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LEZIONI
15 settembre – 6 dicembre
lunedì 12.00 – 13.30
giovedì 14.30 – 16.00
venerdì 14.30 – 16.00
INTRODUZIONE
Il bilancio si rivolge agli stakeholder:
- Finanziatori
- Investitori
- Dipendenti, clienti, fornitori
- Consumatori e associazioni ambientaliste
- Amministrazione finanziaria
Ognuno di questi si aspetta un bilancio che rispecchia i propri interessi quindi si è introdotto un bilancio
neutrale, relativo ad una specifica norma.
- Responsabile amministrativo
- Amministratori
- Organo di controllo
- Analisti finanziari
- Agenzie di rating
Consistenza patrimoniale
Investimenti (attività), finanziamenti (passività) e patrimonio netto
Grandezze stock al 31.12
Fotografia ad una certa data, misura la consistenza del patrimonio( investimenti finanziamenti e pn)
Il bilancio:
tre dimensioni:
o Patrimoniale
o Economica (ricavi e costi)
o Finanziaria ( so che si trasforma in entrate e in uscite)
… in contabilità
Finalità
«Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto
economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa» (art. 2423 comma 1 c.c.)
Relazione sulla gestione (art. 2428 c.c.) rapporti ambiente, risorse umane….
Relazione del Collegio sindacale (art. 2429 c.c.) nelle aziende più grandi accanto agli amministratori
abbiamo il collegio sindacale, da 1 a 3 membri con professionisti
Relazione del soggetto incaricato della revisione legale (art. 2429 c.c.)
Il Codice Civile
Artt. 2423 – 2435 ter -Composizione del bilancio ( i 4 punti e quelli di
Accompagnamento)
-Principi generali ( per riempire i documenti quali sono i criteri guida)
-Schemi di SP e CE
- Contenuto della NI
- Criteri di valutazione
forma giuridica: a chi si rivolge
Società di capitale (SpA, SRL, SApA,
Soc. Cooperative, Soc. consortili,
Consorzi) (NB. Soc. di persone solo per le
Valutazioni)
Settore di appartenenza: Industriale e
commerciale No! Enti creditizi e
finanziari No! Enti assicurativi
gli enti finanziari hanno modelli di bilancio imposti diversamente
dettati dalla banca centrale.
Evoluzione storica
Codice di commercio (1882)
Codice Civile (1942) fino a qui non c’era un obbligo di un conto economico specifico
L. 216/1974
D. Lgs. 127/1991
D. Lgs. 6/2003
D. Lgs 139/2015
Riforma importante
- fissa il contenuto minimo del CE (allora profitti e perdite) e della relazione sulla gestione
(allora relazione degli amministratori) - definisce i criteri di valutazione - Introduce il concetto di
partecipazione in altre società e il bilancio consolidato, non guarda più ad una impesa singola.
Bilanci “europei” attraverso il recepimento delle direttiva UE, le regole per i bilanci in Europa
devono essere le stesse, standardizzazione bilancio a livello europeo
disciplinano:
“la necessaria declinazione pratica, ivi compresa la descrizione delle possibili casistiche, di norme di
carattere generale che, per loro intrinseca natura e finalità (quali ad esempio quelle relative ai principi della
rilevanza e della sostanza economica), recano criteri generali e non una descrizione di dettaglio che,
inevitabilmente, non potrebbe essere esaustiva delle diverse fattispecie e dei fatti gestionali a cui sono
rivolte. Analogamente, i principi contabili nazionali potranno fornire elementi applicativi ed indicazioni per
limiti
• le disposizioni che, per motivi di carattere prettamente fiscale, derogano al bilancio (redatto in base ai
principi contabili nazionali o in base agli IAS/IFRS).
Irap (3,9%)
Ires (24%)
c.d. valore aggiunto individuato all’interno dell’area operativa (Valore e costi della produzione)
c.d. reddito imponibile individuato applicando al reddito di competenza ante imposte la variazioni in
aumento o in diminuzione conseguenti all’applicazione dei criteri “fiscali”
La redazione del bilancio secondo la forma prevista dagli articoli 2423 c.c. e ss. non è obbligatoria per:
Quale tra i seguenti enti si è occupato sin dall’inizio della statuizione dei principi contabili?
o Banca d’Italia
o Consob
o Consiglio nazionale dei dottori commercialisti
saturazione capitale: il capitale è più pieno rispetto a quello che risulta contabilmente
Le dimensioni dell’analisi
A. CHI deve redigere il bilancio “civilistico”
D. COME lo rappresenta
A - CHI
CHI è obbligato a redigere il bilancio civilistico
spa, srl, sapa, coop, mutue, consorzi e società consortili, sedi secondarie di società estere
le società di persone con soci illimitatamente responsabili tutti rappresentati da società di capitale.
B - Perché
Art. 2423 comma 2, C.C. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo
veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico
dell'esercizio.
comunicare il nostro equilibrio in modo neutrale ( lo stesso per tuti) e intellegibile (comprensibile)
C – Cosa
Art. 2423 comma 2, C.C.
Situazione patrimoniale
Situazione finanziaria
D – Come: il sistema
1. Le Finalità e i Principi generali del bilancio (art. 2423 C.C.)
2. I Postulati (OIC 11) ovvero norme di carattere generale in materia di redazione del bilancio (art. 2423,
2423-bis e 2423-ter)
1. comma Gli amministratori ( organo di giverno) devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo
stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa.
Allegati :
Relazione sulla gestione, relazione del collegio sindacale e del revisore legale (se previsto), copia dei bilanci
delle società controllate, il prospetto riepilogativo dei dati di bilancio delle società collegate, il verbale
assembleare (o del consiglio di sorveglianza) di approvazione del bilancio (NB nel deposito anche l’elenco
soci per le SPA)
2. comma Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la
situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio.
Chiarezza
Veritiero
Corretto
3. comma Se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una
rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo
scopo.
contenuto aperto della nota integrativa, non ci si limita a cosa dice la norma
mobile la valenza prescrittiva della norma
4. comma
Non occorre rispettare gli obblighi in tema di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa quando
la loro osservanza abbia effetti irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta.
Rimangono fermi gli obblighi in tema di regolare tenuta delle scritture contabili. Le società illustrano nella
nota integrativa i criteri con i quali hanno dato attuazione alla presente disposizione.
avvolte posso anche arrotondare, es. pulizie ateneo: l’inventario si può fare uguale tutti gli anni tanto non è
rilevante.
5. comma
Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione degli articoli seguenti è incompatibile con la
rappresentazione veritiera e corretta, la disposizione non deve essere applicata. La nota integrativa deve
motivare la deroga e deve indicarne l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale,
finanziaria e del risultato economico. Gli eventuali utili derivanti dalla deroga devono essere iscritti in una
riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato.
Oggetto
origine
effetti su reddito e capitale
accantonamento a riserva
informativa complementare
se ho un obbligo di deroga, devo renderlo chiaro e trasparente a chi legge, mi dici l’oggetto, l’origine e
l’impatto su reddito e capitale, se ho più utili accantoni a riserva non distribuibile e mi racconti tutto nella
nota supplementare.
6. comma
Il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che
può essere redatta in migliaia di euro.
arrotondamenti/troncamenti
1) la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione
dell'attività
1-bis) la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza
dell'operazione o del contratto; Rappresentazione sostanziale il c.d. «principio di prevalenza della
sostanza sulla forma»
Io compro e il passaggio di proprietà viene alla fine, qui compro un qualcosa non lo affitto, quindi nella
nota integrativa scrivo cosa sarebbe successo se il bene lo avessi comprato in quanto la sostanza prevale
sulla forma
Ogni volta che ho un operazione non devo guardare come la chiamo ma cosa mi porta a realizzare.
2) si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio;
3) si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla data
dell'incasso o del pagamento;
4) si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la
chiusura di questo;
competenza
Prudenza reddito prodotto
5) gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente;
considerazione distinta delle singole operazioni, in ragione del loro specifico futuro atteso
individuazione di valori limiti prudenziali
(2. comma) Deroghe al principio enunciato nel numero 6) del comma precedente sono consentite in casi
eccezionali. La nota integrativa deve motivare la deroga e indicarne l'influenza sulla rappresentazione della
situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico.
Secondo l’art. 2423 c.c., se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a
dare una rappresentazione veritiera e corretta
Gli schemi
• la IV direttiva CEE dava la possibilità agli Stati membri di scegliere fra molte opzioni: due schemi di SP e
ben quattro di CE
• l’Italia ha scelto uno SP a sezioni contrapposte e un CE scalare con classificazione delle voci per natura
Stato patrimoniale
schema obbligatorio
sezioni contrapposte
art. 2424 c.c.
Conto economico
schema obbligatorio
scalare
art. 2425 c.c.
► Immobilizzazioni (I)
Esempi
un impianto (I) ( in base alle continuità aziendale l’impianto non lo vendo, lo recupero con
l’ammortamento)
un credito incagliato (I) ( non lo riscuoto subito)
destinazione
Il criterio: funzione svolta durante il ciclo operativo acqtrasf-scambio ( si esaurisce in un ciclo o più cicli)
► Immobilizzazioni (I)
Esempi
Immobilizzazioni
Atvo circolante
ATTIVO:
Attività finanziarie :
BOT
la regola
generale:
destinazione e
in subordine,
per i crediti, il
criterio
finanziario
prima si fa riferimento alla destinazione e dopo al criterio finanziario
Immobilizzazioni
Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli
importi esigibili entro l'esercizio successivo
Atvo circolante
Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio
successivo
Un esempio
La società Alfa vanta un credito verso la controllata, società Beta, per complessivi euro 100.000, di cui euro
60.000 in scadenza entro il prossimo esercizio. Come deve essere iscritto questo credito in bilancio?
Il criterio discriminante è
dunque la destinazione del
credito, per capire la quale
occorre conoscere la
motivazione della nascita del
credito.
