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LEZIONE 28/02
Disciplina contabile nazionale: la disciplina contabile nazionale sul bilancio d’esercizio è dettata dal
DLgs 133/2015 (che ha sostituito il DLgs 127/1991) contenuto negli articoli 2423 e seguenti del
Codice Civile. Oltre alle norme del Codice Civile vi sono i principi contabili nazionali emanati
dall’OIC (organismo Italiano di contabilità) che integrano il C.c ai sensi del DLgs 139/15. Nel nostro
studio del bilancio d’esercizio, affronteremo le seguenti tematiche:
● Il fine del bilancio: articolo 2423.
● I principi generali (postulati): articolo 2423 bis.
● I criteri di valutazione: articolo 2426.
● Forma e struttura del bilancio: altri articoli.
Con integrazione dell’OIC.
Articolo 1423 1: documenti del bilancio. Il bilancio d’esercizio è composto da:
➔ Stato Patrimoniale: in cui vi sono attività, passività e Patrimonio Netto.
➔ Conto economico: ricavi d’esercizio, costi d’esercizio, reddito d’esercizio.
➔ Nota integrativa: documento descrittivo e tabellare che contiene i criteri di valutazione
adottati e dettagli sullo Stato patrimoniale e sul Conto economico.
➔ Rendiconto finanziario: vi sono le entrate, le uscite e il flusso di cassa (cash flow).
Al bilancio si allegano 2 documenti:
➔ Relazione sulla gestione.
➔ Relazione sul collegio sindacale.
Il Dlgs 254/2016 ha recepito la direttiva 95/2014 sulle informazioni non finanziarie. Il decreto,
prevede per le aziende di grandi dimensioni l’obbligo di fornire nel bilancio una “dichiarazione non
finanziaria” riguardante:
- Impatto ambientale e sociale;
- Il personale;
- Il rispetto dei diritti umani;
- La lotta alla corruzione.
O anche il tema della Corporate Social Responsibility (CSR).
Generalmente, le società forniscono le dichiarazioni non finanziarie nella relazione sulla gestione
(allegato obbligatorio al bilancio) o nel bilancio di sostenibilità (il quale è un allegato facoltativo al
bilancio).
Art. 24232>clausola generale
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve fornire una rappresentazione veritiera e
corretta (RVC) della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della gestione. L’articolo
24232 rappresenta la cosiddetta Clausola generale, la quale è una norma “sovraordinata” rispetto a
tutti gli altri principi di bilancio.
LEZIONE 1/03
STATO PATRIMONIALE CIVILISTICO
Lo Stato Patrimoniale civilistico è un prospetto a sezioni contrapposte. Le voci dello SP sono
articolate secondo una gerarchia con 4 livelli:
● Le voci del dare e dell’avere dello SP sono articolate in macroclassi, distinte con lettere
maiuscole (A, B..)
● Queste macroclassi sono articolate a loro volta in classi, le quali sono distinte in numeri
romani (II,III)
● A loro volta le classi sono articolate in voci contraddistinte in numeri arabi (1,2)
● Sottovoci con lettere minuscole (a,b).
Ai sensi dell’articolo 2423 ter, le voci precedute da numeri arabi e lettere minuscole possono essere:
● Suddivise
● Accorpate
● Integrate
● Adattate
Tutte per fornire la chiarezza. Invece, le categorie precedute da lettere maiuscole e numeri romani non
possono essere modificate.
L’articolo 2424 bis del Codice Civile prevede infatti che siano iscritti tra le immobilizzazioni i beni
utilizzati “durevolmente” dall’impresa. Se un bene è tra le immobilizzazioni, io mi aspetto che un
bene ci sia quest’anno ma anche gli anni prossimi, beni che l’azienda vuole tenere per più anni, vuole
utilizzare per più anni.
Titoli di Stato BTP: destinazione durevole, l’azienda li acquista con l’obiettivo di tenerli fino a
scadenza. Dunque li classifica nell’aggregato B III, quello delle immobilizzazioni finanziarie. Essi
possono avere anche destinazione non durevole: l’azienda intende rivendere i titoli a breve termine, è
temporaneo. Li inserisco dunque nella categoria C III= attività finanziarie.
Il criterio finanziario si applica ai crediti e ai debiti per i quali è specificato l’importo con scadenza
oltre l’esercizio.
