribuisce all'oggetto di calcolo sia i costi variabili sia i costi fissi.
I costi sostenuti possono essere riferiti all'oggetto del calcolo:
a) con imputazione diretta, se si tratta di costi sostenuti specificamente per l'oggetto di cui si vuole determinare il costo; detti
costi sono riferiti all'oggetto di calcolo con misurazioni oggettive;
b) con imputazione indiretta, se si tratta di costi comuni e generali, costi indiretti sono ripartiti tra più oggetti di calcolo con
criteri soggettivi che possono basarsi sui volumi L'imputazione indiretta dei costi può essere effettuata su base aziendale (a sua
volta attuata su base unica o su base multipla) o con riferimento ai centri di costo (in cui il calcolo è più accurato).
I COSTI CONGIUNTI
I costi congiunti sono costi comuni ai prodotti ottenuti e la comunanza deriva da esigenze tecniche. I criteri di riparto dei costi
congiunti sono:
- l’indice quantitativo: si sceglie come base di riparto tale unità di misura fisica;
- i ricavi: si possono utilizzare come base di riparto i ricavi di vendita effettivi o presunti;
- il presunto ricavo al prodotto secondario: quando si ottengono prodotti principali e secondari si può attribuire al prodotto
secondario un costo pari al presunto ricavo di vendita; il rimanente costo industriale del processo è ripartito fra i prodotti
principali con uno dei precedenti criteri;
- l’imputazione al prodotto principale: il costo del processo produttivo è interamente attribuito al prodotto principale o ripartito
fra i prodotti principali.
IL MIX PRODUTTIVO
Definire il mix produttivo in presenza di un fattore della produzione scarso è un problema di scelta affrontato dalle aziende che
non sono in condizioni di effettuare nuovi investimenti. In presenza di un fattore limitante il management aziendale dovrà
scegliere i prodotti che conviene realizzare per primi in quanto risultano più redditizi.
IL MAKE OR BUY
Una scelta importante che l’azienda è chiamata a effettuare è decidere se:
• Acquistare un prodotto rinunciando a produrlo interamente
• Produrre interamente un prodotto rinunciando ad acquistarlo all’esterno
• Acquistare un nuovo prodotto all’esterno o avviarne la produzione internamente.
L'analisi costi-volumi-risultati (break even analysis) consente di stabilire come si modifica il risultato aziendale se varia l'importo
dei costi variabili unitari, la quantità prodotta e venduta, il livello dei prezzi di vendita, la struttura organizzativa e produttiva.