Qual è la possibile
collocazione delle
seguenti voci?
ACCONTI A FORNITORI
PARTECIPAZIONI
TITOLI DIVERSI DALLE PARTECIPAZIONI
► Passività correnti
► Passività consolidate
esempi
Secondo l’origine
In base alla provenienza
► Capitale proprio
► Capitale di terzi
esempi
Codice Civile
(esempio)
B – IMMOBILIZZAZIONI
I – Immobilizzazioni immateriali
II – Immobilizzazioni materiali
1. Terreni e fabbricati
2. Impianti e macchinario
3. Attrezzature industriali e commerciali
4. Altri beni
5. Immobilizzazioni in corso e acconti
1. Partecipazioni in
a) Imprese controllate
b) Imprese collegate
c) Imprese controllanti
d) Imprese sottoposte al controllo delle controllanti
d-bis) altre imprese
2. Crediti …
C) Attivo circolante:
I - Rimanenze:
V - Disponibilità liquide:
2. assegni;
3. danaro e valori in cassa.
D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
1) obbligazioni;
2) obbligazioni convertibili;
3) debiti verso soci per finanziamenti;
4) debiti verso banche;
5) debiti verso altri finanziatori;
6) acconti;
7) debiti verso fornitori;
8) debiti rappresentati da titoli di credito;
9) debiti verso imprese controllate;
10) debiti verso imprese collegate;
11) debiti verso controllanti;
11-bis) debiti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti;
12) debiti tributari;
13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale;
14) altri debiti.
Lo Stato patrimoniale (SP)
► MACROCLASSI e CLASSI sono rigide
► per ogni posta deve essere indicato anche l’importo relativo all’esercizio precedente
► sono assenti nel passivo le poste rettificative (fondi ammortamento, fondi svalutazione) in quanto
collocate a diretta rettifica dell’attivo
RIEPILOGO
Gestione:
OIC n. 12 punti da 39 a 46
L’atvità caratteristica identifica i componenti positivi di reddito generati da operazioni che si manifestano
in via continuativa e nel settore rilevante per lo svolgimento della gestione, e che identificano e qualificano
la parte peculiare e distintiva dell’attività economica svolta dalla società, per la quale la stessa è finalizzata.
L’atvità accessoria è costituita da operazioni che generano componenti positivi di reddito che non
rientrano nell’attività caratteristica e finanziaria.
L’atvità finanziaria è costituita da operazioni che generano: proventi e oneri; plusvalenze e minusvalenze
da cessione; svalutazioni e ripristini di valore tutti relativi a titoli, partecipazioni, conti bancari, crediti iscritti
nelle immobilizzazioni e finanziamenti di qualsiasi natura attivi e passivi; utili e perdite su cambi; e variazioni
positive e negative del fair value degli strumenti finanziari derivati attivi e passivi
Da integrare co OIC
… caratteristiche…
►poste suddivise per macroclassi, voci e sottovoci
►NB.: classificate per natura ( Si guarda alla natura del bene acquisito)
l Conto economico
(CE) ex C.C.
I. I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri devono essere indicati al netto dei
resi, degli sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita
dei prodotti e la prestazione dei servizi.
II. I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta
devono essere determinati al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è com
piuta.
III. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione a
termine, ivi compresa la differenza tra prezzo a termine e prezzo a pronti, devono essere iscritti
per le quote di competenza dell'esercizio.
IV. Le plusvalenze derivanti da operazioni di compravendita con locazione finanziaria al venditore
sono ripartite in funzione della durata del contratto di locazione.
► che per due esercizi consecutivi (o nel primo esercizio) non abbiano superato due dei seguenti limiti:
… caratteristiche…
SP:
• solo le voci contrassegnate con lettere maiuscole e con numeri romani;
• le voci A e D dell’attivo possono essere comprese nella voce CII;
• la voce E del passivo può essere compresa nella voce D
CE: raggruppamento voci
NI: adattata
NO! Relazione sulla gestione
NO! Rendiconto finanziario
… caratteristiche…
SP:
• solo le voci contrassegnate con lettere maiuscole e con numeri romani;
• le voci A e D dell’attivo possono essere comprese nella voce CII;
• la voce E del passivo può essere compresa nella voce D
CE: raggruppamento voci
NO! Nota integrativa
NO! Relazione sulla gestione
NO! Rendiconto finanziario
N.B. vedi dal 01.01.2022 deroghe per enti di investimento e imprese di partecipazione finanziaria (comma
IV)
Domande
In prima approssimazione lo schema di stato patrimoniale civilistico è basato sui seguenti criteri di
classificazione di attivo, da una parte, e passivo e patrimonio netto, dall’altra:
o criterio finanziario per le attività e criterio della destinazione per le passività e il netto;
o criterio finanziario per le attività e criterio della durata per le passività e il netto;
o criterio della destinazione per le attività e criterio dell’origine o natura per le passività e il netto
o criterio dell’origine o natura per l’attivo e criterio della destinazione per le passività e il netto.
Fra i soggetti ammessi alla redazione del bilancio in forma abbreviata si annoverano:
Secondo quale principio i beni in leasing finanziario dovrebbero essere iscritti tra le attività:
o Prudenza
o Competenza economica
o Continuità della gestione
o Prevalenza della sostanza sulla forma
In tema di rappresentazione dei crediti nello stato patrimoniale civilistico, l’interpretazione prevalente è
che:
le slide
art. 2426 c.c.
da leggere: artt. 83, comma 1, TUIR
La disciplina civilistica
1) produzione=lo fo da me
2) Valore d’uso= quanto vale per dopo che l’ho usato, presunto valore di utilizzo= quanto ci guadagno
se lo vendo.
3) Esempio= credito di 100 mila euro, ti pago tra 18 mesi, devo attualizzare il credito ad oggi e
ripartisco il credito per i 18 mesi.
Se il costo non è più attendibile( se lo ricompro mi costa meno) uso il secondo criterio.
I criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro. Sono ammesse deroghe, a
condizioni che siano motivate in NI indicando l’influenza sulla rappresentazione della situazione
patrimoniale-finanziaria e del risultato economico (art. 2423-bis, comma 1)
NB.: tali criteri saranno approfonditi in relazione alla singola posta da valutare, anche attraverso la lettura
dei relativi OIC
un esempio
Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione.
Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori.
Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto.
Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto,
relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato;
con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della
fabbricazione, interna o presso terzi.
Le immobilizzazioni rappresentate da titoli sono rilevate in bilancio con il criterio del costo
ammortizzato, ove applicabile.
Le rimanenze (…) sono iscritte al costo di acquisto o di produzione,
ovvero al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, se minore
tale minor valore non può essere mantenuto nei
successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi
i costi di distribuzione non possono essere computati nel costo di produzione
1) Segui la vita dell’impresa dando il valore dell’impresa in base al suo patrimonio netto. Lo uso in
alternativa al costo storico.
2) Fungibili= tutti uguali. Come alternativa al costo storico, faccio una media.
3) Se produco su commessa, prodotto con una durata pluriennale valuto al costo di produzione oppure
stimo la percentuale di completamento e trovo il ricavo di quel pezzetto.
4) Valore di mercato.
NB.: tali criteri saranno approfonditi in relazione alle poste da valutare, anche attraverso la lettura dei
relativi OIC
Criteri di valutazioni
1. Il reddito complessivo è determinato apportando all'utile o alla perdita risultante dal conto
economico, relativo all'esercizio chiuso nel periodo d'imposta), le variazioni in aumento o in
diminuzione conseguenti all'applicazione dei criteri stabiliti nelle successive disposizioni … (…) … per
i soggetti, diversi dalle micro-imprese di cui all'articolo 2435-ter del codice civile, che redigono il
bilancio in conformità alle disposizioni del codice civile, valgono, anche in deroga alle disposizioni
dei successivi articoli della presente sezione, i criteri di qualificazione, imputazione temporale e
classificazione in bilancio previsti dai rispettivi principi contabili.
1. I ricavi, le spese e gli altri componenti positivi e negativi, per i quali le precedenti norme della
presente sezione non dispongono diversamente, concorrono a formare il reddito nell’esercizio di
competenza; tuttavia i ricavi, le spese e gli altri componenti di cui nell’esercizio di competenza non
sia ancora certa l’esistenza o determinabile in modo obiettivo l’ammontare concorrono a formarlo
nell’esercizio in cui si verificano tali condizioni.
Domande
Sono esempi di componenti positivi di reddito che confluiscono nella voce A5 del Conto Economico “Altri
ricavi e proventi, …”:
o i ricavi delle vendite di prodotti finiti al netto degli eventuali resi da clienti, abbuoni, premi, sconti
di natura commerciale
o i proventi da partecipazioni finanziarie
o gli affitti attivi di fabbricati, terreni, impianti e macchinari ( non c’entrano con il business)
o i costi capitalizzati per l’esecuzione di lavori interni
o costo medio ponderato, LIFO e FIFO sono alternativi al costo specifico nei soli beni fungibili
o costo medio ponderato, LIFO e FIFO sono alternativi al valore di presunto realizzo nei soli beni
fungibili
o costo medio ponderato, LIFO e FIFO sono una possibile applicazione del costo specifico nei beni
infungibili
Gli eventuali utili derivanti dalla deroga ex art. 2423, co. 5:
o sono interamente distribuiti
o possono essere utilizzati solo per far fronte alle perdite di esercizio
o vengono distribuiti solo se la riserva legale è pari a 1/5 del capitale sociale
o devono essere iscritti in una riserva non distribuibile
Ai fini della determinazione del reddito fiscale imponibile, quale delle seguente è una variazione “in
aumento” del risultato economico d’esercizio:
o ricavo non imponibile
o ricavo di competenza ed anche imponibile
o costo non deducibile
o costo non iscritto in bilancio, ma deducibile
«Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente devono essere iscritti tra le
immobilizzazioni»
mobili (ad esempio: mobili, arredi e dotazioni di ufficio, mobili e dotazioni di laboratorio, di
officina, di magazzino e di reparto, mobili e dotazioni per mense, servizi sanitari ed assistenziali);
macchine d’ufficio (ad esempio: macchine ordinarie ed elettroniche); computer
automezzi (ad esempio: autovetture, autocarri, altri automezzi, motoveicoli e simili, mezzi di
trasporto interni);
imballaggi da riutilizzare;
beni gratuitamente devolvibili
Le immobilizzazioni materiali (BII da 1 a 4) sono rilevate inizialmente alla data in cui avviene il
trasferimento dei rischi e dei benefici connessi al bene acquisito
NB.: dal valore dei fabbricati deve essere scorporato quello dei terreni, se incluso
Rilevazione iniziale
Costo di acquisto
costo effettivamente sostenuto per l’acquisizione
inclusa iva indetraibile ( lo aggiungo al costo del bene)
sconti incondizionati in fattura sono portati a riduzione del costo.