Breve analisi delle poste di Stato Patrimoniale
ATTIVO:
● Crediti vs soci: si riferiscono esclusivamente a crediti per conferimenti ancora da effettuare, è
quella parte di capitale sociale che ancora non è stata versata. Comprende i mastrini:
- Azionisti c/sottoscrizione
- Soci c/apporti
- Azionisti c/soci
- Azionisti c/somme richiamate
● Immobilizzazioni: comprende i beni destinati durevolmente all’attività aziendale, distinti in 3
classi:
- Immobilizzazioni immateriali;
- Immobilizzazioni materiali;
- Immobilizzazioni finanziarie: titoli e crediti destinati durevolmente all’interno
dell’azienda.
Soffermiamoci sulle categorie B III e in particolare sulle partecipazioni e sui crediti.
Partecipazioni: sono classificate per destinazione. Nell’aggregato B III ci sono quindi le
partecipazioni che l’azienda pensa di detenere nel tempo. Vi è però una presunzione: il codice
presume che le partecipazioni in società controllate e collegate siano immobilizzate (articolo 2359).
Anticipi a fornitori= conto numerario assimilato attivo. E’ un credito e si classifica per natura.
Se gli acconti riguardano l’acquisto o produzione di immobilizzazioni, allora la inserisco tra le
immobilizzazioni, possono essere o in B I 6 o in B II 5.
Se invece, gli acconti riguardano l’acquisto di un bene a fecondità semplice si classificano in attivo
circolante ( C I 5).
FONDI RETTIFICATIVI: nello SP civilistico non ci sono i fondi rettificativi (fondi ammortamento
e fondi svalutazione). Tutte le attività sono infatti esposte al valore netto.
CONTO ECONOMICO: ha una forma scalare. Le voci sono articolate secondo una gerarchia a 3
livelli:
- Macroclassi con lettere maiuscole (A,B)
- Voci con numeri arabi (1,2)
- Sottovoci con lettere maiuscole (a,b)
Ai sensi dell’articolo 2423 ter le categorie precedute da numeri arabi e lettere minuscole possono
essere suddivise, accorpate, integrate e adottate per favorire la chiarezza.
A. Valore della produzione
B. Costi della produzione
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Differenza A-B
C. Proventi e oneri finanziari
D. Rettifiche di valore di attività finanziarie
—--------------------------------------------------------
Risultato prima delle imposte
20. Imposte
—--------------------------------------------------------
21. Reddito netto
Prima del DLgs 133/2015 c’era anche la macroclasse E Proventi e oneri straordinari, che è stata
eliminata dal decreto. Le componenti straordinarie sono quindi classificate nelle altri voci in base alla
loro natura. Il CE classifica ricavi e costi in funzione della natura.
Nel bilancio civilistico, sia per B SP sia per il CE, oltre alla colonna con il valore dell’anno, c’è
un’altra colonna con il valore dell’anno precedente.
Commento di alcune voci
A2: variazione delle rimanenze di prodotti in lavorazione e finiti (semilavorati);
Le rimanenze nel conto economico civilistico sono distinte in due categorie: prodotti finiti o in
lavorazione oppure materie e merci (costi della produzione B 11).
7/03 lezione
I postulati (principi generali) di bilancio sono dettati dall’articolo 2423 bis e dall’OIC 11. La
continuità (going concern) è definito nel punto 1 dell’articolo 2423 bis e nei paragrafi 21-24 del’OIC
11. Questo principio è il principio cardine, la continuità è fondamentale (primo principio), se non
c’è continuità l’azienda sta fallendo, denominato proto principio: in assenza di continuità, non si può
parlare di bilancio d’esercizio, ma di bilanci straordinari. Chiaramente per un’azienda fallire non è
immediato e vi sono tante operazioni che essa deve fare prima di fallire. Le norme del Codice Civile
si applicano pertanto solo alle aziende che si trovano in condizioni di rispettare il postulato della
continuità, non è sufficiente presumere la continuità, essa va accertata da parte degli amministratori
responsabili del bilancio. Come si fa ad accertarla? Né il Codice né l'OIC danno indicazioni per
verificare che ci sia continuità, non forniscono indicazioni per verificare la continuità. In merito alla
continuità, il principio di revisione ISA 570 individua alcuni indicatori:
● Indicatori finanziari: assenza di deficit, assenza di flussi di cassa negativi;
● Indicatori gestionali: esempi come dimissioni di amministratori con funzioni strategiche,
perdita di clienti importanti;
● Altri indicatori: come una forte riduzione di capitale sociale a causa di perdite o nel caso della
pandemia, o eventi catastrofici e imprevedibili.