NB.: se costo ammortizzato e pagamento differito, si utilizza il valore attuale dei futuri pagamenti
(OIC 19 “Debiti”).
inclusi costi accessori d’acquisto.
Un esempio per i fabbricati: i costi notarili per la redazione dell’atto di acquisto; le tasse per la
registrazione dell’atto di acquisto; i costi riferibili alla stipula dell’eventuale preliminare di acquisto; gli
onorari per la progettazione dell’immobile; i costi per opere di urbanizzazione primaria e secondaria
poste dalla legge obbligatoriamente a carico del proprietario; i compensi di mediazione
Costo di produzione
costi diretti (materiale e mano d’opera diretta, costi di progettazione, forniture esterne, ecc.);
costi generali di produzione, per la quota ragionevolmente imputabile al cespite per il periodo
della sua fabbricazione fino al momento in cui il cespite è pronto per l’uso;
con gli stessi criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione.
costi legati a scioperi, inefficienze o altre cause estranee all’attività di costruzione non sono
capitalizzabili e sono addebitati al conto economico dell’esercizio in cui si sostengono.
La capitalizzazione è qualcosa che forza il conto economico, va contro la prudenza
Oneri finanziari sostenuti per la fabbricazione interna o presso terzi possono essere
capitalizzabili
Condizioni
oneri effettivamente sostenuti, oggettivamente determinabili, entro il limite del valore recuperabile
del bene, al netto degli eventuali proventi finanziari derivanti dall’investimento temporaneo dei
fondi presi a prestito;
periodo di costruzione significativo (la capitalizzazione degli oneri finanziari è sospesa durante i
periodi, non brevi, nei quali la costruzione del bene è interrotto).
Finanziamento di scopo per 150 al 6% Finanziamenti generici per 400 (100+300) al 7,75%
OF = 9 OF = 8,33
sintesi
1. OF (interessi passivi dell’esercizio) = 40
• 150X6%= 9
• 100X7%= 7
• 300X8%= 24
2. OF capitalizzabili complessivi = 9+8,33 = 17,33
… idem per il 31 marzo (80), il 30 settembre (350) e il 31 dicembre (200) … totale 750
Rilevazione iniziale
Immobilizzazioni che costituiscono una unità economico-tecnica
Immobilizzazioni acquisite a titolo gratuito iscritte nell’attivo dello SP in base al presumibile valore di
mercato e nella voce A5 “Altri ricavi e proventi” del CE
da terzi
(conferimento soci)
a titolo gratuito
costruzione in economia
leasing
• operativo
• finanziario
contributi (rinvio)
l’acquisto da terzi
costruzione in economia/1
Al 31.12.20xx per la costruzione in economia di un impianto si capitalizzano i seguenti costi:
Leasing operativo
Assimilato a un normale noleggio
leasing finanziario
compravendita con riserva di proprietà
finanziamento per l’acquisto di beni strumentali
La società di leasing nella veste di locatore concede il bene al locatario per un tempo determinato e in
contropartita di un canone periodico. Il bene locato appartiene alla società di leasing fino al riscatto da
parte del cliente. la contabilizzazione - metodo patrimoniale (C.C) - metodo finanziario (informazione
recuperata in Nota integrativa)
la contabilizzazione
Nello SP
Nel CE
in NI
Art. 2427 - Contenuto della nota integrativa La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da
altre disposizioni: …
22) le operazioni di locazione finanziaria che comportano il trasferimento al locatario della parte prevalente
dei rischi e dei benefìci inerenti ai beni che ne costituiscono oggetto, sulla base di un apposito prospetto dal
quale risulti il valore attuale delle rate di canone non scadute quale determinato utilizzando tassi di
interesse pari all'onere finanziario effettivo inerenti i singoli contratti, l'onere finanziario effettivo attribuibile
ad essi e riferibile all'esercizio, l'ammontare complessivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati
iscritti alla data di chiusura dell'esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata
indicazione di ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati inerenti all'esercizio;
Metodo patrimoniale
Metodo finanziario
Valore del bene 35.000 euro
le slide
artt. del C.C.
OIC n. 16
• da 56 a 88
facoltativo e non oggetto di esame
• OIC n. 9, Svalutazioni
Art. 2426 - Criteri di valutazione, comma 1 Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: …
2) il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve
essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di
utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono
essere motivate nella nota integrativa;
sistematicamente
in ogni esercizio
in base alla residua utilità (futura)
Ammortamento in bilancio
Nel CE
Nello SP
1) terreni e fabbricati Al netto dei fondi ammortamento e dei fondi svalutazione (che non costituiscono
distinta posta di rettifica nel passivo ma sono iscritti a diretta correzione del saldo di bilancio)
valore da ammortizzare, ovvero valore iniziale meno valore residuo (tenendo conto di eventuali
costi di rimozione, per i quali può essere opportuno accantonare un fondo ripristino)
residua possibilità di utilizzazione, vale la c.d. “durata economica”, ovvero il periodo in cui si
prevede che il cespite sarà utile. Il cambiamento della vita utile dei cespiti per avvenuti mutamenti
nelle condizioni originarie di stima è un cambiamento di stime contabili e non un cambiamento di
principio contabile (cfr. OIC 29)
metodo di ammortamento – per prassi si applica il metodo a quote costanti, più facile e garante
della comparabilità dei bilanci. In alternativa si possono utilizzare il metodo a quote decrescenti e
quello per unità di prodotto, mentre è vietato quello a quote crescenti per il principio della
prudenza.
Un esempio
Acquistato un impianto per 600.000 euro
– Quote costanti
– Quote decrescenti
NB. Le spese e gli altri componenti negativi non sono ammessi in deduzione se e nella misura in cui non
risultano imputati al conto economico relativo all'esercizio di competenza (Art. 109 Tuir).
L’ammortamento è deducibile
se contabilizzato in CE
per un importo non superiore a quello stabilito dai coeff ministeriali
Art. 2426 - Criteri di valutazione, comma 1 Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri:
3) l'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a
quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minore valore. Il minor valore non
può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata; questa
disposizione non si applica a rettifiche di valore relative all'avviamento. …
Art. 2427 - Contenuto della nota integrativa La nota integrativa deve indicare, oltre a quanto stabilito da
altre disposizioni:
3-bis) la misura e le motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni materiali e
immateriali
Svalutazione in bilancio
Nel CE
Nello SP
1) terreni e fabbricati al netto dei fondi ammortamento e dei fondi svalutazione (che non costituiscono
distinta posta di rettifica nel passivo ma sono iscritti a diretta correzione del saldo di bilancio)
Si definisce perdita durevole di valore la diminuzione di valore che rende il valore recuperabile di
un’immobilizzazione, determinato in una prospettiva di lungo termine, inferiore rispetto al suo
valore netto contabile.
Le perdite durevoli di valore sono rilevate nel conto economico nella voce B10c) “altre svalutazioni
delle immobilizzazioni”. I ripristini di valore sono rilevati nella voce A5 “altri ricavi e proventi”.
La società valuta a ogni data di riferimento del bilancio se esiste un indicatore che
un’immobilizzazione possa aver subito una riduzione di valore. Se tale indicatore dovesse
sussistere, la società procede alla stima del valore recuperabile dell’immobilizzazione ed effettua
una svalutazione soltanto nel caso in cui quest’ultimo sia inferiore al corrispondente valore netto
contabile.
La rivalutazione
Monetaria
• comporta l’iscrizione di una riserva di rivalutazione nel PN (A.III. Riserve di rivalutazione) (v. OIC 16, 74-78)
Economica
• comporta l’iscrizione di una riserva indisponibile nel PN (A.VI. Altre riserve distintamente indicate)
Nel caso dei beni ammortizzabili materiali ed immateriali, la società può eseguire la rivalutazione adottando
tre distinte modalità:
C. rivalutazione del costo storico (valore lordo) e del relativo fondo ammortamento
In data 1/6, in seguito alla emanazione di una normativa per la rivalutazione degli impianti
industriali, sulla base di apposita perizia si stima un valore dell’impianto pari a 75.000 euro (VC
50.000) e dunque si procede alla rivalutazione
Si procede a rivalutare del 50% sia il costo storico del bene sia il fondo ammortamento
Il recupero della rivalutazione avviene gradualmente sulla base del processo di ammortamento
In bilancio
Con l'art. 1 co. 889 ss. della legge di stabilità 2016 è stata nuovamente riproposta una disciplina di
rivalutazione dei beni d'impresa
esempio
Supponiamo in bilancio fabbricati industriali per 500.000€ ammortizzati in 40 anni a quote costanti
(2,5% l’anno). Il fondo amm.to oggi, dopo 24 anni (siamo dunque nel 25° anno), è pari a 300.000€
(VNC = 200.000). La legge n. 2/2009 consente una rivalutazione monetaria. Si stima che oggi il
fabbricato valga il doppio del VNC ossia 400.000€ (incremento del 100%).
Il procedimento più semplice consiste nell’aumentare della % di rivalutazione monetaria (nell’es.
100%) sia il costo storico sia il relativo fondo amm.to e registrare per la differenza una riserva da
rivalutazione monetaria.
L’imposta sostitutiva è pari al 16%
La rivalutazione economica
La Società Alfa possiede un terreno agricolo valorizzato in bilancio per 50 mila euro
Tale terreno viene dichiarato edificabile, acquisendo un valore di 120.000 euro
La riserva può essere liberata al momento della realizzazione del plusvalore attraverso la
cessione del terreno
Nel caso di rivalutazione di immobilizzazioni soggette a ammortamento la riserva viene
gradualmente liberata attraverso il processo di ammortamento del valore rivalutato
L’eventuale rimborso del danno da parte di terzi è rilevato come sopravvenienza attiva nella voce
A5 “Altri ricavi e proventi
I contributi
a) in conto esercizio
b) In conto capitale
c) In conto impianti
a) in conto esercizio
a integrazione di ricavi
a copertura di costi
b) in conto capitale
finalizzati al generico finanziamento aziendale, sono di natura residuale
incremento di PN per il codice civile (SP, altre riserve)
sopravvenienze attive per il fisco (art. 88, TUIR) imponibili:
per cassa
in quote costanti per max 5 esercizi
NO! Se finanziamento soci
a) con il metodo indiretto, portati indirettamente a riduzione del costo in quanto imputati al conto
economico nella voce A5 “altri ricavi e proventi”, e quindi rinviati per competenza agli esercizi successivi
attraverso l’iscrizione di “risconti passivi”;
b) con il metodo diretto, portati a riduzione del costo delle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono.
Un esempio
Acquistato in data 2 gennaio 20xx un fabbricato industriale per un costo complessivo pari a 900.000
euro
Valore del terreno stimato in euro 300.000
Ottenuto un contributo in conto impianti regionale per 200.000 euro
Ammortamento 5% annuo
i costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui sono
sostenuti.
i costi di manutenzione straordinaria rientrano tra i costi capitalizzabili nei limiti del valore
recuperabile del bene.
dopo la capitalizzazione dei costi, l’ammortamento si applica in modo unitario avendo
riguardo al nuovo valore contabile del cespite tenuto conto della sua residua vita utile.
Un esempio
Acquistato un impianto per 500.000 euro
Un esempio
Sostenute spese di manutenzione per 100.000 euro durante l’anno
Beni strumentali materiali all’1/1, 1,5 milioni di euro
la dismissioni può avvenire con corrispettivo (una vendita, il risarcimento assicurativo, l’esproprio,
etc.) o senza corrispettivo (furto, incendio, etc.)
la dismissione ha effetto sul reddito (plus- o minusvalenza), attraverso la differenza tra valore di
realizzo e valore contabile residuo
plusvalenze nella voce A5) altri ricavi e proventi del CE
minusvalenze nella voce B14) oneri diversi di gestione del CE
NB è stata eliminata l’area E) Proventi e oneri straordinari per effetto del D.Lgs 139/2015
un esempio
Supponiamo di avere un impianto di valore storico 130.000, con un fondo amm.to di 70.000 (VNC=60.000),
venduto a:
Hp 1: 80.000+IVA 22%
Hp 2: 50.000€+IVA 22%
Esercitazione
3) l'immobilizzazione che, alla data della chiusura dell'esercizio, risulti durevolmente di valore inferiore a
quello determinato secondo i numeri 1) e 2) deve essere iscritta a tale minore valore. Il minor valore non
può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata; questa
disposizione non si applica a rettifiche di valore relative all'avviamento. …
Si definisce perdita durevole di valore la diminuzione di valore che rende il valore recuperabile di
un’immobilizzazione, determinato in una prospettiva di lungo termine, inferiore rispetto al suo
valore netto contabile.
La società valuta a ogni data di riferimento del bilancio se esiste un indicatore che
un’immobilizzazione possa aver subito una riduzione di valore. Se tale indicatore dovesse
sussistere, la società procede alla stima del valore recuperabile dell’immobilizzazione ed effettua
una svalutazione soltanto nel caso in cui quest’ultimo sia inferiore al corrispondente valore netto
contabile.
Si ricorda che:
si definisce valore recuperabile di un’attività il maggiore tra il suo valore d’uso e il suo valore equo
(fair value), al netto dei costi di vendita;
si definisce valore d’uso il valore attuale dei flussi di cassa attesi da un’attività;
il valore equo (fair value) è l’ammontare ottenibile dalla vendita di un’attività in una transazione
ordinaria tra operatori di mercato alla data di valutazione.
b) Metodo (semplificato) della capacità di ammortamento, solo nel caso delle società ammesse al bilancio
abbreviato (art. 2435-bis)
Impianto di produzione, valore netto contabile 850 mila euro, vita utile residua 5 anni
si rilevano indizi di possibile perdita di valore per effetto della maggior competitività (prezzi più
bassi) di concorrenti che stanno utilizzando impianti diversi e innovativi
…si procede alla stima del valore recuperabile:
i. dall’analisi del mercato si rileva un fair value pari a 650 mila euro
ii. si procede alla stima del valore d’uso attraverso il metodo dei flussi di cassa
b) capacità di ammortamento
Un esempio:
Impianto di produzione, valore netto contabile 850 mila euro , vita utile residua 5 anni
si rilevano indizi di possibile perdita di valore per effetto della maggior competitività (prezzi più
bassi) di concorrenti che stanno utilizzando impianti diversi e innovativi
…si procede alla stima del valore recuperabile:
i. dall’analisi del mercato si rileva un fair value pari a 650 mila euro
ii. ii. si procede alla stima del valore d’uso attraverso il metodo della capacità di
ammortamento
Svalutazione in bilancio
Nel CE
Nello SP
1) terreni e fabbricati al netto dei fondi ammortamento e dei fondi svalutazione (che non costituiscono
distinta posta di rettifica nel passivo ma sono iscritti a diretta correzione del saldo di bilancio)
Le immobilizzazioni immateriali
Cosa studiare
le slide
artt. del C.C.
OIC n. 24
• da 36 a 87
• appendice A
Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente devono essere iscritti tra le
immobilizzazioni
comma 1, n. 1 C.C.
Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione.
Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori.
Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto.
Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto, relativi al
periodo di fabbricazione e fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato; con gli stessi
criteri possono essere aggiunti gli oneri relativi al finanziamento della fabbricazione, interna o
presso terzi.
… identico alle immob. materiali…
La disciplina civilistica
Per ciascuna voce delle immobilizzazioni immateriali è indicato nell’attivo dello stato patrimoniale il
valore al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni
Gli ammortamenti sono iscritti nel conto economico, tra i costi della produzione, nella voce B10a)
“Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali”
Le plusvalenze o le minusvalenze derivanti da alienazioni di immobilizzazioni immateriali sono
iscritte nel conto economico rispettivamente nella voce A5 “altri ricavi e proventi”, o nella voce B14
“oneri diversi della gestione”
L’ammortamento
3) il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve
essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di
utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono
essere motivate nella nota integrativa;
… identico alle immob materiali …
Aspet contabili
Avviamento
7. Altre
5– Avviamento - OIC 24
Iscritto se:
Aspet contabili
5) i costi di impianto e di ampliamento e i costi di sviluppo aventi utilità pluriennale possono essere iscritti
nell'attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale. I costi di impianto e ampliamento devono
essere ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. I costi di sviluppo sono ammortizzati
secondo la loro vita utile. Nei casi eccezionali in cui non è possibile stimarne attendibilmente la vita utile,
sono ammortizzati entro un periodo non superiore a cinque anni. Fino a che l'ammortamento dei costi di
impianto e ampliamento e di sviluppo non è completato possono essere distribuiti dividendi solo se
residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati
Un esempio …
In bilancio al 31.12.x vi sono:
- Concessioni per 20 mila euro Per un totale immobilizzazioni immateriali pari a 140 mila euro
In bilancio al 31.12.x vi è:
Dato un utile dell’esercizio pari a 70 mila euro, quanta parte ne può essere distribuita agli azionisti?
6) l'avviamento può essere iscritto nell'attivo con il consenso, ove esistente, del collegio sindacale, se
acquisito a titolo oneroso L'ammortamento è effettuato secondo la sua vita utile Altrimenti è
ammortizzato entro max 10 anni
b) si comprendono nel costo anche gli oneri accessori di diretta imputazione, esclusi gli interessi passivi e le
spese generali. Tuttavia per i beni materiali e immateriali strumentali per l'esercizio dell'impresa si
comprendono nel costo gli interessi passivi iscritti in bilancio ad aumento del costo stesso per effetto di
disposizioni di legge. Nel costo di fabbricazione si possono aggiungere con gli stessi criteri anche i costi
diversi da quelli direttamente imputabili al prodotto; per gli immobili alla cui produzione è diretta l'attività
dell'impresa si comprendono nel costo gli interessi passivi sui prestiti contratti per la loro costruzione o
ristrutturazione;
c) …. …
• Sono comunque deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore unitario non
superiore a euro 50.
Le partecipazioni
Azioni o quote del capitale di società
di controllo
di collegamento
in imprese controllanti
in imprese sottoposte al controllo delle controllanti
Altre
garanzia:
• costituzione di una riserva indisponibile (A.VI “Altre riserve, distintamente indicate” - Riserva azioni
(quote) della società controllante)
tet:
nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato
1/5 (a livello di gruppo) se controllante quotata
• il diritto agli utili e il diritto di opzione sono attribuiti proporzionalmente alle altre azioni
• Il diritto di voto è sospeso, ma le azioni proprie sono tuttavia computate x calcolo delle maggioranze e
delle quote richieste per costituzione e deliberazioni assembleari.