Secondo principio: competenza economica: definita nel punto 3 dell’articolo 2423 bis e nei
paragrafi 29-32 dell’OIC 11. Il bilancio d’esercizio è redatto attivando il principio della competenza
economica a prescindere dalla manifestazione numeraria degli eventi di gestione. Si applica dunque
una competenza economica e non numeraria. Un ricavo è di competenza dell’esercizio se:
- Il bene o esercizio è stato prodotto e ne è stata trasferita la proprietà.
Un costo è di competenza dell’esercizio se:
- Il bene/servizio è stato utilizzato o il bene/servizio non è più utilizzabile. (ES: acquisto merci
nel 2022, esse le ho vendute e dunque al 31/12 non ci sono più perchè le ho utilizzate).
In virtù del principio della competenza economica, le società redigono al 31/12 di ogni esercizio le
scritture di assestamento.
Il terzo principio è quello della prudenza: è dettata dai punti 1,2 e 4 dell’articolo 2423 bis e dei
paragrafi 16-20 dell’OIC 11. E’ il postulato più antico e più pervasivo. Dal punto di vista contabile,
non è importante definire cosa significa ma ciò che implica per le componenti negative e per le
componenti positive.
- La prima implicazione è valutare le attività e i ricavi al minore tra i valori possibili;
- Valutare le passività e i costi al maggiore tra i valori possibili;
L’obiettivo è quello di garantire l’integrità del patrimonio netto. In ogni momento, il capitale netto di
bilancio deve risultare inferiore (o uguale) al capitale economico. Il capitale economico è il capitale in
ipotesi di trasferimento dell’azienda, cioè è un valore di mercato di un'azienda.
CN ≤ W
CN: capitale netto
W: capitale economico
Nella pratica, il principio della prudenza si traduce nel principio di “asimmetria delle stime”:
● Divieto di contabilizzare attività utili potenziali, ma solo realizzate;
● Obbligo di contabilizzare le passività potenziali, se probabili e quantificabili.
ESEMPIO: l’azienda Beta cita in giudizio l’azienda Alfa per danni causati dal loro prodotto. Al
termine dell’esercizio, la causa è ancora in corso, ancora non è chiusa. Entrambe le aziende, Alfa e
Beta, ritengono molto probabile che Beta vinca la causa.
SCRITTURE SUL QUADERNO
La prevalenza della sostanza sulla forma è contenuto nel punto 1 bis dell’articolo 2423 bis e nei
paragrafi 25-28 dell’OIC 11. E’ stato introdotto con il DLgs 6/2003 con l’espressione infelice
“funzione economica” sostituita con il DLgs 139/2015. Generalmente forma e sostanza coincidono,
ma in ipotesi di contrasto tra la sostanza dell’operazione (natura, significato) e la forma giuridica, i
redattori del bilancio devono privilegiare la sostanza e non sulla forma giuridica: la sostanza prevale.
ES: pronti contro termine >>>>> esercizio sul quaderno
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ESEMPIO: investimento di capitale pari a 100 euro per un anno ad un tasso del 10%
I= 100x 0,1x1= 10 euro
Se investo la somma per un periodo più lungo, ad esempio 5 anni, gli interessi complessivi non sono
pari a 50 (10x5). Gli interessi maturati, infatti, si cumulano al capitale e maturano anche i loro
interessi. La formula dunque deve cambiare. E’ necessario adottare la formula del montante: il
montante è il capitale alla fine del periodo.
ESERCIZIO: La società Gulp investe 20.000 euro per 3 anni e un tasso del 5%. Stimare il montante.
Esercizio sul quaderno.
Ai sensi dell’OIC 16, comprendono tutti i costi sostenuti per rendere l’immobilizzazione utilizzabile
(spese di trasporto, di montaggio, di collaudo, spese del notaio, etc).
Costo di produzione: vi sono costi direttamente imputabili alla produzione del bene, costi indiretti di
produzione per la quota ragionevolmente imputabili alla realizzazione del bene + oneri finanziari+
oneri finanziari relativi e finanziamenti richiesti per finanziare la produzione del bene (dunque si tratta
di oneri finanziari specifici, vale a dire diretti.)
“Può comprendere”> non si tratta di una scelta libera e arbitraria del redattore del bilancio, ma di
un’opzione finalizzata a fornire una rappresentazione veritiera e corretta del costo di produzione.
Ammortamento articolo 2426 2
In questo punto 2, l’ammortamento è effettuato per le immobilizzazioni materiali con vita utile
limitata, non per tutte ma solo per quelle con vita utile limitata (sono i terreni e le opere d’arte), i
terreni e le opere d’arte non sono soggetti ad ammortamento. L’ammortamento è rilevato
contabilmente con la seguente scrittura di assestamento:
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Ammortamento a Fondo ammortamento 100