Tet:
• nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato
• 1/5 del capitale tenendo conto a tal fine anche delle azioni possedute da società controllate, se quotata
ripristino
… identico alle immob materiali …
se rappresentate da titoli (di credito) sono rilevate in bilancio con il criterio del costo ammortizzato,
ove applicabile
partecipazioni
svalutazione e rivalutazione
… criterio di valutazione con il quale il costo originario di acquisto della partecipazione si modifica negli anni
per tener conto delle quote di pertinenza degli utili e delle perdite e altre variazioni del patrimonio netto
della partecipata
… il valore della partecipazione corrisponde alla frazione di patrimonio netto della partecipata, e
conseguentemente il primo anno (rilevazione iniziale) il costo di acquisto deve essere adeguato… … negli
anni successivi il valore di carico della partecipazione si modifica per tener conto delle quote di pertinenza
degli utili e delle perdite e altre variazioni del patrimonio netto della partecipata
possono essere valutate in base alla frazione del patrimonio netto (detratti i dividendi ed operate le
rettifiche di consolidamento)
in sede di prima applicazione del metodo del patrimonio netto, l’eventuale costo di acquisto di
valore superiore può essere iscritto nell'attivo, ma va motivato in NI
la differenza, per la parte attribuibile a beni ammortizzabili o all'avviamento, deve essere
ammortizzata.
negli esercizi successivi le plusvalenze, derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto
sono iscritte in una riserva non distribuibile
in genere, se iscritte per un valore superiore a quello derivante dal metodo del PN o, se non vi sia
obbligo di redigere il bilancio consolidato, al valore corrispondente alla frazione di patrimonio
netto risultante dall'ultimo bilancio dell'impresa partecipata, la differenza dovrà essere motivata
nella NI
- anni successivi
Utile/perdita d’esercizio della partecipata
rettificato
iscritto nel CE della partecipante
Iscrizione della plusvalenza in una riserva non distribuibile
devono essere eliminati dal CE della partecipante in quanto già rilevati portandoli a riduzione
del valore della partecipazione
Le partecipate in NI
4) l'elenco delle partecipazioni in imprese controllate e collegate (indicando denominazione, sede,
capitale, PN, risultato d’es, quota posseduta e valore attribuito in bilancio)
…
9) ... impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo SP assunti nei confronti di imprese
controllate, collegate, nonché controllanti e imprese sottoposte al controllo di quest'ultime
nel corso del 20XX la Alfa spa, catena di grande distribuzione di abbigliamento, acquista una
partecipazione del 100% nella società Beta, produttore di abbigliamento, per 500 mila euro
al 31.12.XX Beta presenta un PN pari a 400 mila euro
la differenza, pari a 100 mila euro, corrisponde al maggior valore di un brevetto dalla vita utile
residua pari a 4 anni
nel 20XX+1 Beta realizza un utile per 60 mila euro
nel 20XX+2 Beta procede alla distribuzione di utili per 15 mila euro
Nel corso del 20XX la Alfa spa, catena di grande distribuzione di abbigliamento, acquista una
partecipazione del 100% nella società Beta, produttore di abbigliamento per 500 mila euro
Utile = 60
Ammortamento brevetto = 25 (maggior valore da ammortizzare)
Rivalutazione netta = 35
La partecipazione in Beta viene valutata 535 mila euro In NI si tiene memoria del maggior valore del
brevetto, attualmente pari a 75 mila euro
Partecipazione = 535.000
Valore residuo da ammortizzare = 75.000
PN di Beta = 460.000
Nel 20XX+2 Beta procede alla distribuzione di utili per 15 mila euro e Alfa rileva:
Costo 550.000
Valore nominale 600.000
Rendimento 4%
Godimento 31.12
Durata 5 anni (xx – xx+4)
Al 31.12
Il tasso interno (di rendimento) È il tasso di interesse effetvo, costante lungo la durata del credito, che
rende uguale il valore attuale dei flussi finanziari futuri derivanti dal credito e il suo valore di rilevazione
iniziale
Al 31.12
considerazione del maggior rendimento per l’acquisto a un valore inferiore a quello nominale
Al 31.12
considerazione del maggior rendimento per l’acquisto a un valore inferiore a quello nominale
Credito 550 mila
Tasso 5,98%
Interessi di competenza 32.874 euro
Riscossi 24 mila (4% di 600 mila)
Credito a fine anno 550 mila + interessi residui (32.874-24.000) = 558.874
Al 31.12.2017
Al 31.12.2018
Al 31.12.2019
Domande
Nel rendiconto finanziario, la vendita di un bene ammortizzabile è origine di:
La riforma del bilancio del D.lgs. 139/2015 prevede l’eliminazione dallo schema di conto economico delle
poste relative alle componenti:
o accessorie
o finanziarie
o straordinarie
o della produzione
Nel predisporre il rendiconto finanziario, quale tra le seguenti non dovrebbe essere considerato un impiego
di fondi:
o pagamento dividendi
o acquisto di immobilizzazioni
o rivalutazione di un’immobilizzazione
o rimborso di un mutuo
Nella configurazione di costo di acquisto prevista dal codice civile gli oneri accessori
Secondo l’art. 2423 quarto comma del Codice Civile quali delle seguenti fattispecie di eventi NON giustifica
l’applicazione della deroga per casi eccezionali?
o La rivalutazione di una miniera o di una cava a seguito della sua riapertura dopo essere stata
completamente ammortizzata
Secondo i principi contabili OIC nelle costruzioni in economia abituali NON sono capitalizzabili i seguenti
elementi:
o I costi straordinari
o Le spese generali di fabbricazione per la quota parte
o I costi diretti di manodopera e materie prime
o Gli ammortamenti diretti
Spese di sviluppo precedentemente iscritte nell’attivo vengono ritenute e non aventi ulteriore utilità futura.
Questo comporta nel bilancio un incremento:
La svalutazione dei beni ammortizzabili produce i seguenti effetti sul conto economico civilistico:
Qualora si valutasse una partecipazione con il metodo del patrimonio netto, il maggior valore del costo
rispetto alla quota di netto acquistata deve:
le slide
artt. del C.C.
Per una utile consultazione
• OIC n. 23, punti da 40 a 84
• OIC n.13, esemplificazioni applicative
La rimanenze: beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione
nella normale atvità della società
tipologie:
le materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione (cd.
semilavorati di acquisto);
le materie sussidiarie e di consumo (costituite da materiali usati indirettamente nella produzione);
i prodot in corso di lavorazione (materiali, parti e assiemi in fase di avanzamento);
i semilavorati (parti finite di produzione interna destinate ad essere utilizzate in un successivo
processo produttivo);
le merci (beni acquistati per la rivendita senza subire rilevanti trasformazioni);
i prodot finiti (prodotti di propria fabbricazione).
Valore della produzione rimanenze che hanno già creato un po’ di ricavo
Le rimanenze di valori che retficano i costi materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
Le rimanenze di valori che retficano i ricavi prodot in corso di lavorazione, semilavorati e finiti
L’iscrizione (valutazione)
1) INVENTARIO
La valutazione presuppone l’individuazione delle quantità fisiche delle diverse tipologie di
scorte
Ciò è il risultato di un processo di “inventario ”
2) VALUTAZIONE (2426 comma 1, n. 9) «Le rimanenze sono iscritte al costo di acquisto o di
produzione, ovvero al valore di realizzazione (…), se minore; tale minor valore non può essere
mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi”
1) COSTO
a) costo di acquisto + oneri accessori (es. i costi di trasporto, dogana, altri tributi direttamente imputabili a
quel materiale)
(NB se metodo del costo ammortizzato, iscrizione al valore attuale dei futuri pagamenti contrattuali)
b) costo di produzione
costi diretti
costi indiretti
compresi oneri finanziari
no! costi di distribuzione
tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi
Il valore di realizzazione
Prodot finiti
Materie prime
Valore/costo di sostituzione
media ponderata
«primo entrato, primo uscito» - cd Fifo
«ultimo entrato, primo uscito» - cd Lifo
se il valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio, la
differenza deve essere indicata in NI
NB.: si tratta sempre di criteri di valutazione basati sul costo storico. Pertanto quanto risultante dalla loro
adozione dovrà essere confrontato con il valore di realizzazione e, se inferiore, dovrà essere adottato
quest’ultimo
La valutazione: RF merci
La contabilizzazione: RF merci
I lavori su ordinazione sono eseguiti su ordinazione del committente secondo le specifiche tecniche da
questi richieste. (OIC 23)
Un esempio
Un esempio
Il confronto
Primo prudente
I crediti
Cosa studiare
le slide
artt. del C.C.
OIC, principio n. 15:
• punti da 20 a 27;
• punti da 29 a 33;
• Esempi illustrativi, esempio 1A
I crediti
rappresentano diritti ad esigere a scadenza un certo ammontare di disponibilità liquide (o di beni/servizi
equivalenti) da terzi (clienti o altri) NB. Vi rientrano cambiali attive e ricevute bancarie
I crediti incassabili con un’attività diversa dalle disponibilità liquide (in natura) sono valutati al valore
corrente realizzabile sul mercato di tali attività.
La valutazione
art. 2426, comma 1, n. 8
2. tenendo conto
In data 30/06/x la società Alfa cede merci alla società Beta per un importo (no IVA x semplicità) pari a 400
mila euro
Il ricavo e il credito per la vendita sono valutati al costo ammortizzato per euro 380.772,87
In data 31/12/x la società Alfa riscuote la prima rata di pagamento per 100 mila euro
In data 30/06/x+1 la società Alfa riscuote la seconda rata di pagamento per 100 mila euro
In data 31/12/x+1 la società Alfa riscuote la terza rata di restituzione per 100 mila euro
In data 30/06/x+2 la società Alfa riscuote la quarta e ultima rata di restituzione per 100 mila euro
• in presenza di IVA si procede come illustrato nel PC OIC n. 15, esempio illustrato 1°
aspet contabili
un esempio
L’impresa Alfa vanta crediti commerciali per 3 milioni di euro e un fondo svalutazione crediti pari a 130 mila
euro.
In data 15 aprile un credito dal valore nominale di 450 mila euro si riscuote per:
Se in un esercizio l'ammontare complessivo delle svalutazioni eccede il 5 per cento del valore nominale dei
crediti, l'eccedenza concorre a formare il reddito dell'esercizio stesso (variazione in aumento).
fondo dedotto, per la parte di accantonamenti che rientrano nei limiti di cui all'art. 106;
fondo non dedotto, pari alla differenza tra accantonamenti civilistici e accantonamenti deducibili
ex art. 106.
NB.: Il fondo non dedotto, in caso di successivo utilizzo a copertura di perdite su crediti, genera una
variazione in diminuzione in dichiarazione dei redditi, onde evitare di perdere definitivamente la quota di
accantonamento non dedotta al momento dello stanziamento.
un esempio
L’impresa Alfa al 31.12.X
In sede di dichiarazione dei redditi viene effettuata una variazione in aumento (da utile a reddito
imponibile) per 30 mila euro, riferita alla parte di accantonamento non deducibile in quanto superiore allo
0,50% ammesso dal TUIR
L’anno successivo, in data 31.03, l’impresa Alfa riscuote un credito del VN di 350 mila euro per 260 mila
euro, rilevando una perdita per 90 mila euro
In sede di dichiarazione dei redditi viene effettuata una variazione in diminuzione (da utile a reddito
imponibile) per 30 mila euro, riferita alla parte di perdita assorbita dal fondo svalutazione crediti non
dedotto
limitatamente alla parte che eccede l'ammontare complessivo delle svalutazioni e degli
accantonamenti dedotti nei precedenti esercizi.
Condizioni
Interessi di mora
Il D.Lgs. n. 231/2002 ha introdotto una disciplina legale di tutela del creditore, in particolare:
• maturazione degli interessi di mora - essi “decorrono automaticamente, dal giorno successivo alla
scadenza del termine per il pagamento”, termine che, di norma, viene fissato dalle parti al momento della
conclusione del contratto
un esempio
La Alfa S.p.A. vanta crediti commerciali per 300 mila euro scaduti in data 30/09/x verso la Beta S.r.l.;
I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta devono essere determinati al
cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
UN ESEMPIO
le attività e passività monetarie in valuta sono iscritte al cambio a pronti alla data di chiusura
dell'esercizio
i conseguenti utili o perdite su cambi devono essere imputati al conto economico e l'eventuale
utile netto è accantonato in apposita riserva non distribuibile fino al realizzo.
Le attività e passività in valuta non monetarie devono essere iscritte al cambio vigente al momento
del loro acquisto
UN ESEMPIO
«Le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di
acquisto o di produzione, ovvero al valore di realizzazione (…), se minore; tale minor valore non può essere
mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi»
media ponderata
«primo entrato, primo uscito» - cd Fifo
«ultimo entrato, primo uscito» - cd Lifo
se il valore così ottenuto differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura dell'esercizio, la
differenza deve essere indicata in NI
La valutazione: un confronto
Emissione 1.04.2015
Durata 5 anni (31.03.2020)
Tasso di interesse fisso = 3% lordo
Commissioni 0,2%
Prezzo di negoziazione di un titolo che non tiene conto del valore dei diritti accessori (il rateo di interesse
nel caso delle obbligazioni o i dividendi maturati nel caso delle azioni)
Le disponibilità liquide possono comprendere moneta, assegni e depositi bancari e postali espressi in valuta.
In mancanza di indicazioni specifiche, le disponibilità liquide esposte nello stato patrimoniale si presumono
essere immediatamente utilizzabili per qualsiasi scopo della società.
I depositi bancari e postali sono disponibilità presso il sistema bancario o l'amministrazione postale, aventi
il requisito di poter essere incassati a pronti.
Gli assegni sono titoli di credito bancari (di conto corrente, circolari e simili) esigibili a vista, nazionali ed
esteri.
Il denaro e i valori in cassa sono costituiti da moneta e valori bollati (francobolli, marche da bollo, carte
bollate, ecc.).
Banca e posta
È proibita la compensazione tra conti correnti bancari/postali a saldi atvi e conti correnti bancari/postali
a saldi passivi
I componenti negativi e positivi di reddito derivanti da c/c e dai depositi devono essere imputati
nell’esercizio di riferimento
1. un assegno emesso a favore della società Beta, fornitore, per 4.500 euro in data 30 dicembre, non è
ancora rientrato e pertanto risulta non rilevato nell’E/C bancario
2. competenze bancarie relative al IV trimestre per euro 395 contabilizzate nell'E/C ma non dalla Società
assegni
sono mezzi di pagamento bancari (di conto corrente, circolari e simili) esigibili a vista, nazionali ed
esteri
sono valutati in base al presumibile valore di realizzo
Nb.: devono essere datati (No! Data futura) in quanto strumenti di pagamento a vista
• gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori a 1.000,00 euro devono recare
l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità
Nella voce ratei e risconti attivi devono essere iscritti i proventi di competenza dell'esercizio esigibili
in esercizi successivi, e i costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi
successivi.
Nella voce ratei e risconti passivi devono essere iscritti i costi di competenza dell'esercizio esigibili
in esercizi successivi e i proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di
esercizi successivi.
Possono essere iscritte in tali voci soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi,
l'entità dei quali vari in ragione del tempo
Possibili esempi …
interessi attivi
interessi passivi
contributi in conto impianti
maxicanone leasing
etc.
Un esercizio
La Alfa S.p.A., al 31/12/n matura verso il cliente Beta S.r.l. (verso il quale si vantano crediti per euro
60.000) crediti per interessi di mora su partite già scadute pari a euro 2.000 dei quali si stima di
poter incassare solo euro 1.700.
Al termine dell’esercizio n si rileva il credito e il ricavo per interessi di mora per euro 2.000, nonché
l’accantonamento a Fondo svalutazione crediti per interessi di mora.
Nell’esercizio n+1 gli interessi di mora sono effettivamente riscossi soltanto per euro 1.500, per la
parte restante sono considerati irrecuperabili.
Si riportino i riflessi sullo stato patrimoniale e sul conto economico nell’esercizio n e sul solo conto
economico per l’esercizio n+1.
Un esercizio
Un’azienda ha acquistato il 01/05/20xx 3.000 BTP, destinati a rimanere durevolmente investiti in
azienda, al corso secco di 101 (più oneri accessori per euro 100 e rateo interessi) ed aventi le
seguenti caratteristiche:
• v.n. 100
• tasso interesse semestrale posticipato 2%, date godimento 01/03 e 01/09
Si proceda alla valutazione dei titoli immobilizzati e alla rappresentazione nel bilancio dell'esercizio
20xx degli effetti dell’operazione.
Il Patrimonio netto
Cosa studiare
le slide
art. 2430 C.C.
OIC n. 28
• punti da 8 a 18
• Esempi relativi alle altre riserve di Patrimonio netto
di utile consultazione
artt. 2343, 2445, 2446 e 2447 C.C.
I – Capitale sociale
è il capitale sottoscritto dai soci
è pari alla somma dei valori nominale dei conferimenti operati dai soci nel corso del tempo e del
valore delle riserve convertite in capitale fino a quel momento
il capitale versato è pari alla differenza tra il capitale sociale e il valore della macroclasse A) Crediti
verso soci per versamenti ancora dovuti
alcune informazioni
• SpA e SApA, minimo legale: 50.000 euro
• SRL min. legale: 10.000 euro (ammesso in deroga importo inferiore, minimo: 1 euro)
• Nelle SpA/SApA non possono formare oggetto di conferimento le prestazioni di opera o di servizi
alla sottoscrizione dell’atto costitutivo deve essere versato il 25% dei conferimenti in denaro in
apposito c/c vincolato bancario (per le SRL: versamento all’organo amministrativo) e la totalità dei
conferimenti in natura o dei crediti nonché dell’eventuale sovrapprezzo
il C.C. (artt. 2445) consente la riduzione del capitale sociale mediante:
• liberazione dei soci dall’obbligo dei versamenti ancora dovuti
• rimborso del capitale
la suddivisione
Nelle SPA e nelle SAPA è diviso in AZIONI:
è però possibile emettere categorie di azioni fornite di diritti diversi rispetto a quelli delle azioni
ordinarie (art. 2348 C.C.)
il conferimento
NB.: il richiamo deve essere evidenziato nello SP
IV - Riserva legale
si iscrive la quota dell’utile dell’esercizio che l’assemblea ha destinato a tale riserva.
L’articolo 2430 del codice civile obbliga ad accantonare in tale riserva almeno il 5% dell’utile
dell’esercizio fino a quando l’importo della riserva non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.
1/5
Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, l’importo della riserva legale scenda al di sotto del limite del
quinto del capitale sociale occorre provvedere al suo reintegro con il progressivo accantonamento
di almeno un ventesimo degli utili netti.
V - Riserve statutarie
la “Riserva da deroghe ex articolo 2423 codice civile”, che si costituisce nei casi eccezionali in cui
l’applicazione di una disposizione del codice civile sia incompatibile con il principio di
rappresentazione veritiera e corretta. Vi devono essere iscritti gli eventuali utili derivanti
dall’applicazione della deroga. Non è distribuibile se non in misura pari al valore recuperato;
la “Riserva azioni (quote) della società controllante”, indisponibile e destinata a accogliere
l’importo delle azioni o quote della società controllante possedute ;
la “Riserva da rivalutazione delle partecipazioni”, non distribuibile, che accoglie le plusvalenze,
derivanti dall’applicazione del metodo del PN, rispetto al valore delle partecipazioni indicato nel
bilancio dell’esercizio precedente;
la "Riserva per utili su cambi non realizzati”, che accoglie l’utile netto derivante dall’iscrizione al
cambio a pronti alla fine dell’esercizio delle attività e passività monetarie in valuta e non è
distribuibile fin tanto che l’utile netto non è realizzato
tale voce accoglie altresì le rettifiche derivanti dalle correzioni di errori commessi in esercizi precedenti e le
rettifiche derivanti da cambiamenti di principi contabili (qualora l’imputazione ad un’altra voce di
patrimonio netto non sia più appropriata).
Per la rilevazione di tali rettifiche si rinvia all’OIC 29 “Cambiamenti di principi contabili, cambiamenti di
stime, correzioni di errori e fatti intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio”.
Le riserve: classificazioni
di utilissima consultazione
OIC n. 31
• punti da 4 a 20
• punti da 23 a 48
Si tratta, quindi, di passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di bilancio, ma
caratterizzate da uno stato d’incertezza il cui esito dipende dal verificarsi o meno di uno o più eventi in
futuro.
di natura determinata
esistenza certa
stimate nell'importo o nella data di sopravvenienza
Si tratta si passività connesse a obbligazioni già assunte alla data di bilancio, ma che avranno manifestazione
numeraria negli esercizi successivi.
Gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri sono iscritti prioritariamente nelle voci di costo di conto
economico delle pertinenti classi (B, C o D), dovendo prevalere il criterio della classificazione “per natura”
dei costi. Tutte le volte in cui non è attuabile questa correlazione tra la natura dell’accantonamento ed una
delle voci alle suddette classi, gli accantonamenti per rischi e oneri sono iscritti alle voci B12 e B13 del conto
economico.
Pertanto, la contabilizzazione dell'accantonamento deve avvenire, ove possibile, tenendo conto della natura
del costo che ha dato origine allo stanziamento.
È il caso, ad esempio, di una impresa che ha un contezioso con un proprio dipendente per il quale,
ritenendo probabile la soccombenza in giudizio, stanzia un fondo rischi. Nella fattispecie, l'accantonamento
va imputato, per natura, alla voce B9 delle spese per il personale.
(Sole24ore 14.12.2017)
La voce B3 “strumenti finanziari derivati passivi” accoglie gli strumenti finanziari derivati con fair value
negativo alla data di valutazione (NB.: NON TRATTATO)
La voce B4 “altri” accoglie le tipologie di fondi per rischi e oneri diverse da quelle precedenti, quali ad
esempio:
I fondi per rischi e oneri accolgono, quindi, gli accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti aventi, alla
chiusura dell’esercizio, le seguenti caratteristiche:
natura determinata;
esistenza certa o probabile;
ammontare o data di sopravvenienza della passività indeterminati;
ammontare della passività attendibilmente stimabile.
Un esempio/1
L’impresa Alfa al 31.12. stima:
in 150 mila euro la potenziale passività derivante da una causa per danni intentata dal cliente Beta;
in 230 mila euro il costo per eventuali interventi di garanzia sui prodotti finiti venduti nell’anno.
Inoltre, su consiglio del commercialista si accantonano 60 mila euro quale rischio legato all’accertamento in
corso da parte dell’amm.ne finanziaria sul reddito degli esercizi precedenti.
NO! per
rettifiche
rischi generici
eventi successivi alla data di bilancio
passività ritenute probabili, ma il cui ammontare non può essere determinato se non in modo
aleatorio ed arbitrario
passività soltanto possibili o remote
la sopravvenuta risoluzione o il positivo evolversi della situazione che aveva generato rischi ed
incertezze, può determinare l’eccedenza di un fondo.
tale riduzione/eliminazione del fondo eccedente è contabilizzata fra i componenti positivi del
reddito nella stessa area (della produzione o finanziaria) in cui era stato rilevato l’originario
accantonamento.
ad esempio, se l’originario accantonamento era stato rilevato fra i costi della produzione,
l’eccedenza del fondo è rilevata tra i componenti del valore della produzione (voce A 5 “Altri ricavi e
proventi”).
Un esempio/3
Nell’anno successivo:
• si conclude con una transazione per 100 mila euro la causa di Beta
Nell’anno successivo:
• i costi per interventi di garanzia appaltati a una società esterna ammontano a 250 mila euro (no iva per
semplicità)
Nell’anno successivo:
• l’accertamento fiscale si chiude con un importo complessivo di 70 mila euro che viene ritenuto congruo e
pagato.
Il TFR spettante costituisce onere retributivo certo da iscrivere in ciascun esercizio con il criterio della
competenza economica.
Il TFR si calcola
sommando per ciascun anno di servizio una quota pari alla retribuzione dovuta divisa per 13,5
e aggiornando tale importo, con esclusione della quota maturata nell'anno, al 31 dicembre di ogni
anno con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5 per cento in misura fissa e dal 75 per cento
dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT
NB.: nelle imprese con più di 50 dipendenti dal 2007 gli accantonamenti TFR vengono versati al Fondo
Tesoreria Inps. In questo caso il Fondo TFR in bilancio evidenzia esclusivamente il debito netto dell’impresa
verso i dipendenti.
Al momento della liquidazione l’impresa versa il dovuto al dipendente comprensivo di quanto in realtà a
carico del Fondo Tesoreria Inps e recupera tale importo compensandolo rispetto ai versamenti all’Inps.
Debiti
Cosa studiare
le slide
artt. del C.C.
OIC n. 19 punti da 21 a 36
I debiti
sono passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a pagare
ammontari fissi o determinabili di disponibilità liquide, o di beni/servizi aventi un valore equivalente, di
solito ad una data stabilita
differiscono dai fondi per rischi ed oneri che, invece, accolgono gli accantonamenti destinati a coprire
perdite o debiti aventi natura determinata, esistenza certa o probabile ed il cui ammontare o data di
sopravvenienza è indeterminato alla chiusura dell’esercizio
differiscono dagli impegni che rappresentano accordi per adempiere in futuro a certe obbligazioni assunte o
a svolgere o eseguire determinate azioni o attività.
I debiti verso i propri debitori non possono essere compensati e sono rilevati tra le passività in coerenza con
quanto disposto dall’articolo 2423-ter, comma 6, che vieta la compensazione tra partite.
6-ter) distintamente per ciascuna voce, l'ammontare dei (…) debiti relativi ad operazioni che prevedono
l'obbligo per l'acquirente di retrocessione a termine;
18) (…) le obbligazioni convertibili in azioni, i warrants, le opzioni e i titoli o valori simili emessi dalla s1.
Le obbligazioni possono essere emesse sopra o sotto la pari, a tasso fisso, a tasso variabile o indicizzate,
possono offrire interessi corrisposti periodicamente o essere di tipo zero-coupon.
Tutti i finanziamenti concessi dai soci sotto qualsiasi forma, con obbligo di restituzione, fruttiferi o meno.
Nella voce D3 sono iscritti i finanziamenti effettuati da un socio che è anche una società controllante.
NB.: un eventuale passaggio a PN necessita della preventiva rinuncia dei soci al diritto alla restituzione,
trasformando così il finanziamento in apporto di capitale.
Sono ricomprese nella voce gli scoperti di conto corrente, le anticipazioni a scadenza fissa, anticipi su fatture
o ricevute bancarie, i finanziamenti a diverso titolo.
(e.g. i prestiti da terzi (non banche) fruttiferi ed infruttiferi; i prestiti da società finanziarie quali società di
factoring)).
6. acconti
La voce D6 accoglie i debiti per anticipi ricevuti dai clienti per forniture di beni o servizi non ancora
effettuate; inoltre accoglie i debiti per acconti, con o senza funzione di caparra, su operazioni di cessione di
immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
Non sono rilevate le cambiali rilasciate a fornitori, banche ed altri creditori esclusivamente a titolo di
garanzia, utilizzabili dagli stessi qualora si rendesse necessario smobilizzare i propri crediti, in quanto il
debito è già esposto in bilancio.
9. debiti verso imprese controllate, 10. debiti verso imprese collegate, 11. debiti
verso controllanti, 11-bis. debiti verso imprese sottoposte al controllo delle
controllanti
accolgono i debiti verso imprese controllate, collegate e controllanti e verso imprese sottoposte al controllo
delle controllanti.
La voce D11 accoglie anche i debiti verso le controllanti che controllano la società, indirettamente, tramite
loro controllate intermedie.
La voce D11-bis accoglie i debiti verso imprese soggette a comune controllo (cd. Imprese sorelle), diverse
dalle imprese controllate, collegate o controllanti.
i) norme di legge;
ii) contratto collettivo di lavoro;
iii) accordi integrativi locali o aziendali. Sono inclusi in questa voce anche gli importi dei contributi
previdenziali e assistenziali trattenuti a carico dei dipendenti.
La rilevazione iniziale
I debiti originati da acquisti di beni sono rilevati in base al principio della competenza quando si verificano
entrambe le seguenti condizioni:
I debiti originati da acquisti di servizi sono rilevati in base al principio della competenza quando il servizio è
stato ricevuto, cioè la prestazione è stata effettuata.
I debiti di finanziamento e quelli che si originano per ragioni diverse dallo scambio di beni e servizi sono
iscrivibili in bilancio quando sorge l’obbligazione della società al pagamento verso la controparte, da
individuarsi sulla base delle norme legali e contrattuali.
Un esempio
Il 1° gennaio X la società Alfa emette un prestito obbligazionario del valore nominale di €1.000.000 sotto la
pari con un disaggio di emissione di €15.000 sostenendo spese di emissione del prestito (spese legali e
commissioni) per €5.000. Le obbligazioni danno diritto a ricevere interessi al tasso di interesse nominale del
2% annuo con pagamento al 31 dicembre di ogni anno. Il rimborso del prestito è previsto per il 31 dicembre
dell'anno 20X4
valore nominale
costo ammortizzato
… tenendo conto, oltre che degli interessi nominali, anche del disaggio di emissione (€ 15.000) e dei costi di
transazione iniziali (€ 5.000), il tasso di interesse è pari al 2,4296% (formula del TIR) invece che al 2% … …
tale tasso deve essere applicato al valore del prestito all’inizio del periodo …
NB: nel caso in cui il tasso di interesse effettivo del 2,4296% non si discosti significativamente dai tassi di
mercato, il prestito obbligazionario sarà iscritto nel passivo al valore di €980.000 in sede di rilevazione
iniziale e la tabella che segue fornisce le informazioni circa il costo ammortizzato, gli interessi passivi e i
flussi finanziari del debito in ogni periodo di riferimento secondo le previsioni effettuate alla data di
rilevazione iniziale
DF – il prestito obbligazionario
forma di finanziamento a m-l termine
la società può emettere obbligazioni per max il doppio del capitale sociale, della riserva legale e
delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato (2412 C.C.)
le obbligazioni sono titoli rappresentativi di quote del prestito, esse conferiscono il diritto a
percepire un interesse e il rimborso del capitale
NB.: leggere MOLTO bene l’OIC 12 punti 47-101 (allegato alla lezione n.3). Tale principio riporta, voce per
voce, il contenute delle poste di CONTO ECONOMICO
Le imposte
Alla fine dell’esercizio, in sede di redazione del bilancio, la società determina l’ammontare delle imposte
In realtà è previsto il versamento di acconti durante l’anno (attualmente due, a fine giugno e fine novembre)
E solo successivamente, al 31.12., avviene la determinazione delle imposte x competenza, rilevando i debiti
a fronte degli acconti già versati)
Infine, entro giugno dell’anno successivo (salvo rinvii) avviene il pagamento delle imposte, compensando gli
acconti
Le imposte: riepilogo
In realtà le cose sono un po’ più complicate. Questo perché le imposte calcolate sul reddito di esercizio
(imposte di competenza) possono essere diverse da quelle dovute all’Erario (imposte correnti).
Spesso le regole fiscali in tema di considerazione di ricavi e costi sono diverse da quelle civilistiche. Dunque,
mentre il bilancio segue le regole civilistiche e quindi porta alla determinazione di imposte di competenza e
risultato netto di esercizio, la dichiarazione dei redditi segue le regole fiscali e porta alla determinazione di
un reddito imponibile e delle conseguenti imposte correnti (dovute).
Si negli esercizi nei quali terminato l’ammortamento civilistico continua quello tributario.
• Le norme fiscali hanno imposto l’anticipazione della tassazione di redditi dagli esercizi X5 e X6, per un
totale di 125.000 euro (75.000 + 50.000)
• Le relative imposte, pagate negli anni da X a X4 per i redditi degli anni X5 e X6, sono “anticipate”
NB.: Si tratta di disallineamento temporaneo. Le maggiori imposte pagate dovute al minor ammortamento
fiscale vengono compensate con un credito per imposte anticipate che andrà a riassorbirsi gli ultimi due
anni
Le imposte anticipate nell’anno X6 (x semplicità gli stessi dati civilistici del X5)
La predetta scelta deve risultare dalla dichiarazione dei redditi; se questa non è presentata la plusvalenza
concorre a formare il reddito per l'intero ammontare nell'esercizio in cui è stata realizzata.
Le imposte di competenza di X sono in parte – quella corrispondente alla plusvalenza «rinviata» - differite,
in quanto si trasformano in correnti negli anni successivi.
Nel caso delle plusvalenze abbiamo evidenziato imposte differite – vi è una differenza temporanea tra
reddito imponibile (più basso all’inizio) e risultato d’esercizio - perché si pagano meno imposte di quelle
dovute per competenza e quindi si genera un debito (fondo) che viene riassorbito negli esercizi successivi.
E quando le differenze tra reddito imponibile e risultato di esercizio non si riassorbono perché si tratta di
differenze permanenti? Es. una multa per divieto di sosta, una sanzione per ritardato pagamento di
imposte, le spese di rappresentanza?
Le imposte anticipate e differite (e le correlate attività e passività) sono rilevate nel conto economico (e
nello stato patrimoniale) nell’esercizio in cui emergono le differenze temporanee. Il calcolo delle attività e
passività differite tiene conto delle specificità delle diverse normative fiscali in materia di imponibilità e
deducibilità.
NB.: Le attività per imposte anticipate e la passività per imposte differite non sono rilevate in bilancio in
presenza di una differenza permanente.
Le imposte in CE e SP
• Nei primi 5 esercizi si ha una variazione fiscale in aumento e una differenza temporanea pari a 18.810
euro che dà luogo a imposte anticipate e crediti per imposte anticipate
• Negli ultimi due esercizi le differenze temporanee vengono assorbite e i crediti per imposte anticipate
vengono ristornati
una ripresa fiscale in aumento per euro 300.000 (ex art. 107, comma 4, del TUIR) e una differenza
temporanea che si origina;
uno storno di imposte anticipate per: 300.000 × 24% = 72.000 euro
una variazione fiscale in aumento per 100 mila euro (il costo compare nel CE ma non è fiscalmente
deducibile)
imposte anticipate e crediti per imposte anticipate pari a 24.000 euro (100 mila x 24%) I riflessi su
SP e CE sono i seguenti:
una variazione fiscale in diminuzione per euro 10.000 (il ricavo compare nel conto economico
civilistico, ma non è imponibile fiscalmente) e una differenza temporanea imponibile che si origina;
un’imputazione di imposte differite IRES per: 10.000 × 24% = 2.400 euro
Le perdite fiscali
Le perdite fiscali (OIC 25)
le attività (crediti) per imposte anticipate derivano, oltre che dalle differenze temporanee deducibili, anche
dal riporto a nuovo di perdite fiscali.
una perdita fiscale per un periodo d’imposta può essere portata in diminuzione del reddito imponibile di
esercizi futuri
una perdita fiscale ha natura di beneficio futuro di incerta realizzazione, dato che per utilizzare tale
beneficio è necessaria l’esistenza di futuri redditi imponibili.
La società valuta, dunque, se esiste la ragionevole certezza che una perdita fiscale possa essere utilizzata
negli esercizi successivi.
a) esiste una proiezione dei risultati fiscali della società (pianificazione fiscale) per un ragionevole periodo di
tempo in base alla quale si prevede di avere redditi imponibili sufficienti per utilizzare le perdite fiscali;
b) vi sono imposte differite relative a differenze temporanee imponibili, sufficienti per coprire le perdite
fiscali, di cui si prevede l’annullamento in esercizi successivi. Il confronto è fatto tra perdita fiscale e
differenze imponibili in futuro
perdite subite negli esercizi successivi al terzo. La deduzione può avvenire lungo tutta la durata della vita
dell’azienda, ma solo per l’80% del reddito imponibile.
Il Rendiconto finanziario
Cosa studiare
le slide
gli articoli del Codice Civile
di utilissima lettura: OIC n. 10 punti 9-40
per chi vuole approfondire: OIC n. 10 appendice – esempio di redazione di rendiconto finanziario
10. I flussi finanziari rappresentano un aumento o una diminuzione dell’ammontare delle disponibilità
liquide. I flussi finanziari presentati nel rendiconto finanziario derivano dall’attività operativa, dall’attività di
investimento e dall’attività di finanziamento.
11. Le disponibilità liquide sono rappresentate dai depositi bancari e postali, dagli assegni e dal denaro e
valori in cassa.
NB.: fornisce informazioni per valutare la situazione finanziaria della società nell’esercizio di riferimento e la
sua evoluzione negli esercizi successivi
vendite e acquisti
Metodo diretto
presentando i flussi finanziari positivi e negativi lordi derivanti dalle attività incluse nell’attività
operativa (incassi e pagamenti)
Metodo indiretto
Rettificando il risultato d’esercizio per tenere conto di:
1. elementi di natura non monetaria (es. ammortamenti)
2. variazioni del capitale circolante netto (crediti e debiti commerciali, rimanenze) connesse ai costi
o ricavi dell’attività operativa
3. operazioni i cui effetti sono ricompresi tra i flussi derivanti dall’attività di investimento (es.
plusvalenza) e finanziamento.
Le rettifiche hanno lo scopo di trasformare i componenti positivi e negativi di reddito in incassi e pagamenti
(cioè in variazioni di disponibilità liquide).
vendite, acquisti e rf
crediti vs clienti
clienti e fornitori
flussi da investimenti
L’attività di investimento comprende le operazioni di acquisto e di vendita delle immobilizzazioni materiali,
immateriali e finanziarie e delle attività finanziarie non immobilizzate.
flussi da finanziamenti
L’attività di finanziamento comprende le operazioni di ottenimento e di restituzione delle disponibilità
liquide sotto forma di capitale di rischio o di capitale di debito.
Un esercizio
1. Il confronto
2. Le variazioni grezze
4. La rappresentazione del RF
le fonti
1) i criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio, nelle rettifiche di valore e nella conversione dei
valori non espressi all'origine in moneta avente corso legale nello Stato
4. l’approvazione assembleare
–stato patrimoniale
–conto economico
–nota integrativa*
–rendiconto finanziario*
l’organo di controllo ha poi 15 giorni per effettuare le verifiche, redigere la relazione e indicare
all’assemblea se approvare, non approvare o modificare il bilancio
il progetto di bilancio;
la relazione sulla gestione;
la relazione dei sindaci e/o del soggetto incaricato della revisione legale (se previsti);
le copie integrali dell’ultimo bilancio delle società controllate e un prospetto riepilogativo dei dati
essenziali dell’ultimo bilancio delle società collegate
il bilancio d’esercizio;
la relazione sulla gestione (se presente);
la relazione del collegio sindacale e dell’eventuale soggetto incaricato del controllo contabile (se
presente);
il verbale di approvazione del bilancio
I tempi